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Nicola Comodo
STUDI EPIDEMIOLOGICI
• Perseguono finalità diverse e rispondono a diversi disegni di studio
(uno di carattere orientativo, l’altro di carattere specifico).
• Gli studi epidemiologici, in base al “grado di intervento”
dell’operatore/conduttore, si articolano in due categorie:
• SPERIMENTALI (o di intervento)
– viene assegnato un trattamento diverso e viene misurato il tasso dell’evento
nei soggetti con trattamento diverso
STUDI OSSERVAZIONALI
SELEZIONE DELLA POPOLAZIONE IN STUDIO
in base a in base a
MALATTIA o EFFETTO ESPOSIZIONE
AL MOMENTO PRECEDENTE
DELLO STUDIO L’INIZIO DELLO
STUDIO
STUDIO STUDIO
TRASVERSALE STUDIO PROSPETTICO
RETROSPETTIVO
STUDI DESCRITTIVI
-distribuzione
-CHI, ovvero età, sesso, razza, classe sociale, lavoro, stato civile,
-QUANDO, ovvero variazioni di frequenza temporali
-DOVE, ovvero variazioni di frequenza spaziali
10000
20000
30000
40000
50000
60000
70000
80000
90000
0
19
71
19
72
19
73
19
74
19
75
19
76
19
77
19
78
19
79
19
80
19
81
19
82
19
83
19
84
19
85
19
86
Morbillo
19
87
19
88
19
89
19
90
andamenti ciclici o periodici
19
91
19
92
19
93
19
94
ANDAMENTI TEMPORALI
19
95
19
96
19
97
19
98
ANDAMENTI TEMPORALI
andamenti a lungo termine o secolari
100
Casi notificati x 100,000 ab.
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1925 1930 1935 1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990
Anno
DISTRIBUZIONI SPAZIO TEMPO
• ENDEMIA
• Distribuzione degli eventi uniforme nel tempo e nello spazio
• EPIDEMIA
• Concentrazione degli eventi nel tempo e (o) nello spazio
• ENDEMIA
• n° casi osservati ~ n° casi attesi
• EPIDEMIA
• n° casi osservati >>> n° casi attesi
Esempi di curve epidemiche
Sorgente comune continua Sorgente puntiforme
20 25
15 20
n. casi
15
n. casi
10
10
5 5
0 0
1 4 7 10 13 16 19
10
13
16
19
1
tempo
tempo
20
15
n. casi
10
0
11
13
15
17
19
1
tempo
• ANALISI
– Utilizzare rapporti di derivazione e non rapporti di composizione
– Calcolare tassi specifici e/o standardizzati per sesso, età,…
– Negli studi sull’andamento temporale analisi per coorti
Re gione Tos cana
Tre nd notifiche TBC dal 1982 ad ottobre 2003
1984
1996
1986
1988
1990
1992
1994
1998
2000
2002
1994 262 70 332
1995 286 97 383
anno di notifica 1996 283 90 373
1997 289 85 374
1998 330 108 438
1999 256 100 356
2000 - - 401
2001 360
2002 410
2003 (ottobre) 307
Table
Tuberculosis notification rates per 100 000 population,
1999, WHO European Region
Notification rates/
100 000
0-19
20-49
50 +
Andorra
Malta
Monaco
San Marino
Cumulative Percentage Tuberculosis-Free by Category
of Silicosis Among Gold Miners, South Africa
100
Category 0
Per cent disease-free
90
Category 1
80 Category 2
70
60
Category 3
50
0 1 2 3 4 5 6 7
Year of observation
Cowie RL. Am J Respir Crit Care Med 1994;150:1460-2
Incidence of Tuberculosis Among Tuberculin-Positive,
Incidence per 100 person-yr HIV Infected Persons in Three Selected Studies
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
New York City Spain Italy
Selwyn PA, et al. N Engl J Med 1989;320:545-50
Guelar A, et al. AIDS 1993;7:1345-9
Antonucci G, et al. JAMA 1995;274:143-8
Tuberculosis Notification Rates in New York City, 1920 - 1999
200
Notifications per 100,000
100
(log scale)
50
20
20
15
35
30
25 Foreign-born
20
15
10 All Cases
5
U.S.-born
0
86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98
Year
Age-Specific Notification Rates of Sputum
Smear-Positive Tuberculosis, Senegal, 1999
2.9
Notifications per 100,000
2.9
2.5
200
2,2
150 3.0
Males
100 1.7
50 Females
0.9
0
0 15 25 35 45 55 65
Age group (years)
IUATLD Progress Report No. 28, August 2000
Tuberculosis Notification Rates Among Males,
Cross-Sectional Observations, Finland 1954 -1994
500 1954
Notifications per 100,000
1964
100 1974
50
(log scale)
1984
10
5
1994
1
0.5
0 20 40 60 80
Age (years)
