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Capacit di creare ordine dal disordine (allinterno del proprio sistema); capacit di trasmettere le proprie caratteristiche

Digerire , respirare , riprodursi Ha un metabolismo Capta elementi nutritivi da esterno e li trasforma nei propri costituenti ,necessari a crescere e sopravvivere Composti organici con scheletro costituto da carbonio ed idrogeno a cui si legano altri atomi (P,N,O,S) Presenta una membrana che isola lindividuo dallesterno e lo rende capace di scambiare materia ed energia col suo ambiente ; Riproduzione ed evoluzione per selezione naturale

Condizione propria della materia vivente caratterizzata dalla MORTE cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli organismi viventi E caratterizzata da CICLO VITALE

1. Omeostasi stesso posto : regolazione dell'ambiente interno al fine di mantenerlo costante anche a fronte di cambiamenti dell'ambiente esterno.

2 Metabolismo cambiamento: conversione di materiali chimici in energia da sfruttare, trasformazione di diverse forme di energia e sfruttamento dell'energia per il funzionamento dell'organismo o per la produzione di suoi componenti.

La richiesta giornaliera di energia (metabolismo totale) dipende dallenergia necessaria per il funzionamento degli organi (metabolismo basale), da quella per compiere le varie attivit e dalla temperatura ambiente.

CIBO < METABOLISMO

CIBO = METABOLISMO

CIBO > METABOLISMO

3 Crescita: mantenimento di un tasso di sintesi proteica

(anabolismo) pi alto della distruzione (catabolismo), sfruttando energia e materiali per la biosintesi e non solo accumulando.

I nutrienti hanno funzione energetica plastica regolatrice

4 Interazione con l'ambiente: risposta appropriata agli stimoli provenienti dall'esterno.

5 Riproduzione: l'abilit di produrre nuovi esseri simili a s stesso.

6 Adattamento: applicato lungo le generazioni costituisce il fondamento dellevoluzione.

Detta alle cellule la ricetta delle proteine che devono fabbricare per dar luogo alle reazioni chimiche che assicurano la loro sopravvivenza e quella dellorganismo da cui dipendono E il depositario delleredit trasmessa da un essere vivente allaltro TEORIA DEL GENE EGOISTA la vita quel fenomeno che permette la propagazione dellinformazione genetica Lobiettivo dellevoluzione non il perpetuarsi della specie ma dei geni (gli organismi viventi solo solo veicoli dei geni)

OGNI CELLULA E PROGRAMMATA PER MORIRE E LEI CHE DECIDE QUANDO E GIUNTA LA SUA ORA LO FA INVIANDO SEGNALI ALLE CELLULE VICINE IN MODO TALE CHE QUESTE,QUANDO IL SUICIDIO E IN ATTO,POSSANO INTERVENIRE PER FAVORIRLO SIA PER OCCUPARE LA POSIZIONE LASCIATA VACANTE
OGNI GIORNO MUOIONO 50 MILIARDI DI CELLULE IN UN ORGANISMO UMANO ADULTO A CAUSA DELLAPOPTOSI
IN UN ANNO LA MASSA DELLE CELLULE RICAMBIATE E PARI AL PESO DEL CORPO STESSO

E il FENOMENO che permette ALLEMBRIONE di TRASFORMARSI ,a partire da ammasso di cellule informi, in CORPO UMANO E il MECCANISMO che determina LAUTOELIMINAZIONE DI CELLULE ANOMALE
UN DIFETTO DEL SUICIDIO PROGRAMMATO PUO INNESCARE LA TRASFORMAZIONE DI UN TESSUTO IN UN

TUMORE
GRUPPO DI CELLULE IMPAZZITE INCAPACI DI AUTOLIMITARSI CHE CONTINUANO A RIPRODURSI SENZA MORIRE MAI, MA FAVORENDO LA MORTE DELLORGANISMO

Art.3 del DM n 582/94 Accertamento della morte nei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie.
La morte accertata quando sia riscontrato la contemporanea presenza delle seguenti condizioni: Stato di incoscienza. Assenza di riflesso corneale, fotomotore, oculoencefalico, oculo-vestibolare, reazioni a stimoli dolorifici portati nel territorio di innervazione del trigemino, riflesso carenale e respirazione spontanea dopo sospensione della ventilazione artificiale fino a raggiungimento di ipercapnia accertata da 60 mmHg con pH ematico minore di 7,40. Silenzio elettrico documentato da EEG. Assenza respiro spontaneo

Cadavere a cuore battente: una situazione instabile

Inesorabile evoluzione in arresto cardiaco

Trattamento della Lesione Cerebrale Acuta Sopravvivenza

Lesione cerebrale

Coma

Morte cerebrale

Shock spinale

Accertamento

Vita

Morte

VITA

COSCIENZA

COMA STATO VEGETATIVO

MORTE

Condizioni necessarie alla vita


OSSIGENO ACQUA CARBONIO-IDROGENO -AZOTO-ZOLFO-FOSFORO:
costituenti chimici , che sono la base di tutta la materia vivente, e che derivano dai composti organici della nutrizione (CIBO)

FATTORI FISICI AMBIENTALI (temperatura, umidit, radiazione solare):range di tolleranza


+temperatura - Temperatura desaturazione proteine congelamento acqua

Cosa consente la persistenza di Condizioni necessarie alla vita ?


