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1: Una via di gioia e libertà

Tutta la felicità passata, presente e sentire e reagire creano la nostra felicità


futura deriva dal conoscere la propria e la nostra sofferenza. Quindi non è
mente. Conoscere il Buddhismo significa affatto un argomento astratto, qualcosa
conoscere la propria mente. di cui dovrebbero occuparsi solo gli
psicologi o gli studiosi del settore.
Noi e tutti gli altri esseri viventi, senza Conoscere la mente ci riguarda tutti
eccezioni, desideriamo la felicità e personalmente e direttamente; è la
cerchiamo di evitare la sofferenza; questo quintessenza di tutte le conoscenze,
è lo scopo principale di tutto quello che qualcosa che dovrebbe essere insegnato
facciamo, diciamo e pensiamo. Essendo a scuola – se solo ci fosse qualcuno in
venuti al mondo, desideriamo continuare grado di farlo.
a vivere e aspiriamo a un certo grado di La conoscenza della mente non
felicità, libertà, amore e benessere. appartiene a nessuna filosofia di vita in
Eppure, per quanto fortunati possiamo particolare, trascende ogni distinzione fra
essere, alla fine ci sarà sempre qualcosa ideologie o schieramenti politici, e non
che continua a sfuggirci; quella voce può essere rinchiusa nei confini di una
interiore, che conosciamo da sempre, dottrina religiosa. Piuttosto, ha a che fare
continuerà a dirci: “C’è ancora qualcosa con la nostra condizione di esseri umani
che mi manca; non sono ancora in quanto tali. Possiamo attaccarci con
veramente felice”. gran forza alle nostre convinzioni:
La felicità è un’esperienza, uno stato sposando una certa fede politica,
della mente; potremo mai riuscire a potremmo avere idee molto precise su
raggiungerla, se ci disinteressiamo cosa sia “una società migliore”; ma a
proprio della mente, di ciò che fa cosa serve questo, se individualmente
l’esperienza? Eppure la maggioranza degli non siamo capaci di diventare noi stessi
esseri fa esattamente questo: cercare “una persona migliore” – e continuiamo
all’esterno qualcosa che in realtà si trova ad essere in balìa di emozioni conflittuali
all’interno; rincorrere un’infinità di oggetti e distruttive? Abbracciando un
dimenticandosi completamente del insegnamento religioso, potremmo avere
soggetto. Questo atteggiamento idee molto precise su cosa siano la “verità
maldestro produce tutti i paradossi, assoluta” o la “legge divina”; ma a cosa
piccoli e grandi, del mondo che ci serve questo, se non sappiamo
circonda. riconoscere (e trasformare) quegli aspetti
Conoscere la mente significa rendersi della nostra mente che creano confusione
conto di come i nostri modi di pensare, e sofferenza in noi stessi e negli altri?
Avendo elaborato una nostra filosofia di mai tempo per fermarsi a pensare. E
vita personale, potremmo avere allora tutta la nostra anima è nel lavoro;
convinzioni irremovibili su cosa sia finito questo, occorre programmare le
“meglio” o “peggio” per noi e per tutti; vacanze – che sono anche un tipo di
ma a cosa serve questo se, in realtà, non lavori forzati, solo un po’ diverso. Nel
siamo né felici né di buon esempio per gli frattempo, non dobbiamo perdere di vista
altri? Non importa quali siano le nostre quell’obiettivo o quel progetto che
convinzioni, fedi o princìpi: all’atto abbiamo deciso di realizzare;
pratico, tutti abbiamo bisogno di mentalmente, già ci prepariamo a tutte le
conoscere la nostra mente. attività che intraprenderemo per
Nel tentativo di “puntellare” la nostra raggiungerlo. Appena c’è di nuovo un po’
fragilità interiore, potremmo dedicare la di tempo libero bisogna divertirsi ad ogni
nostra vita ad accumulare e gestire beni costo, come minimo organizzare qualcosa
materiali di qualsiasi tipo, a manipolare con gli amici e così via. Ma questo modo
gli altri o a conquistare posizioni di un di vivere correndo, alla lunga ci svuota;
certo potere o prestigio. Ma tutto questo se le nostre attività non sorgono dalla
finisce inevitabilmente per snervarci, e il confidenza con noi stessi, dallo spazio
momento di goderci il meritato frutto dei naturale della nostra mente (a cui poter
nostri sforzi non arriva mai. Se non tornare in qualsiasi momento), tutto ciò
abbiamo la padronanza della nostra che facciamo ci lascia esausti e con un
mente e dei nostri stati interiori, non ci pugno di mosche in mano.
