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frontiere light

William Dean Howells

natale tutti i giorni


Traduzione di Franca Brea

M at t i ol i 1 8 8 5

Titolo originale Christmas every day and other stories Traduzione Franca Brea Isbn 978-88-6261-233-3 2011, Mattioli 1885 www.mattioli1885.com

william d. howells | natale tutti i giorni

Natale tutti i giorni Quel mattino, come faceva ogni sabato prima di fare colazione, la bambina entr nello studio di suo padre e gli chiese di raccontare una storia. lui prov a tirarsi indietro quella volta perch era molto indaffarato, ma lei non voleva sentire ragione. Cos cominci: Cera una volta un porcellino... la bambina gli tapp la bocca con le mani prima che riuscisse ad aggiungere una parola e gli disse di aver sentito abbastanza storie di maialini da averne il voltastomaco. Bene, che tipo di storia dovrei raccontare quindi? Di natale. la stagione si avvicina. il giorno del ringraziamento gi passato. Se non ricordo male, argu il pap, ho raccontato tante storie sul natale quante ne ho raccontate sui maialini.

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Va bene. Si stacc a fatica dalle sue carte. allora ti racconter la storia di una ragazzina che avrebbe voluto che fosse natale tutti i giorni. Che ne dici? Bella! Disse la bambina mettendosi comoda sulle sue ginocchia e preparandosi ad ascoltare. Molto bene, dunque, cera questo maialino... ehi, perch mi picchi? Perch hai detto maialino invece di bambina. Mi piacerebbe sapere che differenza c fra un maialino e una bambina che non desidera altro che il natale... Pap, disse la bambina con tono minaccioso, se non vai avanti te le suono. e a quel punto il padre part come un razzo, e cominci a raccontare pi veloce che poteva. Cera una volta una bambina che amava cos tanto il natale da desiderare che fosse natale tutti i giorni dellanno; non appena era passata la Festa del ringraziamento, cominciava a spedire cartoline al mitico Babbo natale per chiedergli se ci fosse possibile. Ma il mitico personaggio non rispose mai e la bambina si rese conto che il personaggio era piuttosto originale e non gradiva messaggi se non espressi in lettere con buste sigillate con ceralacca su cui fosse impresso un monogramma o quantomeno le iniziali del mittente. allora la bambina cominci a spedire delle lettere e nel giro di tre settimane, proprio alla vigilia di natale, ricevette una risposta che prometteva un natale quotidiano per un anno, e anche oltre se del caso.

la bambina era gi euforica per i preparativi legati al tradizionale natale di ogni anno e forse la promessa non le fece quelleffetto che le avrebbe fatto se fosse giunta in qualsiasi altro momento. Decise di tenere per s la notizia e cogliere tutti di sorpresa quando si fosse realizzata e quasi se ne dimentic. Visse un fantastico natale. and a letto presto, per consentire a Santa Claus di fare il suo lavoro e riempire le calze, e al mattino si alz per prima, scopr le sue calze colme di pacchetti di dolciumi, di arance e di uva, di libriccini e palle di gomma e ogni genere di piccoli doni mentre quella del fratello maggiore conteneva solo tenaglie e quella della sorella un ombrello di seta, quelle del pap e della mamma patate e pezzi di carbone avvolti in carta velina, come accadeva ogni anno a natale. attese gironzolando che tutta la famiglia si alzasse e per prima si infil in biblioteca non appena vennero spalancate le porte e sgran gli occhi alla vista dei regali posati sul tavolo: libri e cartelle, scatole di carta da lettere e spille e bambole e stufe in miniatura e dozzine di fazzoletti e calamai e pattini a rotelle e palette da neve e cornici per fotografie e piccoli cavalletti e scatole di acquerelli e specialit turche e torrone e ciliegie candite e casette delle bambole e un impermeabile e lalto albero di natale illuminato e posizionato al centro in un cesto. tutta la giornata fu meravigliosa. Mangi cos tanti dolciumi da rifiutare la colazione e per tutta la mattina la casa fu invasa dai regali che non erano stati recapitati la

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vigilia, e lei distribu i regali che aveva preparato per gli altri, quando rientr mangi tacchino e salsa di mirtilli e pudding di frutta, noci e uva e arance ed altri dolciumi, e poi and fuori a spasso e rientr piangendo dal mal di stomaco e pap disse che voleva vedere se il prossimo anno la sua casa sarebbe stata ancora una gabbia di matti, poi mangiarono una cena leggera e tutti andarono a letto abbastanza presto e di cattivo umore. a quel punto la bambina diede un colpetto nella schiena del suo pap. Che succede? Ho detto di nuovo maialini? gli hai fatto fare la figura dei maialini. non ti sembra giusto? Pazienza; non avresti dovuto raccontarlo in una storia. Benissimo, ne terr conto. Pap prosegu: la bambina dorm sodo fino a tardi e venne svegliata dagli altri bambini che ballavano intorno al suo letto con le calze piene di regali nelle loro mani. Che succede? esclam la bambina stropicciandosi gli occhi mentre si metteva a sedere sul letto. natale! natale! natale! esclamarono tutti insieme agitando le calze. assurdo! natale appena passato. i suoi fratelli e sorelle scoppiarono in una risata. non sappiamo cosa dire. Comunque oggi natale, vieni a vedere in biblioteca. improvvisamente la bambina si rese conto che Babbo

natale aveva mantenuto la promessa e che il suo anno di natali era cominciato. era terribilmente assonnata, ma schizz dal letto come unallodola, unallodola che aveva fatto indigestione ed era andata a letto di cattivo umore, e vol in biblioteca. tutto si era ripetuto! libri e cartelle e scatole di cancelleria e spille... non c bisogno di indagare pap, credo di sapere quello che succede disse la bambina. Cera il solito albero scintillante e la famiglia che sceglieva i doni, ma con laria un po addormentata e pap disorientato e la mamma prossima alle lacrime. non penso di poter sistemare tutta questa roba disse la mamma e pap disse che riteneva di aver vissuto esattamente la stessa esperienza il giorno prima, ma aggiunse che forse aveva sognato. tutto ci colp la bambina come un bellissimo scherzo e mangi cos tanti dolci da rifiutare la colazione e and in giro distribuendo doni e a pranzo mangi tacchino con salsa di mirtilli, poi and fuori a spasso e rientr Pap! Che c ora ? Che cosa mi hai promesso, sbadatone? oh! S, s! il giorno seguente si ripet esattamente la stessa storia, e tutti erano un po pi di cattivo umore e nel giro una settimana tanta gente aveva perso talmente la pazienza che si sarebbe potuto raccogliere pazienza ovunque, tanta ce nera per terra. anche quando la gente

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cerc di recuperarla, presero quella altrui e ne venne fuori una gran confusione. la bambina cominci a provare angoscia per il segreto che aveva tenuto per s; voleva dirlo alla mamma, ma non ne aveva il coraggio e si vergognava di chiedere a Babbo natale di riprendere il suo regalo, le sembrava un comportamento scorretto e ingrato e pens di poter far fronte alla situazione per lintero anno, ma non sapeva come avrebbe fatto. Cos le cose continuarono ed era natale il giorno di San Valentino e il giorno dellanniversario di Washington e ogni altro giorno, senza saltare neppure il primo di aprile anche se per quel giorno, soddisfazione ben modesta, tutto poteva essere contraffatto. Dopo un certo tempo le patate e il carbone cominciarono a scarseggiare dato che cos tante ne erano state avvolte in carta velina per mamma e pap. il prezzo dei tacchini sal a mille dollari luno. Pap! Che c? Stai raccontando bugie. Beh, duemila allora. e facevano a meno di quasi tutto per comprare il tacchino - bestiole implumi e perfino uccelli che popolano le notti darabia - essendo diventati talmente rari i tacchini veri. e i mirtilli costavano come pietre preziose. i boschi e i giardini vennero disboscati per fare alberi di natale ed il loro aspetto era quello di campi di stoppie con i ceppi tagliati.

Dopo un po si cominci a fare alberi di natale con gli stracci e a riempirli con crusca, proprio come le bambole di una volta; cerano molti stracci perch la gente era diventata povera dovendo comperare troppi regali: non poteva comprare nuovi vestiti e cos indossava quelli vecchi fino al logorio totale. erano diventati talmente poveri da ricorrere allospizio, eccetto i pasticcieri, e i commercianti di lusso e i venditori di libri illustrati e i fattorini; tutte queste persone diventarono cos ricche e superbe che a fatica si occupavano dei loro clienti. era proprio una vergogna! Si era andati avanti cos per tre o quattro mesi, e la bambina ogni volta che al mattino entrava nella stanza e vedeva quelle orribili gonfie calze ciondolanti davanti al caminetto e gli orribili regali sparsi dappertutto, si sedeva e scoppiava in lacrime. nel giro di sei mesi era cos esausta da non poter pi piangere; rimaneva nel salotto guardandosi attorno e sospirando. allinizio del mese di ottobre cominci a sedersi sulle bambole ovunque le trovasse - bambole francesi o di ogni genere - non sopportandone la vista, e per la Festa del ringraziamento era arrivata a tal punto di pazzia da sbatacchiare i regali nella sua stanza. a quel tempo la gente non consegnava pi con garbo i regali, ma li buttava al di l della siepe o attraverso la finestra e invece di sforzarsi a scrivere Per il mio caro pap o mamma o fratello o sorella o Susie o Sammie o Billie o Bobbie o Jimmie o Jennie o chiunque altro, preoccupandosi di scrivere

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bene il nome e di firmare aggiungendo la data, scrivevano sui regali Prenditi questo, schifoso! e poi lo buttavano contro la porta dingresso. Quasi tutti avevano costruito delle rimesse per riporvi i regali, ma anche le rimesse traboccavano e allora li abbandonavano allaperto, sotto la pioggia, un po ovunque. talvolta la polizia interveniva per far ripulire i marciapiedi dai regali, pena larresto. Mi pare che tu abbia detto che tutti sono finiti allospizio, interloqu la bambina. infatti in un primo tempo fu cos, rispose pap, ma poi gli ospizi furono cos pieni da costringere la gente a tornare a casa. Cercarono di piangere tornando indietro, ma non riuscirono ad emettere alcun suono. Perch non ci riuscirono? Perch la loro voce si era esaurita dicendo Buon natale in continuazione. ti ho detto cosa successo il Quattro luglio? no, cosa successo? la bambina si rannicchi maggiormente, in attesa di scoprire qualcosa di nuovo. la sera della vigilia i ragazzi rimasero alzati per fare festa come al solito e, come al solito, si addormentarono prima di mezzanotte in attesa di essere svegliati dai colpi di cannone e dalle campane. Ma erano quasi le otto quando si svegli il primo ragazzo degli Stati uniti e scopr cosa era successo. appena vestito si precipit fuori
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e spiaccic una palla di cannone sul marciapiede, ma non fece pi rumore di una palla di carta bagnata e dopo aver provato con altre venti o trenta cominci a prenderle in mano per esaminarle. ogni singolo proiettile era un grosso chicco duva! allora si precipit di sopra ed esamin i suoi petardi e la pistola giocattolo e la collezione di fuochi dartificio da due dollari e si accorse che erano fatti di zucchero e dolciumi e colorati in modo da sembrare fuochi dartificio! Prima che suonassero le dieci ogni ragazzo americano si era reso conto che i suoi giochi per il Quattro luglio erano in realt giochi di natale e allora si misero a sedere piangendo: erano disorientati. Ci sono circa venti milioni di ragazzi negli Stati uniti e si pu immaginare che baccano ne venuto fuori. alcuni uomini si riunirono prima che venisse notte, con un po di polvere che non si era ancora trasformata in zucchero rosso, e dissero che avrebbero sparato almeno un colpo di cannone. Ma il cannone si sbriciol in mille pezzi perch era fatto di zucchero cristallizzato e alcuni uomini rischiarono di morire. tutti i discorsi commemorativi del Quattro luglio si trasformarono in canti natalizi e quando ognuno cerc di leggere la Dichiarazione dindipendenza nel punto in cui recita Quando nel corso degli eventi umani bisogna si cantava Dio vi dia pace, amabili signori. terribile. la bambina emise un profondo respiro di compiacimento. e come andata il giorno del ringraziamento?

