Non pi di trenta anni fa, i regoli calcolatori erano dovunque. Diversamente da molti altri strumenti, invece di essere migliorati dalla emergente tecnologia elettronica, furono completamente sostituiti, condividendo il destino dei registratori di cassa meccanici e degli orologi meccanici (che per hanno ancora una produzione limita e di pregio). Oggi pochi sanno usare il regolo calcolatore e la maggior parte dei miei coetanei che avevano imparato ad usarlo a scuola ormai l'anno dimenticato. Ho posseduto il mio primo regolo a undici anni, compratomi da mio padre che spesso rimaneva con me a giocherellarci; poi ne ho avuti parecchi durante il periodo scolastico ed universitario. Come tutti, comprai una calcolatrice elettronica appena il suo prezzo divenne abbordabile nei primi anni '70, che divenne da allora il mio strumento di lavoro; ma rimase il fascino del vecchio, semplice, metodo di calcolo e porto ancora un regolo calcolatore che occasionalmente utilizzo. Mettiamo un regolo calcolatore accanto ad una moderna calcolatrice scientifica portatile. Il primo consiste di una mezza dozzina di pezzi di plastica opportunamente segnati, l'altra contiene l'equivalente di milioni di transistor, qualche interruttore elettrico, una sorgente d'energia basata su principi chimici, uno schermo di visualizzazione e almeno altrettanti pezzi di plastica segnati. Inoltre la calcolatrice pi veloce, pi precisa, pi facile da usare e a buon prezzo. E' sorprendente cosa possa fare la tecnologia, ma i regoli calcolatori furono sempre estremamente pi economici: addirittura possibile fabbricarsi il proprio regolo calcolatore e questo non certo facile con una calcolatrice scientifica! Quando i regoli calcolatori erano un mezzo ragionevole per eseguire calcoli velocemente e a basso prezzo, molti studenti di materie scientifiche ebbero occasione d'imparare ad usarne uno. Molti, credo, impararono giusto ci che bastava per eseguire i calcoli di base, non i metodi di calcolo pi efficienti ed avanzati e neanche molto impararono sui principi di funzionamento e quindi come sviluppare tecniche di calcolo. In questa nota voglio fissare ci che ho imparato allora, prima che anch'io me ne dimentichi!
Le basi
Un regolo calcolatore un semplice dispositivo meccanico per eseguire moltiplicazioni e divisioni.
Come funziona
Il funzionamento del regolo calcolatore basato sulle propriet matematiche dei logaritmi, per le quali la moltiplicazione : log(a) + log(b) = log(a*b) ovvero trovare il prodotto di due numeri equivale a trovare il numero il cui logaritmo la somma dei logaritmi dei due numeri. Di seguito si esemplifica come impostare il regolo calcolatore per moltiplicare per due (scale D e C):
C D
La scala D (sotto) va da "1" a "2" e poi a "9" e quindi indietro da "9" a "1". Si deve considerare l'intervallo fra i due "1" come un intervallo unitario; dentro questo intervallo ogni numero riportato in una posizione proporzionale al suo logaritmo. Per esempio, "1", il cui logaritmo 0, disegnato proprio all'inizio dell'intervallo; "2" (log 2 = 0,3) disegnato a circa un terzo dell'intervallo; "3" (log 3 = 0,48) vicino alla met, e "10", il cui logaritmo 1, alla fine dell'intervallo ("10" scritto come "1" per ragioni che saranno chiarite pi avanti). Con log 2 = x dove con x si intende il logaritmo decimale di 2 ovvero l'esponente che si deve
assegnare a 10 per ottenere 2, 10x = 2. La scala C (sopra) identica alla scala D, ma spostata a destra di 0,3 (log 2). Con le due scale posizionate in questo modo, possibile vedere quanto semplice eseguire una moltiplicazione. Si noti che l'"1" sulla scala sopra allineato con il "2" della scala sotto, metre il "2" della scala sopra allineato con il "4" della scala sotto, mostrando che 2 per 2 d 4. Dalle definizioni sulle scale, la distanza dall"1" pi a sinistra al "2" su entrambe le scale log 2 = 0,3 e si vede come la somma delle due distanze 0,6 ed sul quel punto che troviamo il numero il cui logaritmo 0,6 ovvero 4. Lasciando le scale posizionate in questo modo, possiamo calcolare gli altri numeri moltiplicati per 2, semplicemente trovando il numero da moltiplicare desiderato sulla scala superiore (per esempio 3 o 4,5) e leggendo sulla scala sotto il risultato (rispettivamente 6 sotto il 3 e 9 sotto il 4,5) ottendendo per esempio 2*3=6 oppure 2*4,5=9.
