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Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G.

Natta Politecnico di Milano

Esercitazione Principi Nava Federico SBSP di Ingegneria Chimica A + B

Introduzione
La tecnologia SBSP si pone lobiettivo di collezionare energia con dei pannelli solari orbitanti nello spazio. Questi pannelli, dotati di apposite antenne, sono in grado di inviare tramite laser o microonde lenergia accumulata alla terra. Il progetto di grande interesse scientifico per i notevoli vantaggi che questa tecnologia potrebbe apportare rispetto ad un comune pannello solare terreste.

La Tecnologia in studio dagli anni 70, ma stata abbandonata la ricerca ripetutamente a causa di scarsit di mezzi e fondi economici.

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Storia
Nel 1968 Peter Glaser deposit un brevetto per il suo
metodo di trasportare sulla terra lenergia su lunghe distanze. Glaser fond diverse societ in collaborazione con la Nasa che studiarono la tecnologia fino al 1974, anno in cui venne sospesa la ricerca per lenorme costo che avrebbe avuto il progetto. Tra il 1978 ed il 1981 gli USA stanziarono fondi per un totale di 50 milioni di $ che diedero luce a diversi report di fattibilit del progetto.

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Storia
Nel 1999 la Nasa avvi il progetto SERT (Space Solar Power Exploratory Research and Technology) sempre con il presupposto di studiare la fattibilit, del design e dei requisiti necessari per la realizzazione della tecnologia SBSP. I risultati dellindagine furono: Visto il continuo aumento della richiesta di energia la SBSP pu diventare un alternativa vantaggiosa. Limpatto ambientale molto minore rispetto alle altre tecnologie. I costi per la messa in orbita dellimpianto sono la spesa limitante la SBSP.

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Storia
Oggi si pensa che la tecnologia prossima alla maturit e le societ aerospaziali di tutto il mondo stanno pensando nei prossimi 5 anni di sperimentare dei piccoli pannelli solari spaziali da 20 KW. La Jaxa (societ spaziale giapponese) ha affermato che tra 10 o 20 anni questo tipo di tecnologia potr diventare realt.

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Come funziona ?
Segue un breve video della societ spaziale europea Astrium.

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Come fatto ?
Le centrali solari spaziali sono costituite principalmente da 2 elementi :

Un gruppo per ricevere lenergia posizionato sulla terra chiamato rectenna

Un gruppo atto a ricevere lenergia solare nello spazio ed inviarla alla terra. Questo gruppo orbita su traiettorie geostazionarie a circa 40000 km dalla terra

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Come fatto ?
Il modulo spaziale composto da 3 elementi principali : Un collettore di energia solare (per esempio celle fotovoltaiche per un totale di qualche km2 di superfice) Un dispositivo per convertire lelettricit in microonde Una grande antenna per direzionare il fascio di microonde verso la rectenna a terra.

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Rectenna

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Rectenna
Una rectenna una speciale antenna utilizzata per convertire direttamente le microonde in corrente continua. Sono utilizzate in configurazione a griglia e quindi sono esteticamente molto diverse dalle classiche antenne. Le Rectenne sono molto efficienti nel convertire le microonde in corrente; in laboratorio si riesce a raggiungere il 90% di efficienza.

Per applicazioni SBSP la rectenna pu avere raggiungere la dimensione di 10 Km di diametro (considerando centrali da 4 GigaWatt).
Esiste lipotesi di rectenne offshore galleggianti, ma ci sono parecchi problemi di corrosione e stress meccanico.
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Celle Fotovoltaiche
Leffetto fotovoltaico il fenomeno fisico per cui a seguito dellassorbimento di un fotone da parte di un materiale semiconduttore un elettrone passa dalla banda di valenza a quella di conduzione. Questo fenomeno pu essere sfruttato creando un moto di elettroni (elettricit) imponendo nella cella un campo elettrico. Tale campo si pu realizzare drogando il semiconduttore : si crea una divisione tra zone avente una maggiore concentrazione di ioni positivi e zone a concentrazione negativa. Dunque la conversione da luce ad energia avviene perch gli elettroni che passano nella banda di conduzione vengono separati dai rispettivi protoni grazie al campo elettrico presente nella cella.
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Microonde e laser
Le due principali tecnologie studiate per trasmettere lenergia accumulate dalle celle fotovoltaiche sono :

