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Musharakah

Musharakah una parola di origine araba che letteralmente significa condivisione. In un contesto economico-aziendale ha il significato di una societ mista nella quale tutti i partner condividono i profitti e le perdite. un ideale alternativo al finanziamento basato sugli interessi con effetti di vasta portata sia sul sistema produttivo sia su quello distributivo. Nelle moderne economie capitaliste, linteresse lunico strumento indiscriminatamente utilizzato nei vari tipi di finanziamento. Giacch lIslam ha proibito linteresse, questo strumento finanziario non pu essere applicato per nessun tipo di raccolta di capitale. Quindi, il musharakah pu giocare un ruolo fondamentale in uneconomia basata sui principi Islamici. LInteresse predetermina un tasso fisso di rendimento su un prestito (emesso da un finanziatore) indipendentemente dal profitto conseguito o dalle perdite subite dal debitore, mentre il musharakah non prevede alcun tasso fisso. Il rendimento nel musharakah basato sulleffettivo profitto realizzato dalla joint venture. Un finanziatore in un prestito fruttifero (applicandovi un tasso di interesse) non pu sopportare perdite mentre un finanziatore nel musharakah pu subirne se la joint venture non riesce a produrre profitti. LIslam ha definito linteresse come un ingiusto strumento di finanziamento poich il risultato iniquo sia per il creditore sia per il debitore. Se il debitore subisce perdite, ingiusto che il creditore richieda un tasso di rendimento fisso; e se il debitore consegue un alto tasso di profitto, uningiustizia nei confronti del creditore conferirgli una piccola percentuale di esso. Nel moderno sistema economico occidentale, le banche sono gli intermediari che collocano i fondi dei depositanti, sotto forma di prestiti e mutui, presso gli industriali e i commercianti. Ad esempio, se unimpresa avesse nel proprio bilancio liquidit per dieci milioni di euro e acquisisse novanta milioni di euro dalle banche imbarcandosi in un ingente progetto redditizio, ci implicherebbe che il 90% del progetto stesso sia stato creato dal denaro dei depositanti (capitale di terzi) mentre solo il 10% sia stato prodotto dal capitale proprio. Se questo investimento creasse enormi profitti, solo una piccola percentuale di essi (i.e. il 4 o 5%) andrebbe a remunerazione dei depositanti attraverso la banca, mentre la parte rimanente sarebbe guadagnata dallimpresa il cui reale contributo al progetto di investimento rappresenta non pi del 10%. Il risultato netto che lutile dellimpresa viene realizzato da coloro che detengono un capitale che non supera il 10% dellinvestimento, mentre coloro che ne posseggono il 90% conseguono un ritorno non pi alto del tasso di interesse fissato a priori che spesso ripagato dai titolari dei depositi a causa dellincremento dei prezzi dei prodotti. Contrariamente, se in una situazione estrema, gli industriali fossero inadempienti, la loro perdita non supererebbe il 10%, mentre il 90% restante risulterebbe totalmente a carico della banca (e in alcuni casi dei depositanti). Secondo questo punto di vista, il tasso di interesse la maggiore causa di squilibri nel sistema di distribuzione, che ha la costante tendenza a favorire i ricchi e a svantaggiare la classe sociale a basso reddito. Contrariamente, lIslam ha un chiaro vincolo per lintermediario che colloca fondi. Secondo i principi Islamici, un finanziatore deve indicare se sta finanziando il debitore per motivi assistenziali oppure per condividerne i profitti. Se vuole assisterlo, dovrebbe recedere dal chiedere uneccedenza sul prestito originariamente emesso, poich il suo scopo sussidiarlo. Tuttavia, se lintermediario vuole condividere i profitti con il debitore, necessario che egli ne condivida anche le eventuali perdite. Il rendimento nel musharakah legato ai reali profitti del finanziatore/investitore maturati per mezzo dellimpresa. Maggiore il profitto del progetto, pi alto il

rendimento per linvestitore. Se linvestimento realizza ingenti profitti, tutte le quote di essi non sono destinate esclusivamente alle imprese, ma devono essere condivise dai depositanti della banca. In questo modo, il contratto di musharakah ha la tendenza a favorire la comunit piuttosto che la classe sociale ad alto reddito, soddisfando cos il principio di equit sociale sul quale basata la Finanza Islamica. Questa la filosofia di base che spiega perch lIslam ha consigliato il musharakah come possibilt alternativa al finanziamento basato sullinteresse. Spesso si considera questo contratto come uno strumento obsoleto che non pu mantenere il ritmo dellevoluzione delle attuali transazioni. Questa supposizione dovuta alla mancanza di conoscenza riguardante i principi del musharakah. Infatti, lIslam non prescrive una forma specifica o una procedura dettagliata per questo contratto. Piuttosto, ha impostato ampi principi dai quali si possono ricavare e strutturare numerose forme e procedure. Una nuova forma di musharakah non pu essere rifiutata per il semplice fatto di non avere precedenti nel passato; ogni nuova prassi pu essere accettata dalla Shariah se non viola alcun precetto fondamentale stabilito dal Corano, dalla Sunnah o dal consenso dei giuristi islamici. Quindi non necessario che il musharakah sia applicato solamente nella forma tradizionale bens pu essere interpretato e applicato come un moderno strumento di finanziamento.

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