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Internet marketing

Aspetti giuridici della pubblicità e


delle pratiche commerciali online

Studio Legale
Avv. Stefano Bendandi

http://www.stefanobendandi.com
http://stefanobendandi.blogspot.com
Sommario
Quadro normativo nazionale e comunitario...............................................3
Il concetto di pubblicità e la problematica della legge applicabile..........4
Liceità e riconoscibilità della pubblicità e tutela dei professionisti........5
La pubblicità ingannevole............................................................................5
La pubblicità comparativa............................................................................6
Le pratiche commerciali sleali ....................................................................7
Le azioni ingannevoli....................................................................................7
Le omissioni ingannevoli.............................................................................8
Le pratiche commerciali aggressive...........................................................8
La tutela pubblicistica..................................................................................9
Aspetti giuridici del marketing e della pubblicità su Internet

La rete Internet si è ormai definitiva­ bilità di diventare parte attiva di


mente affermata come strumento es­ un processo di continua ricerca e
senziale per il commercio a livello glo­ selezione delle informazioni, piut­
bale e come straordinario mezzo di dif­ tosto che subire passivamente
fusione delle comunicazioni commercia­ queste ultime
li e pubblicitarie. Dinanzi alle prospettive del mercato
Le più recenti ricerche1 mostrano un dell'advertising online non bisogna però
continuo trend di sviluppo del fenomeno dimenticare le esigenze di tutela degli
pubblicitario online, tanto che nel 2008 utenti, in particolare se consumatori, nei
si attende una crescita del 40% rispetto confronti di possibili abusi e scorrettez­
allo scorso anno, con un giro di affari ze e, parallelamente, quelle di certezza
destinato a toccare in Italia la cifra re­ e chiarezza normativa delle aziende di­
cord di 1 miliardo di euro. sposte ad investire nel settore.
In particolare si prevede che il 7% Questo contributo è dedicato all'ana­
dell'intero budget pubblicitario sia desti­ lisi dei principali aspetti giuridici relativi
nato ad essere investito in rete, mentre al fenomeno pubblicitario online, in par­
nel 2010 tale quota sarà attesa nell'or­ ticolare per ciò che riguarda i requisiti di
dine del 10%. liceità e correttezza richiesti dalla legge,
Rispetto a quella tradizionale, la pub­ anche con riferimento alle pratiche
blicità online offre degli innegabili van­ commerciali, ed i rimedi attraverso i
taggi, soprattutto in termini di flessibilità quali si realizzano le forme di tutela
e dinamicità. pubblicistica.
Essa sfrutta alcuni fattori insiti nelle
caratteristiche del mezzo utilizzato che QUADRO NORMATIVO NAZIONALE E
contribuiscono al suo successo, cataliz­
COMUNITARIO
zando l'attenzione degli investitori:
1. la natura “aperta” della rete
che prescinde da qualsiasi con­ Allo stato attuale, dopo gli ultimi in­
cetto di confine geografico terventi legislativi del 2007, la pubblici­
tà, compresa quella ingannevole e
2. la misurabilità, intesa come la
comparativa e sotto forma di pratiche
possibilità di valutare il gradi­
commerciali sleali, risulta regolamenta­
mento del pubblico verso i singoli
ta dalle seguenti fonti:
messaggi e di tracciarne il per­
corso 1. decreto legislativo 2 agosto
2007, n. 145: attuazione dell'arti­
3. le potenzialità tecnologiche
colo 14 della direttiva
del mezzo che consentono di
2005/29/CE sulla pubblicità in­
collegare il momento della comu­
gannevole e comparativa
nicazione a quello dell'eventuale
acquisto del prodotto attraverso 2. decreto legislativo 2 agosto
una relazione di quasi immedia­ 2007, n. 146: attuazione della di­
tezza rettiva 2005/29/CE sulle pratiche
commerciali sleali tra imprese e
4. l'affermarsi del web 2.0 che
consumatori nel mercato interno
sta rivoluzionando i modelli di
business in rete garantendo nello 3. decreto legislativo 206/2005
stesso tempo agli utenti la possi­ (Codice del consumo): articoli da
18 a 27 così come modificati dal
D.Lgs. 146/2007
1 Boom della pubblicità online un miliardo di
euro nel 2008

