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Silone sulle tracce di celestino Author(s): Marzia Terenzi Vicentini Source: Revista de Letras, Vol. 12 (1969), pp.

155-165 Published by: UNESP Universidade Estadual Paulista Julio de Mesquita Filho Stable URL: http://www.jstor.org/stable/27666089 . Accessed: 29/08/2011 18:14
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http://www.jstor.org

Marzia

Terenzi

Vicentini

SILONE S?LLE TRACCE DI CELESTINO


Introduzione "Ormai d'uomo,
non saprei

? chiaro cer?o tipo int?ressa la sorte d'un che a me e del mondo d'un certo tipo di cristiano nell'ingranaggio
scrivere altro."

in di Ignazio Silone che appaiono le parole Queste nell'ampia a "L'AVVENTURA D'UN POVERO CRISTIA troduzione " e che, anche se non ? buon costume critico far parlare Tau NO
tore d?lia sua propria opera, citiamo corne programma per ques?o

articolo.
abruzzese sua opera.

Ci

pare

infatti
quei hanno

che
motivi

in quest'ultimo
che la hanno sostanza

libro
sempre morale

lo

scrit?ore
la sua d?lia

ispirazone

riproponga e che

sosienuto

formaio

il dramma nel Medioevo, Ambientando l'autore di "Foniamara" non ha inteso spostare il centro dei suoi interessi ehe sappiamo siorica gli ? servita per rivolti tutti al presente, ma la dimensione dare maggiore del presente. profondit? airintelligenza
La nuova opera

Il protagonista ? Piero de "L'avventura cristiano" d'un povero il frate che il 5 luglio 1294, dopo due anni di contese Angelerio, e gli Orsini ? fatto papa e che il 13 dicembre fra i Colonna dello stesso anno abdica al pon?ifica?o. ? il Celestino del "gran rifiu
to" che Dante condanna per "viltade" e che Silone, con sensibi

lit? e intenzioni

diverse,

ci

fa vedere

in luce nuova. la storia dalla elezione al di Fumone, sopra Ferenti


siorica, ch? il dramma

papato
no.

in ire atti, ne abbraccia Il dramma, fino alla prigionia nella rocca


Non c'? concessione alla scenografia

ira due dramma morale: l'azione soprattuito sorge dall'urto una parte la il cristianesimo. Da diverse maniere di concepire e vive di Celestino le istanze personalistiche che propone figura
1. Silone, Mondadori, Ignazio 1968, p. ?' 11. "L'avventura d'un povero cristiano", 3* ed., Milano,

156
il cardinale il del "Pater Noster", dall'altra Benedetto Caetani, come istituzione tem la Chiesa futuro Bonifazio VIII, che difende
porale e centro di potere.

definir?

la natura
di Celestino

di

questo
che a

contrasto
un certo

possiamo
momento,

scegliere
rivolto a Bo

le

stesse nifazio, "Dio mortali, chiese,

parole afferma: ha creato non non

le le

anime, 2

non non

le

istituzioni. i regni, non

Le gli

anime eserciti,

sono non

im le

istituzione, nazioni."

le

ponendo
dell'uomo A dare

in

termini

di
noi,

inconciliable
e le istituzioni.

alterit?

l'anima,

la

liberta

diremmo e

ampiezza

articolazione

maggiore

questo

conflitto

prin

cipale contribuisce quello minore in lotta con l'altra corrente dei


dei conventuali. La loro presenza,

d?lia

vicenda dei frati spirituali di S. Francesco, seguaci quella


all'inizio del dramma, ci im

mette mento

e ci prepara clima morale al futuro svolgi dell'opera avvenimenti. infatti si centrale Il motivo degli dell'opera sua formulazione la rinuncia nella dei presenta gi? principale: frati spirituali al grande convento di Silone, ?, nell'interpretazione 3 in e diab?lica" dalla "macchina di salvezza garanzia pericolosa cui la grande comunit? si trasforma inevitabilmente. Ascoltiamo Fra Ludovico: nel
dimostra aspirazioni di che potenza, la grande volont? comunit? mai genera interamente sponta soddis

