Sei sulla pagina 1di 27

Uno sguardo su Chernobyl 25 anni dopo

Sommario

Il reattore L' incidente La situazione attuale Il sistema di monitoraggio IAMS Il futuro Bibliografia

Il Reattore
La centrale nucleare di Chernobyl (ChNPP Chernobyl Nuclear Power Plant) costituita da 4 reattori di tipo RBMK-1000 della potenza di 1000 MW ciascuno (3200 MWT) Il reattore RBMK (in russo Reaktor Boloj Monosti Kanalnyj che significa Reattore a Canali ad Alta Potenza) un reattore raffreddato ad acqua naturale bollente e moderato a grafite. Il combustibile costituito da Diossido di Uranio naturale arricchito al 2% con U235. Le barre di controllo per regolare la potenza sono in carburo di boro.

Il Reattore
Le caratteristiche principali del reattore sono le seguenti:
Il nocciolo costituito da un cilindro di grafite di 11.8 mt di diametro e 7 mt di altezza. Nel nocciolo sono ricavati 1661 canali verticali di 80 mm di diametro rivestiti con tubi in lega di zirconio nei quali sono alternativamente alloggiati gli elementi di combustibile (pastiglie di diossido di uranio incapsulate in lega di zirconio) e le 211 barre di controllo. L' acqua di raffreddamento entra dal basso, passa attraverso i canali con il combustibile e si riscalda fino all'ebollizione. Il vapore entra in un separatore per rimuovere la parte liquida e quindi va direttamente alle turbine poi nel condensatore da cui, per mezzo delle pompe di ricircolo, inviato nuovamente al nocciolo del reattore.

Il Reattore

L' incidente del 1986

Alle ore 1.23'.46'' del 26 aprile 1986 il reattore n. 4 esplose causando uno dei pi grossi incidenti nucleari mai avvenuti (Livello 7, il massimo previsto dalla scala INES) L'incidente avvenne durante l'esecuzione di un test di sicurezza eseguito prima dello spegnimento del reattore programmato per eseguire le operazioni di manutenzione Ci sono numerose ricostruzioni dell'incidente: la prima versione del 1986 attribuiva le cause esclusivamente ad errori umani mentre quella successiva del 1991 stabil che l'incidente fu causato da una combinazione di errori umani (imperizia e non rispetto delle procedure da parte degli operatori) sommati alle caratteristiche di progettazione del reattore.

L' incidente del 1986


In particolare furono considerati determinanti per l' incidente questi elementi:
Il reattore RBMK ha un coefficiente di vuoto positivo, questo significa che le bolle di vapore, che si formano nell'acqua usata come refrigerante, incrementano la reazione nucleare e, alle basse potenze, rendono il reattore particolarmente instabile.

Il reattore RBMK presentava un difetto nelle barre di controllo (oggi corretto). Normalmente inserendo le barre di controllo in reattore nucleare si riduce la reazione. Nel reattore RBMK le barre di controllo terminano con gli "estensori" (la parte finale lunga circa 1 metro) in grafite, mentre la parte funzionale, che riduce la reazione assorbendo neutroni, in carburo di boro. Questo significa che quando si inseriscono le barre, gli estensori rimpiazzano l'acqua refrigerante (che assorbe neutroni) con la grafite (che fa da moderatore di neutroni) e quindi inizialmente, per pochi secondi, si ottiene un incremento della reazione. In aggiunta la velocit di inserimento delle barre bassa (circa 20 secondi per l'inserimento completo) e questo rende poco efficace il controllo della reazione, specialmente in condizioni di emergenza.

In aggiunta a questi elementi tecnici gli operatori commisero diverse violazioni delle procedure, e questo insieme alla scarsa comunicazione tra gli addetti alla sicurezza e gli operatori che dovevano condurre l'esperimento, contribu all'incidente. In particolare gli operatori disattivarono i sistemi di sicurezza del reattore, che proibito dai manuali operativi dell'impianto. Secondo il rapporto dell'agosto 1986 della commissione governativa, gli operatori estrassero completamente dal nocciolo almeno 204 barre di controllo delle 211 presenti, lasciandone inserite solo 7. Anche questa condizione vietata dai manuali operativi, che pongono a 30 il numero minimo assoluto di barre nel reattore RBMK-1000 in funzione.

