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155-165 Published by: UNESP Universidade Estadual Paulista Julio de Mesquita Filho Stable URL: http://www.jstor.org/stable/27666089 . Accessed: 29/08/2011 18:14
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Marzia
Terenzi
Vicentini
? chiaro cer?o tipo int?ressa la sorte d'un che a me e del mondo d'un certo tipo di cristiano nell'ingranaggio
scrivere altro."
in di Ignazio Silone che appaiono le parole Queste nell'ampia a "L'AVVENTURA D'UN POVERO CRISTIA troduzione " e che, anche se non ? buon costume critico far parlare Tau NO
tore d?lia sua propria opera, citiamo corne programma per ques?o
articolo.
abruzzese sua opera.
Ci
pare
infatti
quei hanno
che
motivi
in quest'ultimo
che la hanno sostanza
libro
sempre morale
lo
scrit?ore
la sua d?lia
ispirazone
riproponga e che
sosienuto
formaio
il dramma nel Medioevo, Ambientando l'autore di "Foniamara" non ha inteso spostare il centro dei suoi interessi ehe sappiamo siorica gli ? servita per rivolti tutti al presente, ma la dimensione dare maggiore del presente. profondit? airintelligenza
La nuova opera
Il protagonista ? Piero de "L'avventura cristiano" d'un povero il frate che il 5 luglio 1294, dopo due anni di contese Angelerio, e gli Orsini ? fatto papa e che il 13 dicembre fra i Colonna dello stesso anno abdica al pon?ifica?o. ? il Celestino del "gran rifiu
to" che Dante condanna per "viltade" e che Silone, con sensibi
lit? e intenzioni
diverse,
ci
fa vedere
papato
no.
ira due dramma morale: l'azione soprattuito sorge dall'urto una parte la il cristianesimo. Da diverse maniere di concepire e vive di Celestino le istanze personalistiche che propone figura
1. Silone, Mondadori, Ignazio 1968, p. ?' 11. "L'avventura d'un povero cristiano", 3* ed., Milano,
156
il cardinale il del "Pater Noster", dall'altra Benedetto Caetani, come istituzione tem la Chiesa futuro Bonifazio VIII, che difende
porale e centro di potere.
definir?
la natura
di Celestino
di
questo
che a
contrasto
un certo
possiamo
momento,
scegliere
rivolto a Bo
le
le le
anime, 2
non non
le
Le gli
anime eserciti,
sono non
im le
istituzione, nazioni."
le
ponendo
dell'uomo A dare
in
termini
di
noi,
inconciliable
e le istituzioni.
alterit?
l'anima,
la
liberta
diremmo e
ampiezza
articolazione
maggiore
questo
conflitto
prin
d?lia
mette mento
e ci prepara clima morale al futuro svolgi dell'opera avvenimenti. infatti si centrale Il motivo degli dell'opera sua formulazione la rinuncia nella dei presenta gi? principale: frati spirituali al grande convento di Silone, ?, nell'interpretazione 3 in e diab?lica" dalla "macchina di salvezza garanzia pericolosa cui la grande comunit? si trasforma inevitabilmente. Ascoltiamo Fra Ludovico: nel
dimostra aspirazioni di che potenza, la grande volont? comunit? mai genera interamente sponta soddis
"L'esperienza neamente
trionfi vengono
Al
nobile accettati
E,
farci
Fra
sentir?
Tommaso:
la n?cessita
del
futuro
gesto
di Celestino,
in
terviene
"Anche
Anche che, non
Gioacchino
S. Francesco. dico 5 un
da Fiore
Una santo, ma
si dimise
grande un semplice
da
capo
esige
del
suo
ordine.
ac
comunit?
onest'uomo
cettare."
2. 3. 4. 5.
>?
p. p. p. p.
