Allinterno della Cappella di S. Stefano a Montani (BZ) si riscontra limbrunimento di ampie campiture pittoriche causato da un fenomeno di
alterazione di pigmenti a base di piombo. Durante prove preliminari di pulitura stato applicato il metodo di riconversione della biacca utilizzando
una soluzione di acido acetico e perossido di idrogeno in polpa di cellulosa. Analisi diagnostiche sono state condotte su frammenti pittorici prelevati
sia da zone in cui presente lalterazione del pigmento sia da aree sottoposte a trattamento di riconversione al fine di caratterizzare il materiale di
degrado e i pigmenti utilizzati dagli artisti.
Interno della cappella di Santo Stefano: zona presbiterale e volta in cui possibile individuare un alterazione cromatica
che influisce fortemente sulla corretta fruizione del ciclo pittorico
goethite
ematite
cm-1
giallo di piombo e
stagno tipo II
celadonite
cm-1
cm-1
Plattneri
te
Plattnerite
non degradata
Plattnerite sintetica
in polvere
giallo di piombo e
stagno tipo I
cm-1
Linterpretazione dei dati consente di ipotizzare la presenza di uno dei prodotti di degrado del bianco di
piombo, la plattnerite (PbO2), sebbene gli spettri Raman acquisiti mostrino anche picchi caratteristici di ossidi
di piombo come gialli di piombo e stagno, massicot e minio. Inoltre la banda caratteristica della plattnerite
sempre accompagnata da un picco intorno a 232 cm -1 di difficile interpretazione. La biacca non mai stata
identificata per mezzo della spettroscopia -Raman. Le analisi in spettroscopia Raman condotte su un
campione in polvere di plattnerite sintetica hanno evidenziato importanti modificazioni strutturali generate dal
riscaldamento indotto dalla luce laser. Il litargirio, il massicot e il minio sono stati caratterizzati come prodotti
secondari del degrado termico del PbO 2. Inoltre lo studio di tali ossidi di piombo ha evidenziato una notevole
variabilit negli spettri Raman al variare della temperatura. Lestrema instabilit di questi composti e la
risposta Raman dipendente dalla temperatura richiedono particolare attenzione per una loro corretta
identificazione.
Frequenze Raman del litargirio
-1
cm-1
424 w
515 m
653-1w
cm