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Direttiva PED:
MA DA QUANDO?
Recepimento italiano :
1) 2) 3)
ESCLUSIONI PRINCIPALI
1) SISTEMI CON SPECIFICHE PARTICOLARITA : Pipelines ( condutture, canalizzazioni, condotte forzate ) Nucleare Militare Marina, Aeronautica Estrazione del petrolio, off-shore 2 ) SISTEMI GIA COPERTI ( O DA COPRIRE ) CON ALTRE DIRETTIVE ) Trasporto di merci pericolose, anche bombole Apparecchiature per veicoli Recipienti semplici a pressione Apparecchiature per trasmissioni idrauliche o pneumatiche Generatori di aereosol Sistemi di categoria I inseriti in sistemi di altre direttive ( Macchine, Ascensori, Medicali, Elettrotecnica ) 3) SISTEMI CON RISCHI DI PRESSIONE NON RILEVANTI : Distribuzione di acque Motori, turbine, pompe, compressori Altiforni Pneumatici Bottiglie di Champagne Altro ( interruttori elettrici, trasformatori, silenziatori, lattine, distributori di bevande, termosifoni 7
Definizione di Fabbricante
Ai fini dellassunzione di responsabilit, esso si identifica con : 1) Il Costruttore 2) Il suo Mandatario nella UE 3) Assemblatore di attrezzature che costituiscono un insieme immesso sul mercato e messo in servizio. La procedura dellassunzione di responsabilit avviene con la procedura di Marcatura CE che si conclude con : - A) redazione della Dichiarazione di Conformit CE - B) Redazione delle istruzioni per luso dellattrezzatura - C) Apposizione del Marchio CE
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Principi generali
La PED una direttiva di Nuovo Approccio La PED una direttiva di prodotto Richiede lottemperanza dei Requisiti Essenziali di Sicurezza (RES) Da al costruttore la Presunzione di Conformit Ne consegue il Beneficio della Libera Circolazione
Le Attrezzature devono essere Progettate, costruite, controllate, equipaggiate, ed installate in sicurezza, prevenendo anche i pericoli derivanti da usi impropri cio :
1) Eliminare o ridurre i rischi alla fonte ( sicurezza intrinseca) 2) Se non possibile eliminare i rischi applicare misure di protezione o ripari 3) Se sullapparecchio pensato sicuro e protetto con ripari e protezioni permane un rischio residuo informare e formare se necessario gli utenti dei rischi residui
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GAS
TABLE 2 TABLE 3
TABLE 8 TABLE 9
Group 1
LIQUIDI
TABLE 4 Group 2
CALDAIE
TABLE 5
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Tabella I Recipienti gas,vapori e liquidi la cui tensione di vapore alla T max > 0,5 bar Fluidi Gruppo 1 ( fluidi pericolosi )
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Tabella II Recipienti gas,vapori e liquidi la cui tensione di vapore alla T max > 0,5 bar Fluidi Gruppo 2 ( fluidi non pericolosi )
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Tabella III Recipienti destinati a liquidi la cui tensione di vapore alla T max < 0,5 bar Fluidi Gruppo 1 ( fluidi pericolosi )
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Tabella IV Recipienti destinati a liquidi la cui tensione di vapore alla T max < 0,5 bar Fluidi Gruppo 2 ( fluidi non pericolosi )
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Tabella V CALDAIE Attrezzature a pressione a focolare , con rischio di surriscaldamento, per la generazione di vapore o acqua surriscaldata a t> 110C, nonch le pentole a pressione
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Tabella VI TUBAZIONI gas liquefatti, disciolti, vapore e liquidi la cui tensione di vapore alla T max > 0,5 bar Fluidi Gruppo 1 ( fluidi pericolosi ), quando DN > 25
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Tabella VII TUBAZIONI gas liquefatti, disciolti, vapore e liquidi la cui tensione di vapore alla T max > 0,5 bar Fluidi Gruppo 2 ( fluidi non pericolosi ), quando DN > 32 e PSxDN > 1000 bar
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Tabella VIII TUBAZIONI liquidi la cui tensione di vapore alla T max inferiore o uguale 0,5 bar Fluidi Gruppo 1 ( fluidi pericolosi ), quando DN > 25 e PS x DN > 2000 bar
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Tabella IX TUBAZIONI liquidi la cui tensione di vapore alla T max inferiore o uguale 0,5 bar Fluidi Gruppo 2 ( fluidi non pericolosi ), quando PS > 10 bar - DN > 200 e PS x DN > 2000 bar
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Casi particolari
Tabella 1: in via deccezione, i recipienti destinati a contenere un gas instabile appartenente, secondo la tabella 1, alle categorie I e II devono essere classificati nella III categoria Tabella 2 : gli estintori portatili e le bombole per apparecchi respiratori devono essere classificati almeno nella III categoria
Tabella 5 : Le pentole a pressione ricadenti in art.3 c.3, in I e II categoria sono oggetto di un controllo della progettazione secondo una procedura di verifica corrispondente ad uno dei moduli della categoria III => MODULO B o MODULO B1 Tabella VI : Le tubazioni destinate a contenere gas instabili appartenenti, secondo la tabella 6, alle categorie I e II devono essere classificati nella categoria III
