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Administration Building

HEIGHT HERZOG

Deutsche Masse AG

SOSTANABLE

+ Partner BDA, Monac

DATI TECNICI

Progettista: Herzog+Partner BDA, Monaco Committente: Deutsche Messe AG, Hannover Data di commisione progetto: Estate 1997 Data di termine lavori: Primavera 1999

IL COMMITTENTE
Il progetto va improntato sulla capacit degli spazi lavorativi di adattarsi allorganizzazione e allinfrastruttura tecnica. Il piano tipo deve permette la combinazione di diverse tipologie di ufficio individuali, combinazione di unit e open space. I posti di lavoro vengono definiti dal committente di alta qualit , gli ambienti devono garantire la socializzazione e lo svolgimento delle diverse attivit in condizioni di benessere. Viene richiesta una particolare attenzione alla progettazione e alluso di tecnologie che possono diminuire i consumi di energia mantenendo efficienza e i comfort allinterno delledificio. Messe AG di Deutsche, istituzione che gestisce lorganizzazione e lo sviluppo della fiera commerciale di Hannover, ha rimarcato limportanza che il nuovo edificio sia visto allinterno del piano pi complesso di

I PROGETTISTI
Il progetto consiste nella costruzione di un nuovo edificio indipendente per lampliamento degli attuali uffici, gi presenti nellarea di progetto. I progettisti devono confrontarsi con il complesso paesaggio urbano del luogo. Lo stesso progettista afferma Larchitettura non pu essere reinventata ogni luned, nella citt di Hannover larchitettura non deve essere spettacolare tuttavia deve distinguersi per chiarezza e moderazione. Il lavoro improntato sulla ricerca di efficienza e in un uso convincente dei materiali e delle tecnologie. Ledificio deve inserirsi nella zona fieristica prevista per lexpo 2000. Lorientamento in diagonale fa si che il corridoio dingresso delledificio diventi anche collegamento tra la fiera e la citt. Il progetto viene sviluppato in altezza, ledificio pi alto della citt, in quanto la superficie

Pad.1

IL SITO
Il progetto ha luogo nella citt di Hannover in Germania.

40m

IL SITO

E situato allingresso nord del complesso fieristico della citt Larea si estende in diagonale per una lunghezza di 40 m in direzione nord-sud tra gli uffici esistenti e il padiglione 18.

In precedenza era presente un altro edificio destinato agli uffici dellamministrazione, che Pad.18 stato demolito per far posto alla nuova costruzione. Il nuovo edificio deve collegarsi a sud con il padiglione 18. Il viale centrale stato progettato per assolvere alla duplice funzione di ingresso alledificio e di luogo di distribuzione per laccesso nord della fiera.

Uff. esisten ti

Il dislivello tra la diagonale nord e sud di 0,40 m. Ing. nord

1 5

2 3 8

1 ingresso nord 2 uffici esistenti 3 nuova costruzione 4 stazione della metropolitana 5 viale centrale di ingresso 6 zona verde 7 pad.1 8 pad. 18

DATI DIMENSIONALI

N di piani:20 Altezza:82m

Livello ultimo piano: +58,32m


Superficie del piano: 13.563 m2 Volume totale: 48.181 m3

Dimensione torre per uffici: 24m x 24m


Dimensioni facciata: 10.500 m2 Dimensione pelle esterna: 12.520 m N posti di lavoro: 250

PIANO TERRA

4
2 1 7 2 3
1 entrata 2 bussola di entrata 3 accesso veicoli 4 corridoio accesso ascensori 5 collegamento con gli edifici esistenti 6 uffici esistenti 7 scale di emergenza 8 montacarichi

La hall di ingresso caratterizzata da unaltezza tripla rispetto a quella degli altri piani. Questo piano ha la funzione di collegare e distribuire il flusso di utenti all interno dellintero complesso. Risulta il collegamento orizzontale principale e fa si che il flusso di utenti venga distribuito in maniera razionale allinterno del complesso di uffici. I collegamenti verticali vengono localizzati nelle due torri laterali.

3
1ingresso piano terra:particolare della bussola di entrata 2 particolare del parapetto scale antincendio. 3 ingresso: particolare dellattacco delle colonne con il solaio superiore.