"L'esperienza neamente

e di fatta di successi mento d?lia comunit?


accomodamenti." 4.

trionfi vengono

Al

nobile accettati

l'incre scopo di servir? e continui compromessi

E,

farci
Fra

sentir?
Tommaso:

la n?cessita

del

futuro

gesto

di Celestino,

in

terviene

"Anche
Anche che, non

Gioacchino
S. Francesco. dico 5 un

da Fiore
Una santo, ma

si dimise
grande un semplice

da

capo
esige

del

suo

ordine.
ac

comunit?

onest'uomo

compromessi non pu?

cettare."

2. 3. 4. 5.

Silone, Silone Silone, Silone,

Ignazio Ignazio Ignazio Ignazio ? ?

>?

Op. Op. Op. Op.

cit., cit., cit., cit.,

p. p. p. p.

243. 86. 86. o7.

157
La stru??ura del dramma si presenta chia quindi come progressivo tema: nella vicenda dei fra?i e in quella di rimento dello stesso un perfe??o parallelismo e di riscon?riamo di situazioni Celes?ino La difesa di un cristianesimo che vede nel des?ino. esca?ologico,
po?ere geliche, nemen?e e nelle ha una s?ru??ure carica e Fos?acolo rivoluzionaria novi?a ? all'avverarsi che causa rompe di delle un veri?? sis?ema evan comu L'av

accet?o

questa

persecuzione.

ven?ura
alia

di Celestino, il dramma significare


storia del del papa, dramma.

vissuta di una
Silone

si dila?a cos? a da al?ri personaggi, collettivi?a e, nel dar rilievo pr?prio


riesce a mantenere la componente

esistenziale

Nel

non Silone V naturalmente la figura di Celestino delineare e ci d? invece un personaggio a nessun tono agiografico indulge sua prima apparizione lo co e problem?tico. Nella complesso contro la prepotenza come difensore di alcuni popolani nosciamo sua funzione non dimostra dei "signori" d?lia citt?, ma in questa
nessun atteggiamento filantr?pico e, al contrario, l'episodio si ri

? uomo del pop?lo e comicit?. ? che Celestino veste d'umorismo fine e conserva il buon senso, sua origine e di questa l'arguzia nell'ambiente sa mantenere anche doti la schiettezza. Quesee i dis iniziano corrotto e sofisticato della curia pontificia, quando sidi pi? grandi. il frate si trova d'un tratto capo alie sue montagne Strappato e nel primo esercizio del estremamente d'una Chiesa politicizzata ben presto, ed errori. Ma grazie ingenuit? potere gli sfuggono ritrova la strada e si rifiuta di seguir? alla sua stessa semplicit?, di dominare burocr?tica che gli impedisce ciecamente la macchina allora di imporre anche agli Cerca effetti della sua deeisone. gli sua concezione dalla lo stile che gli deriva uffizi di segreteria di non sapere che gli rimprovera Al cardinale Caetani cristiana. a mo strutturata intendere gli strumenti politici di cui la Chiesa, dello degli altri stati, deve servirsi, risponde Celestino:
44Forse suscitera la vostra compassione se vi dir? che, perfino in

e al Van come queste, io son? rimasto al Pater Noster questioni come me, le voi lo sapete Nelle del Vangelo, parabole gelo. ? e dirette. son? sempre personali Vi tra gli uomini relazioni della vigna con i il padre con i figli e i servi; il padrone sempre e cos? via; non e gli agnelli, con le pecore il pastore vignaroli;
vi sono mai relazioni indirette e anonime, o finte, oppure come

voi dite,

convenzionali.