157
La stru??ura del dramma si presenta chia quindi come progressivo tema: nella vicenda dei fra?i e in quella di rimento dello stesso un perfe??o parallelismo e di riscon?riamo di situazioni Celes?ino La difesa di un cristianesimo che vede nel des?ino. esca?ologico,
po?ere geliche, nemen?e e nelle ha una s?ru??ure carica e Fos?acolo rivoluzionaria novi?a ? all'avverarsi che causa rompe di delle un veri?? sis?ema evan comu L'av
accet?o
questa
persecuzione.
ven?ura
alia
vissuta di una
Silone
esistenziale
Nel
non Silone V naturalmente la figura di Celestino delineare e ci d? invece un personaggio a nessun tono agiografico indulge sua prima apparizione lo co e problem?tico. Nella complesso contro la prepotenza come difensore di alcuni popolani nosciamo sua funzione non dimostra dei "signori" d?lia citt?, ma in questa
nessun atteggiamento filantr?pico e, al contrario, l'episodio si ri
? uomo del pop?lo e comicit?. ? che Celestino veste d'umorismo fine e conserva il buon senso, sua origine e di questa l'arguzia nell'ambiente sa mantenere anche doti la schiettezza. Quesee i dis iniziano corrotto e sofisticato della curia pontificia, quando sidi pi? grandi. il frate si trova d'un tratto capo alie sue montagne Strappato e nel primo esercizio del estremamente d'una Chiesa politicizzata ben presto, ed errori. Ma grazie ingenuit? potere gli sfuggono ritrova la strada e si rifiuta di seguir? alla sua stessa semplicit?, di dominare burocr?tica che gli impedisce ciecamente la macchina allora di imporre anche agli Cerca effetti della sua deeisone. gli sua concezione dalla lo stile che gli deriva uffizi di segreteria di non sapere che gli rimprovera Al cardinale Caetani cristiana. a mo strutturata intendere gli strumenti politici di cui la Chiesa, dello degli altri stati, deve servirsi, risponde Celestino:
44Forse suscitera la vostra compassione se vi dir? che, perfino in
e al Van come queste, io son? rimasto al Pater Noster questioni come me, le voi lo sapete Nelle del Vangelo, parabole gelo. ? e dirette. son? sempre personali Vi tra gli uomini relazioni della vigna con i il padre con i figli e i servi; il padrone sempre e cos? via; non e gli agnelli, con le pecore il pastore vignaroli;
vi sono mai relazioni indirette e anonime, o finte, oppure come
voi dite,
convenzionali.
Percio
vi chiedo
scusa
se io non
so con
158
cepire
dire,
relazioni
non relazioni
cristiane
di cose,
che non
ma di
siano
anime."
relazioni
6
personali;
voglio
con questa Ma concezione si accorge Celestino che non pu? ri manere non solo le pratiche si sommano sul capo d?lia Chiesa: suo tavolo, ma gli si fa sempre pi? evidente era che illusione stata l'idea di poter modificare del po qualcosa dell'ingranaggio tere. Decide allora di abdicare. Nella corne
perdura;
verit?
in secondo tra le motivazioni entra?o del piano nasce coscienza rinuncia dalla d?lia incompati bilit? d?lie due forme di vita, quella del cristiano e quella dell'uomo ultra di potere. E per questo la decisione dimensioni acquista ? rinuncia alia e si fa giudizio storico e morale. Non individuali ? rinuncia alla lotta impossibile. lotta per cedimento personale, al personaggio, suo gesto. La L'uomo
cende
Celestino
acquista una
infatti
forza
non
morale
ne
esce
nuova.
sconfitto
Lo
e nelle
vediamo
ultime
guida
vi
pa
terna e forte dei suoi seguaci quando Tinseguimento lui e i suoi frati a nascondersi. VIII costringe
di Bonifazio
II clima di quest'ultima parte del dramma si fa pi? disteso e ampio ? pi? movimentata: ? che il clima inte anche se l'azione esterna e consapevo riore si arricchisce di meditazione di toni profondi attraverso si fa pi? presente lezza nuova. Celestino gli altri per e alimentano il i frati e i popolani fedeli, che vivono sonaggi, del II dramma da lui lasciato. finisce con l'immagine messaggio e di gran monte Fumone, di mistero alto e lontano, che profonde ? una fine che pare la figura del prigioniero. dezza spirituale che non trova una giustifi il dramma di Celestino lasciare aperto Per que storica. cazione di validit? del suo gesto nella verifica
sto e la sua avventura si carica di una risonanza esistenziale ampia profonda.
