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7. I modelli idrologici
7. I modelli idrologici
7. I modelli idrologici
Indice
Classificazione dei modelli matematici Il metodo razionale Modelli lineari: IUH, NASH Modelli ad area contribuente variabile: Zhao, ARNO, TOPMODEL Modelli differenziale distribuiti: TOPKAPI
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7. I modelli idrologici
M. Stocastici
M. Integrali Concentrati
M. Integrali Semi-distribuiti
M. Differenziali Distribuiti
7. I modelli idrologici
7. I modelli idrologici
Schema
Intero bacino
Versante
Cella elementare
Volume di controllo
7. I modelli idrologici
Output
Concettuali
Nellintento di riprodurre un output in base ad un input, si fanno delle assunzioni sul funzionamento del sistema. (Sono di solito modelli semi-distribuiti) La complessit del sistema viene rappresentata attraverso tutti i fenomeni fisici coinvoliti. Oltre a rappresentare la relazione inputoutput, sono riprodotte le relazioni interne fra le variabili. (Sono di solito modelli distribuiti)
Input
Output
Fisicamente Basati
Input
Output
7. I modelli idrologici
Deflussi (portata)
I modelli idrologici pi diffusi sono i modelli di trasformazione degli afflussi in deflussi, quelli cio che dato il valore di precipitazione nel tempo sono in grado di calcolare la portata nella sezione di chiusura di un bacino idrografico.
7. I modelli idrologici
Il metodo razionale
Proposto nel 1780 da Mulvaney, stato pensato per i piccoli bacini montani aventi le seguenti caratteristiche: - praticamente impermeabili - poco estesi Si basa su una semplici, anche se molto approssimativa, affermazione:
Q max = C I (tc ) A
dove
Q max
la portata massima uscente da un bacino idrografico un coefficiente di perdite lintensit di pioggia derivante dalle LSPP corrispondente al tempo di corrivazione larea del bacino
C I (tc )
7. I modelli idrologici
Il tempo di corrivazione
Sintende come tempo di corrivazione Tc, rispetto ad una determinata sezione di un corso dacqua, il tempo necessario affinch una particella dacqua possa giungere dai punti pi lontani del bacino fino alla sezione di chiusura defluendo in superficie.
Isocorrive
Tc = 12 h
7. I modelli idrologici
larea del bacino (Km) la pendenza media del bacino la pendenza media dellasta la lunghezza dellasta (km) laltezza media del bacino (m)
( A L )1/ 3 = 0.108
im
Hm
Ventura
Tc = 0.127
A im
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7. I modelli idrologici
Area Landamento altimetrico del bacino descritto dalla curva ipsografica: si ottiene riportando, in un diagramma cartesiano, dei punti le cui ordinate rappresentano la quota, riferita generalmente alla sezione di chiusura, e le ascisse indicano larea del bacino che si trova al di sopra di tale quota (o al di sotto). La differenza tra la quota del punto pi elevato dello spartiacque e quella della sezione di chiusura un parametro caratteristico del bacino che prende il nome di rilievo del bacino.
Quota
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7. I modelli idrologici
1 1 N H m = h dA = hi Ai AA A i =1 La linea tracciata in corrispondenza dellaltezza media coincide con la linea di compenso della curva ipsografica. Il rettangolo di base A ed altezza h ha area equivalente a quella sottesa dalla curva ispografica.
Quota
Hm
Area
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7. I modelli idrologici
I modelli lineari
I modelli afflussi-deflussi lineari hanno in comune lassunzione che esista una relazione lineare che lega linput (le precipitazioni) alloutput (la portata). Questa assunzione non vera in quanto esistono diversi processi idrologici nellambito della trasformazione degli afflussi in deflussi che non sono lineari il pi importante dei quali linfiltrazione. Lassunzione di linearit per pi realistica in quei casi in cui linfiltrazione nel suolo trascurabile, ossia in terreni impermeabili. In tutti gli altri casi per poter applicare modelli lineari possibile farlo a patto di non considerare lintero volume delle precipitazioni e dei deflussi, ma solo quella parte di essi che in relazione di linearit.