servirà a molto il dominio sulle cose, le Ancora, potremmo essere il tipo di
persone e le situazioni esterne. persona che non corre dietro a nulla in
Se non conosciamo la nostra mente – particolare, che privilegia la tranquillità e
cioè noi stessi – perfino le esperienze di il quieto vivere, un certo grado di
autentico godimento non ci saranno comodità e l’assenza di eccessive
veramente di aiuto, a lungo andare. difficoltà. Ma neppure questa isola
Possiamo rincorrere le nostre passioni, il personale, basata sul farsi i fatti propri,
piacere di tutti e cinque i sensi, la costituisce un rifugio affidabile. Gli
bellezza delle diverse forme artistiche – e ostacoli che cacciamo dalla porta,
non c’è nulla di male in tutto questo… se rientrano dalla finestra per infastidirci
non fosse che a volte la nostra mente si ancora di più e – quel che è peggio –
fissa, si incolla a qualcosa con tutte le sue sembrano riprodursi all’infinito.
forze e produce l’illusione che, senza Vorremmo semplicemente essere lasciati
quella cosa, la nostra felicità (o la nostra in pace, ma la nostra mancanza di
stessa vita) sarebbe impossibile. In flessibilità trasforma ogni imprevisto in
questo modo le nostre fissazioni e i nostri una sfida insopportabile. Quando la
attaccamenti distruggono proprio quella vecchiaia e la morte vengono a bussare
gioia che vorrebbero creare. È impossibile alla nostra porta, potrebbe essere troppo
riuscire a godere di qualsiasi cosa, se non tardi per accorgerci che tutta la nostra
impariamo a riconoscere e a godere di vita non è stata di grande beneficio, in fin
quell’immensa ricchezza che è la nostra dei conti, né per noi né per gli altri. Se
vera essenza: lo stato naturale della non facciamo esperienza dello stato
mente, la libertà primordiale da ogni naturale della mente, la nostra esistenza
fissazione dualistica. si trasforma in pura e semplice
Un altro tentativo di trovare un rifugio sopravvivenza.
dalla nostra confusione, potrebbe essere In una barzelletta si racconta di un
quello di immergersi in un vortice uomo che cerca alacremente qualcosa per
frenetico di attività, così da non avere terra di notte, alla luce di un lampione.
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Sopraggiunge un amico che, offrendosi di allora…”. Ma questo, di fatto, non succede
aiutarlo, gli domanda: “Cos’hai perso?”; mai. Non è mai successo fino ad ora, e
lui risponde: “Le mie chiavi di casa”. non si vede come potrebbe avverarsi
“Dove ti sono cadute precisamente?” magicamente in futuro. Non è così che
chiede l’amico; “Laggiù, a cinquanta funziona la vita; le cose (le persone e le
metri da qui” è la risposta. Stupefatto, situazioni) cambiano continuamente, si
l’amico domanda: “E allora perché mai le deteriorano e presto o tardi cessano di
stai cercando qui?”. Risposta: “Perché qui esistere, o di produrre quella felicità che
c’è la luce del lampione, mentre laggiù ci aspettavamo. Anche se non dovessero
non si vede niente!”. cambiare le situazioni esterne, siamo noi
Gli esseri ordinari (cioè noialtri, non– stessi a cambiare: quello che ci dà gioia
illuminati) sono un po’ come il oggi, forse può darcela anche domani e
protagonista di questa barzelletta; ci dopodomani. Ma fra una settimana, un
intestardiamo a cercare la felicità in un mese o un anno sarà già caduto nel
luogo in cui è impossibile trovarla: fuori dimenticatoio; per allora la nostra mente
di noi. A dire il vero, la felicità che viene starà già rincorrendo nuovi desideri, in un
dall’esterno non è del tutto inesistente; si processo che è chiaramente senza fine.