// significato
del gesto
di Celestino
? nostro compito naturalmente con criteri extra Non "giudicare" -letterari il gesto di Celestino, il significato invece capirne quanto Ci pare inopportuna alFinterno la critica che dellopera. percio Roberto Rebora fa al personaggio afferma: di Silone quando
6. Silone, Ignazio *? Op. cit., p. 145.
159
"Ecco, la dimensione che manca, o ? nascosta nel personaggio, ri
la presenza Celestino di Dio. qui diventa un lot guarda pr?prio cos? com'? nel suo po della Chiesa tatore, un reale contestatore nei suoi interessi e nelle sue debolezze, tere, nelle sue malefatte, ma misurandosi con tale realt? soltanto nelle dimensioni del tempo
umano." 7
Dicevamo Celestino
rimane aperto perch? il gesto di prima che il dramma non incontra prova di efficacia e validit? nelle sue con e anche per queste oltre che per conclusioni, seguenze temporali il piano metodol?gico, dal Rebora. potremmo divergere
del gesto di Celestino anche capire la sostanza morale valgano volta le stesse affermazioni di Silone, che ci permettono questa di affondare tutte le sue da cui sono nate nell'humus cult?rale
Ne "L'awentura d'un povero cristiano" ritroviamo, ma
opere.
risolte nella verit? del personaggio, idee che completamente quelle nei suoi saggi. in "Useita Silone Gi? di sicurezza", svolgeva un saggio del 1955, scrive lo serittore parlandoei d?lia sua terra, la Marsica: come il resto dell'Abruzzo, "? una contrada, povera di storia ci vile e di formazione cristiana e m?di?vale. Non quasi interamente e convenu. ha altri monumenti di nota che chiese Per degni molti secoli non ha avuto altri figli illustri che santi e scalpellini. umana vi ? sempre stata particular La condizione dell'esistenza mente come la il dolore vi ? sempre stato considerato penosa; e e la Croce, in tal senso, accolta d?lie fatalit? naturali; prima onorata. A gli spiriti vi vi le forme pi? accessibili di ribellione al
destino son? sempre state, nella nostra terra, il francescanesimo
e l'anarchia. Presso cismo, non si ? mai attesa della carita che chino da Fiore, degli
d'importanza enorme,
i pi? sofferenti, sotto la cenere dello scetti l'antica speranza del Regno, Fantica spenta la legge, Tantico sogno di Gioac sostituisce E questo ? un fatto dei celestini. spirituali,
fondamentale, sul quale nessuno ancora ha
riflettuto
come
abbastanza.
questa 8
In un
? una
paese
ricchezza
deluso solo
?rido i santi
esaurito
una
stanco met
il nostro,
autentica,
miracolosa
riserva.
tervi 7. ? mano."
I politici
l'ignorano,
e forse
potranno
di
?' L'awentura "S. Miniato cinema teatro scenografia di sicurezza". Questo o meno nel recenti, 1965.
d'un balletto
saggio volume
stato
"Uscita
160
Questo
? sorto tinua
testo ci dice
da ricerca un storica
tra l'altro
e morale
che
dello
l'argomento
ma scrittore trae
del nuovo
origine abruzzese
libro non
dalla sempre con at
interesse
occasionale,
a cogliere la peculiarit? d?lia formazione d?lia sua cult?rale NeU'introduzione all'ultima che il mi opera egli ribadisce gente. to del Regno non ? mai dall'Italia la m?ridionale, scomparso e di questa terra d'elezione del mito, ci d? una sopravvivenza iento
spiegazione che supera il piano meramente storico:
"Se
ch?
l'utopia
essa
non
si ? spenta
a un bisogno
n?
in religione
profundamente
n?
in pol?tica,
radicato
? per riforma
risponde
nell'uomo.
Vi
? nella
coscienza
benessere
dell uomo
materiale
un'inquietudine
potranno mai
ehe nessuna
placare. La
e nessun
storia
del
l'utopia
una ?
? perci?
tenace. saperia
la storia
di una
sempre
anche
delusa
speranza,
sradicarla,
ma
di
ed 9
speranza importante
Nessuna riconoscere
critica
razionale sotto
pu? connotad
diversi."
