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ATMOSFERA
INDICATORE EMISSIONI DI GAS-SERRA (CO2eq): trend e disaggregazione settoriale SCOPO Lindicatore fornisce una stima delle emissioni regionali di CO2 e la relativa disaggregazione settoriale. finalizzato a verificare il raggiungimento dellobiettivo individuato dal Protocollo di Kyoto. DESCRIZIONE Linasprimento delleffetto serra, ovvero del riscaldamento dello strato inferiore dellatmosfera, probabilmente da attribuire in gran parte alle emissioni di anidride carbonica (CO2), connesse principalmente ad attivit antropiche (impianti per la produzione di energia, impianti industriali, trasporti) e segnatamente allutilizzo dei combustibili fossili. Contribuiscono all'effetto serra anche altri inquinanti come il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), gli Fgas o gas fluorurati (HFCs, PFCs, SF6). Si scelto di rappresentare il trend e la disaggregazione macrosettoriale delle emissioni di CO2eq calcolate come somma pesata degli inquinanti che maggiormente contribuiscono alla sviluppo delleffetto serra, dando risposta cos al bisogno informativo richiesto dal protocollo di Kyoto sulla riduzione della CO2eq. In particolare per il calcolo di questo parametro si sono sommati i valori di CO2 con quelli di protossido di azoto moltiplicato per il fattore numerico 310 e con il metano moltiplicato per il fattore numerico 21. Utilizzando le stime elaborate dallAPAT, si fornita una descrizione dei quantitativi di CO2 emessi in Sicilia, nel 1999. Il protocollo di Kyoto, ratificato dallItalia con la Legge n. 120 del 01/06/02, ed entrato in vigore nel febbraio 2005, individua come obiettivo per lItalia la riduzione dei gas serra nel periodo 20082012 del 6,5% rispetto al 1990. Il Protocollo stesso prevede complessivamente per i paesi industrializzati lobiettivo di riduzione del 5,2%, mentre per i paesi dellUnione Europa una riduzione complessiva delle emissioni pari all8%. La Delibera CIPE approvata il 19 dicembre 2002, relativa alla revisione delle linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra, istituisce un Comitato Tecnico Emissioni Gas Serra al fine di monitorare lattuazione delle politiche di riduzione delle emissioni. Questo indicatore verr aggiornato periodicamente ogni anno. UNIT di MISURA Le emissioni di gas serra sono espresse in tonnellate di CO2 equivalente per ogni anno. Il valore equivalente calcolato moltiplicando le emissioni di ogni gas per il Global Warming Potential (GWP), potenziale di riscaldamento globale di ogni specie in rapporto al potenziale dellanidride carbonica. FONTE dei DATI APAT, 2004 NOTE TABELLE e FIGURE La figura 2.3 rappresenta il trend delle emissioni provinciali di CO2eq negli anni che vanno dal 1990 al 2000. I valori di emissione provinciali di CO2eq dissociati per contributi degli inquinanti (CO2, CH4, N2O) sono rappresentati nella tabella 2.1. Per la presentazioni dei dati relativi alla disaggregazione macrosettoriale delle emissioni provinciali di CO2eq stata utilizzata la classificazione IPCC, 1999 (milioni di tonnellate di CO2 equivalente annue), in riferimento alle Linee Guida dell'IPCC ("Revised 1996 IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories", IPCC/OECD 1997). Questa rappresentazione stata riportata in figura 2.4. In tabella 2.2 si sono riportati i valori di concentrazione dei singoli inquinanti contribuenti alle emissioni di CO2eq disaggregati per macrosettore secondo la classificazione CORINAIR. STATO E TREND Dallanalisi del grafico 2.3, si evince come le emissioni di CO2eq nel decennio che va dal 1990 al 2000 siano in aumento in quasi tutte le province. In generale a livello regionale le emissioni di CO2eq sono aumentate di quasi il 17% circa nel suddetto decennio. La prossima stima verr realizzata per il quinquennio 2000-2005 e permetter di comprendere meglio il fenomeno e di controllarne landamento/crescita adottando piani e programmi di intervento in linea con le prescrizioni del protocollo di Kyoto ratificato a livello nazionale italiano nel febbraio del 2005. Tra i macrosettori produttivi che nel 2000 hanno inciso maggiormente Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente - Sicilia 2.8
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nellemissione di CO2eq sono la combustione nellindustria e gli impianti energetici e in minor misura i trasporti stradali. Le stime elaborate da APAT quantificano le emissioni totali di CO2eq per il 2000 in 50.552.048 t.