Härö AS. Tuberc Respir Dis Yearbook 1998;24:1-151
Tuberculosis Notification Rates Among Males,
by Birth Cohort, Finland 1954 -1994
1994
10 62
19
5
1 1972
0.5
0 20 40 60 80
Age (years)
Härö AS. Tuberc Respir Dis Yearbook 1998;24:1-151
EPIDEMIOLOGIA ANALITICA
• Indaga le cause o i fattori di rischio che determinano l’insorgere di
una malattia o ne influenzano la diffusione
• … ovvero indaga la relazione causa-effetto fra fattori di rischio e
patologie
malati
malati
non esposti
esposti
sani
sani
La tabella 2x2
esposti
M+ M-
malati sani E+ 3 2 5
a b
non esposti E- 1 4 5
c d
4 6 10
malati sani
MISURE DI ASSOCIAZIONE
esposti a b a+b
non esposti c d c+d
totale a+c b+d a+b+c+d
esposti a b a+b
• RR =1
– non ha alcuna relazione con la malattia in esame
• RR <1
– è un fattore protettivo
… tuttavia bisogna valutarne la significatività statistica
RISCHIO RELATIVO E RISCHIO ATTRIBUIBILE NELLA
MORTALITA’ PER K POLMONARE E CORONARIOPATIE
IN FORTI FUMATORI E NON FUMATORI
mortalità x 100.000
RISCHIO RELATIVO
K POLMONARE = 166 / 7 = 23,7
CORONARIOPATIA = 599 /422 = 1,4
M+ M-
M+ M-
E+ 20 15 35 RR = 1,41
a b
E- 17 25 42 IC 95% = (0,89-2,25)
c d
37 40 77
ESERCIZIO
• Nel 1986 in USA la mortalità per cancro per 100.000 era di
– 72,5 nella popolazione generale
– 8,7 nei non fumatori
– 191 nei fumatori, che costituivano il 35 % della popolazione.
Calcolare:
Rischio relativo
Rischio attribuibile
Rischio attribuibile percentuale
negli esposti
Rischio attribuibile nella
popolazione
Rischio attribuibile percentuale
nella popolazione
ESERCIZIO
• Nel 1986 in USA la mortalità per cancro per 100.000 era di
– 72,5 nella popolazione generale
– 8,7 nei non fumatori
– 191 nei fumatori, che costituivano il 35 % della popolazione.
Calcolare:
Rischio relativo = 191/8,7 = 22
Rischio attribuibile = 191-8,7 = 182,3 per 100.000 per anno
Rischio attribuibile percentuale = 182,3/191 x 100 = 95,4
negli esposti
Rischio attribuibile nella
popolazione = 72,5 -8,7 = 63,8 per 100.000 per anno
• OBIETTIVI PRINCIPALI
– Descrivere il carico di malattie in una comunità, a scopo di
pianificazione sanitaria
– Ottenere informazioni sugli atteggiamenti della popolazione nei confronti
dei servizi sanitari, sui bisogni di assistenza percepiti, sull’utilizzo dei
servizi sanitari stessi
– Descrivere la distribuzione di una variabile fisiologica in una comunità
– Analizzare l’associazione di un fattore con una malattia (spesso prima
fase di uno studio longitudinale)
STUDI TRASVERSALI (segue)
• VANTAGGI
– Possibilità di scelta della popolazione, dei metodi di rilevazione, dei criteri
diagnostici
– Relativamente poco costosi e di breve durata
– Se il campionamento è corretto, i risultati sono generalizzabili a tutta la
popolazione
• SVANTAGGI
– Non adatto per condizioni molto rare o di corta durata
– Proporzione di non partecipazione talora elevata
– Se uso di sola intervista, dati sulle diagnosi poco attendibili
– Non fornisce indicazioni sull’incidenza ma solo sulla prevalenza per cui:
• Se la malattia è di breve durata o porta all’allontanamento dal gruppo
esaminato o ha lungo periodo di latenza può dar luogo a conclusioni erronee
• È possibile interpretare come causa della malattia un suo effetto o un fattore
legato alla sua sopravvivenza o all’esposizione
LO STUDIO LONGITUDINALE O DI COORTE
esposti esposti
M+ M-
5
malati sani E+ 3 2
a b
malati sani
Rischio = I E+ = a/(a+b) = 3/5 =3
Relativo I E- c/(c+d) 1/5
STUDI LONGITUDINALI PROSPETTICI E RETROSPETTIVI
malattia malattia
retrospettivi prospettici
studio
RISCHIO RELATIVO
TRA FUMATORI E NON FUMATORI
CAUSA DI MORTE RR
K polmone 10,8
Bronchite ed enfisema 6,1
K laringe 5,4
K cavo orale 4,1
K esofago 3,4
Ulcera gastrica e duodenale 2,8
Mal. apparato circolatorio 2,6
Cirrosi epatica 2,2
K vescica 1,9
Coronariopatie ischemiche 1,7
Altre cardiopatie 1,7
Cardiopatia ipertensiva 1,5