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Pap ebbe un attimo di esitazione. Sono quasi in difficolt a raccontarlo. Ho paura che pensi che si tratti di una maledizione. Beh, raccontalo comunque, rispose la bambina. Beh, prima che arrivasse il giorno del ringraziamento si era scoperto chi aveva causato questinflazione di natali. la bambina era talmente provata che parlava nel sonno, e dopo questa rivelazione nessuno voleva pi giocare con lei. la gente la disprezzava perch se non fosse stato per il suo egoismo tutto ci non sarebbe accaduto; ed ora, per la Festa del ringraziamento desiderava che la gente andasse in chiesa e mangiasse il tacchino con lo sformato e mostrasse la propria gratitudine; le fu risposto che tutti i tacchini erano stati mangiati nei pranzi natalizi ricorrenti e che se avesse messo fine ai tanti natali forse essi avrebbero potuto esternare la loro gratitudine. non era terribile? il giorno seguente la bambina cominci a spedire lettere al paese di Babbo natale e anche telegrammi per chiedergli di interrompere la sequenza dei natali, ma senza risultato. allora si rec a bussare alla porta di Babbo natale, ma sempre le venne risposto non in casa oppure occupato oppure a cena e scuse simili e cos si prosegu finch arriv la vigilia del natale tradizionale, quello che viene una volta allanno. la bambina si addorment e quando al mattino si svegli... Scopr che era stato solo un sogno sugger la bambina.

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niente affatto! rispose pap. era tutto terribilmente vero! Beh, che cosa ha scoperto allora? Che finalmente natale era finito e che non sarebbe pi stato natale in futuro. ora di colazione. la bambina strinse le braccia al collo del suo pap. ti terr prigioniero finch non metterai per sempre a posto le cose nella storia! Come le vorresti? natale una volta lanno. Daccordo, rispose pap e riprese a raccontare. Bene, su tutto il paese si diffuse una grande gioia che si estese fino al Canada. la gente si incontrava e si baciava e piangeva di gioia. i carri dellimmondizia giravano per le strade e raccoglievano dolciumi, uva, noci e scaricavano tutto nel fiume, cosa che caus una epidemia tra i pesci; e tutti gli Stati dellunione, arrivando fino allalaska, erano illuminati da fal nei quali i bambini buttavano i loro vari regali. Si divertirono come pazzi! la bambina and a ringraziare il vecchio mago che aveva smesso di fare Babbo natale e disse che sperava che avrebbe mantenuto la promessa e che natale non sarebbe mai pi ritornato. il mago aggrott le sopracciglia e chiese se era proprio sicura di quella richiesta e la bambina gli rispose: perch no? e il mago replic che il suo attuale comportamento era altrettanto egoistico quanto il precedente e che avrebbe fatto bene a pensarci su.

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Ci indusse la bambina a riflettere attentamente sulla questione e poi disse che sarebbe andato bene un natale ogni mille anni, poi scese a cento, poi a dieci e finalmente decise per un natale allanno. allora il vecchio mago comment che era tornata alla vecchia consuetudine che aveva fatto felice la gente da quando il natale era cominciato e la bambina convenne che Babbo natale aveva ragione. Poi la bambina domand: Di cosa sono fatte le tue scarpe? e il mago rispose Cuoio. e la bambina disse affare fatto per sempre, e sgattaiol via ed era talmente felice che ritorn a casa saltellando Cosa te ne pare? Chiese pap. Perfetto! Decret la bambina; ma non sopportava che la storia fosse finita, ed era piuttosto seria. a quel punto la mamma fece capolino dalla porta e chiese al pap: non vi decidete a venire per la colazione? Che cosa stai raccontando a questa bambina? oh, semplicemente una favola con una morale. la bambina lo abbracci nuovamente. non dire niente, pap! non dire niente, ti prego!

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Tacchini che invertono i ruoli Devi sapere ricominci pap quel mattino di natale, quando la bambina gli si era accoccolata in braccio per ascoltarlo meglio, che era la notte successiva al giorno del ringraziamento, e tutti sanno come ci si sente in quella occasione. Daccordo, ma non occorre che cominci cos, pap, replic la bambina, questa volta niente favola con la morale. no davvero! Questa potrebbe essere una storia vera, non mi credi? non lo so, rispose la bambina; mi piacciono quelle fantastiche. Beh, questa sar una storia vera comunque e basta chiacchiere tutti i conoscenti dei dintorni erano venuti per la cena e poi avevano fatto ritorno alle loro case, ma alcuni parenti erano giunti da lontano, e questi dovettero

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trattenersi per la notte nella casa dei nonni. Ma sia che andassero via o che si trattenessero, tutti dissero alla nonna che si trattava del migliore pranzo della Festa del ringraziamento della loro vita. avevano gustato salsa di mirtilli e pur di patate e pandowdy (dessert di mele speziato e addolcito con melassa o sciroppo dacero e ricoperto di croccante rifinitura. ndt) e insalata di sedano rapa, e Hubbard squash e t e caff e biscotti farciti di frutta e mango e noci e cavolfiore... non fare questa confusione! implor la bambina. Disorienta, farei fatica a ripetere quello che hanno mangiato. Beh, andata proprio cos e suppongo che questa confusione sia una delle cause di quanto capitato in seguito. ogni volta che un bambino voleva riprendere del pur di patate e della Hubbard squash dopo aver mangiato del dumpling o della torta glassata - erano persone allantica e tenevano tutto sul tavolo contemporaneamente, perch la nonna e le zie avevano lavorato per cucinare e non potevano alzarsi ad ogni istante da tavola per cambiare i piatti - e la mamma diceva che non si doveva fare e la nonna era daccordo con il bambino e lo serviva e il pap del bambino ipotizzava di fare altrettanto e la mamma del bambino diceva che avrebbe dovuto vergognarsi e poi tutti avrebbero ricominciato finch tutto non fosse sottosopra. non ti sarebbe piaciuto essere presente, pap? Sospir la bambina.

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non devi interrompermi. Dove ero rimasto? Sottosopra. appunto! Ma la cosa pi grande di tutte era il tacchino. Si trattava di un super tacchino, ti assicuro, grosso quasi come una giraffa. Pap! era stato premiato alla fiera del villaggio e quando fu preparato pesava quindici libbre - forse venti - ed era cos pesante che la nonna e le zie non riuscivano a portarlo in tavola, e avevano dovuto chiedere aiuto ai pap. avresti dovuto sentire gli hurr quando i bambini lo hanno visto arrivare dalla cucina. Pareva che non esistesse un altro argomento di conversazione, a parte il tacchino, per tutta la durata della cena. il nonno odiava fare le porzioni e cos un pap intervenne; e ogni volta che distribuiva una porzione nel piatto il nonno raccontava una nuova storia sul tacchino, finch le zie gli dissero ora smettila, pap! e una di loro disse che sembrava che il tacchino si muovesse sul tavolo a sentire cos parlare di s e la cosa le aveva fatto passare la voglia di mangiare; e questo aveva indotto i pap a chiedere al nonno di raccontare altre storie sul tacchino. S, disse la bambina meditabonda, so come sono i pap. vero sono tutti abbastanza simili le mamme cominciarono a dire che stavano comportandosi come sciocchi ragazzini; cosa avrebbero pensato

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di loro i figli? Ma niente poteva fermarli e per tutto il pomeriggio e la sera, quando i pap non vedevano in giro n nonna n zie, riprendevano a chiedere al nonno altri aneddoti a proposito del tacchino. il nonno era un po svanito e continuava a ripetere le stesse cose. Si prosegu cos finch venne lora di andare a letto, e allora le mamme e le zie cominciarono a ridere e a bisbigliare fra loro e a dire che avrebbero sognato il tacchino, e quando i pap diedero il bacio della buona notte alla nonna, dissero che non si sarebbe potuta trovare miglior compagnia per natale, abbracciarono le mamme e uscirono sghignazzando. non mi sembra che il loro comportamento sia stato molto dignitoso, disse la bambina. Beh, sai, stavano semplicemente scherzando, e continuavano a farlo, e poi era il giorno del ringraziamento. in meno di mezzora tutti dormivano profondamente e sognavano... la storia diventa un sogno? Chiese la bambina con una certa riluttanza. non ti avevo anticipato che sarebbe stata una storia vera? S. allora come pu essere un sogno? Hai detto che tutti dormivano profondamente e sognavano. S, ma non mi hai lasciato finire. tutti eccetto una bambina.

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Di pap! Cosa c? non dirai che il suo nome uguale al mio e che abbiamo gli occhi dello stesso colore. Magnifica idea! Si trattava di una bambina molto brava e rispettosa verso il suo pap e non lo sospettava di fare scherzi, anzi beveva ogni sua parola. era una bambina molto carina, aveva gli occhi rossi e le guance azzurre e i capelli diritti e un naso riccioluto... Di pap, smettila... non ci penso nemmeno... Bene, era una bambina piuttosto delicata e ogni volta che mangiava troppo o Faceva brutti sogni! ah ah! te lho gi detto che si trattava di un sogno. Devi lasciarmi finire. era capace di stare a letto sveglia a pensare e alcuni dei suoi pensieri erano assai strani. Bene, quella notte, invece di pensare, agitarsi e rigirarsi nel letto e contare fino a mille, a questa bambina parve, non appena si sent al calduccio e anche prima, di avere delle visioni. e la prima cosa che vide era grossa e dorata... il tacchino arrosto! nossignora. il fantasma del tacchino arrosto. Di! esclam la bambina che si sentiva piuttosto a disagio. Chi ha mai sentito parlare del fantasma di un tacchino? Vorrei proprio saperlo!

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non preoccuparti di questo, disse pap. Se non fosse stato un fantasma avrebbe potuto essere attraversato dalla luce della luna? Certamente no! il ripieno non lo avrebbe consentito. Quindi devi ammettere che si trattava di un fantasma. intorno al collo aveva un collarino di carta rossa su cui era stampato primo premio, cos si convinse che si trattava proprio del fantasma del tacchino che avevano mangiato a pranzo. era veramente inquietante vedere come alzava la coda, inclinava le ali verso il basso e camminava impettito proprio come lo aveva descritto il nonno. Pareva che si trovasse in unampia pastura, come quella che si trovava sul retro dellabitazione, e i bambini dovevano sbarrargli il passo per farlo tornare a casa ed erano tutti intimoriti da quel tacchino che gloglottava minaccioso perch lo avevano mangiato. infine uno dei ragazzi - laltro fratello della bambina - disse che sarebbe corso a chiedere aiuto a pap e lei vide che il tacchino gli correva dietro guadagnando terreno e tutta lerba era affollata di tacchinelle e tacchinotti che lo inseguivano e guadagnavano terreno e quando il bambino raggiunse il muro inciamp e cadde sulle piume di tacchino e improvvisamente la bambina si ritrov nella stanza di una zia e la zia stava a letto e i tacchini andavano su e gi sul suo letto e allargavano le ali e la rimproveravano. Due di loro portarono un piatto di sformato di pollo, e cera un fuoco fatuo con la forma di una grossa zucca che, sospeso sul letto, illuminava la stanza e rassomigliava allaltro fratello della bambina, ma era molto pi ridicolo.

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allora il tacchino anziano, Primo Premio, batt le ali e disse Venite tacchini grandi e piccoli! e allora sembr che fossero tutti nella sua stanza mentre lei era in piedi in camicia da notte tutta legata da nastri da non poter muovere n mani n piedi. il tacchino anziano Primo Premio annunci che avrebbero invertito i ruoli e lei sapeva il significato dellaffermazione perch lo avevano letto lultimo giorno di scuola prima delle vacanze e il maestro lo aveva spiegato. Fece un lungo discorso, con il cappello in testa, e la punta dellala puntata contro di lei, mentre diceva che il nonno della bambina aveva gi parlato e adesso era il suo turno. Disse che gli esseri umani avevano mangiato tacchini fin dalla scoperta dellamerica, e che era giunto il tempo per i tacchini di prendersi la rivincita, se solo avessero voluto. Disse che lei era molto giovane, ma era pi o meno della sua stazza, e non aveva dubbi che lavrebbero trovata molto gustosa. laltra bambina cerc di spiegargli che lei non era colpevole perch aveva mangiato solo un pezzo piccolo piccolo. Ma si trattava proprio del petto, disse il tacchino, e si commosse, cos la bambina si mise a piangere. non nutriva grandi speranze, sembravano tutti talmente malintenzionati, soprattutto i pi piccoli; ma lei spieg di avere il cuore tenero e di non voler nuocere a nessuno, e cerc anche di far loro capire che cera una bella differenza tra mangiare una persona e mangiare un tacchino. Quale differenza, per piacere? Chiese la tacchina madre, assai stizzita.