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Aspetti giuridici del marketing e della pubblicità su Internet

4. legge 10 ottobre 1990, n. 287 l'esercizio di una attività imprenditoriale,


istitutiva dell'Autorità garante del­ commerciale, artigianale o professiona­
la concorrenza e del mercato le e lo scopo perseguito, vale a dire la
5. delibere AGCM del 15 novem­ promozione:
bre 2007, n. 17589/17590: rego­ 1. della vendita di beni mobili od
lamenti sulle procedure istruttorie immobili
in materia di pratiche commer­ 2. della costituzione o del trasfe­
ciali scorrette e di pubblicità in­ rimento di diritti sugli stessi beni
gannevole e comparativa illecita
3. della prestazione di opere o
(Gazzetta Ufficiale del 5 dicem­
servizi
bre 2007, n. 283)
Ciò consente di risolvere positiva­
A livello comunitario invece il quadro
mente una prima questione legata alla
normativo generale si compone delle
possibilità di attribuire natura pubblicita­
seguenti direttive:
ria anche alle comunicazioni promozio­
1. 2006/114/CE concernente la nali diffuse attraverso Internet che ri­
pubblicità ingannevole e compa­ mangono, pertanto, assoggettate alla
rativa disciplina citata, purché soddisfino i re­
2. 2005/29/CE sulle pratiche quisiti previsti ed a condizione che, nel­
commerciali sleali tra imprese e le fasi della loro predisposizione e diffu­
consumatori nel mercato interno sione, risultino coinvolti operatori italia­
3. 1997/55/CE sulla pubblicità ni.
comparativa Vista però la natura globale della
E' opportuno sottolineare che la pre­ rete non si può escludere che, al di fuo­
cedente direttiva 84/450/CE sulla pub­ ri di questi casi, nel circuito pubblicitario
blicità ingannevole, così come modifica­ destinato al mercato italiano vengano
ta dalla direttiva 2005/29/CE, è stata coinvolti anche operatori stranieri, po­
successivamente abrogata dalla diretti­ nendosi con ciò il problema di verificare
va 2006/114/CE che ha riunito, perciò, quale sia la legge applicabile a questo
in un unico atto tutte le modifiche suc­ tipo di rapporti, considerate le inevitabili
cedutesi nel tempo. differenze che possono sussistere tra le
varie legislazioni nazionali, nonostante
tutti i tentativi di armonizzazione com­
IL CONCETTO DI PUBBLICITÀ E LA piuti a livello europeo3.
PROBLEMATICA DELLA LEGGE APPLICABILE Da questo punto di vista la soluzione
naturale sarebbe quella di richiamare i
Partendo dalla definizione originaria meccanismi del diritto privato interna­
contenuta nel d.lgs. 74/92, ed ora inte­ zionale (Convenzione di Roma del
gralmente riproposta nell'articolo 2, 1980), lasciando alle parti i limiti e gli
comma 1, lett. a) del d.lgs. 145/2007, si oneri relativi alla scelta della legge da
può evincere che il concetto di pubblici­ cui si intende far regolare un determina­
tà è molto ampio2 e, soprattutto, di­ to rapporto.
sgiunto dal mezzo attraverso il quale Tuttavia è proprio l'assenza di una
essa viene diffusa, essendo rilevante tale scelta quella che ingenera le princi­
soltanto il collegamento funzionale con pali difficoltà poiché il richiamo al crite­
rio suppletivo della legge dello stato
2 Tale da ricomprendere sia il packaging, cioè la con il quale il contratto presenta il colle­
confezione dei prodotti, sia il merchandising cioè le
azioni promozionali effettuate nei punti vendita del 3 L. Furlanetto, La pubblicità online e le pratiche
prodotto commerciali

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gamento più stretto e, quindi, della leg­ presentazione appropriate.


