Studio Grisanti
Da: A: Geom. Massimo Grisanti [massimo.grisanti@geopec.it] 'usg@mailbox.governo.it'; 'regionetoscana@postacert.toscana.it'
Inviato: sabato 25 febbraio 2012 15.39 Oggetto: I: INVITO A SOLLEVARE LA QUESTIONE DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DELLA LEGGE REGIONE TOSCANA N. 4/2012 - ISTITUZIONE DI CONDONO EDILIZIO REGIONALE Si rinvia. Massimo Grisanti
Da: Geom. Massimo Grisanti [mailto:massimo.grisanti@geopec.it] Inviato: sabato 25 febbraio 2012 15.25 A: 'maito:usg@mailbox.governo.it'; 'regionetoscana@postacert.toscana.it' Cc: 'pg.firenze@giustizia.it'; 'prot.procura.siena@giustiziacert.it'; 'prot.procura.firenze@giustizia.it'; 'prot.procura.grosseto@giustiziacert.it'; 'prot.procura.livorno@giustiziacert.it'; 'prot.'; 'prot.procura.arezzo@giustiziacert.it'; 'prot.procura.massa@giustiziacert.it'; 'prot.procura.lucca@giustiziacert.it'; 'prot.procura.pistoia@giustiziacert.it'; 'prot.procura.prato@giustiziacert.it'; 'presidenza.repubblica@quirinale.it'; 'ccost@cortecostituzionale.it'; 'comune.poggibonsi@postacert.toscana.it' Oggetto: INVITO A SOLLEVARE LA QUESTIONE DI LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DELLA LEGGE REGIONE TOSCANA N. 4/2012 - ISTITUZIONE DI CONDONO EDILIZIO REGIONALE
Al Dott. Mario Monti, in qualit di Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana Al Dott. Antonio Catrical, in qualit di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana.
E p.c. Al Presidente della Repubblica Al Presidente della Giunta della Regione Toscana AllAssessore allUrbanistica e Territorio della Regione Toscana Al Presidente del Consiglio della Regione Toscana Al Presidente della Corte Costituzionale Al Procuratore Generale presso la Corte dAppello di Firenze Ai Procuratori della Repubblica di Firenze,
OGGETTO: Invito alla sollevazione innanzi alla Corte Costituzionale della Legge della Regione Toscana 31 gennaio 2012, n. 4, entrata in vigore il 18/2/2012. Il sottoscritto geom. Massimo Grisanti, iscritto al Collegio dei Geometri della Provincia di Siena al n. 817, residente in Poggibonsi (SI) via Dante n. 14,
INVITA 1. Il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana Dott. Mario Monti a
sollevare innanzi alla Corte Costituzionale la questione di legittimit costituzionale della Legge della Regione Toscana 31 gennaio 2012, n. 4, entrata in vigore il 18/2/2012, per i motivi indicati in appresso nello specifico studio;
3. i sigg. Procuratori della Repubblica delle varie Procure regionali a valutare attentamente le
rilevate questioni di illegittimit costituzionale ai fini della corretta applicazione del D.P.R. n.
25/02/2012
Pagina 2 di 8
380/2001 in tutto il territorio regionale. Con Ossequi. Poggibonsi, l 25/02/2012 Geom. Massimo Grisanti
Lappropriazione della materia del Governo del Territorio da parte della Regione Toscana con il silente consenso dello Stato
(Spunto di riflessione allindomani della emanazione della L.R.T. 31 gennaio 2012, n.4 Manifesta illegittimit costituzionale di varie disposizioni di legge)
di MASSIMO GRISANTI
Con la promulgazione della Legge regionale 31 gennaio 2012, n. 4 la Regione Toscana insegna (vecchio vizio di noi toscani che ci sentiamo sempre ganzi fin dai tempi del Granducato) alle altre regioni a statuto ordinario come fare per modificare la Costituzione della Repubblica senza necessariamente percorrere le vie del Parlamento. Se la questione non fosse seria, la mia potrebbe essere scambiata per una battuta di spirito. Invece, linsistenza con la quale la Regione Toscana continua nella strada di voler cercare scappatoie al giudicato della Corte Costituzionale (sentenza n. 182/2006) riguardo alla materia delledilizia antisismica, e rimedi avverso linopinata adozione della Delibera di Consiglio Regionale n. 431 del 19/6/2006 con la quale istitu in difetto assoluto di attribuzione una nuova zona sismica 3S, mi porta ad intravedere, nellazione legislativa della Regione, una qualche forma di attentato alla Costituzione. La nuova legge regionale un compendio di manifeste illegittimit costituzionali che, qualora non venissero sollevate innanzi alla Consulta dal Governo, finirebbe per far comprendere come vi sia unIntesa trasversale che ha come fine quello di salvare la Casta Politica ed Amministrativa da manifesti episodi di irresponsabilit, per risolversi in assai probabile danno della pubblica incolumit dei Cittadini in caso di eventi tellurici (anche il recente sisma dellAbruzzo non sembra aver insegnato niente se non a ridere e a fregarsi le mani per gli affari economici che si materializzano alla barba delle disgrazie altrui). Ma scendiamo nel dettaglio, senza seguire lordine delle disposizioni di legge. 1. La Regione Toscana ha trasformato laccertamento di conformit previsto e disciplinato dal legislatore statale allart. 36 del D. Lgs. n. 378/2001 in un condono edilizio.