PIANO TIPO
3

6 7

3 57 4

1 area comune 2 uffici 3 facciata doppio strato 4 elementi di ventilazione 5 centralino telefonico 6 centrale elettrica 7 condotto di ventilazione

1 particolare della facciata doppio strato


2 zona centrale di riunione e confronto 3 ufficio singolo

Gli uffici si appoggiano alla facciata doppio strato che ha lo scopo di mantenere il benessere bioclimatico. A seconda del numero di postazioni di lavoro richieste,15-20 al massimo per piano, gli spazi vengono suddivisi in uffici singoli, collettivi e open space. Le partizioni interne avvengono per mezzo di pannelli removibili prefabbricati in legno che vengono agganciati sul pavimento allo scopo di garantire la massima flessibilit del piano tipo rispetto allorganizzazione aziendale. La zona centrale ha la funzione di sala riunioni.

PIANO DIRIGENZIAL E
3
2

2
2

4
6

4 3
1 visitatori 2 segreteria 3 uffici 4 sala riunioni 5 cucina 6 guardaroba

HERMES LOUDGE
2 5 4 6 1 2 3

1 entrata 2 sala conferenze 3 guardaroba 4 cucina 5 bar 6 audiovisivi

2
3

4
1 Hermes Lounge 2 Sala riunioni del piano dirigenziale

3 servizi igienici del piano dirigenziale


4 Bar del piano Hermes Lounge

Nel piano dirigenziale il numero degli uffici diminuisce ve ne sono solo tre molto spaziosi e con un grado di finitura raffinato. Il resto dello spazio viene usufruito per permettere il confronto e laggregazione del personale. Allultimo piano Hermes Lounge si svolgono funzioni aggregative e di rappresentanza. Le variazioni proposte negli ultimi due piani delledificio dimostrano come lobbiettivo dei progettisti, di creare uno spazio versatile in grado di trasformarsi a seconda delle esigenze del committente, sia stato raggiunto

ovest

sud

PROSPETTI

collegamento ingresso ingresso veicoli facciata doppio strato facciata Mding Argeton tetto giardino ripetitore torre di ventilazione aperture sulla facciata doppio strato per la ventilazione naturale corridoio di ventilazione feritoie elettroniche per la ventilazione naturale

MDING ARGETON

1
3

1
1 lastre Argeton in laterizio 30 mm 2 montante in alluminio preformato

52 4 6

3 staffa di aggancio della lastra


4 intercapedine daria 5 giunto di protezione alle infiltrazioni dacqua 6 isolante termico 70 mm

1 particolare dellaggancio delle lastre 2 particolare sistema Mding Argeton 3 particolare del montante prima della posa

1particolare della vetrata 2 particolare della facciata del blocco centrale

1 5 4

3 particolare delle scanalature delle lastre in laterizio


4 particolare del sistema parasole in facciata 5 montacarichi per pulitura facciate

Le facciate del blocco centrale sono lespressione del concetto di facciata a doppio strato, ed costruita in acciaio e vetro. Un sistema di parasoli modifica la facciata a seconda delle esigenze di confort interno. Le due torri laterali sono rivestite da lastre in laterizio con scanalature orizzontali, questo nuovo sistema costruttivo viene chiamato Mding Argeton ha lo scopo di riparare e rivestire la struttura portante in calcestruzzo. Le scanalature orizzontali riducono il flusso dacqua e le

SEZIONE A-A

fondazioni locale tecnico impianti ingresso piano uffici Hermes Lounge montacarichi condotte daria ascensore facciata doppio strato sala macchine ascensore ventole+scambiatore ventilazione locale tecnico ascensori torre di ventilazione

LOCALE TECNICO

Il piano seminterrato svolge la funzione di locale tecnico, il suo interno progettato per contenere la strumentazione meccanica necessaria per il funzionamento degli impianti.

3
1 centrale termica caldaia pressurizzata 2 sistema ibrido di condizionamento 3 centrale trattamento dellaria

FACCIATA DOPPIO STRATO 1 pelle esterna in alluminio


e vetro tipo U 2 corridoio di ventilazione 3 colonna portante 4 pelle interna in legno e vetro tipo U 5 ventola di estrazione dell aria 6 pavimentazione progettata per contenere gli impianti elettrici e di comunicazione

4 6

11

10

7 solaio in calcestruzzo 8 parasole interno 9 parasole esterno 10 vetro elettronico che regola il flusso di entrata dellaria 11 protezione del vetro

1 particolare della ventilazione allinterno dei serramenti 2 particolare della ventola per la ventilazione naturale 3 vista della facciata interna 4 particolare dei serramenti a doppio vetro di tipo U

