Storia dei sistemi di pensiero al Collge de France Metodo: archeologia delle scienze umane Oggetto: rapporto tra SAPERE e POTERE Opere principali: Storia della follia (1961) Le parole e le cose (1966) Larcheologia del sapere (1969) Microfisica del potere (1970) Sorvegliare e punire (1975) Storia della sessualit (1976-84) La cura di s (1984)
- Nietzsche Reinassance
- Investigazione costante sul SAPERE (come si forma e come si mette in atto)
- 3 assi: SAPERE-POTERE-SOGGETTO MICHEL FOUCAULT (1926 -1984) Alla base del suo pensiero sta l'idea di una indagine archeologica (archeologia del sapere) volta a mettere in luce le basi teorico-concettuali di alcune pratiche di fondo dell'et moderna. Documenti rilevanti di questo indirizzo sono la Storia della follia nell'et classica (1961), che tratta della progressiva emarginazione della malattia di mente e del finale assoggettamento dei folli agli uomini di ragione, e la Nascita della clinica (1963), che studia l'avvento del sapere medico. Ma il capolavoro di Foucault Le parole e le cose. Una archeologia delle scienze umane (1966), in cui il filosofo francese si propone di portare alla luce quelle grandi infrastrutture mentali a partire da cui conoscenze e teorie sono state possibili dal '500 in poi. Le griglie epistemiche distinte da Foucault sono fondamentalmente tre: quella rinascimentale, quella classica (che va da Cartesio alla fine del secolo XVIII) e quella moderna. Di queste tre epistemi, che si succedono senza continuit alcuna, quella su cui insiste maggiormente Foucault l'ultima. Infatti, proprio nel suo ambito che troviamo quell'avvenimento basilare che la nascita dell'uomo.
. Quando Foucault scrive che prima della fine del secolo XVIII l'uomo non esisteva o che l'uomo un'invenzione recente; egli intende dire che in precedenza non esisteva la peculiare figura moderna dell'uomo come oggetto-soggetto di scienza. Questa nascita epistemica dell'uomo, affidata alla tutela di presunte scienze umane, ha tuttavia qualcosa di paradossale, in quanto non pu fare a meno di accompagnarsi ad una simultanea morte epistemica dell'uomo. Infatti, nella misura in cui l'uomo viene reso oggetto di scienza autentica, cio di tipo strutturalistico (Foucault ha in mente soprattutto quelle contro-scienze umane che sono la psicanalisi, l'etnologia e la linguistica), l'uomo cessa immediatamente, per ci stesso, di essere soggetto. Questa dissoluzione dell'uomo- soggetto trova il suo esito pi emblematico nel dominio del linguaggio, in cui apparso finalmente chiaro che chi parla non l'individuo ma la Parola stessa. Negli anni Settanta, insistendo in modo sempre pi risoluto sui nessi esistenti fra sapere e potere, Foucault andato mettendo a punto una genealogia del potere impegnata a portare alla luce la dinamica dei microsistemi di potere operanti nella societ. contro l'impostazione macrofisica di Marx, portata a vedere solo i grandi rapporti di forza (incarnati dalle classi e dallo Stato) Foucault fa valere un'impostazione microfisica che scorge il potere ovunque, ossia in tutti i pori della societ, a cominciare dalle relazioni quotidiane fra gli individui. in rapporto a tutt'una serie di reti di potere che passano attraverso i corpi, la sessualit, la famiglia, gli atteggiamenti, i saperi, le tecniche....
