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organizzato da:
CSPFea
Ufficio di Roma presso Regus via Salandra ,18 - 00187 Roma (Italia)
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Ore Ore
09,30 Registrazione partecipanti 09,45 Benvenuto ai partecipanti A cura dellUfficio Organizzazione Seminari dellOrdine degli Ingegneri della Provincia di Roma 10,15 La revisione delle NTC: prospettive per il capitolo sismica Prof. Monti, Universit di Roma La Sapienza, GdL Sismica, CSLLPP 11,00 Buone pratiche e linee guida per la validazione dei modelli di calcolo: lesperienza MIDAS Ing. Paolo Segala, Membro Commissione Servizi, CSLLPP, e CEO di CSPFea
Ore
11,45 La revisione delle NTC: prospettive per il capitolo muratura Prof. Modena, Universit di Padova, GdL Murature, CSLLPP
Ore 12,30 I modelli di calcolo alla luce dei requisiti delle NTC Ing. Luigi Griggio, CEO CSPFea
Ore 13,15 Ore 14,15 Pausa lavori La revisione delle NTC: prospettive per il capitolo geotecnica Prof. Mandolini, Seconda Universit degli Studi di Napoli, GdL Geotecnica, CSLLPP
Ore
Ore
Ore 15,00
Soluzioni software in linea con le novit normative: MIDAS Products Luigi Griggio, CEO CSPFea
Il lavoro della Cabina di Regia per la revisione delle NTC: Obiettivi e prossime scadenze Ing. Pietro Baratono, CSLLPP Cabina di Regia revisione NTC2008
Ore 15,30
Ore 16,00
Ore 16.30
Tavola Rotonda
Conclusione dellevento
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SEMINARIO FORMATIVO: Revisione delle norme tecniche ed evoluzione dei software: verso le NTC-12
FATTORE DI COMPORTAMENTO q
SEMINARIO FORMATIVO
REVISIONE DELLE NORME TECNICHE E CONSEGUENTE EVOLUZIONE DEL SOFTWARE: VERSO LE NTC 2012
Argomenti:
1] Come affrontare in maniera corretta il calcolo mediante luso dei software. Riferimenti e Buone Pratiche. 2] Verificare e Validare i calcoli mediante luso del software. Linee Guida. 3] La Relazione di Calcolo e la Pratica di Deposito: esigenze diverse.
NASA Technical Standard, STD 7009. Standard for models and simulations. 2008
Prima conclusione:
Laffidabilit e laccuratezza (la Validazione) di un modello di calcolo, secondo i riferimenti citati, pu essere raggiunta mediante tre fattori: 1. Documentata capacit dellingegnere analista (preparazione teorica e studi, Corsi, esperienza nella materia, conoscenza del software) 2. Documentato processo di Modellazione e Simulazione (M&S), per il quale la Relazione di Calcolo diventa lo strumento principe Validazione 3. Documentata affidabilit del programma di calcolo nellambito dei calcoli svolti Vedremo come nei punti 2 e 3 presente la Validazione e Verifica del Modello di calcolo
Modello Concettuale: linsieme delle assunzioni e descrizioni dei fenomeni fisici che sottendono al Processo Fisico da analizzare, dai quali derivano i modelli matematici Algoritmi numerici: limplementazione numerica del modello matematico mediante algoritmi, usualmente in forma discretizzata (FEM), algoritmi di soluzione, criteri di convergenza . Evidenziando le specificit degli algoritmi quando si ritiene che esse siano determinanti per la corretta simulazione.
Modello computazionale: il modello specifico generato nellambito del software usato, con i dati di input relativi alla fisica del struttura, i criteri di discretizzazione, i parametri richiesti dallalgoritmo implementato, etc.
Modello composto da 25 travi e 19 pilastri, con 88 cerniere plastiche, condizioni di carico, gruppi di forze orizzontali proporzionali al 1 modo, condizioni di vincolo, criterio di convergenza basato sulla norma degli spostamenti, passi di carico con controllo in spostamenti, algoritmo di arc-lenght, etc
SEMINARIO FORMATIVO Revisione delle norme tecniche e conseguente evoluzione dei software: verso le NTC 2012
3.