E' una convenzione mettere le scale che abbiamo gi visto, con l'intervallo unitario occupante l'intera lunghezza del regolo, sulla parte scorrevole pi bassa e sul lato anteriore del regolo, cio la scala scorrevole sulla parte inferiore dello scorrevole, e la scala fissa sulla parte superiore del corpo. Queste scale sono convenzionalmente note come "C" e "D" rispettivamente:
Nel regolo ci sono anche altre due scale, "A" e "B", sulla parte superiore dello scorrevole. Queste scale sono disegnate con mezza unit d'intervallo, cosicch le scale vadano da 1 a 100 nella stessa lunghezza in cui le scale C e D vanno da 1 a 10. Esistono poi dozzine di altre possibili scale, come vedremo pi avanti.
I regoli calcolatori esistono in varie dimensioni, e la dimensione si riferisce alla lunghezza dell'intervallo unitario delle scale C e D. La lunghezza tipicamente 125 mm per i regoli tascabili, 250 mm per la maggioranza dei regoli e, raramente, 500 mm o altre dimensioni. Le due dimensioni pi comuni sono riferite di solito come regoli di 12 centimetri (o 5 pollici) e regoli di 25 centimetri (o 10 pollici). Alcuni regoli, non necessariamente americani, hanno lunghezze tipiche del mondo anglosassone come 254 mm per i regoli di 10 pollici. Come si vedr pi avanti, la lunghezza gioca un ruolo importante nella precisione di calcolo. I regoli pi accurati abbandonano la struttura lineare e usano scale elicoidali per raggiungere lunghezze sull'ordine dei metri.
Moltiplicazione
Abbiamo gi visto un esempio di moltiplicazione, ma conviene per prima cosa definire alcune convenzioni per descrivere come impostare il regolo. La forma C:4 viene usata per indicare la posizione 4 sulla scala C. C:I indica l'indice della scala C, che pu essere sul segno 1 o 10. In questi termini, il processo di moltiplicare 3 per 2 gi visto pu essere descritto come: metti C:I su D:2, la risposta si trova su D opposta a C:2. Abbiamo visto come moltiplicare 2 per 2, ma cosa dire circa 20 per 200? La risposta che si procede nello stesso modo. Eccetto certi casi speciali, i calcoli con il regolo calcolatore ignorano le potenze di 10. Naturalmente, la corretta potenza di 10 richiesta nella risposta, e usualmente ci si ottiene dalla conoscenza di una risposta approssimata, oppure lavorando sulla risposta molto grossolanamente sulla carta e usando poi il regolo per ottenere una accuratezza migliore. Nel caso 20 per 200 si procede cos: 20 * 200 = (2,0 * 10) * (2.0 * 10) = (2,0 * 2.0) * (10 * 10) = 4,0 * 10 = 4000 usando il regolo calcolatore per le cifre significative e l'aritmetica mentale per le potenze di 10. Come moltiplicare 3 per 5? Proviamo la stessa procedura di prima, mettendo C:1 su D:3. Ci implica C:5 e se cerchiamo la risposta osserviamo che si andati fuori scala su D. In questo caso, si deve usare il fatto che la potenza di 10 non inclusa nella risposta. Non c' nulla sotto C:5, ma se guardiamo esattamente una lunghezza unitaria a sinistra di C:5, troviamo il risultato per 5 * 3 / 10, perch sottrarre di una lunghezza unitaria equivale proprio a dividere per 10. Questo procedimento realizzato in pratica usando C:10 invece di C:1, ovvero muovendo lo scorrevole di una unit a sinistra (si usa l'espressione "invertendo lo scorrevole"). Mettendo C:10 sopra D:3 si legge la risposta 1,5 sotto D:5. Ci sono regoli che possono essere usati per ricavare la potenza di dieci della risposta dando le potenze dei fattori sempre spostando lo scorrevole a destra, ma la mia opinione che ci non sia di molto aiuto salvo pochi semplici casi. Per