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Rodrigo Buchago

Metropo-litana

Edizioni thedelle5emezza

A Julian che mi ha fatto capire senza possibilit di errore che la vita fa quel che vuole di te, degli altri e di tutto.

Prefazione alledizione italiana


L'uomo un eterno vagare, uno scoppio di desideri che difcilmente si placa se non - a tratti nel sonno. Ma c' dinamismo e dinamismo: al suo punto pi alto c' la ricerca della Conoscenza, la brama di trovare una ragione a tutto questo divenire che la nostra esistenza; nel mezzo l'azione mossa dal desiderio e dalla passione per qualsiasi cosa o persona essa sia. E poi, nella sua parte pi bassa, la deriva esistenziale: come mucche al macello trascinarsi senza coscienza nello stanco tran tran quotidiano. In questo contesto la speranza nita e c' solo l'attesa di un qualcosa di salvico, una giusta causa, che mai verr: una botta di culo alla lotteria della vita. Ecco, Buchago si immerge in questo viaggio di sola andata in classe supereconomica - che spesso la vita - per raccogliere ogni germe di umanit presente in questa discarica piena di desideri strozzati, escalation di meschinit e accessori per lo stordimento esistenziale (qualsiasi cosa ci consenta di non pensare al luned mattina e alla crisi in medioriente) e custodirlo nel suo museo privato chiamato Metropo-litana. Metropo-litana racconta - con una litania di piccole paroli inutili - le gesta di un inutile uomo moderno dal nome inventato (Alessio Marchetti) nel suo tragitto tra casa e lavoro e tra la vita desiderata e quella subita. Le pagine puzzano di umanit: nelle sue piccole conquiste inutili e nelle sue soventi malignit. E in questo macroclima emerge chiaro e netto, come un riuto industriale abbandonato ai bordi di una statale, una sorta di insoddisfazione perenne molto simile al concetto di dukkha della tradizione buddista. Ma giusto essere chiari: qui non esiste cura ne tantomeno terapia per sfuggire a questo tormento di Sisifo. Questo mondo una litania assordante che non lascia spazio che alla commiserazione e all'esaltazione. Due stati che nell'animo umano si alternano incessantemente come le fasi lunari, le stagioni e le mode. La poetica di Buchago (ma non parlategli mai di poetica perch Buchago non apprezza questa parola) moderna con diversi accenni ai nuovi classici - una citazione di Pound, una presa in giro di Whitman - e il linguaggio contemporaneo e in linea con i mass media regnanti oggi. Incombe Eliot: come lui, anche Buchago considera i suoi cittadini, "bloccati in una routine distruttiva, paragonandoli dapprima agli ignavi dell'Inferno, a causa della loro totale indifferenza nei confronti del prossimo, e successivamente alle anime del limbo che, come loro, sperano in una vita migliore, ma non hanno alcuna speranza di cambiare la loro statica routine" (cfr T.S. Eliot "The Waste Land"). E poi Buchago, da buon uruguaiano, paga il dazio al Mario Benedetti de "La vida esa parentesis", una vera ode a questo homo modernus che alberga nei cuori della nostra generazione che per prima ha affrontato la condizione del pendolarismo in maniera professionale, e cio senza eroismi del dover fare chilometri a piedi, ma proprio per questo ancor pi prometeica: uno sforzo di fastidio pi che di fatica sica. Non esiste altra condizione umana cos atroce: il fastidio dell'attesa prima del fastidio vero. Un viaggio che non si intraprende, si subisce. Buon viaggio anche a voi. Purtroppo. Mario Selaschetti - 2011

E nel mundo como otros..


