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La Rivoluzione Americana

La Rivoluzione Americana che condusse, il 4 luglio del 1776, alla dichiarazione d'indipendenza delle colonie inglesi in America del Nord, scoppi per ragioni economiche e politiche nel 1763 e si concluse nel 1783. Al termine della guerra dei sette anni, nel 1763, la Gran Bretagna aveva aumentato i suoi possedimenti in America settentrionale e, alle tredici colonie che si erano costituite a partire dal 1607, si erano aggiunti il Canada e la Florida. Le colonie americane non presentavano alcuna omogeneit fra loro. Quelle del nord, costituenti la Nuova Inghilterra, avevano avuto origine dall'insediamento dei puritani inglesi: esse conservavano una severa impronta religiosa e un'economia legata alle attivit marinare e commerciali. Ricordiamo che il puritanesimo il movimento sorto nell'ambito del protestantesimo calvinista inglese durante il XVI secolo; lo scopo di tale movimento era quello di purificare la chiesa anglicana da tutte le forme non previste dalle Sacre Scritture. Nel centro si trovavano i pi grossi nuclei commerciali, un'agricoltura di tipo europeo con propriet medio piccole e una popolazione eterogenea, originaria di parecchi Stati europei (Olanda, Germania, Svezia, Irlanda); tra queste colonie era diffusa una notevole tolleranza religiosa. Le colonie del sud si basavano invece su un'economia essenzialmente agricola. La propriet delle terre era nelle mani di poche famiglie aristocratiche che possedevano estesi latifondi coltivati prevalentemente a cotone e tabacco dagli schiavi negri. Tutte le colonie erano sottoposte a una rigida legislazione di tipo mercantilista, che prevedeva che avessero rapporti commerciali solo con la madrepatria e che non producessero autonomamente ci che veniva prodotto in Inghilterra. Quando non esisteva la proibizione esplicita, era il dazio a far desistere i coloni dall'acquisto di merci provenienti da mercanti non inglesi. Gli americani, comunque, non rispettavano sempre queste norme e, il contrabbando, prosperava, ben tollerato dalle autorit centrali. Dal 1764 al 1768 il governo inglese, per aumentare le entrate fiscali impose la Legge sul bollo (Stamp Act): ogni documento legale, contratto, giornale, pamphlet, calendario, sino alle carte da gioco, veniva gravato di una tassa di bollo.

Lo Stamp Act provoc una forte opposizione tra i coloni americani, che non volevano accettare di essere tassati dal governo britannico senza, per giunta, avere una propria rappresentanza nel Parlamento.

La protesta culmin nella convocazione dello Stamp Act Congress, assemblea di delegati di nove colonie americane, tenutasi nell'ottobre 1765, nella quale i commercianti decisero di bloccare le importazioni dalla Gran Bretagna finch non fosse abolita la legge contestata.

Lo scontro scatenato da questa legge rappresent uno dei principali episodi che portarono alla guerra d'indipendenza americana.

Il Boston Tea Party

La causa scatenante che porto alla fase acuta della crisi fu la ribellione di Boston. Il Boston Tea Party fu un atto di protesta compiuto da parte degli abitanti di Boston contro il governo inglese che aveva affidato il monopolio del commercio del t alla Compagnia britannica delle Indie orientali. La notte del 16 dicembre 1773 alcuni radicali bostoniani travestiti da pellirosse, guidati da Sam Adams e Paul Rever, salirono su tre navi appartenenti alla British East India Company ancorate nel porto, gettando in mare tutto il carico, ben 343 casse contenenti t.

Il Boston Tea Party A questo speciale "party" ne seguirono altri analoghi a Filadelfia e New York. Alcuni mesi dopo, per contrastare queste proteste, il Parlamento inglese approv le famose "Leggi intollerabili" (denominate cos dai coloni), una delle quali portava il nome di Boston Port Act. La prima legge, promulgata il 31 marzo 1774 (Boston Port Act), stabiliva che il porto di Boston dovesse rimanere chiuso al traffico fintanto che la citt non avesse risarcito la East India Company del danno subito con il Boston Tea Party. Gli animi divennero roventi e, su proposta dell'assemblea della Virginia, nel settembre del 1774, si riun un Congresso continentale (cio aperto solo ai rappresentanti delle colonie) a Filadelfia. Al Congresso di Filadelfia veniva confermato il blocco della merce proveniente dall'Inghilterra e lanciato un appello al sovrano inglese affinch intervenisse contro il Parlamento a favore delle colonie. Intanto cominciarono i primi scontri tra esercito britannico e i soldati della colonia del Massachusetts di stanza a Boston. L'Inghilterra inizi i preparativi per un invio di un esercito. In un secondo congresso a Filadelfia, nel maggio del 1775, si stabili di costituire un esercito nazionale al comando di George Washington.