ge della parte che deve fornire la pre­ In alcuni casi il principio della ricono­
stazione caratteristica, implica la neces­ scibilità può suscitare dei dubbi sulla li­
sità di identificare quale sia il luogo in ceità formale dei messaggi pubblicitari
cui tale prestazione debba essere ela­ online, a causa delle particolari modali­
borata od eseguita, cosa non agevo­ tà con le quali essi sono a volte diffusi.
le viste le caratteristiche del mezzo uti­
Si pensi, a tale proposito, ai cd. ban­
lizzato.
ner, oggetti grafici di dimensioni variabi­
li spesso inseriti nelle pagine web con
LICEITÀ E RICONOSCIBILITÀ DELLA finalità di promozione di prodotti o servi­
zi: non è raro imbattersi in elementi di
PUBBLICITÀ E TUTELA DEI PROFESSIONISTI
questo tipo che non risultano eviden­
ziati come tali, ponendo dei problemi
Il d.lgs. 145/2007, attuando l'articolo soprattutto quando le loro caratteristi­
14 della direttiva 2005/29/CE, detta le che sono tali da generare confusione
disposizioni per la tutela dei professio­ con il contesto nel quale risultano pre­
nisti dalla pubblicità ingannevole e dalle senti.
sue conseguenze sleali e stabilisce le Considerazioni analoghe possono
condizioni di liceità della pubblicità com­ poi essere formulate anche con riferi­
parativa (art. 1, comma 1). mento ad altre modalità di comunicazio­
L'ambito di operatività della tutela è ne pubblicitaria online (sister windows,
circoscritto ai soli operatori economici interstitial, ecc...)5.
professionali che, in virtù della definizio­
ne contenuta nell'art. 2, comma 1, lett.
c), possono individuarsi nelle persone LA PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
fisiche o giuridiche che agiscono nel­
l'ambito della loro attività commerciale, Contraria ai requisiti di liceità appena
industriale, artigianale o professionale citati è, prima di tutto, la pubblicità in­
ed in coloro che agiscono in nome e gannevole, la cui definizione si rinviene
per conto di un professionista (agenti o nell'art. 2, comma 1, lett. b).
rappresentanti). Da una prima interpretazione della
Concordemente4 si ritiene che la tu­ norma si può trarre conferma del fatto
tela si estenda anche a quelle entità che il carattere ingannevole deriva dal­
che, pur non essendo persone fisiche o l'attitudine del messaggio a trarre in er­
giuridiche, siano comunque dedite all'e­ rore i soggetti ai quali è destinato o che
sercizio di una attività di impresa (ad riesce, comunque, a raggiungere, es­
es. le società di persone). sendo indifferente che l'induzione si ve­
L'art. 1, comma 2, ribadisce il con­ rifichi a causa del suo contenuto oppure
cetto secondo cui la pubblicità deve es­ delle specifiche modalità di presentazio­
sere palese, veritiera e corretta: sul pri­ ne.
mo requisito insiste poi la disposizione Da questo presupposto deve, inoltre,
dell'articolo 5, intitolato alla trasparen­ scaturire un potenziale pregiudizio del
za, intesa come la condizione per cui la comportamento economico dei soggetti
natura pubblicitaria di un messaggio oppure, a causa di quest'ultimo, l'ido­
deve essere resa chiaramente ricono­ neità a ledere un concorrente.
scibile attraverso l'uso di modalità di

4 G. Visconti, La disciplina della pubblicità ingannevole e di 5 Interactive Advertisizing Bureau Italia, Pubblicità su
quella comparativa: il decreto legislativo n. 145 del 2007 Internet

