Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Frank L. Schelfaut, dr. sc. Frank autore di documenti tecnici e direttore di External Resources Management, azienda specializzata in progetti di comunicazione commerciale per imprese hi-tech.
La valutazione della Carbon Footprint (CF) un fattore importante nella tendenza verso metodi di produzione pi sostenibili poich misura i quantitativi complessivi di gas a effetto serra rilasciati da un prodotto o un sistema, espressi in chilogrammi di CO2 equivalenti. VITO, un istituto fiammingo indipendente nel campo della ricerca tecnologica, stato incaricato da Agfa di eseguire uno studio di vasta portata sullimpatto ambientale dei sistemi Computer-to-Plate (CtP). Una prima parte del lavoro riguarda lanalisi CF dei pi recenti sistemi CtP di Agfa. Sebbene sia difficile confrontare dati CF quantitativi pubblicati da differenti fornitori, possibile generalizzare le conclusioni di questa analisi CF poich la gamma CtP di Agfa rappresenta un mix di tecnologie di imaging di lastre utilizzate anche da altri produttori.
AGFA GRAPHICS
2/13
AGFA GRAPHICS
1 Migliore efficienza energetica di IT e centri di elaborazione dati attualmente responsabili per il 18% della richiesta di energia mondiale e celle solari CIGS (seleniuro di rame, indio e gallio).
3/13
AGFA GRAPHICS
In questo documento concentreremo lattenzione sui risultati relativi allanalisi della Carbon Footprint di un prodotto (PCF) per i sistemi Computer-to-Plate (CtP), affidata da Agfa Graphics a VITO, un istituto fiammingo indipendente nel campo della ricerca tecnologica. Nel tentativo di correlare i risultati di uno studio CF, importante confrontare dati equivalenti, altrimenti i risultati non saranno validi. Il confronto si dovrebbe basare sui confini del sistema e le scorte di processo, confrontabili per ogni studio. molto difficile ottenere una completa equivalenza, tuttavia lanalisi di come sono stati condotti gli studi CF riduce il rischio di fare confronti sbagliati. Questo certamente vero confrontando i PCF di lastre di stampa prodotte da diversi produttori. Lo studio VITO include solo i sistemi CtP di un fornitore (Agfa), ma ci fornisce un mix interessante delle attuali tecnologie di imaging di lastre, molte delle quali utilizzate anche da altri produttori. Lo studio VITO, comprende le seguenti lastre classificate in termini di semplificazione delle condizioni di trattamento, quindi con maggiore convenienza per lutente: :Thermostar e :Energy Elite: due lastre positive con uno strato sensibile allIR. :N92V: una lastra fotopolimerica negativa, sensibile alla luce UV emessa da diodi luminosi. Tutte e tre sono sviluppate in modo tradizionale con una soluzione di sviluppo chimico, a cui ha fatto seguito una fase di lavaggio con acqua e la gommatura. :N92VCF una versione senza agenti chimici di :N92V e utilizza gomma per lastre per lavare le parti non esposte dello strato prepolimerico dellimmagine. :Amigo e :Azura TS costituiscono gli sviluppi pi recenti della tecnologia CtP, entrambe basate sulla tecnologia Thermofuse snesibile alle onde emesse dai diodi laser IR. La prima (:Amigo) pulita con una soluzione acquosa alcalina senza agenti chimici, che richiede solo un lavaggio finale con acqua e uno stadio di gommatura. :AzuraTS si caratterizza per il livello pi elevato di convenienza per lutente e per le alte prestazioni ecologiche, poich la gomma per lastre funge anche da soluzione pulente; lo sviluppo della lastra rigorosamente ridotto a un processo ad uno stadio senza agenti chimici, che non richiede lavaggio con acqua.