George Washington

Non si arriv per subito alla guerra, in quanto molti coloni, accanto all'insofferenza nei confronti del Parlamento, nutrivano ancora una forma di lealismo verso la Corona britannica. Il re non seppe tuttavia approfittare della situazione, ma incit il parlamento ad irrigidirsi sulle sue posizioni. Intanto, nell'aprile del 1776, le colonie aprirono il loro commercio a tutte le altre nazioni e, nel maggio dello stesso anno, il Rhode Island proclam la propria indipendenza, seguito dalle altre colonie. Il congresso, nuovamente riunito a Filadelfia il 4 luglio del 1776, eman ad opera soprattutto di Thomas Jefferson, la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti , con la quale si proclamava la nascita del nuovo stato.

Thomas Jefferson

La Dichiarazione segn il vero inizio della Rivoluzione Americana che, 7 anni dopo, si sarebbe conclusa con la vittoria dell'Esercito continentale di George Washington sulle forze di re Giorgio III d'Inghilterra. L'originale della dichiarazione esposto nei National Archives di Washington. Il conflitto tra le colonie e la madrepatria ebbe le caratteristiche di una guerra civile: le posizioni non erano unanimi, n tra gli Americani, n tra gli inglesi. Molti dei coloni offrirono aiuti all'Inghilterra. La guerra all'inizio ebbe alterne vicende. Poi l'esercito americano, in cui erano arruolati anche stranieri come il generale francese La Fayette, ottenne nel 1777 una grande vittoria a Saratoga, vittoria che ebbe soprattutto l'effetto di convincere le grandi potenze europee a schierarsi contro l'Inghilterra. Francia e Spagna cos entrarono in guerra, alleati degli Stati Uniti. La sconfitta del generale Lord Cornwallis a Yorktown nel 1781 segn la resa per l'Inghilterra. Nel 1783 si concluse il trattato di Versailles, con il quale veniva riconosciuta l'indipendenza delle 13 colonie americane.

La Spagna non ottenne, come sperava, Gibilterra, ma le Baleari e la Florida; la Francia si teneva la Lousiana e recuperava Tobago nelle Antille e il Senegal. Gli Inglesi confermavano il loro possesso sul Canada.

Istituzioni e problemi della Confederazione

La definizione di stati ribadiva l'autonomia di ciascuna ex-colonia: era tuttavia necessario che ci fosse un organo centrale, il Congresso, in grado di coordinare la politica estera, di stabilire delle leggi per il commercio e per i contributi finanziari necessari alle spese comuni. Ciascuno stato aveva la piena autonomia nei rapporti commerciali. Il governo aveva iniziato la propria attivit, ma mancavano le strutture pubbliche per il corretto funzionamento dell'amministrazione e, inoltre, spesso, gli stati omettevano di inviare i propri rappresentanti al Congresso. Le tensioni sociali tra il nord e il sud, tra commercianti e proprietari terrieri, tra est e ovest, tra grandi finanzieri e coloni desiderosi di nuovi spazi, crebbero dopo la forma del trattato di Versailles (1783). Gli Stati Uniti interruppero i commerci con la Gran Bretagna e, la Spagna, impediva l'accesso al delta del Mississippi: la situazione economica precipit. Scoppiarono cos le prime rivolte di coloro (contadini e artigiani) che per motivi puramente economici, si vedevano esclusi da ogni processo decisionale, sempre nelle mani di un ceto ristretto. La convenzione federale si riun a Filadelfia nel maggio del 1787. Nel settembre del 1787 il progetto di costituzione federale venne sottoposto all'approvazione di tutti gli stati.

il potere legislativo fu assegnato al Congresso, composto dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, eletti a suffragio diretto; il Congresso aveva il potere di imporre i tributi in ambito nazionale, di provvedere alla difesa e dichiarare guerra, di regolare i rapporti commerciali interni e con l'estero e di fissare ed emettere la moneta.

Il potere esecutivo fu attributo al Presidente, eletto a suffragio indiretto ogni 4 anni; egli aveva il comando delle forze armate, la facolt di nominare i giudici della corte suprema e di firmare i trattati internazionali;

Il potere giudiziario era affidato alla Corte suprema e ad altri tribunali minori nominati dal congresso.

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