25/02/2012
Pagina 3 di 8
1.1
Occorre premettere che la Corte Costituzionale (sentenza n. 370/1988) ha avuto modo di statuire che: Tutto ci discende dalla natura dell'"accertamento in conformit" (e della relativa sanatoria) ex art. 13, diversa da quella del procedimento in sanatoria di cui all'art. 35: il primo, infatti, e non quest'ultimo, si conclude positivamente soltanto allorch si accerti che, gi nel momento in cui sono state realizzate, e, tuttora, nel momento della domanda di cui allo stesso art. 13, le opere non si rivelano contrastanti con gli strumenti urbanistici generali e di attuazione, pur essendo state costruite nella mancanza od in difformit dalla concessione od autorizzazione: la concessione in sanatoria di cui all'art. 13 accerta, pertanto, la natura solo "formale" e non "sostanziale" dell'abuso edilizio.. 1.2 La formulazione dellistituto dellaccertamento di conformit gi previsto dallart. 13 della Legge n. 47/1985 rimasta inalterata con lart. 36 del D. Lgs. n. 378/2001. 1.3 La Regione Toscana, sulla scorta dellaccertamento di conformit ex art. 36 del D. Lgs. n. 378/2001, ha previsto anchessa nella L.R.T. n. 1/2005 tale istituto, mediante la formulazione dellart. 140 che prevede la c.d. doppia conformit. 1.4 Lo stesso TAR Toscana (ex multis: Sez. III, con sentenza n. 6638/2010 (Pres. Radesi, Est. Di Santo) ha pi volte stabilito che lart. 36 del D.P.R. n. 380/2001 vuole la c.d. doppia conformit. 1.5 Lo stesso TAR Toscana (sentenza n. 1214/2011, Pres. Radesi, Est. Bellucci) ha invitato ad una lettura costituzionalmente orientata dellart. 140 della L.R.T. n. 1/2005. 1.6 Orbene, in totale assenza di competenza legislativa (visto che nella materia del governo del territorio i principi fondamentali sono di esclusiva competenza statale), la Regione Toscana mediante il combinato disposto delle novelle normative introdotte alla L.R.T. n. 1/2005 con le disposizioni di cui agli articoli 5, 6 e 7 della L.R.T. n. 4/2012 ha completamente stravolto il contenuto dellaccertamento di conformit, trasformandolo in un condono edilizio. 1.7 Infatti, considerato che per ottenere il permesso in sanatoria non pi necessario che lopera abusivamente eseguita abbia il requisito della c.d. doppia conformit alla disciplina edilizia (come espressamente prescrive lart. 36 del D. Lgs. n. 378/2001) ecco che in tutte le zone sismiche della Toscana, ovverosia in tutta la Toscana possibile ottenere il titolo abilitativo in sanatoria anche per abusi edilizi che, al momento dellistanza di accertamento, non rispettano le norme tecniche antisismiche. 1.8 Ma vi di pi. 1.9 Nonostante che sia pacifico che laccertamento di conformit ai sensi dellart. 36 del D. Lgs. n. 378/2001 non ammette la modificazione dellopera abusivamente eseguita al fine di ottenere il titolo in sanatoria, ecco che la Regione Toscana, invece, consente lapprovazione di un progetto di adeguamento sismico (come al tempo del condono edilizio ex Legge n. 47/1985) al fine di poter rilasciare il permesso a sanatoria. 1.10 La strampalatezza di una siffatta disposizione normativa emerge in tutta la sua forza nel caso in cui labuso edilizio stato consumato in un palazzo condominiale e il progetto di adeguamento sismico vada ad interessare le
25/02/2012
Pagina 4 di 8
