Sei sulla pagina 1di 13

AGFA GRAPHICS AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato

La Responsabilit sociale delle imprese (CSR), come stabilito dalla Commissione

Limpatto ambientale della stampa: analisi di un settore

Europea, e laumento della richiesta di prodotti sostenibili hanno stimolato le aziende


lungimiranti a gestire limpatto ambientale dei loro prodotti e dei processi produttivi. Lungo lintera catena di produzione dellindustria della stampa, la sostenibilit vista come uno strumento destinato a valutare laumento dellefficienza produttiva. fondamentale in quanto viene annoverato tra gli strumenti pi importanti per realizzare economie di costi.

Frank L. Schelfaut, dr. sc. Frank autore di documenti tecnici e direttore di External Resources Management, azienda specializzata in progetti di comunicazione commerciale per imprese hi-tech.

La valutazione della Carbon Footprint (CF) un fattore importante nella tendenza verso metodi di produzione pi sostenibili poich misura i quantitativi complessivi di gas a effetto serra rilasciati da un prodotto o un sistema, espressi in chilogrammi di CO2 equivalenti. VITO, un istituto fiammingo indipendente nel campo della ricerca tecnologica, stato incaricato da Agfa di eseguire uno studio di vasta portata sullimpatto ambientale dei sistemi Computer-to-Plate (CtP). Una prima parte del lavoro riguarda lanalisi CF dei pi recenti sistemi CtP di Agfa. Sebbene sia difficile confrontare dati CF quantitativi pubblicati da differenti fornitori, possibile generalizzare le conclusioni di questa analisi CF poich la gamma CtP di Agfa rappresenta un mix di tecnologie di imaging di lastre utilizzate anche da altri produttori.

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


I risultati dello studio VITO indicano che la produzione di alluminio per litografia responsabile per almeno l80% della Carbon Footprint. I processi che hanno luogo sul sito del produttore di lastre (Agfa) e le attivit di prestampa nelle tipografie incidono per il restante 20%. A causa di questo importante contributo della produzione di alluminio per litografia, che identico per tutte le lastre, la differenza nei valori CF tra i vari tipi di lastre sotto esame piuttosto piccola ma comunque significativa. Sembra che i sistemi CtP pi avanzati, in grado di offrire il massimo livello di convenienza ed economia di costi per lutente, hanno anche il contributo CF pi basso nelle tipografie, il che conferma la convergenza tra i vantaggi economici ed ecologici, come gi osservato in altri settori industriali. Quando si considera il riciclaggio a fine vita dellalluminio, lalta qualit degli scarti provenienti dalle tipografie unitamente alla loro disponibilit a breve termine fornisce un credito di CO2 importante; in tal caso, limpatto ambientale dei sistemi CtP pi avanzati di appena 3,1 3,3 kg CO2 equivalenti per metro quadrato di lastra (spessore 275 ). Tuttavia, la Carbon Footprint della prestampa in generale, e dei sistemi CtP in particolare, solo un elemento dellimpronta ecologica complessiva generata dallindustria della stampa e quantificata mediante la valutazione del ciclo di vita (LCA). Inoltre, concentrarsi solo sulla Carbon Footprint trascurando limportanza dellimpatto di altre categorie, potrebbe portare a compiere scelte sbagliate nella definizione di un percorso di miglioramento. Lo studio seguente solo una parte della valutazione globale dellimpatto ambientale complessivo; ad ogni modo pu servire come valida e credibile base di partenza. Un rapporto simile sullLCA di sistemi CtP imminente.