4. 5. 6.
7.
8. 9.
10. REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO 11. MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE ALL. A - PERICOLOSITA' SISMICA ALL. B - TABELLE DEI PARAMETRI CHE DEFINISCONO L'AZIONE SISMICA
Ordinario n. 27), Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M.
14/01/2008
Costruzioni di muratura
4. [] COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI
Costruzione di muratura Definizioni Materiali e caratteristiche tipologiche 4.5.2.1 Malte 4.5.2.2 Elementi resistenti di muratura 4.5.2.3 Murature Caratteristiche meccaniche delle murature Organizzazione strutturale Analisi strutturale Verifiche 4.5.6.1 Resistenze di progetto 4.5.6.2 Verifiche agli stati limite ultimi 4.5.6.3 Verifiche agli stati limite di esercizio 4.5.6.4 Verifiche alle tensioni ammissibili Muratura armata Verifiche per situazioni transitorie Verifiche per situazioni eccezionali Resistenza al fuoco
169 169 169 169 169 170 171 171 173 173 173 174 177 177 177 179 179 179
Costruzioni di muratura
7. [] PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
7.8. 7.8.1.
Costruzioni di muratura Regole generali 7.8.1.1 Premessa 7.8.1.2 Materiali 7.8.1.3 Modalit costruttive e fattori di struttura 7.8.1.4 Criteri di progetto e requisiti geometrici 7.8.1.5 Metodi di analisi 7.8.1.5.1 Generalit 7.8.1.5.2 analisi lineare statica 7.8.1.5.3 analisi dinamica modale 7.8.1.5.4 analisi statica non lineare 7.8.1.5.5 analisi dinamica non lineare 7.8.1.6 verifiche di sicurezza 7.8.1.7 principi di gerarchia delle resistenze 7.8.1.8 fondazioni 7.8.1.9 costruzioni semplici
350 350 350 350 351 352 353 353 353 354 354 354 355 355 356 356
Costruzioni di muratura
7. [] 7.8. *+ 7.8.2. Costruzioni di muratura Costruzioni in muratura ordinaria 7.8.2.1 criteri di progetto 7.8.2.2 verifiche di sicurezza 7.8.2.2.1 pressoflessione nel piano 7.8.2.2.2 taglio 7.8.2.2.3 pressoflessione fuori piano 7.8.2.2.4 travi in muratura Costruzioni in muratura armata 7.8.3.1 criteri di progetto 7.8.3.2 verifiche di sicurezza 7.8.3.2.1 pressoflessione nel piano 7.8.3.2.2 taglio 7.8.3.2.3 pressoflessione fuori piano Strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata Regole di dettaglio 7.8.5.1 costruzioni in muratura ordinaria 7.8.5.2 costruzioni in muratura armata 350 357 357 358 358 358 359 359 360 360 360 360 360 361 361 362 362 363 PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE
7.8.3.
7.8.4. 7.8.5.
Costruzioni di muratura
8. 8.1. 8.2. 8.3. 8.4. COSTRUZIONI ESISTENTI OGGETTO CRITERI GENERALI VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI 8.4.1. Intervento di adeguamento 8.4.2. Intervento di miglioramento 8.4.3. Riparazione o intervento locale PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA
REDAZIONE DEI PROGETTI
406 406 407 408 408 409 409 409 409 410 410 410 410 411 411 411 412 413 413 415
8.5.
8.5.1. Analisi storico-critica 8.5.2. Rilievo 8.5.3. Caratterizzazione meccanica dei materiali 8.5.4. Livelli di conoscenza e fattori di confidenza 8.5.5. Azioni MATERIALI VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE Costruzioni in muratura Costruzioni in cemento armato o in acciaio Edifici misti Criteri e tipi dintervento Progetto dellintervento
Viene proposto un approccio progettuale che si prefigge di assegnare una resistenza differenziata ai diversi elementi strutturali (gerarchia
delle resistenze)
8
Nel caso di una costruzione esistente la valutazione della sicurezza e la progettazione degli interventi possono essere eseguite con riferimento ai soli SLU ( 8.3)
9
10
Comportamento strutturale tridimensionale (Tomazevic 1999): Semplicit e regolarit strutturale (cio uniformit a simmetria) Iperstaticit Comportamento a solaio rigido
Fondazioni adeguate.