Percio

vi chiedo

scusa

se io non

so con

158
cepire
dire,

relazioni
non relazioni

cristiane
di cose,

che non
ma di

siano
anime."

relazioni
6

personali;

voglio

con questa Ma concezione si accorge Celestino che non pu? ri manere non solo le pratiche si sommano sul capo d?lia Chiesa: suo tavolo, ma gli si fa sempre pi? evidente era che illusione stata l'idea di poter modificare del po qualcosa dell'ingranaggio tere. Decide allora di abdicare. Nella corne
perdura;

decisione d?lia rinuncia intervengono il rimpianto d?lia vita erem?tica,


mas questi aspetti, se danno

anche motivi personali, la nostalgia d?lia pace


maggiore e umanit?

verit?

in secondo tra le motivazioni entra?o del piano nasce coscienza rinuncia dalla d?lia incompati bilit? d?lie due forme di vita, quella del cristiano e quella dell'uomo ultra di potere. E per questo la decisione dimensioni acquista ? rinuncia alia e si fa giudizio storico e morale. Non individuali ? rinuncia alla lotta impossibile. lotta per cedimento personale, al personaggio, suo gesto. La L'uomo
cende

Celestino
acquista una

infatti
forza

non
morale

ne

esce
nuova.

sconfitto
Lo

e nelle
vediamo

ultime
guida

vi
pa

terna e forte dei suoi seguaci quando Tinseguimento lui e i suoi frati a nascondersi. VIII costringe

di Bonifazio

II clima di quest'ultima parte del dramma si fa pi? disteso e ampio ? pi? movimentata: ? che il clima inte anche se l'azione esterna e consapevo riore si arricchisce di meditazione di toni profondi attraverso si fa pi? presente lezza nuova. Celestino gli altri per e alimentano il i frati e i popolani fedeli, che vivono sonaggi, del II dramma da lui lasciato. finisce con l'immagine messaggio e di gran monte Fumone, di mistero alto e lontano, che profonde ? una fine che pare la figura del prigioniero. dezza spirituale che non trova una giustifi il dramma di Celestino lasciare aperto Per que storica. cazione di validit? del suo gesto nella verifica
sto e la sua avventura si carica di una risonanza esistenziale ampia profonda.

// significato

del gesto

di Celestino

? nostro compito naturalmente con criteri extra Non "giudicare" -letterari il gesto di Celestino, il significato invece capirne quanto Ci pare inopportuna alFinterno la critica che dellopera. percio Roberto Rebora fa al personaggio afferma: di Silone quando
6. Silone, Ignazio *? Op. cit., p. 145.

159
"Ecco, la dimensione che manca, o ? nascosta nel personaggio, ri

la presenza Celestino di Dio. qui diventa un lot guarda pr?prio cos? com'? nel suo po della Chiesa tatore, un reale contestatore nei suoi interessi e nelle sue debolezze, tere, nelle sue malefatte, ma misurandosi con tale realt? soltanto nelle dimensioni del tempo
umano." 7

Dicevamo Celestino

rimane aperto perch? il gesto di prima che il dramma non incontra prova di efficacia e validit? nelle sue con e anche per queste oltre che per conclusioni, seguenze temporali il piano metodol?gico, dal Rebora. potremmo divergere

del gesto di Celestino anche capire la sostanza morale valgano volta le stesse affermazioni di Silone, che ci permettono questa di affondare tutte le sue da cui sono nate nell'humus cult?rale
Ne "L'awentura d'un povero cristiano" ritroviamo, ma

opere.

risolte nella verit? del personaggio, idee che completamente quelle nei suoi saggi. in "Useita Silone Gi? di sicurezza", svolgeva un saggio del 1955, scrive lo serittore parlandoei d?lia sua terra, la Marsica: come il resto dell'Abruzzo, "? una contrada, povera di storia ci vile e di formazione cristiana e m?di?vale. Non quasi interamente e convenu. ha altri monumenti di nota che chiese Per degni molti secoli non ha avuto altri figli illustri che santi e scalpellini. umana vi ? sempre stata particular La condizione dell'esistenza mente come la il dolore vi ? sempre stato considerato penosa; e e la Croce, in tal senso, accolta d?lie fatalit? naturali; prima onorata. A gli spiriti vi vi le forme pi? accessibili di ribellione al
destino son? sempre state, nella nostra terra, il francescanesimo

e l'anarchia. Presso cismo, non si ? mai attesa della carita che chino da Fiore, degli
d'importanza enorme,

i pi? sofferenti, sotto la cenere dello scetti l'antica speranza del Regno, Fantica spenta la legge, Tantico sogno di Gioac sostituisce E questo ? un fatto dei celestini. spirituali,
fondamentale, sul quale nessuno ancora ha

riflettuto
come

abbastanza.
questa 8

In un
? una

paese
ricchezza

deluso solo

?rido i santi

esaurito
una

stanco met

il nostro,

autentica,

miracolosa

riserva.
tervi 7. ? mano."