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Articolo 3 Comma 3
In deroga a quanto previsto dallArticolo 4 comma 1, sono consentiti limmissione sul mercato e la messa in servizio delle attrezzature e degli insiemi aventi caratteristiche inferiori a quelle che determinano lentrata nelle varie categorie, purch progettati e fabbricati secondo la CORRETTA PRASSI COSTRUTTIVA in uso nello stato di appartenenza U.E. => Tali attrezzature NON recano la marcatura CE => Non devono ottemperare ai RES Godono del beneficio della libera circolazione Sono corredati da Istruzioni duso Hanno marcatura che identifica il Fabbricante
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MODULI
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MODULI
PRODOTTO "SINGOLO"
Senza Q A Con Q A
I II III IV
Organismi ed Entit
Organismi Notificati : Art.10 Valutazione della conformit art.11 approvazione europea dei materiali qualifica del personale addetto alle giunzioni permanenti per attrezzature di categoria II, III, IV Entit terze parti riconosciute : pto. 3.1.2 qualifica del personale addetto alle giunzioni permanenti e dei relativi procedimenti per categorie II, III, IV, - pto. 3.1.3 qualifica personale prove Non Distruttive delle giunzioni permanenti categorie III e IV Ispettorato degli utilizzatori : art.14 possono operare solo per il gruppo di cui fanno parte, limitatamente ai moduli A1, C1, F, G
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All. 1 par. 1
LA PROGETTAZIONE
IL CALCOLO:
- LA PED NON E UN CODICE - OCCORRE TENER CONTO DI TUTTO - QUALCHE VINCOLO SUGLI STRESS AMMISSIBILI - CALCOLO O METODO SPERIMENTALE La progettazione include : Progettazione ai fini della resistenza, esercizio in condizioni di sicurezza, Mezzi di carico e sfiato, mezzi di ispezione, corrosioni, usura, incendio esterno, protezione contro sovrapressione, ecc.
I DISPOSITIVI: - PER LUTILIZZO - PER LE ISPEZIONI
All. 1 par. 2
LA FABBRICAZIONE
I PROCESSI:
- PROCEDURALIZZATI : preparazione componenti, formatura, smussatura, che non crei difetti o incrinature - FORMAZIONE OPERATORI
All. 1 par. 3
LE GIUNZIONI PERMANENTI:
-OPERATORI QUALIFICATI
- PROCEDIMENTI QUALIFICATI Le giunzioni permanenti delle parti che contribuiscono alla resistenza alla pressione devono essere realizzate da personale adeguatamente qualificato secondo procedure qualificate
- QUALI ? - COME ? - E DA CHI ? 41
LA FABBRICAZIONE
GIUNZIONI PERMANENTI Qualifica :
Category of risk Type of task
Operating Procedure applicable for a permanent joining Personnel in charge of performance permanent joining
Category I Category II to IV
No approval
Third Party Organization or a Notified Body Third Party Organization or a Notified Body
No approval
LA FABBRICAZIONE
TRATTAMENTI TERMICI:
- PROCEDURALIZZATI - FORMAZIONE OPERATORI Se vi il rischio che la fabbricazione modifichi le proprit dei materiali si deve applicare un trattamento termico adeguato nella opportuna fase di fabbricazione
RINTRACCIABILITA:
Opportune procedure per identificare i materiali DURANTE e DOPO
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I CONTROLLI
I CONTROLLI NON DISTRUTTIVI:
- OPERATORI QUALIFICATI : qualifica - QUANDO - E DA CHI ?
personale approvato da un Entit Terza Competente e riconosciuta in UE per le categorie III e IV ai sensi art.13
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I CONTROLLI
LA VERIFICA FINALE:
- PROVA IDRAULICA SUI CORPI - LEAK TEST SUGLI INSIEMI - VISIVO / DIMENSIONALE - ESAME DISPOSITIVI DI SICUREZZA - MARCATURA - DOCUMENTAZIONE La prova Idraulica deve essere eseguita ad una pressione pari al maggiore dei seguenti valori : 1) 1,25 x fo/f x press prog. Essendo f il carico amm. Alla T di progetto ed fo a T ambiente 2) - 1,43 x pressione di progetto
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I MATERIALI
ASPETTI TECNICI:
- adeguati per tutta la vita o sostituibili - SUFFICIENTEMENTE DUTTILI - SUFFICIENTEMENTE TENACI - COMPATIBILI e resistenti col fluido e tra loro - VALIDI NEL TEMPO non devono subire lusura - IDONEI AI TRATTAMENTI PREVISTI - CARATTERISTICHE MECCANICHE
All. 1 par. 4 e 7
darne evidenza
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I MATERIALI
ACCETTABILITA:
- NORME ARMONIZZATE
Lamiere in acciaio Forgiati in acciaio Fusi in acciaio Forgiati in leghe di rame Tubi in leghe di rame secondo EN 10028 secondo EN 10222 secondo EN 10213 secondo EN 12420 secondo EN 12451
All. 1 par. 4
I MATERIALI
ACCETTABILITA:
- APPROVAZIONE PARTICOLARE
APPLICABILE A TUTTI MATERIALI, PREVIA VERIFICA DI CONFORMITA AI REQUISITI ESSENZIALI
NB: i materiali di uso consolidato sono un patrimonio che non andr perso.