2.9
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ME TP PA EN CT AG CL RG SR
Legend
7 900 000 CO2eq.1990 CO2eq.1995 CO2eq.2000
2.10
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1990 1995 2000 N2O=310 CH4=21 Agrigento 5738.856 8823.439 7426.895 Agrigento Caltanissetta 4863.413 6134.724 5462.938 Caltanissetta Catania 16150.64 16434.42 17050.33 Catania Enna 13331.64 11262.49 11501.54 Enna Messina 17227.89 14450.04 18421.24 Messina Palermo 20593.76 20850.42 24493.42 Palermo Ragusa 9904.398 11223.11 10570.9 Ragusa Siracusa 8474.652 10190.83 9623.651 Siracusa Trapani 5475.339 5842.2 6675.347 Trapani Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati APAT (2004)
2.11
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ME TP PA
AG
EN
CT
SR CL RG
Legenda
Agricoltura Altre emissioni ed assorbimenti Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) Combustione nell'industria e impianti energetici Estrazione e distribuzione di combustibili fossili ed energia ge Impianti di combustione non industriale Processi produttivi (combustione nell'industria manufatturiera) Processi produttivi (combustione senza contatto) Trasporti stradali Trattamento dei rifiuti e discariche Uso di solventi ed altri prodotti
2.12
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380294.5 13497.4
115070.7 47760.24
182653.5 89144.06
372263.7 74313.45
2120902
404336.1
88904.56 204515.2
218916.4
723668.5 2692801
46053.21 11005954
2128269
10364002
108920.9 113286.8
393234.3
182159
227436.5
194160.7
93373.19 89258.74
103549.5
355555.9 27505.19
437359.1
257196.9
1052527
65219.02
386481
144459.9
470311.7
270944.9 937074.9
62128.16
5992.172
18214.3
16704.7 1731376
4790.64
67868.7
2.13
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INDICATORE EMISSIONI DI SOSTANZE ACIDIFICANTI (SOX, NOX, NH3) SCOPO Lindicatore fornisce una stima delle emissioni regionali di sostanze acidificanti SO2, NOx ed NH3, espresse come equivalenti acidi (H+/kg) e le relative disaggregazioni macrosettoriali, al fine di verificare landamento nel tempo, il raggiungimento degli obiettivi fissati dal protocollo di Goteborg ed il rispetto dei limiti definiti dalla normativa europea (Direttiva NEC). DESCRIZIONE Il biossido di zolfo (SO2) deriva principalmente dagli impianti per la produzione di energia, dalla combustione di carbone, gasolio ed oli combustibili, dagli impianti industriali e dal riscaldamento domestico. Le emissioni naturali provengono principalmente dai vulcani. LSO2 da considerarsi uno dei principali agenti del processo di acidificazione dellatmosfera, con effetti negativi sia sullecosistema sia su monumenti e manufatti. In generale negli ultimi anni, in seguito agli interventi operati sulla qualit dei combustibili, lemissione stata notevolmente ridotta. Gli ossidi di azoto (NOx) si formano principalmente dai processi di combustione che avvengono ad alta temperatura. Le emissioni antropogeniche sono principalmente dovute ai trasporti, alluso di combustibili per la produzione di elettricit e di calore e in misura minore alle attivit industriali. Lammoniaca (NH3) proviene in gran parte dalle fonti di origine agricola; i trasporti stradali e il trattamento dei rifiuti e le discariche ricoprono un ruolo relativamente importante nellemissione dellammoniaca in atmosfera. Utilizzando le stime