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gli uomini hanno unanima, mentre i tacchini non ce lhanno, rispose laltra bambina. non vedo come questo cambi le cose disse la tacchina madre. almeno non dal punto di vista dei tacchini. Se non abbiamo unanima, significa che non abbiamo unaltra vita dopo essere stati mangiati, mentre voi ce lavete. laltra bambina era molto spaventata dalla piega che il discorso della vecchia tacchina madre aveva preso. Direi che lei ... disse la bambina e si rannicchi ancor pi tra le braccia di pap. Che cosa poteva dire? oh! andiamo avanti. giusto, non sapeva cosa dire, questo certo. Devi pensare che non aveva mai considerato il problema in questa ottica. tutto quello che riusc a dire fu: Beh, la gente ragiona, mentre i tacchini seguono solo listinto; ecco! Faresti meglio a stare in guardia, disse la vecchia tacchina madre; e tutti i tacchinotti si infuriarono al punto da saltare, e il pi grande dei tacchinotti che cominciava ad essere un tacchino adulto, incurv le ali e drizz la coda proprio come suo padre e gir intorno allaltra bambina fino a spaventarla. Direi che dovrebbero vergognarsi. Certo, forse il vecchio Primo Premio provava un po di vergogna; perch zitt i tacchinotti. Miei cari disse alla vecchia tacchina madre e ai tacchinotti mancate di dignit; dovreste avere una maggior considerazione di voi stessi. Probabilmente non vi comportereste meglio

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se foste in procinto di essere mangiati. e tutti cominciarono a gridare e piangere. Siamo stati mangiati e siamo soltanto dei fantasmi di tacchino. ora pap, disse la bambina, sedendosi eretta in modo da discutere meglio. Sapevo che non mi stavi raccontando una storia vera. Come possono esistere i fantasmi dei tacchini se i tacchini non hanno anima, mi piacerebbe proprio saperlo. oh, facile, disse pap. Dimmi come. replic la bambina. Vediamo, disse pap, sei tu che racconti la storia o sono io? Sei tu, replic la bambina e si rannicchi di nuovo. Continua. allora non interrompere. a che punto ero? ah s. non pot far nulla, il vecchio Primo Premio non pot fare proprio nulla. Si comportavano in modo ridicolo e un marmocchio di una dispettosa pollastrella cinguett Faccio da bacchetta di tamburo, mamma! e tutti si misero a ripetere in coro: Voglio unala, mamma! e Prender losso dello sterno, mamma! e Potr prendere tanto ripieno quanto voglio, giusto mamma? finch laltra bambina prov disgusto per loro; pensava che non avrebbero dovuto dirlo in sua presenza, comunque; ma non aveva finito di pensarlo che quelli si misero a urlare, gli uomini lo dicono sempre in nostra presenza e la bambina non sapeva che dire, perch sapeva bene quello che gli uomini dicono in presenza degli animali.

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non penso di averlo mai fatto, disse la bambina. Continua. Bene, il vecchio Primo Premio tent di calmarli, e visto che non ci riusciva chiese scusa alla bambina con tanto garbo che lei cominci a provare simpatia per lui. Disse che non intendevano nuocerle con quelle battute, erano solo un po eccitati, e i bambini sono bambini anche tra i tacchini. S, disse laltra bambina, ma penso che potreste cominciare con una persona adulta; una vergogna cominciare con una bambina. Cominciare? Disse il vecchio Primo Premio. Pensi che stiamo per cominciare? Perch, che giorno secondo te? la sera successiva alla Festa del ringraziamento. Di quale anno? 1886. tutti insieme strillarono. Perch? la vigilia di natale del 1900 e ognuno dei tuoi amici stato mangiato tempo fa disse il vecchio Primo Premio e cominci a piangere sulla sua spalla e la vecchia tacchina e tutti i tacchinotti si asciugarono gli occhi con le ali. non penso che fossero molto pulite, disse la bambina. Per erano di cuore tenero e provarono dispiacere per laltra bambina. lei intanto cominci a pensare di aver esercitato su di loro una certa influenza quando si accorse che la vecchia tacchina cominciava a slegare i nastri del suo cappello e i tacchinotti allargarono il cerchio che avevano formato in modo che lei potesse sentirsi libera, e cominciarono a cantare e ballare e dopo un po un tac-

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chinotto chiese Questa cos? e la bambina rispose senza riflettere Sono io e il vecchio Primo Premio le chiese Prometti? e la bambina rispose Prometto e si rese conto che stava promettendo, se lavessero lasciata andare, che gli uomini non avrebbero pi mangiato carne di tacchino. e la luna cominci a brillare sempre pi attraverso i corpi dei tacchini e poco dopo spunt il sole, e i tacchini erano spariti, ma si vedevano le tende - era una di quelle fattorie di una volta dove non cerano scuri alle finestre e... Svegliati esclam laltra bambina. ecco pap, cosa ti avevo detto? lo sapevo che si trattava di un sogno. no, la bambina non ha sognato rispose pap. e allora cosera? una visione. la bambina si gir, si mise in ginocchio sulle gambe paterne in modo da afferrarlo per le spalle e scuoterlo. lui promise subito di comportarsi bene e la bambina disse Benissimo, se non si trattava di un sogno, devi provarlo. Come faccio a provarlo? Disse pap. Proseguendo il racconto, disse la bambina, e si accoccol di nuovo tra le sue braccia. non un problema. non appena la stanza fu illuminata dal sole, la bambina si rese conto che la stanza era affollata di gente, pigiata e stipata, che, tutta eccitata, cominci a gridare: abbasso la traditrice! Sia bandita la rinnegata! Vergogna picco-

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la spia! finch fu peggio che con i tacchini, dieci volte peggio. Sapeva di essere sotto accusa e tent di spiegare che era stata costretta a promettere, e che se si fossero trovati al suo posto, si sarebbero comportati allo stesso modo, e che naturalmente avrebbero potuto non adeguarsi alla sua promessa, ma da parte sua lavrebbe mantenuta e mai mai mai avrebbe mangiato un altro pezzo di tacchino, n a natale n per la Festa del ringraziamento. Benissimo disse una vecchia signora, che somigliava a sua nonna e poi divent la regina Vittoria con tanto di corona, cosa possiamo mangiare? Beh, disse la bambina, potete mangiare zuppa di ostriche. e poi? Salsa di mirtilli. e poi? Pur di patate e Hubbard squash e sedano e rape e cavolfiore. e poi? Pasticcio di carne, e pandowdy e plum-pudding. e nulla nel men che non si associ al tacchino. lo capisci ora? Disse la regina. Pap tacque. Vai avanti, disse la bambina. tutto. la bambina si volt, si mise in ginocchio, lo prese per le spalle e lo scosse vigorosamente.

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allora disse mentre pap dondolava la testa, dopo lo scuotimento, come quella di un mandarino cinese, e and bene che non avesse tirato fuori la lingua. allora, vuoi proseguire? Che cosa hanno mangiato al posto del tacchino? non lo so. non lo sai, terribile pap! Beh, che cosa ha mangiato la bambina? lei? Pap cerc di liberarsi per prepararsi la fuga. lei oh! lei ha mangiato delloca. loca pi tenera del tacchino, e poi pi digeribile; e non c molto da mangiare e non rischi di fare indigestione... e fare... Sogni! Visioni, disse pap e lei cominci a rincorrerlo intorno al tavolo.

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Il trenino e il Pacific Express la vigilia di natale, dopo aver appeso le calze e fatto i preparativi per larrivo di Babbo natale, i bambini si accoccolarono sulle ginocchia di pap per il bacio della buona notte e gli buttarono entrambi le braccia al collo e gli dissero che non sarebbero andati a letto prima che lui avesse raccontato una storia di natale. Si rese conto della seriet della cosa perch i bambini erano oltremodo severi con lui, e lo costringevano sempre a fare quello che essi dicevano; questo era il metodo con cui lavevano educato a fare il pap. Fece del suo meglio per esimersi dallincarico; ma dopo essere stato strapazzato da uno e dallaltro da non saper pi dove si trovasse, cominci a pensare che forse avrebbe fatto bene a cominciare. la prima cosa che disse, dopo aver aperto gli occhi, fingendo di svegliarsi dal sonno, fu: Bene dove ero rimasto? e questa battuta li rese ancor pi agitati, perch avevano capito il suo trucco

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e sapevano che egli stava cercando di far credere che una parte della storia fosse gi stata narrata; e i bambini gli dissero che non era rimasto da nessuna parte perch non aveva neanche cominciato e cap che non cera niente da fare. Cos cominci. Cera una volta un trenino da manovra che era solito girare intorno al deposito Fitchburg sui binari di raccordo, e dormire tra le grosse locomotive nella rimessa. la bambina sollev la testa dalla spalla di pap, dove laveva appoggiata. una storia triste, pap? Come va a finire? Chiese il maschietto. Beh, ha una sua morale, rispose pap. oh, se ha una sua morale va bene, dissero i bambini che avevano gi riso parecchio per la morale che pap metteva nelle sue storie. il maschietto aggiunse vai avanti e la bambina sugger rimessa. Pap disse: ogni volta che mi interrompete devo ricominciare da capo. Ma si rese conto che i bambini non se ne preoccupavano proprio, cos prosegu: una di quelle locomotive era sua mamma e siccome una volta era stata danneggiata in un grosso scontro, cos da non poter pi percorrere lunghe distanze, era cos delicata di petto che se ne poteva sentire il sibilo in lontananza. Ma poteva muoversi intorno al deposito e trasferire i vagoni vuoti dentro e fuori e smistarli sui binari di raccordo; era talmente desiderosa di rendersi

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utile che tutte le altre locomotive la rispettavano ed erano gentili con il trenino, per riguardo a lei, anche se il trenino si metteva sempre in mezzo, sotto le ruote e cos via. tutti sapevano che era orfano, perch prima che la madre fosse infortunata, suo padre deragli da un ponte in piena notte e sinabiss in un braccio di mare e di lui non si seppe pi nulla; si suppose che fosse annegato. la vecchia madre locomotiva era solita dire che ci non sarebbe successo se lei fosse stata l, ma il povero n. 236 era sempre cos temerario, e lei lo aveva ripetutamente messo in guardia proprio da quel ponte. Poi fischiava in modo tanto dolente e sospirava con i suoi freni ad aria compressa da far commuovere tutti. Dovete sapere che formavano una famiglia felice quando vivevano tutti insieme, prima dellannegamento del pap. amava molto il trenino e ogni sera, quando dopo i lunghi viaggi ritiravano nella rimessa, gli raccontava delle storie. Si arrampicava sul suo cacciapietre, appoggiava la sua ciminiera contro di lui e lo ascoltava fino a quando si addormentava. Poi pap lo faceva scivolare dolcemente per poter ripartire il mattino seguente prima che il trenino si svegliasse. Vi assicuro che furono giorni veramente felici per il povero n. 236. il trenino lo ricordava appena; era molto orgoglioso di suo pap. il maschietto alz la testa e guard la bambina che improvvisamente nascose il viso contro laltra spalla di pap. Beh, di sicuro sta per piangere.

