Tutta la felicità passata, presente e sentire e reagire creano la nostra felicità
futura deriva dal conoscere la propria e la nostra sofferenza. Quindi non è mente. Conoscere il Buddhismo significa affatto un argomento astratto, qualcosa conoscere la propria mente. di cui dovrebbero occuparsi solo gli psicologi o gli studiosi del settore. Noi e tutti gli altri esseri viventi, senza Conoscere la mente ci riguarda tutti eccezioni, desideriamo la felicità e personalmente e direttamente; è la cerchiamo di evitare la sofferenza; questo quintessenza di tutte le conoscenze, è lo scopo principale di tutto quello che qualcosa che dovrebbe essere insegnato facciamo, diciamo e pensiamo. Essendo a scuola – se solo ci fosse qualcuno in venuti al mondo, desideriamo continuare grado di farlo. a vivere e aspiriamo a un certo grado di La conoscenza della mente non felicità, libertà, amore e benessere. appartiene a nessuna filosofia di vita in Eppure, per quanto fortunati possiamo particolare, trascende ogni distinzione fra essere, alla fine ci sarà sempre qualcosa ideologie o schieramenti politici, e non che continua a sfuggirci; quella voce può essere rinchiusa nei confini di una interiore, che conosciamo da sempre, dottrina religiosa. Piuttosto, ha a che fare continuerà a dirci: “C’è ancora qualcosa con la nostra condizione di esseri umani che mi manca; non sono ancora in quanto tali. Possiamo attaccarci con veramente felice”. gran forza alle nostre convinzioni: La felicità è un’esperienza, uno stato sposando una certa fede politica, della mente; potremo mai riuscire a potremmo avere idee molto precise su raggiungerla, se ci disinteressiamo cosa sia “una società migliore”; ma a proprio della mente, di ciò che fa cosa serve questo, se individualmente l’esperienza? Eppure la maggioranza degli non siamo capaci di diventare noi stessi esseri fa esattamente questo: cercare “una persona migliore” – e continuiamo all’esterno qualcosa che in realtà si trova ad essere in balìa di emozioni conflittuali all’interno; rincorrere un’infinità di oggetti e distruttive? Abbracciando un dimenticandosi completamente del insegnamento religioso, potremmo avere soggetto. Questo atteggiamento idee molto precise su cosa siano la “verità maldestro produce tutti i paradossi, assoluta” o la “legge divina”; ma a cosa piccoli e grandi, del mondo che ci serve questo, se non sappiamo circonda. riconoscere (e trasformare) quegli aspetti Conoscere la mente significa rendersi della nostra mente che creano confusione conto di come i nostri modi di pensare, e sofferenza in noi stessi e negli altri? Avendo elaborato una nostra filosofia di mai tempo per fermarsi a pensare. E vita personale, potremmo avere allora tutta la nostra anima è nel lavoro; convinzioni irremovibili su cosa sia finito questo, occorre programmare le “meglio” o “peggio” per noi e per tutti; vacanze – che sono anche un tipo di ma a cosa serve questo se, in realtà, non lavori forzati, solo un po’ diverso. Nel siamo né felici né di buon esempio per gli frattempo, non dobbiamo perdere di vista altri? Non importa quali siano le nostre quell’obiettivo o quel progetto che convinzioni, fedi o princìpi: all’atto abbiamo deciso di realizzare; pratico, tutti abbiamo bisogno di mentalmente, già ci prepariamo a tutte le conoscere la nostra mente. attività che intraprenderemo per Nel tentativo di “puntellare” la nostra raggiungerlo. Appena c’è di nuovo un po’ fragilità interiore, potremmo dedicare la di tempo libero bisogna divertirsi ad ogni nostra vita ad accumulare e gestire beni costo, come minimo organizzare qualcosa materiali di qualsiasi tipo, a manipolare con gli amici e così via. Ma questo modo gli altri o a conquistare posizioni di un di vivere correndo, alla lunga ci svuota; certo potere o prestigio. Ma tutto questo se le nostre attività non sorgono dalla finisce inevitabilmente per snervarci, e il confidenza con noi stessi, dallo spazio momento di goderci il meritato frutto dei naturale della nostra mente (a cui poter nostri sforzi non arriva mai. Se non tornare in qualsiasi momento), tutto ciò abbiamo la padronanza della nostra che facciamo ci lascia esausti e con un mente e dei nostri stati interiori, non ci pugno di mosche in mano. servirà a molto il dominio sulle cose, le Ancora, potremmo essere il tipo di persone e le situazioni esterne. persona che non corre dietro