L' incidente del 1986


Assunzioni
Il 25 aprile era programmato lo spegnimento del reattore numero 4 per normali operazioni di manutenzione. Si approfitt della recente fermata per manutenzione del reattore per eseguire un test sulla capacit delle turbine di generare elettricit sufficiente per alimentare i sistemi di sicurezza (in particolare le pompe dell'acqua refrigerante) nel caso in cui non fossero alimentati dall'esterno. I reattori come quello di Chernobyl hanno due generatori diesel di emergenza, ma non sono attivabili istantaneamente. Quindi si voleva sfruttare il momento d'inerzia residuo nelle turbine ancora in rotazione, ma disconnesse dal reattore, per alimentare le pompe durante l'avvio dei generatori diesel. Il test era gi stato condotto su un altro reattore (ma con tutti i sistemi di sicurezza attivi) ed aveva dato esito negativo (cio l'energia elettrica prodotta dall'inerzia delle turbine era insufficiente ad alimentare le pompe), ma erano state apportate delle migliorie alle turbine, che richiedevano un nuovo test di verifica. La potenza del reattore numero 4 doveva essere ridotta dai normali 3200 MW termici a 1000 MW per condurre il test in sicurezza.

L' incidente del 1986


Cronologia dell'incidente
25 Aprile 1986
01.06: Inizia la riduzione di potenza del reattore, in preparazione dell'esperimento e del successivo spegnimento 03.46: La potenza del reattore stabilizzata al 50% del valore massimo (1600 MWT). A causa di una richiesta da parte della compagnia elettrica la potenza fu mantenuta su questo livello fino alle 15.20 per evitare riduzioni nella fornitura di energia elettrica alla citt di Kiev. Questo caus un ritardo di 9 ore nell' esecuzione del test. 15.20 23.10: Riprende l'esecuzione del test. La potenza viene ridotta progressivamente fino a 720 MWT. In questo periodo avviene anche il cambio degli operatori con quelli del turno successivo. Questo fu identificato successivamente come una concausa dell'incidente visto che il personale era meno esperto di quello del turno precedente e aveva minori conoscenze delle caratteristiche tecniche del reattore.

26 Aprile 1986
00.28: la potenza fu ulteriormente ridotta a 500 MWT e fu eseguito il passaggio dal sistema di regolazione di potenza manuale a quello automatico. A questo punto avvenne un calo improvviso di potenza fino a 30 MWT. Non stato chiarito se questo fu dovuto ad un errore degli operatori o ad un difetto del sistema di controllo. Come conseguenza, la concentrazione di Xeno135 aument notevolmente (normalmente consumata dal reattore stesso a potenze pi elevate). Sebbene il calo di potenza fosse vicino al massimo ammesso dalle norme di sicurezza si decise di non eseguire lo spegnimento completo, ma di continuare l'esperimento. 00.39: In accordo con quanto previsto dalle procedure dell'esperimento vennero disabilitate le protezioni di sicurezza.