Uomo Cellula Scambio membrana cellulare e sostanza intercellulare
SCAMBI TRA AMBIENTE ED ORGANISMO Sistema nervoso Sistema Respiratorio Sistema cardiovascolare + altri sistemi

La Medicina demergenza urgenza cura le condizioni a rischio immediato di vita


OBIETTIVO FINALE DELLE CURE RIPRISTINARE UN CIRCOLO SANGUIGNIO EFFICACE OSSIGENAZIONE DEL SANGUE OTTIMALE PROTEZIONE TERMICA OSSIGENO ACQUA COSTITUENTI CHIMICI

2% del peso corporeo totale ma riceve il 15% della gittata cardiaca Consuma il 20% delle calorie entrate nel corpo umano con il cibo E sempre in attivit e si modifica morfologicamente immerso in un liquido (liquor) delimitato da membrane (meningi) ha la barriera ematoencefalica che filtra e seleziona ci che pu penetrare

FISIOLOGIA

DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

Il sistema nervoso centrale non dispone di valide riserve energetiche (quantit di glicogeno trascurabile) e di un efficiente metabolismo anaerobio, per cui gli elementi energetici (ossigeno, glucosio, amminoacidi, ecc) devono essere forniti quasi esclusivamente da un costante apporto sanguigno che deve rimuovere nello stesso tempo anidride carbonica, acido lattico ed altri prodotti catabolici.

VULNERABILITA DEL CERVELLO

Il cervello estremamente sensibile alle variazioni di flusso sanguigno: condizioni di riduzione di flusso (ischemia) e di ridotta ossigenazione del sangue (ipossia) di pochi secondi provocano linsorgenza di manifestazioni neurologiche transitorie (TIA= Attacco Ischemico Transitorio con sintomi neurologici che regrediscono completamente entro 24 ore) mentre, se si protraggono per alcuni minuti, possono causare lesioni cerebrali irreversibili.

PROGRESSI DELLA MEDICINA + FATTORE TEMPO

TROMBOLISI negli ICTUS < 3 ore

.ANGIOPLASTICA negli INFARTI CARDIACI < 6 ore. .STIMOLAZIONE CARDIACA transcutanea nella Bradicardia VENTILAZIONE NON INVASIVA nelle dispnee

LE MANI SULLA VITA Fino a che punto si pu prolungare artificialmente la sopravvivenza compromettendo la qualit della vita e la dignit della morte? A chi spetta tale decisione? Cosa conta la volont del paziente su tale decisione?

BIOETICA disciplina che si occupa delle questioni morali collegate alla ricerca
biologica e alla medicina

atto medico prolunga solo sofferenza

chirurgia dei trapianti sicura ed insostituibile opportunit terapeutica capace di risolvere positivamente oggettive situazioni di pericolo e di danno per la vita o per la validit individuale, non altrimenti e/o non altrettanto efficacemente
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Ogni soggetto in cui sia stata fatta diagnosi di morte in seguito a lesioni cerebrali esclusi i soggetti per i quali esistano cause di inidoneit assoluta alla donazione, legate al rischio di trasmettere gravi patologie al ricevente

Accertamento di morte nei pazienti con lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie In presenza di queste condizioni :
stato di incoscienza assenza dei riflessi del tronco e di respiro spontaneo silenzio elettrico cerebrale

il medico di reparto deve avvisare la direzione sanitaria

ACCERTAMENTO MORTE CEREBRALE

La simultaneit delle condizioni previste deve essere rilevata per almeno 3 volte, allinizio, a met e alla fine dellosservazione

*Dati SIT 30 maggio 2007

Liste di Attesa al 31 marzo 2007*


Incluse tutte le combinazioni

Rene

Fegato

Cuore

8.938

6.647

1.681

1.694

781

792

Pazienti

Iscrizioni

Pazienti

Iscrizioni

Pazienti

Iscrizioni

Tempo medio di attesa dei pazienti in lista % mortalit in lista

2,99 anni 1, 18 %

1,90 anni 6,05 %

1,48 anni 9,90 %


FONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti

*Dati SIT 30 maggio 2007

Liste di Attesa al 31 marzo 2007*


Incluse tutte le combinazioni

Pancreas

Polmone

281 232

306

311

Pazienti

Iscrizioni

Pazienti

Iscrizioni

Tempo medio di attesa dei pazienti in lista % mortalit in lista

2,49 anni 0,50 %

2,03 anni 12,34 %


FONTE DATI: Dati Sistema Informativo Trapianti

LA SPERANZA DI VITA NON E EQUAMENTE DISTRIBUITA !

epidemiologia

BIBBIA prima documentazione scritta di rianimazione cardiopolmonare (RCP) in un versetto di ELIA, che descrive il soccorso respiratorio eseguito ad un bambino GUERRA limportanza del trasporto e della cura precoce dei feriti in battaglia (un uomo curato poteva ritornare a combattere). RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA fu descritta da Tossac nel 1771; NASCITA DEL CONCETTO MODERNO DAMBULANZA nel 1797 Larrey inventa la prima ambulanza e evidenzia l'importanza di un trattamento immediato, seguito da un trasporto appropriato del ferito vero un ospedale o altro luogo attrezzato

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SUBLUSSAZIONE DELLA MANDIBOLA per attuare la perviet delle vie aeree fu descritta da Heiberg nel 1878; MASSAGGIO CARDIACO DIRETTO a torace aperto (precedette il massaggio cardiaco esterno) fu attuato sulluomo nel 1892; INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE fu introdotta nei primi del 1900; RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP) di Safar nel 1960 (Guerra Vietnam) RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CEREBRALE (RCPC) nel 1970 LINEE GUIDA BLS E ACLS nel 1990 (ogni 5 anni);

BLSD nel 2007

ACLS 2010: indicazione a Ipotermia per prevenire danni anossici cerebrali post rianimazione
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SISTEMA 118 INTEGRATO


COSA CERA PRIMA DEL SISTEMA 118 (1992)? COSE IL SISTEMA 118 ? NUMERO UNICO DI SOCCORSO SANITARIO FUTURO PROGETTO DI NUMERO UNICO DELLEMERGENZA (sanitaria , polizia, pompieri , ecc ) RETE TELEFONICA RISERVATA ALLA SANITA (linee dirette dedicate , reti radio) PUNTI DI 1 INTERVENTO (associazioni volontariato) PRONTI SOCCORSO - OSPEDALI DI I , II,III LIVELLO IN RETE

Ricezione valutazione Filtro priorit Allertamento, attivazione mezzi Coordinamento soccorsi Organizzazione randez vous Registrazione e documentazione Epidemiologia, statistiche Procedure e protocolli Formazione Valutazione qualit

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ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA

Nome Localit Via-Nr. Civico Riferimenti Telefono

Ha visto laccaduto ?
118

Vede linfortunato ?

ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA Paziente internistico

Cosciente Dolore

Respira Torace Addome Altro

Da quanto tempo ?

118
Et del paziente

ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA Paziente traumatico

Nr. Pazienti- Mezzi coinvolti Cosciente Respira

118

Incastrati Caduta da mt Ferita penetrante Pz. sbalzato Sostanza infiammabile

118

118
MANTENERE IL TELEFONO LIBERO PER ESSERE EVENTUALMENTE RICONTATTATI

118

118

Livelli di soccorso
ambulanze volontariato
ambulanza con infermiere professionale ambulanza con Medico emergenza territoriale automedica con medico di emergenza territoriale + infermiere professionale eliambulanza con medico/anestesista e infermiere professionale

ORDINARIE

BLS BLSD

UMSI
UMSA

Attrezzatura dei Messi di soccorso

DOLORE DI ARTO INGESSATO E DIFFICOLTA RESPITORIA

PERSONA DISTESA A TERRA CON BOTTIGLIA IN MANO

DONNA GIOVANE CON DOLORE AL PETTO +FORMICOLII AI 4 ARTI E DIFFICOLTA AL TRANSITO DI ARIA IN GOLA

PERSONA INCARCERATA DENTRO AUTO,PRIVO DI COSCIENZA. POLSO SUPERFICIALE E ECCHIMOSI FRONTALE

PERSONA ACCESSIBILE ALLINTERNO AUTO,COSCIENTE,DOLORE ADDOMINALE,POLSO SUPERFICIALE E DISPNEA

BAMBINO PROIETTATO FUORI DAL VEICOLO,PRIVO DI COSCIENZA,DI POLSO E RESPIRO

TERRITORIO
43 COMUNI 055 AUTOSTRADE BACINO 3000 Kmq FLUSSO TURISTICO ABITANTI 970.000 circa 99.027 INTERVENTI NEL 2007
LOGISTICA: GESTIONE Azienda 10 Fi PERSONALE 45 Infermieri 100 Medici 4 Amministrativi MEZZI PROPRI : 2PANDA (lima) 6 AUTO-MEDICHE (alfa-mike) 1 ELICOTTERO (pegaso1) toscana centrale MEZZI CONVENZIONATI: 17 MEDICALIZZATE UMSa (alfa1) 5 INFERMIERISTICHE umsI (india1,2,3,4,5) 7 BLS (bravo1) MEZZI ESTEMPORANEI

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trae la sua pi profonda ispirazione in quel principio di carit e solidariet che, sin dagli albori dellumanit, ha indotto il buon samaritano a soccorrere il prossimo chiunque esso sia ovunque esso si trovi

la prima linea del Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale:

forniscono la parte pi rilevante delle risorse umane e materiali operanti nel soccorso In ITALIA:2600 associazioni di volontariato con oltre un milione di persone al servizio del cittadino Il volontario deve seguire corsi per acquisire abilitazione al soccorso

1 liv,2 liv, BLS,BLSD,SVT

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Elementi di PRIMO SOCCORSO

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Perch TUTTI possiamo trovarci nelle condizioni di dovere prestare aiuto. Bastano semplici

comportamento corretto per salvare la vita di una persona (amico/a, parente, collega di lavoro, vicino di casa, conoscente)

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Il PRIMO SOCCORSO

laiuto che CHIUNQUE pu prestare ad una o pi persone, vittime di un trauma o di un malore, in attesa dellarrivo di un soccorso qualificato.

Il PRONTO SOCCORSO

effettuato solo da medici, infermieri, volontari opportunamente addestrati, con strumenti e terapie adeguate, sul luogo dellevento, durante il

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Quindi il PRIMO SOCCORRITORE rappresenta un importante ponte fra levento (infortunio, malore) e il SOCCORSO QUALIFICATO.

PRIMO SOCCORSO

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Omissione di soccorso (art. 593 C.P.)


Il reato consumato da chiunque...trovando abbandonato...persona incapace di provvedere a s stessa omette di darne avviso allAutorit. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare lassistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorit (chiamare 118).
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Stato di necessit (art. 54 C.P.) Non punibile chi abbia commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessit di salvare s od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo non da lui volontariamente causato n altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionale 83 al pericolo.

Consenso informato
Nelle decisioni prese nei confronti di una persona cosciente e maggiorenne bisogna tenere conto anche del parere della vittima. Es. chiamare unambulanza o un medico o un familiare .