a nulla in Se non conosciamo la nostra mente – particolare, che privilegia la tranquillità e cioè noi stessi – perfino le esperienze di il quieto vivere, un certo grado di autentico godimento non ci saranno comodità e l’assenza di eccessive veramente di aiuto, a lungo andare. difficoltà. Ma neppure questa isola Possiamo rincorrere le nostre passioni, il personale, basata sul farsi i fatti propri, piacere di tutti e cinque i sensi, la costituisce un rifugio affidabile. Gli bellezza delle diverse forme artistiche – e ostacoli che cacciamo dalla porta, non c’è nulla di male in tutto questo… se rientrano dalla finestra per infastidirci non fosse che a volte la nostra mente si ancora di più e – quel che è peggio – fissa, si incolla a qualcosa con tutte le sue sembrano riprodursi all’infinito. forze e produce l’illusione che, senza Vorremmo semplicemente essere lasciati quella cosa, la nostra felicità (o la nostra in pace, ma la nostra mancanza di stessa vita) sarebbe impossibile. In flessibilità trasforma ogni imprevisto in questo modo le nostre fissazioni e i nostri una sfida insopportabile. Quando la attaccamenti distruggono proprio quella vecchiaia e la morte vengono a bussare gioia che vorrebbero creare. È impossibile alla nostra porta, potrebbe essere troppo riuscire a godere di qualsiasi cosa, se non tardi per accorgerci che tutta la nostra impariamo a riconoscere e a godere di vita non è stata di grande beneficio, in fin quell’immensa ricchezza che è la nostra dei conti, né per noi né per gli altri. Se vera essenza: lo stato naturale della non facciamo esperienza dello stato mente, la libertà primordiale da ogni naturale della mente, la nostra esistenza fissazione dualistica. si trasforma in pura e semplice Un altro tentativo di trovare un rifugio sopravvivenza. dalla nostra confusione, potrebbe essere In una barzelletta si racconta di un quello di immergersi in un vortice uomo che cerca alacremente qualcosa per frenetico di attività, così da non avere terra di notte, alla luce di un lampione. 2 Sopraggiunge un amico che, offrendosi di allora…”. Ma questo, di fatto, non succede aiutarlo, gli domanda: “Cos’hai perso?”; mai. Non è mai successo fino ad ora, e lui risponde: “Le mie chiavi di casa”. non si vede come potrebbe avverarsi “Dove ti sono cadute precisamente?” magicamente in futuro. Non è così che chiede l’amico; “Laggiù, a cinquanta funziona la vita; le cose (le persone e le metri da qui” è la risposta. Stupefatto, situazioni) cambiano continuamente, si l’amico domanda: “E allora perché mai le deteriorano e presto o tardi cessano di stai cercando qui?”. Risposta: “Perché qui esistere, o di produrre quella felicità che c’è la luce del lampione, mentre laggiù ci aspettavamo. Anche se non dovessero non si vede niente!”. cambiare le situazioni esterne, siamo noi Gli esseri ordinari (cioè noialtri, non– stessi a cambiare: quello che ci dà gioia illuminati) sono un po’ come il oggi, forse può darcela anche domani e protagonista di questa barzelletta; ci dopodomani. Ma fra una settimana, un intestardiamo a cercare la felicità in un mese o un anno sarà già caduto nel luogo in cui è impossibile trovarla: fuori dimenticatoio; per allora la nostra mente di noi. A dire il vero, la felicità che viene starà già rincorrendo nuovi desideri, in un dall’esterno non è del tutto inesistente; si processo che è chiaramente senza fine. può ricavare una certa soddisfazione Tutta la felicità passata, presente e temporanea dall’ottenere cose, situazioni futura deriva dal conoscere la nostra o persone desiderate. Ma questa felicità mente, perché è proprio lì che tutto non è destinata a durare ed è quanto ha origine. Viceversa, tutta la completamente inaffidabile; non è di sofferenza passata, presente e futura prima scelta ed è di qualità piuttosto deriva dall’ignorare la natura della nostra scadente. Quando facciamo dipendere la mente e di tutte le nostre esperienze – nostra felicità dal raggiungimento di certe inseguendo la felicità in territori in cui condizioni esterne, tutto ciò che ci non può essere trovata; è come essere circonda sembra interferire permanentemente in balìa della negativamente con i nostri desideri e gli confusione, di un’allucinazione o di un ostacoli sembrano moltiplicarsi. Quel che brutto sogno. Per i singoli individui, è peggio, anche quando riusciamo a questo porta a un circolo