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Sommario
Pi gente ci entra pi bestie ci sono di Diego Novelli...............................................................pag.1 Cassano, Cecchi Paone e i froci in nazionale di Giulia Zanotti................................................pag.2 Una lezione dalla torre di Roberta Covelli....................................................................................pag.3 Crisi: pi ammortizzatori sociali per i giovani di Cesare Damiano.............................................pag.3 Su la testa compagni della sinistra! di Diego Novelli...................................................................pag.4 A Monti lo spread non fa paura: Pronte nuove misure per la crescita di Beatrice Lavinia Melis..............................................................................................................................................pag.5 Allarme Lagarde: tre mesi per salvare l'euro di Giulia Zanotti....................................................pag.6
Ed ecco al suo fianco Fabrizio Rondolino, in giovent dirigente nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, poi funzionario a botteghe oscure nel Pci, per diventare successivamente uno dei pi stretti collaboratori di Massimo D'Alema a Palazzo Chigi. Rifiut la fusione a freddo i Ds con la Margherita diventando una firma importante de "Il Giornale", l'organo della famiglia Berlusconi. Recentemente con un altro stretto collaboratore di D'Alema, gi assessore di Bassolino a Napoli (Claudio Velardi, sponsor della presidente del Lazio Polverini) ha fondato un'agenzia online chiaramente orientata in modo speculare al suo recente passato politico. Venghino, venghino....
Infine l'Istat lancia ancora una volta l'allarme giovani: negli ultimi tre anni cresce di quasi l'8% il tasso di disoccupazione e aumenta il numero di coloro che il lavoro non lo cercano e hanno smesso di studiare. Per questo insistiamo sul fatto che il governo adotti prontamente politiche di stimolo allo sviluppo e che gli ammortizzatori sociali previsti dalla nuova riforma siano maggiormente inclusivi per i giovani che perdono il lavoro.
Va messo sul conto, per, che se questo postulato (tra l'altro sancito a chiare lettere dalla Costituzione della nostra Repubblica) viene perseguito con coerenza e fermezza produce una reazione uguale e contraria di tutte le forze che temono di perdere il loro status di controllo e di privilegio nella societ. Cos accaduto non molti anni fa di fronte alla spinta riformatrice del decennio Settanta. La stagione del compromesso storico, delle amministrazioni di sinistra, le grandi riforme come il servizio sanitario nazionale, lo statuto dei diritti dei lavoratori, la trasformazione del diritto di famiglia, i decreti delegati nella scuola, la "legge Basaglia", i processi di modernizzazione della produzione nel Paese, il divorzio, il diritto all'aborto, le nuove forme di democrazia partecipata nelle fabbriche con la sostituzione della vecchia Commissione Interna con i consigli dei delegati e nelle grandi citt la nascita dei comitati spontanei di quartiere. In sintesi: democrazia e partecipazione. Si sono messi in atto tutti gli strumenti, anche i pi atroci, per fermare quel processo: stragismo, terrorismo nero e rosso, P2, mafia, criminalit comune, corruzione, eccetera eccetera. Ma se con la memoria andiamo a rivisitare ci che a scuola non ci stato insegnato scopriamo che duemila anni fa il progresso del primo cristianesimo stato soggetto ed interpretato come una dottrina egalitaria e dunque latrice di un messaggio sociale e rivoluzionario, tant' che venne perseguitato sino a quando la struttura rappresentativa di questo movimento avviato da un uomo chiamato Ges di Nazareth assunse definitivamente un potere temporale con il Papa Vittore I (189-198) il quale impose la volont romana degli imperatori. E la Chiesa Cattolica di Roma stata sempre come istituzione schierata dalla parte dei pi forti, tranne la breve parentesi del Concilio Vaticano Secondo ben presto messo in soffitta. Oggi pi che mai giunto il momento, "approfittando" della crisi che ci coinvolge per tirare su la testa non temendo di dichiararsi di sinistra e di voler cambiare (come dicono i giovani) il mondo. La disastrosa esperienza del "socialismo reale" nel corso della quale stata stuprata la parola comunismo, non pu essere motivo di vergogna o di pentimento per chi si sempre ostinato a credere nei valori dell'uomo, delle sue necessit e delle sue aspirazioni.
maggiore l'alienazione e la ripulsa se si fossero dovuti accettare come in Grecia. Monti ha poi annunciato che nei prossimi verranno varate nuove misure per la crescita. Un passo molto importante in una fase delicata dal momento che lo spread tornato a salire raggiungendo picchi che non si toccavano da alcuni mesi. Un fatto, secondo il premier, dovuto a turbolenze del mercato europeo connesse alla situazione della Grecia e non tanto all'Italia e che si potrebbe risolvere a breve. Se dal consiglio europeo del 28 ci sar un credibile pacchetto europeo sulla crescita e se si recepisce una prospettiva di sviluppo, allora - ha sottolineato - lo spread italiano diminuir. Insomma, bando ai pessimismi Monti si dice sereno sul futuro dell'Italia: infondo, baster raddoppiare gli sforzi e la fatica.