strutture portanti (beni comuni ex art. 1117 c.c.) oltre a prevedere tali interventi in propriet altrui. 1.11 Peraltro, oltre ad essere manifestamente in contrasto con gli articoli 2 e 36 del D. Lgs. n. 378/2001 (e quindi palesemente incostituzionale), il neo istituito condono edilizio toscano pure in contrasto con la stessa L.R.T. n. 1/2005 e specificamente con larticolo 76, il quale dispone che La disciplina dell'attivit edilizia contenuta nella presente legge non incide sull'applicazione delle vigenti disposizioni relative alla competenza legislativa dello Stato in particolare nelle materie penali e tributarie. 1.12 Il novellato accertamento di conformit regionale trattandosi di condono edilizio sine die per non porsi in contrasto con le vigenti disposizioni statali (leggi: art. 36 del D. Lgs. n. 378/2001) non pu che essere basato sul presupposto del riconoscimento anche implicito, mediante il non esercizio del potere dimpugnativa alla Consulta, che cos fornisce alla causa un contributo determinante da parte dello Stato di una competenza legislativa esclusiva regionale riguardo ai principi fondamentali in materia di governo del territorio. Da qui la modifica dellart. 117 della Costituzione con una ordinaria legge di una regione a statuto ordinario. 1.13 Infine, si evidenzia che la Regione Toscana non pu nemmeno giustificare le novelle normative in commento con il motivo del perseguimento della maggior sicurezza possibile delle persone e dei beni rispetto ai fattori di rischio connessi all'utilizzazione del territorio (art. 1 della L.R.T. n. 1/2005) perch altrimenti si arriverebbe al paradosso che i formulati principi delle leggi regionali finirebbero per giustificare ogni modifica costituzionale ed ogni contrasto con i principi fondamentali contenuti nella legislazione statale. 1.14 Per non considerare che con siffatta legge la Regione Toscana pone i dirigenti comunali in una posizione alquanto scomoda: da un lato se non rilasciano i permessi a sanatoria possono essere denunciati per omissione datti dufficio, dallatro se lo rilasciano possono essere denunciati per abuso dufficio. Il tutto alla faccia del buon andamento della pubblica amministrazione. 1.15 Per tali motivi ritengo che la L.R.T. n. 4/2012 contrasti con gli articoli 3, 25, 97 e 117, comma terzo della Costituzione. *** 2. La Regione Toscana ha istituito nuovi titoli abilitativi. 2.1 Il novellato articolo 118 della L.R.T. n. 1/2005 ad opera dellart. 5 della L.R.T. n. 4/2012 introduce ex abrupto due nuovi titoli abilitativi in materia antisismica: a) lautorizzazione sismica in sanatoria; b) la certificazione di rispondenza in sanatoria. 2.2 Anche di recente la Corte Costituzionale (sentenza n. 309/2011) era nuovamente intervenuta a ricordare che il settore dei titoli abilitativi nella materia del Governo del territorio di esclusivo appannaggio della
25/02/2012
Pagina 5 di 8
competenza legislativa esclusiva dello Stato (cfr. anche C. Cost. n. 303/2003). 2.3 Non vi chi non veda che listituzione dellautorizzazione sismica in sanatoria del tutto contrastante con gli articoli 93 e 94 del D.P.R. n. 380/2001, cos come ambedue i neo-istituiti titoli sismici in sanatoria sono in contrasto con lart. 100 del D. Lgs. n. 378/2001. 2.4 Il contrasto deriva dal fatto che solamente la Regione titolare della competenza propria (e pertanto non delegabile, a fortiori a liberi professionisti) di accertamento (art. 100 del D. Lgs. n. 378/2001): a) sia delle violazioni procedimentali (assenza della preventiva autorizzazione sismica o della denuncia per i lavori eseguiti in zona a bassa sismicit); b) sia delle violazioni sostanziali (violazioni delle norme tecniche) alla disciplina antisismica. 2.5 Lintero Capo IV della Parte II del D.P.R. n. 380/2001, ed in particolare lart. 100 del D. Lgs. n. 378/2001, non prevede alcun speciale titolo abilitativo a sanatoria, con la conseguenza che per le violazioni procedurali (assenza di titolo) lunica sanzione amministrativa prevista dalla legge statale la demolizione, mentre per le costruzioni assistite ab origine dal titolo abilitativo ed eseguite in corso dopera in difformit dalle norme tecniche consentita ladozione di provvedimenti di riduzione in conformit, che tuttavia non costituiscono titolo a sanatoria. 