MPT (Microwave Power Transmission)

LPB (Laser Power Beaming)

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Microwave Power Transmission


La tecnologia MPT essenzialmente unestensione di una comune antenna ad eccezione per i seguenti aspetti :

1. Hanno una efficienza di trasferimento dellenergia molto pi elevata


2. Il segnale deve essere direzionato esclusivamente verso la rectenna con un margine massimo di errore di 0,0005 di inclinazione per efficienza, sicurezza e per non disturbare le comunicazioni terrestri 3. Importantissima la realizzazione di antenne aventi dimensioni ridotte e il pi leggere possibile.
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Microwave Power Transmission


Per realizzare la trasmissione di microonde sono stati studiati due sistemi : Trasmissione mediante valvole termoioniche magnetron (electron tubes) Trasmissione mediante sistemi combinati a base di semiconduttori

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MPT - Electron Tubes


Schema di funzionamento del trasmettitore ad electron tubes :

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MPT - Electron Tubes


Il magnetron costituito da una camera con sezione circolare circondata da lobi, in cui stato effettuato il vuoto. Il fascio di elettroni generato dai pannelli fotovoltaici viene convogliato al centro (catodo) del magnetron. Gli elettroni emessi tendono a muoversi verso le pareti della camera corrispondenti all'anodo. Sul perimetro della camera sono ricavate delle aperture opportunamente spaziate e comunicanti con delle cavit. Gli elettroni, raggiungendo il bordo delle cavit si riuniscono in fasci che vibrano e producono un campo elettromagnetico ad alta frequenza, ovvero le microonde. Con una speciale antenna possibile dunque direzionare il fascio di microonde verso la rectenna.
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MPT - Electron Tubes


Gli altri dispositivi che compaiono nello schema precedente sono : Isolator : dispositivo a due porte che trasmette le microonde solo in una direzione Power Divider : dispositivo passivo in grado di suddividere le microonde su diverse linee di trasmissione

Phase Adjuster : disposito necessario a mantenere un output stabile in seguito a variazioni dellinput

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MPT - Electron Tubes

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MPT - Semiconduttori
Schema di funzionamento del trasmettitore a semiconduttori :

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MPT - Semiconduttori
I nuovi dispositivi che compaiono nello schema precedente sono : Oscillator : circuito elettronico in grado di produrre un segnale ripetitivo spesso sinusoidale; Phase Shifter: dispositivo che regola il cambiamento di fase delle microonde;

Phase Adjuster : dispositivo necessario a mantenere un output stabile in seguito a variazioni dellinput Solid-State amplifier : semiconduttore che amplifica il segnale in entrata
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MPT - Diodo Gunn


Un dispositivo che racchiude tutte le apparecchiature precedenti il diodo Gunn.
Nel diodo Gunn, esistono 3 regioni: 2 laterali drogate negativamente, ed all'interno uno straterello sottile e debolmente drogato. Questa differente drogatura genera un differenziale di resistenza negativo per certi valori di tensione.

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MPT - Diodo Gunn


Il potenziale di resistenza negativo combinato alla propriet temporali dello strato intermedio permette di generare un segnale microonde sinusoidale semplicemente inviando corrente continua (proveniente dalle celle fotovoltaiche).

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MPT - Active Integrated Antennas


Per sistemi combinati che utilizzano i semiconduttori possono essere utilizzate le AIA. Le antenne attive integrate permettono di trattare come un singolo elemento lantenna e tutti i sistemi attivi che trasformano il segnale da solare ad elettrico. composta da : Diodi di Gunn Antenna planare per la trasmissione
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MPT - Active Integrated Antennas


I vantaggi derivanti dallutilizzo di unantenna integrata sono : Le antenne planari integrate nel sistema AIA sono per natura adatte a generare e trasmettere flussi molto energetici Sono sistemi molto efficienti, non ci sono perdite di energia dovute ai collegamenti Grazie alla suddivisione degli amplificatori semiconduttori si ottengono sistemi a basso profilo (compatti in lunghezza)

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Laser Power Beaming


Sfruttano la conversione da corrente continua a luce. Il vantaggio di questa tecnologia consiste nellavere dispostivi sia terrestri sia spaziali pi piccoli (la rectenna misurerebbe 100 m invece di 1 Km). Gli svantaggi sono:

Fascio ad alto contenuto energetico che potrebbe danneggiare la vista delle persone
Il laser pu essere riflesso dalle nubi con conseguente perdita di rendimento

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Laser Power Beaming


Questa tecnologia necessita di ulteriore sviluppo in via del fatto che la conversione da energia elettrica a luce di qualche punto percentuale.