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Ciò che rileva, pertanto, non è tanto ni


il danno in sé e per sé quanto, piutto­ L'esigenza di garantire a questi sog­
sto, il pericolo di una compromissione getti una tutela rafforzata dovrebbe va­
del processo decisionale dei soggetti, lere, a maggior ragione, per le forme di
tale da riflettersi in una scelta rilevante promozione veicolate sulla rete, dove le
sotto il profilo economico, oppure di una caratteristiche di estrema dinamicità e
alterazione dei normali rapporti di com­ di sviluppo del mezzo possono rendere
petizione del mercato a svantaggio di molto più problematica e difficoltosa l'in­
un concorrente. dividuazione dei contenuti privi dei re­
Secondo l'art. 3 la valutazione del quisiti richiesti, rispetto a quanto acca­
carattere ingannevole non può prescin­ de invece con i media più tradizionali
dere dalla considerazione di tutti gli ele­ quali televisione e giornali.
menti costitutivi del messaggio, in parti­
colare per ciò che riguarda:
LA PUBBLICITÀ COMPARATIVA
1. le caratteristiche dei beni o
servizi
Sin dal d.lgs. 67/2000, emanato in
2. il prezzo ed i criteri con i quali
attuazione della direttiva 97/55/CE, nel
esso sia calcolato
nostro ordinamento giuridico è ammes­
3. le qualifiche ed i diritti dell'o­ sa la pubblicità comparativa, la cui no­
peratore pubblicitario zione viene riproposta nell'art. 2, com­
Non dimentichiamo, infine, che il ma 1, lett. d) del d.lgs. 145/2007.
combinato disposto degli art. 6 e 7 pre­ Anche tale forma di comunicazione,
vede una particolare forma di tutela nei la cui peculiarità è insita in un raffronto
confronti della pubblicità di prodotti peri­ tra le caratteristiche di due o più prodot­
colosi per la salute e la sicurezza dei ti o servizi di imprese concorrenti, sog­
soggetti e per i bambini e gli adolescen­ giace ad alcuni requisiti di liceità che
ti. vengono definiti dall'art. 4.
Con riferimento ai primi, il carattere In pratica l'ammissibilità è subordina­
ingannevole viene ravvisato nella omis­ ta all'assenza di carattere ingannevole
sione di una idonea informativa circa il e sleale ed alla circostanza che la com­
potenziale pericolo, quando ciò possa parazione sia relativa a beni o servizi
indurre i soggetti a trascurare le normali che soddisfano gli stessi bisogni ed av­
regole di prudenza e di vigilanza, men­ venga in modo oggettivo, tenendo in
tre nel secondo caso occorre distingue­ considerazione caratteristiche essen­
re: ziali e verificabili.
1. se la pubblicità è diretta a Su quest'ultimo punto il comma 2
bambini ed adolescenti è neces­ della norma citata ritiene che la verifica­
sario che vi sia un abuso della bilità sia soddisfatta quando i dati con­
loro naturale credulità o mancan­ cernenti la caratteristica comparata ne
za di esperienza oppure una mi­ permettono una dimostrazione.
naccia, anche indiretta, per la
Il successivo comma 3 si occupa in­
loro sicurezza
vece del caso in cui il raffronto sia rela­
2. se la pubblicità coinvolge tivo ad un offerta speciale imponendo di
bambini od adolescenti deve es­ indicare chiaramente il termine finale o
serci un abuso dei sentimenti iniziale e le altre condizioni di applicabi­
che gli adulti provano natural­ lità.
mente nei confronti dei più giova­

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LE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI Più specificamente le scelte che as­


