Gianpaolo Cugola http://www.elet.polimi.it/~cugola cugola@elet.polimi.it Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 2 Sommario Il concetto di applicazione distribuita Larchitettura di una applicazione distribuita Il paradigma a scambio di messaggi Il paradigma client-server Il paradigma peer-to-peer Internet e Intranet Il protocollo TCP/IP Lo sviluppo di applicazioni distribuite in Java I socket TCP/IP in Java Linvocazione remota di metodi in Java (RMI) Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 3 Applicazione distribuita Definizione: Applicazione costituita da due o pi processi che eseguono in parallelo su macchine distinte connesse da una rete di comunicazione I processi che costituiscono una applicazione distribuita cooperano sfruttando i servizi forniti dalla rete di comunicazione Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 4 Applicazione distribuita: un esempio Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 5 Internet e le applicazioni distribuite Gli anni 90 hanno visto il boom delle tecnologie di telecomunicazione Il caso di Internet: milioni di computer collegati in una rete unica Effetto pratico: Un aumento esponenziale nella richiesta di applicazioni distribuite Principali campi di impiego delle applicazioni distribuite Comunicazione: e-mail, web, chat, news Supporto al lavoro collaborativo: sistemi di workgroup e workflow Supporto alle attivit commerciali: sistemi di commercio elettronico, sistemi di home banking Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 6 Architettura di una applicazione distribuita Una applicazione distribuita caratterizzata dalla propria architettura run-time Definizione: Con il termine architettura run-time si indica lorganizzazione dei componenti (processi) che costituiscono lapplicazione a run-time Elementi caratteristici di una architettura Tipologia e ruolo dei componenti Tipologia delle connessioni Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 7 Le architetture basate su scambio messaggi Lo scambio messaggi il paradigma di comunicazione pi semplice per lo sviluppo di applicazioni distribuite Identifica una categoria di architetture distinte Caratteristiche: Ogni componente dellapplicazione possiede uno o pi indirizzi Un componente A comunica con un componente B spedendo un messaggio ad uno degli indirizzi associati a B Principali architetture basate su scambio messaggi: Architetture client-server Architetture peer-to-peer Architetture a tre livelli (three-tiered architecture) Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 8 Larchitettura client-server Caratteristiche: Componenti distinti in due tipi: client e server I server erogano un servizio I client sfruttano tale servizio Comunicazioni basate su scambio messaggi Esempio: il web Client: il browser Server: il demone http che fornisce i documenti ai client Browser Demone http Richiesta documento Invio documento Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 9 Larchitettura peer-to-peer Caratteristiche Componenti indifferenziati: agiscono tanto da richiedenti di un servizio quanto da fornitori di servizio Comunicazioni basate su scambio messaggi Esempio: talk Blah blah blah Blah blah blah Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 10 Larchitettura a tre livelli Caratteristiche: Tre tipologie di componenti: Client Server applicativo Data base Comunicazioni basate su scambio messaggi Esempio: applicazioni di commercio elettronico Client (browser + ActiveX o Applet) Server applicativo (demone http+cgi o servlet) DB Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 11 Internet e Intranet
una breve panoramica delle caratteristiche e dei protocolli di comunicazione Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 12 Internet: architettura logica Rete Server ftp Client web Client ftp Server web Client web Client web Server ftp Server web Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 13 Internet: architettura fisica Host Gateway Internet provider Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 14 Internet Protocol Suite Application Session Presentation Network Transport Data Link ISO/OSI Physical Non specificati IP e Protocolli di routing TCP e UDP Telnet FTP SMTP HTTP RPC Web-NFS NFS Internet Protocol Suite Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 15 Il protocollo IP Caratteristiche: protocollo connectionless si occupa dellinstradamento e della rilevazione derrore Indirizzo IP: indirizzo numerico (32 bit) univocamente associato ad una interfaccia di rete di un host Esempio: 131.175.21.8 I gateway hanno due o piu indirizzi IP diversi ed una tabella di instradamento Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 16 Gli indirizzi simbolici ed i DNS Un indirizzo simbolico pu sostituire un indirizzo IP Un indirizzo simbolico composto da un nome di dominio e da un nome di host esempio: ipmel2.elet.polimi.it Il file hosts: esempio: 127.0.0.1 localhost 131.175.21.8 www.polimi.it 131.175.21.1 ipmel2 ipmel2.elet.polimi.it I Domain Name Servers (DNS): costituiscono un data base distribuito per i nomi simbolici permettono lassociazione nome simbolico/indirizzo IP Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 17 Il protocollo TCP Caratteristiche: protocollo connection-oriented (indirizzo IP + porta TCP) fornisce un servizio full-duplex, con acknowledge e correzione derrore Due host connessi su Internet possono scambiarsi messaggi attraverso canali TCP TCP costituisce linfrastruttura di comunicazione della maggior parte dei sistemi basati su scambio messaggi su Internet Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 18 Il protocollo UDP Caratteristiche: protocollo connectionless (indirizzo IP + porta UDP) fornisce un servizio di correzione derrore Non assicura la consegna n, tantomeno, lordine di invio (unreliable, best-effort protocol) Utilizzato nelle applicazioni client-server di tipo richiesta/risposta Esempi: NFS, DNS Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 19 Intranet Il boom di Internet ha favorito la diffusione del protocollo TCP/IP anche in ambito locale Intranet: rete locale basata sui protocolli di Internet (TCP/IP) Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 20 Lo sviluppo di applicazioni distribuite basate su scambio messaggi in Java
Socket TCP e UDP, RMI Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 21 Socket TCP e UDP Con il termine socket si indica unastrazione del sistema operativo per modellare la comunicazione tramite TCP o UDP Nati in ambiente Unix BSD (1982) Disponibili su tutte le piattaforme Le librerie per la gestione dei socket sono fornite con tutti i principali linguaggi di programmazione Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 22 Socket TCP: meccanismo di funzionamento
Server
P 1
Client
P 2
P3 Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 23 Socket UDP: meccanismo di funzionamento
Server
P 1
Client
P 2
Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 24 Socket TCP e UDP in Java Le classi per la gestione dei socket (TCP o UDP) sono parte del package java.net Classi principali Classi di uso generale InetAddress Socket TCP ServerSocket Socket Socket UDP DatagramSocket MulticastSocket DatagramPacket Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 25 La classe InetAddress Descrive un indirizzo IP Non ha costruttori pubblici Metodi principali public static InetAddress getByName(String host) public static InetAddress getLocalHost() public String getHostAddress() public String getHostName() public boolean isMulticastAddress() Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 26 La classe ServerSocket Usata dal lato server Costruttore principale: public ServerSocket(int port) Metodi principali: public synchronized void setSoTimeout(int timeout) permette di scegliere un timeout per la accept (in millisecondi) public synchronized int getSoTimeout() public Socket accept() bloccante se timeout=0 public InetAddress getInetAddress() public int getLocalPort() public void close() Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 27 La classe Socket Costruttori principali: public Socket(String host, int port) public Socket(InetAddress host, int port) Metodi principali: public InetAddress getInetAddress() public InetAddress getLocalAddress() public int getPort() public int getLocalPort() public InputStream getInputStream() public OutputStream getOutputStream() public void close() public synchronized void setSoTimeout(int timeout) permette di scegliere un timeout per la lettura dei byte dallInputStream associato (in millisecondi) public synchronized int getSoTimeout() Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 28 La classe DatagramSocket Usata per inviare e ricevere messaggi UDP Costruttori principali public DatagramSocket() public DatagramSocket(int port) Metodi principali public void close() public void connect(InetAddress address, int port) public void disconnect() public void setSoTimeout(int timeout) public int getSoTimeout() public void receive(DatagramPacket p) public void send(DatagramPacket p) Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 29 La classe MulticastSocket Usata per inviare e ricevere messaggi multicast Sottoclasse della classe DatagramSocket Costruttori principali public MulticastSocket() public MulticastSocket(int port) Metodi principali public void joinGroup(InetAddress mcastaddr) public void leaveGroup(InetAddress mcastaddr) public void send(DatagramPacket p, byte ttl) public void setTimeToLive(int ttl) public byte getTimeToLive() Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 30 La classe DatagramPacket Rappresenta un messaggio UDP Costruttore principale public DatagramPacket(byte[] buf, int length) Metodi principali public InetAddress