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Levoluzione del linguaggio

Una prima ipotesi


Le abilit linguistiche sono completamente differenti dalle forme pi primitive di comunicazione e non possono essere derivate da esse.
La conseguenza di questa ipotesi che nessuna informazione sui suoi possibili antecedenti pu essere derivata dallo studio delle altre specie
Il linguaggio unico e si evoluto solo nella famiglia degli ominini entro gli ultimi 5 milioni di anni
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La facolt del linguaggio un complesso adattamento biologico che si evoluto per selezione naturale allinterno di un modo di vita basato sulluso della conoscenza e sugli scambi sociali (Pinker, 2003).
Facolt

Levoluzione ha dato luogo a delle modifiche permanenti della nostra struttura cerebrale tale per cui c un organo deputato al linguaggio

Il meccanismo lo stesso per cui avvenuta tutta levoluzione ( aumento delle possibilit di sopravvivenza)

Il linguaggio una parte del fenotipo umano

UNIVERSALITA

Caratteristiche dello sviluppo

Dissociazione tra capacit cognitive e capacit linguistiche

Se il linguaggio si evoluto sulla base degli stessi meccanismi di selezione naturale che hanno portato ad altri tipi di modificazione negli organismi, bisogna dimostrare che la sua comparsa ha portato a degli effettivi benefici in termini riproduttivi.
Obiezioni: quali potevano essere questi effetti se allinizio un embrione di linguaggio era presente solo in un individuo?
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Pinker ritiene che la capacit di trasmettere informazioni su chi fa cosa quando come e perch ( informazioni proposizionali) abbia costituito un grande vantaggio evoluzionistico permettendo di superare e sconfiggere le difese degli altri esseri viventi ( piante ed animali). Noi siamo diventati in grado di ragionare sui possibili effetti delle nostre azioni, mentre le difese degli altri esseri viventi sono solo reattive e si stabilizzano in termini evoluzionistici molto lunghi. Ci ha permesso di occupare una nicchia cognitiva
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La nicchia ecologica un termine che indica la posizione di una specie (o di una popolazione) all'interno di un ecosistema, ossia il suo modo di vivere, il suo ruolo e tutte le condizioni fisiche, chimiche e biologiche che ne permettono l'esistenza in quel particolare ambiente.

Concetto di nicchia cognitiva (Tooby & De Vore, 1987)


riassume le caratteristiche adattative della cultura, dei rapporti sociali e della comunicazione . Alla base troviamo la comprensione del sistema di interrelazione causa-effetto del mondo circostante, dal quale sviluppare tecnologie appropriate attraverso il ragionamento; seguito dalla necessit di unazione cooperativa, resa possibile dal linguaggio. Questi fattori sarebbero coevoluti sotto pressioni selettive reciproche. Ad esempio nuove condizioni climatiche avrebbero imposto nuove strategie per sopravvivere ( pianificazione in gruppo della caccia)
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Alcune caratteristiche tipicamente umane

Perch si sono sviluppate

Socialit Infanzia prolungata Investimento parentale Nascita della cultura Vita prolungata Creazione di habitat in vari tipi di ambienti

Facilit di trasmissione delle informazioni Necessit di apprendere Necessit di assicurare la sopravvivenza ai piccoli Insieme di conoscenze condivise da un particolare gruppo Massimo uso di ci che si appreso Conoscenze generali e non particolari

Critiche
1. Se il Linguaggio parte del fenotipo umano, dovrebbe essere possibile individuare nel genoma le parti che lo regolano
2. La dissociazione tra attivit cognitiva e linguaggio controversa sia nel corso dello sviluppo che nel caso di deficit

3. E controverso che non ci sia nessuna relazione tra comunicazione animale e linguaggio ---- critica allipotesi di discontinuit
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Un gene del disturbo del linguaggio?