elaborate da APAT si rappresentato il trend emissivo dal 1990 al 2000 di SO2, NOx ed NH3, nonch la disaggregazione macrosettoriale al 2000. Gli obiettivi fissati dal Protocollo di Goteborg, nellambito della Convenzione di Ginevra sullinquinamento atmosferico transfrontaliero a lunga distanza (1999) sono i seguenti: a) SOx: valore limite 500 kt b) NOx: valore limite 1.000 kt c) NH3: valore limite 419 kt I limiti nazionali di emissione da raggiungere entro il 2010 fissati dalla Direttiva NEC (2001/81/CE) sono: SOx = 475 kt, NOx = 990 kt, NH3=419 kt (APAT, 2003). Questo indicatore verr aggiornato periodicamente ogni anno. UNIT di MISURA Le emissioni di gas acidificanti sono espresse in tonnellate (t) emesse ogni anno e per valutare landamento complessivo vengono utilizzati i fattori di conversione in equivalenti acidi (H+). Tali fattori sono quelli utilizzati dallAgenzia Europea dellAmbiente. FONTE dei DATI APAT, 2004 NOTE TABELLE e FIGURE La figura 2.5 raffigura landamento nel tempo delle emissioni provinciali di sostanze acidificanti espresse come equivalenti acidi (H+/kg) per ci che concerne gli anni che vanno dal 1990 al 2000. La tabella 2.3 riporta i valori di queste emissioni in t/anno per gli anni di riferimento 1990, 1995 e 2000. Per chiarezza di calcolo in questa tabella si sono riportati anche le emissioni relative alle singole sostanze che contribuiscono alle emissioni di sostanze acidificanti in atmosfera (SO2, NOx ed NH3). La figura 2.6 rappresenta la disaggregazione macrosettoriale delle emissioni provinciali di sostanze acidificanti riferite al 2000. In tabella 2.4 possibile confrontare i valori di emissioni provinciali di sostanze acidificanti (espresse come equivalenti acidi) afferenti ai diversi macrosettori. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la nomenclatura delle attivit Selected Nomenclature Air Pollution (SNAP97), adottata dalla metodologia CORINAIR (Atmospheric Emission Inventory Guidebook, terza edizione 2002 EMEP/CORINAIR). STATO E TREND
Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente - Sicilia
2.14
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Dallanalisi del trend, come risulta dalla figura 2.5, si nota come la provincia di Messina ma soprattutto la provincia di Catania abbiano dei valori elevati di emissione di sostanze acidificanti, soprattutto da contributo di SO2, decuplicati rispetto ai valori di emissione delle altre province. Questo dovuto principalmente allattivit vulcanica che come noto risulta essere unattivit non continua sia in termini di portate emesse che in termini di frequenza temporale dellattivit. Dalla tabella 2.5 possibile rilevare i rispettivi valori attribuiti ad ogni inquinante specifico. Se si eccettua le province di Catania e Messina, landamento nel periodo di osservazione 1990-2000 nelle altre province in netta riduzione raggiungendo delle punte intorno al 50% come nel caso della provincia di Palermo. Osservando la disaggregazione macrosettoriale rappresentata in figura 2.6, si nota che, oltre alla gi citata attivit di origine vulcanica, i macrosettori che maggiormente contribuiscono alla formazione delle emissioni acidificanti sono la combustione e gli impianti energetici, i trasporti stradali e lagricoltura, distribuite in maniera disomogenea sullintero territorio regionale.