getAddress() public int getPort() public byte[] getData() public void setData(byte[] buf) public int getLength() public void setLength(int length) Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 31 Applicazioni client-server basate su socket TCP: schema di funzionamento Lapplicazione server rimane in attesa su una porta logica Lapplicazione client apre una connessione verso la macchina sulla quale gira il server specificando la porta Il server riceve la connessione e apre una canale di comunicazione Caso 1: Il server riceve il messaggio inviato dal client, lo interpreta e svolge il servizio richiesto inviando leventuale risposta Al termine si rimette in attesa di nuove connessioni Caso 2: Il server crea un nuovo thread incaricato di gestire la connessione e si rimette in attesa di nuove connessioni Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 32 I socket TCP: un esempio - 1 import java.net.*; import java.io.*; public class ServerTCP { public static void main(String[] args) { ServerSocket sSock = null; try {sSock = new ServerSocket(4444); } catch (IOException e) { System.out.println("Could not listen on port: 4444, "+e);System.exit(-1); } Socket sock = null; while(true) { try { sock = sSock.accept(); new ServerThread(sock).start(); } catch (IOException e) { System.out.println("Accept failed, " + e); System.exit(1); } } } } class ServerThread extends Thread { Socket sock; public ServerThread(Socket sock) { this.sock=sock; } public void run() { String inputLine; try { BufferedReader br= new BufferedReader( new InputStreamReader( sock.getInputStream())); while((inputLine=br.readLine())!=null){ System.out.println(inputLine); if (inputLine.equals("Bye.")) break; } br.close(); sock.close(); }catch (IOException e) {e.printStackTrace();} } } Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 33 I socket TCP: un esempio - 2 import java.io.*; import java.net.*; public class ClientTCP { public static void main(String[] args) { Socket sock=null; OutputStreamWriter osw=null; try{ sock=new Socket(args[0],4444); osw=new OutputStreamWriter(sock.getOutputStream()); } catch(IOException e) { System.out.println("Error opening socket, "+e); System.exit(-1); } try{ osw.write(args[1]); osw.write("Bye."); osw.close(); sock.close(); } catch(IOException e) { System.out.println("Error sending message, "+e); System.exit(-1); } } }
Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 34 I socket UDP: un esempio - 1 import java.net.*; public class ServerUDP { public static void main(String[] args) { DatagramSocket sock = null; String mess=null; DatagramPacket pack = new DatagramPacket(new byte[128],128); try { sock = new DatagramSocket(4444); } catch (SocketException e) { System.out.println("Error opening socket, "+e); System.exit(-1); } while(true) { try { sock.receive(pack); } catch (java.io.IOException e) { System.out.println("Error receiving packet, " + e); System.exit(- 1); } mess=new String(pack.getData()); System.out.println(mess); if (mess.equals("Bye.")) break; } sock.close(); } } Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 35 I socket UDP: un esempio - 2 import java.net.*; public class ClientUDP { public static void main(String[] args) { DatagramSocket sock = null; DatagramPacket pack = null; try{ sock=new DatagramSocket(); sock.connect(InetAddress.getByName(args[0]), 4444); } catch(java.io.IOException e) { System.out.println("Error opening socket, "+e); System.exit(-1); } try{ byte[] buf=args[1].getBytes(); pack=new DatagramPacket(buf,buf.length); sock.send(pack); } catch(java.io.IOException e) { System.out.println("Error sending message, "+e); System.exit(-1); } sock.disconnect(); sock.close(); } } Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 36 Le altre classi del package java.net Il package java.net fornisce altre classi per: usare gli URL sfruttare il protocollo HTTP Autenticare un utente Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 37 Dai socket alla Remote Method Invocation I socket TCPe UDP forniscono un valido strumento per la programmazione di applicazioni distribuite... ... ma risultano talvolta di difficile utilizzo Occorre definire un protocollo per linvio delle richieste di servizio e delle risposte... ... con relativa codifica e decodifica dei parametri in sequenze di byte La Remote Method Invocation (RMI) permette di superare tali limiti Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 38 Remote Method Invocation Attraverso i servizi RMI possibile invocare metodi su un oggetto remoto come se si trattasse di un oggetto locale Un oggetto remoto ogni oggetto che implementi una interfaccia che estende linterfaccia java.rmi.Remote Gli oggetti remoti si comportano come gli oggetti tradizionali possibile passare riferimenti ad oggetti remoti nelle chiamate a metodo La differenza principale riguarda il passaggio di parametri non remoti a metodi di oggetti remoti il passaggio fatto per copia (i parametri devono essere serializzabili) Lo stesso vale per i valori di ritorno restituiti da metodi di oggetti remoti Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 39 RMI: schema di funzionamento Client Server Server_Skel