in ogni sistema complesso sufficiente un problema di funzionamento di una piccola parte, per provocare larresto o una notevole compromissione della funzionalit di tutto lapparato possibile che alcune componenti genetiche determinino delle alterazioni anatomiche o funzionali di alcune parti del cervello che sono responsabili di alcuni processi importanti per lo sviluppo del linguaggio Le differenze individuali, per, non sono associate a componenti genetiche 10

Il gene FOXP2
La sua scoperta legata allo studio di 3 generazioni di una famiglia che consiste di 37 membri, 15 dei quali soffrono di gravi disturbi del linguaggio un gene che produce una proteina che regola la produzione di altre proteina in altri geni. Questo gene si esprime in numerose strutture del cervello e interferisce con lapprendimento procedurale, che a sua volta legato allo sviluppo grammaticale.
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Studi successivi sul gene FOXP2


Numerosi studi hanno cercato la presenza di mutazioni in questo gene in altre popolazioni affette da Disturbi Specifici del Linguaggio, ma i risultati sono stati negativi, eccetto che in 5 individui. In tutti questi casi cera una forte evidenza di disprassie gravi a livello oro-facciale (problemi di tipo motorio)
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Lo studio delle relazioni tra cognizione e linguaggio


Competenze cognitive come prerequisito per lacquisizione del linguaggio Passaggio ad una nuova prospettiva Processamento dellinformazione acustica Acquisizione di fonemi Permanenza delloggetto denominazione

Processi cognitivi implicati nellacquisizione del linguaggio

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Modelli di relazione tra cognizione e linguaggio


prospettiva modulare, le funzioni linguistiche vengono esercitate da meccanismi cognitivi riservati solo allelaborazione di materiale linguistico che sono pre-specificati a livello neurale. prospettiva costruttivista il funzionamento cognitivo che regola i processi di acquisizione linguistica condiviso sia dal linguaggio che da altre attivit umane. La specializzazione del funzionamento linguistico lesito e non il punto di partenza del processo evolutivo
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Meccanismi cognitivi precoci


Capacit di elaborazione del segnale acustico:
Distinguere i differenti fonemi Riconoscere stimoli acustici familiari Identificare le unit rilevanti del linguaggio
Sillabe, parole, frasi

Capacit di rilevazione delle regolarit distribuzionali degli eventi (linguistici)


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Natura dei processi


Sono processi di tipo generale (si applicano anche allelaborazione di materiale non linguistico) Non sono specie-specifici ( sono stati rilevati anche in altri mammiferi, es: topi, cincill, scimmie tamarine)

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Capacit di categorizzazione
Sono alla base della possibilit di estendere un nome anche ad esemplari diversi rispetto a quello in relazione al quale il nome stato appreso (processo fondamentale nellacquisizione del linguaggio)
Sono alla base della formazione dei concetti e dello sviluppo del significato
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Processi di categorizzazione e sviluppo del vocabolario (Zampini 2006)


ABILIT DI RAGGRUPPARE SPONTANEAMENTE IN MODO ESAUSTIVO DUE CATEGORIE DI OGGETTI: definita come (Gopnik e Meltzoff, 1987): 1- disporre tutti gli oggetti in gruppi spazialmente separati oppure 2- creare una corrispondenza uno-a-uno fra i membri delle due categorie
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15 bambini di 18 mesi con inizio del linguaggio rallentato (vocabolario inferiore alle 30 parole; media: 14; range 5-26)

VALUTAZIONE DELLABILITA DI CATEGORIZZARE SPONTANEAMENTE IN MODO ESAUSTIVO: Durante una seduta di osservazione videoregistrata vengono presentati ai bambini 4 set di oggetti. La consegna data quella di giocare liberamente con gli oggetti (per un tempo di 2 minuti). Sono lasciate a diposizione del bambino due ciotole, senza dare indicazioni sul loro possibile utilizzo.

VALUTAZIONE DELLA PRODUZIONE LESSICALE:

Lampiezza del vocabolario, misurata a 18 mesi tramite lutilizzo del PVB, viene nuovamente valutata a 24 mesi.