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non vero! Disse la bambina. non me ne importa niente! Capito? e singhiozz. non preoccuparti, rispose pap al maschietto. Sarai tu a piangere prima che finisca il racconto. Dunque mamma locomotiva ammoniva il trenino raccomandandogli di non mettersi sul percorso delle grosse locomotive, di girare intorno a lei e di imparare a smistare i vagoni vuoti. Sapeva quanto fosse ambizioso il trenino e come non fosse contento neanche un po di crescere nel business dei trenini ed essere legato alla rimessa per tutti i suoi giorni. una volta capit che lei gli dicesse che se fosse stato buono e avesse sempre obbedito, forse un cacciapietre sarebbe cresciuto su di lui un giorno, e quindi sarebbe diventato un treno passeggeri. le mamme fanno tante promesse, e quando disse questo mamma locomotiva era assai distratta. non credo che volesse ingannarlo, pap, disse il maschietto. Ma avrebbe dovuto sapere che essendo in origine un trenino da manovra, non avrebbe mai potuto avere un cacciapietre. Davvero? Chiese educatamente la bambina. Sono treni leggeri. la bambina domand a pap Che cosa fa s che i trenini siano leggeri? perch non voleva chiedere spiegazioni al fratello che aveva solo due anni pi di lei. Beh, un po difficile da spiegare. Vedi, quando una locomotiva nasce... oh, nascono, pap? Chiese il maschietto.

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Beh, si fa per dire, disse pap, ma sapevano che stava scherzando. Hanno le dimensioni di una teiera allinizio, e dipende dal caso se avranno cacciapietre oppure no. Se il beccuccio rimane, lavranno. in caso contrario non lavranno. Che cosa fa s che il beccuccio rimanga? oh, a volte i colpi, o gli sbadigli... i bambini cominciarono entrambi a scuotere pap, ma egli era talmente entusiasta da continuare il ragionamento. Beh, in ogni caso, mamma locomotiva non avrebbe dovuto deluderlo. Doveva dire qualcosa comunque e forse il trenino sarebbe stato impegnato pi proficuamente a controllare i suoi respingenti con i fari anteriori per vedere se il suo cacciapietre stesse crescendo piuttosto che ascoltare le storie delle vecchie locomotive, e a volte anche le loro imprecazioni. imprecano, pap? Chiese la bambina un po scandalizzata, ma anche soddisfatta. Beh, non le ho mai sentite, da vicino. Ma sembra proprio che imprechino quando si sentono salire sulla nostra collina, nella notte. Dove ero rimasto? alle imprecazioni, disse il maschietto. e per favore adesso non tornare indietro, pap. Beh, no davvero. gi molto che possa andare avanti in questa storia, senza dover fare un passo indietro. Beh, quello che il trenino desiderava diventare, pi di ogni altra cosa al mondo, era la locomotiva del Pacific express che, come sapete, parte ogni pomeriggio. Pensava di

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proporsi per il lavoro non appena avesse disposto di un cacciapietre, e cercava di attirare lattenzione della locomotiva spostandosi lungo il binario parallelo a quello del treno; una volta gareggi per un breve tratto, passando in vantaggio prima che la locomotiva del Pacific express fosse lanciata e allo scambio era in testa. accidenti, la sua mamma era spaventata. Strepit con il suo fischietto e quella notte lo mand a dormire nel suo carro scorta, senza carbone n acqua. Ma il trenino non si preoccup. aveva battuto il Pacific express sui cento metri, che cosa gli avrebbe impedito di farlo su qualsiasi altra distanza? il trenino non riusciva a toglierselo dalla testa. Proprio come un bambino che pensa di battere un uomo adulto. il maschietto alz la testa. Beh, un bambino pu farcela se si muove nel modo giusto. Basta curvarsi davanti alluomo prima che lui se ne renda conto, afferrarlo per le gambe e farlo cadere. Mmh! Scommetto che pensi a te ! Disse la bambina sdegnosa. Beh, potrei farlo! Disse il ragazzo, e un giorno o laltro te lo far vedere. Di, galletto! intervenne pap sorridendo. Beh, comunque il trenino pens che avrebbe potuto battere il Pacific express e cos in un pomeriggio nevoso, ventoso, grigio, mentre sua madre stava spingendo alcuni vagoni di carbone vuoti oltre lincrocio di Knownothing oltre Charlestown, si mise sul binario davanti al Pacific

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express e quando sent il capotreno dire in vettura e risuon il gong del via e i frenatori si sporsero e fecero cenno al macchinista, part come un lampo. aveva il motore sotto pressione e schizz via. era talmente su di giri da non rendersi conto se il Pacific express stava guadagnando terreno su di lui o no; ma dopo venti o trenta miglia, gli parve di sentirlo molto vicino. naturalmente la locomotiva del Pacific express trainava una lunga serie di vagoni, e dovette fare una o due fermate - a Charlestown e a Concord Junction e a ayer - cos la locomotiva del trenino prese un po di vantaggio; e quando cominci ad avere paura corse ancora di pi. Ma il primo posto dove cominci a rammaricarsi della sua imprudenza e ad aver bisogno di sua madre, fu a Hoosac tunnel. non era mai stato in una galleria e gli sembrava che non ne sarebbe mai uscito. Cominci a pensare cosa sarebbe stato se il Pacific express lavesse schiacciato l, nel buio, mentre sua madre, lontano, nel deposito di Fitchburg, a Boston, lo stava cercando tra i binari morti. Fischi e proprio in quel momento usc dalla galleria. Cerano molte locomotive ferme in giro a north adams e una di loro gli grid mentre le sfrecciava accanto: Che fretta hai piccolo? e lui url Pacific express ma non si ferm a dare spiegazioni. Parlavano la lingua delle locomotive... Com? Chiese il bambino. assai buffa, te la insegner un giorno o laltro. Sapeva di non aver tempo per scherzare e nella notte lunga e

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buia, ogni volta che una locomotiva lo salutava, urlava semplicemente Pacific express e tirava diritto. e il Pacific express guadagnava terreno su di lui. alcune locomotive volevano fermarlo, ma poi decisero che sarebbe stato meglio non intralciare il suo percorso e cos attravers lo stato di new York e dello ohio e dellindiana, fino ad arrivare a Chicago. e il Pacific express continuava a guadagnare terreno su di lui. a quel punto era talmente gi di voce che poteva solo sussurrare Pacific express! Pacific express! e prosegu finch non arriv al fiume Mississippi. l trov un lungo convoglio di vagoni merci davanti a lui sul ponte. non poteva aspettare e cos scivol fuori dei binari sulla riva del fiume, lo salt con un balzo e poi si arrampic sullargine per raggiungere nuovamente i binari. Pap! Disse la bambina in tono di rimprovero. lo fece davvero, rispose pap. oh! Questo niente, disse il maschietto. anche un intero convoglio di vagoni lo ha fatto in un libro di Jules Verne. Bene, prosegu pap, dopo si concesse un breve riposo, perch il Pacific express dovette aspettare che il treno merci lasciasse libero il ponte e il trenino si ferm alla prima stazione per un sorso dacqua e una boccata di carbone, e poi prosegu. a omaha cera una gentile vecchia locomotiva che tent di scoprire la sua provenienza e come si chiamasse sua madre, ma il trenino era talmente eccitato da non saper rispondere.

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e il Pacific express recuperava terreno. nella pianura fu inseguito da un branco di lupi della prateria, ma li semin; e le antilopi furono spaventate da morire. Ma il peggio fu lincubo che segu. lincubo? Santo cielo! esclam il ragazzo. Ho avuto incubi anchio, disse la bambina. oh s, un semplice incubo umano, intervenne pap. Ma lincubo di una locomotiva ben altra cosa. Perch, com? Chiese il ragazzo. la bambina aveva quasi paura di fare domande. Beh, tanto per cominciare ha soltanto una gamba. Di! intendevo dire ruota. ed ha quattro cacciapietre e quattro fanali, e due caldaie e otto fischietti e si muove girando rapidamente e stridendo. naturalmente ondeggia terribilmente dato che ha una sola ruota e deve continuamente saltare da un binario allaltro. avrei pensato che potesse spostarsi sulle traversine, disse il ragazzo. oh benissimo! Comment pap. Se sei pi informato di me sullargomento! Chi sta raccontando la storia? ora dovr riprendere dallinizio. Cera una volta un tren... i due bambini gli chiusero la bocca con le mani e con garbo gli chiesero di continuare, e pap cedette. Bene, lincubo spar verso lalba, ma non prima di aver addentato un pezzo del suo carro scorta e allora rimpianse gli spazi familiari. Pens che se avesse potuto battere una volta il Pacific express fino alle Sierras,

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avrebbe potuto dominare per il resto del viaggio, perch avrebbe potuto superare le montagne pi velocemente del Pacific express e avrebbe raggiunto San Francisco prima che lexpress arrivasse a Sacramento. lexpress frattanto guadagnava terreno. Ma il trenino sfrecci sul confine settentrionale del Kansas e quello meridionale del nebraska e attravers il Colorado e lo utah e il nevada e quando raggiunse le Sierras sost un attimo e poi le affront come un fantasma; davvero proprio cos; raddoppi le sue quattro ruote e si arrampic. e lexpress frattanto guadagnava terreno. a questo punto non aveva pi fiato per dire Pacific express e neanche ci provava. Diceva appena express! express! e poi Press! Press! e poi ess! ess! fino a sussurrare soltanto Ss! Ss! e lexpress frattanto guadagnava terreno. Prima che raggiungessero S.Francisco il cacciapietre della locomotiva dellexpress stava per sfiorarlo; lalito caldo della locomotiva dell express, proprio nel punto danneggiato dallincubo, gli diede un senso di angoscia e, allestremo del deposito di San Francisco, sterz e sinabiss nelloceano Pacifico e scomparve. allora, disse pap cercando di mettere a terra i bambini, la storia finita. andate a letto. la bambina stava piangendo e cos cerc di consolarla prendendola in braccio. il bambino si schiar la voce.

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Qual la morale, pap? Sussurr. Pap sentenzi: Bambini, obbedite ai genitori. e che ne fu di mamma locomotiva? insistette il ragazzo. Fu colpita da febbre cerebrale e non recuper pi completamente il senno. il bambino rimase un attimo pensieroso poi soggiunse: Beh, non vedo alcun collegamento con il natale. Certo: era la vigilia di natale quando il trenino part da Boston ed era natale pomeriggio quando raggiunse San Francisco. oh! non si mai sentita la storia di un treno che attraversa il continente in un giorno e una notte, a parte questa. Ma questo trenino doveva assolutamente farlo. non hai mai sentito parlare del castoro che si arrampic sullalbero? no! racconta... S, unaltra volta. Ma come ha potuto fare cos in fretta la traversata? in un solo giorno? Beh, forse ha impiegato un anno. Forse era il natale successivo quando raggiunse San Francisco. Pap depose a terra la bambina, e cominci a correre fuori dalla stanza e i due bambini correvano dietro a lui per picchiarlo. Quando furono a letto, al piano di sopra, il bambino disse a pap, Beh, hai visto che non ho neanche pianto?

