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Venerd 25 Maggio 2012

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Enti locali
& Federalismo
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Un messaggio dellIstituto di previdenza detta le istruzioni sulle segnalazioni qualificate

Evasione, lInps arruola i comuni


omuni in campo contro levasione contributiva. Edilizia, commercio ambulante e attivit artigiane e commerciali fantasma sono gli ambiti rilevanti ai ni Inps per i quali, per ogni segnalazione qualicata effettuata, i comuni riceveranno una quota (33%) delle sanzioni eventualmente riscosse. Ma, come detto, deve trattarsi di segnalazioni qualicate, ossia segnalazioni evidenti di posizioni soggettive irregolari, per evasione o elusione, che non richiedono ulteriori elaborazioni dellInps. A precisarlo, tra laltro, lo stesso ente di previdenza che, nel messaggio n. 8798/2012, detta le prime istruzioni per la collaborazione con i comuni alle attivit di accertamento tributari e contributivi, anticipando il provvedimento dellAgenzia delle entrate, di prossima pubblicazione, attuativo dellarticolo 18 del dl n. 78/2010. Comuni in campo Il dl n. 78/2010, come modicato dal dl n. 201/2011, al ne di potenziare lazione di contrasto allevasione fiscale e contributiva, incentiva la partecipazione dei comuni allaccertamento scale e contributivo con il riconoscimento di una quota pari al 33% dei maggiori tributi statali riscossi e delle sanzioni civili applicate sui maggiori contributi riscossi a titolo denitivo. Al ne di realizzare questa collaborazione, spiega lInps, le amministrazioni interessate (Agenzia entrate, Inps, Agenzia del territorio, Conferenza uni cata), con il supporto dellAnci, hanno avviato un percorso per denire gli ambiti di collaborazione e le modalit tecniche di accesso alle banche dati e linvio delle segnalazioni qualicate da parte dei comuni. Per segnalazioni quali cate, precisa il messaggio, si intendono quelle posizioni soggettive che a seguito di rilievi svolti dai comuni devono evidenziare comportamenti evasivi e/o elusivi senza ulteriori elaborazioni logiche da parte dellistituto. Gli ambiti rilevanti Lattuazione dellarticolo 18 rimessa al provvedimento del direttore dellAgenzia delle entrate che, spiega lInps,

Controlli su edilizia, ambulanti, commercio e artigianato

DI

DANIELE CIRIOLI

COMUNI IN AIUTO DELLINPS


La collaborazione Lincentivo Il dl n. 78/2010, per potenziare lazione di contrasto allevasione fiscale e contributiva, incentiva i Comuni a partecipare alle attivit di accertamento fiscale e contributivo Ai Comuni riconosciuta il 33% dei maggiori tributi statali riscossi e delle sanzioni civili applicate sui maggiori contributi riscossi a titolo definitivo Gli ambiti rilevanti ai fini dellaccertamento dei contributi non dichiarati riguardano i soggetti che: ef fettuano attivit edilizia senza denuncia contributiva dimpresa; svolgono attivit di commercio ambulante o su area pubblica privi di ComUnica svolgono attivit commerciale o artigiana privi di ComUnica e di denuncia contributiva dimpresa
ambiti rilevanti ai ni dellaccertamento dei contributi non dichiarati. I predetti ambiti, in particolare, riguardano i soggetti che: effettuano attivit edilizia omettendo la denunzia contributiva relativa allimpresa; svolgono attivit fantasma di commercio ambulante o su area pubblica omettendo la comunicazione Unica ai ni scali, amministrativi e previdenziali e/o la denunzia contributiva relativa alla impresa; svolgono attivit commerciale o artigiana fantasma omettendo sia la Comunicazione Unica ai ni scali, amministrativi e previdenziali,

che la denunzia contributiva relativa allimpresa. Le convenzioni. LInps, spiega ancora il messaggio, ha avviato un tavolo di lavoro con lUnione dei comuni e con il supporto dellAnci, per denire un processo operativo di partecipazione dei comuni allattivit di accertamento. Il processo, in particolare, prevede la messa a disposizione dei comuni interessati, a seguito di sottoscrizione di specifica convenzione (lInps sta predisponendo una bozza di convenzione-quadro), di una procedura che consente di inviare allInps soltanto le informazioni considerate segnalazioni quali cate. Il processo sar supportato da una procedura telematica che consentir anche di operare le ulteriori veriche amministrative e/o ispettive da parte dellInps, nonch di quanticare le somme per sanzioni civili destinate ai comuni.
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Gli ambiti Inps

sar pubblicato a breve dopo il recepimento di alcune modifiche del Garante privacy. Il provvedimento denisce le modalit di accesso alle banche dati e di trasmissione delle informazioni utilizzabili ai ni dellaccertamento scale e contributivo. Inoltre, per quanto riguarda lInps, determina gli