M. FOUCAULT, STORIA DELLA FOLLIA NELLET CLASSICA (1961) LOPERA stata la tesi di dottorato e la prima opera importante dello storico e filosofo francese Michel Foucault - il cui titolo originale era Folie et draison. Histoire de la folie l'ge classique - pubblicato nel 1961. In Italia compare nel 1973, per i tipi di Rizzoli. Contiene uno studio svolto dall'autore sugli sviluppi dell'idea della follia attraverso la storia. LA TESI Secondo Foucault la follia nellet classica perder la propria semantica sacrale, perder cio quelle caratteristiche medievali e rinascimentali che la connotavano come sguardo tragico e verr sempre pi integrandosi nei movimenti della ragione. GLI EVENTI Il principale avvenimento storico che spinge lanalisi filosofico-antropologica foucaultiana consiste in quello che lui stesso definisce il grande internamento che a partire dal XVII secolo (e in particolare dal 1656, anno di fondazione dellHpital gnral a Parigi) ebbe progressivamente luogo in larga parte dellEuropa occidentale. lHpital gnral non affatto unistituzione di tipo medico bens una struttura semi-giuridica, una specie di entit amministrativa il cui compito di decidere, giudicare ed eseguire. GLI EVENTI ventanni dopo la fondazione del primo Hpital gnral, il re emaner un editto che ne prescrive listituzione di uno per ogni citt del regno. Il risultato sar che, poco prima dello scoppio della Rivoluzione, in Francia ve ne saranno trentadue. a livello di strutture, venivano usati i vecchi lebbrosari medievali che erano rimasti vuoti dal Rinascimento: lesclusione che nel Medioevo era riservata alla lebbra, lge classique la riserva alla follia. GLI EVENTI In paesi come lInghilterra, afferma Foucault, a partire dal 1670 prenderanno maggiormente piede le workhouses che alla fine del XVIII secolo saranno centoventisei. Linternamento diventa una sorta di categoria comune a gran parte dei paesi dEuropa LA TESI DI FOUCAULT La pratica dellinternamento esprime una modalit di rapporto socio-culturale alla follia che identifica questultima come negativit assoluta la follia considerata come negativo della ragione e quindi come sragione, come antitesi assoluta del pensiero e della morale e quindi delle regole che guidano la societ. INTERNAMENTO E POVERT Contrariamente a quanto accadeva nel Medioevo in cui la miseria era inserita in una dialettica dellumiliazione e della gloria, Il XVII secolo concepir la povert come indulgenza verso se stessi e come colpa nei confronti dello stato. Se nel Medioevo la miseria era vista in unottica religiosa che la poneva in contatto col sacro, lge classique la inquadra invece in una concezione morale che la condanna. INTERNAMENTO E POVERT Nel XVII secolo la miseria si viene a spostare invece sul piano della morale e sul piano di quelle forme di inutilit sociale da combattere. Su quello stesso piano in cui il mercantilismo borghese situa linutilit e la pericolosit sociale del folle limprigionamento utilizzato per creare mano dopera a basso costo. INTERNAMENTO E POVERT Lozio visto come forma di disordine, come rivolta e in questa visione non esente lidea per la quale ribellarsi al lavoro significa ribellarsi alla punizione che luomo ha ricevuto da Dio in seguito al peccato originale. INTERNAMENTO E SESSUALIT Laltro aspetto in cui forte levidenza del ruolo che la morale borghese ha esercitato nella pratica dinternamento dellet classica dato dallampia presenza di sifilitici allHpital gnral. Nello stesso ordine di idee entrava il concetto di sodomia, di libertinaggio, di prostituzione, di dissolutezza e di omosessualit che, contrariamente al periodo rinascimentale, let classica non tollera pi. INTERNAMENTO E SESSUALIT quello che colpisce del pensiero riflesso dallinternamento dellet classica proprio la nettezza del limite con cui la sessualit divisa dallincolmabile distanza tra ragione e sragione, tra salute e malattia, tra il normale e il patologico INTERNAMENTO E PROFANAZIONE Linternamento classico esprime unulteriore associazione tra la follia e una categoria che possiamo definire etico-religiosa: la profanazione. Bestemmiatori, aspiranti suicidi, indovini, maghi e alchimisti divengono categorie di sragione, di colpa morale e di disordine sociale cos come i libertini e gli oziosi. Il piano della dialettica non pi, come nel Medioevo o nel Rinascimento, tra sacro e profano bens tra ragione e sragione. ESPERIENZA MORALE DELLA FOLLIA quindi lecito, seguendo Foucault, parlare di un terreno di esperienza morale della follia che il classicismo avrebbe offerto come humus culturale al XIX secolo per lelaborazione delle teorie psichiatriche e psicopatologiche.