L' incidente del 1986


26 Aprile 1986
01.03: la potenza fu aumentata fino a 200 MWT (valore che venne scelto per l'esecuzione dell'esperimento). Per contrastare l'eccesso di Xeno135 che assorbiva neutroni furono estratte quasi tutte le barre di controllo 01:05: le pompe dell'acqua furono alimentate direttamente dalle turbine dei generatori, ma la quantit di acqua immessa super i limiti di sicurezza e questo, dato che l'acqua assorbe i neutroni, caus una diminuzione della potenza. 01:19: fu necessaria la rimozione delle barre di controllo manuali, ben oltre i limiti delle norme di sicurezza. Rimasero solo 7 barre contro un minimo previsto di 30 portando cos il reattore in una situazione molto instabile e pericolosa, che non fu segnalata, a causa della disattivazione dei sistemi di sicurezza: nessuno degli operatori in sala controllo era conscio del pericolo. 01:23:04: inizia l'esperimento, viene tolta l'alimentazione esterna delle pompe, che quindi sono alimentate dall'inerzia delle turbine, che per diminuisce non essendoci vapore ad alimentarle, diminuisce il livello di acqua di raffreddamento, cresce rapidamente la potenza della reazione. 01:23:40: gli operatori eseguono l'arresto di emergenza del reattore che inserisce tutte le barre di controllo incluse quelle incautamente estratte in precedenza. Non chiaro se l'azione fu eseguita come misura di emergenza, o semplicemente come normale procedura di spegnimento a conclusione dell'esperimento, dato che il reattore doveva essere spento comunque per la manutenzione programmata. A causa della lenta velocit del meccanismo di inserimento delle barre di controllo (che richiede 18-20 secondi per il completamento) ci fu un rapido aumento della reazione. L'aumento di temperatura deform i canali delle barre di controllo, al punto che le barre si bloccarono a circa un terzo del loro cammino, e quindi non furono pi in grado di arrestare la reazione. 01:23:47: la potenza del reattore raggiunse i 30 GW termici, dieci volte la potenza normale. A questo punto le barre di combustibile iniziarono a fondere e la pressione aument fino a causare l'esplosione che fece saltare in aria la copertura del reattore, distruggendo gli impianti di raffreddamento e buona parte del reattore

L' incidente del 1986


Conseguenze
L'elevata temperatura (stimata in circa 700-800 gradi) caus la scissione dell'acqua di refrigerazione e l'accumulo di idrogeno a cos elevate pressioni da provocare la rottura delle strutture di contenimento ed il contatto dell'idrogeno e della grafite incandescente con l'aria che a sua volta innesc l'esplosione e lo scoperchiamento del reattore ed un incendio che dur parecchie ore. L'esplosione non fu dovuta ad una reazione nucleare bens ad una esplosione di tipo chimico. Per a causa dell' esplosione una nube di materiali radioattivi fuoriusc dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l'evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone. Nubi radioattive raggiunsero anche l'Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori. Il calcolo della quantit di materiali radioattivi rilasciati nell'atmosfera difficile ma le commissioni di indagine hanno stimato che corrisponda a circa il 4% del carico iniziale del reattore (corrispondenti circa a 8-10 ton di materiale fissile costituito principalmente da U238, U235 e dai vari prodotti della reazione di fissione come il C137, Sr90 e vari isotopi del Pu). Si stima che attualmente nel reattore siano contenute ancora circa 200 tonnellate di Uranio con un contenuto di circa 2 ton di U235 e circa 750 Kg di Pu239 pi altri prodotti della reazione di fissione. Il rapporto ufficiale redatto da agenzie dell'ONU (OMS, UNSCEAR, IAEA e altre) stila un bilancio di 65 morti accertati con sicurezza e altri 4.000 presunti per tumori e leucemie su un arco di 80 anni. Il bilancio ufficiale contestato da associazioni antinucleariste internazionali fra le quali Greenpeace che presenta una stima di fino a 6.000.000 di decessi su scala mondiale nel corso di 70 anni, contando tutti i tipi di tumori riconducibili al disastro secondo lo specifico modello adottato nell'analisi. Altre associazioni ambientaliste, come il gruppo dei Verdi del parlamento europeo, prende le distanze dal rapporto Greenpeace, che considera una boutade con tuttavia il merito di segnalare il problema, e pur concordando sulla stima delle 65 morti accertate del rapporto ufficiale ONU, se ne differenzia e lo contesta sulle morti presunte che stima piuttosto in 30.000.