I politici

l'ignorano,

e forse

potranno

? Roberto Rebora, rivista in "Sipario", setiembre 1969, n9 281.

di

?' L'awentura "S. Miniato cinema teatro scenografia di sicurezza". Questo o meno nel recenti, 1965.

d'un balletto

cristiano** povero tv, anno XXIV

? 8. Silone, Ignazio insieme ad ristampato, di sicurezza"* Firenze,

"Uscita altri pi? Vallecchi,

saggio volume

del 1955 intitolato

stato

"Uscita

160
Questo
? sorto tinua

testo ci dice
da ricerca un storica

tra l'altro
e morale

che
dello

l'argomento
ma scrittore trae

del nuovo
origine abruzzese

libro non
dalla sempre con at

interesse

occasionale,

a cogliere la peculiarit? d?lia formazione d?lia sua cult?rale NeU'introduzione all'ultima che il mi opera egli ribadisce gente. to del Regno non ? mai dall'Italia la m?ridionale, scomparso e di questa terra d'elezione del mito, ci d? una sopravvivenza iento
spiegazione che supera il piano meramente storico:

"Se
ch?

l'utopia
essa

non

si ? spenta
a un bisogno

n?

in religione
profundamente

n?

in pol?tica,
radicato

? per riforma

risponde

nell'uomo.

Vi

? nella

coscienza
benessere

dell uomo
materiale

un'inquietudine
potranno mai

ehe nessuna
placare. La

e nessun

storia

del

l'utopia
una ?

? perci?
tenace. saperia

la storia

di una

sempre
anche

delusa

speranza,
sradicarla,

ma

di
ed 9

speranza importante

Nessuna riconoscere

critica

razionale sotto

pu? connotad

diversi."

Se Celestino
maniera temente diversa

ha abbandonato
di testimoniare sul piano

la lotta
e vivere storico

"pol?tica"
nascosta

per
e

proporre
apparen perseguitata,

una

il cristianesimo,

inefficace

perch?

la sua decisione nelle "assurdit?"


le parole che gli

deve essere sostenuta dalla 10 che Cristo ci ha portato,


sentiamo pronunciare nel suo

fede in altri se vogliamo


ultimo incontro

valori, usare
con

Bonifazio

VIII,

poco

prima

della

prigionia

definitiva.

allora potremmo dichiarare ?anche noi le motivazioni del Utopiche ora es dando pero al termine quel significato gesto di Celestino, e verificando cos? il coincidere della coscienza presso dairautore critica che Silone ha della sua opera con le conclusioni cui siamo attraverso la lettura del testo. giunti Motivi di continuit? con la precedente produzione letteraria

? difficile in quest'ultima Non la linea opera di Silone scoprire con i precedenti ritroviamo romanzi. In Celestino di continuit? l'avventura d tanti altri personaggi "la stirpe dei rivolu siloniani, zionari delusi" n, come dice Alessandro di "Fon Scurani. Berardo e Stella di "Una tamara", Pietro Spina di "Vino e pane", Rocco
manciata mente di stagliati, Silone, Silone, Scuranit XXIII, more", hanno ? ? per citare in solo comune lo i pi? pur importanti, rivoluzionario slancio diversa riso

9. 10. 11. anno

Ignazio Ignazio gennaio

"L'awentura O. ? 1966, n. cit., p.

d'un 244,

povero confessione

cristiano",

op. in

cit.,

p.

30.

Alessandro

"La

lunga 1, p. 8.

di

Silone"

"Letture",

161
e tutti, per esperienze e vie diverse, luto e appassionato scontrano con i partiti cui avevano la loro sete di realizzare aderito per
giustizia.