vizioso fatto di realizzare certe aspirazioni, quella felicità insoddisfazione, confusione e infelicità. Lo che credevamo di afferrare in realtà ci stesso processo – rapportato su vasta sfugge di mano. Basta esaminare la scala a livello di gruppi, comunità, nostra situazione per convincersene: non società, nazioni, mondo intero – porta a c’è bisogno di credere a queste parole per tutti i conflitti, le ingiustizie, la violenza e fede, le esperienze personali di ciascuno le guerre che sperimentiamo di noi ci confermano continuamente che quotidianamente. La distruzione le cose stanno proprio così. Di solito dell’ambiente naturale e dell’armonia fra pensiamo in termini di quando e allora: gli uomini è sempre esistita. E continuerà “Quando avrò raggiunto questo e a esistere, finché ci saranno esseri non– quest’altro, allora sarò finalmente felice!”. illuminati (come noi siamo attualmente); “Quando potrò davvero realizzarmi sul perché i conflitti esterni non sono altro lavoro, o avrò raggiunto quell’obiettivo che lo specchio dei conflitti interiori: delle nella mia carriera, allora sarò felice”. emozioni perturbatrici che divampano in “Quando avrò trovato il partner dei miei una mente ignara della propria natura. sogni, allora…”. “Quando avrò finalmente Conoscere la mente è il solo rimedio la mia casa (la mia auto, il livello di efficace e permanente contro quella guadagni desiderato, l’ultima novità in sofferenza “onnipresente” che, da fatto di tecnologie portatili, e così via…) sempre, assilla gli individui e le società. 3 Tutta la felicità passata, presente e oscurano la nostra natura di buddha non futura deriva dal conoscere la propria sono un elemento permanente, mente. Conoscere il Buddhismo significa connaturato alla mente o capace di appunto conoscere la propria mente. Il danneggiarla in modo definitivo. Buddhismo è totalmente disinteressato a Quello che viene chiamato qualsiasi etichettatura di carattere “Buddhismo” non è altro che un insieme religioso o filosofico; non si definisce una di metodi per rimuovere gli dottrina né si afferra ai dogmi di una ostacoli/oscurazioni e portare in particolare fede. Il Buddhismo non è mai superficie la nostra vera natura, facendo rimasto coinvolto in guerre di religione e risplendere il sole della nostra condizione perfino le parole “Buddhismo” e primordiale. Questi metodi sono stati “buddhista” non sono mai esistite in sperimentati per millenni – trasmessi Oriente, ma sono state inventate e attraverso generazioni successive di introdotte dai primi studiosi occidentali. maestri e discepoli – e si sono rivelati L’unico scopo del Dharma (che si può straordinariamente efficaci. Il principale tradurre come “insegnamento sulla di questi è la meditazione. natura delle cose”) è quello di aiutare gli Meditare non significa isolarsi dalla individui a raggiungere l’autentica felicità realtà, fabbricando un’esperienza grazie alla conoscenza della propria artificiosa. Al contrario: significa indagare mente – in modo da poter migliorare se sulla realtà delle nostre proiezioni – dei stessi ed essere di beneficio agli altri. nostri modi di interpretare quello che ci Ogni essere, per quanto confuso e accade – e scoprire la nuda naturalezza sofferente, possiede una “natura di della nostra vera condizione, lo stato buddha”; cioè una natura virtualmente primordiale. Questo, essendo al di là del già risvegliata, o illuminata, o liberata. pensiero dualistico, non può essere Questa risiede nello stato naturale della descritto in parole, ma dev’essere mente, una condizione primordiale che sperimentato direttamente, incontrato appartiene a tutti e a ciascuno. faccia a faccia nella pratica della Attualmente, però, non siamo in contatto meditazione; una volta riconosciutolo, con questo stato naturale; anche se non meditare significa semplicemente rendere ne siamo mai separati, è nascosto alla stabile la sua presenza. In realtà, siamo nostra esperienza, perché alcuni veli lo sempre alla presenza della nostra natura oscurano. Questi veli sono i di buddha; ciò che vogliamo rendere condizionamenti della nostra storia stabile è il suo riconoscimento. Dunque personale passata, le reazioni emotive meditare significa tuffarsi nell’autentica che distruggono la pace della mente, realtà della nostra condizione, lasciando l’attaccamento agli schemi di pensiero cadere tutte le elaborazioni