Se Celestino
maniera temente diversa
ha abbandonato
di testimoniare sul piano
la lotta
e vivere storico
"pol?tica"
nascosta
per
e
proporre
apparen perseguitata,
una
il cristianesimo,
inefficace
perch?
valori, usare
con
Bonifazio
VIII,
poco
prima
della
prigionia
definitiva.
allora potremmo dichiarare ?anche noi le motivazioni del Utopiche ora es dando pero al termine quel significato gesto di Celestino, e verificando cos? il coincidere della coscienza presso dairautore critica che Silone ha della sua opera con le conclusioni cui siamo attraverso la lettura del testo. giunti Motivi di continuit? con la precedente produzione letteraria
? difficile in quest'ultima Non la linea opera di Silone scoprire con i precedenti ritroviamo romanzi. In Celestino di continuit? l'avventura d tanti altri personaggi "la stirpe dei rivolu siloniani, zionari delusi" n, come dice Alessandro di "Fon Scurani. Berardo e Stella di "Una tamara", Pietro Spina di "Vino e pane", Rocco
manciata mente di stagliati, Silone, Silone, Scuranit XXIII, more", hanno ? ? per citare in solo comune lo i pi? pur importanti, rivoluzionario slancio diversa riso
d'un 244,
povero confessione
cristiano",
op. in
cit.,
p.
30.
Alessandro
"La
lunga 1, p. 8.
di
Silone"
"Letture",
161
e tutti, per esperienze e vie diverse, luto e appassionato scontrano con i partiti cui avevano la loro sete di realizzare aderito per
giustizia.
Inutile ricordare che questi stessi motivi e religiose di Silone, nelle scelte politiche
ha di proiettato "Fontamara", la sua che vicenda nel suo autobiogr?fica. allontanamento
dal partito
lasciare
comunista
da
? stato mosso
una struttura
dal medesimo
pesante
desiderio
di non
i suoi
soffocare
e mortificatrice
ci permette la sua fedelt? al pop?lo, di se di giustizia, propositi nel con la sua opera letteraria il cammino da lui percorso guir?, forza rappresen dei suoi terni. Dalla di chiarificazione processo
tativa e c?rale di "Fontamara", alio studio pi? tormentato e pro
arriviamo a questo dei romanzi successive dei personaggi blem?tico lo nuovo dramma in cui, pur nella continuit? dei motivi trattati, della sua ispirazione. scrittore meglio rivela l'origine cristiana E, si pre come in Celestino o nei frati spirituali, l'eredit? cristiana ufficiale senta in lui libera da ogni schieramento ehe, per il nostro e corruzione. Il suo cri autore, ? sempre fonte di compromessi al suo pop?lo, ? infine quello che Silone riconosceva, stianesimo ufficiale. nella Chiesa che assume libero dai modi Scurani Ci dice Alessandro nerario di Silone: religioso
44 Cap? che era cristiano per lo stesso motivo per cui
in un articolo
che mira
a scoprire
era
F iti
abruz
zese:
pop?lo Ne
perch?
era "L'awentura
era
cristiano".12
sempre
d'un
rimasto
unito
al
suo
pop?lo
nelle altre
il suo
povero
cristiano",
come
opere,
In Matteo assumono un ru?lo particolare le figure del pop?lo. ri che Silone e Concetta son? present? le caratteristiche migliori che pu? ri come il senso deU'ospitalit? conosce alla sua gente, ac e incuranza la fede cristiana del pericolo, chiedere coraggio a caso infatti il dramma e eroicamente. Non colta integralmente cui l'autore pare con la presenza di questi personaggi, si conclude Non da Celestino. lasciato del messaggio la continut? affidare del pop?lo siano che i personaggi ci pare di esagerare affermando stati "trattati meglo" degli altri, sia per le doti che rappresentano loro caratteristiche delle che per una pi? definita configurazione
personali.
che ripropongono ai pi? anziani i frati, accanto Tra e pi? delineata diversa un'umanit? morale dell'opera,
12. Scurani in "Letture" Alesandro anno XXIII, ? "Il cristianesimo 1968, "spirituale" n. 6-7, p. di 428.
il dibattito le hanno
Silone"
Ignazio
giugno-luglio
11
162
e Gioacchino. come Clementino Por dei pi? giovani, figure e movimento Il cardinale tano all'azione. vivacit? Caetani e non ? approfondito corne invece appare corne figura di contrasto corne il Baglivo e il cos? altre secondarie, personaggio; figure
Segretario,
Una
e astuto il propolano assolve Cerbicca, funzione particolare il tono elevato di fanno cadere le cui malefatte birbone, spesso e arguzia a quello della vivacit? una forte tensione morale po
polare,
La
particolarit?
