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IL CICLO DIESEL IDEALE E QUELLO REALE

Si definisce ideale il ciclo percorso da un gas ideale in una macchina ideale. Il gas si dice ideale quando si comporta seguendo in ogni condizione una legge fisica rappresentata da una formula matematica, che invece vera solo in determinate situazioni. La macchina si dice ideale quando capace ad esempio di eseguire comandi istantanei. Nella realt non esistono n il gas n la macchina ideale, per cui possibile chiedersi il perch del loro studio. La risposta abbastanza semplice: lo studio di elementi ideali ci consente di prevedere quale massimo risultato possibile teoricamente raggiungere con il gas e la macchina reale; in questo modo possiamo limitare i nostri sforzi per tentare di avere risultati migliori. In pratica se sappiamo che in condizioni ideali si pu avere un rendimento del 30 % inutile tentare di avere una macchina reale con il 40 % di rendimento: tutt'al pi tenteremo di arrivare al 29 %. Nelle figure in basso sono riportati i cicli Diesel ideale, corretto per tener conto almeno parzialmente della situazione reale, e il ciclo reale, in prima approssimazione. I cicli sono disegnati nel piano p, v essendo p la pressione e v il volume del gas dentro il cilindro. In questo modo possibile studiare la variazione della pressione quando il pistone si muove da P.M.I. a P.M. S. e viceversa.

ciclo Diesel ideale

ciclo Diesel reale

Il ciclo ideale (a sinistra) si compone di: 1- trasformazione 0 - 1 isobara di ammissione (aspirazione) dell'aria a pressione atmosferica; nel punto 0 la pressione 1 atmosfera e poich rimane costante la linea 0 - 1 orizzontale, come appare nella figura; in questa fase la valvola di ammissione aperta e l'aria entra liberamente nel cilindro attraverso il suo filtro; 2- trasformazione 1 - 2 adiabatica di compressione durante la quale aumenta la temperatura dell'aria; in questa fase il pistone si muove verso l'alto, la valvola di ammissione chiusa, e quindi l'aria rimasta nel cilindro viene compressa, cio diminuisce di volume e aumenta di pressione; contemporaneamente aumenta la temperatura; 3- trasformazione 2 - 3 combustione a volume costante durante la quale avviene la prima parte della produzione di calore; nel punto 2 avviene l'iniezione e la miscela aria - gasolio si incendia producendo calore ed aumento di pressione; ci avviene mentre il pistone fermo al punto morto superiore e quindi a volume costante; 4- trasformazione 3 - 3' completamento della combustione a pressione costante; il pistone viene spinto verso il P.M.I. dalla pressione dei gas combusti in modo che l'aumento di pressione equilibrata dal movimento del pistone stesso e perci in definitiva la pressione rimane costante; 5- trasformazione 3' - 4 adiabatica di espansione durante la quale avviene la produzione del lavoro utile; la combustione finita e di conseguenza la pressione diminuisce man mano che il pistone si allontana verso il P.M.I. a velocit crescente; 6- trasformazione 4 - 1 a volume costante durante la quale avviene lo scarico naturale; nel punto 4 si apre la valvola di scarico e il gas combusto esce liberamente dal cilindro mentre il pistone fermo;

7- trasformazione 1 - 0 a pressione costante di scarico forzato; la valvola di scarico ancora aperta e il pistone, tornando verso il P.M.S., spinge fuori i gas combusti che ancora si trovano dentro il cilindro.