Intervista a Rodrigo Buchago - 11/2007

..e pensare che il suo eteronimo un impiegato italiano (Alessio Marchetti N.d.r.), ci racconta com nata questa cosa? RB: Dia unocchiata in giro, questa la mia casa. Io e lei siamo seduti nel salone e di fronte a noi, dietro questa grande vetrata c lOceano. Se solo laprissi sentirebbe il profumo di sale arrivarle sino ai calzini. Si sta divinamente qui, non le pare? (Effettivamente la casa di Rodrigo Buchago una vera oasi di tranquillit, con la sua pineta, appoggiata su una collinetta che degrada dolcemente verso il mare, con tanto di piccola spiaggia privata NdR). Ma la vita unaltra cosa. Io qui, al riparo da tutto e da tutti ho cos tanto tempo per pensarla per crearla (mi ssa intensamente e I suoi due occhi azzurri diventano quasi due punte di spillo, poi ride Ndr). Mi sono detto cosa c di pi impastoiato nella vita moderna di un impiegato pendolare in una bella citt caotica? Ma Montevideo non poteva essere pi adatta di Milano? RB: Forse. Ma Montevideo cos come lUruguay non esiste, uninvenzione di qualche geografo impazzito. La gente conosce lArgentina e Buenos Aires, il Brasile e Rio de Janeiro, ma lUruguay e Montevideo no. Per questo mi son detto: il tuo amico deve vivere in una citt grande e famosa, ma non troppo come Parigi, New York o Londra ad esempio, con il rischio di rendere il personaggio, in confronto a loro, gi un non protagonista. Milano perfetta, con gli italiani per loro natura dei casinisti e un tocco dinternazionalit..la moda, il Da Vinci, la maae poi il Milan, la squadra dove hanno giocato Schiafno e Ghiggia Visto il personaggio che ha scelto, lItalia le piace? RB: be non saprei, non ci sono mai stato, ma mi dicono che sia un paese con una classe politica che lo specchio esatto della sua gente: rumorosa, litigiosa, egoista e sempre pronta a fregare. Poi conosco un po il loro calcio, il Milan..gli arbitri venduti (ride Ndr), la spazzatura a Napoli, la citt di Maradona. Gi il calcio, una delle sue grandi passioni, ma nelle sue poesie non c n traccia R.B.: Non una cosa volontaria e non detto che non lo far mai. Ma vede (indica la parete dove campeggia una maglia a righe giallonera del Penarol con il numero 10 NdR) il calcio una cosa seria, non roba da inlare nelle poesiechi ci ha provato ha sempre fatto una guraccia. Parla del poeta italiano Saba e la sua poesia Goal R.B.: Saba? Non lo conosco, devo essere sincerono, mi riferivo ad altri molto pi vicini a noi (probabilmente si riferisce a Gonzalo Ricci e la sua Rete innita Ndr). Torniamo alla gura di Alessio Marchetti, non c pericolo che somigli alle gure dei piccoli burocrati create da Mario Benedetti nel suo Poemi dellufcio? R.B:: No, assolutamente no (Rodrigo Buchago sembra corrucciarsi NdR) le poesie di Mario, bellissime, cercano di mostrare la nuova modernit, concentrandosi sulle nuove regole di relazione imposte dalla burocrazia. Il mio personaggio non cosciente di nulla, di niente. Cerca di capire se c qualcosa degno di essere raccontato in tutto quello che vede o gli capita. Relegandolo in un ambiente moderno ho solo voluto sofargli un anelito di Realismo in pi. E un uomo tipicamente moderno che vive una situazione moderna, ma la sua ricerca della Verit e della Realt una cosa senza tempo. E lha trovata questa verit?