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Materiali: i quattro set di oggetti presentati

Oggetti Identici

Oggetti Diversi,

ma appartenenti alla stessa categoria

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I bambini che a 18 mesi sono in grado di categorizzare in modo esaustivo almeno un set di oggetti hanno a 24 mesi un vocabolario pi ampio e un pi grande numero di nomi nel vocabolario

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Unipotesi alternativa Il linguaggio una attivit umana estremamente complessa che si evoluta a partire da fenomeni meno complessi la cui presenza pu essere studiata in altri esseri viventi

Implicazioni: La comparsa del linguaggio stata graduale C una continuit con le forme di comunicazione animale Le capacit linguistiche non sono collegate a particolari mutazioni a livello genetico

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Arbib (2005) sostiene che non sia necessario, per spiegare la comparsa del linguaggio, ipotizzare che le caratteristiche del linguaggio ( semantica e sintassi,in primo luogo) siano in un qualche modo codificate nel genoma umano e che siano quindi il frutto di una EVOLUZIONE BIOLOGICA, ma possibile immaginare che siano invece il frutto di innovazioni culturali che si sono prodotte nella storia dellHomo sapiens
A language-ready brain

lo stadio evolutivo che la specie umana ha raggiunto che permette di sviluppare una piena competenza linguistica a condizione che il bambino sia allevato in un ambiente in cui il linguaggio utilizzato nel corso delle interazioni sociali
Nello sviluppo di ogni bambino il linguaggio viene re-inventato ogni volta

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Quali sono le modificazioni nelle nostre capacit che hanno permesso il passaggio da forme di comunicazione primitiva al linguaggio?

Abbiamo sviluppato un language-ready brain


produrre suoni o gesti organizzare lunghe sequenze di suoni o gesti formare concetti semplici e complessi e compiere operazioni mentali su di essi Comprendere quali operazioni mentali gli altri esseri umani sanno compiere Agire in modo cooperativo Prestare attenzione alla stessa porzione di realt a cui gli altri sono interessati Accettare unazione simbolica come surrogato di unazione reale Collegare un suono o un gesto in modo arbitrario con un concetto

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Se il linguaggio ha le sue radici nelle forme di comunicazione animale, da quale tipo di comunicazione ha avuto origine?

Ipotesi alternative
Il linguaggio ha avuto origine VOCALE Il linguaggio ha avuto origine GESTUALE
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Il mondo era cos nuovo che molte cose non avevano un nome e per poterle indicare bisognava puntare il dito (Gabriel Garcia Marques, Centanni di solitudine)

Edwige aveva imparato presto a capire i suoni che uscivano dalle labbra di uomini e animali. Capiva altrettanto bene persone, gatti, galline e mucche perch ogni suono faceva pensare a un bisogno, una richiesta, unemozione, qualunque fosse lessere che lo emetteva. (Paolo Cherubini, Histoire damour)

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Il principale problema di ipotizzare unorigine vocale del linguaggio sta nellarbitrariet della relazione suono/significato (vedremo che questa molto minore nei gesti).
La parola sembra essere stata molto necessaria per stabilire luso della parola! ( Rousseau, 1775, cit. in Corballis

Il principale problema di ipotizzare unorigine gestuale sta nel fatto che alla fine il linguaggio si sviluppato prevalentemente utilizzando il canale vocale (anche se la storia avrebbe potuto essere diversa, vedi lingua dei segni).
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lorigine vocale del linguaggio


Gi Darwin nel 1871 ipotizzava che nostri progenitori possedessero una sorta di protolinguaggio che era pi musica che linguaggio Come il linguaggio la musica presente universalmente nelle culture umane ed implica la percezione di elementi discreti che sono organizzati in strutture gerarchiche
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Di recente sono comparse molte ricerche che tendono a dimostrare come tra musica e linguaggio ci siano pi di semplici analogie, ma che lelaborazione del linguaggio e della musica sia dovuta al coinvolgimento dei medesimi meccanismi neurali Altre conferme derivano dal fatto che anche nella primissima infanzia i bambini sono estremamente sensibili all'informazione musicale e questa capacit in relazione all'apprendimento iniziale del linguaggio dato che l'elaborazione della prosodia del parlato (ossia il suo ritmo e la sua melodia) forniscono essenziali informazioni per l'identificazione delle sillabe, delle parole e delle frasi.
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I primi manufatti legati ad una possibile attivit musicale dei nostri progenitori sono stati trovati in Francia e Slovenia e risalgono a circa 50 mila anni fa.