sumono rilevanza, secondo l'art. 18,
comma 1, lett. m), sono quelle che pro­
Il decreto legislativo 146/2007, at­ ducono, quale risultato, una azione od
tuando la direttiva 2005/29/CE, ha mo­ omissione del consumatore relativa­
dificato gli articoli da 18 a 27 del d.lgs. mente a:
206/2005 (Codice del consumo) intro­
1. acquisto del prodotto
ducendo nel nostro ordinamento giuridi­
co una nuova disciplina per le pratiche 2. modalità e condizione dell'ac­
commerciali sleali. quisto
L'ambito di applicazione delle norme 3. pagamento integrale o parzia­
è circoscritto alle pratiche che intercor­ le del prezzo
rono tra imprese o professionisti, com­ 4. conservazione o restituzione
preso chi agisce in nome e per conto di del prodotto
questi ultimi, e consumatori, prima, du­ 5. esercizio di un diritto derivante
rante e dopo un operazione commercia­ dal contratto
le avente ad oggetto un prodotto.
Resta comunque esclusa dall'ambito
La possibilità di ritenere la normativa normativo la cd. “pubblicità iperbolica”,
applicabile anche nei confronti delle for­ cioè la prassi comune consistente in di­
me di pubblicità online scaturisce dal chiarazioni esagerate o che non sono
concetto stesso di pratica commerciale destinate ad essere prese alla lettera
che, identificandosi in ogni attività rela­ (art. 20, comma 3).
tiva alla promozione, vendita o fornitura
Tra le pratiche commerciali sleali oc­
di prodotti, è così ampio da ricompren­
corre, innanzitutto, distinguere quelle
dere “qualsiasi azione, omissione, con­
ingannevoli, a loro volta distinte in azio­
dotta o dichiarazione, comunicazione
ni ed omissioni, e quelle aggressive.
commerciale ivi compresa la pubblicità
[...] ” ( art. 18, comma 1, lett. d). A queste vanno aggiunte quelle pre­
viste dagli art. 23 e 26 considerate, ri­
Dopo aver ribadito, al comma 1, il di­ spettivamente, ingannevoli ed aggressi­
vieto di pratiche scorrette l'art. 20, com­ ve in ogni caso, a prescindere, quindi,
ma 2, individua le caratteristiche di da qualsiasi valutazione specifica.
scorrettezza di una pratica nella:
In particolare nell'ambito delle prime
1. contrarietà alla diligenza pro­ sono comprese diverse tipologie di con­
fessionale dotta consistenti nel fare affermazioni
2. falsità od idoneità a falsare, in contrarie al vero che, evidentemente,
modo apprezzabile, il comporta­ ben si prestano, per la loro stessa natu­
mento economico di un soggetto ra, ad essere incluse in messaggi di na­
- consumatore o membro medio tura pubblicitaria.
di un gruppo - in relazione al pro­
dotto.
La condizione veramente essenziale LE AZIONI INGANNEVOLI
è che vi sia una chiara alterazione della
capacità decisionale dei soggetti tutelati L'art. 21 del d.lgs. 206/2005 qualifica
tale da spingerli, anche a livello soltanto come sleali le azioni in due ipotesi spe­
potenziale, verso una decisione di natu­ cifiche: in un primo caso, di cui al com­
ra commerciale che, diversamente, non ma 1, occorre che il carattere non veri­
sarebbe stata presa in considerazione tiero della comunicazione o le modalità
(art. 18, comma 1, lett. e). di presentazione della stessa siano tali

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Aspetti giuridici del marketing e della pubblicità su Internet