del
linguaggio
il discorso Si ?pre a questo sul linguaggio. La funzione punto in fat ti s ta ad indicare la qualit? della prosa narrativa di Cerbicca si di Silone dal tratto solido e oggettivo, che, pur caratterizzata E questa arricchisce continuamente di toni ironici e divertenti. la rende pi? agile la lettura e variamante sfaccettata mescolanza
realt? narrata.
Gi?
scrive
Ferdinando
:
Virdia,
in una monograf?a
sull'autore
del
1967,
invece portare alla sulla prosa di Silone dovrebbe discorso tra l'ispi di un raro dono, scoperta quello di una coincidenza razione ed una fondamentalmente tr?gica di ogni suo romanzo, ironici e grotteschi, immissione di elementi incessante che, non ma la in si badi, dal contesto di quella ispirazione, divergono, e Talimentano continuamente di una sua linfa vitale pre tegrano sa direttamente la dai modi e dalle forme nelle quali si esprime "Un
fantasia 13 popolare."
la posi "invece" all'inizio del brano citato sta ad indicare Quell* assume nei confronti zione pol?mica di altri critici che il Virdia in Italia dei romanzi di Silone, hanno che, dalle prime apparizioni i limiti del linguaggio siloniano. evidenziato piuttosto Gi? Emilio Cecchi, nel suo articolo del 1952, stampato poi nel vo in giorno" lume "Di giorno del "caso Silone" 14, della parlava mancata in Italia dei romanzi dell'esule che pur critica fortuna aveva nel tanto successo riscosso Natalino all'estero. Sapegno
13. sile p. Virdia, diretto 37. Ferdinado da Franco ? "Silone" serie della monograf?a La nuova Italia, Firenze, in "Di "Il Castoro", 1967, men n. 6,
Mollia,
giugno
^- "II caso Silone" 14. Emilio Cecchi, ratura italiana contempor?nea (1945-1954),
163
suo "Compendio di storia della letteratura italiana"115 rimpro con cui ha trattato Topera verava a Silone lettera la frettolosit? ria che, per i suoi intend sociali, si avvicina pi? al documentario e al saggio in un saggio Anche del Claudio V?rese, politico.
*51, affermava:
"? mancata
di un'indagine
a Silone
formale
la esperienza
strettamente
di una
legata
letteratura
alia ricerca
di che
r?cerca,
morale:
un
approfondimento
sulla pagina
morale
incerti."
e concettuale
di motivi,
invece
rimangono
V?rese
profondito,
stesso
una
tuttavia
maggior
gli dei
riconosce,
forza
come
poi
il Virdia
quando
ha
entra
ap
nel
rappresentativa
mondo
e nel
linguaggio
suoi
cafoni:
son? tra le forme pi? felici, i il grottesco, la beffa, "L'ironia, molto spesso, dalla fantas?a, da? miti spirate e riprese direttamente e appro e dalla vita dei paesani e ne continuano della Marsica, il senso amaro e duro della realt?." 16 fondiscono Per l'ultima i nuovi elementi vedere opera di Silone possiamo e ne modellano il linguaggio: l'ispirazione del nei
?
che
sostengono Con
nascose"
la scelta
? la
genere
drammatico,
Silone
e questa
riesce a
dopo
rendere
"Ed
pi?
