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Consumi e cittadinanza

Emanuela Mora
Universit Cattolica di Milano

Che cosa
1. LEZIONE
SIAMO CITTADINI E CONSUMATORI. DEFINIZIONI QUALI DIRITTI DI CITTADINANZA DIRITTI, DOVERI E LIBERTA DI SCELTA: SFERA PRIVATA E SFERA PUBBLICA

2. LEZIONE
CHE COSE IL CONSUMERISMO POLITICO AGIRE INDIVIDUALE/COLLETTIVO: BOICOTTAGGIO E BUYCOTTAGGIO CONSUMARE RESPONSABILMENTE

1. Lezione
CITTADINI E CONSUMATORI DEFINIZIONI

Il consumatore
Utilizzatore di beni e servizi prodotti dalleconomia [per scopi estranei allattivit professionale/imprenditoriale eventualmente svolta] (def. usata nei contratti che regolano
lo scambio di merci)

+
Consumatore di servizi pubblici

=
E uno degli status che un individuo pu occupare nella collettivit (insieme a quelli di cittadino, produttore..)

Cittadinanza
La cittadinanza lo status che viene conferito a coloro che sono membri a pieno diritto di una comunit (T.H. MARSHALL, 1949)

Le 3 categorie di diritti
T. H. Marshall (1893 1981) nel 1949 (Cittadinanza e classi sociali ) identifica le 3 principali categorie di diritti di cittadinanza: Diritti civili: legati alla libert individuale (parola, pensiero, fede, possedere propriet, stipulare contratti, ottenere giustizia) (XVIII sec.) Diritti politici: partecipazione attiva/passiva allesercizio del potere politico (XIX sec.) Diritti sociali: benessere e sicurezza economica, salute, istruzione, relazioni sociali ecc. (XX sec.)

Cittadino vs consumatore
CITTADINO Stato Pubblico CONSUMATORE Mercato Privato

Sfera politica
Dimesione collettiva

Sfera economica
Dimensione individuale

De-mercificazione Diritti

Mercificazione Scambio

Fonte: Clarke, Newman et Al., Creating Citizen-Consumers, Sage, London 2007, p.3

Cittadino vs consumatore
Secondo Marshall, i diritti di cittadinanza attenuano le disuguaglianze sociali:
Relegano alla sfera privata le questioni di reddito e status Indipendentemente da ci che possiedono, le persone sono uguali di fronte allo stato (istanza super partes rispetto ai contraenti) in quanto portatori di diritti non cedibili Distinzione tra pubblico (ESERCIZIO DI DIRITTI) e privato (ESERCIZIO DELLO SCAMBIO)

Cittadinanza e Capitalismo
Il capitalismo ha bisogno di allargare la base del consumo. Alla base del comportamento di consumo c latto della scelta. La scelta possibile se i diritti alla libert individuale sono garantiti Per poter essere consumatori necessario essere cittadini

2. Lezione
IL CONSUMERISMO POLITICO

Consumo e sfera privata?!


Mary Douglas: I beni sono scelti in quanto non sono neutrali, in quanto non sarebbero tollerati nel tipo di societ che si rifiuta e sono invece accettati in quella cui si aderisce (consumo e ostilit) Daniel Miller: [lo shopping] spesso dedizione di routine, che pu essere profonda o superficiale, ma in genere viene data per scontata e non appare se non quando fai una scelta che indica un interesse particolare da parte tua. Grant Mc Cracken: I beni di consumo sono dei ponti verso le speranze e gli ideali su cui si fonda una societ e una cultura () i beni servono come ponti quando non sono ancora posseduti ma solo desiderati. Nel consumo, cio non si mai soli: responsabilit pubblica o privata?

Cittadini come consumatori 3 tipi


Fornire a tutti i cittadini accesso, informazioni e servizi standard adeguati (modello universalistico egualitario) Fornire alle diverse categorie di cittadini i servizi pi adatti ai loro bisogni e alle loro richieste (offerta differenziata e flessibile tra cui i cittadini possono scegliere) Fornire servizi e risorse proporzionalmente allimpegno diretto del consumatore (modello di coproduzione)

Siamo cittadini e consumatori


La sfida culturale contemporanea:
Tenere legate le due dimensioni della nostra identit sociale, quella di consumatore che cerca di soddisfare le proprie preferenze individuali e di gruppo e quella di cittadino, che si sente responsabile delle proprie azioni nei confronti delle collettivit cui appartiene (famiglia, associazioni, chiesa, citt, nazione ecc.)

Siamo cittadini e consumatori


Un paradosso: Il consumatore esercita preferenze individuali, ma condizionato dagli altri e subisce pressioni da marketing e pubblicit. Il cittadino appartiene a una collettivit, ma quando agisce in quanto tale, si sente isolato (es: quando paga le tasse, quando prende appuntamento per una visita medica, quando vota) e ha limpressione che la sua azione non si cumuli con quella degli altri per produrre effetti collettivi.

Siamo cittadini e consumatori


Nel consumo mi sento parte di una collettivit, seppure artificiale. Nelle pratiche di cittadinanza mi sento solo, anche se sono membro di una collettivit.

Consumerismo politico
AZIONE COLLETTIVA INDIVIDUALIZZATA Orientamento attivo del consumatore a scegliere prodotti e produttori in base a una variet di considerazioni di tipo ambientale, etico, politico i consumatori politici scelgono particolari prodotti e produttori, perch vogliono cambiare politiche istituzionali e di mercato che non ritengono accettabili
(Micheletti et Al. 2003)

Esempi
Campagne di boicottaggio/buycottaggio: pratiche di non acquisto/acquisto di prodotti e marche considerati non rispettosi/rispettosi di criteri di equit (ambiente, diritti sociali, salute e benessere individuale) Fair trade o Commercio equo e solidale: filiere produttive globali (multinazionali) lunghe; centrali di distribuzione nel nord del mondo garantiscono e certificano la correttezza (giusti compensi, rispetto diritti e ambiente) dei passaggi dai piccoli produttori nel sud del mondo fino alle nostre tavole. GAS (gruppi di acquisto solidale): gruppi di persone che acquistano insieme da piccoli produttori locali rispettosi dellambiente e dei diritti dei lavoratori (filiera corta)

Condizioni per il consumo responsabile


Informazioni Relazionalit Responsabilit Il web svolge un grande ruolo e favorisce tutte e tre le condizioni. Il consumo responsabile attiva una spirale riflessiva positiva: incrementa le tre risorse, che diventano strumento di socialit e di legame sociale.

Bibliografia di riferimento
Bovone L. e Mora E. (2007), La spesa responsabile. Il consumo biologico e solidale, Donzelli, Roma. Douglas M. (1999), Questioni di gusto, Il Mulino, Bologna. Mc Cracken G. (1988), Il potere evocativo delle cose, in Di Nallo E. (a cura di), Il significato sociale del consumo, Laterza, Roma-Bari 1997. Micheletti M. (2003), Political Virtue and Shopping. Individuals, Consumerism and Collective Actions, Palgrave, London. Miller D. (1998), Teoria dello shopping, Editori Riuniti, Roma. Mora E. (2010), Consumare criticamente a Milano: strategie di well being dal basso?, in Ambrosianeum, Rapporto sulla citt. Milano 2010, a cura di R. Lodigiani. Volpi F. e Recchia D. (a cura di) (2010), Povert e impoverimento, Marcianum Press, Venezia.

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