da cagionare un errore relativo ad uno in tutti gli altri casi, si ritengono comun­
o più degli elementi previsti (ad es. esi­ que rilevanti gli obblighi di informazione
stenza, natura, caratteristica del prodot­ previsti dal diritto comunitario connessi
to, prezzo, diritti del consumatore, alle comunicazioni commerciali, com­
ecc...); in altra ipotesi invece, ai sensi presa la pubblicità o la commercializza­
del comma 2, la pratica deve produrre zione del prodotto (art. 20, comma 5).
come conseguenza: Ne deriva, perciò, che l'omissione ri­
1. la commercializzazione di un guardante le informazioni richieste dal­
prodotto o una pubblicità compa­ l'art. 8 del d.lgs. 70/2003, in materia di
rativa illecita che provoca confu­ comunicazioni commerciali, ben può at­
sione con i prodotti o con i segni teggiarsi ad omissione ingannevole nel
distintivi di un concorrente senso appena precisato.
2. il mancato rispetto da parte di Una tale previsione, se considerata
un professionista dei codici di isolatamente, renderebbe praticamente
condotta che egli abbia indicato illecite diverse forme di comunicazione
come vincolanti pubblicitaria online6: per questo motivo
il comma 3 stabilisce che, se il mezzo
A queste si aggiungono inoltre le di­
utilizzato comporta delle restrizioni, sia
sposizioni del comma 3 e 4, concernen­
spaziali che temporali, per valutare la ri­
ti i prodotti pericolosi per la salute e la
correnza di una omissione è necessario
sicurezza dei consumatori ed i bambini
prendere in esame tali restrizioni ed
e gli adolescenti, che richiamano, in
ogni altra misura adottata per rendere
buona parte, quanto già detto a propo­
le informazioni comunque disponibili ai
sito della pubblicità ingannevole.
consumatori.
Quindi nella valutazione finale non
LE OMISSIONI INGANNEVOLI sarà possibile prescindere dalle caratte­
ristiche intrinseche dello strumento uti­
Il successivo art. 22 prevede invece lizzato e neanche dallo sforzo compiuto
alcune fattispecie di natura omissiva, dal professionista per far sì che i con­
come: sumatori abbiano comunque accesso
alle informazioni realmente necessarie.
1. l'omissione di informazioni rile­
vanti, di cui lo stesso consuma­
tore abbisogna per poter assu­ LE PRATICHE COMMERCIALI AGGRESSIVE
mere una decisione consapevole
(comma 1)
Ancor più penalizzanti sembrano es­
2. l'occultamento di informazioni sere le pratiche cd. aggressive, cioè
rilevanti o la loro presentazione quelle che limitano o sono idonee a li­
in modo oscuro, incomprensibile, mitare, considerevolmente, la libertà di
ambiguo od intempestivo, oppu­ scelta o di comportamento del consu­
re la mancata indicazione del ca­ matore medio, mediante molestie, coer­
rattere commerciale di una prati­ cizione, compreso il ricorso alla forza fi­
ca, sempre che questi elementi sica o ad un indebito condizionamento
non siano evidenti in relazione al (art. 24, comma 1).
contesto (comma 2)
Tuttavia, date le loro caratteristiche
Il successivo comma 4, concernente coercitive, è improbabile che tali prati­
l'ipotesi in cui vi sia un invito all'acqui­
sto, attribuisce carattere di rilevanza ad 6 Si pensi ai banner pubblicitari che, a causa dello spazio
esiguo di cui dispongono, non possono certo contenere
alcune informazioni specifiche mentre, tutte le informazioni rilevanti per un consumatore

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Aspetti giuridici del marketing e della pubblicità su Internet

