Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Igiene, Epidemiologia e Sanit Pubblica Dip. Medicina Sperimentale ed Applicata Universit degli Studi di Brescia
Vecchio paradigma
Le osservazioni non sistematiche provenienti dallesperienza clinica sono valide per la formazione e laggiornamento del medico La comprensione dei meccanismi di base delle malattie e dei principi di fisiopatologia sono una guida sufficiente per la pratica clinica Lesperienza clinica una base sufficiente per la costruzione di valide linee guida per la pratica clinica
Nuovo paradigma
Bench lesperienza clinica sia fondamentale, anche una revisione sistematica delle conoscenze scientifiche necessaria per la formazione del medico La comprensione dei meccanismi di base delle malattie e della fisiopatologia necessaria ma non sufficiente per la pratica clinica La conoscenza degli aspetti metodologici delle ricerche necessaria per interpretare correttamente la letteratura biomedica.
Negli Stati Uniti fu condotto questo esperimento: 389 bambini di 11 anni senza segni evidenti di malattia furono visitati da un gruppo di medici che consigli l'asportazione delle tonsille per 174 di loro, ovverosia per il 45 per cento. Il restante 55 per cento di bambini fu visitato da un'altra quipe medica che ritenne necessaria la stessa operazione nel 46 per cento dei casi. Ma anche stavolta il 54 per cento restante fu esaminato da un terzo gruppo di medici che consigli l'asportazione delle tonsille nel 44 per cento dei bambini. Tutte e tre le volte, dunque, di fronte all'interrogativo se l'operazione fosse necessaria o meno i medici avevano assegnato al s un 45 per cento di chances e al no un 55. Sembravano pi giocare a dadi che valutare con serenit se l'intervento fosse necessario sul serio.
Storia dellEBM -1
1. La pratica medica non si deve basare primariamente su teorie plausibili ma sullesperienza combinata con il ragionamento (Ippocrate, 460-377 a.C.). 2. I medici non devono basarsi su teorie e ipotesi circa la causa delle malattie,e neppure su esperienze derivate da casi singoli, ma piuttosto devono contribuire ad accumulare informazioni basate su casistiche ampie, raccolte con criteri metodologici espliciti e definiti; solo cos si potr capire quali trattamenti sono realmente efficaci e quali no (Alexandre Louis, 1830)
Storia dellEBM - 2
3. Effectiveness and Efficiency: Random Reflections on Health Services (Efficienza ed Efficacia. Riflessioni sui servizi sanitari) (Archibald Cochrane, 1972) 4. Clinical Epidemiology (Epidemiologia clinica) (Sackett DL, Haynes RB , Tugwell P, 1986). 5. Evidence-based medicine. A new approach to teaching the practice of medicine. JAMA 1992;268:2420-5 (Guyatt G, Cairns J, Churchill D, et al. For the Evidence-Based Medicine Working Group)
EBM - CRONOLOGIA
1830. Pierre Charles Alexandre Louis, a Parigi, era il promotore della "Mdecine d'Observation", un movimento secondo cui i medici, piuttosto che affidarsi esclusivamente all'esperienza individuale oppure alle speculazioni sulle cause di malattia, dovrebbero agire sulla base di ampie serie sperimentali, capaci di fornire una stima quantitativa degli effetti terapeutici. 1972. Archibald Cochrane, un epidemiologo inglese, scriveva: " causa di grande preoccupazione constatare come la professione medica non abbia saputo organizzare un sistema in grado di rendere disponibili, e costantemente aggiornate, delle revisioni critiche sugli effetti dell'assistenza sanitaria". In altre parole Cochrane, consapevole della limitatezza delle risorse economiche, suggeriva di rendere disponibili a tutti i pazienti solo gli interventi sanitari di documentata efficacia. 1981. I ricercatori della McMaster Medical School (Ontario, Canada) pubblicano "How to read clinical journals", una serie di articoli che descrive le strategie di approccio critico alla letteratura biomedica. Questa serie, tradotta in sette lingue, una delle pi ristampate nella storia della letteratura biomedica. 1986. L'attenzione di Sackett e coll. si sposta progressivamente da come leggere la letteratura biomedica a come utilizzare la letteratura biomedica per risolvere i problemi clinici. 1991. Nel fascicolo di marzo-aprile di ACP Journal Club compare il termine Evidence-based Medicine. 1992. Il 4 novembre viene pubblicato su JAMA l'articolo manifesto che presenta la EvidenceBased Medicine come "paradigma emergente per la pratica clinica".