LA DESACRALIZZAZIONE DELLA SRAGIONE In pratica, secondo Foucault, desacralizzazione della sragione e isolamento di essa dal mondo della verit e del linguaggio hanno fortemente contribuito alla nascita delle discipline mediche ad essa connesse.
ANCORA LA PAURA DELLA FOLLIA Nellultimo ventennio circa del XVIII secolo, osserva Foucault, si affaccia nuovamente la paura della follia. I luoghi di internamento iniziano ad essere percepiti come luoghi putridi in cui laria viziata e, in quanto tale, putrefatta e contagiosa. Questa considerazioni medico-morali, scrive lo studioso francese, assumono tutti quei caratteri che una volta appartenevano alla lebbra. UNA NUOVA TAPPA DELLA FOLLIA La follia si separa dal vizio dellozio dellet classica e inizia a legare con i malesseri della societ commerciale quali l'individualismo, l'egoismo, la competitivit e l'invidia. La follia diventa la natura abbandonata, limmediatezza perduta. Lambiente sociale (lanti- fusis) si sostituisce allantica alterit rappresentata dallanimalit, dalla bestialit e si costituisce come causa della follia. La follia inizia a diventare il rovescio della medaglia del progresso LINTERNAMENTO SPECIALIZZATO A questo punto, ci che avviene nel XIX secolo quella che Foucault definisce la nuova separazione. Linternamento delle forme di sragione va orientandosi sempre pi specificamente verso linternamento esclusivo della follia. Linternamento diviene quindi esclusivamente di tipo medico. LINTERNAMENTO SPECIALIZZATO La follia acquisisce dora in poi un riconoscimento ad essere ascoltata e viene concepita come verit della passione, della violenza e del delitto. Inoltre lindividuo folle diventa necessariamente irresponsabile dei delitti commessi. LINTERNAMENTO SPECIALIZZATO questi riconoscimenti avvengono in virt di unulteriore separazione, distanziamento ed esilio della follia dalla societ. Allontanamenti che, successivamente ai decreti aggiuntivi alla Dichiarazione dei diritti delluomo (1789) emanati tra il 12 e il 16 marzo del 1790, porteranno allistituzione del manicomio. LINTERNAMENTO SPECIALIZZATO La nuova tipologia di internamento strappa la follia alle varie forme della sragione inserendola in una dialettica con la ragione che tramite lo sguardo medico riduce la verit della follia a puro oggetto di conoscenza. SORVEGLIARE E PUNIRE (1975) In questa che pu essere considerata la sua opera pi famosa, Foucault spiega come il passaggio da un concetto di pena punitiva ed esemplare, caratteristico delle spettacolari esecuzioni pubbliche, all'idea di una punizione con valore educativo e riabilitativo, non costituisca affatto un progresso per la civilt umana, ma celi soltanto mutate strutture coercitive attraverso le quali il potere si impone sugli individui. Tra la fine del sec. XVIII e l'inizio del XIX, la lugubre festa punitiva si va spegnendo. In questa trasformazione si sono combinati due processi. Da un lato la scomparsa dello spettacolo della punizione: il cerimoniale della pena tende ad entrare nell'ombra, per non essere altro che un nuovo atto procedurale o amministrativo. La punizione cessa, a poco a poco, di essere uno spettacolo, () tender a diventare la parte pi nascosta del processo penale (op. cit. pagg. 10-11) La violenza e l'efferatezza non sono pi parte integrante del supplizio, attraverso il quale il potere dimostra la propria forza sul corpo del condannato, il dolore non pi elemento determinante, ma la punizione consiste nella vergogna stessa insita nella condanna L'esecuzione viene spostata dalle piazze nel chiuso delle carceri e privata della sua dimensione scenografica A lungo si ritenuto che tale processo sia stato indice di una maggiore umanit della pena In realt l'attenzione si spostata dal corpo all'anima del criminale (le circostanze attenuanti, le perizie psichiatriche etc)