* FOTO Incidente *

La situazione attuale
Dopo l'incidente vennero messe in atto una serie di misure per mettere in sicurezza il reattore e l'area dell'incidente. La citt di Prypyat e tutta l'area in un raggio di 30 KM dal reattore venne completamente evacuata. Quest'area denominata Exclusion Zone tutt'oggi inaccessibile tranne che per il personale che lavora nella zona della centrale. Per accedere sono necessari dei permessi speciali che sono concessi dall' autorit di controllo Ucraina in base alle normative di Radioprotezione. Il personale costantemente controllato con dosimetri individuali, con stazioni di controllo all'ingresso e all'uscita dalla centrale e con visite mediche periodiche per verificare che i livelli di radiazione assorbiti restino al di sotto dei limiti consentiti. Intorno al reattore venne costruita una struttura protettiva in cemento armato (denominato Sarcofago o Shelter Object) che serve per evitare ulteriori incidenti, per minimizzare la fuoriuscita di materiale radioattivo e il rischio di ulteriore contaminazione dell'ambiente circostante. Venne rimossa e stoccata anche una grossa quantit della parte superficiale del terreno per eliminare i materiali radioattivi ricaduti a seguito dell'incidente.

La situazione attuale
Successivamente vennero spenti anche gli altri 3 reattori della centrale (il n. 1 nel 1996, il n. 2 nel 1991 ed il n. 3 alla fine del 2000) Sono stati poi attivati e sono tuttora in corso una serie di progetti finanziati sia dal governo Ucraino sia da altre istituzioni internazionali (come la EBDR European Bank for Development and Reconstruction) per mettere in sicurezza e successivamente per smantellare il reattore e tutta l'area della centrale. Attualmente lavorano nella Centrale di Chernobyl circa 13.000 persone.

La situazione attuale
Attualmente il livello di radiazioni nell'area degli uffici di circa 65 microroentgens per ora (corrispondente ad una dose assorbita di circa 4 mSv/anno). All'interno dello Shelter nella zona di Osservazione di 1.08 milliroentgens per ora (circa 60 mSv/anno). All'interno della zona del reattore si arriva fino ad un massimo di 3403 Roentgen per ora (20 Sv/ora!). La temperatura vicino al reattore di circa +29 gradi Celsius. In base ai valori di radioattivit presenti stato calcolato che in media ogni lavoratore presente in centrale assorba una dose media annua di circa 5 mSv. Per avere un confronto si tenga presente che il livello di radiazione del fondo naturale corrisponde ad una dose assorbita annua di circa 12 mSv/anno con punte fino a 20-30 mSv in alcune localit. I livelli massimi definiti come sicuri dalla OMS e dalla normativa attuale italiana sono di 2 mSv all'anno per la popolazione non esposta, di 4 mSv all'anno per i lavoratori esposti di categoria B e di 20 mSv all'anno per i lavoratori esposti di categoria A. La situazione radiologica varia di molto nelle varie stanze e tra l'interno e l' esterno dello Shelter. La seguente tabella mostra i valori rilevati durante l' ispezione in campo eseguita nel 2004 prima di iniziare i montaggi del sistema.

La situazione attuale
I principali progetti in corso presso la centrale sono: - Interim Storage Facility (ISF-1 e ISF-2): Servono per le operazioni di preparazione e di stoccaggio del combustibile spento estratto dai reattori 1, 2 e 3 - Liquid Radioactive Waste Treatment Plant (LRTP): L'impianto serve al trattamento dei residui liquidi radioattivi estratti dallo shelter - Industrial Complex for Solid Radioactive Waste Management (ICSRM): serve per il trattamento e lo stoccaggio dei rifiuti solidi radioattivi estratti dal reattore - SIP (Shelter Implementation Plan): E' il progetto pi importante ed include una serie di sotto-progetti che hanno lo scopo di mettere in sicurezza la zona del reattore, rimuovere i materiali radioattivi, trattarli e stoccarli in modo sicuro per rendere di nuovo l'area di Chernobyl una zona Ecologicamente sicura