Se la persona non in grado di esprimere la propria


volont si considera il

consenso implicito.
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Responsabilit per i beni altrui Diritto alla discrezione

Il soccorritore occasionale:
Non deve mai sostituirsi al medico Non deve mai azzardare manovre che non sa fare Non deve cercare di essere eroe n di fare miracoli Non deve farsi prendere dal panico Non deve somministrare liquidi allinfortunato Non deve trasportare linfortunato

.MA DEVE FARE IL POSSIBILE! Proteggere linfortunato da ulteriori rischi Favorire la sua sopravvivenza Allontanare la folla Saper effettuare una corretta chiamata di soccorso: Fornire al 118 le corrette informazione per distinguere i casi urgenti a rischio vita dai casi gravi ma non urgenti Consentire linvio della mezzo di soccorso mirato per il tipo di problema in atto Effettuare sostegno morale 85 Se presente un medico offriamo la nostra

URGENZA: la vita dellinfortunato in pericolo bisogna intervenire immediatamente

GRAVITA: non comporta necessariamente lurgenza, aspettiamo il soccorso qualificato

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CODICE ROSSO

Pericolo di vita IMMEDIATO. Compromissione di una o pi delle funzioni vitali.

CODICE GIALLO
CODICE VERDE

Situazione URGENTE. Alterazione di una o pi funzioni vitali. Non vi pericolo di vita. necessaria comunque una valutazione medica che pu per essere dilazionata nel tempo.

CODICE BIANCO

Non vi pericolo di vita. La situazione dovrebbe essere risolta attraverso la medicina di base.
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QUANDO IL CASO E URGENTE?

QUANDO SONO COMPROMESSE LE

FUNZIONI VITALI:
FUNZIONE NERVOSA COSCIENZA FUNZIONE RESPIRATORIA RESPIRO

FUNZIONE CIRCOLATORIA CIRCOLO

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COSCIENZA

IL
TRIANGOLO DELLA VITA

RESPIRO

CIRCOLO
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un procedimento mentale che conduce a scoprire una Malattia attraverso il rilievo di 2 elementi : SINTOMI :un'alterata della normale sensazione di s e del proprio corpo in relazione ad uno stato patologico (dolore ,dispnea ,cardiopalmo , ecc ): ci che uno sente

SEGNI :un riscontro patologico individuato dal medico o soccorritore all'esame obiettivo del paziente stesso (colore della cute, perfusione capillare, presenza e caratteri dei polsi arteriosi); un reperto oggettivo e non influenzato da soggettivit

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Determinazione del polso


Si definisce polso la percezione dei battiti del cuore rilevabili a livello di unarteria che decorre in superficie e che pu essere compressa con la punta delle dita indice e medio, contro un punto osseo

Polso radiale

Polso femorale

Polso carotideo

Polso brachiale

POLSO

FREQUENZA CARDIACA
Normale 60/90 min.

RITMO

FORZA

ritmico

aritmico

pieno

sottile

Tachicardia > 100

Bradicardia < 60

RESPIRO

FREQUENZA RESPIRATORIA

RITMO

PROFONDITA

Normale 12/20 min.

regolare

irregolare

profondo superficiale

Tachipnea > 25

Bradipnea < 12

Colorito cutaneo
Roseo

Significato / Possibili cause Normale nei pazienti di pelle chiara. Nei pazienti di colore normale a livello della mucosa del sacco congiuntivale, delle labbra e del letto unguenale. Costrizione dei vasi sanguigni, che pu derivare da emorragie , shock, ipotensione e stress emotivo. Inadeguata funzione respiratoria o cardiaca
Esposizione a calore, ipertensione, eccitamento emotivo

Pallido Cianotico ( bluastro ) Eritematoso Itterico Marezzato (coperto di chiazze)

Anomalie epatiche Si osserva talvolta nei pazienti sotto shock

VALUTAZIONI

FC e polso

Cute

SHOCK INIZIALE FC normale e solo leggermente aumentata (100-120 battiti/min.) polso radiale rilevabile Pallida,fredda e sudata Conservata Normale Tranquillo

SHOCK CONCLAMATO FC aumenta (>120) polso appena percettibile. Se la PA molto bassa rileva solo il polso carotideo

Cerea e fredda
Disorientamento e sonnolenza ingravescenti sino alla perdita della coscienza vera e propria Superficiale e accelerato Inquieto,senso di angoscia

Coscienza Respiro Comportamento

Orientato Stato vigile di coscienza Stato confusionale acuto Stato soporoso Stato stuporoso Stato comatoso
cosciente e ben orientato nello spazio e nel tempo

Confuso
cosciente ma disorientato

Soporoso
reagisce solo a stimoli verbali

Stuporoso
reagisce solo a stimoli dolorosi

Comatoso
non reagisce n a stimoli verbali n a stimoli dolorosi

Insufficienza respiratoria
Il polmone non in grado di ossigenare bene lorganismo: si crea dopo la dispnea, cio un aumento del lavoro respiratorio associato ad uno scarso scambio gassoso

SINTOMI: tachipnea/bradipnea, cianosi, alterazione dello stato mentale

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Insufficienza respiratoria

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Respirazione e circolazione sono regolati da centri nervosi presenti nel ponte e midollo allungato (o bulbo), che si trovano alla base dellencefalo e che precedono il midollo spinale.

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..alcune considerazioni..
Se si arresta il respiro, il cuore continua a battere solo per 7-8 minuti
Lesioni al bulbo portano allarresto della respirazione e allarresto cardiaco Se il cuore il primo a fermarsi, quasi immediatamente si verifica larresto respiratorio

Lanossia cerebrale provoca lesioni irreparabili dopo 4-5 minuti


Dopo 8-10minuti di anossia si ha la morte cerebrale
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Catena della Sopravvivenza


DIFFONDERE LIMPORTANZA DELLA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA

Accesso precoce BLS precoce DP precoce ACLS precoce


LA TEMPESTIVITA E LA CHIAVE DELLA SOPRAVVIVENZA

Arresto cardiaco
No coscienza

No ossigeno
No respiro No circolo
LESIONI CEREBRALI

MORTE

Il BLS da solo non riesce di solito a far ritornare la circolazione e la respirazione spontanea, ma sostiene le funzioni vitali determinando ossigenazione demergenza cardiaca e cerebrale permette di guadagnare tempo nellattesa che arrivino i soccorsi qualificati che possono agire con pi efficacia sulle cause dellevento.