La pi grande sfida per questa tecnologia ottenere fasci luminosi sicuri per la popolazione, ma al contempo abbastanza energetici da consentire buone efficienze.

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Laser Power Beaming


Lalternativa per sfruttare la tecnologia laser consiste nel concentrare con degli specchi orbitanti la luce verso un cristallo. Viene eliminata la dipendenza dai pannelli fotovoltaici, ma si introducono problemi di allineamento degli specchi.

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Vantaggi
Produzione di energia pulita I raggi solari non vengo riflessi dallatmosfera e dalle nuvole. La trasmissione di energia solare nello spazio il 144 % rispetto a quella massima collezionabile sulla terra Illuminazione quasi per tutto il giorno, solo 75 minuti di ombra negli equinozi primaverili ed autunnali Rapido reindirizzamento della potenze alle zone che ne richiedono di pi

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Svantaggi
Lo spazio un ambiente ostile caratterizzato da una temperatura di 3 K e una pressione nulla. I pannelli solari subiscono una degradazione dieci volte maggiore rispetto a quella sulla terra; il tempo di vita stimato intorno a 10 anni Possibile impatto con detriti spaziali Possibile che le microonde creano interferenza alle telecomunicazioni con gli altri satelliti geostazionari

Solo met della potenza collezionata nello spazio raggiunge la rectenna, il rendimento paragonabile dunque a quello delle centrali elettriche operanti con fonti fossili.
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Svantaggi
Problemi legati alla sicurezza della popolazione : bisognerebbe modulare il fascio energetico in modo da non danneggiare n lambiente n animali o passeggieri di aeroplani Difficile localizzare siti idonei per posizionare le rectenne Costi della messa in orbita Inquinamento secondario derivante dai lanci derivanti dalla messa in orbita e dalla produzione delle celle fotovoltaiche

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Messa in orbita
La messa in orbita uno dei problemi maggiori della tecnologia presentata. Basti pensare che per una centrale da 4 GW servirebbe un antenna di 1 Km di diametro (20 Kg/Kw per un peso totale minimo di 80000 ton). I costi di lancio sono compresi nel range 100-500 $/Kg. Secondo delle stime approssimate i costi di lancio variano tra gli 11 (pannelli leggeri) e i 320 miliardi di dollari (pannelli pesanti).

Esistono delle alternative alla messa in orbita convenzionale che sfruttano lenergia elettromagnetica , ma tuttoggi non sono ancora competitive (1000 10000 $/Kg ).

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Conclusioni
Nonostante i tanti problemi odierni nel futuro la tecnologia Space-Based Solar Power secondo gli esperti potr quasi sicuramente essere considerata come unimportante risorsa energetica per la terra. La trasmissione tramite microonde sembra la scelta pi idonea ed efficiente, ma dovrebbe essere testata.

necessario inoltre lo sviluppo di una componentistica pi leggera ed efficiente e di un sistema di messa in orbita pi conveniente.

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Bibliografia
http://www.astrium.eads.net/en/articles/astriuminnovates-solar-energy-from-space.html link al video http://www.tekneco.it/news-categoria/entro-il-2020-inorbita-le-prime-centrali-solari-spaziali/ http://en.wikipedia.org/wiki/Space-based_solar_power Space-based Solar Power: Possible Defense Applications and Opportunities for NRL Contributions Naval Research Laboratory

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Bibliografia
Spatial Power Combining in Microwave Power Transimission System - S. Dong, Y. Dong, Y. Wang Concept for Demonstration of Wireless Power Transfer for Space-Based Solar Power - J.M. Jenkins Freqency Allocations of Solar Power Satellite and International Activities - K. Hashimoto

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