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La gloria di una zucca Pap aveva raccontato la storia cos spesso che i bambini sapevano esattamente cosa aspettarsi nel momento in cui cominciava. tutti la conoscevano esattamente come lui e erano in grado di correggere i suoi errori o le dimenticanze. a volte sbagliava di proposito, o fingeva di non ricordare e allora essi si sentivano in diritto di picchiarlo per farlo continuare. Di solito riprendeva quasi subito. i bambini amavano la storia perch era molto emozionante, e nello stesso tempo non aveva scopi morali, cos che quando era finita, avevano la soddisfazione di non essersi emozionati per quella parte del contenuto. la prima volta che la bambina laveva ascoltata, quando il punto cruciale arriv, aveva cominciato a piangere, ma il maschietto laveva gi sentita altre volte e non si preoccup minimamente, anzi fece una risata. la storia era attuale in ogni momento che intercor-

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reva tra il giorno del ringraziamento e Capodanno; ma pap era solito cominciarne il racconto allinizio di ottobre, quando i contadini riponevano le zucche di loro produzione, e i bambini domandavano quando si sarebbe preparato uno sformato di zucca e il maschietto aveva preparato la sua prima lanterna per la festa di Halloween. Bene, disse pap, una volta cerano due semini di zucca, e uno era un seme buono, e laltro era cattivo: orgoglioso, superficiale e ambizioso. Pap aveva spiegato il significato della parola ambizioso, cos i bambini non lo avrebbero interrotto quando avesse proferito questo aggettivo, ma talvolta si fermava di proposito, e se i bambini non erano in grado di spiegare quella parola, minacciava di non proseguire nel racconto; ma poi proseguiva sempre. Bene il contadino prese entrambi i semi per piantarli nel suo vivaio, perch si trattava di semi speciali, e non voleva rischiare seminandoli nel campo del granturco. Cos prima di metterli nel terreno chiese a ciascuno di loro che cosa desideravano diventare da grandi, e il seme buono disse che voleva diventare una zucca ed essere utilizzato per uno sformato da mangiare nel pranzo del giorno del ringraziamento; il seme cattivo disse che voleva diventare un fiore, e per la precisione una gloria del mattino. una gloria del mattino! esclam il contadino. Suppongo che diventerai una gloria della zucca prima di tutto, e poi si fece una risata e disse al figlio che lo

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aiutava nel lavoro di tener docchio il campo delle zucche e vedere se il piccolo seme fosse diventato una gloria del mattino oppure no - e il ragazzo piant un bastoncino nel solco in modo da poter controllare. Ma una notte la mucca entr nellorto: il contadino sinfuri, perch si dovette alzare alluna di notte per far uscire la mucca picchiandola sulla schiena e, senza rendersene conto, divelse il bastoncino e cos persero lindicazione del posto. Ma i due semini sapevano benissimo dove si trovavano e attesero che la pioggia li bagnasse e il sole li asciugasse e li gonfiasse e poi tutti e due cominciarono a spingere e a poco a poco tirarono fuori il capino dalla terra con le conchiglie sugli occhi come dei berrettini, e appena furono in grado di scuoterli e di guardarsi attorno, il seme cattivo disse a suo fratello: Bene, cosa pensi di fare ora? la piccola pianta di zucca disse, oh, rimango qui, crescer e crescer, far tanti fiori e li lascer cadere tutti eccetto uno, e lo far diventare la zucca pi grossa, pi rotonda, pi dolce che ci sia mai stata per fare uno sformato per il giorno del ringraziamento. Beh, anchio far cos, disse la piantina di zucca cattiva, ma niente sformati; non star qui per questo scopo. arriver a quella siepe dove lestate scorsa crescevano i fiori, e far loro vedere che cosa pu essere una gloria della zucca. Mi coprir di fiori; fiori che non si chiuderanno al tramonto del sole, ma rimarranno aperti, non avendo nulla di cui vergognarsi, e neppure cadranno il primo giorno. Ho osservato i fiori del mattino lanno

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scorso, quando non ero altro che un fiore io stesso, e subito ho pensato che quando fossi diventato anchio una pianta, avrei mostrato loro alcune cosette. Forse non sar una gloria del mattino ma posso essere una gloria della zucca, e penso che basti. alla pianta buona non piaceva sentire il fratello dire cose del genere. lo supplic di non farlo, e cominci a piangere... Che succede? Pap si interruppe improvvisamente e il maschietto smise di parlare allorecchio della sorella e lei rispose: Diceva che si pu scommettere che si tratta di una bambina! le lacrime brillarono nei suoi occhi e il maschietto disse: Beh, diciamo che era come una bambina. Molto bene, signorino! esclam pap. Supponiamo che lo fosse? Cosa meglio: stare tranquillamente a casa, e fare il tuo dovere, e diventare grande e essere mangiata in uno sformato il giorno del ringraziamento, o vagabondare nel giardino e scavalcare le siepi e cos via? la piantina di zucca buona aveva proprio ragione, e quella cattiva si sarebbe risparmiata dei guai se avesse dato ascolto alla sorellina. il contadino aveva parecchio da fare quellestate e dopo le prime due o tre sarchiature affid le piante di zucca al ragazzo che lo aveva aiutato a piantare i semi, e il ragazzo doveva andare a pescare spesso e poi doveva anche andare a nuotare cos che trascur le piante e permise che crescessero in modo spontaneo; e se la pianta buona

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non fosse stata cos ben intenzionata, si sarebbe anche lei inselvatichita. Ma rimase dove era stata piantata e divenne sempre pi robusta e si copr di fiori, cos da sembrare una cascata doro. era orgogliosa dei suoi fiori e non avrebbe voluto perderne nessuno; ma sapeva che non sarebbero diventati tutti delle grosse zucche, e cos li lasci cadere uno alla volta finch ne rimase soltanto uno al quale rivolse tutta la sua cura facendo tutto il possibile per farlo crescere come aveva desiderato fin dallinizio. Contemporaneamente la pianta cattiva portava avanti il suo progetto di diventare una gloria di zucca. innanzi tutto scopr che se avesse voluto realizzarlo entro lautunno non poteva essere cos sciocca da produrre tanti fiori e aspettare che cadessero, prima di cominciare a dedicarsi al suo progetto. la siepe era abbastanza lontana e per prima cosa doveva raggiungerla, perch non ci sarebbe stato gusto ad essere la gloria della zucca in basso, sul terreno, dove nessuno avrebbe potuto ammirarla.Cos la pianta cattiva cominci a strisciare verso la siepe e qualche volta temette di spezzarsi tanto si sforzava nel tentativo. Ma oltre a spingere per allungarsi doveva anche cercare di nascondersi e fare qualche deviazione perch se fosse stata vista non le sarebbe stato consentito di raggiungere la siepe. era favorita dal fatto che ci fossero tante erbacce - il ragazzo era troppo pigro per estirparle - dove la pianta cattiva poteva mimetizzarsi. Ma cerano anche parecchi ostacoli, perch le erbacce erano cos fitte che rendevano difficile il percorso. Dovette attraversare

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alcune file di piselli che furono davvero terribili; si avvinghiavano alla zucca e cercavano di tirarla indietro; e cera un rialzo coperto di cetrioli che si comportarono in modo ridicolo; dissero che si trattava di una pianta di cetriolo in fuga da casa e avrebbero voluto trattenerla dal proseguire, se non avesse dato strattoni con tutta la sua forza e non si fosse allontanata di notte, mentre i cetrioli dormivano; era stata dura comunque. Quando finalmente arriv alla siepe, pens di essere prossima a morire. era cos sottile che in certi punti non era pi grossa di uno spago e le foglie erano a brandelli. non era stata in grado di produrre che un solo fiore, e questo era talmente piccolo e malaticcio che faceva fatica a stare attaccato. Salire sulla siepe era comunque il grosso problema. ginocchi e gomiti si erano consumati come cordicelle per arrivare fin l o almeno questo era ci che pensava la zucca, finch avvolse uno di quei viticci ad uno stecco della siepe, inavvertitamente, e tir e fu assai sorpresa di scoprire che si era sollevata un poco da terra. Disse fra s, Proviamo ancora un poco, e allung alcuni viticci su sporgenze della siepe, e questa volta riusc veramente a sollevarsi da terra. esclam: ah, ce lho fatta! Come se da sempre quello fosse stato il suo obiettivo; ma arrampicandosi sulla siepe dovette aver molta cura del fiore perch non si staccasse altrimenti sarebbe naufragato il suo progetto; e quando finalmente si ritrov tra le glorie del mattino, mise a dura prova il suo povero fiore, tenendolo aperto giorno e notte, mettendolo in

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mostra sotto il solleone senza proteggerlo con un filo dombra, ma facendo in modo che potesse essere visto in ogni momento. a confronto con i fiori della pianta saggia non sembrava neanche un fiore, ma era pi grande degli altri fiori e questo arrecava soddisfazione alla pianta cattiva che ne era orgogliosa come se fosse stato il pi grande fiore del pianeta. Quando i sepali caddero e una piccola zucca cominci a crescere nel cuore del fiore, la pianta si dedic totalmente a lei e le trasmise tutta la sua forza. in fondo era una zucca assai particolare. Doveva crescere appesa e non adagiata sul terreno e dopo essere partita con una testa rotonda, come tutte le zucche, il collo cominci ad allungarsi e allungarsi fino a sembrare una grossa pera. Questo era il suo aspetto in autunno, appesa al tralcio, sospesa sulla siepe, quando arriv la prima leggera gelata che fece morire la pianta. era proprio il giorno in cui il contadino stava raccogliendo le zucche nel campo, e si ricord dei semi che aveva piantato nellorto, e si allontan dal suo carro per vedere cosa ne era stato di loro. Fu stupito nel vedere le dimensioni della zucca della pianta saggia, cos grande da non stare nel cesto, la raccolse e la mand alla fiera del villaggio dove vinse il primo premio. in cosa consisteva il premio? Domand il ragazzo. Sbadigliava; aveva ascoltato la storia tante volte in passato. Cinquanta centesimi; ma devi sapere che il contadino dovette pagare due dollari per avere la possibilit di
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partecipare alla mostra; e cos cera da essere soddisfatti. allora prese il premio e cerc di vendere la zucca e non riuscendoci la port a casa e disse alla moglie che lavrebbero mangiata per la Festa del ringraziamento. laltra zucchetta, quella della pianta cattiva, fu raccolta dal ragazzo che la salv dallessere mangiata da una mucca. era tanto buffa e la vigilia della Festa del ringraziamento il contadino la vide nel granaio e disse, ecco la zucca pazzerella. Chiss se pensa ancora di essere una gloria del mattino e il figlio chiese ehi, pap me la regali? non so, rispose il padre. Che cosa ne vorresti fare? Ma il ragazzo non rispose perch voleva fare una sorpresa; appena il padre si allontan afferr per il lungo collo la zucca cattiva e, facendola dondolare disse, Bene ti utilizzer per la gloria della zucca! e quando la zucchetta cattiva ud queste parole sent i suoi semi tintinnare di gioia. il ragazzo prese un coltello e la prima cosa di cui la zucchetta si rese conto fu che le aveva tagliato una fetta di testa, come se le avesse fatto lo scalpo, ma la zucchetta non si preoccup, perch era come essere in guerra. e quando il ragazzo ebbe eliminato la sommit della zucca, ne fece uscire i semi e cominci a svuotarla facendo attenzione a non bucarla. le causava dolore, ma niente come la speranza di diventare una gloria della zucca avrebbe potuto tenerla calma, e non disse nulla neppure quando il ragazzo le incise la bocca con due arcate di denti e neanche si lament quando le incise gli occhi, gli fece solo locchiolino e storse la bocca

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come per fargli capire che stava al gioco e la prima cosa che fece quando le capit loccasione, fu di arricciare il naso alla vista della zucca saggia quando la mamma venne a prenderla nel granaio. Facci vedere comera, disse il bambino. e pap storse la bocca, strizz un occhio e arricci il naso finch la bambina lo preg di smettere. Poi prosegu: il ragazzo nascose dietro la schiena la zucca cattiva finch la madre si fu allontanata, perch non voleva farla partecipe del suo segreto, poi scivol in casa e nascose la zucca sotto il letto. Si sentiva assai sola nella stanza del ragazzo, perch dormiva in soffitta e, a parte il letto, cerano solo mobili rotti; ma durante il giorno poteva sentire il profumo della zucca buona che bolliva e ribolliva per la preparazione degli sformati; e a tarda sera quando il ragazzo era gi a letto, sentiva il profumo degli sformati caldi quando uscivano dal forno. avevano un profumo delizioso, ma la zucchetta cattiva non provava la minima invidia e diceva, Puah! Cos venti sformati di zucca di fronte a una gloria della zucca? avrebbe dovuto dire cosa sono non vero, pap? Domand la bambina. Certo, rispose pap. Ma se fosse solo per la grammatica non ci sarebbe molto da rimproverarle. non penso che abbia ascoltato un linguaggio grammaticalmente corretto dalla famiglia del contadino, intervenne il bambino. i contadini dicono sempre cocomero per cetriolo.