2/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Limpatto ambientale della stampa: analisi di un settore
Introduzione
Non molto tempo fa, le normative ambientali erano solitamente recepite come una limitazione allattivit economica. Se considerata dal punto di vista pi ampio dello sviluppo sostenibile, leco-tecnologia diventata uno stimolo allinnovazione e un vantaggio differenziale per le imprese lungimiranti che prendono spesso iniziative che vanno ben al di l del livello minimo di conformit. Non sorprende che una preselezione condotta da Frost & Sullivan nel 2010 in merito a piattaforme tecnologiche con il maggior potenziale di crescita abbia evidenziato almeno due argomenti legati allambiente1 tra i primi dieci. Inoltre la Commissione Europea definisce la Responsabilit sociale delle imprese (CSR) come Un concetto secondo il quale le imprese inseriscono, su base volontaria, le preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. La CSR cos parte integrante della strategia Europa 2020 per una crescita interna intelligente e sostenibile. Contribuisce infatti a modulare il modello di competitivit che lEuropa richiede e permetter di creare nuove opportunit commerciali. Gestire limpatto ambientale dei processi produttivi non pi una limitazione ma unopportunit, sia per i fornitori che per gli utenti dei prodotti risultanti, come sar dimostrato in seguito. Oggi il modo pi diffuso e largamente accettato per eseguire unanalisi ambientale attraverso la valutazione del ciclo di vita (LCA). Si tratta di uno strumento analitico, standardizzato secondo le norme ISO 14040 e ISO 14044, che fornisce dati obiettivi sullimpatto ambientale, determinato, direttamente o indirettamente, da un prodotto o un sistema lungo lintero ciclo di vita. Uno dei molti elementi dellLCA il riscaldamento globale. Questultimo determinato mediante il calcolo della Carbon Footprint (CF) che misura i quantitativi complessivi di gas a effetto serra rilasciati nellatmosfera nelle operazioni di produzione, fornitura, uso e smaltimento del prodotto o del sistema. I risultati sono espressi in chilogrammi di CO2 equivalenti.

1 Migliore efficienza energetica di IT e centri di elaborazione dati attualmente responsabili per il 18% della richiesta di energia mondiale e celle solari CIGS (seleniuro di rame, indio e gallio).

3/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Analisi della Carbon Footprint di sistemi Computer-to-Plate (CtP)
Lanalisi della Carbon Footprint pu essere effettuata a due livelli: a livello di prodotto o sistema, oppure a livello di organizzazione/regione o attivit

In questo documento concentreremo lattenzione sui risultati relativi allanalisi della Carbon Footprint di un prodotto (PCF) per i sistemi Computer-to-Plate (CtP), affidata da Agfa Graphics a VITO, un istituto fiammingo indipendente nel campo della ricerca tecnologica. Nel tentativo di correlare i risultati di uno studio CF, importante confrontare dati equivalenti, altrimenti i risultati non saranno validi. Il confronto si dovrebbe basare sui confini del sistema e le scorte di processo, confrontabili per ogni studio. molto difficile ottenere una completa equivalenza, tuttavia lanalisi di come sono stati condotti gli studi CF riduce il rischio di fare confronti sbagliati. Questo certamente vero confrontando i PCF di lastre di stampa prodotte da diversi produttori. Lo studio VITO include solo i sistemi CtP di un fornitore (Agfa), ma ci fornisce un mix interessante delle attuali tecnologie di imaging di lastre, molte delle quali utilizzate anche da altri produttori. Lo studio VITO, comprende le seguenti lastre classificate in termini di semplificazione delle condizioni di trattamento, quindi con maggiore convenienza per lutente: :Thermostar e :Energy Elite: due lastre positive con uno strato sensibile allIR. :N92V: una lastra fotopolimerica negativa, sensibile alla luce UV emessa da diodi luminosi. Tutte e tre sono sviluppate in modo tradizionale con una soluzione di sviluppo chimico, a cui ha fatto seguito una fase di lavaggio con acqua e la gommatura. :N92VCF una versione senza agenti chimici di :N92V e utilizza gomma per lastre per lavare le parti non esposte dello strato prepolimerico dellimmagine. :Amigo e :Azura TS costituiscono gli sviluppi pi recenti della tecnologia CtP, entrambe basate sulla tecnologia Thermofuse snesibile alle onde emesse dai diodi laser IR. La prima (:Amigo) pulita con una soluzione acquosa alcalina senza agenti chimici, che richiede solo un lavaggio finale con acqua e uno stadio di gommatura. :AzuraTS si caratterizza per il livello pi elevato di convenienza per lutente e per le alte prestazioni ecologiche, poich la gomma per lastre funge anche da soluzione pulente; lo sviluppo della lastra rigorosamente ridotto a un processo ad uno stadio senza agenti chimici, che non richiede lavaggio con acqua.