2.15
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Legend
26 000 H+.1990 H+.1995 H+.2000
Figura 2.5 Trend emissioni provinciali in equivalenti acidi (H+/kg) t/anno (1990-2000)
2.16
ATMOSFERA
Tabella 2.3: Trend emissioni provinciali in equivalenti acidi (H+/kg) t/anno (1990-2000)
H+/kg Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani 1990 505.5332 3040.361 52688.49 332.6237 12015.49 1806.515 398.8189 4253.822 403.6082 1995 486.8501 2519.256 52472.52 306.7185 12319.78 1349.933 349.7627 2756.053 361.7312 2000 375.9143 735.2297 52338.77 229.8438 12547.69 900.7776 326.4207 2092.618 292.7981 SOx=31.25 Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani NH3=58.82 Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani 1990 200.0763 2542.424 52058.22 36.28435 10578.91 800.5074 82.49832 3201.259 74.73037 1990 71.44972 224.4158 155.6019 152.0697 164.1335 178.4406 184.3474 362.6357 46.37296 1995 146.738 2164.428 51947.45 17.95147 10872.06 475.2402 32.2159 1940.787 37.43103 1995 104.1185 60.21618 154.4748 144.5378 148.4622 178.3009 208.9776 260.2785 43.32439 2000 110.0338 538.2283 51907.85 3.694033 11213.71 216.0317 32.18668 1528.241 7.972366 2000 71.54993 46.23574 120.0013 108.893 142.11 173.2456 189.051 129.0817 52.47077
1990 1995 2000 NOx=21.74 Agrigento 234.0072 235.9936 194.3305 Caltanissetta 273.5207 294.6111 150.7656 Catania 474.6677 370.5945 310.9222 Enna 144.2697 144.2293 117.2568 Messina 1272.448 1299.255 1191.87 Palermo 827.5666 696.3918 511.5003 Ragusa 131.9732 108.5692 105.183 Siracusa 689.9274 554.9869 435.2952 Trapani 282.5049 280.9757 232.355 Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati APAT (2004)
2.17
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Legend
A gricoltura A ltre emissio ni e d assorbim enti A ltre sorgenti e ma cchinari mob ili (off-road) Com bustione nell'industria e impianti e nergetici Imp ia nti di com bustione non ind ustriale P ro cessi p ro duttivi (comb ustion e ne llind ustria m anufatturiera) P ro cessi p ro duttivi (comb ustion e senza contatto) Tra sporti strada li Tra ttamento dei rifiu ti e discariche
Figura 2.6 Disaggregazione macrosettoriale emissioni provinciali in equivalenti acidi (H+/kg) t/anno (2000)
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ATMOSFERA
Tabella 2.4: Disaggregazione macrosettoriale emissioni provinciali in equivalenti acidi (H+/kg) ton/anno (2000)
Agricoltura Altre emissioni ed assorbimenti Altre sorgenti e macchinari mobili (offroad) Combustione nell'industria e impianti energetici Impianti di combustione non industriale Processi produttivi (combustione nell'industria manufatturiera) Processi produttivi (combustione senza contatto) Trasporti stradali Trattamento dei rifiuti e discariche AG 23446.44 1092.34 CL 14161.72 1276.89 CT 36750.69 51877094.90 EN 38161.35 1054.93 ME 45966.88 8752374.22 PA 54509.35 793.07 RG 68381.35 823.00 SR 35180.43 296.78 TP 15396.19 815.51
126166.31
73274.06
188179.57
53355.64
175344.15 149699.86
112976.51
625425.85
0.00
8276.75
2076010.92 274330.04
0.00
1813953.30
0.00
6586.38
6375.29
26466.57
8608.23
12209.29
11491.15
6519.75
5977.38
6353.37
148794.13
3759.14
23141.24
2240.00
17752.18
11440.95
8673.16
61739.46
1934.07
0.00
78228.22
8259.64
6284.38
284839.73
2.37
219839.41 14687.03
154846.57 22371.33
624629.96 15242.00
2.19