Il corpo anche immerso in un campo politico: i rapporti di potere operano su di lui una presa immediata, l'investono, lo marchiano, lo addestrano, lo suppliziano, lo costringono a certi lavori, l'obbligano a delle cerimonie, esigono da lui dei segni. Questo investimento politico del corpo legato secondo relazioni complesse e reciproche, alla sua utilizzazione economica. E' in gran parte come forza di produzione che il corpo viene investito da rapporti di potere e di dominio, ma, in cambio, il suo costituirsi come forza di lavoro possibile solo se esso viene preso in un sistema di assoggettamento: il corpo diviene forza utile solo quando contemporaneamente corpo produttivo e corpo assoggettato. Questo assoggettamento non ottenuto coi soli strumenti sia della violenza che dell'ideologia; esso pu assai bene essere diretto, fisico, giocare della forza contro la forza, fissarsi su elementi materiali, e tuttavia non essere violento (...). (Op. cit. pag. 29)
Ci vuol dire che pu esserci un sapere del corpo che non esattamente la scienza del suo funzionamento e una signoria sulle sue forze che pi forte della capacit di vincerle: questo sapere e questa signoria costituiscono quello che potremmo chiamare la tecnologia politica del corpo (Op. cit. pag. 29) L'uso della tortura e della pubblica confessione riproducono attraverso un complesso ed articolato rituale la verit del crimine attraverso il corpo del condannato Il passaggio dalla esecuzione pubblica a quella nascosta tra le mura del carcere ha una sua ragion d'essere: il popolo nell'assistere al supplizio pu a volte prendere le parti del condannato, lo sente maledire i giudici, il potere, la religione Ci pu costituire per il popolo una rivincita sul potere Gi con l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese si comincia a criticare l'uso di punizioni crudeli e disumane Foucault tende a sfatare radicalmente il mito che vede i riformatori del diritto (Beccaria) come gli artefici di un cammino verso il concetto di pena riabilitativa In realt, in un'ottica strutturalista, Foucault osserva che nel XVIII sec. Il numero complessivo di crimini diminuisce, ci spiega l'atteggiamento pi benevolo della giustizia Se, tuttavia, diminuiscono i reati gravi come l'omicidio, aumentano invece i furti: ci rende necessario codificare in modo rigoroso i vari tipi di reato e la punizione corrispondente
Secondo il modello politico contrattualista, il delinquente colui che ha violato il patto, deve pertanto essere reinserito nella comunit Il colpevole deve pertanto rendersi conto che: Delinquere provoca pi svantaggi che vantaggi La pena non efficace per il dolore fisico che provoca, ma per la sensazione di dispiacere che essa prefigura, ad esempio Beccaria sosteneva che la schiavit perpetua fosse ben peggiore della pena di morte, in quanto un supplizio che si protrae per ogni istante della vita ed terribile anche solo ad essere rappresentato Ad ogni colpa deve corrispondere una determinata pena Necessit di un codice di leggi efficace ed esaustivo
In breve tempo la carcerazione diventa la punizione per eccellenza Caratteristiche fondamentali: lavoro retribuito, impiego del tempo anche libero, divieti e doveri, sorveglianza continua, obbligo di letture spirituali Le motivazioni sono di ordine socioeconomico: lotta all'ozio, ottimizzazione delle risorse, sfruttamento della forza lavoro Si tende ad intervenire sull'anima del detenuto, al fine di riabilitarlo o, piuttosto, di inquadrarlo in uno schema sociale predefinito