1993. Fondazione della Cochrane Collaboration, network internazionale nato per "preparare, aggiornare e disseminare revisioni sistematiche degli studi clinici controllati sugli effetti dell'assistenza sanitaria e, laddove non sono disponibili studi clinici controllati, revisioni sistematiche delle evidenze comunque esistenti". 1993. JAMA pubblica il primo articolo della serie Users' guides to the medical literature, che si protrarr sino al 2000. 1996. David Sackett, padre spirituale della EBM, chiarisce "cos' e cosa non la EBM". 1996. La metodologie EBM si estende progressivamente ad altre professioni sanitarie. 1997. Con la pubblicazione del libro di Muir Gray compare il termine Evidencebased Health Care (EBHC), confermando l'interesse dei sistemi sanitari ad estendere le metodologie dell'EBM alla pianificazione della salute delle popolazioni. 1998. Gli strumenti metodologici dell'EBM e dell'EBHC vengono integrati nella Clinical Governance, la nuova strategia di politica sanitaria proposta dal NHS inglese. 2000. Superata la fase campanilistica degli acronimi dedicati, si diffonde il termine Evidence-based Practice (EBP), sottolineando la necessit che le decisioni di tutti i professionisti della sanit devono basarsi sulle migliori evidenze scientifiche. 2005. Con il "Sicily Statement on Evidence-based Practice", un gruppo di ricerca internazionale definisce lEBP core-curriculum, un set standardizzato di conoscenze, competenze e attitudini necessarie alla pratica dell'EBP.
Evidence-based Practice
Ipotesi
Beta carotene come acceleratore dei tumori latenti Beta carotene come promotore
LA TEORIA NON SEMPRE UNA BUONA GUIDA PER LA SCELTA DEGLI INTERVENTI
Le procedure dellEBM (Sackett D, editoriale del primo numero di Evidence-based Medicine (1995)
1. Trasformare il nostro bisogno di informazioni in quesiti ben definiti 2. Reperire con il massimo di efficienza le migliori evidenze scientifiche disponibili 3. Valutare criticamente le evidenze reperite per determinarne la validit e lutilit 4. Trasferire nella pratica clinica le evidenze reperite 5. Valutare le proprie prestazioni.
2.
Background questions.
Sono i quesiti di base che vengono formulati nelle situazioni in cui l'argomento poco, o per nulla, conosciuto. E' un "bisogno di informazione" caratteristico del giovane professionista Il professionista esperto formula quesiti di base quando la malattia/condizione/tecnologia :
estranea al proprio settore professionale/specialistico di recente introduzione (tecnologia) o descrizione (malattia) rara
Foreground questions. Sono quesiti specifici, generalmente formulati dal professionista esperto. Appartengono, generalmente, ad una delle seguenti categorie
Categoria
Quesito ed esempio Qual' la responsabilit eziologica del fattore di rischio X nell'insorgenza della malattia Y?
Qual' laccuratezza del test diagnostico X (rispetto al gold-standard Y) nella diagnosi della malattia Z? Diagnosi Qual' l'accuratezza diagnostica della risonanza magnetica nucleare nei pazienti con sospetta lesione del menisco?