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INDICATORE EMISSIONI DI PRECURSORI DELLOZONO (NOX e COVNM): trend e disaggregazione macrosettoriale SCOPO Lindicatore fornisce una stima delle emissioni di NOX e COVNM a livello regionale e la relativa disaggregazione settoriale per valutarne le pressioni e il loro andamento negli anni a fronte degli obiettivi internazionali di riduzione delle emissioni (Protocollo di Goteborg e Direttiva NEC) DESCRIZIONE Come indicato in precedenza, la valutazione delle emissioni avviene attraverso opportuni processi di stima che si basano su fattori demissione e indicatori di attivit. Per i precursori dellozono troposferico la metodologia utilizzata quella indicata dal Progetto CORINAIR dellAgenzia Europea dellAmbiente. Il problema dellozono troposferico riveste notevole importanza sia nellambiente urbano, dove si verificano episodi acuti di inquinamento, sia nellambiente rurale, dove si verifica un impatto sulle coltivazioni. Le emissioni dei precursori dellozono troposferico hanno anche una rilevanza transfrontaliera. Le reazioni fitochimiche, attivate dalla luce solare, trasformano alcuni degli inquinanti primari presenti nellatmosfera in inquinanti secondari, tra cui lozono, che, per il suo elevato potere ossidante, ha effetti dannosi sulla popolazione, sugli ecosistemi e sul patrimonio storico-artistico. I principali responsabili della formazione dellozono troposferico sono gli ossidi di azoto e i composti organici volatili diversi dal metano che attraverso processi di fotodissociazione danno origine a una miscela di composti ossidanti. Le fonti principali di questi inquinanti sono:i trasporti e le fonti fisse di combustione, pi luso dei solventi per quanto riguarda i COVNM. Questo indicatore verr aggiornato periodicamente ogni anno. UNIT di MISURA Le emissioni dei precursori di ozono sono espresse in tonnellate (t) emesse ogni anno e possono essere aggregate usando il Tropospheric Ozone-Forming Potential (TOFP), potenziale di formazione di ozono troposferico. Tali fattori di conversione sono quelli utilizzati dallAgenzia Europea dellAmbiente nei rapporti ambientali e sono validi soprattutto per la valutazione aggregata a livello europeo. Per il calcolo del TOFP i fattori di conversione utilizzati sono i seguenti: NOX = 1,22; COVNM = 1 (APAT, 2003). FONTE dei DATI APAT, 2004 NOTE TABELLE e FIGURE La figura 2.7 raffigura landamento nel tempo delle emissioni provinciali di COVNM ed NOx espresse come TOFP per ci che concerne gli anni che vanno dal 1990 al 2000. La tabella 2.5 riporta i valori di queste emissioni in t/anno per gli anni di riferimento 1990, 1995 e 2000. Per chiarezza di calcolo in questa tabella si sono riportati anche le emissioni relative alle singole sostanze che contribuiscono alle emissioni dei precursori dellozono in atmosfera (COVNM ed NOx ). La figura 2.8 rappresenta la disaggregazione macrosettoriale delle emissioni provinciali di sostanze precursori della formazione di ozono troposferico riferite al 2000. In tabella 2.6 possibile confrontare i valori di emissioni provinciali dei precursori dellozono (espresse come TOFP) afferenti ai diversi macrosettori. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la nomenclatura delle attivit Selected Nomenclature Air Pollution (SNAP97), adottata dalla metodologia CORINAIR (Atmospheric Emission Inventory Guidebook, terza edizione 2002 EMEP/CORINAIR). STATO E TREND La figura 2.7 rappresenta il trend delle emissioni provinciali di COVNM ed NOx, espresse come Potenziale di formazione dellozono troposferico (TOFP) per gli anni che vanno dal 1990 al 2000. Si nota una continua riduzione delle emissioni dei precursori dellozono, con una media percentuale a livello regionale che raggiunge il 20-25%, cos come si pu rilevare dai dati riportati in tabella 2.5. La figura 2.8 rappresenta la disaggregazione macrosettoriale delle emissioni provinciali di TOFP; da questa si evince come i macrosettori che maggiormente influiscono nella formazione dei precursori dellozono sono i trasporti stradali e le altre sorgenti mobili. Dalla tabella 2.6 dei valori di emissioni provinciali di TOFP per macrosettore si rileva come
Agenzia Regionale per la Protezione dellAmbiente - Sicilia
2.20
ATMOSFERA
anche gli altri macrosettori siano delle sorgenti importanti (emissioni biogeniche, processi produttivi, uso di solventi,).