La facciata a doppio strato progettata per sfruttare gli apporti naturali che ledifico stesso pu dare attraverso lattivazione termica dei volumi solidi della costruzione. Il corridoio di ventilazione che si viene a creare tra la pelle esterna e quella interna ha la funzione di evitare le perdite di calore nel periodo invernale, non consentendo lapertura delle finestre direttamente con lesterno, laria prelevata viene preriscaldata dal corridoio di ventilazione prima di essere immessa nella zona interna. Mentre nel periodo estivo per controllare il surriscaldamento, il calore viene rimosso nel corridoio di ventilazione per mezzo degli speciali serramenti e delle ventole che favoriscono il ricambio dellaria tramite la differenza di pressione tra i due ambienti. Il comfort viene mantenuto con bassi consumi energetici nonostante la personalizzazione

ATTIVAZIONE TERMICA DELLEDIFICIO

< di 2m/s 2 m/s > 5 m/s > 5 m/s

1 velocit e direzione dei venti in rapporto con ledificio

Gli architetti per poter sfruttare al meglio la capacit delledificio di limitare i consumi energetici hanno studiato le condizioni climatiche dellarea di progetto per valutare quali di queste avrebbero apportato benefici o svantaggi. Lo studio del vento e della pressione che esercita sulle facciate ha dato esiti positivi in quanto questo fattore climatico diventa parte integrante del sistema di ventilazione naturale delledificio. Laria incanalata allinterno delledificio per mezzo di un condotto di 300 mm di diametro, collega orizzontalmente e verticalmente ogni piano, viene sospinta naturalmente dalla differenza di pressione che si viene a creare allinterno del condotto.

ATTIVAZIONE TERMICA DELLEDIFICIO

sud

est

nord

ovest

1 coeff. di pressione del vento in direzione nordest


2 coeff. di pressione del vento in direzione sud-

Questo sistema apporta benefici sia in inverno preriscaldando laria prima di essere immessa negli ambienti che in estate immettendo aria raffrescata allinterno del sistema. Le finestre-feritoie elettroniche poste in facciata sono collegate con la stazione metereologica situata sul tetto delledificio e a seconda dei dati rilevati regola i flussi daria dentrata nelledificio. Sono possibili sei differenti regolazioni. Ogni piano rappresenta una zona termica autonoma che viene regolata in base alle attivit svolte allinterno, solo il corridoio di ventilazione permette il collegamento verticale dei flussi daria. Laria espulsa viene incanalata e aspirata dal camino aerostatico posto nella torre DMAG.

1 schema dei flussi daria in sez. 2 schema dei flussi daria nel periodo estivo 3 schema dei flussi daria nel periodo invernale

4 finestra-feritoia di aerazione elettronica

>>> aria in entrata >>> aria preriscaldata aria espulsa

1
>>> aria in entrata >>> aria preriscaldata aria espulsa +..++ pressione vento -..-- -- aspirazione del vento ventole di aspirazione sensore di temperatura ingresso aria esterna bypass canale di estrazione

3
1 diagramma dei flussi di ventilazione naturale nel periodo invernale 2 diagramma dei flussi di ventilazione naturale nelle stagioni intermedie 3 diagramma dei flussi di ventilazione naturale nel periodo estivo

4 solaio termoattivo capace di rilasciare calore nel periodo invernale


5 solaio temoattivo capace di abbassare la temperatura quando supera i 21 nel periodo estivo

2 1

SOLAIO TERMOATTIV O

2
1 collegamenti verticali delle tubazioni per la climatizzazione 2 corridoio di distribuzione 3 tubazioni del solaio termoattivo 4 canale sotto il pavimento per gli impianti elettrici e di telecomunicazione

23 4 1 4

1
--------- temperatura esterna --------- temperatura interna con solaio termoattivo ---------- temperatura interna senza solaio termoattivo

1 grafico delle temperature 2 grafico di valutazione degli scambi termici 3 grafico di valutazione degli apporti provenienti dai macchinari e dalle persone presenti nel locale

4 posa in opera dellimpianto


5 posa in opera dellimpianto

--------- temperatura stanza --------- temperatura solaio ---------- temperatura di ritorno