Il BLSD pu riuscire da solo far ritornare la circolazione e la respirazione spontanea grazie al defribillatore automatico esterno (DAE)

1. Valutare la dinamica dellevento (trauma, malore, )


2. Agire in sicurezza: autoprotezione 3. Esame dellinfortunato 4. Allarme o chiamata di soccorso 5. Continuo lesame dellinfortunato

6. Praticare i gesti previsti per quel tipo di incidente


7. Completare lassistenza fino allarrivo del soccorso qualificato
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1:VALUTARE LA SCENA 2: PROTEZIONE

La scena sicura?
Ci sono pericoli?
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QUALE RISCHIO?
Rischio biologico: sperma, saliva sangue, urine, feci, vomito,

Rischio chimico: incidenti con autocisterne, fumi sprigionati da incendi, ustioni da sostanze chimiche, interventi in cantieri edili e siti industriali Rischio fisico: radiazioni, elettricit, incendi, rumori e vibrazioni, ambienti molto umidi molto caldi oppure molto freddi Rischio movimentazione manuale carichi: lesioni dorso dorso-lombari a carico strutture ossee, muscolari, tendinee, nervose e vascolari
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Fino 2009 METODO DELLABC


A = AIRWAYS (Vie Aeree) Controllare la facolt di risposta ( cosciente? incosciente?) Assicurare la perviet delle vie aeree
B = BREATHING (Respiro) Controllare lattivit respiratoria C = CIRCULATION (Circolo) Controllare la presenza di segni di circolo In assenza di respiro o di respiro anormale praticare R.C.P. = rianimazione cardio polmonare

Dal 2010 METODO DELLAB

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3: Esame dellinfortunato
STATO DI COSCIENZA
Signore, signore mi sente? SE E COSCIENTE SIGNIFICA CHE RESPIRA E CHE IL CUORE BATTE Si prosegue lispezione con calma. E si decide come procedere.

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4: ALLARME O CHIAMATA DI SOCCORSO


Aiuto! Chiamate il 118!

SE NON E COSCIENTE, cio non risponde alle domande n agli stimoli, URGENZA 118

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ATTIVAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA

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Nome Localit Via-Nr. Civico Riferimenti Telefono

Ha visto laccaduto Vede linfortunato

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5: Continuo lesame dellinfortunato

RESPIRO
a. DEVO LIBERARE LE VIE AEREE!

N.B. SE SI TRATTA DI UN TRAUMATIZZATO VALUTARE SE E IL CASO DI IPERESTENDERE IL CAPO o se meglio solo sollevare la mandibola

Iperestendi il capo sollevando il mento Apri la bocca e verifica presenza corpi estranei

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5: Continuo lesame dellinfortunato

RESPIRO
b. VALUTO LATTIVITA REPIRATORIA

LE NUOVE LINEE GUIDA HANNO ABOLITO IL GAS UTILIZZA TROPPO TEMPO!!!

2010
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6: AZIONI
SE RESPIRA SE NON RESPIRA

PLS
POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA

RCP
30 COMPRESSIONI TORACICHE ESTERNE alternate a 2 INSUFFLAZIONI
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Posizione laterale di sicurezza

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Rianimazione cardiopolmonare

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Rianimazione cardiopolmonare

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Rianimazione cardiopolmonare

2 ventilazioni efficaci di circa 1 luna

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considerazioni.

La RCP va eseguita su una superficie rigida, non su un letto o su un divano! Le ventilazioni vanno eseguite con il capo ben iperesteso e non devono essere troppo energiche o veloci, si rischia che entri aria nello stomaco con conseguente vomito
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7: COMPLETO LASSISTENZA
La sequenza 30 compressioni/2 insufflazioni viene interrotta solo quando: a)riprende la respirazione efficace, b)arriva il soccorso avanzato, c) il soccorritore esaurito fisicamente!
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CAUSE DI ARRESTO CARDIORESPIRATORIO (ACR)


1. Laria non arriva ai polmoni 2.Laria che arriva alterata
Ostacolo Paralisi muscoli respiratori Compressione toraco-addominale esterna Trauma Carenza di ossigeno Eccesso di anidride carbonica Gas tossici ARITMIE MALATTIA CORONARICA
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3.Arresto cardiaco

CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO


1.Laria non arriva ai polmoni OSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO
Se lostruzione incompleta, il soggetto tossisce e, piano piano, dovrebbe riprendere a respirare normalmente

Se lostruzione completa, il soggetto non respira, non tossisce, non parla; si porta le mani alla gola, diventa cianotico e perde la coscienza

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Manovre di disostruzione

1. 5 colpi dorsali
2. Manovra di Heimlich (5 compressioni addominali)

Si continua alternando 5 colpi dorsali a 5 compressioni addominali fino a quando non viene espulso il corpo estraneo oppure non vi perdita di coscienza. Sul paziente non pi cosciente si inizia con RCP

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ANNEGAMENTO
L'evento deve essere trattato come un qualsiasi caso di arresto cardiaco.

Chiamare il prima possibile il 118 Procedere secondo le indicazioni BLS: se la vittima non respira (verificarlo con la manovra GAS), eseguire il massaggio cardiaco e le respirazioni nel classico rapporto 30:2. Nelle linee guida recenti non hanno invece alcuna indicazione certe manovre, viste spesso nei film, eseguite per rimuovere l'acqua dai polmoni.