Arteriosclerosi 1,5
K rene 1,5 da Fletcher e Horn, 1970
STUDIO LONGITUDINALE O DI COORTE
S M S M
Obiettivi:
1.calcolare i tassi di incidenza
2.calcolo del RR e il RA attraverso l’osservazione diretta dei casi
3.analisi differenziale per livelli e durata delle esposizioni
Numero di sigarette
< 14 15 - 24 > 25
RR RA RR RA RR RA
• SORGENTI DI DISTORSIONE
– Perdite al follow-up
– La conoscenza dell’esposizione può influenzare la diagnosi
• ANALISI
– Tener conto degli anni-uomo di esposizione
– Analisi differenziata per età e durata della esposizione (es.fenomeno
lavoratore sano)
– Effettuare confronti sia interni (tra soggetti esposti in modo diverso) sia
con la popolazione generale
STUDIO CASO-CONTROLLO
E nE E nE
Valutazione dell’esposizione
in modo retrospettivo
M+ M-
E- 2 4 6 sani sani
c d
5 5 10
Vantaggi:
Svantaggi:
1. rapida esecuzione
1. impossibile calcolare i tassi
2. basso costo
2. problematica la scelta dei casi
3. Impiego per malattie a
e dei controlli
bassissima incidenza
3. Impossibile annullare le fonti
4. validi per saggiare più fattori di
sistematiche di distorsione
rischio
(bias)
5. validi per saggiare ipotesi
recentemente emerse
6. validi in quanto è semplice
mantenere costanti le modalità Distorsione:
di rilevazione recall bias
interviewer bias
Relative Odds for Tuberculosis Among Male
Smokers, Aged 30 Years and Older, Great Britain
95% upper
6 confidence interval
5
Odds ratio
2 95% lower
confidence interval
0 10 20 30 40
Number of cigarettes smoked per day
1 2 5 10 20 50 100
Relative risk / odds (log scale)
STUDI CASO-CONTROLLO
• DESCRIZIONE
– Rilevazione prospettica di dati da due gruppi paragonabili, di cui uno
con una certa malattia o esito,ed uno senza
• OBIETTIVI
– Esplorazione iniziale di possibili fattori di rischio, in particolare per
condizioni patologiche rare
• VANTAGGI
– Organizzazione semplice, rapidi, poco costosi
– Permette di indagare contemporaneamente su più fattori possibili
– Permette di saggiare rapidamente nuove ipotesi
– Può essere utilizzato per malattie rare
– E’ facile mantenere nel tempo le modalità di rilevazione
• SVANTAGGI
– Non permette di calcolare i rischi assoluti ma solo quelli relativi
– Grande facilità di distorsione
STUDI CASO-CONTROLLO (segue)
• SORGENTI DI DISTORSIONE
– Scelta errata dei casi e soprattutto dei controlli
– Atteggiamenti psicologici e ricordi diversi nei casi e nei controlli
– Mancano quasi sempre dati “obiettivi” sulla esposizione
– Atteggiamento diverso dell’intervistatore
Indagine su una epidemia
di tossinfezione alimentare
Intervistato 1 M 20
Intervistato 2 M 24
Intervistato
coorte RR =
primo
5/8 3
= 2,5 RR secondo = 4/8 F= 1,0
35
1/4 2/4
Intervistato
caso 4
5/1 = 5,0 OR = 4/2
M
= 1,0
12
OR =
primo secondo
Intervistato 5
controllo 3/3 4/2
F 45
STUDI SPERIMENTALI O DI INTERVENTO
Preventivi
A B
pazienti pazienti A B A B
popolazione popolazione comunità comunità
sana sana
ASSEGNAZIONE CONTROLLATA
STUDIO SPERIMENTAZIONI
SU COMUNITA’ CLINICHE
STUDI SPERIMENTALI O DI INTERVENTO
Obiettivi:
1. si valuta l’efficacia di due studi o più trattamenti sperimentali su
malati - clinical trial
2. si valuta l’efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di
fattori di rischio su un gruppo di popolazione sana - field trial
3. si valuta l’efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di
fattori di rischio su intere popolazioni - community trial
Vantaggi
1. è lo studio per eccellenza, metodologicamente corretto sia per la
distribuzione casuale dei fattori non noti, che per la possibilità di
condurlo in cieco;
2. viene eliminato il condizionamento psicologico di paziente e
sperimentatore
3. si può applicare il concetto di inferenza statistica
Svantaggi
•applicazioni limitate sull’uomo per Bias
problemi etici perdita al follow-up
•di non semplice organizzazione e rifiuto alla partecipazione
costosi