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I MATERIALI
Certificazione:
Main Pressure-bearing parts Category I Other Pressure parts Category II, III, IV
3.1B
3.1C or 3.2
2.2
2.1
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LA MARCATURA
A VOLTE L ABITO FA IL MONACO
0100
All. 7
IL MANUALE DUSO:
- redatto come minimo in una delle lingue ufficiali della CE, - informa
ed istruisce lutilizzatore,
residui (vedi analisi dei rischi),
- fa riferimento ai rischi
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IL FASCICOLO TECNICO
SCOPO: dimostrare la conformit di un prodotto requisiti essenziali della PED
SEZIONI:
- DESCRIZIONE PRODOTTO - CALCOLI E DISEGNI - INSPECTION PLAN - TEST REPORTS - MANUALE DUSO - CERTIFICATI CE
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- ANALISI DEI RISCHI - PROCEDURE DI FABBRICAZIONE - QUALIFICHE - CERTIFICATI MATERIALI & PMA - DICHIARAZIONE DI CONFORMITA
VALVOLE di SICUREZZA
In generale si considerano ricadenti in CATEGORIA IV
Per attrezzature a pressione si intendono anche gli accessori di sicurezza => sono i dispositivi destinati alla protezione delle attrezzature contro il superamento dei limiti ammissibili => V.D.S dischi di rottura disp. di sic. Pilotati per lo scarico pressione CSPRS => dispositivi di limitazione o regolazione che disattivano lattrezzatura
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Tubazioni
Il Progettista pu essere sia il Progettista e/o costruttore, sia lImpiantista, sia lutente dellimpianto in cui verr inserita la tubazione Fino al 29/05/02 le tubazioni non erano considerate attrezzature a pressione da assoggettare al Regio Decreto del 12/05/1927, ne al DM 21/11/1972 relativo alla normativa di costruzione di apparecchi a pressione, ne al DM 21/05/1974 relativo allesercizio degli stessi => libert di costruzione => costruzione non dietro progetto ma per esperienza Tubazione : componenti di una conduttura destinati al trasporto di fluidi, allorch essi sono collegati al fine di essere inseriti in un sistema a pressione. Le tubazioni comprendono in particolare un tubo o un insieme di tubi, condotte, accessori, giunti di dilatazione, tubi flessibili, flange, o altri componenti a pressione => attr. A press. Tubo : deve intendersi come prodotto finito di un materiale (come ad es. una lamiera o un bullone)
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I Codici di calcolo
Esiste una notevole differenza economica tra lutilizzo di differenti Codici => questo provoca una ricerca da parte dei costruttori dei codici che nei singoli casi permette di minimizzare i costi Lintento del Legislatore nel redigere la Norma Armonizzata era quello di avere ununica norma preparata dal CEN, a cui avrebbe dovuto seguire il ritiro di codici nazionali => non avvenuto in quanto questi sono diventati Codici di buona pratica costruttiva La norma Armonizzata 13445 (2002) stenta ad affermarsi, anche se permette un risparmio in peso della attrezzatura => risparmio economico
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Il Sistema Sanzionatorio
Il D.lgs 93/2000 ha introdotto nel nostro ordinamento, in funzione preventiva, gli illeciti penali (reati) ed illeciti amministrativi. Lart.18 in relazione alla categoria di rischio dellattrezzatura, prevede la sanzione amministrativa, le sanzioni penali crescenti consistenti nella pena alternativa dellarresto o dellammenda, la pena cumulativa dellarresto e dellammenda. => nel caso di accertate violazioni, lapplicazione delle procedure di maggiore severit dallart.162 bis del codice penale ( oblazione discrezionale subordinata allaver eliminato le conseguenze del reato). Resta fermo, per quanto riguarda le sanzioni amministrative, che il soggetto che rileva ed esegue laccertamento, deve inoltrare il verbale al Ministero dello Sviluppo Economico (ex Min. Industria) per lemissione dei relativi provvedimenti e sanzioni (Sorveglianza del Mercato) Viene considerato illecito amministrativo anche la violazione delle norme previste dal R.D.824/1927 Il Datore di lavoro deve fornire attrezzature rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa vigente. La violazione di tali obblighi sanzionata dagli articoli 89 e 90 del Dlgs 626/94 (in base al Dlgs. 758/94)
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