3
--------- temperatura interna con gli apporti

---------- temperatura interna senza gli apporti

Il pavimento termoattivo caratterizzato dal passaggio al di sotto del piano di calpestio da una serie di tubazioni allinterno delle quali passa dellacqua. Allinterno dei tubi nel periodo invernale passa lacqua riscaldata a una temperatura di 30C 40 C distribuendo in maniera uniforme il riscaldamento, la temperatura interna non scende mai al di sotto dei 20C. In questo progetto oltre allimpianto vengono considerati per raggiungere la temperatura di benessere nel locale anche le persone e i macchinari presenti. Nelle stagioni intermedie il liquido allinterno recupera lenergia di raffreddamento notturna rilasciandola gradualmente durante il giorno se le temperature sono superiori ai 21C mentre rilascia il calore accumulato nelle ore diurne nella notte se la temperatura scende al di sotto dei 21C. Nel periodo estivo lacqua allinterno viene raffrescata con un sistema di refrigerazione ibrido ad una temperatura di 18C labbassamento della temperatura superficiale interna raffresca lambiente. Un sistema di condizionamento ad aria previsto come supporto alle

CAMINO DI VENTILAZIONE

3 4

Il camino di ventilazione posto sulla torre nord permette la circolazione dei flussi daria allinterno delledificio. Il camino garantisce un ricambio massimo di 1,5 volumi orari. Tale ricambio varia a seconda delle esigenze di ogni piano delledificio. Per limitare le perdite di carico i condotti sono dotati di estrattori meccanici che entrano in funzione quando il tiraggio naturale scende al di sotto di 1-2 m/s. Le forze naturali soddisfano 85% dei ricambi di aria necessari allinterno delledificio.
1 camino di ventilazione 2 sezione interna del camino 3 particolare dellanemostato 4 base con stazione metereologica 5 trasporto su gomma del camino

1 preparazione al trasporto del camino di ventilazione


2 montaggio della struttura metallica del camino 3 - 4 - 5 posa in opera del camino 6 trasporto - 7 montaggio - 8 ancoraggio - 9 fissaggio della struttura

3
2

SCHEMA DEI SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE


1 2

4
3 5 6 7 8 24 10 11 12 14 9 10 9

20 21

11

13 18
19

15
16 16

18 17

20 24 23

1 stazione metereologica 2 estrattore daria 3 aspiratore daria 4 cucina 5 bar 6 pannelli fonoassorbenti 7 cabina di servizio impianti 8 estrattore meccanico 9 piano Hermes Loudge 10condotto di immissione aria per piano 11condotto di estrazione aria per piano 12 estrattore daria del nucleo centrale 13 corridoio di ventilazione 14 apporti daria provenienti dalle finestre feritoie 15 pavimentazione termoattiva 16 canale per gli impianti elettrici 17 collegamento verticale impianti elettrici 18 collegamento verticale impianti di comunicazione 19 colonne impianti idrosanitari 20 pelle esterna in acciaio e vetro 21 pelle interna in legno e vetro 22 ingresso torre sud 23 ingresso torre nord 24 tetto giardino

DATI TECNOLOGICI

Sistemi di riscaldamento e raffreddamento: - tramite attivazione termale degli elementi strutturali - raffreddamento libero notturno (sistema di raffreddamento ibrido) Specifici bisogni annuali: - riscadamento < 50 kWh/m2 - 43 kWh/m2/a (stimato) - riduzione approssimativa del 25% dei requisiti necessari (edificio a basso

DATI TECNOLOGICI

Facciata doppio strato: - doppio vetro di tipo U -1.1 W/m2/K - ventilazione attraverso i vetri data dalla facciata doppio strato - uso della radiazione solare per preriscaldare laria - getto daria orizzontale dal lato sud al lato nord per mezzo di ventole - uso di sistemi solari passivi

Ventilazione:
- massimo valore di scambio dellaria meccanico 1.5/h - scambio daria, CO2 regolato

ANALISI STRUTTURALE FONDAZIONI


Le due torri laterali hanno una fondazione a platea che poggia su dei pali di fondazione. Il nucleo centrale delledificio ha una zattera di fondazione simile ad una scatola vuota con allinterno una griglia di muri che ripartiscono i carichi sui pali di fondazione posizionati in corrispondenza dei pilastri scavata allinterno sono solidamente connesse alla struttura del basamento con una fondazione che comprende il solaio del piano terra, una griglia di muri ed il loro basamento. 1 setto murario della fondazione 2 doppia soletta di fondazione di 75 cm distanziate di 300 cm 3 platea di fondazione 4 pali di fondazione

ANALISI STRUTTURALE FONDAZIONI


Su questi muri vengono trasmessi i carichi verticali delle 16 colonne tonde che sorreggono i solai di cemento armato di 30 cm. La trasmissione dei pesi dalla struttura al suolo avviene attraverso una combinazione di setti e colonne.

