Fioriscono libri, dibattiti, siti internet sul risveglio della coscienza. Stranamente, per, nella pratica, quando si tratta di salute e cura di malattie, la stragrande maggioranza delle persone (compresi i filosofi della consapevolezza) decide di rinunciare alla coscienza di s preferendo invece la pillolina che faccia scomparire subito quel fastidioso sintomo che tanto disturba. Se non mi affliggesse questo malanno, quanto sarei felice!....... ingiusto che questo sintomo disturbi proprio me!....... presto, presto meglio che prenda subito questa pillolina cos sar libero di dedicarmi alle mie importantissime occupazioni........... Pensieri di questo tipo affollano la mente della stragrande maggioranza delle persone allorch il nostro corpo cerca di stabilire un contatto, manifestando, talvolta, disarmonie profonde, prima tenute sotto il livello della Coscienza. Si d l'innesco all'abuso dei farmaci (e ogni farmaco impropriamente usato, causando di per s un ulteriore squilibrio, genera il bisogno, a cascata, di altri farmaci); aumenta il numero dei malati cronici e la spesa sanitaria. E cos un sintomo che, inizialmente, il tentativo di un contatto consapevole tra s ed il proprio corpo, viene ignorato e rigettato nelle oscurit, sommerso sotto una catasta di confezioni di farmaci e inutili prescrizioni ultraspecialistiche. Operatori della salute totalmente ignari delle Scienze Umane e delle Leggi della Vita si illudono di poter curare (mentendo a s ed ai propri clienti), e facendo della propria ignoranza uno strumento di potere sul prossimo e di profitto per l'industria del farmaco. E' necessario, invece, dare un giusto valore ai sintomi del corpo, considerandoli non come nemici da abbattere bens come alleati sulla via della Consapevolezza. La conoscenza delle leggi del funzionamento dei Sistemi Viventi di aiuto nell'interpretare correttamente tutti i sintomi e nell'indirizzare le energie del corpo secondo una chiave armonica mai soppressiva- affinch l'individuo possa ritrovare il proprio benessere psico- fisico. Nella medicina cinese sintomi fisici e sintomi psichici non sono considerati separatamente. Una malattia nasce a livello di mente (nasce nello yang), a seguito delle emozioni negative che viviamo quando non accettiamo e non integriamo il dualismo che in noi insito. La non accettazione crea delle zone d'ombra ove releghiamo quei nostri aspetti che non vogliamo n vedere n accettare.
Questo materiale posto oltre il muro dell'accettabilit crea delle istanze psichiche, o meglio delle energie (yang) che guidano la materia del nostro corpo fisico in maniera disarmonica creando dapprima quelle tipiche sensazioni di malessere e poi la vera e propria malattia organica. La malattia una modalit espressiva del nostro organismo (corpo e mente, yin e yang) per consentirci di studiare in chiave metaforica quelle caratteristiche che riteniamo inaccettabili: una metafora per esplorare le nostre zone d'ombra. Per esempio quando si ricaccia nella zona d'ombra l'aggressivit ritenendola inaccettabile, possibile che il corpo si incarichi di mostrare l'aggressivit che invece esiste dentro di s magari manifestando una malattia autoimmune dove cellule immunitarie dell'organismo ne attaccano altre del corpo stesso. Chiunque si occupi di Salute deve ricordare che ogni intervento terapeutico deve avvenire tenendo conto della totalit della persona. La cura dell'Uomo non si pu identificare nell'eliminazione di uno o pochi sintomi. Una malattia del corpo richiede una cura sia del corpo sia dei fenomeni psichici che ne sono alla base. In ugual modo una cura per un disturbo mentale non potr non dare effetti anche sul corpo fisico. Sia nella Medicina Cinese sia nell'Omeopatia hanno importanza fondamentale le COSTITUZIONI. Ogni Costituzione caratterizzata da tratti mentali e fisici peculiari. Anche lo stesso sintomo si pu presentare con caratteristiche diverse a seconda della tipologia della persona. Per esempio in una costituzione Carbonica la febbre durante una malattia infettiva sale lentamente e non raggiunge mai temperature elevate, a differenza di una costituzione Fosforica dove invece raggiunge temperature molto elevate. A seconda della modalit di manifestazione del sintomo e della Costituzione la terapia deve essere differente. La conoscenza delle Costituzioni umane apparteneva fino all'inizio del Secolo scorso anche alla Medicina Occidentale, ma a poco a poco questo patrimonio culturale, per svariati motivi, si perso e allo stato attuale la nostra Medicina opera nella pi assoluta omologazione applicando lo stesso protocollo terapeutico a tutti. Quando si parla di Costituzioni umane, una mente semplice e superficiale rievoca in s l'obiezione che ci possa generare discriminazioni e disuguaglianze. In realt studiare le tipologie umane, trovarne le somiglianze, le differenze di vivere, di ammalare e di guarire, fa parte integrante della vera Scienza che si
prefigge, senza alcun pregiudizio, di indagare la complessit e la variet della Creazione. La Creazione manifesta in tutta se stessa complessit e variet e non omologazione. Pertanto l'atteggiamento dello Scienziato deve essere quello di chi, conscio della complessit sua e degli esseri che lo circondano, studia gli Uomini non solo nei loro tratti comuni di specie ma anche nelle loro particolarit di individui. Quando una Istituzione od un Complesso dottrinario, di qualsiasi natura essi siano, decidono di dimenticarsi della Complessit e della Variet, perseguendo la strada della omologazione, in quel momento, iniziano l'inesorabile strada del declino. Il mio intento non quello di manifestare atteggiamenti moralistici e recriminatori nei confronti della Prassi Consolidata, ma di esortare chiunque (Pazienti ed Operatori della Salute) a recuperare una visione pi profonda e meno semplicistica del proprio s e questa volta non solo dal punto di vista intellettualistico ma anche nella pratica della vita quotidiana e nella salvaguardia della propria ed altrui salute. Infine voglio ricordare che un antichissimo adagio cinese recitava cos: il medico scalzo cura la malattia gi manifesta, il Grande Medico non cura la malattia, la previene. Ebbene, in questa nostra era ipertecnologica, in cui si hanno gli strumenti diagnostici pi precisi della storia dell'Umanit e al tempo stesso il pi alto (e crescente) numero di malattie e malati cronici: siamo davvero riusciti a capire e prevenire le malattie oppure stiamo ora pi che mai brancolando nel buio? Ognuno, a questo punto libero di darsi la risposta che pi sente vera! Stefano Ardenghi