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Il sistema operativo un programma, o meglio un insieme di programmi e di moduli software, scritti allo scopo di rendere disponibili all uso le risorse di calcolo e i dispositivi collegati al computer. 2. In informatica, detto driver l'insieme di procedure, spesso scritte in assembly, che permette ad un sistema operativo di pilotare un dispositivo hardware. Il driver permette al sistema operativo di utilizzare l'hardware senza sapere come esso funzioni, ma dialogandoci attraverso un'interfaccia standard, i registri del controllore della periferica, che astraedall'implementazione dell'hardware e che ne considera solo il funzionamento logico. In questo modo hardware diverso costruito da produttori diversi pu essere utilizzato in modo intercambiabile. 3. Un sistema aperto un sistema operativo costruito in modo da poter operare con un molteplicit di dispositivi che possono essere reperiti sul mercato, senza dover fare riferimento ad una ristretta cerchia di produttori. 4. Al contrario un sistema proprietario scritto scritto per essere eseguito su un insieme ristretto e ben definito di macchine, corredate o meno di specifici dispositivi 5. Il downsizing serve per ridurre le dimensioni di un sistema di calcolo. La potenza elaborativi non risulta concentrata presso grandi sistemi host, ma pu essere gestita anche da piccoli sistemi. 6. Un modulo una collezione di routine che attiva i meccanismi fisici necessari per risolvere problemi logici di uno stesso tipo ( per esempio le operazione di ingresso/uscita o la gestione della memoria. 7. Con grado di portabilit di un sistema operativo si intende la sua attitudine ad essere eseguito su macchine diverse. 8. Un sistema viene detto monoprogrammato quando la sua memoria centrale contiene, in un dato istante, un codice utente proveniente da un unico programma. 9. Un sistema multiprogrammato un sistema che permette l'esecuzione simultanea di pi programmi, che a loro volta possono essere composti da vari processi o thread. Questo pu permettere a pi utenti di accedere al sistema contemporaneamente, o ad uno stesso utente di eseguire pi programmi simultaneamente (aumentando l'utilizzabilit del sistema), o ad un singolo programma di scomporre la propria attivit in un insieme di attivit concorrenti (semplificando la struttura logica del programma). 10.In informatica, una chiamata di sistema (in inglese system call) il meccanismo usato da un processo a livello utente o livello applicativo per richiedere un servizio a livello kerneldal sistema operativo del sistema in uso.

Essa, di solito, disponibile come funzione in quei linguaggi di programmazione che supportano la programmazione di sistema (es. il dispositivo C), oppure come particolari istruzioni assembler. 11.Si dice che una risorsa viene gestita in time sharing (a partizione di tempo) quando il suo uso viene concesso per un tempo che non puo superare un massimo:questo intervallo viene chiamato time slice(fetta di tempo)

Sistemi dedicati. I sistemi dedicati sono i sistemi che prevedono l'utilizzo da parte di un solo utente per volta. In questa categoria rientrano i Personal Computer e le Workstation. Il sistema operativo DOS stato per molti anni il sistema dedicato standard. I sistemi operativi pi moderni supportano i multitasking che un tipo particolare di multiprogrammazione nella quale pi applicazioni vengono eseguite contemporaneamente sulla stessa macchina scambiando tra loro dati e risultati e questi elaboratori funzionano tipicamente con i sistemi operativi Windows e Linux. All'occorrenza, i sistemi dedicati vengo fatti funzionare in monoprogrammazione con sistemi operativi pi semplici, per esempio DOS: questo pu essere necessario per far funzionare programmi particolari che verrebbero appesantiti negli ambienti multitasking. Nei sistemi dedicati e multitasking spesso si fa ricorso ad ambienti grafici e finestre, nei quali le varie applicazioni possiedono un'interfaccia utente che occupa una parte delimitata dello schermo. Sistemi batch. I sistemi batch sono sistemi in cui l'utente non interagisce con il calcolatore durante l'esecuzione di un determinato programma, ma al contrario, deve preparare i dati e le fasi del lavoro che deve svolgere per farlo successivamente eseguire ed ottenere il risultato sperato. Le fasi di lavoro batch risultano quindi:

Preparazione dei dati Invio dei dati all'elaboratore Ritiro del risultato ottenuto

In sintesi si preparano i "job" (lavori) su dispositivi offline (non connessi) per poi provvedere a riportarli online. Il nome della sequenza di queste fasi batch : Job

Stream. In tale tipo di sistema NON esiste rapporto diretto tra utente e macchina, inoltre i risultati dell'elaborazione vengono ottenuti dopo un tempo relativamente lungo.