R.B. sinceramente non lo so, un po che non ci sentiamo (Rodrigo Buchago resta molto serio in questo passo, NdR). Ma c una cosa che vorrei precisare, a Marchetti non interessa conoscere tanto il perch si vive, la Verit, quanto piuttosto lo scoprire cosa si deve fare per vivere senza noia. Lui pensa che la noia sia una specie di cartina di tornasole del fatto che quello che fa non ha alcun senso e non lo porter alla salvezza eterna. Quella con la s maiuscola per intenderci. Cerca una ragione per vivere, che allo stesso tempo gli faccia passare il tempo. Ma questo non un problema mio dopotutto (Buchago si porta il bicchiere di Cherry alla bocca e tira un bel sorso, NdR). Una visione teleologica del suo mondo? R.B: No, la televisione non centra nulla (ride, NdR), e nemmeno lesistenza certa di uno scopo per questa nostra vita. Lascio agli amanti della losoa cose del genere, Alessio non ha nessuna certezza lo ripeto, certo se questo Scopo ultimo esistesse, lo troverebbe appagante e lenitivo. In questo senso la sua una ricerca costante, molto umana e senza troppa speranza di successo: non altro che una lieve deviazione dal pi classico edonismo ed egocentrismo che ci unisce tutti, in qualit di Uomini. Marchetti ha in qualche modo dei modelli a cui sispira? R.B. Si, perch li cerca disperatamente o forse perch cerca di sfuggirne, una volta trovato uno. Come detto prima, pensa che lo scrivere sia una di quelle cose giuste, in grado di salvarlo dalla noia e dalla morte, ma non ne convinto completamente, perch ogni tanto si annoia pure a far questo, cos cerca nelle opere degli altri, con curioso accanimento, per vedere se questa cosa lhanno pensata e scritta anche altri. Legge Whitman, Pound, Montale, Carver, Buchago (ride, NdR) e Julio Repente, certo. Ma poi li dimentica tutti. Cambio discorso. Molte poesie parlano di pendolarismo, o sono ambientate sui mezzi pubblici pieni di gente che va al lavoro. Ci perdoni, ma lei che ne sa? R.B. Molto poco, vero, ma anche se non ho mai lavorato e vivo in un paese senza trafco, ho molta immaginazione. Del resto non occorre essere stato un cavallo per essere un ottimo fantino(ride Ndr). A essere onesto la mia unica qualit. O meglio ne avr anche altre ma sono probabilmente troppo utili per farci dellarte. Non ho nemmeno gli, almeno riconosciuti (ride Ndr), eppure il mio personaggio sente la necessit di fare poesia per descrivere un momento carico di signicato come la nascit di un glio. Insomma mi ci volevo sentire in una situazione del genere, senza il dover pagar loro le rate dellUniversit (Rodrigo Buchago chiama I suoi due pastori tedeschi Morgan e Julian che accorrono scodinzolando, Ndr) e soprattutto molto meno ubbidienti di loro Ha scritto una poesia Soluzione (in Dimmi Parole Sporche) in cui il suo alter ego, sostiene che la persona inventata, quella letteraria, sia reale e che inoltre sia il creatore di Buchago. Solo un gioco di logica? R.B. No, semmai un omaggio a chi ha dato uninterpretazione, molto prima e molto meglio di me, su cosa sia questa nostra vita e come in essa, le opere letterarie, vi trovino posto. Mi riferisco ovviamente a Borges, a una delle poche cose che sono riuscito a comprendere appieno, tra quelle che ha scritto, e cio che anche i personaggi che creiamo sono reali, o meglio, acquistano una loro complessit reale. E questo vale per le creazioni in letteratura ma anche per quelle sui nuovi media siano essi TV, cinema o internet. Siamo tutti, noi e i nostri personaggi, creature di sogno. Resta da capire se dello stesso autore Qual il suo lm preferito? R.B. Devo ammettere che non riesco pi a concentrarmi molto per oltre unoraquindi non riesco pi a vedere lm. Adesso guardo molto pi le serie televisive come Dexter o Criminal Minds. Ma uno ce lho anche se un po vecchio, Verso il sole di Cimino.

E il gruppo musicale? R.B. Ne ho diversi, ma cos su due piedi le dico Interpol, I am Kloot e Joy Division..poi tutto relativo al periodo in cui lo si chiede. Oggi sono questi. Passiamo alla letteratura, qualche consiglio sulle letture? R.B: anche con I libri mi capita la stessa cosa del cinema, cos preferisco I racconti ai romanzi e le poesie con un po di narrazione ai racconti stessi. Direi Cechov I racconti della maturit, Carver per le poesie. Non sono un amante del simbolismo e della ricerca delle parole complicate, preferisco le cose minimali come i mobili Ikea o gli haiku giapponesi (ride per lassonanza musicale ikea-haiku NdR). Certo Ezra Pound Quali desideri ha per il futuro? La pace nel mondo, la ne della miseria, vincere il Nobel (al momento dellintervista non erano ancora circolate i rumors che lo vedevano candidato per lAmerica Latina NdR) R.B. mi piacerebbe che il Penarol vincesse ancora lIntercontinentale (pensiamo a una battuta ma Buchago resta molto serio NdR). X. Yepes (Si ringrazia Marcia per il materiale riprodotto)

PARTE PRIMA E ULTIMA: DANNATI CON LABBONAMENTO

Non si fanno prigionieri qui


Oggi la materia Forse fatta di pensiero Cos la mia vita dunque, coi suoi treni in ritardo le carrozze affollate e I giornali gratuiti distribuiti poco fuori dallingresso della Mia stazione Ora zio cantante chiudo gli occhi e faccio sparire questo ciccione sudato che mi sta spingendo per scendere a Cadorna.