Ricorda sempre di agire in sicurezza!


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CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO


Paralisi muscoli respiratori
ELETTROCUZIONE
Autoprotezione Non toccare linfortunato se non si staccata la corrente

Con lalta tensione retrocedere e dare allarme


Se respira: PLS Se non respira: RCP
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CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO


Paralisi muscoli respiratori
AVVELENAMENTO
Da farmaci Da alcol Da droghe
Non far addormentare la persona Farla vomitare solo se ben cosciente Chiamare il 118 Incosciente che respira: PLS

Depressori bulbari

RCP se necessario
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CAUSE DI ARRESTO RESPIRATORIO


2.Laria che arriva alterata

Carenza di ossigeno
Eccesso di anidride carbonica

Gas tossici
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ARRESTO CARDIACO
Negli USA: 1 caso / 1000 abitanti / anno U.S.A. 350.000 decessi/anno
Stima in Italia: 60.000 arresti cardiaci /anno 50.000 decessi / anno 83% ogni 3-4 c un arresto cardiaco 1 su 4 muore prima di arrivare in ospedale
Evento traumatico (violento colpo sul torace)

Cause tossiche
Cause ambientali (folgorazione, sincope da tuffo in acque gelide) CARDIOPATIA ISCHEMICA (attacco cardiaco)

CAUSE DI ARRESTO CARDIACO


La maggior parte di morti improvvise non traumatiche avviene in casa, in presenza di un famigliare.
Levento solitamente preceduto da un violento dolore toracico, che pu salire verso la mandibola, scendere lungo il braccio sinistro.

Spesso c nausea, pallore, sudorazione, difficolt respiratoria, debolezza.


BISOGNA CHIAMARE SUBITO IL 118 - LA RCP PRECOCE E LA DEFIBRILLAZIONE PRECOCE AUMENTANO NOTEVOLMENTE LE PROBABILITA DI SOPRAVVIVENZA
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RITMI RISCONTRABILI IN CORSO DI ARRESTO CARDIACO


TV FV

La fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso sono le aritmie riscontrabili in circa l85% dei casi di arresto cardiaco.

UNICA TERAPIA EFFICACE :

DEFIBRILLAZIONE !!

100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

85%
15%

PEA

DANNO ANOSSICO CEREBRALE


*Il danno anossico cerebrale inizia dopo 4 - 6 di assenza di attivit circolatoria valida (arresto cardiocircolatorio) *Diviene irreversibile dopo 10

% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ARRESTO CARDIORESPIRATORIO

% DI SOPRAVVIVENZA DOPO ACR IN RELAZIONE ALLA PRECOCITA ED AL TIPO DI INTERVENTO

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EMORRAGIE
E luscita di sangue da uno o pi vasi
Classificazione ESTERNE INTERNE ESTERIORIZZATE

Il sangue esce attraverso la ferita

Il sangue rimane infiltrato fra i tessuti o allinterno di cavit

Il sangue esce attraverso orifizi naturali del corpo


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EMORRAGIE
A: arteriosa B: venosa C: capillare

138

SEGNI E SINTOMI

Cosciente o Incosciente Agitato Pallido e sudato Dolente Tachicardico Tachipnoico Ridotta pressione arteriosa

139

EMORRAGIE esterne semplici


1.SICUREZZA! (Guanti?)

2.Compressio ne sulla ferita 3.Sollevare la parte se non vi frattura


4.Applicare freddo
140

EMORRAGIE arteriose gravi


ATTENZIONE! VITA A RISCHIO!
Non basta comprimere sulla ferita

BISOGNA COMPRIMERE LARTERIA PRINCIPALE FRA IL CUORE E LA FERITA: carotide, succlavia, ascellare, omerale, femorale
141

LE EMORRAGIE INTERNE
SEMPLICI: ecchimosi (= lividi), ematomi
Risultato di contusioni Ghiaccio nelle prime 12-24 ore

GRAVI: SANGUE IN CAVITA irrequietezza, ansiet o torpore, debolezza pallore, pelle fredda e umida, senso di freddo respiro superficiale e affannoso polso piccolo e frequente

118 URGENTE
dinamica dellincidente, patologie in atto, storia clinica
142

LE EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
DAL NASO:
TRAUMA CRANICO O FACCIALE: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118 EPISTASSI

DALLORECCHIO:

TRAUMA LOCALE TRAUMA CRANICO: ROSSO O MISTO A LIQUIDO TRASPARENTE: NON MUOVERE, 118

DALLA BOCCA:

CAVO ORALE (EMOFTOE) MISTO A SALIVA APPARATO RESPIRATORIO (EMOTTISI) ROSEO, SCHIUMOSO APPARATO DIGERENTE (EMATEMESI) VOMITO SANGUIGNO ma anche da intestino, apparato uro-genitale, .
143

CONSEGUENZE EMORRAGIE

DIMINUIZIONE DEL VOLUME DEI LIQUIDI


SHOCK IPOVOLEMICO ..come anche nei casi di: USTIONI GRAVI ED ESTESE DISIDRATAZIONE POLIURIA
144

SINTOMI DELLO SHOCK


PALLORE spesso con CIANOSI LABBRA SUDORAZIONE FREDDA FREDDO, anche con tremore pu esserci NAUSEA, VOMITO, VERTIGINI pu presentare SETE INTENSA POLSO PICCOLO E FREQUENTE RESPIRO SUPERFICIALE E AFFANNOSO OLIGURIA fino ad ANURIA PUO EVOLVERE IN COMA E PORTARE ALLA MORTE