(ietogramma) tempo
Pioggia netta Parti degli afflussi e dei deflussi che possono essere assunte in relazione di linearit
Deflusso superficiale
(idrogramma)
tempo
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7. I modelli idrologici
7. I modelli idrologici
Pn F = a P Ia S
Fa = P I a Pn
Combinando le due equazioni sopra scritte
Ia P - Ia
Pn
Pn =
(P I a )2
P Ia + S
Idrologia e rischio idrologico
Fa S 15
7. I modelli idrologici
Pn
(P 0.2 S )2 =
P + 0 .8 S
Una volta noto S, questa una semplice relazione tra P (pioggia totale) e Pn (pioggia netta). Il coefficiente di immagazzinamento S dipende dal tipo di suolo e dalluso del suolo. Negli U.S.A. il Soil Conservation Service ha mappato lintero territorio per determinare S in funzione di un parametro indicato con CN, da cui il metodo prende il nome.
S=
1000 10 CN
E stato quindi fornita una tabella che in funzione del tipo di suolo da il valore di CN da utilizzare..
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7. I modelli idrologici
Pioggia netta
7. I modelli idrologici
Agricultural
64
75
82
85
89
92
94
95
30
55
70
77
39
61
74
80
77
85
90
92
72
81
88
91
93
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7. I modelli idrologici
t
(N.B.: la maniera corretta di rappresentalo sarebbe il delta di Dirach)
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7. I modelli idrologici
Per utilizzare la teoria dellidrogramma unitario bisogna supporre che il sistema bacino sottoposto a pioggia sia : causativo: il concetto implicito che la pioggia causa la portata; dinamico: retto da equazioni differenziali che ne rappresentano la dinamica; ma soprattutto Lineare: vale la sovrapposizione degli effetti (i coeff. di queste equazioni sono costanti); Stazionario: a 2 ingressi uguali sfasati di un certo intervallo di tempo corrispondono 2 uscite uguali sfasate dello stesso intervallo. Oss: I bacini idrografici naturali non rispondono a quasi nessuna di queste propriet. Solo quelli caratterizzati da pendenze molto alte e praticamente impermeabili (bacini montani) si avvicinano a queste condizioni.
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7. I modelli idrologici
I t I t
O t O t
I t
O t
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7. I modelli idrologici
O t
O(t ) = I ( ) u (t ) d
0
7. I modelli idrologici
dV = I O dt
V O
Bilancio di massa
V = kO
P Q
O(t ) = I ( )
0
IUH
(idrogramma) tempo
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7. I modelli idrologici
I V1 Vi
dVi = I i Oi dt Vi = kOi
Vn
tempo
t n 1 e ( t ) / k O(t ) = I ( ) k k ( n) 0
t
IUH
(idrogramma) tempo
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7. I modelli idrologici
7. I modelli idrologici
Area Satura
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7. I modelli idrologici
Il modello ZHAO
Il principio base del modello di ZHAO di riferirsi ad un bilancio di massa per uno dei cilindretti di suolo in cui pu pensarsi scomposto il bacino:
Wt + t = Wt + Pt ,t + t Rt ,t + t Dt ,t + t I t ,t + t ETtt , + t
Dove le lettere (in maiuscolo) hanno il solito significato. Per questo cilindretto, segundo un apporccio Dunniano, raggiunta la capacit massima del suolo di assorbire acqua w (minuscolo), tutta la precipitazione eventualmente caduta sul cilindretto forma direttamente deflusso superficiale (ruscellamento) R. Anche se ognuno dei cilindretti in cui possibile scomporre il bacino caratterizzato da una diversa w, possibile rapprensentare la loro distribuzione totale attraverso una unica funzione.