Doctor Livingston I Suppose!


Inutile chiedersi se c vita dopo la morte. Meglio cercarla un po prima.

Ragionieri verdi fritti alla fermata dell'autobus


Sembriamo un oceano di poveracci e il sembriamo riferito all'oceano perch ora che ci penso siamo pi simili a una mandria che a un sacco di mare sparso Ma poveracci, su questo non ho dubbi quello lo siamo di sicuro Accettiamo tutto senza troppi clamori Non andiamo pi in l di qualche offesa gridata a un'entit astratta il signor ferrovie dello strazio invece d'impiccare qualche ferroviere bolso come desidererei fare ogni volta che succede il misfatto aspettando l'ennesimo treno in ritardo, sporco, pieno che verr a imprigionarci per rimetterci sulla rotta casa e lavoro. Ci pigliano per stanchezza con questo stillicidio come mucche all'ingrasso. Penso proprio che Nessuno di noi avrebbe mai scoperto l'america O il nuovo bar all'angolo Siamo la deriva degli incoscienti. E Dio dalla parte dei ferrovieri.

Happy hour
..e in tutto questo spettacolo paradossale mi viene la certezza che di sicuro se esiste un senso in tutto quello che faccio, allora gi passato e non da questo binario. Non c' pi nulla che io possa fare, adesso. Mi dico: Mettiti comodo, ordina un drink.

Whitman
Cercavi limmortalit Nelle pagine delle tue poesie Ti legavi al lettore Tirandolo per un braccio Tra le righe dei tuoi versi Certo innegabile che tu 6 morto lo stesso Io faro di pi Se mi stai leggendo In un futuro esagerato Ti prego accendi la tua macchina del tempo Che tieni In garage E vienimi a prendere adesso Perch tutto sommato mi annoio Qui, ora. Il mio segreto tuo se vuoi, ma devi venire a prenderlo e ti coster un passeggero. Punta la macchina alle 18e23 del 4 dicembre 2007 Sul treno per Alessandria, in ritardo. Mi riconoscerai Sono quello seduto di sghembo Sul sedile demergenza Che guarda il culo di una di fronte a lui In piedi, Mentre nge di leggere un libro Di un certo Whitman.

Intruso
Esco prima del sole Subito mi trovo nel sogno di altri Uno che sembra un manovale In attesa del furgone del capo Lo studente di una scuola gi cos lontana Il ragioniere di qualche ufcio Murato da pareti posticce Nellopenspace sopra allofcina Qui dove la realt deve ancora mettersi in moto Linutilit della mia presenza davvero evidente Ci cammino in punta di pensieri Nel diorama cos freddo Mi ripeto che sono solo un ospite Qui Ma qualcosa devo ammetterlo, non mi convince del tutto

Inverno estivo
La pianura gi morta l'estate si mangia l'autunno nei miei sogni almeno ci che conosco ma che non riconosco sembra vero Ma l'estate sovraesposta qui. Con le sue luci poco frequentate, che sembrano uscire da sogni di altri. Con un nale stantio. Giro nella citt alla ricerca di un'immagine con l'anima ancora in ferie.

Piscio
Scendo per pisciare Ho trovato un posto L'auto ferma adesso Nella mia solita pianura Nel mio solito tragitto Brinato dinverno Vedo il fumo non appena tocca la terra Tra ciuf derba a anco del muretto di questa villetta. E mattino e non c nessuno Tutti morti o al lavoro. O entrambe le cose. Nel giardino che orla la mia vita, ora una palma secca mi scruta. Ho mirato alle radici del cespuglio, tranquilla..

Coincidenza
Ho preso a stento Il treno Inlando le coincidenze Bus treno Nemmeno quella vecchia alla biglietteria E il suo biglietto per laltro mondo (visto il tempo impiegato) mi hanno impedito di salire con il biglietto vidimato. Obliterato. Adesso Mi godo questo vantaggio con me Ancora fermo a temere di dover prendere il treno dopo Il sole mi acceca dal nestrino Di questo treno con vista pianura Poco dopo Novara verso il lavoro E In questa insperata luna di miele con la mia vita Persino il calore dello scompartimento Mi sembra un optional da berlina di lusso