Server_Stub
rmiregistry IntServer
bind IntServer
host A host B lookup invoke Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 40 Implementazione di una applicazione client/server basata su RMI: server - 1 Si crea una interfaccia che descriva i servizi forniti dal server linterfaccia deve estendere java.rmi.Remote tutti i metodi devono dichiarare di sollevare leccezione java.rmi.RemoteException Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 41 Implementazione di una applicazione client/server basata su RMI: server - 2 Si implementa il server come sottoclasse di java.rmi.server.UnicastRemoteObject oppure come classe generica che reimplementi i metodi equals, hashCode e toString in maniera da mantenere la semantica corretta in ambito distribuito in tal caso il server deve essere esplicitamente esportato per essere visibile ai client, invocando il metodo: java.rmi.server.UnicastRemoteObject.exportObject il server pu essere registrato sul rmiregistry attraverso un nome simbolico nella forma //host:porta/nome il server dovrebbe impostare come security manager un RMISecurityManager Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 42 Implementazione di una applicazione client/server basata su RMI: server - 3 Si compila il server Si creano le classi stub e skeleton attraverso il compilatore rmic Si lancia lapplicazione rmiregistry Si lancia il server Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 43 Implementazione di una applicazione client/server basata su RMI: client Si implementa il client Il client ottiene un riferimento alloggetto remoto passato da altri oggetti ottenuto accedendo allo rmiregistry Il client pu invocare tutti i metodi elencati nellinterfaccia remota implementata dal server Per il client non occorre alcun processo di compilazione speciale Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 44 Implementazione di una applicazione client/server basata su RMI: rmiregistry Il rmiregistry fornisce un servizio di directory per RMI Un server RMI si pu registrare su un rmiregistry attraverso un nome simbolico Un client RMI pu: ottenere un riferimento ad un server RMI indicando il nome simbolico chiedere la lista dei server disponibili Tali servizi sono realizzati attraverso le classi: java.rmi.Naming java.rmi.registry.LocateRegistry java.rmi.registry.Registry e attraverso leseguibile rmiregistry Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 45 Esempio RMI: linterfaccia del server import java.rmi.*;
public interface RMIServer extends Remote { public void print(String s) throws RemoteException; } Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 46 Esempio RMI: limplementazione del server import java.rmi.*; import java.rmi.server.UnicastRemoteObject;
public class RMIServerImpl extends UnicastRemoteObject implements RMIServer { public static void main(String[] args) { try { System.setSecurityManager(new RMISecurityManager()); RMIServerImpl server = new RMIServerImpl(); Naming.rebind("polimi/RMIServer", server); System.out.println("Server bound"); } catch (Exception e) { e.printStackTrace(); } } public RMIServerImpl() throws RemoteException {} public void print(String s) throws RemoteException { System.out.println(s); } } Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 47 Esempio RMI: il client import java.rmi.*;
public class RMIClient { public static void main(String[] args) { try { System.out.println("Looking up server..."); RMIServer server = (RMIServer) Naming.lookup("rmi://"+args[0]+"/polimi/RMIServer"); System.out.println("Server bound..."); server.print("prima prova"); server.print("seconda prova"); } catch (Exception e) { e.printStackTrace(); } } } Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 48 Esempio RMI: la compilazione javac RMIServerImpl.java compila il server javac RMIClient.java compila il client rmic RMIServerImpl crea le classi RMIServer_Skel e RMIServer_Stub rmiregistry lancia il registry java RMIServerImpl lancia il server java RMIClient localhost lancia il client dicendo di collegarsi a localhost Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 49 Il deployment Le classi stub devono essere accessibili al client (attraverso un opportuno class loader) Il caso delle applet le classi stub devono essere inserite nella stessa directory della classe dellapplet (sul server http) il classloader usato AppletClassLoader il server RMI deve girare sullo stesso host su cui gira il server http dal quale viene scaricata lapplet Politecnico di Milano Lo sviluppo di applicazioni distribuite secondo il paradigma a scambio di messaggi 50 Domande?