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Corso di Costruzioni

Istituto tecnico per geometri Duca DAosta di Enna


Classe 4 Geometri A. A. 2009-2010
Prof. Levanto Francesco

Le Tensioni interne
I corpi in natura non sono rigidi, ma deformabili; se vengono infatti sottoposti ad un sistema di forze esterne reagiscono in vario modo deformandosi. Tali forze possono concentrate o ripartite.
La varia inizialmente in modo proporzionale e poi cresce pi rapidamente della sollecitazione: LEGGE di HOOKE Def. permanenti Snervamento Le sollecitazioni provocano una deformazione dei corpi. =E Sollecitazioni unitarie =N/A=N/cm2 La deformazione dei corpi, indicata con , si dice elastica se scompare una volta che vengono tolte le sollecitazioni esterne, permanente se rimane anche dopo. Continuando nellazione delle forze si arriva alla rottura del corpo stesso.

Def. elastiche

Fattore E di proporzionalit fra e chiamato modulo di elasticit o modulo di Young ed caratteristico di ogni materiale. Il modulo di elasticit definito dalla seguente relazione: E =/
MATERIALE Ferro omogeneo Acciai Calcestruzzo Alluminio Legname E (N/cm2) 2.000.000-2.150.000 2.100.000-2.200.000 150.000-350.000 700.000 120.000-160.000

Risulta evidente che nelle costruzioni, al fine di assicurare la stabilit della struttura, il materiale non venga sollecitato con carichi unitari prossimi al carico di rottura ed anzi mantenersi molto al di sotto del r. Occorre poi tener conto che il materiale non deve essere neppure sollecitato con sollecitazioni che ricadono nel campo delle deformazioni plastiche perch in tal modo ogni sollecitazione produrrebbe delle deformazioni permanenti del corpo.

IlCarico di sicurezza (K)


Tale carico definisce lo sforzo unitario massimo ammissibile a cui pu essere assoggettato un dato materiale. Il comportamento dei materiali in genere diverso al variare del tipo di sollecitazione applicata, pertanto si distinguono: carico di sicurezza a trazione (Kt), carico di sicurezza a compressione (Kc), carico di sicurezza a taglio (Kr). n K = r/ n r= carico di rottura n= grado di sicurezza Per alcuni materiali Kt e Kc sono uguali per cui si considera un solo carico di sicurezza K es. Ferro omogeneo, Acciai

MATERIALE Tipo di K Carico disicurezzaN/cm2Ferro omogeneo K 1200-1400 Acciai K 1600-4000 Rame K 800-1000 Calcestruzzo Kc 40-50 Granito Kc 50-100 Ghisa Kt 200-300 Ghisa Kc 1000 Occorre notare che il valore di K pu variare, per lo stesso materiale, in relazione a diversi parametri (temperatura, umidit, ecc.). 45 Per il legno il valore K varia in relazione alla direzioneanatomica di riferimento, pur rimanendo invariato il tipo di sollecitazione.

MATERIALE

Tipo di K

Carico di sicurezza N/cm2

Ferro omogeneo

1200-1400 1600-4000 40-50 200-300 50-100

Acciai Calcestruzzo Ghisa Granito

K Kc Kt Kc

La sicurezza delle strutture


Il Metodo delle Tensioni ammissibili uno dei metodi impiegati per valutare il livello di sicurezza di una struttura. Tale metodo consiste nel valutare la sicurezza verificando che le massime tensioni calcolate nella sezione di maggior sollecitazione di una membratura (max) siano convenientemente lontane dalle tensioni che delimitano il campo di comportamento elastico del materiale ( el) o da quelle che determinano la rottura (r).

Le sollecitazioni semplici
Quando su una struttura agiscono carichi (concentrati o distribuiti) perpendicolarmente allasse baricentrico o direttamente sullasse stesso, la struttura si dice sottoposta a sollecitazioni semplici, quali: trazione, compressione, taglio e flessione 1. La Trazione una sollecitazione provocata infatti dallapplicazione, sullasse baricentrico di una struttura, di due forze di verso contrario agenti verso lesterno. Le fibre della struttura vengono cos tirate tendono ad allungarsi,come indicato in figura.
l= allungamento

La compressione una sollecitazione provocata da due forze di verso opposto applicate lungo lasse baricentrico e dirette verso il centro della struttura, le fibre della struttura stessa vengono compresse e tendono ad accorciarsi,come indica la figura
l= accorciamento

La flessione semplice
La flessione semplice di una trave quando su di essa agiscono carichi perpendicolari al suo asse baricentrico, che provocano, allinterno della struttura, deformazioni delle fibre. La trave si incurva sotto lazione dei carichi: parte delle fibre che la costituiscono si tende, parte si comprime, come mostrano le figure seguenti.

Per dimensionare e verificare una struttura sottoposta a compressione si applicano le seguenti formule:Progetto: A = P/amm A rappresenta larea della sezione della struttura, P il peso applicato, amm la resistenza del materiale. Verifica: = P/A max amm oppure P/A Kc A rappresenta larea della sezione della struttura calcolata mediante le dimensioni progettate. Analogamente si pu scrivere lequazione di stabilit per una struttura sottoposta a trazione: = P/A Kt
Per quanto riguarda la convenzione dei segni si indica come positivo lo sforzo di trazione e negativo quello di compressione

Il taglio una tensione provocata dalle forze verticali agenti sulla trave e per effetto delle quali le fibre della trave stessa tendono a scorrere le une sulle altre provocando, nei punti sottoposti a diversa azione, possibili fratture o, appunto, tagli Per dimensionare e verificare una struttura sottoposta a taglio si applicano le seguenti formule: Progetto : A =T/ amm Verifica : = T/A < amm Collaudo : T= A* amm

La Flessione La membratura prismatica a sezione costante S sollecitata a flessione quando il sistema di forze applicato pu ridursi a due coppie (M), applicatealle due sezioni estreme del solido ed agenti in uno stesso piano (piano di sollecitazione) passante per lasse longitudinale della membratura e quindi perpendicolare alle sue sezioni trasversali.

Si definisce Momento Flettente di una generica sezione s della trave il momento, rispetto allasse di sollecitazione della sezione, di tutte le forze (reazioni di vincolo comprese) che si trovano a sx o a dx di tale sezione.

Dimensionamento e verifica di una struttura sottoposta a flessione: =My/J, relazione che lega la tensione al momento flettente; y la distanza dallasse neutro della fibra pi sollecitata, J il momento dinerzia. Tale relazione mette in evidenza come in una membratura soggetta a flessione la sollecitazione unitaria () di trazione e compressione direttamente proporzionale al momento flettente esterno (M) e alla distanza della fibra pi sollecitata ed inversamente proporzionale al momento dinerzia della sezione (J). Indicando con W= J/y, il Modulo o Momento di resistenza della sezione rispetto allasse baricentrico, potremmo scrivere:= M/W<= K

Lequazione particolare di stabilit alla flessione ci permette di risolvere i seguenti problemi: Progetto: W= M/max amm W rappresenta il modulo di resistenza, M il momento flettente, max amm la resistenza del materiale Verifica: f = M/W max amm max amm60-80 kg/cm2 per travi in legno max amm1600-2400 kg/cm2 per travi in acciaio

Bibliografia: Corso di costruzioni forestali Dipartimento di Ingegneria Agraria e Forestale Dr. Leonardo CONTI

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