esempio, prendiamo il prodotto 25 * 600. Per prima cosa riduciamo gli argomenti all'intervallo 1...10 estraendo le potenze di 10, cos: 25 * 600 = 2,5 * 6.0 * 10 * 10 = 2,5 * 6.0 * 10 Poi procediamo con le cifre significative sul regolo calcolatore. La regola della moltiplicazione : la potenza di 10 della risposta + la somma della potenza degli argomenti, pi uno ogni volta che usiamo C:10 per effettuare la moltiplicazione. Qui dobbiamo usare il segno C:10 sopra D:2,5 per trovare 1,5 su D come risposta sotto C:6. Cos la potenza di 10 4, ed il risultato finale 1,5 * 104 = 15000. Esiste una regola simile per la divisione (come vedremo pi avanti) dove la potenza di 10 della risposta decrementata di uno ogni volta che il risultato trovato sotto C:10 invece che sotto C:1. Credo che il procedimento pi semplice sia approssimare il risultato finale e di tener traccia del numero di inversioni dello scorrevole. Siccome le scale sono logaritmiche, la dimensione delle divisioni cambia lungo la scala. Tipicamente, un regolo di 25 cm pu avere divisioni ogni 0,01 fra 1 e 2, ogni 0,02 fra 2 e 4 e infine di 0,05 fra 4 e 10, Ci richiede un po' di pratica prima di essere in grado di leggere rapidamente. Poi, per aggiungere confusione, le etichette sono spesso abbreviate. Per esempio, la suddivisione tra 1 e 2 sono spesso etichettate da 1 a 9
anche se in realt rappresentano i valori da 1,1 a 1,9. In ogni caso, si deve stimare ad occhio circa un quinto di divisione. Quasi tutte le scale hanno un segno speciale per pi, e spesso spesso esistono segni speciali anche di altre costanti. Vuoi provare alcuni esempi? Calcola 1,91 * 2,42 (=4,62); 5,13 * pi (=16,12); 1,01 * 1,01 (=1,02).
Divisione
La divisione basata sulla formula: log(a) - log(b) = log(a/b) cos essa utilizza la sottrazione di distanze piuttosto che la loro somma come nel caso della moltiplicazione. Possiamo vedere questo con la stessa impostazione che abbiamo utilizzato per moltiplicare per 2, che ad esempio, mostra che 6 diviso 3 d 2. Si pu vedere come la distanza 1...3 su C, che log 3 = 0,48, sottratta dalla distanza 1...6 su D, che log 6 = 0,78, per lasciare la distanza 1...3 su D, che 0,3 = log 2. La regola di base per la divisione : allineare il divisore (il numero per cui si deve dividere) su C con il dividendo (il numero da dividere) su D, e leggere il risultato sotto l'indice di C. Per esempio, sposta lo scorrevole C:3 su D:6 e leggi la risposta 2 sotto C:1. Come con la moltiplicazione, per certe coppie di numeri, C:1 sar fuori della scala D; la risposta deve allora essere cercata sotto C:10. Il numero ricavato dieci volte la risposta, infatti si sta leggendo un intervallo unitario a destra, ma come al solito, non ci curiamo delle potenze di 10. Una altro esempio: 365/12. Impostiamo C:1,2 sopra 3,65 e leggiamo la risposta 30,4 sotto C:1. In questo caso poich stiamo lavorando con la media di dei giorni di un mese, ci aspettiamo una potenza di 10! Per verifica: 365 / 12 = (3,65 * 102) / (1,2 * 10) = (3,65 / 1,2) * 10. Altri esempi: 1,6 / 3,5 (=0,457); 150000000 / 1,61 (=93200000); 64 / 5 (=12,8). Quando si allineano due numeri, entrambi non posizionati su una divisione, pu essere d'aiuto porre il corsoio sul dividendo su D, poi posizionare il divisore in C sotto la linea del corsoio. Se invece uno dei due numeri su un segno (su una divisione della scala), pu essere pi preciso non utilizzare il corsoio, ma anche in questo caso pu essere d'aiuto per non affaticarsi a tener d'occhio il dividendo mentre si imposta il divisore.
