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FISICA introduzione

L'obbiettivit della fisica data dal fatto che i fenomeni (a parit di condizioni) sono indipendenti dall'osservatore, dal luogo e dal momento in cui vengono osservati. [confronta Hume e Kant] - Per descrivere obbiettivamente i fenomeni (descriverli nella loro obbiettivit) l'indagine scientifica si servir di una metodologia che fornisca il modo di: (a) descriverli quantitativamente (misurarli) (b) rendere questa misura valida (indipendentemente da luogo,momento e osservatore della misura) [ [ [ - descrivere quantitativamente un fenomeno vuol dire descriverlo mediante relazioni matematiche - stabilire un metodo di misura riproducibile da chiunque, ovunque e in ogni momento rende la misura valida ] ] ]

-> per rispondere a questi requisiti necessario descrivere i fenomeni mediante attributi che possano essere oggettivamente definiti, ovvero individuabili e misurabili* mediante oppurtuni strumenti. [ Per descrivere il fenomeno mediante relazioni matematiche, queste operazioni (dette di misura) devono associare agli attributi - scelti in modo che questo sia possibile - grandezze algebriche ( e quindi tali che fra essi si possano stabilire delle relazioni di uguaglianza o di disuguaglianza e che si possano eseguire operazioni matematiche ) ] * una misura che definisca oggettivamente un'attributo (o grandezza) consiste "nell'associare alla grandezza fisica un numero (determinabile mediante operazioni fisiche effettuabili) che la esprima in termini di multiplo della grandezza campione (scelta come unit di misura)."

- Questo tipo di misura degli attributi valida e permette (una formulazione quantitativa che consente) di descrivere i fenomeni con delle relazioni matematiche.
Fenomeno
Attributi Caratteristici (associati al fenomeno) gli attiributi devono essere associabili a grandezze algebriche mediante

Operazioni di Misura riproducibili, in modo da arrivare ad una Formulazione Quantitativa che permetta di descrivere il fenomeno con delle relazioni matematiche

1.1 Grandezza Fisica [Wikipedia] "una grandezza la propriet di un fenomeno, corpo o sostanza, che pu essere espressa quantitativamente mediante un numero e un riferimento" - confronto geometria/fisica Geometria Enti geometrici della stessa specie formano classi di grandezze quando fra gli enti stessi si possono porre i concetti di confronto e di somma: (a) esiste un criterio mediante il quale si possa stabilire se sono uguali, oppure se uno maggiore dell'altro (b) esiste un altro criterio che permetta di trovare un terzo ente dell'insieme stesso che possa chiamarsi somma dei primi due - grandezze di una stessa classe si dicono omogenee - " due grandezze sono omogenee se sono lo stesso tipo di misura: per esempio se sono entrambe aree, lunghezze, volumi " . --> Date due grandezze omogenee A e B possibile stabilire: (a) se A>B o se B>A (b) possibile calcolare A+B

(1)- "gli enti sono grandezze in quanto considerate nel contesto del misurare e dell'essere misurate". (2)- "di due grandezze omogenee ha senso porsi la domanda se l'una sia maggiore, uguale o minore rispetto all'altra". (3)- "date due grandezze omogenee l'una sar maggiore, minore o uguale all'altra".

Fisica Due grandezze (attributi) si dicono omogenee se sono dello stesso tipo e direttamente confrontabili [ovvero che abbia "senso porsi la domanda se l'una sia maggiore, uguale o minore rispetto all'altra"; vd. Sopra (1),(2),(3);]. - grandezze omogenee formano classi di grandezze fisiche quando: (a) ad esse sia associato un criterio mediante il quale si possa sperimentalmente verificare se due grandezze (della stessa classe) sono uguali o differenti ed in quest'ultimo caso quale delle due sia la maggiore. (b)si sia scelta una grandezza della classe considerata riproducibile esattamente mediante operazioni fisicamente effettuabili come campione o unit di misura.

1.2 Misura Il risultato di qualunque operazione di misura consiste nell'associare ad ogni grandezza un numero che la esprima in termini di multiplo del campione. -Una misura pu essere diretta o indiretta. Nel primo caso la grandezza viene confrontata con l'unit di misura prefissata oppure vengono osservate le indicazioni di un apparecchio opportunamente tarato; nel secondo caso il valore della grandezza pu essere ricavato attraverso l'equazione di definizione che, in genere, contiene grandezze misurabili dirattamente. -Una misura sar sempre affetta da un'indeterminazione. Il risultato di qualunque operazione di misura non sar mai perfettamente definito: ad ogni grandezza G viene associato non un numero ma un intervallo. aGb G = [ (a+b) / 2 (a-b) / 2 ] u (a+b)/2 il risultato della misura, u l'unit di misura prescelta e la quantit (b-a)/2 viene comunemente indicata col nome di errore e rappresenta l'indeterminazione con cui il risultato della misura conosciuto. -quando l'errore non viene specificato, si sottointende che l'errore sia sull'ultima cifra. Cifre Significative l = 4.25 cm significa che tale misura si ritiene affetta da un errore dell'ordine del centesimo di cm. L = 4.250 l'indeterminazione dell'ordine dei millesimi di cm. - Il numero di cifre con cui si esprime una misura detto numero di cifre significative (3 per il primo esempio, 4 per il secondo).

Conclusioni 1) la base di qualunque descrizione quantitativa dei fenomeni costituita dal processo di misura il cui scopo di associare ad ogni grandezza un numero che rappresenta il risultato della misura. 2) Per ogni misura deve essere espressa l'unit di misura utilizzata. Occorre cio definire il sistema di unit di misura in cui la operazione stata fatta. 3) Nessuna grandezza fisica pu venir misurata con precisione assoluta, ma sar sempre affetta da una indeterminazione (errore), riducibile fino a limiti molto bassi, ma mai eliminabile del tutto.

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