pancreas dalle cellule beta delle isole del Langherans. Deriva da un preormone detto proinsulina, il quale a sua volta viene enzimaticamente diviso in due frammenti, uno pi corto detto PEPTIDE C e uno pi lungo che lINSULINA. Il Peptide C, pur essendo privo di attivit ormonale, importante ai fini diagnostici per valutare con esattezza la quantit di insulina prodotta dalle cellule beta. La determinazione dellinsulinemia, effettuata con metodi radioimmunologici o di chemiluminescenza, pu essere falsata dalla presenza di immuno-complessi formati da insulina e anticorpi anti-insulina, in tal caso ad un valore basso di insulina corrisponde un alto valore di peptide C Il Diabete Il termine deriva dal greco diabetes,che significa passare attraverso.
Uno dei segni clinici caratteristici di questa malattia la presenza di zucchero nelle urine.
A questo termine stato associato laggettivo mellito in quanto le urine proprio per la presenza di zucchero sono dolci. Fino a qualche anno fa linsulina per uso clinico veniva estratta dal pancreas di suino o bovino, ma ora si usa prevalentemente insulina di tipo umano, sintetizzata per modificazione dellisulina di suino o mediante luso di microrganismi con la tecnica del DNA ricombinante. Consiste in un complesso insieme di tecniche di manipolazione del DNA che consentono di isolare brevi segmenti di tale molecola contenente il gene dellinsulina e di trasferirli nel genoma di altre cellule per moltiplicarli. una soluzione iniettabile, lattivit viene determinata biologicamente contro uno standard internazionale ed il suo dosaggio viene espresso in unit internazionali (UI). Forma farmaceutica Le diverse formulazioni dellinsulina differiscono nella loro durata dazione Tipo di insulina Inizio delleffetto (h) Picco delleffetto (h) Durata delleffetto (h) Solubile ad azione rapida 1 2-4 6-8 Azione intermedia 2-4 4-8 8-16 Ad azione lenta 6-10 14-24 20-30 Linsulina va iniettata per via sottocutanea nelladdome, pu essere iniettata anche nella coscia, nella regione glutea o in quella deltoidea; la somministrazione per via sottocutanea nella parete addominale preferibile in quanto assicura un assorbimento pi rapido. Esistono tre metodi per somministrare linsulina Iniezioni: sono il metodo pi comune Pompa per insulina: una piccolissima pompa portata dal paziente e che somministra insulina al corpo per 24 ore al giorno Penne: sono il metodo pi nuovo e ricordano delle normalissime penne, occorre caricarle con una cartuccia di insulina regolare la dose e poi iniettarla Meccanismo dazione Dopo i pasti il livello di insulina si innalza e segnala allorganismo che c un eccesso di risorse disponibili, legandosi ai recettori delle cellule che attraverso tutta una serie di segnali permettono lingresso del glucosio abbassandone quindi il livello nel sangue circolante EFFETTO IPOGLICEMIZZANTE DELLINSULNA Un altro effetto dellinsulina lincremento del ritmo della glicogenosintesi (trasformazione del glucosio alimentare in glicogeno). Questo un polisaccaride, costituito cio da molte molecole di glucosio, e rappresenta quindi unampia riserva energetica. il glicogeno viene depositato nel fegato e nei muscoli scheletrici in attesa che possa tornare utile Il meccanismo di regolazione della glicemia basato sul controllo di due ormoni antagonisti: INSULINA e GLUCAGONE La costanza del valore del glucosio nel sangue necessaria per tre motivi: Il cervello, a differenza dei muscoli, non ha la capacit di immagazzinare scorte di glucosio Il glucosio ematico praticamente lunico carburante del cervello Il cervello consuma una quantit costante di energia, a prescindere dalla sua attivit Effetti avversi Il principale lipoglicemia il cui trattamento consiste nellassumere una bevanda dolce o uno spuntino, oppure, se il paziente privo di conoscenza, nel somministrare glucosio per via endovenosa o glucagone per via intramuscolare. Interazioni I farmaci che possono aumentare leffetto ipoglicemizzante sono rappresentati dagli antidiabetici orali, ACE inibitori, salicilati e antibiotici sulfamidici
Le sostanze che possono ridurre tale effetto includono corticosteroidi, diuretici, glucagone, estrogeni, progestinici e adrenalina.