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S, pap, raccontaci le storie buffe delle parole! Supplic la bambina a mani giunte, per manifestare il suo desiderio. Come?! e dovrei smettere proprio nel momento pi entusiasmante del trionfo della zucca? la bambina si rese conto dellerrore; il fratello le lanci unocchiataccia e lei si rannicchi tra le braccia del padre che prosegu. ecco che fecero una mega festa per il giorno del ringraziamento a casa del contadino. i parenti giunsero da fuori; la nonna, che viveva in casa del contadino, era molto anziana e di tanto in tanto si metteva in testa che non sarebbe vissuta a lungo, cos scriveva ai parenti del Wisconsin e altrove che, se volevano vederla ancora in vita, avrebbero fatto bene a non mancare, portando le loro famiglie. Continu a comportarsi cos finch ebbe quasi novantanni, dopo di che decise di tirare diritto e di non pensare pi alla sua et. Ma la storia si svolge prima del suo ottantanovesimo compleanno e per la circostanza aveva invitato talmente tanti figli e generi e figlie e nuore e nipoti e pronipoti che la casa ne era letteralmente invasa. Parecchi di loro dovettero dormire sul pavimento e si faceva fatica a camminare, i ragazzi dormirono nel fienile e risero e si divertirono talmente tanto, per tutta la notte, che i galli pensarono che fosse gi lalba e si misero a cantare fino ad avere la gola riarsa e per tutta la settimana seguente dovettero curarsi con compresse umide durante la notte. Quando pap diceva queste cose i bambini avevano il

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diritto di picchiarlo, ma erano talmente desiderosi che lui continuasse che non lo fecero. Dissero invece: Continua, continua! e la bambina chiese: e per i tavoli! i tavoli? Certo, avrei dovuto dirvelo! Per il pranzo del ringraziamento riunirono tutti i tavoli che cerano in casa, dal piano di sotto e di sopra, e aggiunsero a unestremit il tavolino da lavoro della nonna che l si accomod; solo che era abituata a fare la maglia accanto a quel tavolino e cos per tutta la durata della cena cerc il suo lavoro a maglia senza rendersi conto di ci che stava perdendo. allaltra estremit del tavolo misero il banco del falegname che stava nel fienile e l fecero sedere il pap pi giovane e pi spassoso. la fila dei tavoli si allungava dalla cucina alla sala da pranzo, per arrivare nellingresso e, attraverso lingresso, nel salotto. non avevano tovaglie a sufficienza per tutta la lunghezza e lestremit dove cera il banco del falegname e dove sedeva il pap pi spassoso, era rimasta senza tovaglia, ma questo non gli imped di far ridere tutti durante la cena. la morsa era fissata allangolo e quando tocc a lui servirsi del tacchino, sostenne che era cos duro da dover bloccare losso nella morsa per poi tagliarlo col coltello a mo di una sega. Si trattava dellosso della coscia, vero pap? Chiese il bambino. nel tacchino duro e pieno di schegge. Cosa diceva la mamma? Chiese la bambina. oh, continuava a ripetere Comportatevi bene! e Che vergogna! Ma il pap pi spassoso non ci faceva caso; e tutti ridevano a crepapelle. nel frattempo tutti i ragazzi

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erano fuori, nel fienile, e giocando aspettavano il secondo turno. il figlio del contadino sal nella sua camera, sopra la legnaia, entr dalla finestra del solaio e port fuori la zucca. Mentre scendeva dal tetto cominci a scivolare e sarebbe caduto se i suoi pantaloni non si fossero impigliati in un chiodo piantato in unassicella di copertura. Si fece uno strappo niente male, ma gli altri ragazzi glielo attaccarono con uno spillo in modo che non si vedesse e la zucca non fu minimamente danneggiata. tutti dissero che per via del suo lungo collo era la pi bella lanterna che avessero mai visto e progettarono di attaccarla sulla pompa del pozzo e divertirsi ad ascoltare quello che le persone avrebbero detto uscendo nel buio e vedendola accesa, poi notarono allangolo del fienile il recinto dei maiali e cos alcuni di loro salirono sul recinto e ruppero lasse centrale; non avevano voglia di inchiodarla perch era la Festa del ringraziamento e non si deve fare alcun lavoro; cos essi lappoggiarono fermandola con un pezzo di legno e il figlio del contadino disse che ci avrebbe pensato lui a sistemarla il mattino seguente. gli adulti rimasero a tavola cos a lungo che quando i ragazzi presero il loro posto era quasi buio e sarebbero morti di fame se il figlio del contadino non li avesse riforniti continuamente di mele e di bomboloni. in realt avevano parecchia fame e cominciarono subito con lo sformato di zucca in attesa che le mamme addette al servizio potessero prendere le altre vivande che avevano tenute al caldo nel forno.

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lo sformato era cos buono che continuavano a mangiarne e la mamma parl loro della buona zucca che era servita per prepararlo e che la buona zucca, fin da quando era un seme, aveva come unico desiderio della sua vita di essere utilizzata per gli sformati che si mangiavano il giorno della Festa del ringraziamento e che anche loro dovevano cercare di essere buoni e di crescere con buoni propositi. i ragazzi non risposero perch avevano la bocca piena, ma si scambiavano sguardi strizzandosi locchio. erano circa una quarantina o una cinquantina e quando ammiccarono tutti insieme con locchio sinistro si fece cos buio che si vedeva a stento e la mamma prese la lampada; ma le altre mamme videro quello che i ragazzi stavano facendo e li scossero per far aprire loro gli occhi e ordinarono loro di piantarla con le loro birichinate. Facci vedere come facevano! Disse il ragazzo. non posso farvi vedere come facevano cinquanta ragazzi, rispose pap. Ma erano molto simili alla zucca che aspettava buona buona nel granaio che cenassero e poi uscissero per divertirsi un po. Dopo aver mangiato a crepapelle si alzarono da tavola, presero i loro berretti e si avviarono verso la porta. Ma dovettero uscire dalla porta posteriore perch quella principale era bloccata dal tavolo. Ci consent al figlio del contadino di recuperare in cucina un pezzo di candela e alcuni fiammiferi; poi si precipitarono verso il fienile. l cera cos buio che pensarono di accendere la candela dentro la zucca e vedere che effetto faceva. Funzion splendidamente, ma

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dimenticarono di spegnere il fiammifero che appicc il fuoco ad alcune pagliuzze l attorno e per poco non prese fuoco tutto il fienile. i ragazzi domarono il fuoco in un baleno e dopo attesero che fosse completamente buio per accendere di nuovo la zucca. Formarono un cerchio per impedire al vento di spingere la fiamma dappertutto e subito la zucca si illumin e il figlio del contadino lafferr per il lungo collo e la pose nel buco della pompa e proprio in quel momento usc il pap pi spassoso della compagnia e disse: Cosa avete ragazzi? una lanterna? Bene bene. Magnifico! Si avvicin e guard la zucca e si inchin e si rialz e inchinandosi e rialzandosi rideva talmente che i ragazzi pensarono che soffocasse. avevano pensato di ballare intorno alla zucca urlando come gli indiani, ma il simpatico pap disse, amici, state zitti per mezzo minuto e poi entr in casa e ne usc spingendo la moglie davanti a lui con le sue mani sugli occhi. i ragazzi capirono che si stava divertendo e rimasero fermi come topi e attesero finch lui la condusse dalla zucca e lei diceva John, se si tratta di uno dei tuoi scherzi, te lo restituir. Quando furono vicini lui tolse le mani e lei lanci un urlo e poi cominci a ridere, perch la zucca era tanto buffa, e a correre dietro al pap simpaticone per tappargli le orecchie e quando lo ebbe raggiunto disse, andiamo dentro e chiamiamo tutti gli altri e in un lampo tutti i pap uscirono tenendo le mani sugli occhi

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delle mamme finch furono davanti alla zucca, e ci fu un tale frastuono e tante risate e orecchie chiuse come mai vi capitato di sentire; improvvisamente il pap simpaticone esclam Dov la nonna? la nonna deve vederla! la nonna si divertir. proprio il suo genere di divertimento. tutte le mamme gli furono intorno dicendo che in nessun modo doveva confondere la nonna; e lui sosteneva che non lavrebbe fatta confondere: semplicemente lavrebbe accompagnata fuori per farle vedere la zucca; sua moglie lo segu per controllare che non esagerasse. Dopo aver mangiato la nonna stava seduta da sola nella sua stanza perch temeva sempre che, dopo la pazza gioia sarebbe arrivata la pena, e quel giorno lei si era molto divertita e stava in timorosa attesa. Quando il pap simpaticone e sua moglie entrarono nella stanza, disse Che successo? Che successo? il mondo sta bruciando? Copritevi bene o vi prenderete un raffreddore da morire correndo e poi fermandovi a riposare con tutti i pori esposti! la moglie del pap simpaticone si avvicin, la baci e disse no, nonna, il mondo non brucia e poi le spieg quello che i ragazzi avevano fatto e il loro desiderio di mostrarle la zucca illuminata, e che doveva venire perch era la zucca pi simpatica del mondo e poi aggiunse come il pap simpaticone laveva presa in giro e come tutti gli altri pap avevano preso in giro le loro mogli e che tutti insieme si erano molto divertiti. Frattanto laveva preparata per uscire e la nonna sembrava consenziente e rise

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anche un po e pensarono che si sarebbe divertita come loro; lo dissero perch erano molto affettuosi con lei, e non avrebbero voluto assolutamente spaventarla e tutti la incoraggiavano finch arrivarono alla pompa. la piccola zucca si sentiva molto orgogliosa e soddisfatta perch non aveva mai visto nessun fiore o nessun ortaggio trattato dagli uomini con met di quellonore. in un primo tempo era perplessa per il riso che suscitava, ma dopo un momento si era resa conto che i pap e le mamme si stavano divertendo per la serata. Quando la nonna si avvicin, pens che avrebbe dovuto fare qualcosa di speciale per lei; o forse il calore della candela laveva talmente riscaldata che si spacc senza volerlo. Comunque tent di sorridere e la sua bocca si allarg improvvisamente da orecchio a orecchio. non ci avevi detto che aveva le orecchie, disse il bambino. no; le aveva dietro, rispose pap e il bambino sent il desiderio di colpirlo, ma pens di poter interrompere la storia, e cos lasci che pap proseguisse nel racconto. Quando la nonna vide che spalancava la bocca url, aiuto! viva! alz braccia e piedi e se il pap simpaticone non fosse stato pronto ad afferrarla e se non ci fossero stati altri quaranta o cinquanta figli e figlie e nipoti e pronipoti attorno a lei, sarebbe certamente caduta. Stando cos le cose, fecero muro intorno a lei e la sostennero, ma erano cos numerosi che urtarono la pompa e la zucca cadde e si spacc e il maiale che i

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ragazzi avevano disturbato e quello che aveva grugnito in continuazione perch pensava che la gente fosse venuta per dargli da mangiare urtarono la tavola staccata del recinto e uscirono e inghiottirono la zucca con la candela e tutto e quella fu la fine della piccola zucca che aveva voluto essere gloriosa. Quando il maiale mangi la candela sembrava il mago mangia fuoco. Disse il ragazzo. Proprio cos, rispose pap. Per un momento i bambini rimasero silenziosi. Poi il ragazzo disse: non c insegnamento morale in questa favola, vero pap? no davvero rispose pap. a meno che, soggiunse, la morale non sia che se non si vuole fare la triste fine della zucca orgogliosa non si deve essere ambiziosi. Perch? anche la zucca buona stata mangiata. Disse il bambino. vero, ammise pap. Per c una bella differenza tra essere mangiati dagli uomini e essere mangiati dai maiali. Disse la bambina. tutta la differenza possibile, replic pap; e scoppi a ridere e corse fuori dalla biblioteca prima che i ragazzi lo bloccassero.

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Butterflyflutterby e Flutterbybutterfly un mattino che il pap era andato a trovare il nonno, i bambini di suo fratello arrivarono correndo nella stanza e si ficcarono nel letto con lui. Faceva finta di dormire e anche quando il nipotino e la nipotina lo afferrarono e lo scossero, egli fece solo battere i denti e non diede segno di svegliarsi. Ma i ragazzi sapevano che stava scherzando e continuarono a strapazzarlo finch apr gli occhi si guard attorno e disse: oh, oh! Dove sono? Come se fosse smarrito. Sei a letto con noi, zio! gli gridarono; e si comportarono come se avessero temuto che lui volesse allontanarsi da loro tenendosi attaccati alle sue braccia. Ma lui rimase assolutamente fermo e disse semplicemente: Direi che voi siete a letto con me Sembra che questo sia il mio letto.

