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UNIVERSITA NESSUN NUOVO FINANZIAMENTO. GLI ACCADEMICI SI RENDANO CONTO DELLARIA CHE TIRA
FACOLTA ADDIO. C anche questo tra gli effetti prodotti dalla riforma Gelmini. Lo confermano il nuovo Statuto dellUniversit di Urbino e il Magnifico Rettore Stefano Pivato che sui cambiamenti avvenuti osserva: Dopo lapprovazione del nuovo Statuto (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a met aprile e in vigore dal 2 maggio) e del nuovo regolamento ci siamo dati come termine ultimo il primo gennaio, data nella quale arriveremo alla piena applicazione della legge 240.
Quali sono le maggiori differenze con il passato?
durante la quale le rappresentanze studentesche e dei docenti non sono ad Urbino. E considerato che dobbiamo rieleggere il senato e il Cda questo slittamento necessario per compiere tutte le manovre richieste.
Via le Facolt dunque. I Dipartimenti invece come cambieranno? Aumenteranno di numero?
S, per lelezione del rettore prevista la partecipazione con voto pieno di tutti i ricercatori, accanto ad ordinari ed associati.
Un dato positivo...
riranno. Tuttavia le nuove figure chiave delle universit saranno i direttori di Dipartimento. Che piaccia o meno, dovevamo per forza adeguarci alla normativa.
Lei in questo intravede dei risparmi economici?
Lo sapremo il 4 giugno, quando scadr lultimatum per la presentazione dei progetti. In ogni caso supporre tutto fa no manche verranDipartenuti i 9 timenti esisten-
Diciamo che pur nelle more di una legge centralizzante vengono conservati buoni margini di democraticit e partecipazione.
In che modo continueranno ad esistere le funzioni di ogni Facolt?
Il giudizio stato ottimo. A parte quattro o cinque osservazioni di carattere formale non ci stato fatto nessun rilievo e nessuna modifica. Oltretutto nella stesura siamo stati molto rapidi. La Commissione statuto e poi la Commissione regolamento hanno lavorato benissimo.
Reazioni interne?
Nei Dipartimenti ci sar comunque una struttura didattica. Di fatto queste funzioni non spa-
Qualcuno non si vuole rassegnare al cambiamento. Ma non c alternativa: la legge parla chiaro e io sono tenuto a farla rispettare. Io stesso ho contestato moltissimo la riforma, ma una volta che diventata legge bisogna attuarla.
Sui finanziamenti pubblici allateneo quali segnali arrivano da Roma?
Qui rispondo con una citazione ripresa da Leconomia giusta di Berselli: bisogna smetterla di pensare che arriveranno pi soldi e rendersi conto che siamo di fronte ad una crisi di sistema in cui va ripensato tutto. E necessario fare affidamento solo su ci che si ha a disposizione. Gli accademici devono rendersi conto dellaria che tira. Non si pu fingere di vivere in unisola felice. Fuori c gente che si suicida per il lavoro. E evidente che questa crisi tocca anche luniversit.
Strategie per non essere travolti?
Premesso che laumento degli iscritti che abbiamo registrato e i dati Almalaurea (siamo al 13 posto tra le universit italiane nel rapporto fra formazione-occupazione) ci dicono che stiamo facendo bene, ormai indispensabile un adeguamento. Spesso si crede che luniversit debba formare operatori specializzati. Niente di pi sbagliato. A mio avviso invece gli atenei devono imparare ad imparare. Questo significa che dobbiamo formare studenti flessibili, cio in grado di rispondere ai mutamenti del mercato del lavoro. In tutte le universit italiane le Facolt confluiranno allinterno dei Dipartimenti. In sostanza se fino ad ora questi si occupavano di ricerca e le Facolt di didattica adesso ci sar soltanto un unico organismo (i Dipartimenti appunto) che far entrambe le cose.
Perch questa scadenza del primo gennaio?
Pensando ad esempio a forme federative. Stiamo ragionando sulla possibilit di creare corsi di laurea in comune con Macerata, Camerino e Ancona. Oppure mettendo assieme alcuni servizi come quelli di back-office, senza per che il personale venga spostato da una sede allaltra. Perch avere quattro uffici stipendi? Questi sono i risparmi veramente utili.