Qual' la storia naturale della malattia X e la potenza dei fattori prognostici? Prognosi In un paziente con neurite ottica, quali sotto i fattori prognostici (favorevoli e sfavorevoli) che condizionano l'evoluzione in sclerosi multipla?
Qual' l'efficacia del trattamento X (preventivo, terapeutico o riabilitativo), rispetto al trattamento Y, nella malattia Z? Terapia
In un paziente con osteoartrosi in trattamento cronico con FANS (malattia/condizione), l'omeprazolo (intervento), rispetto al misoprostolo (confronto) in grado di prevenire l'ulcera da FANS sintomatica e le sue complicanze (evento)?
Letteratura primaria:
Trial clinici (RCT) Studi osservazionali (coorte, caso-controllo, altri) Validit, eterogenit, confondimento, bias (disegno, interpretazione, pubblicazione)
Altre misure:
Rapporti costi-efficacia Efficacia teorica (efficacy), efficacia sul campo (effectiveness) Applicabilit e appropriatezza
Il rischio relativo (RR) esprime la forza dellassociazione: quanto aumenta o diminuisce il rischio di evoluzione, guarigione, complicanze, morte, ecc. per un determinato intervento.
Es: RR = 2 il rischio aumenta di 2 volte (lincidenza di 2 volte maggiore negli esposti rispetto ai non esposti) RR = 0,7 il rischio si riduce del 30% (lincidenza di del 30% inferiore negli esposti rispetto ai non esposti)
Conclusioni: il fattore A fortemente associato al rischio di malattia (evoluzione, complicanze, morte, ecc.), il fattore B debolmente associato al rischio di malattia, ma limpatto del fattore B molto maggiore di A perch la malattia molto pi comune.
RR = 0,1 / 0,4 = 0,25 RRA = RC RT = 0,4 0,1 = 0,3 = 30% RRR = (RC RT)/RC = (0,4 0,1)/0,4 = 0,3/0,4 = 0,75 NNT = 1 / RRA = 1/0,3 = 3
Conclusioni: bisogna trattare 1000 soggetti per prevenire 300 eventi = trattare 3 pazienti per evitare 1 caso
2) Ipertensione arteriosa diastolica di grado elevato (115-129 mm Hg): prevenzione di morte, ictus, coronaropatia in 1,5 anni di follow-up con anti-ipertensivi:
RC= 129/1000; RT = 14/ 1000; RR = 9,2 ; RRA = 115; RRR= 89%; NNT =9
3) Ipertensione arteriosa diastolica di grado moderato (90-109 mm Hg): prevenzione di morte, ictus, coronaropatia in 5,5 anni di follow-up con anti-ipertensivi:
RC= 55/1000; RT = 47/ 1000; RR = 1,2 ; RRA = 8; RRR= 15%; NNT =128
Prescrizione di farmaci per ridurre la colesterolemia a carico del SSN: la nota AIFA 13 (GU 72 del 27/03/2007)
dislipidemie familiari:
ipercolesterolemia non corretta dalla sola dieta: in soggetti a rischio elevato di un primo evento cardiovascolare maggiore (rischio a 10 anni 20% in base alle Carte di Rischio del Progetto Cuore dellIstituto Superiore di Sanit) (prevenzione primaria); in soggetti con coronaropatia documentata o pregresso ictus o arteriopatia obliterante periferica o pregresso infarto o diabete (prevenzione secondaria):
in soggetti con pregresso infarto del miocardio (prevenzione secondaria): iperlipidemie non corrette dalla sola dieta: indotte da farmaci (immunosoppressori, antiretrovirali e inibitori della aromatasi); in pazienti con insufficienza renale cronica
L'applicazione delle evidenze (valide e clinicamente rilevanti) al paziente individuale condizionata dalla "validit esterna", o generalizzabilit della ricerca clinica. Ad esempio, i trial controllati e randomizzati - Randomized Controlled Trial (RCTs) rappresentano il disegno di studio pi affidabile per acquisire evidenze sperimentali sull'efficacia degli interventi sanitari (in particolare terapeutici), ma esistono numerosi problemi per adattare i loro risultati al paziente individuale. Vengono generalmente condotti su popolazioni selezionate ed omogenee, con l'esclusione dei pazienti "complessi" (comorbidit, anziani), che possono compromettere la validit interna dello studio. La competenza e la motivazione di chi partecipa ad un RCT oltre che le condizioni organizzativo-assistenziali sono ideali rispetto alla realt. La pratica clinica quotidiana fatta invece di "pazienti reali, assistiti da medici reali che operano in strutture sanitarie reali", per cui spesso difficile riconoscere tra la popolazione selezionata di un RCT la variabile e complessa (comorbidit, polifarmacia) individualit del singolo paziente. Pertanto, lefficacia di un trattamento dimostrata dal trial in queste condizioni (efficacy) pu non corrispondere ad una pari efficacia nella pratica clinica (effectiveness), per diverse motivazioni.
