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SCLEROTERAPIA E LASER
NEL TRATTAMENTO
DEI CAPILLARI E DELLE ANGIODISPLASIE
Occorre stare attenti nella fase di scollamento poiché un’azione troppo energica
causerà l’apparizione di teleangectasie intorno alle incisioni.
La vena esteriorizzata è mantenuta fra due pinze che serviranno anche da punto
di trazione e di repere per i tronchi varicosi contigui o per le perforanti di
appartenenza.
Esercitando una leggera trazione sulla varice, questa si evidenzierà sotto la cute
come un cordoncino.
Tale manovra permetterà quindi un migliore scollamento e faciliterà la presa del
tratto contiguo della varice, introducendo lo strumento nell’incisione più vicina e
ripetendolo stesso movimento.
Occorre fare attenzione e mantenere gli stessi piani anatomici per non rompere
il vaso e rendere più complicata la dissezione e l’asportazione.
Tale metodologia richiede pazienza e conoscenza dei piani anatomici per non
rompere i vasi e causare quindi un noioso sanguinamento.
Storicamente la flebectomia ambulatoriale secondo Müller non prevede alcuna
legatura venosa, ma soltanto una compressione mirata ed una compressione
sistemica.
Nel caso di perforanti o comunicanti si può agire sia strappando con la torsione
la perforante sia, talvolta, eseguendo una legatura sottofasciale attraverso la
stessa mini – incisione.
Nelle perforanti più importanti è talvolta utile eseguire alcune legature che
garantiscono un minore sanguinamento e, di conseguenza, l’utilizzazione di una
compressione più leggera e quindi più sopportabile per il paziente.
Trova la sua tipica indicazione nelle varici del piede, nella vena di Leonardo e
nella safena esterna.
Viene utilizzata particolarmente nei casi dove necessita anche un risultato
estetico, associata alla terapia sclerosante, con cui non è in antagonismo ma
risulta essere veramente in sinergia.
UNCINI DI OESCH
FLEBECTOMIA SECONDO MULLER
Dopo avere eseguito una mappatura del vaso interessato dal processo varicoso
ed avere praticato con Xilocaina al 2% dei ponfi in prossimità dello stesso si
praticano, nelle aree anestetizzate, delle piccole incisioni cutanee, a distanza
di 8/10 cm. una dall’altra, mediante un bisturi (n° 11) o meglio un ago
(n° 16/18), e quindi con un piccolo uncinetto si asporta il tronco ectasico per
tutta la sua lunghezza.
Le piccole incisioni non necessitano di sutura e l’esito a distanza da un punto di
vista estetico, già dopo soli 15/20 gg. dal trattamento è ottimale.
SCLEROTERAPIA
S. EISHOLTZ (1623 - 88)
D. ZOLLIKOFER (1682)
PRAVAZ (1840)
RYND (1845 )
LINSER (1916)
SICARD (1924)
ORBACH (1944)
MCCAUSLAND (1963)
TOURNAY (1975)
KNIGHT e VIN (1989)
GOLDMAN (1994)
CABRERA (1997)
TESSARI (1999)
….. iniezione nel lume vasale di una sostanza estranea che provoca una
trombosi ed una successiva fibrosi.
….. ottenere il massimo danno endoteliale con il minimo trombo.
Sempre Goldman (2002) asseriva che
lo sclerosante ideale
è indolore, libero da effetti collaterali,
specifico per danneggiare le
vene varicose.
Che cosa contengono le soluzioni
sclerosanti?
Mescolando nelle due siringhe, alle dosi scelte, l'aria ed il Fibro-vein ® (tetradecilsolfato
di sodio purificato), o altri sclerosanti tensioattivi, in pochi secondi si ottiene una
mousse densa e compatta che può essere iniettata alle dosi stabilite.
Quali sono i vantaggi di questa metodica
rispetto alle altre tecniche?
• Utilizzazione di minor quantità totale di farmaco sclerosante e quindi
riduzione delle complicanze legate all'iniezione di eccessive quantità di
liquido sclerosante, o all'eventuale stravaso.