4/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Ambito dellanalisi PCF
Lalluminio, da lungo tempo il supporto per lastre offset
Lalluminio il metallo pi abbondante nella crosta terrestre e il terzo elemento pi copioso. interamente riciclabile senza perdere le sue qualit naturali. Il processo di riciclaggio comporta la fusione di scarti di alluminio e richiede solo tra il 5 e l8% dellenergia necessaria a produrre alluminio dal minerale. Per applicazioni comuni (lattine, edilizia, veicoli, ) lalluminio in pratica riciclabile allinfinito senza perdere in qualit; i dati indicano che il 75% di tutto lalluminio prodotto a partire dal 1888 ancora in uso oggi. Finora i produttori hanno usato alluminio primario per produrre lastre da stampa di alta qualit. Questo dovuto alle elevate aspettative di qualit riguardo alle condizioni superficiali della lastra offset e al fatto che le lastre litografiche usate rappresentano scarti di alluminio di alta qualit con eccellenti capacit di riciclaggio. Su scala mondiale luso dellalluminio in varie applicazioni ha registrato tassi di crescita spettacolari cos che la domanda continua a essere pi alta dei quantitativi di scarti disponibili, e anno dopo anno necessario nuovo materiale primario. Questo in parte dovuto allaumento della durata di vita dellalluminio, usato nelledilizia e nei trasporti, i cui scarti sono disponibili per riutilizzo dopo 1050 anni. Da quando gli scarti di alluminio litografico, insieme con quello del settore degli imballaggi alimentari, diventano pi rapidamente disponibili per riciclaggio, conviene immettere nuovo alluminio primario in queste due applicazioni (lastre litografiche e imballaggi alimentari) e utilizzare i loro scarti per alimentare la domanda mondiale in altri settori. Una conseguenza del riutilizzo di scarti di alluminio litografico di elevata purezza in altre applicazioni che spesso ci riguarda un processo a cascata di riciclo verso il basso in leghe con contenuto inferiore di alluminio. Tenendo presente questo, e solo di recente, i principali produttori di lastre CtP hanno iniziato a studiare programmi di riciclaggio a ciclo chiuso per alluminio litografico. Si valutano le capacit di stampa delle lastre basate (in parte) su materiale riciclato, ma occorre ancora verificare il consenso del mercato su vasta scala.

Lanalisi PCF dei sistemi CtP sotto esame include lintero ciclo di prestampa con esposizione e sviluppo di una lastra di 1 m2; e inoltre la produzione, la distribuzione, luso e il trattamento dei rifiuti di una lastra in alluminio (spessore 275 m) pronta per la stampa. Lanalisi include limpatto CF dellattrezzatura di prestampa utilizzata per preparare limmagine sulla lastra e lo sviluppo chimico o le soluzioni pulenti. Lintero ciclo di vita di ciascun sistema stato suddiviso nei seguenti stadi: La produzione della lastra, consistente in: Produzione di alluminio per litografia, che include lestrazione della bauxite e la produzione di lingotti di alluminio, il trasporto al laminatoio, la laminazione dei fogli di alluminio, i relativi scarti di produzione, il trasporto e tutti i processi a monte dello stadio di produzione, p.e. lapprovvigionamento di materie prime o la fornitura di energia. Produzione della lastra da stampa a partire dallalluminio per litografia per uso da parte del produttore di lastre, includendo la preparazione del supporto di alluminio, la produzione delle materie prime per lemulsione, la stesura dellemulsione della lastra, lessiccazione ed il taglio, la finitura e limballaggio. Le emissioni sono prese in considerazione per le fasi di produzione. La produzione dei chimici per la prestampa, ossia la produzione delle materie prime, la produzione e limballaggio dei prodotti chimici utilizzati per la lastra (sviluppo, rigeneratore, gomma), inclusi il trasporto e tutti i processi a monte dello stadio di produzione. La produzione delle attrezzature, ossia la produzione del platesetter, la sviluppatrice e lattrezzatura periferica, inclusi limballaggio, il trasporto e tutti i processi a monte dello stadio di produzione. Il trasporto ai clienti, ossia il trasporto delle lastre, dei prodotti chimici utilizzati per le lastre e dellattrezzatura dallo stabilimento di produzione attraverso il magazzino centrale fino ai clienti. Attivit di prestampa nella sede del cliente, ossia luso del platesetter e lo sviluppo delle lastre pronte per il montaggio in macchina. Il successivo ciclo di vita in macchina viene deliberatamente escluso poich a questo punto il ciclo di vita di prestampa della lastra giunge a conclusione. Luso della lastra su una macchina da stampa considerato parte del ciclo di vita del materiale stampato (giornali, riviste, libri, ) e include energia, agenti chimici e acqua utilizzati in stampa.
5/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Il trattamento a fine vita (EoL) di tutti i componenti del sistema CtP (lastre usate, sviluppo chimico esaurito, gomma esaurita, attrezzatura di prestampa usata, materiale dimballaggio) incluso nellinventario del ciclo di vita del PCF.

Analisi della Carbon Footprint: cos semplice?