La situazione attuale
MAIN SIP TASKS OBJECTIVE 1. Collapse probability reduction (structural stabilization) Task 1. Stabilisation and Shielding Design Integration and Mobilisation Task 2. Stabilisation and Shielding of Western Section. Task 3. Stabilisation and Shielding of Mammoth Beam and Southern Section. Task 4. Stabilisation and Shielding of the Eastern and Northern Sections. Task 5. Stabilisation of the Roof, Roof Supports, and Covering. Task 6. Structural Investigation and Monitoring. Task 7. Geotechnical Investigation. Task 8. Seismic Characterisation and Monitoring. OBJECTIVE 2. Collapse Consequences Reduction Task 9. Emergency Preparedness. Task 10. Dust Management. Task 11. Emergency Dust Suppression System. OBJECTIVE 3. Nuclear Safety Improvement Task 12. Criticality Control and Nuclear Safety. Task 13. Contained Water Management. Task 14. Fuel Containing Material (FCM) Characterisation. OBJECTIVE 4. Worker and Environmental Safety Improvement Task 15. Radiological Protection Program. Task 16. Industrial Safety, Fire Protection, Infrastructure and Access Control. Task 17. Integrated Monitoring System. Task 18. Integrated Database (Configuration Management). OBJECTIVE 5. Long Term Strategy and Study for SO Conversion to an Environmentally Safe Site Task 19. FCM Removal and Waste Management Strategy and Study. Task 20. FCM Removal Technology Development. Task 21. Safe Confinement Strategy. Task 22. Implementation of a Safe Confinement to Support Deconstruction and FCM Removal.

* FOTO Situazione attuale *

Il sistema di monitoraggio IAMS


Il sistema di monitoraggio IAMS (Integrated Automated Monitoring System) fa parte del progetto SIP ed stato sviluppato da un consorzio che include Ansaldo Nucleare in qualit di capo commessa e di responsabile del sottosistema IMS (Integrated Monitoring System), da Thales Alenia Spazio Italia (ex Laben) come responsabile dei sottosistemi NSMS (Nuclear Safety Monitoring System) e SRMS (Stationary Radiation Monitoring System), da CESI come responsabile dei sottosistemi SSMS (Structure State Monitoring System) e SMS (Sysmic Monitoring Sistem) e dalla societ Ucraina ARS (Atom Remont Service) come responsabile della installazione in sito. Il progetto stato finaziato dal EBDR. Il committente finale la compagnia pubblica ChNPP SSE (Chernobyl Nuclear Power Plant, State Specialized Enterprise) Scopo del sistema di tenere costantemente sotto controllo i principali parametri di sicurezza all'interno dello Shelter e all'iinterno della Exclusion Zone e di generare segnali di allarme, sia locali che remoti, nel caso che i valori di questi parametri superino i limiti prefissati per consentire al personale di operare in sicurezza e permettere l'evacuazione delle zone pericolose in caso di necessit. Il sistema anche collegato in tempo reale con la rete della Protezione Civile dell'Ucraina per permettere alle autorit di prendere tempestivamente le misure di sicurezza necessarie per proteggere la popolazione in caso di nuovi incidenti Il sottosistema NSMS (Nuclear Safety Monitoring System) include una unit di controllo digitale (DCU), 6 Unit di acquisizione digitale (DAU) e 19 sensori per il monitoraggio del flusso di netutroni e di radiazione gamma all'interno della zona del reattore esploso. Il sottosistema SRMS (Stationary radiation Monitoring System) include una DCU, 18 Unit di acquisizione dati, 17 sensori di radiazione alfa/beta e 30 sensori gamma per monitorare il livello di radiazione all'interno dello shelter, nelle stanze dove opera il personale dedicato alle attivit di smontaggio e messa in sicurezza del reattore. Sono presenti anche due sensori di flusso per misurare la portata dell'aria che fuoriesce dal camino. Il sistema integra questi dati con quelli di radiazione per calcolare la quantit di particolato e di radiazione immessa nell'atmosfera. Infine sono presenti 4 sottosistemi di monitoraggio installati nell'area circostante lo shlter (Local Zone) che consentono di monitorare il livello di radiazioni alfa, beta e gamma all'esterno del reattore. Il sottosistema SSMS (Structure State Monitoring System) include una DCU, 8 unit di acquisizione dati ed una serie di sensori installati sulle pareti dello shelter sia all'interno che all'esterno (12 sensori di vibrazione e 29 sensori di spostamento ) che consentono di tenere costantemente sotto controllo le condizioni dello shelter (deformazioni, spostamenti, vibrazioni, etc ). Il sottosistema SMS (Sismic Monitoring System) costituito da 4 sismografi, ognuno dei quali costituito dall'insieme dei sensori pi una unit di acquiszione dati, installati in 4 casupole situate ognuna a circa 30 Km di distanza dalla centrale. Le unit sono collegate via radio al sistema IMS e permettono di dare un rapido allarme al personale della centrale e quindi alla proezione civile in caso di eventi sismici.

