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IL DURC: le finalit originarie e le criticit di attuazione

Il documento unico di regolarit contributiva (D.U.R.C.) il certificato che, sulla base di ununica richiesta, attesta contestualmente la regolarit del soggetto richiedente rispetto agli adempimenti nei confronti di INPS, INAIL e, nel settore edile, Casse edili. Inizialmente previsto nei soli appalti pubblici (art. 2 D.L. 210/2002), stato successivamente esteso ai lavori privati del settore edile (art. 86, c. 10, D. Lgs. 276/2003), fino a coinvolgere gradualmente tutti i settori di attivit ai fini della fruizione di benefici normativi e contributivi in materia di lavoro e legislazione sociale (art. 1, c. 1176-1176, L. 296/2006) e benefici e sovvenzioni comunitari per la realizzazione di investimenti (art. 1, c. 553 L. 266/2005) e, da ultimo, per il rilascio e la verifica annuale dellautorizzazione allesercizio di attivit di commercio su aree pubbliche (art. 11 bis, D.L. 78/2009); questultima previsione stata demandata alla normativa regionale proprio dalla recentissima finanziaria 2010. Come definitivamente chiarito dalinterpello Min. Lavoro n. 6/2009 esso non pu mai essere sostituito da unautocertificazione dellimpresa, n dalla produzione di qualsivoglia documentazione attestante il versamento delle contribuzioni. Le finalit dichiarate dagli Istituti al momento della nascita di tale documento lo inquadravano come strumento utile allosservazione delle dinamiche del lavoro, per il contrasto al sommerso e per la definizione della mappa dei rischi ai fini della prevenzione; elemento di controllo dei dati e delle attivit delle imprese affidatarie di appalti, anche ai fini di creare una banca dati utile per ostacolare la concorrenza sleale nella partecipazione a gare di appalto; generatore di certezza in merito alla regolarit delle imprese affidatarie di appalti pubblici, per una maggiore garanzia del corretto svolgimento degli stessi. Data di accertamento della regolarit contributiva La regolarit contributiva deve essere accertata alla data indicata nella richiesta o, nel caso in cui questa manchi, alla data in cui si effettua la verifica, a condizione che la stessa avvenga nei termini stabiliti per il rilascio del certificato o per la formazione del silenzio assenso (30 giorni dalla richiesta). Anche per la Cassa edile limpresa si considera in regola quando ha versato i contributi e gli accantonamenti dovuti, compresi quelli relativi allultimo mese per il quale scaduto lobbligo di versamento allatto della richiesta di certificazione. La norma dunque parrebbe lasciare al richiedente la facolt di determinare liberamente la data di accertamento della regolarit contributiva, elemento fondamentale, per esempio, nel caso dei lavori privati in edilizia, allorquando la ditta potrebbe legittimamente utilizzare il DURC regolare per ottenere SAL riguardanti lavori eseguiti in periodi antecedenti e ottenere cos disponibilit liquide da impiegare per i pagamenti correnti. Di norma per la condotta degli istituti previdenziali, con la sola eccezione dellINAIL la cui verifica di regolarit pressoch istantanea rendendo cos praticamente coincidenti i due momenti, quello della richiesta e quello della verifica, assolutamente difforme da quanto

previsto dalla norma: viene preteso il pagamento del dovuto fino anche al giorno precedente quello di verifica, circa 20-25 giorni dopo lavvenuta richiesta. I gi lunghi tempi di evasione del documento danno cos spesso luogo a fattispecie nelle quali lazienda, gi in urgenza di ricevere il saldo dei lavori eseguiti, si ritrova a dover ulteriormente anticipare mensilit contributive sopravvenienti con levidente aggravio di spese e disagi. E anticostituzionale oltretutto negare al contribuente il diritto di ottenere in qualsiasi momento la certificazione della sua regolarit contributiva anche retroattiva, al punto che dovrebbe essere prevista la facolt di poter liberamente retrodatare il DURC. Il DURC per le aziende senza dipendenti A nessuna delle finalit originarie sopraesposte corrisponde poi lestensione del DURC ai lavoratori autonomi: ci infatti in nessun modo favorisce la lotta al sommerso n combatte la concorrenza sleale, laddove esistono molti altri mezzi non invasivi di controllare e contrastare il fenomeno della eccessiva frammentazione delle partite iva e il proliferare dei rapporti di monocommittenza a dissimulazione di un rapporto di lavoro in realt subordinato. Il lavoratore autonomo inadempiente nei confronti degli enti previdenziali infatti non commette reato di appropriazione indebita n pu in alcun modo delinearsi una fattispecie di responsabilit solidale con eventuali ditte appaltanti o committenti. Il DURC in caso di contenzioso o rateazione In presenza di contenzioso amministrativo, il D.M. del 31/12/2007 prevede che la regolarit contributiva vada sempre dichiarata in presenza di istanza di rateizzazione per la quale lIstituto competente abbia espresso parere favorevole e in pendenza di contenzioso amministrativo e sino alla decisione dello stesso , a prescindere dalla fondatezza della motivazione dello stesso (Circ. Min. Lavoro n.5/2008), o sino alla decorrenza del termine assegnato per la decisione (silenzio-rigetto). Pare sia sfuggito allattenzione del legislatore che una previsione normativa di questo genere sia inevitabilmente destinata ad incrementare esponenzialmente il contenzioso in materia, consentendo a qualsiasi motivazione, anche pretestuosa ed infondata, di costituire mezzo valido e regolare per lottenimento del Durc!! I tempi di accettazione delle domande di rateazione con lemissione del relativo piano di ammortamento, sono pericolosamente lunghi e arrivano anche a 6-7 mesi, determinando cos un intervallo temporale allinterno del quale lemissione del Durc regolare nella sostanza rimesso alla bont danimo del funzionario addetto al controllo. Daltro canto le casse edili affidano la loro attivit di recupero crediti a legali che, oltre a non concedere alcun tipo di dilazione sul pagamento, aggiungono agli importi dovuti, correttamente incrementati degli interessi di legge, le loro spese ed onorari che arrivano talvolta ad ammontare al 15/20% del dovuto e divengono essi stessi condizione ostativa al rilascio del Durc!