145

SHOCK e PRIMO SOCCORSO


STENDERE LINFORTUNATO AL SUOLO BLOCCARE LE EMORRAGIE O AGIRE SULLE CAUSE DELLE EMORRAGIE POSIZIONE ANTISHOCK (+ PLS SE INCOSCIENTE) COPRIRE LINFORTUNATO (RIMUOVERE INDUMENTI BAGNATI) ATTENZIONE AL VOMITO NO ALCOL NO CAFFE SOCCORSO PSICOLOGICO MONITORAGGIO DELLE FUNZIONI VITALI

146

SHOCK e PRIMO SOCCORSO


Eccezioni alla posizione antishock

POSIZIONE ORIZZONTALE : TRAUMA CRANICO IN INCOSCIENTE FRATTURE GRAVI ARTI INFERIORI POSIZIONE SEMISEDUTA: TRAUMA CRANICO SOGGETTO COSCIENTE TRAUMI TORACICI DISPNOICI VISO CONGESTO DOVE SI TROVA, COME SI TROVA: SOSPETTO FRATTURA COLONNA SOSPETTO FRATTURE PELVICHE SOSPETTO FRATTURA O LUSSAZIONE ANCA
147

LE FERITE
Si generano quando la pelle perde la sua integrit. INFEZIONI Dolore Gonfiore

PERICOLI
EMORRAGIE

Rossore
Calore

148

Gravit delle FERITE

PROFONDITA ESTENSIONE PRESENZA DI CORPI ESTRANEI


149

Classificazione delle FERITE

150

Medicazione delle FERITE


1.Lavarsi bene le mani 2.Far sanguinare la ferita 3.Lavare bene la ferita con acqua corrente, dal centro alla periferia 4.Disinfettare 5.Coprire con garze sterili

151

Medicazione delle FERITE


avvertenze!!!
Non usare mai cotone idrofilo
Non disinfettare con alcol Non mettere pomate cicatrizzanti

Non estrarre eventuali corpi estranei


Non strappare le medicazioni rimaste attaccate se non prima di aver inumidito con acqua ossigenata
152

LE USTIONI
Possono riguardare diversi organi:
pelle, muscoli, vasi sanguigni, nervi,

ossa
.
153

Cause delle USTIONI

Caldo o freddo
Esplosioni Sostanze chimiche Radiazioni Elettricit

154

Classificazione delle USTIONI


Le ustioni della cute si possono classificare, secondo la gravit, in ustioni di PRIMO, SECONDO e TERZO GRADO

3
155

1
Primo soccorso:
acqua fredda e/o ghiaccio

156

Reggio E, 29 Luglio: Bimbo di 2 anni ustionato a mani e gambe

Ustionato da alcune piastre in rame mentre gioca al parco Cervi Stava giocando all'interno del rinnovato parco Cervi quando ha toccato una piastra decorativa di rame resa rovente dal sole. Cos un bambino di due anni ha riportato ustioni di secondo grado che hanno reso necessario il ricovero al Santa Maria nuova.

2
Cosa fare?
1. Non togliere i vestiti se sono incollati alla pelle

2. Raffreddare sotto acqua corrente


3. Coprire con garze sterili

157

Torcia umana, 72enne in fin di vita


Stava miscelando olio e benzina quando le fiamme lo hanno avvolto. Ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo

3
Cosa fare?
1. Avvolgere in un panno se la persona in fiamme 2. Trasporto urgente con ambulanza in ospedale 3. Se possibile posizione anti shock

Completamente avvolto dalla fiamme, un uomo di 72 anni, ieri pomeriggio ha riportato ustioni gravissime. Il pensionato, stato trasportato durgenza in ospedale dove i medici gli hanno riscontrato ustioni di secondo e terzo grado, su gambe, braccia e al volto. Lanziano, stava miscelando olio e benzina per ottenere il combustibile per la motosega. Qualcosa, forse una sigaretta, ha innescato le fiamme che lo hanno avvolto completamente. Le sue condizioni sono gravissime e i medici si sono riservati la prognosi.

158

USTIONI da agenti chimici

1. Lavare abbondantemente con un getto violento di acqua corrente, per asportare la sostanza senza che abbia il tempo di reagire con lacqua 2. Togliere eventuali indumenti contaminati
159

160

RISCHIO PER LA VITA


Si valuta dallestensione dellustione pi che dalla profondit:

In un adulto se >30% In un bambino basta il 20%

161

CONGELAMENTO
E una lesione locale da freddo che avviene generalmente alle estremit: mani, piedi, naso, orecchie COSA FARE?
1. Trasportare la vittima in luogo riparato

2. Allentare o togliere indumenti costrittivi


3. Somministrare bevande calde e zuccherate: NO ALCOLICI!!! 4. Massaggiare delicatamente: NO FONTE DI CALORE DIRETTO!
162

FRATTURE
E linterruzione di continuit di un osso.
Generalmente sono di natura traumatica ma possono avere anche unorigine patologica.

1 Interessa losso a tutto spessore

1 Completa
2 Incompleta 3 Composta

2 E unincrinatura, uninfrazione

3 I monconi sono rimasti nella loro sede primitiva


4 I monconi o i frammenti si sono spostati dalla loro sede naturale

4 Scomposta
5 Esposta

5 I monconi o i frammenti comunicano con lesterno


163

FRATTURE

164

FRATTURE: cosa fare?