Livelli di evidenza della letteratura scientifica e raccomandazioni per la pratica clinica della U.S. Preventive Services Task Force
Grade
A
Definition
The USPSTF recommends the service. There is high certainty that Offer or provide this service. the net benefit is substantial.
The USPSTF recommends the service. There is high certainty that Offer or provide this service. the net benefit is moderate or there is moderate certainty that the net benefit is moderate to substantial.
The USPSTF recommends against routinely providing the service. Offer or provide this service only if other considerations support the There may be considerations that support providing the service in offering or providing the service in an individual patient. an individual patient. There is at least moderate certainty that the net benefit is small.
The USPSTF recommends against the service. There is moderate Discourage the use of this service. or high certainty that the service has no net benefit or that the harms outweigh the benefits.
I Statement
The USPSTF concludes that the current evidence is insufficient to assess the balance of benefits and harms of the service. Evidence is lacking, of poor quality, or conflicting, and the balance of benefits and harms cannot be determined.
Read the clinical considerations section of USPSTF Recommendation Statement. If the service is offered, patients should understand the uncertainty about the balance of benefits and harms.
Livelli di certezza riguardo al beneficio (netto) di interventi sanitari secondo lU.S. Preventive Services Task Force
Level of Certainty* High Description The available evidence usually includes consistent results from well-designed, well-conducted studies in representative primary care populations. These studies assess the effects of the preventive service on health outcomes. This conclusion is therefore unlikely to be strongly affected by the results of future studies. The available evidence is sufficient to determine the effects of the preventive service on health outcomes, but confidence in the estimate is constrained by such factors as: The number, size, or quality of individual studies. Inconsistency of findings across individual studies. Limited generalizability of findings to routine primary care practice. Lack of coherence in the chain of evidence. As more information becomes available, the magnitude or direction of the observed effect could change, and this change may be large enough to alter the conclusion.
Moderate
Low
The available evidence is insufficient to assess effects on health outcomes. Evidence is insufficient because of: The limited number or size of studies. Important flaws in study design or methods. Inconsistency of findings across individual studies. Gaps in the chain of evidence. Findings not generalizable to routine primary care practice. Lack of information on important health outcomes. More information may allow estimation of effects on health outcomes.
* The USPSTF defines certainty as "likelihood that the USPSTF assessment of the net benefit of a preventive service is correct." The net benefit is defined as benefit minus harm of the preventive service as implemented in a general, primary care population. The USPSTF assigns a certainty level based on the nature of the overall evidence available to assess the net benefit of a preventive service.