1 setto murario della fondazione 2 doppia soletta di fondazione di 75 cm distanziate di 300 cm 3 platea di fondazione 4 pali di fondazione

1armatura verticale dei setti murari


2 posa in opera dei manicotti tubolari sui muri esterni del basamento 3 armatura orizzontale della prima soletta 4 rinforzo della soletta attraverso connettori per evitare la perforazione dei carichi di punta 5 armatura di ripresa della colonna 6 tiraggio dellarmatura della colonna

5 2 6

ANALISI STRUTTURALE ELEMENTI VERTICALI

Le colonne tonde nei dodici piani pi bassi delledificio sono eseguite in cemento ad alta resistenza (B 95) armate da un nucleo centrale in acciaio del diametro di 200 mm. Questo nuovo tipo di cemento permise di minimizzare la sezione delle colonne e di mantenerla per tutta laltezza delledificio. 1 lastra piana in cemento armato 30 cm spessore (B 45) 2 colonne centrali del diametro di 70 cm (B 45/B 95) 3 colonne perimetrali del diametro di 50 cm (B 45/B 95) 4 solaio portante 20 cm torri laterali 5 muro portante 30-40 cm (B 45)

ANALISI STRUTTURALE ELEMENTI VERTICALI

E stato possibile adattare le colonne al carico crescente a cui erano sottoposte dalla cima alla base, in maniera invisibile allosservatore, aumentando la resistenza del materiale utilizzato.

1 lastra piana in cemento armato 30 cm spessore (B 45) 2 colonne centrali del diametro di 70 cm (B 45/B 95) 3 colonne perimetrali del diametro di 50 cm (B 45/B 95) 4 solaio portante 20 cm torri laterali 5 muro portante 30-40 cm (B 45)

1
1 chiodi di connessione tra il nucleo centrale in acciaio e il rivestimento in calcestruzzo 2 armatura verticale 3 staffe 4 calcestruzzo B 95

1 sezione dellarmatura della colonna poste al di sopra del dodicesimo piano 2 3 posa in opera delle colonne prefabbricate dei primi dodici piani

4 struttura di sostegno per la posa in opera del solaio

ANALISI STRUTTURALE ELEMENTI Per evitare linterruzione delle travi in prossimit dei pilastri stata creata ORIZZONTALI
unarmatura in acciaio che permette allintero solaio di comportarsi come un unico elemento strutturale indipendente dagli elementi verticali. Questo fa si che i pilastri siano sottoposti al solo carico verticale permettendo quindi sezioni minori in quanto non presente la pressoflessione.

1 solaio da 30 cm in CLS B35 2 rinforzo del solaio in prossimit delle colonne con unarmatura in acciaio del diametro di 200 mm

Per questo motivo vennero utilizzate due differenti consistenze di cemento per la realizzazione dei solai: cemento ad alta resistenza (B 95) lo stesso utilizzato per le colonne dovette essere usato per le aree dei pavimenti circostanti le colonne, le rimanenti aree furono eseguite con cemento di consistenza normale (B 45).

1 rinforzo del solaio in prossimit delle colonne con unarmatura in acciaio del diametro di 200 mm 2 in posa in opera del solaio

IL CARICO DEL VENTO


Il carico del vento non dipende solo dalla velocit del vento e dalla forma esterna delledificio ma dallo spostamento dinamico della struttura stessa. Nel calcolare il carico del vento nella struttura, stato necessario determinare la minima frequenza di risonanza del sistema di costruzione. Le torri ricevono solo una piccola porzione dei carichi vivi dai solai dei piani. Daltra parte, il centro di gravit delledificio (S) e le risultanti dei carichi del vento e il centro torsionale della sezione a croce di tutti gli elementi di costruzione sono relativamente distanziati.