4/13
AGFA GRAPHICS
Lanalisi PCF dei sistemi CtP sotto esame include lintero ciclo di prestampa con esposizione e sviluppo di una lastra di 1 m2; e inoltre la produzione, la distribuzione, luso e il trattamento dei rifiuti di una lastra in alluminio (spessore 275 m) pronta per la stampa. Lanalisi include limpatto CF dellattrezzatura di prestampa utilizzata per preparare limmagine sulla lastra e lo sviluppo chimico o le soluzioni pulenti. Lintero ciclo di vita di ciascun sistema stato suddiviso nei seguenti stadi: La produzione della lastra, consistente in: Produzione di alluminio per litografia, che include lestrazione della bauxite e la produzione di lingotti di alluminio, il trasporto al laminatoio, la laminazione dei fogli di alluminio, i relativi scarti di produzione, il trasporto e tutti i processi a monte dello stadio di produzione, p.e. lapprovvigionamento di materie prime o la fornitura di energia. Produzione della lastra da stampa a partire dallalluminio per litografia per uso da parte del produttore di lastre, includendo la preparazione del supporto di alluminio, la produzione delle materie prime per lemulsione, la stesura dellemulsione della lastra, lessiccazione ed il taglio, la finitura e limballaggio. Le emissioni sono prese in considerazione per le fasi di produzione. La produzione dei chimici per la prestampa, ossia la produzione delle materie prime, la produzione e limballaggio dei prodotti chimici utilizzati per la lastra (sviluppo, rigeneratore, gomma), inclusi il trasporto e tutti i processi a monte dello stadio di produzione. La produzione delle attrezzature, ossia la produzione del platesetter, la sviluppatrice e lattrezzatura periferica, inclusi limballaggio, il trasporto e tutti i processi a monte dello stadio di produzione. Il trasporto ai clienti, ossia il trasporto delle lastre, dei prodotti chimici utilizzati per le lastre e dellattrezzatura dallo stabilimento di produzione attraverso il magazzino centrale fino ai clienti. Attivit di prestampa nella sede del cliente, ossia luso del platesetter e lo sviluppo delle lastre pronte per il montaggio in macchina. Il successivo ciclo di vita in macchina viene deliberatamente escluso poich a questo punto il ciclo di vita di prestampa della lastra giunge a conclusione. Luso della lastra su una macchina da stampa considerato parte del ciclo di vita del materiale stampato (giornali, riviste, libri, ) e include energia, agenti chimici e acqua utilizzati in stampa.
5/13
AGFA GRAPHICS
Una volta che sono stati adeguatamente standardizzati, i risultati quantitativi dellanalisi PCF per sistemi CtP possono essere aggiunti agli studi CF commissionati da una azienda che intende valutare i propri prodotti stampati. Il CF risultante includer sia lesposizione che lo sviluppo della lastra in prestampa, nonch il suo uso in macchina. Al momento le norme ISO per lanalisi CF (ISO 14067 e ISO 16759) sono ancora in fase di progettazione. Nel suo studio, VITO applica la metodologia LCA (ISO 14040 e ISO 14044) basata sulla categoria di impatto sui cambiamenti climatici. Questa categoria di impatto ambientale esprime il contributo al cambiamento climatico in CO2 equivalente ed alla base della Carbon Footprint. Un esame delle imminenti norme ISO per il PCF non rileva alcuna contraddizione. La norma ISO 16759 per il calcolo della Carbon Footprint dei supporti di stampa segue una metodologia simile a quella applicata da VITO. In conformit con le metodologie ISO 14040 e 14044, la figura 1 fornisce una descrizione generale dei confini del sistema di lastre sotto esame.