Il sistema di monitoraggio IAMS

I dati acquisiti dai singoli sottosistemi sono inviati per mezzo di una LAN a fibra ottica ridondata al sistema IMS (Integrated Monitoring System) che integra tutti i dati, li archivia e li presenta agli operatori per mezzo di una interfaccia grafica appositamente progettata. I dati vengono anche inviati per mezzo di linee dedicate ISDN alla protezione civile Ucraina. Il sistema alimentato tramite un sistema di Potenza dedicato che include un UPS in grado di fornire alimentazione anche in caso di mancanza della alimentazione esterna. Il sistema presenta anche un elevato grado di ridondanza per garantirne il funzionamento anche in caso di rotture degli apparati.

Il sistema di monitoraggio IAMS

* FOTO Sistema monitoraggio *

Il Futuro
Nonostante i vari progetti in corso per mantenere in sicurezza l'area della centrale, lo Shelter oggi in una situazione critica. La struttura ha ormai 25 anni e presenta numerosi problemi (crepe, cedimenti di alcune parti, sprofondamenti del terreno, infiltrazioni d' acqua, etc ) causati dalle condizioni ambientali (escursioni termiche da -30 in inverno fino a +35 in estate, neve, ghiaccio, venti, etc) e dall' indebolimento delle strutture causate dalle radiazioni.

Il Futuro

Il materiale radioattivo rimasto dopo l'incidente in condizioni precarie: in alcune zone la concentrazione del materiale fissile sub-critica ma si teme che, a causa dei movimenti di assestamento del terreno, di eventi sismici e infiltrazioni d' acqua, in alcune parti si possano raggiungere delle concentrazioni critiche e quindi si possa riattivare la reazione nucleare. Dopo l'incidente stato costruito sotto il reattore un letto di cemento armato per evitare contatti con il terreno ma si teme che ci possano essere dei cedimenti e crepe con conseguente sprofondamento del materiale fissile, infiltrazioni e inquinamento della falda acquifera. Il problema particolarmente serio perch la falda collegata al fiume Prypyat che un affluente del Dniepr, il principale fiume dell'Ucraina che bagna anche la citta di Kiev.

Il Futuro

Per questi motivi stato deciso di iniziare un nuovo progetto, denominato NSC - New Safe Confinement - per costruire una nuova copertura sotto la quale potranno essere svolte in modo quasi completamente automatico, tutte le operazioni di messa in sicurezza, di smontaggio della centrale e di trattamento e stoccaggio del materiale radioattivo. Il nuovo progetto iniziato alla fine del 2007 e si prevede che venga completato entro 2014

* FOTO NSC *

Bibliografia
Le informazioni usate per questa presentazione sono state tratte da questa documentazione, integrandole con quanto acquisito direttamente in sito durante lo svolgimento del progetto IAMS: Sito ufficiale della centrale di Chernobyl www.chnpp.gov.ua

SHELTER OBJECT SAFETY STATUS REPORT Field Investigation Report Safety assessment

Twenty-five Years after Chornobyl Accident: Safety for the Future. National Report of Ukraine 2011

Potrebbero piacerti anche