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Il maggiore sostenitore dellorigine vocale Lieberman (1984). Perch il nostro tratto vocale cos diverso da quello dei primati? Quale stata la ragione, allorigine della selezione naturale, che ha prodotto una spinta evolutiva in questo senso?
Lipotesi che la struttura del tratto vocale umano fornisce un vantaggio selettivo rispetto ad altre configurazioni in quanto permette la produzione di suoni che non sono nasalizzati ( ad es. /a/, /u/, /i/) e quindi sono pi facilmente percepibili e distinguibili Di conseguenza le prime forme di comunicazione erano vocali

Si ipotizza che le attuali caratteristiche dellapparato vocale risalgano a 300.000- 400.000 anni fa ( Homo sapiens)
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Altre ipotesi sul perch ilnostro apparato fonoarticolatorio abbia avuto questa evoluzione:

Labbassamento della laringe comporta anche lallungamento del tratto vocale. In genere quanto pi lungo il tratto vocale, tanto pi le formanti del suono sono basse (voci profonde) possibile che labbassamento della laringe negli umani sia stato selezionato per farci sembrare pi grossi e spaventare eventuali predatori.
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Comunque sia labbassamento della laringe, che ha permesso la produzione di suoni variati, deve aver avuto un vantaggio evolutivo importante perch il suo costo stato notevole Gli esseri umani, a differenza degli altri mammiferi non possono respirare e inghiottire nello stesso momento e sono particolarmente a rischio di soffocamento

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Non comunque sufficiente ipotizzare una evoluzione del sistema fono-articolatorio che ha permesso alluomo di produrre suoni variati e facilmente differenziabili

Deve essersi sviluppata parallelamente anche la capacit di discriminare tra differenti oggetti uditivi, di mantenerli nella memoria a breve termine, di categorizzarli e di collegarli ai gesti articolatori necessari per produrli.

Debbo capire che il suono che sento uguale al suono che io produco facendo quei dati movimenti articolatori (problema del riconoscimento)

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Una recente ricerca condotta da Ignacio Martinez e colleghi (universit di Alcala) ha ricostruito lintera parte interna dellorecchio di un HOMO HEIDELBERGENSIS (500 mila anni fa, prima della comparsa dellHOMO Neanderthalensis) dimostrando che poteva udire frequenze molto simili a quelle il nostro orecchio pi sensibile (2000-4000 hertz) Perch il loro orecchio si specializzato a captare tali frequenze? La capacit degli scimpanz in questo ambito molto ridotta
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Se accettiamo questa ricostruzione, dobbiamo concludere che la possibilit di produrre suoni a scopo comunicativo fosse presente gi prima della comparsa dellHomo Sapiens, come invece si tendeva ad escludere.

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Lorigine gestuale del linguaggio


I sostenitori di unorigine gestuale del linguaggio sostengono che sia possibile tracciare una linea evolutiva continua che parte da una ipotetica comunicazione gestuale gi presente nei primati fino alla comparsa del linguaggio Le grandi scimmie evolutivamente pi vicine a noi mostrano infatti capacit di comunicazione gestuale spontanea e sono in grado di apprendere forme di comunicazione gestuale sofisticata se addestrati
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Intenzionalit e comunicazione gestuale