Il ciclo reale (a destra) corretto perch: 1- l'ammissione 0 - 1 avviene con pressione in diminuzione in quanto l'aria si muove da un luogo all'altro solo se c' una differenza di pressione: in pratica il pistone, movendosi verso il basso, crea una depressione che richiama aria dall'esterno; 2- la compressione 1 - 2 produce calore e il cilindro si riscalda cedendo una parte del calore all'esterno; 3- la combustione lenta e quindi non pu avvenire nell'istante in cui il pistone fermo al punto morto superiore ma inizia prima del punto 2 e prosegue raggiungendo un massimo lungo la 3 - 3'; 4- il completamento della combustione non pu avvenire a pressione costante perch il pistone pi veloce della combustione; 5- durante l'espansione 3' - 4 una parte del calore viene sottratto dall'acqua di raffreddamento, altrimenti il pistone potrebbe grippare; 6- lo scarico naturale non pu avvenire istantaneamente mentre il pistone fermo al punto morto inferiore, e quindi la valvola di scarico si apre nel punto 4' prima che finisca l'espansione; 7- lo scarico forzato non pu avvenire a pressione costante: il pistone risalendo verso il P.M.S. deve far crescere la pressione per vincere la pressione atmosferica. LE DIFFERENZE AMMISSIONE: affinch un fluido (liquido o gas) possa muoversi da un punto all'altro, occorre che fra i due punti ci sia una differenza di pressione. Quando il pistone si muove da P.M.S. a P.M.I. (trasformazione 0 - 1) crea nel cilindro un vuoto che permette all'aria atmosferica (oppure a quella spinta da un compressore, se il motore servito da una turbina, o da una soffiante) di entrare attraverso la valvola. Di conseguenza la 0 - 1 avviene inizialmente a pressione minore di quella atmosferica. SCARICO FORZATO: per lo stesso motivo lo scarico forzato avviene a pressione maggiore di quella atmosferica, cio il pistone nella trasformazione 1 - 0 deve esercitare una forza per costringere il gas ad uscire, forza fornita dal volano. COMPRESSIONE: non pu essere una adiabatica pura e semplice, perch l'aria si riscalda per effetto della compressione ma una parte di tale calore assorbita dal cilindro e dal pistone, che a loro volta la cedono all'acqua di raffreddamento. Ne segue che l'aria si riscalda meno del previsto, anche se c' un poco di recupero per effetto dell'attrito. INIEZIONE: poich la combustione deve essere lenta, l'iniezione del combustibile avviene prima che il pistone raggiunga il P.M.S., per cui si ha un rapido aumento di pressione, mentre il pistone ancora in movimento. COMBUSTIONE: inizia prima del P.M.S. e continua dopo, per cui il massimo di pressione si ottiene quando gi cominciata l'espansione. ESPANSIONE: non avviene secondo una adiabatica pura e semplice. Infatti una buona parte del calore viene sottratta dall'acqua di raffreddamento, essendo la temperatura superiore ai 1.000 gradi Celsius. Se tale temperatura si mantenesse a lungo, il materiale di cui fatto il pistone perderebbe ogni capacit di resistenza. SCARICO NATURALE: lo scarico naturale inizia prima che finisca l'espansione con l'apertura anticipata della valvola nel punto 4'. Il gas ha ancora una notevole pressione (4 - 8 atmosfere) e pu uscire senza chiedere energia al volano che nella fase successiva (scarico forzato) deve provvedere a vuotare il cilindro. LAVAGGIO: prima che finisca lo scarico forzato si apre la valvola di ammissione, in modo che l'aria fresca contribuisca a vuotare il cilindro. La valvola di scarico si chiude dopo l'inizio dell'ammissione, in modo che il cilindro si vuoti al massimo del gas combusto. Quindi c' una fase (chiamata lavaggio) durante la quale entrambe le valvole sono aperte. VANTAGGI DEL LAVAGGIO: il pistone non pu vuotare completamente il cilindro perch in ogni caso deve rimanere lo spazio nel quale si raccoglier l'aria compressa (camera di combustione, volume nocivo). Questo significa che ad ogni giro rimarr gas combusto caldo che impedisce l'ingresso di una buona

quantit di aria fresca e ricca di ossigeno (con poco ossigeno la combustione non avviene o avviene "male"). Risulta quindi indispensabile far uscire la maggior quantit possibile di gas combusti, anche sacrificando una parte di combustibile, come avviene nei motori a benzina, oppure una parte dell'aria, come avviene nei motori Diesel.

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