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Videoterminali (VDT)

Viene definito Lavoratore al Videoterminale colui che utilizza una attrezzatura munita di videoterminale in modo sistematico o abituale per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni previste. La definizione si applica quindi a qualsiasi operatore, con qualsiasi qualifica professionale, che nel corso della sua normale attivit lavorativa utilizzi un VDT per almeno venti ore settimanali. Viene definito Videoterminale (VDT) lo schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato. La norma prevede pause ed interruzioni del lavoro al VDT che sono oggetto di accordi tra le parti, ma che comunque devono essere garantite nella misura di 15 minuti ogni 120 di attivit al videoterminale. La OMS definisce cinque tipologie base di lavoro al videoterminale:

Inserimento dati: lo sforzo visivo maggiore si esplica nella lettura del documento cartaceo e di ci si dovr tenere conto nella organizzazione della postazione di lavoro; Acquisizione dati: losservazione dello schermo richiede il maggior impegno visivo ed il ritmo di lavoro viene classificato come medio; Comunicazione interattiva: prevede compiti di acquisizione ed inserimento dati in forma intermittente, con maggiore sforzo nella visione dello schermo; Word processing: la frequenza di battuta elevata, le interruzioni sono limitate e limpegno visivo sia verso il materiale cartaceo che verso lo schermo Programmazione, progettazione assistita, controllo di sistemi produttivi mediante computer: il tempo di utilizzo del PC variabile, interruzioni frequenti alternate a lunghi periodi di continuit di esposizione sempre gestite dalloperatore

La valutazione del rischio del lavoro al videoterminale che dovr tenere in conto di diversi fattori:

Rischi per la vista Problemi legati alla postura Problemi legati allaffaticamento fisico Problemi legati allaffaticamento mentale Condizioni ergonomiche Condizioni di igiene ambientale Monotonia e ripetitivit Caratteristiche della postazione e dellambiente (spazio, dimensione degli arredi, illuminazione, riflessi, abbagliamento, rumore, microclima, interfaccia elaboratore-uomo).

Nel caso di utilizzo di sistemi portatili (notebook) consigliabile la prevenzione di posture scorrette quali ad esempio:

Porre il PC su un piano posizionando il margine superiore dello schermo ad una altezza lievemente inferiore alla linea degli occhi per evitare flessioni del collo Evitare luso prolungato di puntatori sulla tastiera, utilizzando un mouse esterno Cambiare spesso posizione e fare frequenti micropause

Si possono, comunque, riscontrare diverse situazioni in cui, pur in presenza di un utilizzo non superiore alle 20 ore settimanali medie del videoterminale, necessario tenere conto dei potenziali danni sopra citati che possono derivare da un incorretto uso dei mezzi messi a disposizione. Rimane comunque necessario procedere ad unopportuna:

Formazione ed informazione: Il datore di lavoro, inoltre, deve fornire al personale dipendente una adeguata informazione e formazione inerente le misure da applicarsi al posto di lavoro, le modalit di svolgimento dellattivit, la protezione degli occhi e della vista (art. 29, D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008); deve inoltre comunicare ai lavoratori ed al rappresentante per la sicurezza gli eventuali cambiamenti tecnologici che diano luogo a mutamenti nellorganizzazione del lavoro. Sorveglianza sanitaria: Lart. 41 del D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 stabilisce lobbligo di sottoporre i lavoratori a visita medica, da parte del medico competente e, se necessario, ad esami specialistici oftalmologici; la visita, da effettuarsi prima dellimpiego nelle mansioni, deve essere rivolta ad evidenziare eventuali malformazioni strutturali ed a valutare il visus e la funzionalit oculare.

Schematizzando quindi i nuovi obblighi di sorveglianza sanitaria, gli stessi possono essere cosi riassunti:

prima che loperatore sia adibito alluso di VDT; con periodicit quinquennale fino a 50 anni di et; con periodicit biennale dopo il 50 anno di et; con periodicit biennale ove, in esito alla visita preventiva, loperatore venga giudicato idoneo con prescrizioni; ogni qualvolta il lavoratore sospetti una sopravvenuta alterazione della funzione visiva, confermata dal medico competente. La visita dovr concludersi con un giudizio di idoneit, non idoneit o idoneit con prescrizioni.