Grades of Recommendations
Certainty of Net Benefit
Substantial High Moderate Low A B
Insufficient
Screening for Prostate Cancer: U.S. Preventive Services Task Force Recommendation Statement U.S. Preventive Services Task Force*
5 August 2008 | Volume 149 Issue 3 | Pages 185-191 Description: Update of the 2002 U.S. Preventive Services Task Force (USPSTF) recommendation statement about screening for prostate cancer. Methods: The USPSTF evaluated randomized, controlled trials of the benefits of prostate cancer screening; cohort and cross-sectional studies of the psychological harms of false-positive prostate-specific antigen test results; and evidence on the natural history of prostate-specific antigendetected prostate cancer to address previously identified gaps in the evidence from the 2002 USPSTF recommendation. Recommendations: Current evidence is insufficient to assess the balance of benefits and harms of screening for prostate cancer in men younger than age 75 years (I statement).
Do not screen for prostate cancer in men age 75 years or older (Grade D recommendation).
La classifica per patologie di ospedali, province e comuni: alcuni indicatori di qualit degli ospedali
Infarto Miocardico Acuto: mortalit a 30 giorni dal ricovero Infarto Miocardico Acuto: proporzione di ricoveri successivi entro 2 giorni Infarto Miocardico Acuto: mortalit a 12 mesi dal ricovero Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio IMA a sede non specificata: mortalit a 30 giorni osservata Bypass Aortocoronarico: mortalit a 30 giorni Intervento di valvuloplastica o sostituzione di valvola isolata: mortalita' a 30 giorni Riparazione di aneurisma non rotto dell'aorta addominale: mortalit a 30 giorni Scompenso cardiaco congestizio: mortalit a 30 giorni dal ricovero Rivascolarizzazione carotidea: riammissioni ospedaliere per ictus entro 30 giorni Ictus: mortalit a 30 giorni dal ricovero Ictus: riammissioni ospedaliere a 30 giorni
BPCO riacutizzata: mortalit a 30 giorni dal ricovero BPCO riacutizzata: riammissioni ospedaliere a 30 giorni Proporzione di colecistectomie laparoscopiche Colecistectomia laparoscopica: degenza totale Colecistectomia laparoscopica: complicanze a 30 giorni Proporzione di parti con taglio cesareo primario Frattura del collo del femore: mortalit a 30 giorni dal ricovero Frattura del collo del femore: tempi di attesa per intervento chirurgico Frattura della Tibia/Perone: tempi di attesa per intervento chirurgico Tumore maligno del polmone: mortalit a trenta giorni dall'intervento Mortalit a trenta giorni dall'intervento per tumore gastrico maligno Mortalit a trenta giorni dall'intervento isolato per tumore maligno del colon Intervento isolato per tumore maligno del colon: proporzione di interventi in laparoscopia
La Clinical Governance - impropriamente tradotto in "governo clinico" - una strategia mediante la quale "le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualit dei servizi e del raggiungimento-mantenimento di elevati standard assistenziali, stimolando la creazione di un ambiente che favorisca leccellenza professionale". Nel Regno Unito, la clinical governance germogliata dalla progressiva maturazione in senso evidence-based di tutto il sistema (manager, professionisti, pazienti).
Ostacoli logistici Barriere linguistiche Scarsa disponibilit di riviste Limitata diffusione degli strumenti informatici (computer, internet) Scarsa familiarit informatica
Difficolt pratiche Mancanza di tempo Scarsa attitudine a mettere in discussione le proprie conoscenze e a generare quesiti clinico-assistenziali. Resistenza al cambiamento Difficolt a convertire un bisogno dinformazione vago e generico in quesiti strutturati Complessit ad elaborare una strategia di ricerca ottimale Incapacit a selezionare idonee risorse bibliografiche Incertezza sulla sistematicit della ricerca Inadeguata sintesi di multiple bits of evidence in uno statement utile per le decisioni cliniche
In molti settori della medicina non esiste ricerca di buona qualit, ma numerose ed ampie zone grigie dove esiste incertezza sullefficacia di un intervento diagnostico-terapeutico e/o delle sue alternative. Questo non pu determinare la paralisi decisionale, perch la EBM richiede di fondare le decisioni cliniche sulle "migliori evidenze disponibili" e non sulle "migliori evidenze possibili" che in alcune aree della medicina - per motivi etici, economici o metodologici - potrebbero non essere mai disponibili. La delimitazione delle aree grigie deve costituire un riferimento assoluto per la pianificazione della ricerca, al fine di ampliare progressivamente le evidenze necessarie alla pratica clinica ed alla sanit pubblica.
