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Vita di Dante

Dante, diminutivo di Durante, nacque a Firenze nel 1265, un periodo in cui la citt era ghibellina, da una famiglia della piccola nobilt guelfa che aveva ricevuto la dignit cavalleresca concessa dallimperatore Corrado III allavo Cacciaguida, cavaliere crociato del XII secolo. Il padre, Alighiero di Bellincione, aveva accresciuto il modesto patrimonio familiare con il mestiere di cambiavalute, poco dignitoso per un nobile. Firenze era allora una citt in forte espansione come centro commerciale e di attivit bancarie, ma anche con una esasperata frammentazione politica in cui le parti si erano divise in Guelfi (sostenitori del papa) e Ghibellini (sostenitori dellimperatore) e poi, ulteriormente in Guelfi bianchi (capeggiati dalla famiglia dei Cerchi) e Guelfi neri (capeggiati dalla famiglia dei Donati). Un significato politico assume quindi il matrimonio di Dante con Gemma Donati, appartenente alla pi illustre famiglia guelfa fiorentina, celebrato nel 1285 e previsto da un contratto stipulato da Alighiero fin dal 1277, dal quale nacquero Jacopo, Pietro, Antonia e forse Giovanni. La prima istruzione di Dante avvenne al di fuori delle scuole ufficiali, sotto la guida di diversi maestri, di cui conosciamo il pi famoso,Brunetto Latini, dalla cui Rettorica, apprese larte del dire. Sicuramente studi il latino e certamente conobbe le lingue doc e doil. Successivamente entr in contatto con il gruppo di intellettuali fiorentini cui apparteneva Guido Cavalcanti, al quale si leg di stretta amicizia, a partire, sembra, dalla composizione nel 1283 del sonetto che sar poi il primo della Vita nuova e che segna linizio dellattivit poetica di Dante. In un primo momento il modello poetico di Dante fu Guittone dArezzo, che rafforz in lui lidea di poesia civile , moralmente e politicamente impegnata, gi appresa dallinsegnamento di Brunetto Latini. Ma poi attraverso Guido Cavalcanti, e insieme ad altri giovani poeti, Dante visse lesperienza dello Stilnovismo, di cui fu il massimo esponente. Centrale nella vita di Dante fu lamore per Beatrice (solitamente identificata con Bice Portinari, moglie di Simone de Bardi), al centro di una vicenda sentimentale e poetica ricostruita nella Vita nuova, dedicata a Cavalcanti. La donna rimase per tutta la vita la sua musa ispiratrice. Agli anni 1293-94, dopo la conclusione della Vita nuova, risale la sua frequentazione delle universit fiorentine del tempo: lo studio francescano di Santa Croce e quello domenicano di Santa Maria Novella, dove approfond la sua cultura filosofica e teologica, accostandosi alla Scolastica e allaristotelismo, anche attraverso la lettura di san Tommaso dAquino. In questo modo si form in lui quella attitudine alla speculazione filosofica che caratteristica di tutte le sue opere. La cultura di Dante fu vastissima e spazi dalle Sacre Scritture, alla filosofia patristica, ai classici (Virgilio, Cicerone, Lucano, Ovidio e altri). Parallelamente con lattivit intellettuale e letteraria, e strettamente intrecciato con essa, procedeva limpegno politico di Dante. In una Firenze dove tutti i cittadini erano portati a schierarsi con una fazione, anche Dante partecip attivamente alla vita pubblica e ne fu un personaggio di spicco, ricoprendo importanti cariche ed anche combattendo con le armi. Gi nel 1289 lo troviamo nella battaglia di Campaldino a combattere contro i fuoriusciti ghibellini alleati di Arezzo. Nel 1297, grazie ad una modifica degli Ordinamenti di giustizia di Giano della Bella, si iscrive ad una corporazione, quella dei Medici e degli Speziali (che allepoca includevano anche gli studiosi di filosofia come Dante), condizione necessaria per partecipare alla vita pubblica. Ricopre cos diversi incarichi fino a giungere ad essere per un bimestre (giugno-agosto del 1300) tra i priori, la pi alta magistratura del Comune dopo quella del podest. In quella occasione sembra che ader alla proposta di mandare in esilio i capi pi violenti delle fazioni, fra cui era lamico Guido Cavalcanti. Nel 1301, membro del Consiglio dei Cento, si impegn contro il papa Bonofacio VIII che, con il pretesto di voler riportare la pace in Firenze, cercava in realt di ottenere il controllo della Toscana. Mentre Dante era a Roma, in unambasceria presso il papa, Firenze venne occupata da Carlo di Valois, messo papale, che consegnava la citt ai Neri, che scacciarono i Bianchi. Dante cos si trov in esilio e, non presentandosi a discolparsi davanti al podest, fu condannato alla confisca dei beni e alla morte sul rogo. Tra il 1302 e il 1304 egli partecip alle iniziative militari dei fuoriusciti Bianchi per rientrare in Firenze. Ma dopo la sconfitta definitiva nella battaglia della Lastra, si rassegn a fare parte per se stesso e ad andare pellegrinando ospite di diversi signori dellItalia centrale e settentrionale, per i quali svolgeva attivit diplomatiche o di cancelleria. Fu a Verona, presso Bartolomeo della Scala, quindi nel Casentino presso Guido Novello dei Conti Guidi; poi ancora soggiorn a Treviso, a Padova e a VeneziaLa discesa in Italia nel 1310 dellinperatore Arrigo VII, chiamato dal papa a pacificare le fazioni in lotta, riaccese in lui la speranza di poter tornare in Firenze e lo port a scrivere unepistola ai principi e ai popoli italiani invitandoli a sottomettersi allautorit dellimperatore. Ma la morte di Arrigo VII nel 1313 dissolse la speranza. Egli fu allora di nuovo a Verona, ospite di Cangrande della Scala, capo del partito ghibellino. Qui divulg le prime due cantiche della Commedia e inizi il Paradiso, dedicandolo a Cangrande. Lasciata Verona nel 1318, fu accolto da Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna e poeta egli stesso. Qui, di ritorno da unambasceria a Venezia, colto da febbri malariche, si spense nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321.

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