Un segnale intenzionale quando lindividuo controlla flessibilmente il suo uso al fine di influenzare altri individui Nei segnali vocali dei primati questa caratteristica assente, si potrebbe dire che gli ascoltatori acquisiscono uninformazione da segnalatori che non hanno intenzione di fornirla.
Le madri macaco emettono un segnale di allarme in presenza di un predatore solo se esse stesse sono a rischio, ma non quando a rischio solo la prole.
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Nella comunicazione gestuale dei primati ci sono invece evidenze di intenzionalit e flessibilit:
Differenze individuali nei repertori gestuali Lo stesso gesto per scopi diversi e gesti diversi per lo stesso scopo Attenzione verso lo stato attentivo del ricevente

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La linea evolutiva che separa gli ominini (allinterno dei quali la forma pi evoluta lhomo sapiens) dai primati pi vicini a noi, gli scimpanz e i bonobo, si colloca circa a 5 milioni di anni fa

Che cosa avevamo in comune, utile per lo sviluppo di un sistema comunicativo?

Mano con dita flessibili e pollice opponibile

Sistema di riconoscimento

Sistema visivo sviluppato con visione stereoscopica a colori


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Uno dei cambiamenti evolutivi importanti per la nascita del linguaggio sicuramente stata landatura eretta o bipedalismo 4,2 milioni di anni fa Australopithecus anamensis Rende libere le mani e le braccia da impegni locomotori Permette una espansione delle zone cerebrali deputate al movimento delle mani Cambiamenti nellapparato fonoarticolatorio ?

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Il bipedalismo pu essere considerato un pre-adattamento per lo sviluppo di un efficace sistema di comunicazione Si sviluppa per rispondere ad altre necessit evolutive, ma poi risulta determinante per la comparsa di nuove caratteristiche o comportamenti

Ipotesi: Passaggio dalla foresta alla savana Necessit di trasportare cibo a lunghe distanze Camminare nellacqua Lanciare oggetti (possibilit di uccidere a distanza)
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Per passare dalle forme di comunicazione gestuale usate dai nostri antenati ominini 4 milioni di anni fa al linguaggio sono stati necessari molti altri cambiamenti evolutivi:
Aumento della massa cerebrale
Homo sapiens cc 1.355 Homo erectus cc.1016 Scimpanz cc. 337

Prolungamento della durata dellinfanzia, che ha permesso il completamento della crescita del cervello sotto linfluenza dell esperienza
Il cervello di una scimpanz alla nascita pesa il 60% del peso che raggiunger a fine crescita, quello di un neonato umano circa il 24%
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Sviluppo di forme di cooperazione tra individui sempre pi sofisticate


Intenzionalit condivisa che si originata durante levoluzione a sostegno delle attivit di collaborazione

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Allinizio possibile ipotizzare che i gesti si riferissero ad azioni e fossero iconici, cio mimassero lazione da compiere Poi potrebbero aver subito un processo di convenzionalizzazione diventando sempre pi semplificati ed astratti

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Il linguaggio si basa su un codice simbolico astratto Lorigine di tale codice non pu che fondarsi su una comunicazione preesistente che poi diventa
Codificata Simbolica Arbitraria

Il percorso filogenetico simile al percorso ontogenetico


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Una delle scoperte che stata molto utilizzata per sostenere lipotesi dellorigine gestuale del linguaggio quella dei neuroni mirror Il funzionamento di questi neuroni stato scoperto da Rizzolatti nel cervello dei macachi. Questi neuroni si attivano non solo quando una scimmia compie una determinata azione, ma anche quando vede un altro compierla.
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corteccia MOTORIA :

Motoria prep.
Intensita

afferramento

Tempo

Risposte differenti ad azioni con oggetti e senza:

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Questi neuroni sono stati registrati in unarea della corteccia frontale che sembra corrispondere ad unarea del cervello umano coinvolta nella produzione del linguaggio ( area di Broca). La scoperta importante perch stabilisce una corrispondenza tra produzione e percezione di azioni complesse La comprensione, nella comunicazione si basa sulla corrispondenza
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Larea di Broca si evoluta a partire da un sistema che permette sia di generare che di riconoscere una serie di azioni
Ha permesso lo sviluppo di uno dei requisiti fondamentali del linguaggio e cio la PARITA tra emittente e ricevente

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