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LEGAMI COSTITUTIVI METODI DI MODELLAZIONE ANALISI IN Midas/ Gen - Midas/ Fea - DIANA
Relatore: Dott. Ing. Luigi Griggio
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Tipi di Analisi
(con riferimento ai problemi sismici) Modelli lineari
Analisi statica Analisi dinamica: - al passo - nel dominio delle frequenze (analisi modale) Forzanti considerate Forze statiche Forze variabili nel tempo Spettro di risposta di progetto Spostamenti imposti
Complessit e precisione
Accelerogrammi
Calcolo di
Calcolo di q caso T1>Tc strutture non rigide
7000
q
Calcolo di q Esempio caso di T1<Tc Strutture rigide
6500
6000 5500 5000 Taglio alla base KN 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 spostamento cm Fmax = 4311.6 KN
q = 6577/1500 = 4.38
Caso 1
Caso 2
Abitativo scatolare a setti Edificio composto da pi pareti portanti interne ed esterne con possibilit di individuare setti e piani rigidi Edificio composto da pi pareti portanti interne ed esterne senza la possibilit di individuare setti Edificio o struttura priva di piani rigidi e con forme irregolari e voltate Strutture scatolari composte da telai in c.a. e muratura di tamponamento di rilevante contributo statico Interi quartieri costituiti da singoli moduli collegati tra loro
Caso 3
Strutture miste
Caso 4
Edifici ad isola
Caso 5
Livello di Difficolt
Composizione Ing. Eugenio Gaudenzi, Presidente I Sez. CCSSLLPP COORDINATORE Ing. Emanuele Renzi, Dirigente Servizio Tecnico Centrale SEGRETERIA TECNICA
Ing. Massimo Sessa, Coordinatore Servizio Tecnico Centrale Prof. Mauro Dolce, Rappresentante Dipartimento Protezione Civile Ing. Fabio Dattilo, Rappresentante Ministero dellInterno (da nominarsi), Rappresentante Conferenza Permanente Stato Regioni Prof. Franco Braga, Coordinatore GL1 Prof. Giovanni Solari, Coordinatore GL2 Prof. Gaetano Manfredi, Coordinatore GL3 Prof. Carlo Castiglioni, Coordinatore GL4 Prof. Maurizio Piazza, Coordinatore GL5 Prof. Claudio Modena, Coordinatore GL6 Prof. Giuseppe Mancini, Coordinatore GL7 Prof. Giuseppe Scarpelli, Coordinatore GL8 Ing. Pietro Baratono, Coordinatore GL9 Ing. Antonio Lucchese, Coordinatore GL10
Composizione Ing. Eugenio Gaudenzi, Presidente I Sez. CCSSLLPP COORDINATORE Ing. Emanuele Renzi, Dirigente Servizio Tecnico Centrale SEGRETERIA TECNICA
Ing. Massimo Sessa, Coordinatore Servizio Tecnico Centrale Prof. Mauro Dolce, Rappresentante Dipartimento Protezione Civile Ing. Fabio Dattilo, Rappresentante Ministero dellInterno (da nominarsi), Rappresentante Conferenza Permanente Stato Regioni Prof. Franco Braga, Coordinatore GL1 (Progettazione per azioni simiche) Prof. Giovanni Solari, Coordinatore GL2 Prof. Gaetano Manfredi, Coordinatore GL3 Prof. Carlo Castiglioni, Coordinatore GL4 Prof. Maurizio Piazza, Coordinatore GL5 Prof. Claudio Modena, Coordinatore GL6 Prof. Giuseppe Mancini, Coordinatore GL7 Prof. Giuseppe Scarpelli, Coordinatore GL8 (Progettazione Geotecnica) Ing. Pietro Baratono, Coordinatore GL9 Ing. Antonio Lucchese, Coordinatore GL10
GRUPPO DI LAVORO 1 PROGETTAZIONE PER AZIONI SISIMICHE (CAP. 7) Prof. Franco BRAGA, Coordinatore Prof. Maurizio DE ANGELIS Prof. Luis DECANINI Prof. Carlo LAI Prof. Gaetano MANFREDI Prof. Alberto PAVESE Ing. Emanuele RENZI Prof. Walter SALVATORE