Calcoli concatenati
Per calcolo concatenato s'intende qualscosa come a*b*c, or a*b/c. Quando si hanno moltiplicazioni ripetute, il corsoio viene utilizzato per memorizzare il risultato di un calcolo su D, mentre l'indice su C viene portato sul prossimo numero. Per esempio, supponiamo di calcolare 2*3*4*5. Poniamo C:1 sopra D:2, poi portiamo il corsoio su C:3, otteniamo cos il primo risultato intermedio (2*3=6). Poi portiamo C:10 sotto la linea del corsoio e spostiamo il cursore su C4, ottenendo il secondo risultato intermedio (2*3*4=24). Poi si porta C:10 di nuovo sotto la linea del corsoio, per leggere infine il risultato sotto C:5 (2*3*4*5=120). La regola delle potenze di dieci ci conduce ad osservare che a due inversioni dello scorrevole corrispondono due potenze in pi, cos si ha 1,2*10 = 120. Notiamo che ogni moltiplicazione coinvolge un movimento dello scorrevole e un movimento del corsoio. Le divisioni concatenate funzionano circa nello stesso modo. Calcoliamo 1/(2*3*4). Prima allineiamo D:1 con C:2, ottenendo il primo risultato intermedio (1/2 = 0,5) su D. Poi portiamo C:3 sotto il corsoio e spostiamo il corsoio su C:1, che il secondo risultato intermedio (1/6 = 0,167). Finalmente, portiamo C:4 sotto il corsoio e leggiamo il risultato 0,0417 sotto C:10. La regola dice che C:10 stato utilizzato due volte, cos abbiamo diminuito di due ordini di potenza, ovvero 4,17*10-2 = 0,0417. Notiamo di nuovo che ogni passo richiede un movimento dello scorrevole ed un movimento del corsoio.
Alternare moltiplicazione e divisione il la sequenza pi efficiente quando si dispone soltanto delle scale C e D. Per rendersene conto, proviamo a calcolare (4*5)/(8*0,125). Se si calcola nell'ordine con cui scritta l'espressione si deve: C:10 sopra D:4, corsoio su C:5, C:8 sotto il corsoio, corsoio a C:10; C:1,25 sotto il corsoio, risultato D:2 sotto C:1. Si hanno 6 movimenti, inclusa la lettura del risultato. In alternativa si pu procedere cos: C:8 sopra D:4, corsoio a C:5, C:1,25 sotto il corsoio, risultato sotto C:1 = D:2. Si hanno cos soltanto 4 movimenti, inclusa la lettura del risultato. L'efficienza di alternare moltiplicazione e divisione nasce dal fatto che la divisione lascia il risultato intermedio sotto C:I, che il posto necessario alla moltiplicazione successiva senza che sia necessario segnare la posizione col corsoio. Analogamente, la moltiplicazione lascia il risultato segnato con corsoio su D, che il posto necessario alla successiva divisione. Naturalmente, se si va fuori scala servono nella pratica pi mosse riducendo il vantaggio della tecnica "alternante". Altre scale, come CF e DF aiutano a ridurre quest'ultimo problema. Inoltre, altre tecniche usano scale inverse per rendere moltiplicazioni e divisioni concatenate efficienti come la tecnica alternante. Qualche esempio da provare: (2,5 * 4,6 * 1,7) / (0,125 * 456 * pi) (=0,109); (2/3) * (11/13) (=0,564).
sqrt(16) * sqrt(10000) = 4 * 100 = 400 sqrt(0,00025) = sqrt(2,5 * 10-4) = sqrt(2,5) * sqrt(10-4) = 1,58 * 10-2 = 0,0158. La lettura da A a D fatta, naturalmente, col corsoio. Nei calcoli che richiedono un quadrato o una radice quadrata, spesso possibile ottimizzare eseguendo una parte del calcolo con AB ed una parte con CD, incrociando le scale quando richiesta l'operazione di potenza al quadrato. Per esempio, per calcolare 8 * (.2*16) si procede cos: C:1 su D:2, corsoio a C:1,6; B:1 sotto il corsoio, corsoio a B:8 e si legge il risultato su A:82. Naturalmente, necessaria grande cura se deve essere calcolata una radice quadrata, per assicurarsi che esista la potenza di dieci richiesta.