2.6 E evidente che il legislatore statale, a tutela del valore primario costituzionale della salute e della pubblica incolumit, stato oltremodo severo nel punire la realizzazione di opere sine titulo mediante limposizione dellirrogazione dellesclusiva sanzione demolitoria, senza che sia possibile rimediare in alcun modo mediante il rilascio di titoli abilitativi a sanatoria. 2.7 Va da s che laddove, invece, lart. 100 prevede che per le opere dotate di titolo abilitativo preventivo realizzate in difformit dalle norme tecniche costruttive sia prevista la riduzione a conformit, tale provvedimento regionale alla pari della sanzione gi prevista dallart. 12 della Legge n. 47/1985 ed oggi dallart. 34 del D. Lgs. n. 378/2001 consente il mantenimento dellopera parzialmente difforme dal titolo, ma non ne consente, ai sensi dellart. 36, il conseguimento del permesso a sanatoria (cos facendo il legislatore ha confermato una forma di tolleranza dellabuso, senza possibilit di ulteriori interventi sul bene se non quelli di carattere manutentivo). 2.8 Pertanto, larticolo 5 della L.R.T. n. 4/2012 manifestamente incostituzionale per contrasto con gli articoli 2, 94 e 100 del D. Lgs. n. 378/2001 e con gli articoli 3, 25, 97 e 117, commi secondo e terzo della Costituzione, in quanto la speciale normativa antisismica (rientrante nella competenza esclusiva statale della sicurezza e dei livelli essenziali delle
25/02/2012
Pagina 6 di 8
prestazioni) esprime il principio fondamentale della assidua vigilanza e controllo delle costruzioni, che si caratterizza sia mediante la previsione di esclusivi titoli abilitativi sismici di carattere preventivo, sia mediante la voluta assenza di titoli abilitativi a sanatoria, sia mediante la comminazione della sola sanzione demolitoria per le opere eseguite sine titulo. *** 3. La Regione Toscana ha definito quali sono le zone di bassa sismicit. 3.1 Occorre premettere che in alcuna parte del complesso della disciplina antisismica statale si trova la definizione della zona di bassa sismicit o, meglio, si trova scritto che le zone sismiche 3 e 4 sono a bassa sismicit. 3.2 Ora, mentre prima dellemanazione dellO.P.C.M. n. 3274/2003 era del tutto evidente che la zona di bassa sismicit era la zona III (visto che ne esistevano solo tre), allindomani della istituzione di quattro zone sismiche del tutto arbitrario considerare a bassa sismicit le zone 3 e 4. 3.3 Invece, del tutto evidente che mentre ora esiste una zona ad alta sismicit (la 1), quella a bassa sismicit non pu che essere la zona 4. Quelle intermedie ben possono definirsi ambedue a media sismicit: la zona 2, a sismicit medio alta; la zona 3, a sismicit medio bassa. 3.4 E palese lo scopo per il quale la Regione Toscana ha voluto, in varie parti della novella normativa, indicare come zone di bassa sismicit la 3 e la 4. 3.5 Invero, solo nelle zone di bassa sismicit che lart. 94 del D. Lgs. n. 378/2001 consente di iniziare i lavori senza aver ancora ottenuto la preventiva autorizzazione sismica. 3.6 Ne consegue che per tutte le zone 3 (anche ex 3S) i dirigenti degli Uffici regionali del Genio Civile sarebbero cos affrancati dallobbligo di rilasciare la preventiva autorizzazione sismica per linizio dei lavori. 3.7 Non a caso tutte le Regioni avevano denunciato, allindomani della sentenza n. 182/2006 della Corte Costituzionale, linadeguatezza (per competenze e per numero) dei propri organici per far fronte alla valutazione di tutti i progetti ed al rilascio delle relative autorizzazioni sismiche preventive. 3.8 Numerose sono state le volte in cui le Regioni hanno chiesto allo Stato, in sede di Conferenza Unificata, di modificare lart. 94 del D. Lgs. n. 378/2001 al fine di eliminare lautorizzazione sismica (a tal proposito si segnala che a fine anno 2011, allunanimit, le Regioni e le Province autonome, in Conferenza, hanno stabilito di chiedere nuovamente al Governo la modifica dellart. 94).