può ricavare una certa soddisfazione Tutta la felicità passata, presente e
temporanea dall’ottenere cose, situazioni futura deriva dal conoscere la nostra
o persone desiderate. Ma questa felicità mente, perché è proprio lì che tutto
non è destinata a durare ed è quanto ha origine. Viceversa, tutta la
completamente inaffidabile; non è di sofferenza passata, presente e futura
prima scelta ed è di qualità piuttosto deriva dall’ignorare la natura della nostra
scadente. Quando facciamo dipendere la mente e di tutte le nostre esperienze –
nostra felicità dal raggiungimento di certe inseguendo la felicità in territori in cui
condizioni esterne, tutto ciò che ci non può essere trovata; è come essere
circonda sembra interferire permanentemente in balìa della
negativamente con i nostri desideri e gli confusione, di un’allucinazione o di un
ostacoli sembrano moltiplicarsi. Quel che brutto sogno. Per i singoli individui,
è peggio, anche quando riusciamo a questo porta a un circolo vizioso fatto di
realizzare certe aspirazioni, quella felicità insoddisfazione, confusione e infelicità. Lo
che credevamo di afferrare in realtà ci stesso processo – rapportato su vasta
sfugge di mano. Basta esaminare la scala a livello di gruppi, comunità,
nostra situazione per convincersene: non società, nazioni, mondo intero – porta a
c’è bisogno di credere a queste parole per tutti i conflitti, le ingiustizie, la violenza e
fede, le esperienze personali di ciascuno le guerre che sperimentiamo
di noi ci confermano continuamente che quotidianamente. La distruzione
le cose stanno proprio così. Di solito dell’ambiente naturale e dell’armonia fra
pensiamo in termini di quando e allora: gli uomini è sempre esistita. E continuerà
“Quando avrò raggiunto questo e a esistere, finché ci saranno esseri non–
quest’altro, allora sarò finalmente felice!”. illuminati (come noi siamo attualmente);
“Quando potrò davvero realizzarmi sul perché i conflitti esterni non sono altro
lavoro, o avrò raggiunto quell’obiettivo che lo specchio dei conflitti interiori: delle
nella mia carriera, allora sarò felice”. emozioni perturbatrici che divampano in
“Quando avrò trovato il partner dei miei una mente ignara della propria natura.
sogni, allora…”. “Quando avrò finalmente Conoscere la mente è il solo rimedio
la mia casa (la mia auto, il livello di efficace e permanente contro quella
guadagni desiderato, l’ultima novità in sofferenza “onnipresente” che, da
fatto di tecnologie portatili, e così via…) sempre, assilla gli individui e le società.
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Tutta la felicità passata, presente e oscurano la nostra natura di buddha non
futura deriva dal conoscere la propria sono un elemento permanente,
mente. Conoscere il Buddhismo significa connaturato alla mente o capace di
appunto conoscere la propria mente. Il danneggiarla in modo definitivo.
Buddhismo è totalmente disinteressato a Quello che viene chiamato
qualsiasi etichettatura di carattere “Buddhismo” non è altro che un insieme
religioso o filosofico; non si definisce una di metodi per rimuovere gli
dottrina né si afferra ai dogmi di una ostacoli/oscurazioni e portare in
particolare fede. Il Buddhismo non è mai superficie la nostra vera natura, facendo
rimasto coinvolto in guerre di religione e risplendere il sole della nostra condizione
perfino le parole “Buddhismo” e primordiale. Questi metodi sono stati
“buddhista” non sono mai esistite in sperimentati per millenni – trasmessi
Oriente, ma sono state inventate e attraverso generazioni successive di
introdotte dai primi studiosi occidentali. maestri e discepoli – e si sono rivelati
L’unico scopo del Dharma (che si può straordinariamente efficaci. Il principale
tradurre come “insegnamento sulla di questi è la meditazione.
natura delle cose”) è quello di aiutare gli Meditare non significa isolarsi dalla
individui a raggiungere l’autentica felicità realtà, fabbricando un’esperienza
grazie alla conoscenza della propria artificiosa. Al contrario: significa indagare
mente – in modo da poter migliorare se sulla realtà delle nostre proiezioni – dei
stessi ed essere di beneficio agli altri. nostri modi di interpretare quello che ci
Ogni essere, per quanto confuso e accade – e scoprire la nuda naturalezza
sofferente, possiede una “natura di della nostra vera condizione, lo stato
buddha”; cioè una natura virtualmente primordiale. Questo, essendo al di là del
già risvegliata, o illuminata, o liberata. pensiero dualistico, non può essere
Questa risiede nello stato naturale della descritto in parole, ma dev’essere
mente, una condizione primordiale che sperimentato direttamente, incontrato
appartiene a tutti e a ciascuno. faccia a faccia nella pratica della
Attualmente, però, non siamo in contatto meditazione; una volta riconosciutolo,
con questo stato naturale; anche se non meditare significa semplicemente rendere
ne siamo mai separati, è nascosto alla stabile la sua presenza. In realtà, siamo
nostra esperienza, perché alcuni veli lo sempre alla presenza della nostra natura
oscurano. Questi veli sono i di buddha; ciò che vogliamo rendere
condizionamenti della nostra storia stabile è il suo riconoscimento. Dunque
personale passata, le reazioni emotive meditare significa tuffarsi nell’autentica
che distruggono la pace della mente, realtà della nostra condizione, lasciando
l’attaccamento agli schemi di pensiero cadere tutte le elaborazioni fabbricate
ripetitivi e una forte tendenza abituale dalla “catena di montaggio” dei nostri
che nel Buddhismo chiamiamo “senso pensieri. Sono queste elaborazioni (i filtri
dell’io”. Il fatto che questi ostacoli ci fra noi e la nuda esperienza) a essere
impediscano di fare esperienza della “irreali”.