Il Mago di Oz in me.
Mi chiedi come va? Siamo alla macchinetta del caff Al lavoro in pausa Ti conosco Non per elezione Ti trovo ogni giorno qui Rispondo automatico Gi penso ad altro Gi penso a qualcosa di bello Di me da dirti tutta la mia vita che lo voglio Dire di me qualcosa di bello Penso E tu mi parli Della tua prossima vacanza Che non minteressa per E io vorrei dirti Che da quando mi sento Un artista Mi sento molto pi comodo Nel ruolo di attore protagonista della mia esistenza E che era dai tempi in cui avevo fondato Un club di Subbuteo

Che non mi sentivo cos a posto. Giusto Capace di usare bene il tempo a disposizione. Adesso per ho il terrore Che la parte pi razionale di me chiami la Grande Noia Nera e Venga a smascherarmi A dirmi che tutto inutile A rendere brutte queste righe A spezzarmi la matita A bagnare le pagine A lasciarmi davanti alla tv A subire la pubblicit Prima di andare a letto

Il riposo del guerriero


Vita Le sue istruzioni per luso Ti battono dun tratto Sulla lingua. E cos senti Un intrusione calda Salirti al cuore e Ti scopri allegro Senza un senso Cos provi a ripetertela Tra te e te ma a voce alta Ci provi. In quellistante Tutto si rimescola di nuovo Tutto ritorna banale Gi visto e rivisto. Mesto. E lunico lo da sbrogliare che ti resta in mano quella stringa che stavi tentando di domare Con quelle unghie tagliate di nuovo, Dopo la doccia Una domenica mattina Con il sole.

In salvo sul venerd


Godo, godo, godo, 7 minuti soltanto per scendere dal treno prendere questo autobus vecchio non avrei sopportato la malinconia di aspettare quello pi tardi Mi sono messo a correre Carico con le borse Mi son dato la carica Mi sono incoraggiato Ho smesso di guardare lora Sperando che in questo modo il tempo si fermasse Ce lho fatta per un sofo Adesso mi sento al sicuro Come lultimo degli animali arrivati sulla grande arca E cos Sento risplendere su di me I dolci caldi neon Del venerd sera.

Il viaggio delle parole.


Rileggo il mio passato nelle cose scritte E mi sembra opera di altri Tra gli sguardi di gente come me Stipata. Se ho dormito Se lipod sceglie le canzoni giuste Se mi piaccio Allora mi piacciono Tutte queste parole buttate l Come per limarle e aflarle Sul foglio. Prima o poi Ne sono certo Riusciranno a fare un buon lavoro.

Incidente di percorso
Andrea mio caro Ti hanno sbagliato Il cocktail di Litio e altri principi attivi E cos adesso Ti credi il capo della maa E mi chiedi 1.000 uomini per fare la rivoluzione Per quel che mi riguarda, Allineo parole pi o meno sentite su questo foglio In mezzo a una calca di disperati come me Che in cambio di qualche sogno a rate Mimpediscono di stare seduto bene Su questo vagone fermo nel nulla Tra Milano e Gaggiano Perch la motrice si rotta Di nuovo.

Il sabato del villaggio commerciale


Sono affossato Su una sedia dalluminio Fredda di centro commerciale Il sabato mattina Un tappeto di suoni E di voci Mi avvolge come analgesico Cerco di capire cosa sono In mezzo a questo Desiderio feroce Di comprarmi la noia.

Senza cura
Andavo nella nebbia Uscita dopo due giorni da stare in casa Per la pioggia e un po di neve Freddo Uscito per fare un certicato dal medico Mi facevo compagnia Con I pensieri liberi Poi arrivo nello studio Nella sala dattesa E mi dimentico La cosa + bella mai pensata

Po(u)nderati
Quando in stazione Il treno arriva Fuori dalla nebbia Sono cosciente Che stia uscendo Dal groviglio dei miei pensieri

Gioia (molto dopo Garibaldi)


Bellissima Milano Esce dalla foschia Di nuvole basse Cariche dacqua Minuscole gocce E di miei piccoli pensieri di luce E pur falliscono queste belle parole Sono in treno E dove senn Venerd mattina Verso il dovere Ma sono felice Felice Felice (E ne sai tu il perch?)