6/13
AGFA GRAPHICS
Entrambi gli approcci presentano vantaggi e limitazioni intrinseche. I fornitori di lastre che vogliono utilizzare dichiarazioni o etichette ambientali sui loro prodotti sceglieranno lapproccio Contenuto riciclato. Tuttavia, il vantaggio dellapproccio Riciclaggio a fine vita consiste nel sottolineare limportanza e il potenziale di riutilizzo degli scarti di alluminio per litografia che alimentano lintero ciclo di vita dellalluminio. La necessit di ci deriva dal fatto che la domanda mondiale di alluminio, pari a 47 milioni di tonnellate nel 2008, doveva ancora essere soddisfatta con non meno di 37 milioni di tonnellate di alluminio primario e 10 milioni di tonnellate di rifiuti disponibili2. Considerato il breve ciclo di vita delle lastre di stampa e con rifiuti di consumo
AGFA GRAPHICS
Tabella 1: Sintesi del PCF di tutti i sistemi di lastre, includendo ed escludendo il CF per la produzione di alluminio litografico
Fonte Prof. G. Hammond & C. Jones Inventory of Carbon & Energy (ICE) Universit di BATH 8/13
AGFA GRAPHICS
I processi che hanno luogo sul sito del produttore di lastre e le attivit di prestampa nella tipografia sono responsabili per non oltre il 20% della Carbon Footprint totale del sistema CtP. Rimane comunque un contributo CF quantificabile e spazio per ulteriori miglioramenti. La figura 4, escludendo il processo di produzione dellalluminio per litografia, confronta il contributo CF di tutte le lastre, suddividendolo nelle differenti fasi del ciclo di vita.
9/13
AGFA GRAPHICS
Figura 4: Confronto del PCF di tutte le lastre, esclusa la produzione di alluminio litografico
Il trattamento superficiale, il rivestimento e la finitura della lastra sul sito del produttore sono responsabili della maggior parte del CF, seguite dal trasporto delle lastre e dai prodotti chimici utilizzati dal cliente. Anche luso di prodotti chimici nella prestampa e nel trattamento a fine vita contribuiscono in modo significativo al PCF di tutte le lastre. Il PCF delle lastre :Azura TS il pi basso di tutti, il che logico poich la lastra :Azura richiede la minima quantit di energia durante la prestampa e non sono usati n agenti chimici di sviluppo n acqua di lavaggio, ma solo una piccola quantit di gomma di pulizia. Secondo i risultati mostrati in figura 4, gli sviluppi pi recenti nella tecnologia CtP, ossia :Azura TS e :Amigo, forniscono insieme il contributo PCF pi basso alle aziende di stampa, con il livello pi alto di convenienza ed economia di costi per lutente, confermando cos la convergenza tra i vantaggi economici ed ecologici. Tale convergenza appare chiara anche dai dati riportati in tabella 1 dove sono elencati i PCF di tutti i sistemi CtP di Agfa Graphics, dalle lastre :Thermostar a quelle :Azura TS e :Amigo basate sulla pi recente tecnologia Thermofuse . La Carbon Footprint totale di :Amigo e :Azura TS secondo lapproccio Riciclaggio a fine vita (3,3 kg, risp. 3,1 kg CO2 eq.) confrontata con la Carbon Footprint secondo lapproccio Contenuto riciclato (11,1 kg CO2 eq. per entrambe le lastre). Come discusso in precedenza, la produzione di alluminio per litografia fornisce di gran lunga il maggior contributo al PCF totale. Quando incluso il riciclaggio a fine vita, questo contributo largamente compensato dai crediti per il riciclaggio delle lastre, come illustrato nelle figure 5 e 6.
10/13
AGFA GRAPHICS
11/13
AGFA GRAPHICS
F igura 7: Profilo LCA di 1 m2 di giornale stampato in coldset La prima barra sul grafico (cambiamenti climatici) si riferisce direttamente ai risultati PCF discussi sopra. Le altre barre rappresentano altre categorie di impatto LCA.
Il ruolo dominante della carta nel profilo LCA di un giornale stampato e tutti gli altri prodotti di stampa relativi non sorprende affatto. Sebbene sia un materiale altamente riciclabile, gli ambientalisti hanno sempre criticato il consumo di carta da parte dellindustria della stampa. Questa discussione ci porta indietro nel tempo quando la distribuzione elettronica (Internet) era radicalmente contrapposta rispetto alla distribuzione cartacea e alcuni (a met degli anni 90) pensavano che la societ senza carta fosse subito dietro langolo.
12/13
AGFA GRAPHICS
13/13