Inoltre, ai sensi della CEE direttiva Consiglio n. 90/270 e del D.M. 2 ottobre 2000:

Lo spazio di lavoro deve consentire i cambiamenti di posizione, senza disagio. Lilluminazione generale e specifica deve garantire un contrasto appropriato tra schermo e ambiente. I riflessi e gli abbagliamenti devono essere evitati mediante dispositivi regolabili di copertura delle finestre ed adottando idonei accorgimenti per evitare fastidiosi fenomeni di riflessione dalle pareti e dal altre attrezzature circostanti. Le attrezzature non devono produrre calore che possa essere di disturbo alloperatore. Deve essere valutato il rumore emesso dalle attrezzature presenti nei posti di lavoro al fine di non perturbare lattenzione e la comunicazione verbale.

Lumidit e gli altri parametri mocroclimatici ambientali devo essere soddisfacente. Lelaboratore deve essere dotato di software adeguato alle mansioni da svolgere, di facile uso, munito di sistemi di indicazione sullo svolgimento dei programmi e con ritmi operativi accettabili.

Prescrizioni tecniche minime: Nellallegato XXXIV del D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 sono riportate le prescrizioni tecniche minime dei posti di lavoro ai videoterminali (art. 172, D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008), tra laltro:

Lattrezzatura non deve essere fonte di rischio per i lavoratori. Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile, avere immagine stabile, esente da sfarfallamento, con brillanza e contrasto regolabili, non deve produrre riflessi e riverberi molesti. La tastiera deve essere inclinabile, e nelle postazioni fisse dissociabile dallo schermo, priva di riflessi, con tasti facilmente leggibili dalla normale posizione di lavoro. Il piano di lavoro deve avere superficie sufficiente e poco riflettente ed essere munito di supporto per documenti regolabile. Il sedile deve avere altezza e schienale regolabili ed essere munito, ove richiesto dai lavoratori, di poggiapiedi.

Le Patologie
Le principali patologie correlate alluso dei videoterminali sono riconducibili essenzialmente ai seguenti tipi di disturbi:

Disturbi visivi: pesantezza, tensione, bruciore, arrossamento oculare; deficit della messa a fuoco; visus annebbiato. In passato questo tipo di disturbi risultava il pi frequente; in seguito con la evoluzione della tecnica sono state realizzate apparecchiature che riducono al minimo i disagi visivi. Questi disturbi possono presentarsi ove lilluminazione dellambiente di lavoro sia incongrua e quando si utilizzino schermi non idonei sotto il profilo ergoftalmologico per la luminosit, il contrasto, le dimensioni dei caratteri, lo sfarfallamento, ecc. Disturbi posturali: posture incongrue con fenomeni secondari di contrattura muscolare ed affaticamento. Si tratta di disturbi determinati dalla posizione assunta dalloperatore e dipendenti, per lo pi, dallaltezza del sedile, dalle dimensioni del tavolo di lavoro, dalla esistenza o meno di poggiapiedi o di superfici di appoggio per gli avambracci, dallaltezza ed angolazione dello schermo, dalla conformazione della tastiera, dalla posizione del portapagine. I disturbi posturali derivano essenzialmente dalla mancanza di una postazione di lavoro organicamente strutturata dal punto di vista ergonomico. Disturbi psicologici: ansia, nervosismo, irritabilit, depressione e alterazione dellumore. Questi disturbi sono difficilmente classificabili in quanto causati normalmente dalla organizzazione del lavoro e dal contenuto intellettuale della attivit svolta. Disturbi da raggi e radiazioni esclusione: Sono stati presi in considerazione anche i rischi da emissioni radianti, ma tutti gli studi effettuati hanno documentato che i livelli di radiazioni elettromagnetiche presenti nelle vicinanze di un videoterminale sono confrontabili con quelli di un televisore a colori e che lintensit delle radiazioni ultraviolette ed infrarosse estremamente bassa e tale da non poter generare alcun disturbo. Anche i livelli di emissione delle radiofrequenze e radiazioni ionizzanti sono inferiori a quelli raccomandati dalle norme internazionali; lunica componente ionizzante rilevabile quella dei radionuclidi presenti in tracce nel vetro dello schermo, mentre i raggi X, emessi

dal tubo attivo allinterno di ogni videoterminale, non sono, in molti casi, neppure apprezzabili.

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