Le critiche allEBM - 1
Mancanza di evidenze non significa assenza di beneficio LEBM si applica alle popolazioni, non necessariamente agli individui: la ricerca clinica non sempre fornisce risposte adeguate su che cosa sia meglio per un singolo paziente. Molte pratiche correnti mediche e soprattutto chirurgiche non sono supportate da evidenze scientifiche consolidate. In alcuni settori, come nella chirurgia a cuore aperto, gli RCT non sono ritenuti etici, e quindi lunica evidenza disponibile viene da studi osservazionali, che possono essere proni a bias. Gli RCT spesso includono soggetti rappresentativi solo di una parte della popolazione, per mancano dati sullevidenza di efficacia di un trattamento per le donne, gli anziani, i giovani, le minoranze etniche, ecc.
Le critiche allEBM - 2
La spesa degli RCT in genere sostenuta da aziende farmaceutiche o produttrici di apparecchiature biomediche, che sono interessate a sperimentare nuovi trattamenti o strumenti diagnostici su cui ricavare profitti. Per questo motivo difficile trovare finanziamenti per trattamenti non di interesse per le aziende: farmaci non coperti da brevetto, farmaci per malattie rare, prodotti non brevettabili (preparati erboristici, trattamenti di medicina non convenzionale), interventi non strettamente sanitari (dieta, esercizio fisico, massaggi, agopuntura, ecc.) Levidenza disponibile pu portare a conclusioni errate per la presenza di studi di bassa qualit, bias di pubblicazione o di interpretazione per conflitti di interesse. In questi casi anche limpiego di meta-analisi pu condurre a conclusioni errate o non consente di trarre conclusioni certe. N.B.: dal 2004, lInternational Committee of Medical Journal Editors rifiuta di pubblicare trial clinici il cui protocollo non sia stato registrato prima dellinizio in una banca dati pubblica.
Le critiche allEBM - 3
Gli RCT vengono effettuati in condizioni sperimentali relativamente semplici (presenza della sola malattia in studio, pazienti in condizioni di salute generalmente discreta o buona, ecc.), per cui vengono da molti considerati avulsi dalla realt concreta. Per questo motivo, in genere lefficacia sul campo (effectiveness) inferiore a quella teorica (efficacy). . Gli RCT che considerano specifiche situazioni (co-morbidit, condizioni cliniche gravi), in genere come sottogruppi del totale della popolazione inclusa nella ricerca, sono spesso di piccole dimensioni e hanno una bassa potenza, per cui non forniscono conclusioni sicure.
Isaacs D et al
La via italiana alle alternative alla EBM. La medicina secondo i giudici: la cura Stamina per latrofia muscolare spinale (SMA) 1
(da GIMBE, 5/9/2012)
La surreale vicenda della piccola Celeste affetta da atrofia muscolare spinale (SMA) di tipo I e trattata dal dott. Marino Andolina con trapianti di cellule staminali mesenchimali adulte [presso gli Spedali Civili di Brescia] ha avuto grande risonanza mediatica. Le dichiarazioni del pediatra hanno legittimato lefficacia di questo trattamento: lui ha scoperto una terapia salvavita, mentre la comunit scientifica e le istituzioni (AIFA in particolare) non credono al miracolo, negano il trattamento ad altri pazienti con la stessa malattia e vogliono condannare a morte la piccola Celeste. Ma come stanno realmente le cose? A che punto veramente la ricerca sulla SMA? Quali sono i trattamenti di efficacia provata? La cura del dott. Andolina supportata da evidenze scientifiche?