Non appare dunque ulteriormente procrastinabile lesigenza di una revisione e di una razionalizzazione delle modalit di rateazione dellINPS e ancor pi delle casse edili che, avendo ottenuto in qualit di enti bilaterali, il diritto di veto sul documento di regolarit contributiva, sono adesso in dovere di gestire le proprie attivit di recupero crediti secondo canali pi trasparenti e controllabili a garanzia dei contribuenti. Il DURC di cantiere Il DURC rilasciato dallINPS e dallINAIL attesta la regolarit contributiva di unimpresa nel suo complesso e non gi con riferimento ad un singolo cantiere: ci determina non di rado , nellipotesi di subappalto, situazioni nelle quali anche limpresa principale rischia di vedersi sospeso il pagamento del SAL in caso di DURC irregolare del subappaltatore, anche se riferito a diverso cantiere per cui non sussiste alcuna responsabilit solidale al pagamento dei contributi dovuti per lavoratori diversi da quelli occupati nellopera interessata. In presenza di una situazione del genere, con riferimento a tutti gli appalti pubblici, il Ministero del Lavoro (Interpello Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali 20/02/2009, n. 15/2009) ha tuttavia ammesso la possibilit di discostarsi dai principi generali, ritenendo possibile una procedura di accertamento da parte del personale ispettivo dellINPS che sia finalizzata a rilasciare un verbale in cui si attesti la regolarit degli adempimenti contributivi nei confronti del solo personale utilizzato nel singolo appalto. Tale verbale potr quindi essere utilizzato ai fini del rilascio di una certificazione di regolarit contributiva riferita al singolo cantiere che permetter allimpresa in questione di ottenere il pagamento degli stati di avanzamento lavori. Si tratta di una procedura di flessibilit derivata del DURC senzaltro necessaria che meriterebbe di essere ulteriormente semplificata e soprattutto estesa anche ai lavori privati e alle altre tipologie di richiesta del DURC. Il DURC e i benefici normativi e contributivi La circolare n. 34 del 2008 del ministero del Lavoro affronta la problematica della normativa del Durc (Documento unico di regolarit contributiva) in rapporto alla concessione dei benefici contributivi e normativi: La disposizione crea non pochi perplessit laddove precisa che, in assenza dei requisiti per il rilascio del Durc, una volta effettuata la notifica dellinvito a regolarizzare allinteressato e trascorsi i 15 giorni previsti dall'articolo 7, comma 3, Dm 24 ottobre 2007, lIstituto potr ritenere irregolare lazienda e procedere al recupero delle somme indebitamente trattenute dal datore di lavoro, anche in caso di regolarizzazione oltre il citato termine. In sostanza la mancata regolarizzazione entro il termine dei 15 giorni comporta la totale decadenza dal diritto di godere dei benefici. La scelta del ministero induce a riflettere su quale sia, dunque, il rapporto esistente tra il beneficio normativo e contributivo e il Durc. O meglio se il Durc incida sull'esistenza stessa del beneficio, nel senso che il mancato rilascio del Durc relativamente a un periodo comporta la perdita definitiva del beneficio in quel determinato periodo. Si ritiene, invero, che la posizione ministeriale violi il principio di legalit e che il Durc, in quanto semplice

atto amministrativo, non possa incidere sulla insorgenza e sulla estinzione e/o decadenza dei benefici contributivi e previdenziali, i quali sorgono solo in virt di requisiti previsti ex lege. Ci nonostante, ad oggi, la condotta tenuta in merito dagli istituti previdenziale determina una situazione paradossale che culmina nella illegittima generazione di una raffica di note di rettifica che alimentano cos il repertorio di irregolarit ostative al rilascio del DURC! Il DURC rappresenta oggi indubbiamente un valido strumento di controllo, ma comporta, in particolar modo nellambito di settori, primo fra tutti quello edile, nei quali divenuto unesigenza quotidiana, un forte elemento di rigidit, talvolta persino paralizzante, per la gestione aziendale. Le distorsioni e le criticit che innegabilmente accompagnano lapplicazione della normativa in tema di regolarit contributiva rendono urgente lapplicazione di interventi correttivi, anche a conferma della politica economica anticrisi e di sostegno alla ripresa economica attuata dal Governo. Debhorah Di Rosa

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