Obiettivo ultimo dello studio della Carbon Footprint di un prodotto o processo dovrebbe essere lottenimento di un input fondamentale allo scopo di: valutare lefficienza e il potenziale di miglioramento di prodotti e/o attivit operative per immettere tali prodotti sul mercato soddisfare i requisiti imposti dallindustria o dalla normativa locale comunicare i risultati di CF a chiunque utilizzi il prodotto o processo e questo in modo trasparente e ampiamente quantificato

Una volta che sono stati adeguatamente standardizzati, i risultati quantitativi dellanalisi PCF per sistemi CtP possono essere aggiunti agli studi CF commissionati da una azienda che intende valutare i propri prodotti stampati. Il CF risultante includer sia lesposizione che lo sviluppo della lastra in prestampa, nonch il suo uso in macchina. Al momento le norme ISO per lanalisi CF (ISO 14067 e ISO 16759) sono ancora in fase di progettazione. Nel suo studio, VITO applica la metodologia LCA (ISO 14040 e ISO 14044) basata sulla categoria di impatto sui cambiamenti climatici. Questa categoria di impatto ambientale esprime il contributo al cambiamento climatico in CO2 equivalente ed alla base della Carbon Footprint. Un esame delle imminenti norme ISO per il PCF non rileva alcuna contraddizione. La norma ISO 16759 per il calcolo della Carbon Footprint dei supporti di stampa segue una metodologia simile a quella applicata da VITO. In conformit con le metodologie ISO 14040 e 14044, la figura 1 fornisce una descrizione generale dei confini del sistema di lastre sotto esame.

Figura 1: Confini del sistema di lastre di stampa sotto esame

6/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Quale approccio per la modellizzazione del sistema di trattamento rifiuti?
Per la modellizzazione del sistema di trattamento rifiuti in unanalisi PCF sono possibili diversi approcci; di questi si possono considerare i due estremi per ampliare al massimo il raggio dazione (vedi figura 2): Lapproccio di Riciclaggio a fine vita (EoL) si basa sulla riciclabilit dei rifiuti a fine vita e considera gli impatti ambientali e/o i crediti derivanti dal processo di riciclaggio. Lapproccio di Contenuto riciclato si basa sul contenuto riciclato di materie prime necessarie a produrre inizialmente il prodotto, nonch i rispettivi impatti e crediti, ma non tiene conto del riciclaggio dei rifiuti risultanti.

Figura 2: Illustrazione degli approcci relativi al riciclaggio

Entrambi gli approcci presentano vantaggi e limitazioni intrinseche. I fornitori di lastre che vogliono utilizzare dichiarazioni o etichette ambientali sui loro prodotti sceglieranno lapproccio Contenuto riciclato. Tuttavia, il vantaggio dellapproccio Riciclaggio a fine vita consiste nel sottolineare limportanza e il potenziale di riutilizzo degli scarti di alluminio per litografia che alimentano lintero ciclo di vita dellalluminio. La necessit di ci deriva dal fatto che la domanda mondiale di alluminio, pari a 47 milioni di tonnellate nel 2008, doveva ancora essere soddisfatta con non meno di 37 milioni di tonnellate di alluminio primario e 10 milioni di tonnellate di rifiuti disponibili2. Considerato il breve ciclo di vita delle lastre di stampa e con rifiuti di consumo

Fonte: Metal Packaging Europe 7/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


prontamente disponibili per alimentare la domanda mondiale di alluminio, lapproccio EoL costituisce lo scenario pi realistico. Il riciclaggio a fine vita resta un valido approccio se i futuri sforzi di ricerca porteranno al riciclaggio degli scarti di alluminio per litografia trasformandoli nel perfetto sostituto dellalluminio primario per le applicazioni CtP. Tuttavia, dimentica di sottolineare i benefici derivanti dalluso delle materie prime riciclate. Uno svantaggio che pu essere impiegato utilizzando un approccio plurimetodico pi complesso3. La tabella 1 mostra la Carbon Footprint dei sistemi di lastre studiati. La CF di ciascun sistema calcolata secondo due approcci: Contenuto riciclato e Riciclaggio a fine vita.

PCF totale (kg CO2 eq.)


Approccio Contenuto riciclato 100% alluminio primario Azura Amigo N92VCF N92V Energy Elite Thermostar 11,12,2 11,12,2 11,72,3 11,82,4 11,42,3 12,12,4 Approccio Riciclaggio a fine vita 3,10,6 3,30,7 3,60,7 3,80,8 3,40,7 4,00,8 PCF escl. alluminio litografico per produzione (kg CO2 eq.)