Inutile ricordare che questi stessi motivi e religiose di Silone, nelle scelte politiche
ha di proiettato "Fontamara", la sua che vicenda nel suo autobiogr?fica. allontanamento

li ritroviamo che sempre


L'autore dalla

nella vita e nei romanzi


inquietante e Chiesa poi

dal partito
lasciare

comunista
da

? stato mosso
una struttura

dal medesimo
pesante

desiderio

di non
i suoi

soffocare

e mortificatrice

ci permette la sua fedelt? al pop?lo, di se di giustizia, propositi nel con la sua opera letteraria il cammino da lui percorso guir?, forza rappresen dei suoi terni. Dalla di chiarificazione processo
tativa e c?rale di "Fontamara", alio studio pi? tormentato e pro

arriviamo a questo dei romanzi successive dei personaggi blem?tico lo nuovo dramma in cui, pur nella continuit? dei motivi trattati, della sua ispirazione. scrittore meglio rivela l'origine cristiana E, si pre come in Celestino o nei frati spirituali, l'eredit? cristiana ufficiale senta in lui libera da ogni schieramento ehe, per il nostro e corruzione. Il suo cri autore, ? sempre fonte di compromessi al suo pop?lo, ? infine quello che Silone riconosceva, stianesimo ufficiale. nella Chiesa che assume libero dai modi Scurani Ci dice Alessandro nerario di Silone: religioso
44 Cap? che era cristiano per lo stesso motivo per cui

in un articolo

che mira

a scoprire
era

F iti

abruz

zese:
pop?lo Ne

perch?
era "L'awentura

era
cristiano".12

sempre
d'un

rimasto

unito

al

suo

pop?lo
nelle altre

il suo

povero

cristiano",

come

opere,

In Matteo assumono un ru?lo particolare le figure del pop?lo. ri che Silone e Concetta son? present? le caratteristiche migliori che pu? ri come il senso deU'ospitalit? conosce alla sua gente, ac e incuranza la fede cristiana del pericolo, chiedere coraggio a caso infatti il dramma e eroicamente. Non colta integralmente cui l'autore pare con la presenza di questi personaggi, si conclude Non da Celestino. lasciato del messaggio la continut? affidare del pop?lo siano che i personaggi ci pare di esagerare affermando stati "trattati meglo" degli altri, sia per le doti che rappresentano loro caratteristiche delle che per una pi? definita configurazione
personali.

che ripropongono ai pi? anziani i frati, accanto Tra e pi? delineata diversa un'umanit? morale dell'opera,
12. Scurani in "Letture" Alesandro anno XXIII, ? "Il cristianesimo 1968, "spirituale" n. 6-7, p. di 428.

il dibattito le hanno
Silone"

Ignazio

giugno-luglio

11

162
e Gioacchino. come Clementino Por dei pi? giovani, figure e movimento Il cardinale tano all'azione. vivacit? Caetani e non ? approfondito corne invece appare corne figura di contrasto corne il Baglivo e il cos? altre secondarie, personaggio; figure
Segretario,

Una

e astuto il propolano assolve Cerbicca, funzione particolare il tono elevato di fanno cadere le cui malefatte birbone, spesso e arguzia a quello della vivacit? una forte tensione morale po
polare,

La

particolarit?

del

linguaggio

il discorso Si ?pre a questo sul linguaggio. La funzione punto in fat ti s ta ad indicare la qualit? della prosa narrativa di Cerbicca si di Silone dal tratto solido e oggettivo, che, pur caratterizzata E questa arricchisce continuamente di toni ironici e divertenti. la rende pi? agile la lettura e variamante sfaccettata mescolanza
realt? narrata.