ET
R W D I
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Il modello ZHAO:
7. I modelli idrologici
wm
wm w
N cilindretti
ST
La funzione di distribuzione della capacit di assorbimento del suolo pu essere rappresentata come: b
w S 1 = 1 wm ST
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Il modello ZHAO:
7. I modelli idrologici
wm
P
0
ST
Questo significa che nella porzione di bacino dove P > w, avendo superato la capacit di assorbimento del terreno, si prodotto ruscellamento, mentre dove P < w, essendo la capacit di assorbimento del terreno sufficiente, lacqua rimasta contenuta nel suolo. Idrologia e rischio idrologico
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Il modello ZHAO:
Volendo rappresentare una successione di eventi: 1 w wm 2 w
7. I modelli idrologici
R P1
0 W
ET W
ST
ST
w P2 R
wm
4
ET
wm
W W 1 0
ST
ST
1 30
Il modello ZHAO:
7. I modelli idrologici
Wt + t = Wt + Pt ,t + t Rt ,t + t Dt ,t + t I t ,t + t ETtt , + t
w wm Rt, t+t
Wt+t
Pt, t+t
Wt 0
w S = 1 1 S wm T
1
ST
Limiti del modello: - Precipitazione distribuita uniformemente su tutto il bacino (risoluzione: divido in sottobacini pi piccoli) - I parametri del modello wmax e b non sono direttamente misurabili Idrologia e rischio idrologico
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7. I modelli idrologici
Precipitazione
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7. I modelli idrologici
Il modello TOPMODEL
Il TOPMODEL (Beven et al., 1979) il primo tentativo di rappresentare i fenomeni di trasformazione degli afflussi in deflussi, e soprattutto il processo dominante di formazione del deflusso superficiale, attraverso unapproccio fisicamente sensato. Tuttavia, come per il modello ZHAO, alla base del modello c una concettualizzazione del processo che comporta delle assunzioni e semplificazioni. Per questo motivo, pur essendo fisicamente interpretabile, il TOPMODEL non un modello fisicamente basato in senso rigoroso. Il concetto di base simile a quello del modello ZHAO: determinare larea contribuente variabile.Tutta la precipitazione caduta sulla porzione di bacino satura produce deflusso superficiale, tutta la precipitazione caduta sulla porzione di bacino insatura viene assorbita dal suolo. La derivazione dellarea satura per pi raffinata ed legata alle caratteristiche topografiche e del suolo del bacino.
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7. I modelli idrologici
L = spessore di suolo
W = Larghezza 34
7. I modelli idrologici
P = Precipitazione
As = Area Satura
P( A AS ) zi
Deflusso superf.
QS = P AS
Tavola dacqua
Deflusso ipodermico
QB = T (n) tan
Idrologia e rischio idrologico
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7. I modelli idrologici
dV = I O = P ( A AS ) QB dt
P( A AS )
Deflusso superf.
QS = P AS
V
Deflusso ipodermico
QB = T (n) tan
Idrologia e rischio idrologico
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7. I modelli idrologici
ks
k s ( z ) = k s ( 0) e f z
ks k
0 0
k ( ) = 0 , < 1 ~ ~ k ( ) = k s , = 1
L W
Q = ks i W L
Q = k s tan W L
7. I modelli idrologici
T (i ) = k s ( z )dz = k s (0)e f z dz =
zi zi
Si pu dimostrare che dal bilancio di massa si deriva la definizione dellindice topografico i,che da la forma alla tavola dacqua.
i = ln
ai T0 tan i
ai
Dove ai larea contribuente la cella i-sima divisa la larghezza del versante in quel punto
Ai ai = Wi
tan i
i-sima cella
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7. I modelli idrologici
1 zi = z (i ) f
Con unica incognita zi, profondit della tavola dacqua, in quanto dal bilancio deriva
z QB P ( A AS ) = A t
Questo equivale a pensare la tavola dacqua che si muove in alto ed in basso parallelamente a se stessa in funzione di come cresce o diminuisce il volume dacqua contenuto nel suolo.
as
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7. I modelli idrologici
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7. I modelli idrologici
7. I modelli idrologici
Il modello TOPKAPI
Un altro esempio di modello fisicamente basato il TOPKAPI, TOPographic Kinematic APproximation and Integration. Il TOPKAPI un ottimo esempio di compromesso tra il tentativo di rappresentare i fenomeni in maniera fiiscamente basata e luso parsimonioso di parametri.
1. 2. 3. 4.
5.