2,00,4 2,10,4 2,40,5 2,60,5 2,20,4 2,90,6

Tabella 1: Sintesi del PCF di tutti i sistemi di lastre, includendo ed escludendo il CF per la produzione di alluminio litografico

Fonte Prof. G. Hammond & C. Jones Inventory of Carbon & Energy (ICE) Universit di BATH 8/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Analisi della Carbon Footprint di sistemi Computer-to-Plate (CtP)
La figura 3 confronta il PCF del contenuto riciclato totale di tutte le lastre, suddiviso nel CF per la produzione di alluminio per litografia e nel CF per le fasi di processo sul sito del produttore di lastre (Agfa) e sul sito del cliente. Mostra che la produzione di alluminio per litografia responsabile della Carbon Footprint per almeno l80%. Ci non dovrebbe sorprendere poich il processo di produzione dellalluminio richiede una considerevole quantit di energia. A causa di questo importante contributo della produzione di alluminio per litografia, che identico per tutte le lastre, le differenze tra le lastre in merito allimpronta totale di carbonio sono relativamente piccole.

La figura 3 confronta il PCF del contenuto riciclato totale di tutte le lastre

I processi che hanno luogo sul sito del produttore di lastre e le attivit di prestampa nella tipografia sono responsabili per non oltre il 20% della Carbon Footprint totale del sistema CtP. Rimane comunque un contributo CF quantificabile e spazio per ulteriori miglioramenti. La figura 4, escludendo il processo di produzione dellalluminio per litografia, confronta il contributo CF di tutte le lastre, suddividendolo nelle differenti fasi del ciclo di vita.

9/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato

Figura 4: Confronto del PCF di tutte le lastre, esclusa la produzione di alluminio litografico

Il trattamento superficiale, il rivestimento e la finitura della lastra sul sito del produttore sono responsabili della maggior parte del CF, seguite dal trasporto delle lastre e dai prodotti chimici utilizzati dal cliente. Anche luso di prodotti chimici nella prestampa e nel trattamento a fine vita contribuiscono in modo significativo al PCF di tutte le lastre. Il PCF delle lastre :Azura TS il pi basso di tutti, il che logico poich la lastra :Azura richiede la minima quantit di energia durante la prestampa e non sono usati n agenti chimici di sviluppo n acqua di lavaggio, ma solo una piccola quantit di gomma di pulizia. Secondo i risultati mostrati in figura 4, gli sviluppi pi recenti nella tecnologia CtP, ossia :Azura TS e :Amigo, forniscono insieme il contributo PCF pi basso alle aziende di stampa, con il livello pi alto di convenienza ed economia di costi per lutente, confermando cos la convergenza tra i vantaggi economici ed ecologici. Tale convergenza appare chiara anche dai dati riportati in tabella 1 dove sono elencati i PCF di tutti i sistemi CtP di Agfa Graphics, dalle lastre :Thermostar a quelle :Azura TS e :Amigo basate sulla pi recente tecnologia Thermofuse . La Carbon Footprint totale di :Amigo e :Azura TS secondo lapproccio Riciclaggio a fine vita (3,3 kg, risp. 3,1 kg CO2 eq.) confrontata con la Carbon Footprint secondo lapproccio Contenuto riciclato (11,1 kg CO2 eq. per entrambe le lastre). Come discusso in precedenza, la produzione di alluminio per litografia fornisce di gran lunga il maggior contributo al PCF totale. Quando incluso il riciclaggio a fine vita, questo contributo largamente compensato dai crediti per il riciclaggio delle lastre, come illustrato nelle figure 5 e 6.

10/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato

Figura 5: PCF del sistema di lastre :Amigo

Fi gura 6: PCF del sistema di lastre :Azura

11/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Il quadro completo Sebbene la produzione di alluminio per litografia, unitamente alle attivit del fornitore di lastre (produzione di lastre e logistica) incida per la maggior parte della Carbon Footprint dei sistemi CtP, vi comunque un contributo significativo alla CF del prodotto da parte delle attivit di prestampa delle stamperie aziende di stampa. La buona notizia che, con la scelta della tecnologia CtP pi avanzata, non solo si pu ottenere il massimo livello di convenienza ed economia di costi, ma anche il minimo impatto nelle emissioni di CO2 per le operazioni di prestampa. In che modo la Carbon Footprint discussa in questo documento si integri nel contesto pi ampio della produzione di stampa illustrato in figura 7, presa da un recente studio VITO, commissionato da Corelio, Febelgra e Agfa Graphics. Il grafico mostra il profilo ambientale globale di 1 m2 di giornale stampato in coldset.