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la stessa cosa! Disse il nipotino. Come fai a dirlo? Domand lo zio, che era anche un pap. la stessa cosa se si tratta di incantesimo. altrimenti non lo . la nipotina chiese: Quale incantesimo? Perch sarebbe stata una gran bella fortuna ottenere quello che li aveva spinti a venire. era felice e lanci gridolini di gioia quando il pap disse: oh, una lunga storia. tanto meglio se lunga, direi; e tu, fratello, che ne dici? replic. il nipote si schiar due volte la gola e domand assonnato: la storia di un porcellino o di un principe azzurro? Perch aveva saputo dai cuginetti che il pap avrebbe raccontato la storia di un maialino se fosse capitata loccasione; e bisognava indagare e chiedergli quale avrebbe raccontato per prima. Beh, non saprei, rispose il pap. allinizio la storia di un Principe azzurro ma pu diventare la storia di un maialino prima della fine. Dipende dal comportamento del Principe. Ma non ho fretta di raccontarla e il pap nascose la faccia nel cuscino e finse di addormentarsi immediatamente. ecco, fratello, vedi? Disse la nipotina. Cosa succede a essere cos pignolo! Beh, sorella, replic il nipote non colpa mia. Dovevo chiederglielo. Sai cosa hanno detto.

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Bene, suppongo che dobbiamo svegliarlo unaltra volta, disse la nipotina con un sospiro, e cominciarono a spingerlo di qua e di l, ma non riuscirono a smuoverlo. Quando smisero, apr gli occhi. ora non dire dove sono? Disse la nipotina. il pap non pot trattenersi dal ridere perch stava proprio per fare quella domanda. Bene, veniamo alla storia. Volete sentirla e correre il rischio che il Principe rimanga tale fino alla fine ? Suppongo che dobbiamo, giusto sorella? S, ci affidiamo a te, zio, disse la nipotina; e pensando di blandirlo un po, prosegu. So che ce la metterai tutta. giusto fratello? no disse il nipote. Scommetto che il Principe rester tale fino alla fine. Scommetti anche tu, sorella? non scommetto proprio niente, disse la nipotina e abbracci il pap e appoggi la guancia contro la sua. lascio decidere allo zio e se diventer la storia di un maialino, sar per la morale. il nipotino non sapeva esattamente il significato della parola morale ma in fondo al suo cuore non aveva preferenze. Pensava a quanto sarebbe stato buffo un maialino nei panni di un Principe e disse: S, sar per la morale. il pap quel mattino era molto contrastato. Bene, disse. non lo so. non sono sicuro che ci sia una morale. Magnifico! Disse la nipotina e batt le mani per la

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gioia. allora il Principe sar il protagonista di tutta la storia! Se continuate ad interrompere, non ci sar nessuna storia. non sapevo che tu avessi gi cominciato, si difese la nipotina. non avevo cominciato, ma stavo per farlo. il pap rimase un momento in silenzio. il fatto che non aveva in mente nessuna storia; ed era cos stanco delle storie che era solito raccontare ai suoi bambini che non sopportava di ripeterne una di quelle, sebbene sapesse benissimo che nipotina e nipote lavrebbero gradita come se fosse stata nuova, e forse sarebbero stati anche pi felici, perch avevano sentito parlare di queste storie, di quanto fossero interessanti come quella della Gloria della Zucca, del Maialino che prese le Pillole Velenose e dellOrgoglioso Calessino che si era innamorato della Carrozza del Vagone Letto e Le Avventure della Bambola Giapponese Hopsing attraverso il Continente e LIncantesimo dei Viaggiatori Avidi e quella del Bambino le cui Gambe si trasformarono in Ruote di Bicicletta. infine il pap disse: Si tratta di una storia molto particolare: parla di un Principe e di una Principessa. oh! esclamarono insieme i bambini e poi si infilarono in bocca le coperte. Pap si sollev sul gomito e li guard severamente, prima luno e poi laltro.

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avete finito? Chiese come se fosse stato interrotto; ma in realt voleva solo guadagnare tempo, in modo da imbastire una storia qualsiasi. i bambini avevano paura di parlare e il pap prosegu con la sua scostante cortesia: Perch se avete finito, potrei dire qualcosa io. la storia parla di un Principe e di una Principessa, ma il punto che i loro nomi erano quasi identici. erano gemelli, il Principe era un maschietto e la Principessa era una bimba; questa fu una caratteristica che la loro madrina, una fata, oppose alla strega che cerc di fare esattamente il contrario; ma ci fece impazzire la strega al punto che la fata dovette cedere un poco e concesse che fossero chiamati quasi con lo stesso nome. a questo punto il pap si ferm e dopo aver aspettato che riprendesse il racconto, il nipote si permise di chiedere, molto educatamente: ti dispiacerebbe dirci come si chiamavano, zio? Pap si strofin la fronte. Ho cos poca memoria per i nomi! aspetta un attimo! adesso ricordo! i loro nomi erano Butterflyflutterby e Flutterbybutterfly. naturalmente i nomi li aveva appena inventati. e chi era luno e chi laltro, zio? Chiese la nipotina, non solo educatamente, ma addirittura affettuosamente, avendo paura che si inquietasse e smettesse di raccontare. Come?! avrei pensato che tu avresti riconosciuto il nome femminile quando lavessi sentito. Butterflyflutterby era il Principe e Flutterbybutterfly era la Principessa.

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non so proprio come faremo a distinguerli, sospir la bambina. Dovrete distinguerli, rispose il pap. Perch il fulcro della storia che se non ricorderete chi il Principe e chi la Principessa quando ve lo chieder, la storia finisce. cos e io non posso farci nulla. Sapevano che stava preparando loro una trappola, e furono entrambi folgorati dallo stesso pensiero. Si alzarono e si accostarono allo zio con le braccia aperte e i soffici capelli che si sfioravano in modo da tracciare una a, e si sussurrarono allorecchio: tu dici che uno e io dico che laltro, cos uno dei due dar la risposta giusta. Si buttarono gi nel letto e coprendosi fino al mento con le coperte, gridarono: non dirlo! non dirlo! e si sentivano esaltati per la trovata. Pap aveva sentito tutto; ridevano talmente che il loro sussurrio era udibile come se avessero parlato; ma fece finta di non aver sentito e pens di tenerli gi in pugno. ancora un po, disse, e non andr pi avanti. Continua! Continua! implorarono, e si dimenarono e risero al punto da sembrare impazziti. Bene, a che punto ero rimasto? anche questo era un espediente del pap per guadagnare tempo. ogni volta che non sapeva come andare avanti, chiedeva sempre, Bene, a che punto ero rimasto? ora aggiunse: S! ricordo! Cerano una volta un Principe e una Principessa e i loro nomi erano Butterflyflutterby e

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Flutterbybutterflay, ed erano gemelli e orfani; ma, da piccoli, vissero con la loro madrina che era una fata ed erano soliti aiutarla in casa e lei li aiutava nel loro regno, e lo manteneva in ordine per loro conto, e lasciava che giocassero e si divertissero. era il massimo dellordine; e se avesse trovato un granello di polvere o di sporco da qualche parte, avrebbe messo in moto lesercito per lavare e poi carteggiare, e poi lucidare con un panno ruvido fino a renderlo splendente. il pap del Principe e della Principessa aveva preso le sue precauzioni prima di morire, sottomettendo tutti i suoi nemici; e la conseguenza fu una pace duratura, cos lesercito non aveva niente da fare eccetto la manutenzione del regno. Questa fu la ragione per cui la madrina fata aveva incaricato il general Maggiore di metter via i cannoni e di dotare i soldati di lunghe piume per spolverare. Marciavano con dei pali sulle spalle e trasportavano strofinacci per spolverare nelle cinture, a mo di baionette; e ogni volta che giungevano in un posto che la fata madrina riteneva polveroso - lei li seguiva sempre in un cocchio di diamante - diceva al generale di ordinare: Fissare gli spolveratori! Pronti! Via! Spolverate! e cos il posto veniva ripulito. Ma il general Maggiore era solito nascondersi dietro la chiesa e piangere, si sentiva sminuito a dare simili ordini e con dolore ricordava i bei tempi andati quando ordinava ai suoi uomini la carica contro il nemico, e copriva il campo di sangue, invece di essere costretto a farlo splendere di pulito come ora. tuttavia faceva quello che la fata madri-

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na gli diceva, perch aveva il senso del dovere e riforniva la truppa di detersivi e aspirapolvere per la pulizia e spazzole e strofinacci. la fata madrina... Chiedo scusa, zio, disse il nipotino, con il massimo rispetto, ma vorrei farti una domanda. Posso? Cosa c? rispose il pap col tono pi severo possibile. ah, fratello mio! Balbett la nipotina; sapeva che lo zio era assai sarcastico e temeva che potesse dire una battuta ironica. Beh, volevo chiedere solamente se la storia riguardava la fata madrina o il Principe e la Principessa. Benissimo, rispose il pap, hai fatto la tua domanda. non ti prometto di rispondere e sono lieto di informarti che la storia finisce. Suppongo di andare di nuovo a dormire. non mi piace essere svegliato cos nel cuore della notte. Fratello, sarai soddisfatto ora! Disse la nipote. il nipote finse di non sentire la domanda. Disse: Bene sorella, se la storia non va avanti mi piacerebbe fare unaltra domanda allo zio. Comera grande il cocchio di diamante della fata madrina? le solite dimensioni dei cocchi. oh, doveva trattarsi di un diamante enorme allora! in effetti lo era, disse il pap; e sembr che avesse dimenticato di essere arrabbiato, o forse gli era venuto in mente come proseguire, perch continu come se niente fosse accaduto. la fata madrina era tanto severa circa il disordine perch era prerogativa regale - cio nessuno

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eccetto il re o la famiglia del re aveva il diritto di mettere disordine, e se lo avesse fatto qualcun altro, avrebbe violato una prerogativa reale. Dovete sapere, spieg il pap che un tempo e in antichi paesi la famiglia reale poteva fare cose che nessunaltra famiglia aveva il diritto di fare. Questo in fondo lunico vantaggio di avere una famiglia reale. Ma la fata madrina del Principe... Butterflyflutterby, disse la nipote. e la Principessa... Flutterbybutterfly, disse il nipote. giusto,conferm il pap. i bambini avvicinarono nuovamente le loro teste formando una a maiuscola e bisbigliarono: non ci ha beccato questa volta, e si buttarono allindietro ridendo e il pap dovette continuare. la fata madrina pens che avrebbe cercato di crescere il Principe e la Principessa meglio di altri Principi e Principesse e cos disse che lunica cosa che avrebbero potuto fare, diversamente dalle altre persone, era mettere disordine. Se una persona veniva colta in flagrante, veniva bandita; e cera unaltra legge altrettanto terribile. Che legge era? Domand il nipote, tutto dun fiato, ansioso di sapere. Che chiunque fosse stato sorpreso a riordinare, in qualsiasi parte del regno, e fosse emerso che il disordine dipendesse dai gemelli reali, questa persona sarebbe stata buttata gi da una torre.