Breve storia Metodologia e Struttura Assunzioni base Formulazione teorica componente Suolo componente Superficie componente Canale modulo della EvapoTranspirazione modulo Accumulo/Fusione Neve Applicazioni
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7. I modelli idrologici
Breve storia
1996 prof. Ezio TODINI: formulazione teorica del modello nella versione distribuita e aggregata 1996-1998 prof. Ezio TODINI e ing. Lucia CIARAPICA: prima versione del programma (F77) nella versione distribuita e aggregata; applicazione a due bacini sperimentali del Can Villa (E) e del Reno (I) 1998-2000 prof. Ezio TODINI e ing. Zhiyu LIU: revisione del programma (F77), risoluzione analitica approssimata dellequazione di serbatoio non lineare, risoluzione con il metodo delle linee caratteristiche; applicazione a diversi bacini italiani (Arno, Reno, Magra) e stranieri (Xixian (China)) 2001-2004 prof. Ezio TODINI e ing. Mario MARTINA: revisione e ristrutturazione del programma (F77); applicazione a diversi bacini italiani e stranieri a diverse scale (Maimai 3.8 ha, Mekong 500000 kmq) 2005 oggi prof. Ezion TODINI e ing. Cinzia MAZZETTI: correzione del metodo di propagazione della portata nel suolo e di diversi metodi numerici utilizzati. Ristrutturazione del programma (F77).
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7. I modelli idrologici
Metodologia e Struttura
Modello della cella elementare
ET
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7. I modelli idrologici
Metodologia e Struttura
Modello della cella elementare
ET
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Fenomeni rappresentati
(Cella elementare)
Modello della cella elementare
7. I modelli idrologici
Evapotranspirazione Accumulo/Fusione Neve Deflusso Superficiale Infiltrazione Deflusso ipodermico Percolazione in falda Deflusso di falda
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Fenomeni rappresentati
(Componente fiume)
P
Modello del fiume
7. I modelli idrologici
ET
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Fenomeni rappresentati
(Componente fiume)
7. I modelli idrologici
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7. I modelli idrologici
Fenomeni rappresentati
Evapotranspirazione Accumulo/Fusione Neve Deflusso Superficiale Infiltrazione Deflusso ipodermico Percolazione in falda Deflusso di falda Propagazione della portata
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7. I modelli idrologici
Assunzioni
1. 2. 3. 4. 5. La precipitazione costante sul dominio di integrazione (singola cella) La pendenza della tavola dacqua coincide con la pendenza topografica (approssimazione per londa cinematica) La conduttivit idraulica a saturazione costante con la profondit La trasmissivit idraulica espressa in funzione del contenuto medio dacqua nel suolo Tutta la precipitazione si infiltra nel suolo fino alla completa saturazione (Meccanismo di Dunne)
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Principio di funzionamento
(Cella elementare)
7. I modelli idrologici
ET
Qo
Qs
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Principio di funzionamento
(Rete di drenaggio)
7. I modelli idrologici
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7. I modelli idrologici
Struttura
Precipitazione Temperatura
Componente Neve
Componente ET
T O P K A P I
Componente Suolo
Componente Superficie
Componente Fiume
Portata
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7. I modelli idrologici
Componente Suolo
~ q + =r ( s r )L t x ~ q = tan ( )k L s
Eq. Bilancio di massa Eq. Moto
= (s r )L
~
C=
sostituendo
(s r ) L
Lk s tan ( )
(C ) =r t x
integrando su X
dVs Cs X = rX s s Vs s dt X W
Idrologia e rischio idrologico
dy = a by c dt
Eq. Serbatoio Non Lineare
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7. I modelli idrologici
Componente Superficie
q ho = e o t x 1 5 1 qo = (tan ) 2 ho 3 no
Eq. Bilancio di massa Eq. Moto
sostituendo
tan( ) C= ns
ho t
integrando su X
= eo
(Co ho o )
dVo Co X = eX o o Vo s dt X W
Idrologia e rischio idrologico
dy = a by c dt
Eq. Serbatoio Non Lineare
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7. I modelli idrologici
Componente Fiume
sostituendo
q hc = rc c t x 1 1 5 qc = s0 2 hc 3 nc
s0 2 C= nc
hc (Cc hc ) = rc t x
c
integrando su X
dVc C X = rc X cc c Vc c dt X W
Idrologia e rischio idrologico
dy c = a by dt
Eq. Serbatoio Non Lineare
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7. I modelli idrologici
Parametri principali
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7. I modelli idrologici
Dati necessari
D.T.M Quota Pendenza
Spessore del suolo Conduttivit idraulica Contenuto dacqua a saturazione Contenuto dacqua residuo
Coefficiente di rugosit
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7. I modelli idrologici
Applicazioni
View Esempio
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