(tangenti nell'intervallo da 0,1 a 1). Qualche volta T chiamata T1, e una scala estesa per le tangenti, T2, aggiunta per angoli da 45 a circa 84 gradi; la formula corrispondente arctan(x). Spesso le scale sono anche segnate con numeri rossi crescenti in senso opposto, per ricordare all'utilizzatore che cos(x) = sin(90x) e cot(x) = tan(90-x). Le scale sono per lo pi usate per guardare le funzioni trigonometriche, ma esse possono anche essere incorporate nei calcoli; per ricavare 5*sin(25) si mette C:I sopra S:25 (usando il corsoio); si legge il risultato su D opposto a C:5 (=2,115). Lo strafalcione da evitare quando si calcola con gli angoli: le scale trigonometriche non sono in s stesse logaritmiche, non si pu calcolare 2*arcsin(0,5) direttamente. Si deve prima calcolare arcsin(0,5), leggere S:30, trasferire manualmente questo valore su D:3 (per 30); poi si moltiplica per 2 nel solito modo con C e D. Un altro modello comune nei regoli di avere solo due scale trig, sul retro dello scorrevole (di un regolo ad una sola faccia ovvero simplex); si possono utilizzare sfilando completamente lo scorrevole e inserendolo girando sopra il lato posteriore. In questo caso la scala superiore, di solito S, segnata con riferimento alla scala B che momentaneamente sostituisce, e la scala inferiore, T, segnata con riferimento alla scala C che va a sostituire. Cos la scala T rimane quella che abbiamo gi visto, mentre la scala S va da 0,6 gradi a 90 gradi, con i 6 gradi nel mezzo, e la met a sinistra di essa lavora come una una scala ST per tangenti di piccoli angoli. Questa disposizione a volte comoda per i calcoli, poich elimina la necessit di riportare con il corsoio, ma si ha una perdita di accuratezza per S e normalmente tale modello si trova su regoli con basse specifiche. Questi regoli hanno spesso piccole finestre sul retro che permette la lettura di seni e tangenti senza la necessit di ruotare lo scorrevole; per esempio se si allinea la scala S sul segno della finestra allora si pu leggere il corrispondente seno sul fronte sotto A:100. Per angoli minori di 0,6 gradi, il seno e la tangente sono cos prossimi al valore dell'angolo in radianti che la conversione pu essere fatta moltiplicando per pi/180. C' spesso un segno a C:1,745 oppure sul suo reciproco C:5,73 per rendere l'operazione pi facile. A volte esistono altri segni per gli angoli in minuti e secondi. Un'altra possibilit la scala P, per Pitagora, che scalata di sqrt(1-(0,1x)). Essa pu essere usata per convertire il seno di un angolo al suo coseno senza passare attraverso l'angolo (nell'intervallo da 0,1 a 1 soltanto), ma non ho mai avuto la necessit di utilizzarla.
scala log-log per ricavare di nuovo la potenza di dieci. Un altro calcolo possibile sulle scale LL d'ottenere il log di un numero su una base qualsiasi. Ricordando che, esemplifichiamo, con log2(6) si intende la potenza alla quale si deve elevare 2 per ottenere 6, e che l'elevazione a potenza sulla scala LL equivale a moltiplicare la scala LL per la scala C, porre C:10 su LL2:2 e quindi spostando il corsoio su LL3:6 ci permette di trovare il risultato su C a 2,58. Di nuovo abbiamo usato C:10 invece di di C:1 e quindi abbiamo dovuto compensare spostando la lettura da LL2 ad LL3. Un altro esempio: log5(20) = 1,86 pu essere ottenuto usando direttamente i valori su C, ed interamente sulla scala LL3, e un altro: log2(1,2) = 0,263 pu essere fatto interamente su LL2, ma l'uso di C:10 invece di C:1 ci dice che il risultato un decimo di quello letto sulla scala C. Le serie di scale LL0x fanno la stessa cosa, per per i numeri minori di uno. Se non si dispone di esse, al loro posto si utilizzano le scale LLx, prendendo il reciproco dei numeri. Cos per ricavare e-2 si pu leggere da D:2 ad LL03 per trovare 0,135, oppure leggere su LL3 il valore 7,4 e quindi il risultato il reciproco 1/7,4 =0,135.
Proviamo una divisione, per esempio 2/6. 2 su W1 e 6 su W2, cos impostiamo il corsoio a W1:2 e portiamo W2':6 sotto la linea rossa; si legge il risultato 0,333 su W2 opposto a W2':R. Si usato il segno rosso quando si sono attraversati i lati impostando la divisione. Non c' altro su questo tipo di scale, non ci sono scorciatoie, scale equivalenti a CF, DF o CI; inoltre non ci sono funzioni trig o altre elaborate scale basate sulle scale W. Con le scale W si eseguono moltiplicazioni e divisioni pi accurate e questo tutto.
Altre scale
Le sole scale non ancora menzionate che ho sui miei regoli sono quelle ad uso elettrico. Esse operano con speciali segni sulle scale ABCD per calcolare la caduta di tensione nel rame e il rendimento di un motore o di un generatore elettrico. Esse sono cos specialistiche che senza le istruzioni pi facile eseguire i calcoli con le scale normali, a meno che non siano operazioni che si fanno ogni giorno.
Materiale originale di: Nigel Bromley, traduzione di Ezio Raddi permessa dall'autore