che possano delinearsi con riferimento LA TUTELA PUBBLICISTICA


alle tradizionali forme di pubblicità e di
marketing online, perlomeno nel caso in
cui queste siano diffuse mediante un In tale ambito le competenze dell'au­
sito od una altra risorsa web analoga torità garante della concorrenza e del
come, ad esempio, un weblog. mercato, già riconosciute dalla legge
In queste ipotesi, infatti, l'aspetto coer­ istitutiva 287/90 e, successivamente,
citivo appare di difficile realizzazione vi­ dal d.lgs. 67/2000 in materia di pubblici­
sto che l'utente dovrebbe conservare la tà ingannevole e comparativa illecita,
libertà di decidere se accettare o meno sono state ribadite, ed anzi estese da
un determinato contesto pubblicitario, entrambi i d.lgs. 145 e 146 del 2007 sia
anche attraverso l'esercizio di una scel­ nella portata, poiché ora investono an­
ta negativa (ad es. non visitare più che le pratiche commerciali scorrette ,
quella determinata risorsa). sia nei poteri di impulso considerato
che l'autorità può intervenire anche
Qualche dubbio può però nascere,
d'ufficio, oltre che su istanza di “ogni
sotto il profilo delle molestie, in relazio­
soggetto od organizzazione che ne ab­
ne a talune ipotesi: si pensi, ad esem­
bia interesse”.
pio, al caso di un sito web in cui la pub­
blicità di prodotti sia visualizzata con Con tale ultima locuzione si fa riferi­
tecniche talmente aggressive ed inva­ mento, non soltanto alle persone fisi­
denti da potersi ritenere moleste, indu­ che, come i consumatori ed i professio­
cendo quella indebita compressione nisti individuali, ma anche alle loro as­
della libertà di scelta o comportamento sociazioni rappresentative, alle imprese
alla quale si riferisce la norma citata. concorrenti di quella per conto della
quale vengono divulgati i messaggi ille­
Inoltre, anche tralasciando per un at­
citi o che effettua pratiche commerciali
timo queste considerazioni, va ricordato
sleali ed, infine, alla pubblica ammini­
il caso previsto dall'art. 26, comma 1,
strazione nei settori in cui questa è por­
lett. c) che considera aggressiva in re
tatrice di interessi in relazione ai propri
ipsa, a prescindere da qualsiasi ulterio­
fini istituzionali.
re valutazione specifica, l'esecuzione ri­
petuta e non richiesta di sollecitazioni Va rilevato che, in materia di pratiche
commerciali attraverso la posta elettro­ commerciali, l'autorità esercita i poteri
nica od ogni altro mezzo di comunica­ investigativi ed esecutivi derivanti dal
zione a distanza, fermo restando quan­ regolamento 2006/2004/CE ed il suo in­
to previsto dagli art. 58 dello stesso co­ tervento prescinde dalla circostanza
dice del consumo e dall'art. 130 del co­ che i consumatori si trovino nel territorio
dice della privacy (d.lgs. 196/2003). dello stato membro in cui è stabilito il
professionista o in un altro stato mem­
La portata di questa disposizione è
bro.
tale da elevare la rilevanza giuridica del
fenomeno dello spamming al punto che In particolare in relazione allo svolgi­
quest'ultimo, oltre a rappresentare un mento dei procedimenti di cui trattiamo,
comportamento illecito, sotto il profilo per i quali si rimanda nel dettaglio
dell'indebito trattamento dei dati perso­ alle delibere del 15 novembre 2007, n.
nali che ne consegue, costituisce altre­ 17589/17590 contenenti i regolamenti
sì una pratica commerciale aggressiva, sulle procedure istruttorie, l'autorità ri­
con tutte le conseguenze del caso, sulta investita dei seguenti poteri:
comprese quelle relative ad un even­ 1. disporre con provvedimento
tuale profilo di responsabilità. motivato, nei casi di particolare

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Aspetti giuridici del marketing e della pubblicità su Internet

urgenza, la sospensione provvi­ di altra idonea dichiarazione retti­


soria delle pratiche commerciali ficativa
scorrette o della pubblicità illecita Avverso i provvedimenti dell'autorità
2. nei casi in cui il committente è comunque sempre ammesso il ricor­
non è conosciuto, richiedere al so, in via esclusiva, al giudice ammini­
proprietario del mezzo che ha strativo.
diffuso la pratica o la pubblicità
ogni informazione idonea ad
identificarlo
3. richiedere ad ogni soggetto le
informazioni ed i documenti rile­
vanti per l'accertamento dell'in­
frazione
4. disporre che il professionista
fornisca prove sull'esattezza dei
dati di fatto, relativi alla pratica
commerciale o contenuti nella
pubblicità, quando vi sia un esi­
genza specifica in relazione alle
circostanze del caso7
5. richiedere un parere all'autori­
tà per le garanzie nelle comuni­
cazioni quando il mezzo diffusivo
sia rappresentato dalla stampa
periodica o quotidiana, dalla ra­
dio, dalla televisione o da ogni
altro mezzo di telecomunicazione
6. ottenere dal professionista re­
sponsabile l'assunzione di un im­
pegno a porre fine all'infrazione
mediante modifica o cessazione
della sua diffusione8
7. vietare la diffusione o la conti­
nuazione della pratica o della
pubblicità, in caso di accertata
scorrettezza od illiceità, e dispor­
re con il medesimo provvedimen­
to l'applicazione di una sanzione
amministrativa, di entità variabile
in relazione alla gravità ed alla
durata del fatto, nonché la pub­
blicazione, a spese del profes­
sionista, della delibera stessa o

7 Nel caso in cui la prova sia omessa o venga ritenuta


insufficiente i dati di fatto vengono considerati inesatti
8 In questo caso, in relazione alla idoneità degli impegni
assunti, l'autorità può renderli vincolanti e definire il
procedimento senza procedere all'accertamento
dell'infrazione

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