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Morivano? Domand la nipotina, piuttosto timidamente. Beh, no, non morivano, ma rimbalzavano assai in alto. Vedete, cadevano su di un materasso di gomma indiana alto venti piedi. Causava loro un certo spavento; e quello il vantaggio di buttare le persone gi da unalta torre. il nipote si affrett ad approfittare dellopportunit offerta di fare domande. Che cosa intendi esattamente per mettere disordine zio? Buttare cartacce in giro, deturpare il paesaggio, spargere marmellate o melassa nei prati, accendere fal nel cortile dietro casa o abbandonare bambole intorno al trono. Ma che cosa vi ho detto a proposito delle domande? ora c unaltra cosa che dovete sapere attinente a questa storia: quando si arriva al momento centrale, se respirate forte o fate un minimo movimento, la storia si ferma, proprio come se aveste dimenticato il nome del Principe o della Principessa. Chiaro? i bambini emisero un s sussurrato e si nascosero sotto le coperte tenendole strette come per impedire ogni movimento. Pap prosegu: Dunque, allorch queste due leggi entrarono in vigore nel reame e quaranta o cinquantamila ragazzi furono estradati per aver commesso infrazioni alla pulizia, e quasi altrettante vecchie signore furono buttate gi dalla torre per aver rimediato alle intemperanze del Principe e della Principessa Butterflyflutterby

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e Flutterbybutterfly, i giovani Khan e Khant dei tartari vennero nel regno con uno splendido seguito di accompagnatori per scegliere una sposa ed uno sposo fra i rampolli reali. Poich nella famiglia reale non cerano figli eccetto i gemelli, la scelta di Khan e di Khant naturalmente cadde sul Principe... Butterflyflutterby! e la Principessa... Flutterbybutterfly! giusto. accadde pure che Khan e Khant fossero fratello e sorella; ma se non siete capaci di dire chi fosse il fratello e chi fosse la sorella, la storia finisce qui. Ma perch zio? disse la bimba in tono di rimprovero, tu non ci hai ancora detto chi era luno e chi laltra! lo so. Sto cercando di scoprirlo. Vedete, con questi nomi asiatici talvolta impossibile scoprirlo. Si deve attendere e vedere il loro comportamento. Se sopravvenisse una battaglia da qualche parte e uno di loro si mettesse a piangere e a scappare, suppongo con un certo margine di sicurezza che dovrebbe trattarsi della sorella; ma anche allora non saprei se chiamarla Khan o Khant. allora che cosa si fa? Chiese il nipote. non lo so, rispose il pap. Dobbiamo solo aspettare. Forse lo scopriremo quando incontrano il Principe e la Principessa. non penso che il ragazzo si innamori di un altro ragazzo. no, disse la nipote, ma potrebbero andare insieme a giocare.

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vero, disse il pap. Dobbiamo stare attenti. naturalmente Khan e Khant hanno rovinato il paesaggio, attraversando il regno, imbrattando la natura con la marmellata - erano ghiotti di marmellata - e arrivati al palazzo del Principe e della Principessa si accamparono nel cortile retrostante, e accesero dei fal per cucinare e fecero un terribile disastro. Dunque, ci fu grande agitazione per questo. il generale Maggiore tenne in armi i suoi uomini giorno e notte e la fata madrina era cos oberata di lavoro da rischiare una febbre cerebrale, e se non avesse preso sei sedativi ogni sera, certamente lavrebbe avuta. Perch il problema era che cosa fare circa il disordine causato da Khan e da Khant. erano ospiti e sarebbe stato scortese espellerli, appartenevano ad una famiglia reale e quindi nessuno aveva il coraggio di fare ordine. lintero regno era in uno stato deplorevole e ogni volta che la fata madrina dava unocchiata al cortile retrostante il palazzo, si sentiva sprofondare. le cose andarono di male in peggio. lunica persona che se ne rallegrava era la strega cattiva che non si era mai divertita tanto in vita sua; e quando la fata madrina contatt il gran Visir e il Cad e chiese loro di promulgare una nuova legge in modo da consentire allesercito di fare ordine al seguito degli ospiti reali senza incorrere nella pena della torre, la strega cattiva lanci un incantesimo su tutto cos che non si distinguesse pi chi avesse fatto questo o quello, e comunque i quattro giocavano sempre insieme.

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Sembr che la povera fata madrina impazzisse completamente e fece quasi impazzire il generale dando un ordine e subito dopo revocandolo. Disse che si doveva intervenire, aveva gi sopportato abbastanza; e avrebbe gestito personalmente la situazione. Si rese conto che non avrebbe avuto pace finch il Principe e la Principessa, Khan e Khant non si fossero sposati. Mand a chiamare limam capo e gli disse di celebrare subito i matrimoni, sotto la sua responsabilit. limam si inchin fino a terra - e non gli fu facile essendo piccolo e corpulento e dovette farlo un po di sghembo - e disse di sapere di dover obbedire, ma che non avrebbe potuto celebrare il matrimonio finch non avesse saputo chi era luno e chi laltra. la fata madrina url: non mi interessa saperlo! Sposateli cos come capita! Ma ripensandoci si rese conto che non era possibile e cos cerc dinventare una scappatoia. un mattino si svegli con una splendida idea e faceva fatica ad aspettare di fare colazione prima di mandare a chiamare il generale Maggiore. non controllava pi i suoi nervi e appena lo vide gli grid: una battaglia finta oggi... adesso... in questo momento! Subito, subito, subito! il generale le chiese di spiegarsi e cos cap che la fata madrina voleva che lui organizzasse una gran parata e una battaglia simulata coinvolgendo tutto lesercito, in onore di Khan e di Khant; tutta la corte doveva presenziare e specialmente le signore pi paurose che, quando

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sono spaventate, con le loro urla atterriscono da morire le persone. il generale stava proprio per informarla che i fucili e i cannoni si erano arrugginiti e la polvere da sparo si era degradata per non essere stati usati per lungo tempo, a causa della pulizia ininterrotta che avevano dovuto portare avanti; ma la fata madrina batt il piede e lo fece scappare. Cos la sola cosa che pot fare fu di mettere al lavoro tutti gli gnomi per fare fucili, cannoni e polvere da sparo, e per mezzogiorno tutto fu pronto e per il pomeriggio si pot dare inizio alla battagli simulata. le truppe marciarono avanti e indietro, spararono in aria per tutto il pomeriggio, fecero brillare le mine e saltare per aria polveriere, lanciarono petardi e proiettili con i cannoni. Cera un tale e terribile strepito e fracasso che non si riusciva a sentire neppure il proprio pensiero e molte dame di corte erano sofferenti a causa di ci. tutte chiesero di prendere congedo, ma la fata madrina non concesse alcun congedo. le costrinse a stare sedute intorno al campo di battaglia e le lasci strillare fino a diventare rauche. Cos molte di loro svennero e si dovettero portare le canne da innaffiare il giardino e spruzzare i loro volti per tutto il pomeriggio. Ma liniziativa fu un fallimento per quanto concerne Khan e Khant. la fata madrina si aspettava che allinizio degli spari la ragazza, qualunque essa fosse, si sarebbe messa a urlare e cos sarebbe stata identificata. Ma il padre di Khan e Khant era stato un famoso guerriero e

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aveva labitudine di portare con s in battaglia i bambini fin dagli anni dellinfanzia, in parte perch sua moglie era morta e non si fidava della bambinaia di corte e in parte perch voleva rinsaldare i loro nervi. Cos ora entrambi battevano le mani e si divertivano a guardare la battaglia simulata sul campo. al tramonto la fata madrina conged tutti. Doveva farlo. le truppe avevano sparato tutta la polvere e gli gnomi non erano in grado di fornirne altra fino al giorno seguente. Cos sal sul cocchio di diamante per tornare in citt, mentre la corte la seguiva e vi garantisco che aveva laria assai corrucciata. Disse al gran Visir che non vedeva soluzione al problema e stava per cedere ad una crisi isterica quando un ragazzo a piedi nudi venne avanti riportando la mucca dal pascolo. la fata madrina non se ne preoccup perch si trovava sul cocchio, ma le dame di corte erano a piedi e cominciarono a gridare, oh, la mucca! la mucca! e si rifugiavano dietro i cavalieri e sulla staccionata finch ci fu spazio; e chi pensate che abbia trovato la fata madrina sul tetto del suo cocchio? il nipote e la nipotina avevano paura a fare supposizioni e il pap disse: Khant! la fata madrina la tir dentro il cocchio, labbracci e la baci, era felice di aver scoperto la sua identit; e ferm la processione in quel luogo, chiam limam che un in matrimonio Khant con il Principe... Pap tacque, il nipote e la nipotina erano esitanti, ed

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egli disse seccamente: Dunque? il fatto che erano stati cos confusi tra Khan e Khant di tartaria che avevano dimenticato chi fosse Butterflyflutterby e chi Flutterbybutterfly. tentarono gridando uno un nome e uno laltro, ma il pap disse: oh, no! Cos non funziona. lho gi provato io e non funziona mai. Ho sentito che vi siete suggeriti sottovoce che nome dire, e avete aggiunto al reato di dividervi i ruoli anche il reato della distrazione. la storia finita, definitivamente. il nipote si stiracchi e si sedette sul letto. finita comunque. Davvero? Che ne stato della strega cattiva? il nipote si ributt gi costernato. Zio, disse la bambina con molto garbo, io non ho detto che finita. Ma lo , disse il pap. e sono felicissimo che abbiate dimenticato il nome del principe perch questa storia potrebbe durare allinfinito se lascoltatore se lo ricorda. Suppongo, intervenne il nipote, che si possa indovinare. Si pu, ammesso che si indovini esattamente. Se sbaglia, deve essere buttato gi da unalta torre... la stessa dalla quale fu buttata gi la strega cattiva. ecco! grid il nipote, avevi detto che non ce lavresti rivelato. Quanto era alta quella torre, zio? era come la torre eiffel di Parigi? non proprio. era alta circa un metro.

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oh! allora la strega cattiva era una nana? Chi ha detto che era una nana? Sarebbe stato inutile buttarla gi dalla torre se non fosse stata nana. non ho mai detto che sia stato utile. lo fecero per sfizio. la risposta suscit la reazione del nipote che cominci a prendere a pugni il pap e il pap reag con una risata: Vedi, il guaio fu di impedirle di rimbalzare pi in alto della torre. era leggera comunque perch era una strega e dopo il primo rimbalzo dovettero impiegare due gendarmi per tirarla gi - un gendarme diurno e uno notturno - e volava cos velocemente su e gi che sembrava una colonna solida di strega. lei si divert parecchio, ma almeno la cosa la tenne lontana dal fare dispetti. adesso, zio, disse la nipotina, stai esagerando. Che ha fatto la fata madrina dopo che tutti si sposarono? Dunque, la storia non lo stabilisce nel dettaglio. Ma si dice che quando divent fata nonna non fosse severa neanche la met circa la pulizia e concesse al povero generale Maggiore un po di pace, o un po di guerra insomma. Ci fu una sommossa tra i genietti non molto tempo dopo e il generale impieg dieci o quindici anni per domarla. il nipote era rimasto tranquillo per un momento. ora cominci a ridere. Perch ridi? gli chiese lo zio. rido pensando a come Khant si arrampic sul tetto

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del cocchio quando arriv la mucca. Proprio come fanno le bambine che hanno sempre paura delle mucche. alla bambina vennero le lacrime agli occhi; era molto suscettibile, e facilmente si offendeva quando si prendevano in giro le bambine. Beh, ma non aveva paura del cannone. unosservazione giusta disse lo zio. e ora che ne dite di far colazione? i bambini si alzarono da letto con un balzo e fecero a gara su chi avrebbe raggiunto prima la porta. Dimenticarono di ringraziare lo zio, ma non sembr che egli si aspettasse un ringraziamento.

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indice natale tutti i giorni tacchini che invertono i ruoli il trenino e il pacific express la gloria di una zucca butterflyflutterby e flutterbybutterfly 9 21 34
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nella collana light 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. Emilia Pardo Bazn - La goccia di sangue Rebecca West - Parthenope Jack London - Preparare un fuoco Mark Twain - Shakespeare davvero morto? Mark Twain - Come raccontare una storia e larte di mentire Jerome K. Jerome - Storie di fantasmi per il dopocena Charles Dickens - Perdersi a Londra Paul Gauguin - Noa Noa / Profumo Guy De Maupassant - Amo la notte con passione Ellis Parker Butler - Un Babbo Natale magro Jack London - Cacciatore di anime Mark Twain - Contro limperialismo Jerome K. Jerome - Lo scherzo del filosofo Robert Louis Stevenson - Larte della scrittura O. Henry - Una storia di Natale non finita Herman Melville - Io e il mio camino John M. Synge - Vagabondo in Irlanda Rudyard Kipling - Luomo che voleva essere re Jack London - La classica faccia da pugile W. B. Yeats - Il pi felice dei poeti Francis S. Fitzgerald - Vivere con 36.000 dollari allanno Jerome K. Jerome - Cura e manutenzione della donna W. B. Yeats - Sono diventato un autore Edgar Allan Poe - Impareggiabili notizie Henry James - Autobiografia degli anni di mezzo Sherwood Anderson - Il romanzo perduto Ring Lardner - prima di conoscerti ero molto pi in forma Theodore Dreiser - Piangeremo per questi sogni?

Finito di stampare a Fidenza nel mese di novembre 2011 | Mattioli 1885

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