L'uso inoltre del Tetradecilsolfato di Sodio purificato (Fibro-Vein ®) per la
produzione della sclero-mousse ha permesso di ridurre drasticamente le
complicanze su base allergica.
No.
No.
Sì.
Possono comparire sia negli uomini che nelle donne e ricordiamo che,
pur essendo importanti da un punto di vista estetico, è sempre meglio,
anche in questo caso, effettuare un doppler per scartare la possibilità
di una patologia venosa.
Argon (488-514)
Nd/YAG df (532)
a coloranti dye laser (570-600)
a vapori di rame (578)
LASER PIGMENTARI
LASER ABRASIVI
CO2 (10.600)
Erbio/YAG (2.900)
DEFINIZIONE
Amplificazione della luce per “emissione stimolata” di radiazioni
L - Light
A - Amplificated
S - Stimulated
E - Emission
R - Radiation
Luce policromatica
Visibile: 400 - 700nm
Invisibile: VC 100 - 250nm
UVB 250 - 300nm
UVA 300 - 400nm
IR V 700 - 1.000nm
IR L 100.000nm
Nella maggior parte dei casi il matting sparisce spontaneamente entro sei
mesi, ma nei casi in cui invece persista, può essere utile ricorrere alla terapia
laser utilizzando
Il dye Laser o il Laser 532 KTP.
LASER KPT
L’emissione di luce di questo laser è assorbita selettivamente dal sangue nella banda di colori
dal rosso al viola. L’assorbimento a livello dei capillari sanguigni provoca una aumento della
temperatura con la conseguente coagulazione del vaso.
Dopo qualche tempo i capillari sono riassorbiti dall'organismo sino alla loro scomparsa.
Indicazioni
Beneficiano di questo trattamento le patologie vascolari superficiali e anche le
iperpigmentazioni, in particolare:
Va molto bene per i capillari fini e superficiali che non possono essere incannulati con l'ago
della scleroterapia.
I vasi venosi che vengono trattati hanno colori variabili dal rosso al viola e possono essere di
piccole o grandi dimensioni.
Inoltre anche le iperpigmentazioni, ovvero gli accumuli di pigmento della pelle (macchie
solari, macchie senili, lentiggini), possono essere trattate positivamente con il ktp laser.
Gli accumuli di pigmento non vanno confusi con le lesioni pigmentate cellulari (nevi) che, se
indicato, devono essere rimosse completamente con il normale bisturi.
LASER ND YAG A IMPULSO LUNGO
Per quanto riguarda in particolare gli inestetismi vascolari i laser a diodi sono
in grado di trattare i vasi e i capillari situati più in profondità; scarsi risultati si
ottengono invece nei vasi con meno di 0,5 mm di diametro.
DYE LASER
grazie alla sua selettività consente di trattare tutti gli in estetismi cutanei di
colore rosso, ed è indicato in particolare per il trattamento di:
Capillari (Teleangectasie)
Couperose e Rosacea
Angiomi ( Piani, Stellari, Rubino)
Cicatrici in fase infiammatoria
Eritrosi
Matting teleangectasico
Pecilodermia di Civatte ( una sorta di couperose del collo)
Smagliature in fase infiammatoria
I risultati sono visibili dopo un paio di mesi con uno sbiadimento, che dovrà
essere ritrattato, o con la cancellazione totale.
Il trattamento è quasi indolore.
PREPARAZIONE AL TRATTAMENTO
Non bisogna assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.
PERIODO POST-TRATTAMENTO
Sono indispensabili filtri solari prima di esporre la zona trattata per evitare
iperpigmentazioni o ancor meglio evitare l’esposizione diretta ai raggi solari per
almeno 15-20 gg.
CASI CLINICI
Prima e dopo il trattamento
Le Telangiectasie si presentano come
piccole espansioni di vasi sottili della
pelle, rimangono appena sotto la
superficie dell‘epidermide e appaiono
soprattutto sul viso ma anche in altre
zone del corpo.