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Comitato Cittadino Spontaneo in difesa della Lama San Giorgio Casamassima (BA) c/o Mario Manzari Via Pitagora,

21 70010 Casamassima ( Ba)

Alla Provincia di Bari Servizio Ambiente e Rifiuti c.so Sonnino, 85 70121 BARI Per conoscenza Al Sindaco del Comune di Casamassima OGGETTO: osservazioni relative al progetto Lavori per il ripristino della continuit idraulica della Lama San Giorgio presentato dal Consorzio di Bonifica Terre dApulia, nellambito della verifica di assoggettabilit a VIA.

Il Comitato cittadino spontaneo in difesa della Lama San Giorgio di Casamassima, costituito da AGESCI CASAMASSIMA 2, CIELIBLU, GRUPPO NATURA, KASAMATTA DISOBBEDIENTI. PROLOCO CASAMASSIMA E LIBERI CITTADINI, ai sensi dell art. 20 comma 3 e 4 del Dlgs 152/06, in relazione alla procedura di verifica ad assoggettabilit a V.I.A. del progetto Lavori per il ripristino della continuit idraulica nella Lama San Giorgio, presenta le seguenti osservazioni derivanti da numerosi dibattiti e da colloqui con esperti in vari settori: Osservazione n1 relativa alla realizzazione delle 50 opere di attraversamento:
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Il progetto definitivo, nella sezione 5.5 relativa agli attraversamenti, nonostante ammetta che la realizzazione di condizioni di sicurezza imporrebbero che tali attraversamenti siano modificati realizzando dei veri e propri ponti in grado di far transitare anche una piena con tempo di ritorno di 200 anni con un adeguato franco (maggiore di 1m), indica che tali interventi, da prevedersi sicuramente nellambito degli interventi per la difesa del suolo, esulano dalle finalit che con tale progetto si intende raggiungere, ovvero assicurare la continuit idraulica. Inoltre aggiunge che per le finalit del presente progetto si ritenuto necessario realizzare attraversamenti semplici, ma comunque sicuri, che siano in grado di far transitare in condizioni di sicurezza i piccoli deflussi e le acque scaricate dai depuratori e siano facilmente manutenibili. A questo proposito si osserva quanto sarebbe pi opportuno considerare piene con tali tempi di ritorno (200 anni), che invece le opere di attraversamento proposte non sarebbero in grado di far transitare, producendo gli ovvi effetti nefasti. Ci anche in virt della presenza di centri abitati lungo il corso della Lama, nonch di un grande centro commerciale a contatto con essa nel tratto finale.

Osservazione n2 relativa alla presenza di rifiuti in vari tratti della Lama: Essendo lacqua un vettore di sostanze inquinanti, onde evitare che tali sostanze derivanti dai rifiuti abbandonati in vari tratti della Lama siano mobilizzate, sarebbe opportuno effettuare non solo una minuziosa attivit di catalogazione, raccolta e smaltimento rifiuti, come indicato in progetto, ma anche e soprattutto di bonifica dei siti inquinati.

Osservazione n3 relativa alla capacit di rinaturalizzazione dellacqua immessa in Lama: Trattandosi di unarea di grande valenza naturalistico ambientale, proposta per listituzione di unarea protetta regionale, e considerando che il progetto in esame, se eseguito, ne ripristinerebbe la continuit idraulica, opportuno considerare e monitorare la composizione delle acque reflue immesse in Lama, non solo verificando periodicamente che siano effettivamente depurate e che rispettino i limiti di legge, ma ad esempio predisponendo, subito dopo ogni scarico, delle zone tampone con impianti di fitodepurazione prima dellimmissione. Le acque reflue nel caso in esame non vengono infatti riversate in un corso dacqua naturale con una propria portata ed una elevata capacit di diluizione delle sostanze eventualmente immesse, ma rappresentano il corso dacqua stesso. Il maggior apporto di nutrienti, ad esempio, non faciliterebbe semplicemente la crescita spontanea di vegetazione in senso generale, ma favorirebbe lingresso e lo sviluppo di specie nitrofile prive di interesse conservazionistico, la cui diffusione in tale area dovrebbe essere assolutamente evitata, poich apporterebbe un forte danno alle comunit vegetali che si intende preservare.

Osservazione n4 relativa allattivit di taglio della vegetazione nei tratti non interessati dalla savanella:

Le aree che il progetto vorrebbe sottoporre a taglio selettivo sono quelle meno antropizzate e meglio conservate e, trattandosi di una Lama, si tratta spesso di aree molto strette. Il taglio selettivo potrebbe interessare quindi un elevato tratto della Lama dove sono presenti gli habitat e le specie pi interessanti. Il taglio selettivo unoperazione molto delicata che dovrebbe essere seguita in ogni fase e dettaglio da figure con elevate competenze ed esperienza in campo naturalistico ambientale, che controllino e accertino che non venga intaccato proprio il cuore dellarea che si intende proteggere. Infatti Il fondo della Lama di Marcello non affatto occupato da piante infestanti: Il fondo della Lama occupato da una formazione boschiva caratterizzata da uno strato arboreo discontinuo, alto circa 6-8 m e costituito da Fragno (Quercus trojana) e Roverella (Quercus pubescens) alla quale si giustappone una formazione a macchia alta dominata da Quercia spinosa (Quercus coccifera) e Fillirea (Phillyrea latifolia). Lo staro arbustivo costituito da Lentisco (Pistacia lentiscus), Fillirea, dalle lianose Lonicera implexa e Smilax aspera a cui si associano Rosa canina, Rosa sempervirens, Prunus spinosa, Crataegus monogyna ecc.
(Da: Terzi e DAmico, 1999 Analisi naturalistica di unarea protetta. Edagricole)