2.21
ATMOSFERA
ME TP PA EN CT AG SR CL RG
Legend
51 000 TOFP.1990 TOFP.1995 TOFP.2000
2.22
ATMOSFERA
1995 2000 1990 NOx= 1.22 Agrigento 10763.9 10855.27 8938.845 Caltanissetta 12581.45 13551.57 6934.94 Catania 21833.84 17046.67 14301.85 Enna 6636.142 6634.282 5393.598 Messina 58530.26 59763.35 54823.84 Palermo 38066.54 32032.74 23528.07 Ragusa 6070.523 4993.982 4838.225 Siracusa 31735.39 25528.38 20022.78 Trapani 12994.71 12924.37 10687.9 Fonte: Elaborazione ARPA Sicilia su dati APAT (2004)
2.23
ATMOSFERA
ME TP PA
AG
EN
CT
SR CL
RG
Legend
Agricoltura Altre emissioni ed assorbimenti Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road) Combustione nell'industria e impianti energetici Estraz e distrib di combustibili fossili ed energia geo Impianti di combustione non industriale Processi produttivi (combustione nellindustria manufatturiera) Processi produttivi (combustione senza contatto) Trasporti stradali Uso di solventi ed altri prodotti
2.24
ATMOSFERA
993.62
3486.61
0.00
173.17
15079.26
2922.19
0.00
13559.80
0.00
217.86
362.97
187.54
252.34
815.04
236.15
134.36
2369.73
81.99
223.76
189.05
631.53
218.84
378.94
454.24
151.43
181.89
213.50
2445.86
48.82
280.11
30.27
190.53
2459.68
1792.38
2711.54
186.66
2.25
ATMOSFERA
INDICATORE EMISSIONI DI BENZENE (C6H6) : trend e disaggregazione settoriale SCOPO Lindicatore fornisce una stima delle emissioni regionali di C6H6 e la relativa disaggregazione settoriale; lindicatore finalizzato a valutarne landamento nel tempo. DESCRIZIONE La metodologia utilizzata per la stima di questo tipo di emissioni si basa su fattori di emissione e indicatori di attivit sviluppati nellambito del progetto CORINAIR dellAgenzia Europea per lAmbiente. Le emissioni di benzene hanno origine principalmente dai trasporti, da alcuni processi produttivi e non ultimi dai sistemi di stoccaggio e distribuzione dei carburanti (stazioni di servizio, depositi). Per ci che concerne i trasporti si distinguono due tipi di evaporazione: a motore acceso (che rappresenta la totalit delle emissioni) e a motore spento. Utilizzando le stime fornite dallAPAT si rappresentano i risultati per la Sicilia e le sue province. In Italia la L. 413 del 04/11/97 ha imposto quantitativi massimi di benzene e di idrocarburi aromatici totali nelle benzine con e senza piombo pari rispettivamente all1% e 40% in volume (v/v). Il DM 60 del 02/04/02 introduce il valore limite per il benzene che entrer in vigore solo a partire dal 01/01/2010. Questo indicatore verr aggiornato periodicamente ogni anno. UNIT di MISURA Tonnellate/anno (t/anno) FONTE dei DATI APAT, 2004 NOTE TABELLE e FIGURE La figura 2.13 raffigura landamento nel tempo delle emissioni provinciali di benzene per ci che concerne gli anni che vanno dal 1990 al 2000. La tabella 2.11 riporta i valori di queste emissioni in t/anno per gli anni di riferimento 1990, 1995 e 2000. La figura 2.14 rappresenta la disaggregazione macrosettoriale delle emissioni provinciali di benzene riferite al 2000. In tabella 2.12 possibile confrontare i valori di emissioni provinciali di benzene afferenti ai diversi macrosettori. Le emissioni nazionali sono disaggregate secondo la nomenclatura delle attivit Selected Nomenclature Air Pollution (SNAP97), adottata dalla metodologia CORINAIR (Atmospheric Emission Inventory Guidebook, terza edizione 2002 EMEP/CORINAIR). STATO E TREND La figura 2.13 mostra come il benzene dal 1990 al 2000 sia in continua riduzione. Infatti le emissioni di benzene sono diminuite negli anni 90 sia per la riduzione del benzene nei combustibili, sia per il rinnovo del parco autovetture. Nei prossimi anni sono attese ulteriori riduzioni nel settore dei trasporti stradali in conseguenza del rinnovo del parco autovetture., settore che rappresenta il maggior strumento di pianificazione per ridurre limpatto di questo tipo di sorgenti che incidono non poco sui livelli di qualit dellaria cos come definiti dalla recente normativa. Dallanalisi della figura 2.14 che segue, si evince che i settori produttivi che incidono maggiormente nellemissione di C6H6 sono i trasporti stradali ed in genere le sorgenti mobili cos come anche i processi produttivi per le tre province delle aree a rischio di crisi ambientale (Messina, Siracusa, Caltanissetta).
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ATMOSFERA
ME TP PA EN CT AG SR CL RG
Legend
480 C6H6.1990 C6H6.1995 C6H6.2000
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ATMOSFERA
ME TP PA EN CT AG SR CL RG
Legend
Processi produttivi (combustione senza contatto) Estrazione e distribuzione di combustibili fossilied energia geo Uso di solventi ed altri prodotti Trasporti stradali Altre sorgenti e macchinari mobili (off-road)
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ATMOSFERA
2.40