nostra condizione naturale, però, non Conoscere la mente e il suo stato
significa che questa sia scomparsa; allo naturale, significa poter attingere alla
stesso modo, il fatto che per una sorgente inesauribile della gioia e della
settimana consecutiva il cielo sia libertà. Non esiste gioia più alta di quella
nuvoloso, non significa che il sole sia che nasce spontaneamente
scomparso. Le nuvole non hanno il potere dall’esperienza dello stato assoluto, senza
di modificare o deteriorare la natura del dipendere da cause e condizioni
cielo; allo stesso modo, i veli che passeggere. Non esiste libertà più grande
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della libertà dalla confusione e dalle Da qui (la nostra condizione attuale)
abitudini mentali negative – le vere cause all’illuminazione, esiste un numero
della nostra stessa infelicità. Conoscere la incalcolabile di benefici intermedi che il
mente, soprattutto, significa poter essere praticante può ottenere; questo accade
veramente di beneficio per gli altri – attraverso un processo spontaneo e
aiutandoli a realizzare quella gioia e naturale, che evita le ipocrisie e non
quella libertà che tutti desiderano, allo prevede l’adozione di una “personalità
stesso modo. buddhista artificiosa”: esistono già fin
Non dobbiamo pensare che tutto troppi strati illusori – di “personalità” e
questo sia troppo lontano per essere “identificazione” – che occorre
raggiunto, o troppo difficile per essere smantellare, per potersi permettere il
praticato; la nostra mente è lusso di aggiungerne altri. Man mano che
eccezionalmente flessibile, è può essere si progredisce nella pratica, i segnali di
allenata ancora più facilmente di quanto una crescita genuina sono solitamente:
facciamo con il corpo. Allenando il corpo un maggior controllo sulle diverse
in palestra si diventa sempre più atletici, circostanze della vita quotidiana; la
agili e muscolosi; allenando la mente con diminuzione delle emozioni perturbatrici
la meditazione si diventa sempre più come la collera, gli attaccamenti, l’invidia
saggi, rilassati e felici. Quando ci e l’orgoglio; la diminuzione dell’egoismo e
rilassiamo nello stato naturale, tutte le del senso di importanza personale; la
qualità positive (che erano già presenti, crescita dell’altruismo e della
anche se oscurate) sbocciano compassione verso tutti gli esseri; la
spontaneamente e senza sforzo, fino a libertà dalla paura e dalle fissazioni; una
raggiungere la completa maturazione. certa saggezza, cioè la capacità di non
Non c’è un limite al progresso di questa lasciarsi trascinare dagli alti e bassi delle
evoluzione interiore; più ci si applica, circostanze esterne; la capacità di restare
maggiori sono i risultati che si ottengono. aperti e gioiosi sempre: non solo nelle
In Tibet esiste un detto: “Il Dharma non è situazioni positive, ma anche in quelle
proprietà di nessuno: appartiene a tutti difficili.
quelli che lo mettono in pratica”.
Se ci si applica a fondo nella pratica
della meditazione, si può raggiungere una
completa realizzazione delle nostre Fra i quattro modi di imparare,
potenzialità naturali, così completa da scrivere è quello migliore.
non poter neppure essere descritta Quindi io, che ho ricevuto il nome di Chönyi Dorje,
attraverso concetti ordinari. Diversi nomi ho scritto queste cose
riprendendo a destra e a manca
sono stati usati per questa realizzazione:
le parole dei grandi esseri realizzati,
illuminazione, risveglio, liberazione, senza alcun merito da parte mia,
buddhità, nirvana, frutto, stato assoluto, nella speranza di riuscire io stesso ad impararle.
saggezza primordiale, non–meditazione, Grazie alla forza ispiratrice
“oltre la mente”, “unica essenza”, del Lama e dei Tre Gioielli,
consapevolezza non–duale, e così via. Dal possa questo lavoro
essere di beneficio anche per gli altri!
punto di vista buddhista, due cose
bisogna sapere: 1) questa realizzazione
esiste ed è raggiungibile; 2) non consiste
nel “creare” qualcosa che non c’era
prima, ma nell’eliminare gli ostacoli che
impediscono alla nostra vera natura di * Dzogchen Nyingthig *
esprimersi. www.vajrayana.it

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