Recital
Quante facce sconosciute che conosco qui Ogni mattina escluso sabato, domenica, malattia e feste comandate le riconosco dagli abiti dalle acconciature e dal sedere (se donne) Eppur non ci ho mai scambiato una sola parola Nel mio mondo escono dalla polvere come le citt nte nei lm sul far west con la colonna sonora del mio iPod

Autodaf
Fuori dal nestrino della mia auto che viaggia sui 75 coi primi rumori dei suoi prossimi acciacchi c' tutto il mondo chiaro pulito e quasi quieto di cascine e rogge mentre sullo sfondo vedo le Alpi bianche in fondo a questa piana che si scopre dal gelo rivela colori pi veri perch c' il sole qui oggi Sono cos lieto che il mio solito tragitto mi oggi sconosciuto e ne scopro ogni suo metro per la prima volta il glio di Piero Angela dei poveri. adesso sono al riparo e comodo in questo mondo che vorrei fermare l'auto proprio qui ora per guardare il lungo bordo di erba, cicche, giornali porno sfatti e sterpaglie che costeggia questa strada che un tempo conoscevo mentre mi mangio quest'aria tersa di gennaio e di mattina nch nel naso non resta un freddo liquore che mi sembra gi marzo E il suo umore di buona novit in arrivo.

Fratellanza
Parlano di una guerra solo poche righe a anco di un paginone di reclame che cerco di leggere scomodo e pressato un pirla a anco mi si seduto troppo vicino Legge Focus con i gomiti larghi dopo la coda per salire sul treno Ti odio stronzo. Tra tutti questi proprio tu qui E adesso?

Fratellanza 2
Ho notato l'ordine curato del tuo blocco notes pari solo al volume preciso del nodo della tua cravatta e al portapenne di pelle che tieni serbato nella valigia per qualche riunione si vede che il tuo lavoro il tuo Scopo Non seguo pi quello che mi dici. scusami ripenso a quando lo stesso era per me e quasi ci ho perso una moglie e 2 gli Ma non ti compiango io adesso mi aggrappo a queste poche righe. Sotto di me il nulla della Grande Noia Nera. Aspetta che il grande acrobata dellesistenza gli ricaschi in bocca.

Pareggio tirato fuoricasa


C' buio fuori. Sono lontano da casa in trasferta da solo in una pizzeria poco fuori dal centro ma comoda e pulita come mi dice la signorina della reception in albergo e cos bevo questa Marston's Old Empire una IPA cio una Indian Pale Ale. Un tipo di birra rinforzata che gli inglesi lontani da casa in India si facevano spedire. Attendo una pizza Bud Spencer della pizzeria del Corso di Forl che prevede pancetta, fagioli e salame piccante + tardi andr a vedere la partita in tv in un circolo culturale convenzionato con l'albergo dove hanno sky E' in una piazza larga in stile ventennio Ho chiamato casa e nessuno mi ha risposto prendo un'altra birra Poi qualcosa mi turba

A cosa serve?
L'ombra dei guanti sul foglio Scompartimento gelato come i miei piedi e di sicuro mi ammaler scrivo senza ltro mi sembra tutto cos inutile ma devo stanare quella vocina che mi vuole vendere alla Grande Noia Nera voglio satare quella litania di a cosa serve? a cosa serve? a cosa serve? impastata di pensieri sulle cose sgradevoli che devo fare oggi al lavoro e stasera non c' nessuna partita in televisione E solo una cena da riscaldare

Inutile fretta
Quanti versi penso veri sogni da mettere nero su bianco ma dovrei prima levarmi sti guanti di lana pesanti appoggiarli da qualche parte sopra un appoggio improvvisato tirar fuori l'agenda dal cappotto e scriverli Per questo forse mi escono sempre sghembi o frettolosi freddi e pietosi pronti a cadere da un momento all'altro

Generale inverno batte aM -2 a 0


C' un bel sole bianco ma fa un freddo atroce e la cosa spiazzante come salire le scale mobili ferme senza saperlo sono in un panorama metasico mentre addento questa arancia ghiacciata di luce dal sapore salato non poi strano se cerco di capire dove ho smarrito la strada per la realt

Vita a colori
Tarda mattina alla pompa di benzina annuso gasolio arcobaleni nelle pozze d'acqua ferma

Non si uccidono cos anche i cavalli?