Strumento per eccellenza la disciplina, che deve plasmare il carattere del detenuto al pari della vita militare Primo elemento la clausura, ossia l'individuazione di un luogo fisico separato dove recludere gli individui da rieducare Ad ogni individuo il suo posto; ed in ogni posto il suo individuo. Evitare le distribuzioni a gruppi; scomporre le strutture collettive; analizzare le pluralit confuse, massive o sfuggenti () tattica antidiserzione, antivagabondaggio, antiagglomerazione. (Op. cit. pag. 155) Importante a tal proposito la distribuzione dello spazio, che non deve favorire incontri ed aggregazioni, ma piuttosto isolare ed atomizzare I rituali e la rigida scansione del tempo contribuiscono allo scopo Per effetto del controluce, si possono cogliere dalla torre, stagliantisi esattamente, le piccole silhouettes prigioniere nelle celle della periferia. Tante gabbie, altrettanti piccoli teatri, in cui ogni attore solo, perfettamente individualizzato e costantemente visibile. () La visibilit una trappola. (Op. cit. pag.218) Il Panopticon di Bentham IL CARCERE Non da credere che sia la scoperta del delinquente da parte di una razionalit scientifica, ad aver introdotto nelle vecchie prigioni la raffinatezza delle tecniche penitenziarie. (:::) La prigione, questa zona la pi buia entro l'apparato della giustizia, il luogo dove il potere di punire, che non osa pi esercitarsi a viso scoperto, organizza silenziosamente un campo di oggettivit in cui il castigo potr funzionarein piena luce come terapeutica e la sentenza inscriversi tra i discorsi del sapere. Si capisce come la giustizia abbia adottato tanto facilmente una prigione che non era tuttavia stata figlia del suo pensiero. (Op. cit. pag. 281) IL BIO-POTERE Privilegio esclusivo del sovrano stato quello di avere diritto di vita e di morte sui sudditi In realt oggi il potere ha mutato volto: basti pensare alle guerre che, in teoria, si fanno non per portare morte, ma in nome dell'esistenza e della vita dei popoli Ci spiega il sempre minore ricorso alla pena di morte: come pu un potere che si esercita su e per la vita dare la morte? I meccanismi di controllo del bio-potere si esercitano attraverso i processi della sessualit, la nascita, la mortalit, la salute, la longevit Questo bio-potere stato, senza dubbio, uno degli elementi indispensabili allo sviluppo del capitalismo; questo non ha potuto consolidarsi che a prezzo dell'inserimento controllato dei corpi nell'apparato di produzione, e grazie ad un adattamento dei fenomeni di popolazione ai processi economici (La volont di sapere pag. 124) Una societ normalizzatrice l'effetto storico di una tecnologia di potere centrata sulla vita Proviamo a definire filosofia quella forma di pensiero che si interroga non tanto su quel che vero e quel che falso, bens su ci che fa s che vi sia e vi possa essere del vero e del falso, e che si possa, oppure no, far prevalere il vero rispetto al falso. Proviamo, insomma, a definire filosofia la forma di pensiero che si interroga su ci che permette al soggetto di avere accesso alla verit, la forma di pensiero che cerca di determinare le condizioni e i limiti entro cui pu avvenire l'accesso del soggetto alla verit. (Michel Foucault)
Occorre fare una distinzione. In primo luogo, effettivamente penso che non ci sia un soggetto sovrano, fondatore, una forma universale di soggetto che si possa ritrovare ovunque. Sono molto scettico e del tutto ostile verso questa concezione del soggetto. Credo al contrario che il soggetto si costituisca attraverso delle pratiche di assoggettamento o, in modo pi autonomo, attraverso delle pratiche di liberazione, di libert, come nell'Antichit, a partire, ben inteso, da un certo numero di regole, stili, convenzioni che si possono ritrovare nel milieu culturale. (Michel Foucault)