Prof. Giuseppe SCARPELLI, Coordinatore Prof. Lamberto GRIFFINI Prof. Massimo GRISOLIA Prof. Carlo LAI Prof. Michele MAUGERI Prof. Sebastiano RAMPELLO Ing. Carlo RICCIARDI
Mandato
Una revisione leggera da predisporre entro Dicembre 2011 Una revisione pi sostanziale da predisporre per il futuro
Metodologia di lavoro adottata dal GL8 (cap. 6/7 NTC) Coinvolgere la Comunit Geotecnica nel processo di revisione attraverso lAssociazione Geotecnica Italiana (AGI, che comprende Ingegneri, Geologi, Aziende di settore) che diviene collettore di iniziative e proposte da discutere nel GL8
Metodologia di lavoro adottata dal GL8 (cap. 6/7 NTC) Coinvolgere la Comunit Geotecnica nel processo di revisione attraverso lAssociazione Geotecnica Italiana (AGI, che comprende Ingegneri, Geologi, Aziende di settore) che diviene collettore di iniziative e proposte da discutere nel GL8
GL 8 PROGETTAZIONE GEOTECNICA (CAP. 6) Prof. Giuseppe SCARPELLI, Coordinatore Prof. Lamberto GRIFFINI Prof. Massimo GRISOLIA Prof. Carlo LAI Prof. Michele MAUGERI Prof. Sebastiano RAMPELLO Ing. Carlo RICCIARDI GL 8_AGI Prof. Stefano AVERSA (Presidente AGI) Prof Alberto BURGHIGNOLI Prof. Luigi CALLISTO Prof. Giuseppe LANZO Prof. Alessandro MANDOLINI Prof. Francesco SILVESTRI
Attivit in corso del GL 8 (con il contributo del GL 8_AGI) Capitolo 6 Progettazione Geotecnica Gi discusse e emendate alcune parti di: 6.1. DISPOSIZIONI GENERALI 6.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Attivit in corso del GL 8 (con il contributo del GL 8_AGI) Capitolo 6 Progettazione Geotecnica Gi discusse e emendate alcune parti di: 6.1. DISPOSIZIONI GENERALI 6.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
EC7-part 1 - 2.4.7.3.4.2 If it is obvious that one of the two combinations governs the design, calculations for the other combination need not to be carried out. However, different combinations may be critical to different aspects of the same design.
Tab. 6.2.I Coefficienti parziali per le azioni o per leffetto delle azioni
Carichi Effetto Coefficiente Parziale
F (o E ) G1
EQU
(A1) STR/GEO
(A2) STR/GEO
G2
Qi
Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali (ad es. i carichi permanenti portati) siano compiutamente definiti, si potranno adottare gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti.
CSPFea s.c - Via Zuccherificio, 5/D 35042 Este (PD) Tel. 0429602404 www.cspfea.net
SEMINARIO FORMATIVO
Pietro Baratono Revisione delle norme COORDINATORE GRUPPO DI LAVORO CAP.11 MATERIALI E PRODOTTI INNOVATIVI Hotel dei Congressi tecniche e conseguente iale Shakespeare, 29 - 00144 Roma (Zona EUR) evoluzione dei software: Obiettivi delle norme e prospettive per l'innovazione verso le NTC 2012
con il patrocinio di:
Regime autorizzativo
Sistema Ispettivo
Controllo Baupolizei? sul mercato.
Responsabilit Innovazione?
Geni
Civili.
REVISIONE DELLE NORME TECNICHE E CONSEGUENTE EVOLUZIONE DEI SOFTWARE: VERSO LE NTC 2012
Gli atti completi sono disponibili gratuitamente per tutti i partecipanti al seminario, si prega di contattare la segreteria alla seguente mail per richiederli: segreteria@cspfea.net
inoltre disponibile un dvd completo degli atti e della registrazione video di ca 6 ore dellintero convegno al costo di 15 + spese di spedizione. Gli interessati possono inviare una richiesta alla mail: segreteria@cspfea.net
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