Alzato presto senza senso senza voglia senza Scopo le calze appallottolate gi per terra il caff aspro non dei migliori la lancetta sul 5 la mia tensione verso il bagno lo spazzolino logoro piscio un po' fuori non trovo i pantaloni la bolletta da pagare sopra il frigo il vetro e la plastica da buttare cerco chiunque mi sia intorno per dargli una colpa qualsiasi penso a una soluzione su come far diventare subito sera ma anche la sera non ha nulla di speciale oggi dovr fare un biglietto in pi anche se spero proprio che la mia Grande Noia Nera Perda il treno per questa volta.

Dentro piove
Pioviggina lento nebulizzatore impazzito schizza la citt grigia (ovviamente) c' un bambino bagnato che in una strada si alza il pallone e lo calcia forte contro il muro. Ha negli occhi l'incuranza per il cielo solo voglia dentro s di fare. oh mio Dio! Sono ancora qui dentro?

Forlimpopoli
Pezzi di mura e torrioni sgangherati spuntano qua e l tra le case basse e i palazzi nuovi la cameretta di Morgan dopo il pomeriggio prima di rimettere a posto

Evado?
Ogni due per tre mi palpo le tasche ho paura di perdere le chiavi dell'auto ma dove cazzo devo andare stasera?

Eutanasia
Il modo migliore per morire senza strappi farsi piacere il proprio lavoro

Derby
E poi la tua squadra perde E perde male Un misto di sga E una generale mancanza di gioco Potresti anche lamentarti dellarbitraggio Ma subito luned mattina E non comprendi cosa devi andare a soffrire oggi

Inltrato
- ottimizzare la rete - materiale punti vendita - monitoraggio adesioni scrivo nti appunti in questa riunione potrebbero accorgersi che sono ancora vivo come in quei lm coi baccelloni replicanti venuti dallo spazio

Esule
Sopra I capannoni L in fondo c il mare Lo sento In questa luce daria assolata Nascosto tra echi di gasolio E aromi di strane piante di verde urbano Mi vorrebbe riportare indietro Ma ormai sono troppo troppo distante

Artigiano del 2000


Inserisco la SCART Nella TV da dietro Senza guardare Che soddisfazione. Eccomi servita Labilit e la destrezza Del nuovo millennio

aMor RoMa
A Trastevere Taxi bradi Sinseguono nella piazza G.Belli E la riempiono Di clacson, voci e clienti stranieri Ma io Ho uno strano sussulto Quel che ho visto fuggire Mi ha bruciato dentro di languore la Storia Si sente ancora che stata qui.

Pernottatore seriale
Moquette stantie Frigobar spento Dalla nestra vista buio E forse muro La mattina Oltre I tavoli E le brioche da albergo Tra le facce che ancora si ambientano E si svegliano altrove Ci sono anchio Cerco unidea familiare Per sentirmi meno randagio Ma quel riesso di sole sul mare Mi leva ogni forza Ogni volont Mi sono perso di nuovo e non mi dispiace. A salvarmi viene il consueto gusto Del succo di arancia Di tutti gli hotel del mondo.

Metropo-litana (Muffe)
Muffe involontarie compresse a forza negli scompartimenti di questa metropo-litana. Persi nella rotta quotidiana tra il volere e il dolere. E il sogno resta l. tra le pagine di un quotidiano ed una pubblicit sul muro. Sospeso. Come volantini distribuiti all'uscita dei mezzi gettati poi per terra. Come muffa sulle cose inutili e gi dimenticate Esistete ma non lo volete Senza saperlo

Rodrigo Buchago nasce il 9 ottobre del 1970 a Maldonado, citt situata a 95 km da Montevideo e famosa per il suo porto dove ogni giorno arrivano e salpano le navi che tengono vive le sue industrie tessili e alimentari (in particolare lesportazione verso il nord America della preziosa Aringa salmistrata del Mar de la Plata), e per il suo museo di Arte Americana (dove sono esposte, tra le altre, le opere di Joaquin Torres Garcia e le installazioni di Ramiro Esteban Barfonzi). Scrive poesie da quando ha 6 anni e ormai dalla pubblicazione della sua prima opera, il fortunatissimo Manuale di disegno per pensieri a mano libera (1988) considerato tra i pi importanti poeti viventi uruguaiani. Nella stessa collana Dimmi parole sporche (2008). Lautore ringrazia Mario Selaschetti per la traduzione.

Finito e pubblicato il 24.9.2011 thedelle5emezza.blogspot.com www.barbaridellamorte.com

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