Riforma del lavoro, valutazione pi snella


Valutazioni dei dipendenti pubblici, si va al riordino. Troppo complesso il quadro operativo previsto dalla riforma-Brunetta, tra ciclo della performance, documento annuale di programmazione, Civit, organismi indipendenti di valutazione, valutazioni dellente nel suo complesso, valutazione degli ufci, valutazione dei singoli dipendenti, la valutazione invece di essere un supporto per comprendere lefcacia dellazione amministrativa rischia di essere fonte di nuovi adempimenti burocratici. Il ddl elaborato dal ministro Patroni Grif per modicare lassetto del lavoro pubblico intende mettere pesantemente mano al sistema di valutazione, per conseguire due principali scopi: rendere meno oneroso il processo valutativo e puntare pi decisamente alla valorizzazione dei risultati delle strutture organizzative, piuttosto che della prestazione individuale dei singoli dipendenti. Larticolo 4 del ddl contiene i criteri ai quali si dovr attenere il governo per emanare il decurto legislativo attuativo della legge delega. Un primo obiettivo indicato dal ddl la pi stretta connessone tra il sistema di valutazione e la programmazione economico nanziaria. Lo scopo fare s che lappostamento delle risorse nanziarie, quando si forma il bilancio di previsione, tenga conto dei risultati conseguiti. Dunque, a maggiore efcienza, deve corrispondere una pi alta assegnazione di risorse. Ma, il punto forte la modica a 180 gradi delle regole sulla valutazione della performance individuale. Larticolo 4 indica di inserire il giudizio sulla produttivit del singolo dipendente nel contesto della performance organizzativa. In sostanza, il risultato dellufcio nel quale il dipendente presta servizio deve condizionare anche la valutazione della performance del singolo, che, dunque, dovrebbe perdere di peso, anche se il giudizio individuale rester fondamentale per assicurare la retribuzione differenziata in relazione ai risultati conseguiti, fermo il divieto di corresponsione di trattamenti uniformi, automatici o a rotazione. Tra i criteri previsti dal ddl anche la possibilit di favorire la valutazione comparativa. Da capire se essa riguarder il confronto tra dipendenti del medesimo ente, o se la comparazione avr ad oggetto il confronto tra risultati di enti diversi ma comparabili. Ancora la revisione del sistema di valutazione contiene un ritorno al passato: il nuovo metodo dovr tenere anche conto del livello di responsabilit e dellinquadramento del dipendente. Sul piano organizzativo, per conseguire lobiettivo rendere meno burocratico il sistema di valutazione, il ddl indica al legislatore delegato di snellire gli adempimenti connessi allattuazione del ciclo di gestione della performance. Si ventila la possibilit di ridurre il numero dei soggetti coinvolti nel processo ed anche il livello di dettaglio delle prescrizioni. Pi spazio, dunque, a standard valutativi discendenti dallesperienza derivante da buone pratiche messe in piedi dalle amministrazioni. Luigi Oliveri

AllIfel fondi per 7,2 mln


DallAgenzia delle entrate arriva un bel regalo allIfel: circa 7,2 milioni di euro che nanzieranno listituto a valere sul gettito dellImu. La legge di conversione del decreto scale (dl n. 16/2012) da un lato ha ridotto laliquota di spettanza dellistituto (era l1 per mille del gettito Ici), ma dallaltro ha agganciato il nuovo finanziamento allImu che, com noto, rispetto allIci ingloba anche lIrpef fondiaria. Si prevede dunque che da questanno lIfel debba beneciare dello 0,8 per mille della quota comunale del gettito relativo alle seconde case. Il governo ha stimato in 18 miliardi di euro il valore dellImu sulle abitazioni secondarie, di cui il 50% andr ai comuni e il 50% allo stato. Il contributo sar versato mediante trattenuta sugli incassi. Le istruzioni sono contenute in un provvedimento dellAgenzia delle entrate diffuso ieri.

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