egli
agevole
si il
seconda
prova,
il discorso
continuo spontaneo. pletamente
che
riferimento Certo
romanzi,
ai un dialoganti, teatro e lascia
per
l'abbondanza
risultava che
dei
dialoghi
e
e poco com
questo grande
nell'azione
spazio
al
Questa e pacato
articolata
si cui
Non
di
per
rado
un
pero,
discorso
l'ampiezza
parlato e
l'articolazione
pare che non
della
sia
frase
? eccessiva
l'intera
presupposta
La scelta di parole e di una sintassi piut zione dei personaggi. del linguaggio tosto letterarie non permettono l'immedesimazione con Per questo, d'accordo dei personaggi. alla realt? psicol?gica si ha l'impressione di un carattere il Cecchi17, pi? che espositivo
creativo dell'opera. ? La ? di 1960. 1949, poi in "Cul storia della letteratura italiana",
Natalino 15. Sapegno, un ico, Firenze, volume 16. tura 17. op. V?rese, letteraria Cecchi, cit., pp. Claudio
"Lo
novembre italiano" spettatore 1951. Lischi, Pisa, Nistri manciata di more" in "Di
giorno
in giorno",
164
Accanto linguaggio n? fughe
senziale
a questi II limiti emergono tuttavia positivi. gli aspetti mira tutto all'oggetto, senza compiacimenti di immagini senso anche es il paesaggio liriche; in questo appare
e scarno.
a questo proposito, ? stata la scelta dell'editore che come Felice, del libro ha scelto un particolare di dell'affresco sopracoperta "II miracolo E difatti, forse suggerito della fonte". dalla Giotto,
natura e dall'epoca degli argomenti trattati, sorge vuole spontaneo creare, al l'ac
costamento
sono essenziali
con avviene
dipinti
aH'atmosfera
di Giotto
che
dove
il pittore
e le quinte
pathos
di quanto I motivi
a volte
o ? suggerito che
ai
tra altre
autobiografici,
un'autonomia
nelle
urgevano
la diversa
togliendo
prospetti
personaggi,
ora,
va
storica,
si dissolvono
pi? abbia
nella
pacato. conquistato
creazione
Pare una che,
fant?stica
consapevolezza all'azione.
e il clima
nuova
del
per
Celestino
nell'ul
e le passioni
distacco
si svolgono
in un'atmosfera
Forse
pi?
non
contemplativo
a volta troviamo cos? forte quella caratterizzazione dei personaggi, di tipo espressionistico, di cui si valeva Silone soprat deformante, e i personaggi tutto per le figure del pop?lo ora, pur non per
dendo in umanit?, acquistano una significazione maggiore, univer
po?tico
dell'autore.
i limiti di linguaggio di Silone, d'ac riconosciuto Avendo dell'opera dimenticare cordo con la maggior parte dei critici, non dobbiamo le pre che in parte supera l'ultima monograf?a del Virdia pero la produzione infatti rivaluta II Virdia critiche. cedenti posizioni e la novit? nella tra la modernit? letteraria di Silone scoprendone diretta di quel mondo letteraria dizione italiana, per l'immissione e il non ultimi il Manzoni autori che negli contadino classici,
Verga, entrava senza quella vita "medesimezza umana" dell'autore al
dramma
sua
rappresentato,
e
che Antonio
nazionale".
Gramsci
propugnava
nella
"Letteratura
ha signifi E in Silone lo stretto l?game con la vita dei contadini cato la riscoperta cristiana abbiamo visto, d? di quell'eredit? che, e alle vicende da lui nar ai personaggi un'impronta particolare
rate. Scrive il critico, facendo un accostamento tra "Fontamara"
e "Gente ridionale
in Aspromonte" l'altro di Corrado Alvaro, che s'? fatto interprete della sua gente:
scrittore
m?
165
Occorre
esempi di
dire
una
che
nuova
pr?prio
linea
in queste
della nostra
due
opere
? uno
quel
tra i primi
nuovo rea
narrativa,
m?ridionale, supera la tradizione verista del naturalismo in una ricerca degli raccon antecedenti delle vicende pr?prio in quella peculiarit? si manifesta tate, che in Silone appunto 'spi ?nsita neH'impronta intr?nseca cristiana civilt? rituale' d?lia del lismo che
contadino Leggendo m?ridionale." "L'awentura 18 d'un cristiano" abbiamo ritrovato
povero
ora pi? che mai caratteristiche queste tanti da un lavoro di scavo che Silone
sua coscienza. E, all'ultima che, rimanendo nel il m?rito legata al campo conosciamo struzione opera intr?nsecamente
trattato,
nel duplice movimento di coralit? e di rilievo distribuiti Questi motivi, variamente sonaggi.
riassumono qui in nuova unit? ed efficacia
18.
Virdia,
Ferdinando
?-
Op.
cit.,
p.
46.