F igura 7: Profilo LCA di 1 m2 di giornale stampato in coldset La prima barra sul grafico (cambiamenti climatici) si riferisce direttamente ai risultati PCF discussi sopra. Le altre barre rappresentano altre categorie di impatto LCA.

Il ruolo dominante della carta nel profilo LCA di un giornale stampato e tutti gli altri prodotti di stampa relativi non sorprende affatto. Sebbene sia un materiale altamente riciclabile, gli ambientalisti hanno sempre criticato il consumo di carta da parte dellindustria della stampa. Questa discussione ci porta indietro nel tempo quando la distribuzione elettronica (Internet) era radicalmente contrapposta rispetto alla distribuzione cartacea e alcuni (a met degli anni 90) pensavano che la societ senza carta fosse subito dietro langolo.

12/13

AGFA GRAPHICS

Lettera aperta al mercato


Oggi chiaro che la comunicazione cartacea ed elettronica possono coesistere, ossia la stampa ancora presente e lo sar per molti anni a venire. Lindustria della stampa molto dinamica e in continua evoluzione. Leffetto positivo di questa evoluzione che sempre pi aziende di stampa sono consapevoli della loro azione di responsabilit, volta a creare trasparenza in termini di prestazioni ambientali e a divulgare il percorso di miglioramento gi realizzato o in corso nella produzione di stampati, utilizzando tecnologie aggiornate. Commissionare studi PCF o LCA di vasta portata, lo sviluppo della norma ISO 16759 e la proliferazione di calcolatori della Carbon Footprint per la stampa (p.e. http://uk.climatecalc.eu/) sono solo un esempio di questa tendenza. Grazie alle norme ISO 14040 e ISO 14044, possibile mettere in relazione i risultati CF per i sistemi CtP, come discusso in questo documento, con gli studi CF commissionati dalle principali aziende di stampa. Non si pu negare limpatto sullambiente dellindustria grafica, al pari delle altre industrie. La vera sfida, per tutti le aziende che operano nellindustria grafica, consiste nellassumersi in modo serio le proprie responsabilit, riducendo limpatto ambientale affinch lindustria della stampa possa continuare ad essere sempre pi sostenibile. In un recente articolo (verdigrisproject.com) Laurel Brunner attira lattenzione sui rifiuti cartacei derivanti da libri e riviste invenduti e (ri)apre il dibattito a favore di un processo di produzione di supporti di stampa che integri loffset tradizionale con la tecnologia digitale (p.e. inkjet ad alta velocit). In questo modello di stampa ibrido, loffset continua a fungere da piattaforma per la produzione in serie di stampati, mentre la tecnologia digitale viene usata per produrre ulteriori copie e/o per aggiungere contenuto variabile. Questa tecnologia Print-on-Demand presente da tempo e va di pari passo con un modello di distribuzione e stampa meno radicale della societ senza carta, ma certamente pi realistico ed ecologico del modello di stampa e distribuzione. Larticolo Verdigris tratta della collaborazione tra HP e Quantis, un gruppo di consulenza in materia di sostenibilit, per analizzare vari sistemi di stampa e studiare differenti profili di domanda ed esempi di concretizzazione; e qui si dimostra nuovamente come le preoccupazioni riguardo alla sostenibilit stimolino lo sviluppo o la proliferazione di tecnologie economicamente valide. Lo studio VITO commissionato da Agfa Graphics di fatto uniniziativa simile questa volta un importante fornitore per la tradizionale industria delle arti grafiche prende liniziativa di fornire strumenti per quantificare limpatto ambientale dei suoi prodotti e sistemi. I risultati dimostrano che il contributo della prestampa ai cambiamenti climatici, e in particolare il contributo in termini di PCF delle lastre di alluminio, modesto ma comunque rilevante e sensibile a miglioramenti. Il grafico in figura 7, tuttavia, mostra anche che la Carbon Footprint solo un elemento dellimpronta ecologica complessiva dellindustria della stampa. Concentrarsi solocarbonio sulla Carbon Footprint , trascurando limportanza dellimpatto di altre categorie, potrebbe portare a compiere scelte sbagliate nella definizione di un percorso di miglioramento. solo una parte della valutazione globale dellimpatto ambientale complessivo; ad ogni modo pu servire come valida e credibile base di partenza.

13/13

Potrebbero piacerti anche