1. Evitare movimenti inutili
2. Immobilizzare la parte nella posizione in cui si trova, bloccando le articolazioni a monte e a valle, utilizzando anche mezzi di fortuna 3. Non fare diagnosi! 4. Non tentare di ridurre la frattura 5. Su quelle esposte, coprire con un telo pulitissimo, senza disinfettare e senza manipolare CHIAMARE IL 118

6. Con sospetta frattura della colonna vertebrale pu esserci la lesione del midollo spinale! NON MUOVERE LINFORTUNATO! NO PLS! - CHIAMARE IL 118

165

DISTORSIONE: fuoriuscita di un capo


articolare dalla sua sede, con successivo rientro immediato IMPACCHI FREDDI ED IMMOBILIZZAZIONE

166

LUSSAZIONE: fuoriuscita definitiva di un capo


articolare dalla sua sede naturale NON TENTARE DI RIDURRE LA LUSSAZIONE, IMMOBILIZZARE E PORTARE IN OSPEDALE

167

STRAPPO: rottura di uno o pi fasci di fibre

muscolari IMPACCHI FREDDI, DOPO 24 ORE IMPACCHI CALDI, RIPOSO

168

CRAMPO: contrattura improvvisa del muscolo,


con dolore RILASSARE IL MUSCOLO, ALLUNGARLO DOLCEMENTE, DARE DA BERE ACQUA E SALE

169

CRISI CONVULSIVE

... E possono comparire come conseguenza di

170

Durante una CRISI CONVULSIVA linfortunato pu presentare o meno perdita di coscienza.


CONVULSIONI FEBBRILI NEI BAMBINI; generalmente fra i 6 mesi e i 5 anni, simili alle crisi epilettiche (grande male)

EPILESSIA
Scarica improvvisa, eccessiva e disordinata generata da un gruppo di neuroni. Tali episodi possono coinvolgere una regione del sistema nervoso centrale oppure essere crisi generalizzate.
171

EPILESSIA: GRANDE MALE

172

EPILESSIA: cosa fare?


Mantenere la calma Adagiare il paziente a terra e rimanergli vicino Allentare gli abiti stretti Allontanare oggetti che potrebbero ferirlo

NON tentare di tenerlo fermo durante le convulsioni


NON mettere niente in bocca al paziente: potrebbe finire con lostruire le vie aeree

173

Malore dovuto al DIABETE


Coma ipoglicemico:
Frequente nei pazienti con diabete di tipo 1, come conseguenza di un errore nella terapia. Perdita coscienza Cute sudata Respiro normale

174

Malore dovuto al DIABETE


Coma iperglicemico:
Possibile in entrambe le forme di diabete come grave complicazione. Perdita coscienza Aumento frequenza respiro Cute secca Alito acetonico

175

Malore dovuto al DIABETE


Cosa fare?
Se c perdita di coscienza, chiamare 118 Valutare parametri vitali; attenzione al vomito

Eventualmente posizione laterale di sicurezza Se ancora il paziente cosciente sar collaborativo e ci dar indicazioni: zucchero se si sospetta unipoglicemia
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ASSIDERAMENTO
Si ha ipotermia quando la temperatura corporea scende sotto i 35C
Segni visibili:
Alterazione dello stato di coscienza Pallore e cianosi diffusa Bradipnea e bradicardia Ipotensione PORTARE IN AMBIENTE CALDO TOGLIERE ABITI BAGNATI/FREDDI

RISCALDARE CON COPERTA


OSPEDALIZZARE
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Arresto cardiorespiratorio

CONGELAMENTO
Raffreddamento di una singola porzione corporea: prognosi migliore dellipotermia ma spesso con gravi conseguenze permanenti

Vasocostrizione localizzata ischemia cancrena amputazione Segni: cute inizialmente arrossata, poi
bianca e cerea, poi a chiazze bianche e blu, cianosi, con superficie rigida poi lignea Stesse indicazioni dellassideramento. NON MANIPOLARE IN MODO TROPPO ENERGICO Bevanda calda/NO ALCOL NO sbalzo eccessivo di temperatura
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Colpo di SOLE
Avviene dopo una lunga esposizione ai raggi solari: i raggi ultravioletti sono la causa della stimolazione meningea che provoca la sofferenza cerebrale; si pu arrivare alla morte.

Sintomi: cefalea, vertigini e spossatezza; febbre, sudorazione abbondante, nausea, cute calda ed arrossata, ustioni di 1 e 2 grado; pu esserci shock ipovolemico, perdita di coscienza e coma. Cosa fare? Valutazione parametri vitali, portare il paziente allombra, slacciare indumenti stretti e rinfrescargli il capo con impacchi umidi; posizione: semisdraiato
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Colpo di calore
Si ha con le alte temperature e con elevata umidit, in assenza di ventilazione. Sintomi: cefalea, spossatezza, alterazione dello stato di coscienza fino al coma, segni di shock, dispnea. COMPORTARSI COME PER IL COLPO DI SOLE
ma in posizione antishock
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I sintomi dellintossicazione sono in funzione:


della quantit di alcol assunto della tolleranza individuale della modalit di assunzione

1 stadio:

euforia, vertigini, disinibizione, parlare rapido e continuo ad alta voce; cala la percezione del rischio, difficolt a coordinare i movimenti, campo visivo ridotto, si riduce la percezione di stimoli luminosi e sonori.
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2 stadio: nausea, vomito, visione doppia,


comportamento irascibile e violento; tempi di reazione fortemente compromessi, scarso adattamento alloscurit.

3 stadio:

ebbrezza franca e manifesta, ipotermia, confusione mentale, sopore e sonnolenza molto intensa, delirio, polso lento e depressione del respiro, coma etilico.

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INTOSSICAZIONE DA ALCOL: COSA FARE?


1. Evitare che metta in pericolo s ed altri 2. Attenzione se si dimostra aggressivo 3. Attenzione al vomito se perde coscienza 4. Se respira: posizione laterale di sicurezza (PLS) e coprire per evitare ipotermia 5. Se sono alterate o compromesse respirazione e/o circolo: chiamare 118 e iniziare RCP

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