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Bertrand Russell

(Trellech, 1872 Penrhyndeudraeth, 1970)

Il problema dell'umanit che gli sciocchi e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone pi sagge sono piene di dubbi.

Uno dei tratti caratterizzanti la seconda rivoluzione scientifica lindagine sui fondamenti della matematica, indagine che ha nel tedesco Frege e nel britannico Russell i massimi esponenti.

Russell

Frege

Per Frege tutti i concetti aritmetici sono definibili da un punto di vista logico, in termini di classi o insiemi. La logica viene quindi vista come la base della matematica.

Il logicismo viene per messo in crisi da Bertrand Russell che determina la cosiddetta crisi dei fondamenti della matematica.

Nello sviluppo del pensiero di Russell fondamentale lincontro con Peano, autore di un sistema di notazione simbolica ancor oggi in uso, che ha mostrato la possibilit di ridurre algebra e aritmetica classiche a pochi fondamentali principi.

Peano

Secondo Peano aritmetica e algebra possono essere derivate da cinque enunciati fondamentali e da tre idee primitive.

Idee primitive

Enunciati fondamentali Zero un numero

Il successore di ogni numero un numero Zero


Non esistono due numeri con lo stesso successore Zero non il successore di alcun numero Ogni propriet di cui gode lo zero e il successore di ciascun numero che gode di queste propriet, appartiene a tutti i numeri

Numero

Successore

Alla luce delle ricerche di Peano, Russell tenta di dimostrare che qualsiasi asserzione sui numeri naturali sostituibile da unaltra asserzione che non nomina numeri naturali ma classi.

In questo suo tentativo Russell finisce per incontrare la riflessione di Frege che aveva definito i numeri naturali come classe di classi, per cui il numero 2 altro non sarebbe che la classe di tutte le coppie.

Proprio sullipotesi fregeana di classe Russell, che pure concorda con molte delle tesi del logico tedesco, si imbatte in unantinomia.

Esistono classi, osserva Russell, che non contengono se stesse come elemento e classi invece che contengono se stesse. Le prime possono definirsi irregolari, le seconde regolari.

Siamo di fronte al famoso paradosso del barbiere o, la stessa cosa, al pi antico paradosso del mentitore.

In un villaggio c un solo barbiere

che rade tutti, e soltanto, gli uomini che non si radono da soli. Chi rade il barbiere?

Il barbiere rade se stesso, ma ci non possibile poich il barbiere rade solo quelli che non si radono da soli.

Il barbiere non rade se stesso, ma ci non possibile poich il barbiere rade tutti quelli che non si radono da s e quindi dovrebbe radere anche se stesso.

Comunque si affronti la questione ci si trova di fronte ad una contraddizione. Il problema identico nel paradosso del mentitore: Epimenide cretese

dice che tutti i cretesi mentono.

Non difficile realizzare che se Epimenide dice il vero mente, e viceversa se mente dice la verit.

Detto in altri termini:

la classe A di tutte e solo quelle classi che non sono elemento di se stesse

(ovvero la classe di tutte le classi regolari) una classe

regolare o irregolare?

Ovvero appartiene o meno a se stessa?

Se la classe A non appartiene a se stessa deve necessariamente appartenervi in quanto la classe di tutte le classi che non contengono se stesse. Se A appartiene invece a se tessa, allora non pu assolutamente appartenervi, in quanto la classe che comprende solo le classi che non hanno se stesse come elemento. Quindi appartiene a se stessa solo se non appartiene a se stessa.

Comunque si voglia girare la questione ci troviamo di fronte ad unevidente contraddizione (come comprese subito Frege che cambi la direzione dei suoi studi). Tuttavia Russell ritiene sia possibile trovare una soluzione logicamente valida.

Insieme a Whitehead, Russell propone la cosiddetta teoria dei tipi, partendo dal presupposto che si possa costruire un sistema esente da contraddizioni eliminando le classi che comprendono se stesse come elementi.

Whitehead

Questa teoria prevede che vi siano vari tipi di oggetti

Individui
Classi di oggetti di tipo 0

Oggetti di tipo 0
Oggetti di tipo 1

Classi di oggetti di tipo 1


Classi di oggetti di tipo n-1

Oggetti di tipo 2
Oggetti di tipo n

Gli studenti, per esempio, essendo individui sono elementi di tipo 0. La classe scolastica un oggetto di tipo 1, in quanto costituita di elementi di tipo 0. La scuola un oggetto di tipo 2, in quanto comprende elementi di tipo 1.

Infatti, per continuare con lesempio, un insieme di studenti non uno studente; un insieme di classi non una classe; un insieme di scuole non una scuola.

Russell

La regola pu anche essere espressa cos: un oggetto di tipo n composto esclusivamente di elementi di tipo n-1 e quindi non pu contenere se stesso. In tal modo lantinomia sarebbe eliminata.

Sulla base della teoria dei tipi, Russell e Whitehead ritengono di poter riprendere il progetto logicista. In realt il problema resta aperto, perch se da un lato vengono introdotti nuovi principi logici, come lassioma dellinfinito che tuttavia rinvia a elementi extralogici, dallaltro non si pu escludere la comparsa di nuove antinomie. Spetter a Kurt Godel suggerire nuove soluzioni, che tuttavia sembrano ridimensionare in via definitiva le pretese di autoconsistenza dei sistemi formalizzati.

Pietro Volpones - 2011

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