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OMISSIS
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OMISSIS
PRESIDENTE
PLACIDO Roberto
Grazie, Presidente.
Proverò ad impiegare meno di dieci minuti, per recuperare il tempo che ha
utilizzato in più il collega Chieppa, anche perché non ho presentato e non ho
intenzione di presentare emendamenti al bilancio.
Tuttavia, ci tenevo a fare alcune riflessioni e provare a dare un contributo su un
tema così importante, considerato che, di fatto, questo è l’ultimo bilancio vero
della legislatura. Come sanno benissimo i colleghi che come me sono stati eletti
anche in altre legislature, quello del prossimo anno (2010) sarà un bilancio
tecnico: poi il problema lo affronterà chi vincerà le elezioni. E io mi auguro e
farò il possibile affinché le elezioni le vinca nuovamente il centrosinistra.
(Commenti in Aula)
PLACIDO Roberto
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Consiglio regionale del 23 dicembre 2008 - Adunanza n. 396
Poiché i conti si fanno sempre alla fine, si vedranno i risultati nell’estate del
2010.
Sul bilancio, invece, svolgo alcune riflessioni, anche perché mi sembra normale,
naturale ed anche logico, dopo le molte riunioni in cui la maggioranza e il
Gruppo del quale faccio parte - il Gruppo del Partito Democratico - in queste
settimane si sono esercitati ed impegnati per provare a dare delle risposte ai
molti problemi che sono legati al bilancio.
Provo ad elencarne alcune. È un bilancio, a mio parere, eccessivamente rigido
e del quale ho visto un progressivo irrigidimento. Se togliamo al totale le risorse
reperite con i mutui, penso che si possa ragionare su una somma di circa 200
milioni di euro.
Ora, 200 milioni di euro (su oltre 12 miliardi di euro complessivi) per intervenire
su tutti i settori sono oggettivamente pochi. Questo non è un problema di
maggioranza o di opposizione, perché, a parti invertite, in questo momento
sarebbe la stessa cosa. Ripeto, sono oggettivamente pochi e non permettono di
fare politiche serie di interventi (poi, su come fare le politiche ci si può dividere)
con risorse importanti, a meno che non si accendano mutui: ma su quello dirò
dopo.
La prima considerazione è dunque la rigidità del bilancio. E’ una situazione
pesante, ereditata dalla scorsa legislatura, che non ha certamente favorito il
lavoro di questa legislatura e di questa maggioranza.
Mi rivolgo al collega Dutto, visto che è l’unico rappresentante, baluardo della
Lega, “l’ultimo dei mohicani“ della Lega in Consiglio. Caro Dutto, quando si
parla di federalismo - cosa che, per quanto mi riguarda, condivido all’interno di
una solidarietà nazionale, ma naturalmente questa è la mia opinione - dico che,
se non ora, quando, il federalismo? Perché il rischio è che si arrivi morti alla
fine. E il problema delle risorse del federalismo, in un quadro di solidarietà
nazionale, non riguarda solo il Piemonte, ma riguarda anche la Lombardia, il
Veneto e tutto il sistema delle Autonomie locali, che in questa situazione hanno
difficoltà ad andare avanti.
Sul bilancio, però, pur non rimpiangendo il ruolo delle Prefetture - noi siamo
passati dal ruolo delle Prefetture (superato e non rimpianto) al ruolo dei
Co.Re.Co. (superato anche quello) a quello della Corte dei Conti – ora un
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(Commenti in Aula)
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