Sistemi Real-Time. I sistemi Real-Time sono dei sistemi altamente interattivi che rispondono istantaneamente agli stimoli provenienti dall'esterno. Un'elaborazione per da considerarsi corretta solo quando fornisce dei risultati esatti in un tempo prestabilito, altrimenti un risultato errato. Se in una Centrale Nucleare si vuole ottenere un risultato, ma questo viene elaborato e quindi fornito anche con secondo in pi di quello che il sistema ha a disposizione, pensate che disastro potrebbe accadere. Il termine processo definisce un insieme formato da un elenco finito di azioni da eseguire in sequenza e dai dati che vengono elaborati dalle stesse azioni. Chiamiamo processore l oggetto che causa l evoluzione del processo. n informatica, il kernel (pronuncia IPA: [knl]) costituisce il nucleo di un sistema operativo. Si tratta di un software avente il compito di fornire ai processi in esecuzione sull'elaboratore un accesso sicuro e controllato all'hardware. Dato che possono esserne eseguiti simultaneamente pi di uno, il kernel ha anche la responsabilit di assegnare una porzione di tempo-macchina e di accesso all'hardware a ciascun programma (multitasking). Naturalmente, un kernel non strettamente necessario per far funzionare un elaboratore. I programmi possono essere infatti direttamente caricati ed eseguiti sulla macchina, a patto che i loro sviluppatori ritengano necessario fare a meno del supporto del sistema operativo: questa era la modalit di funzionamento tipica dei primi elaboratori, che venivano resettati prima di eseguire un nuovo programma. In un secondo tempo, alcuni programmi accessori come i program loader e i debugger venivano lanciati da una ROM o fatti risiedere in memoria durante le transizioni dell'elaboratore da un'applicazione all'altra: essi formarono la base di fatto per la creazione dei primi sistemi operativi.

La gestione della memoria Descrizione della memoria La memoria hardware di un sistema si divide in due categorie :

la memoria viva : composta da circuiti integrati, quindi molto rapida

la memoria di massa: composta da supporti magnetici (dischi rigidi, bande magnetiche,), molto pi lenta La memoria hardware serve da zona di stoccaggio temporaneo per i programmi e i dati che vuole utilizzare. In generale, pi la quantit di memoria importante, pi applicazioni contenporaneamente potete lanciare. D'altra parte, pi quest'ultima rapida pi il vostro sistema reagisce velocemente, si tratta quindi (per il sistema operativo) di organizzarlo al meglio per avere il massimo delle prestazioni. La gestione della memoria

La gestione della memoria un compromesso difficile tra le performance (tempo di accesso) e la quantit (spazio disponibile). In effetti si desidera sempre avere il massimo di memoria disponibiile, ma raramente si accetta che questo vada a compromettere le performance. La gestione della memoria deve poi riempire le seguenti funzioni : permettere la condivisione della memoria (per un sistema multi-task); permettere di attribuire i blocchi di memoria alle differenti operazioni; proteggere gli spazi di memoria utilizzati (impedire ad esempio ad un utente di modificare un'operazione eseguita da un altro utente); ottimizzare la quantit di memoria disponibile, soprattutto mediante dei meccanismi diestensione della memoria. L'estensione della memoria E' possibile estendere la memoria in due modi :

Scomponendo un programma in una parte residente nella memoria viva e una parte caricata solamente in memoria quando l'accesso a questi dati necessario. Utilizzando un meccanismo di memoria virtuale, che consiste nell'usare il disco rigido come memoria principale e nello stoccare unicamente nella RAM le istruzioni e i dati utilizzati dal processore. Il sistema operativo realizza questa operazione creando un file temporaneo (detto fileSWAP, tradotto "file di scambio") nel quale sono stoccate le informazioni quando la quantit di memoria viva non sufficiente. Questa operazione si traduce in una riduzione considerevole delle performance, dato che il tempo di accesso al disco rigido estremamente pi ridotto rispetto a quello della RAM. Quando si usa la memoria virtuale, si osserva che il LED rosso del disco rigido resta quasi sempre acceso e nel caso del sistema Microsoft Windows che un file detto "win386.swp" di dimensione conseguente, proporzionale ai bisogni della memoria viva, compare in questo caso.

I meccanismi di scomponimento della memoria La memoria centrale pu essere scomposta in tre modi :

la segmentazione : i programmi sono scomposti in porzioni di lunghezza variabile chiamate segmenti. L' impaginazione: consiste nel dividere la memoria in blocchi, e i programmi in pagine con una lunghezza fissa. una combinazione di segmentazione e di impaginazione: alcune parti della memoria sono segmentate, le altre impaginate.

In informatica, un file system , informalmente, un meccanismo con il quale i file sono immagazzinati e organizzati su un dispositivo di archiviazione, come un disco rigido o un CD-ROM. Pi formalmente, un file system l'insieme dei tipi di dati astratti necessari per la memorizzazione, l'organizzazione gerarchica, la manipolazione, la navigazione, l'accesso e la lettura dei dati. Di fatto, alcuni file system (come NFS) non interagiscono direttamente con i dispositivi di archiviazione. I file system possono essere rappresentati sia testualmente che graficamente tramite browser di file e shell. Nella rappresentazione grafica (GUI) generalmente utilizzata la metafora delle cartelle che contengono documenti (i file) ed altre cartelle. Un file system parte integrante di qualsiasi sistema operativo moderno. L'unico vero compito dei sistemi operativi dei primi microcomputer era proprio la gestione dei file - un fatto che si riflette nei loro nomi (vedi DOS o QDOS). I dispositivi di archiviazione, ad esempio i dischi fissi si presentano al sistema operativo come array di blocchi di dimensione fissa, generalmente chiamati settori, tipicamente di 512 byte l'uno. Le operazioni disponibili sono la lettura e la scrittura di un blocco arbitrario, o talvolta di un insieme di blocchi. Basandosi su questo servizio fornito dai dispositivi a blocchi, il file system realizza due livelli di astrazione, che rendono le risorse di memorizzazione di massa facilmente utilizzabili dagli utenti.

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