Nellarea del Bosco di Marcello e in particolare nel versante esposto a sud-sudovest si rinvengono: Stipa austroitalica Martinovsky

Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea (Pseudo-steppe with grasses and annuals of the Thero-Brachypodietea - Natura 2000 code: 6220)

Specie ed Habitat definiti prioritari ai sensi della Direttiva 92/43/CEE: habitat in pericolo di estinzione sul territorio degli Stati membri, per la cui conservazione l'Unione Europea si assume una particolare responsabilit. Direttiva 92/43 CEE: Allegato I e II della Direttiva 92/43/CEE sostituiti da Allegato I e II della Direttiva 97/62/CEE; Allegato A e B, D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357 sostituiti con Allegato A e B del D.M. Ambiente del 20 gennaio 1999

Osservazione n5 relativa alla presenza di grotte: Il proponente afferma che per quanto riguarda la presenza di grotte, le opere in progetto non ricadono in zone interessate da questa tipologia di vincolo ambientale. Tuttavia vi la presenza di una grotta accatastata nel Catasto cavit naturali della Regione Puglia denominata Grotta del Lamone PU 818, presente in Lama San Giorgio a circa 800m dallo sbocco dei reflui di Sammichele, segnaliamo un inghiottitoio non accatastato denominato Voragine del Serpente presente nel fondo della Lama (alle coordinate 405504.41N , 165731.67 E ). La presenza di queste cavit comprometterebbe il regolare deflusso nelle zone naturali in quanto intercetterebbero i reflui che si infiltrerebbero senza drenaggio ma direttamente in cavit e quindi in falda.

Osservazione n6 relativa alla presenza di segnalazioni archeologiche:


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Il proponente dichiara che lungo lasta principale della Lama vi la presenza di una sola area perimetrata da vincolo archeologico, ma tale zona non interessata da alcun intervento. Tuttavia segnaliamo la presenza di un sito di interesse archeologico denominato Pentimone ( alle coordinate 405447.00 N , 165740.20 E ) nel quale sono state rinvenuti materiali archeologici affioranti che hanno evidenziato l'esistenza di almeno tre fasi distinte. La prima, quella pi antica, ascrivibile alla civilt di Laterza (inizi del II millannio a.C.), documentata attraverso il ritrovamento di numerosi frammenti ceramici e di strumentario litico (in particolare punte di frecce). Una seconda fase successiva riferibile alla civilt subappenninica compresa tra il XIII e il XII secolo a.C. , al Pentimone stato per esempio ritrovato un frammento di colatoio, strumento usato per la lavorazione del latte e numerosi i resti ceramici di questo periodo. Una terza fase immediatamente successiva (civilt protovillanoviana, tra la fine del XII e l'XI secolo. La frequentazione nei secoli successivi di quest'area al momento testimoniata esclusivamente dal ritrovamento, allo stato erratico, di una moneta d'argento romana, risalente al periodo di Vespasiano (I secolo d.C.). Alla luce di quanto detto, riteniamo che il flusso dei reflui andrebbe ad alterare la suddetta area precludendo irrimediabilmente future prosecuzioni di ricerca archeologica.

Osservazione n7 relativa alla realizzazione della savanella centrale: Come riportato in progetto, il ruolo della savanella centrale nei tratti di Lama ove attualmente la stessa obliterata, pi che avere lo scopo idraulico di assicurare i
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deflussi, avr quello di rappresentare un monito rispetto alla possibilit che le attivit antropiche di coltivazione dei terreni limitrofi portino nuovamente ad una rapida obliterazione del fondo della stessa. Sarebbe forse il caso di considerare altri interventi per ottenere questo risultato, quali comunicazione, sensibilizzazione dei proprietari dei terreni limitrofi e controllo puntuale da parte dellautorit competente, onde evitare di produrre la cementificazione di un lungo tratto della Lama, che invece si intende rinaturalizzare.

Osservazione n8 relativa alla fruibilit della futura area protetta: Leventuale suggestione della popolazione per il transito delle portate rilasciate dai depuratori, indicata in progetto come motivazione per la costruzione dei tratti tombati, non viene invece considerata quando si afferma che il progetto produrr una rivalutazione dal punto di vista naturalistico dei luoghi e consentir di avere a disposizione spazi naturali fruibili, con conseguente effetto positivo sulla salute e la qualit della vita. La stessa suggestione dovrebbe essere evitata anche in relazione ai tratti naturali, altrimenti la fruibilit della futura area protetta ne verrebbe irrimediabilmente compromessa.

Osservazione n9 relativa alla futura istituzione dellarea protetta regionale:

Essendo la Lama San Giorgio in procinto di essere tutelata tramite listituzione della relativa area protetta regionale, sarebbe opportuno affrontare durante liter istitutivo la questione relativa ad un progetto che ne interesserebbe la totale
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lunghezza. Si rammenta inoltre che il progetto in esame viene sottoposto a verifica di assoggettabilit a VIA poich presente nellAllegato B della L.R. n.11, elenco B.2 (Progetti di competenza della Provincia); tuttavia, qualora progetti appartenenti allo stesso allegato ricadessero, anche parzialmente, allinterno di aree naturali protette, verrebbero assoggettati a VIA; forse sarebbe bene tenerne conto nel caso in esame, considerando che il progetto interesserebbe nella sua totalit unistituenda area naturale protetta. Per quanto sopra espresso Si chiede che tutte le osservazioni vengano prese in seria considerazione e che lopera in esame, sia per le caratteristiche del progetto, sia per le caratteristiche naturalistico ambientali dellarea in cui dovrebbe essere inserita, venga sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale. Casamassima, 12/01/12 Distinti saluti Il Comitato per la difesa di Lama San Giorgio Il portavoce Mario Manzari

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