Gi?
scrive

Ferdinando
:

Virdia,

in una monograf?a

sull'autore

del

1967,

invece portare alla sulla prosa di Silone dovrebbe discorso tra l'ispi di un raro dono, scoperta quello di una coincidenza razione ed una fondamentalmente tr?gica di ogni suo romanzo, ironici e grotteschi, immissione di elementi incessante che, non ma la in si badi, dal contesto di quella ispirazione, divergono, e Talimentano continuamente di una sua linfa vitale pre tegrano sa direttamente la dai modi e dalle forme nelle quali si esprime "Un
fantasia 13 popolare."

la posi "invece" all'inizio del brano citato sta ad indicare Quell* assume nei confronti zione pol?mica di altri critici che il Virdia in Italia dei romanzi di Silone, hanno che, dalle prime apparizioni i limiti del linguaggio siloniano. evidenziato piuttosto Gi? Emilio Cecchi, nel suo articolo del 1952, stampato poi nel vo in giorno" lume "Di giorno del "caso Silone" 14, della parlava mancata in Italia dei romanzi dell'esule che pur critica fortuna aveva nel tanto successo riscosso Natalino all'estero. Sapegno
13. sile p. Virdia, diretto 37. Ferdinado da Franco ? "Silone" serie della monograf?a La nuova Italia, Firenze, in "Di "Il Castoro", 1967, men n. 6,

Mollia,

giugno

^- "II caso Silone" 14. Emilio Cecchi, ratura italiana contempor?nea (1945-1954),

note di lettre in giorno", giorno Garzanti, Milano, 1954, pp. 342-345.

163
suo "Compendio di storia della letteratura italiana"115 rimpro con cui ha trattato Topera verava a Silone lettera la frettolosit? ria che, per i suoi intend sociali, si avvicina pi? al documentario e al saggio in un saggio Anche del Claudio V?rese, politico.
*51, affermava:

"? mancata
di un'indagine

a Silone
formale

la esperienza
strettamente

di una
legata

letteratura
alia ricerca

di che

r?cerca,
morale:

un

approfondimento
sulla pagina

morale
incerti."

e concettuale

di motivi,

invece

rimangono

V?rese
profondito,

stesso
una

tuttavia
maggior

gli dei

riconosce,
forza

come

poi

il Virdia
quando

ha
entra

ap
nel

rappresentativa

mondo

e nel

linguaggio

suoi

cafoni:

son? tra le forme pi? felici, i il grottesco, la beffa, "L'ironia, molto spesso, dalla fantas?a, da? miti spirate e riprese direttamente e appro e dalla vita dei paesani e ne continuano della Marsica, il senso amaro e duro della realt?." 16 fondiscono Per l'ultima i nuovi elementi vedere opera di Silone possiamo e ne modellano il linguaggio: l'ispirazione del nei
?

che

sostengono Con
nascose"

la scelta
? la

genere

drammatico,
Silone

e questa
riesce a

dopo
rendere

"Ed
pi?

egli
agevole

si il

seconda

prova,

il discorso
continuo spontaneo. pletamente

che
riferimento Certo

romanzi,
ai un dialoganti, teatro e lascia

per

l'abbondanza
risultava che

dei

dialoghi

e
e poco com

questo grande

spesso non si alia

pesante esaurisce riflessione,

nell'azione

spazio

al

chiarimento pu? osservare


corrisponde

interiore dei personaggi. anche nel ritmo disteso


una struttura sintattica ben

Questa e pacato
articolata

caratteristica dei dialoghi,


e ampia.

si cui
Non

di
per

rado
un

pero,
discorso

l'ampiezza
parlato e

l'articolazione
pare che non

della
sia

frase

? eccessiva
l'intera

presupposta

La scelta di parole e di una sintassi piut zione dei personaggi. del linguaggio tosto letterarie non permettono l'immedesimazione con Per questo, d'accordo dei personaggi. alla realt? psicol?gica si ha l'impressione di un carattere il Cecchi17, pi? che espositivo
creativo dell'opera. ? La ? di 1960. 1949, poi in "Cul storia della letteratura italiana",

Natalino 15. Sapegno, un ico, Firenze, volume 16. tura 17. op. V?rese, letteraria Cecchi, cit., pp. Claudio

"Compendio nuova Italia,

"Lo

contempor?nea", ? "Una Emilio 345-348.