25/02/2012
Pagina 7 di 8
3.9
Larrogazione del potere, da parte della Regione, di attribuire alle zone 3 e 4 la definizione di bassa sismicit incide icto oculi nelle esclusive competenze statali inerenti il settore dei titoli abilitativi e delle relative sanzioni (cfr. Corte Costituzionale, n. 309/2011; n. 303/2003). Pertanto, per il principio di precauzione, stante lassenza di una disposizione legislativa statale che stabilisca quali sono le zone a bassa sismicit ai sensi e per gli effetti dellart. 94 del D. Lgs. n. 378/2001, lO.P.C.M. n. 3274/2003 - adottata ai sensi e per gli effetti sia del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 che dellart. 83, comma 2 del D. Lgs. n. 378/2001 - che ha istituito quattro zone sismiche, i cui effetti si riverberano anche sul regime dei titoli abilitativi, deve essere correttamente interpretata nel senso che costituisce zona a bassa sismicit unicamente la zona 4. Si consideri, parimenti, che le regioni non possono modificare i criteri generali stabiliti dallo Stato (con lO.P.C.M. n. 3274/2003) per lindividuazione delle zone sismiche (cfr. Corte Costituzionale, n. 129/2006). Per tali motivi ritengo che siano manifestamente incostituzionali, per violazione: a) degli articoli 2, 83 e 94 del D. Lgs. n. 378/2001; b) dellart. 93 del D. Lgs. n. 112/1998; c) degli articoli 3, 25 e 117, commi secondo e terzo della Costituzione; tutte le disposizioni della L.R.T. n. 24/2012 che attribuiscono alla zona 3 (anche ex 3S) il carattere di zona a bassa sismicit. ***
3.10
3.11 3.12
4. La perdurante elusione del giudicato della sentenza n. 182/2006 della Corte Costituzionale. 4.1 Statu il Giudice delle Leggi nel punto 3. del considerato in diritto: L'intento unificatore della legislazione statale palesemente orientato ad esigere una vigilanza assidua sulle costruzioni riguardo al rischio sismico, attesa la rilevanza del bene protetto, che trascende anche l'ambito della disciplina del territorio, per attingere a valori di tutela dell'incolumit pubblica che fanno capo alla materia della protezione civile, in cui ugualmente compete allo Stato la determinazione dei principi fondamentali.. 4.2 Le norme emanate con la Legge regionale Toscana n. 4/2012 costituiscono tutto men che meno quella vigilanza assidua che la Consulta ha riconosciuto alle intenzioni del legislatore contenute nel D.P.R. n. 380/2001. 4.3 E pensare che gli Organi di governo della Regione Toscana ad ogni pi sospinto ci tengono ad evidenziare la loro diversit morale rispetto alle altre regioni oppure a rimarcare la loro attenzione verso il territorio e le esigenze primarie dei Cittadini. 4.4 Come mai, se la Corte Costituzionale ha riconosciuto che PALESE lintento del legislatore statale di esigere un assiduo controllo contro il rischio sismico, gli Organi della Regione Toscana non riescono ancor oggi a vederlo?
25/02/2012
Pagina 8 di 8
4.5
Non sar che la Regione, e le Sue strutture, non hanno il coraggio di assumersi come vuole il principio di buona amministrazione il coraggio della loro attivit? Vuole forse, la Casta Politica ed Amministrativa, riscuotere lauti stipendi pagati con i soldi dei Cittadini senza assumersi gli oneri derivanti dallesercizio delle funzioni? Vuole forse privatizzare tout court la salute e la lincolumit pubbliche, rimettendo il nostro destino nelle mani di speculatori edilizi e di professionisti firmaioli senza scrupoli? Come mai le associazioni ambientaliste e di tutela dei diritti dei Cittadini non si sono fatte sentire? Sono forse indirizzate? A Voi il giudizio, che io ho gi fatto intravedere il mio.
Scritto il 25/02/2012
____________________________________________________________________
25/02/2012