1 centro di gravit delledificio 2 centro di torsione 3 diagramma di carico 4 risultante dei carichi del vento direzione est-ovest

IL CARICO DEL VENTO


I carichi di vento, non solo sottopongono il sistema costruttivo a piegamento; ma comportano anche una torsione del sistema attorno il suo asse verticale. Inoltre, a causa della posizione delle torri esterne e il basso grado di carico dei solai dei piani i carichi possono ripercuotersi nelle sezioni costruttive delle torri che non sarebbero altrimenti soggette ad eccessivi carichi di vento. I calcoli rivelano un potenziale cedimento orizzontale degli elementi costruttivi. Anche se questo tipico dei movimenti dovuti al carico su elementi di cemento armato soggetti a piegamento.
1 centro di gravit delledificio 2 centro di torsione 3 diagramma di carico 4 risultante dei carichi del vento direzione est-ovest

NORMATIVA ANTINCENDIO
I collegamenti verticali ascensori e montacarichi sono posti nelle due torrette laterali come anche le uscite di emergenza. Sono previste 2 uscite di emergenza per piano e 2 elevatori antincendio che arrivano a 62,3 m di altezza. Laffollamento previsto per piano di 20 persone Le scale hanno la dimensione di 2 moduli (1,2 m) e la distanza massima per raggiungere la via di fuga e di 27 m. Non sono previsti luoghi compartimentati.

3 1 2 1 4

1 bussole di entrata 2 scale antincendio 3 elevatore antincendio 4 luogo sicuro

ANALISI DEI COSTI

Costi di costruzione: 7020/m2 Costi operativi (energia): 23 m2 Costi operativi (energia) per edifici con tecnologia convenzionale: 29 73/m2

CONCLUSIONI
NON SOSTENIBILE
PROCESSO

SOSTENIBILE 100% Sin dalle prime richieste del committente si percepisce la necessit di una progettazione pi attenta ai consumi energetici e al comfort degli ambienti progettati. Il progetto caratterizzato da una partizione interna salubre smontabile e che garantisce la massima flessibilit funzionale. I progettisti si sono impegnati a rispettare i tempi previsti per la consegna delledificio.

CANTIERE

30% Molte parti delledificio essendo prefabbricate anno richiesto lunghi trasporti su gomma dato che non era possibile reperirli in luogo.
20% Per la scelta di usare materiali non riciclabili o comunque non smontabili. Le tecnologie adottate spesso vengono prodotte attraverso processi che richiedono il consumo di molta energia. Un altro problema sono le emissioni dei gas che vengono scaricate nellatmosfera dai prodotti industriali. 20% In caso di deficit impiantistico ledificio deve ricorrere alluso di sistemi tradizionali e le eventuali riparazioni richiedono lintervento di personale specializzato e un una tempistica di recupero della funzionalit piuttosto lunga.

70% Durante tutto il periodo di costruzione delledificio si sono effettuate prove sui materiali e collaudi delle parti strutturali per garantire che il processo edilizio avesse alti standard di qualit.
80% Le tecnologie adottate per evitare le dispersioni termiche e per contenere i consumi energetici hanno ottenuto il successo sperato infatti questo edifico in grado di ridurre drasticamente i consumi se confrontato con edifici tradizionali.

TECNOLOGIE

GESTIONE

80% La gestione dell edificio ha come scopo la riduzione dei consumi energetici e la manutenzione efficiente della struttura. Non sono necessari particolari opere di manutenzione se non il monitoraggio costante del sistema impiantistico integrato e gli interventi di ordinaria manutenzione Allinterno delledificio viene effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti. 70% Ledificio stato progettato per avere un lungo periodo di vita ed inoltre la flessibilit degli interni permette un eventuale riuso funzionale.

DEMOLIZIONE

30% I materiali impiegati non sono riciclabili fatta eccezione di alcune parti, pertanto al momento della demolizione vi sar una consistente quantit di rifiuti non riutilizzabili.

BIBLIOGRAFIA
Nachhaltige Hohe. Deutsche Messe AG Hannover Verwaltungsgebaude. Munchen ; London ; New York : Prestel, 2000 Thomas Herzog. Architektur + Technologie Munchen; London; New York: Prestel, 2001 Battisti Alessandra. Torre sostenibile: Thomas Herzog a Hannover. In Modulo: edilizia industrializzata e tecnologie in progresso . - N. 264 (2000), p. 742-746 Tucci Fabrizio. Lintegrazione impiantistica nelledificio intelligente. In Modulo: edilizia industrializzata e tecnologie in progresso . - N. 264 (2000), p. 747-750 http://www.laterizio.it/costruire/riviste.asp?anno=2004&numero=100

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