fabbricate ripetitivi e una forte tendenza abituale dalla “catena di montaggio” dei nostri che nel Buddhismo chiamiamo “senso pensieri. Sono queste elaborazioni (i filtri dell’io”. Il fatto che questi ostacoli ci fra noi e la nuda esperienza) a essere impediscano di fare esperienza della “irreali”. nostra condizione naturale, però, non Conoscere la mente e il suo stato significa che questa sia scomparsa; allo naturale, significa poter attingere alla stesso modo, il fatto che per una sorgente inesauribile della gioia e della settimana consecutiva il cielo sia libertà. Non esiste gioia più alta di quella nuvoloso, non significa che il sole sia che nasce spontaneamente scomparso. Le nuvole non hanno il potere dall’esperienza dello stato assoluto, senza di modificare o deteriorare la natura del dipendere da cause e condizioni cielo; allo stesso modo, i veli che passeggere. Non esiste libertà più grande 4 della libertà dalla confusione e dalle Da qui (la nostra condizione attuale) abitudini mentali negative – le vere cause all’illuminazione, esiste un numero della nostra stessa infelicità. Conoscere la incalcolabile di benefici intermedi che il mente, soprattutto, significa poter essere praticante può ottenere; questo accade veramente di beneficio per gli altri – attraverso un processo spontaneo e aiutandoli a realizzare quella gioia e naturale, che evita le ipocrisie e non quella libertà che tutti desiderano, allo prevede l’adozione di una “personalità stesso modo. buddhista artificiosa”: esistono già fin Non dobbiamo pensare che tutto troppi strati illusori – di “personalità” e questo sia troppo lontano per essere “identificazione” – che occorre raggiunto, o troppo difficile per essere smantellare, per potersi permettere il praticato; la nostra mente è lusso di aggiungerne altri. Man mano che eccezionalmente flessibile, è può essere si progredisce nella pratica, i segnali di allenata ancora più facilmente di quanto una crescita genuina sono solitamente: facciamo con il corpo. Allenando il corpo un maggior controllo sulle diverse in palestra si diventa sempre più atletici, circostanze della vita quotidiana; la agili e muscolosi; allenando la mente con diminuzione delle emozioni perturbatrici la meditazione si diventa sempre più come la collera, gli attaccamenti, l’invidia saggi, rilassati e felici. Quando ci e l’orgoglio; la diminuzione dell’egoismo e rilassiamo nello stato naturale, tutte le del senso di importanza personale; la qualità positive (che erano già presenti, crescita dell’altruismo e della anche se oscurate) sbocciano compassione verso tutti gli esseri; la spontaneamente e senza sforzo, fino a libertà dalla paura e dalle fissazioni; una raggiungere la completa maturazione. certa saggezza, cioè la capacità di non Non c’è un limite al progresso di questa lasciarsi trascinare dagli alti e bassi delle evoluzione interiore; più ci si applica, circostanze esterne; la capacità di restare maggiori sono i risultati che si ottengono. aperti e gioiosi sempre: non solo nelle In Tibet esiste un detto: “Il Dharma non è situazioni positive, ma anche in quelle proprietà di nessuno: appartiene a tutti difficili. quelli che lo mettono in pratica”. Se ci si applica a fondo nella pratica della meditazione, si può raggiungere una completa realizzazione delle nostre Fra i quattro modi di imparare, potenzialità naturali, così completa da scrivere è quello migliore. non poter neppure essere descritta Quindi io, che ho ricevuto il nome di Chönyi Dorje, attraverso concetti ordinari. Diversi nomi ho scritto queste cose riprendendo a destra e a manca sono stati usati per questa realizzazione: le parole dei grandi esseri realizzati, illuminazione, risveglio, liberazione, senza alcun merito da parte mia, buddhità, nirvana, frutto, stato assoluto, nella speranza di riuscire io stesso ad impararle. saggezza primordiale, non–meditazione, Grazie alla forza ispiratrice “oltre la mente”, “unica essenza”, del Lama e dei Tre Gioielli, consapevolezza non–duale, e così via. Dal possa questo lavoro essere di beneficio anche per gli altri! punto di vista buddhista, due cose bisogna sapere: 1) questa realizzazione esiste ed è raggiungibile; 2) non consiste nel “creare” qualcosa che non c’era prima, ma nell’eliminare gli ostacoli che impediscono alla nostra vera natura di * Dzogchen Nyingthig * esprimersi. www.vajrayana.it