novembre italiano" spettatore 1951. Lischi, Pisa, Nistri manciata di more" in "Di

giorno

in giorno",

164
Accanto linguaggio n? fughe
senziale

a questi II limiti emergono tuttavia positivi. gli aspetti mira tutto all'oggetto, senza compiacimenti di immagini senso anche es il paesaggio liriche; in questo appare
e scarno.

a questo proposito, ? stata la scelta dell'editore che come Felice, del libro ha scelto un particolare di dell'affresco sopracoperta "II miracolo E difatti, forse suggerito della fonte". dalla Giotto,
natura e dall'epoca degli argomenti trattati, sorge vuole spontaneo creare, al l'ac

costamento
sono essenziali

con avviene

dipinti
aH'atmosfera

di Giotto
che

dove
il pittore

la scenografia i personaggi. opere


per come

e le quinte
pathos

di quanto I motivi
a volte

o ? suggerito che
ai

tra altre

autobiografici,
un'autonomia

nelle

urgevano
la diversa

togliendo
prospetti

personaggi,

ora,

va

storica,

si dissolvono
pi? abbia

nella
pacato. conquistato

creazione
Pare una che,

fant?stica
consapevolezza all'azione.

e il clima
nuova

del
per

ne risulta l'opera timo Silone atto,

Celestino

nell'ul

cui gli avvenimenti


rarefatta, che d?

e le passioni
distacco

si svolgono

in un'atmosfera
Forse

pi?
non

contemplativo

a volta troviamo cos? forte quella caratterizzazione dei personaggi, di tipo espressionistico, di cui si valeva Silone soprat deformante, e i personaggi tutto per le figure del pop?lo ora, pur non per
dendo in umanit?, acquistano una significazione maggiore, univer

sale potremmo Conclusione

dire nel mondo

po?tico

dell'autore.

i limiti di linguaggio di Silone, d'ac riconosciuto Avendo dell'opera dimenticare cordo con la maggior parte dei critici, non dobbiamo le pre che in parte supera l'ultima monograf?a del Virdia pero la produzione infatti rivaluta II Virdia critiche. cedenti posizioni e la novit? nella tra la modernit? letteraria di Silone scoprendone diretta di quel mondo letteraria dizione italiana, per l'immissione e il non ultimi il Manzoni autori che negli contadino classici,
Verga, entrava senza quella vita "medesimezza umana" dell'autore al

dramma
sua

rappresentato,
e

che Antonio
nazionale".

Gramsci

propugnava

nella

"Letteratura

ha signifi E in Silone lo stretto l?game con la vita dei contadini cato la riscoperta cristiana abbiamo visto, d? di quell'eredit? che, e alle vicende da lui nar ai personaggi un'impronta particolare
rate. Scrive il critico, facendo un accostamento tra "Fontamara"

e "Gente ridionale

in Aspromonte" l'altro di Corrado Alvaro, che s'? fatto interprete della sua gente:

scrittore

m?

165
Occorre
esempi di

dire
una

che
nuova

pr?prio
linea

in queste
della nostra

due

opere

? uno
quel

tra i primi
nuovo rea

narrativa,

m?ridionale, supera la tradizione verista del naturalismo in una ricerca degli raccon antecedenti delle vicende pr?prio in quella peculiarit? si manifesta tate, che in Silone appunto 'spi ?nsita neH'impronta intr?nseca cristiana civilt? rituale' d?lia del lismo che
contadino Leggendo m?ridionale." "L'awentura 18 d'un cristiano" abbiamo ritrovato

povero

ora pi? che mai caratteristiche queste tanti da un lavoro di scavo che Silone
sua coscienza. E, all'ultima che, rimanendo nel il m?rito legata al campo conosciamo struzione opera intr?nsecamente

ed esplicite, risul spiegate ha fatto nella storia e nella


dei risultati di una letterari, sapiente si costituisce ri co grande tema

trattato,

nel duplice movimento di coralit? e di rilievo distribuiti Questi motivi, variamente sonaggi.
riassumono qui in nuova unit? ed efficacia

dei per esistenziale nelle altre opere, si


espressiva.

18.

Virdia,

Ferdinando

?-

Op.

cit.,

p.

46.

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