L’Aula Verde
Lo spazio è stato ideato in quanto struttura in grado di contribuire ad una buona Educazione
Ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità degli apprendimenti nel settore della
Biologia Vegetale.
Da anni le indagini comparative internazionali sul rendimento scolastico nelle scienze mettono in
evidenza, per l’Italia, livelli di apprendimento assolutamente insoddisfacenti rispetto ai paesi con
sviluppo socio-economico simile. A questi corrisponde puntualmente un atteggiamento di scarso
interesse verso le scienze e un calo di iscrizioni ai corsi di laurea dedicati alle scienze di base. Le
ragioni di tutto questo sono varie, ma alcune sono indubbiamente legate alla didattica:
• metodi di insegnamento che non avvicinano i ragazzi all’indagine sperimentale e alla
progettazione, indispensabili non solo per promuovere una reale concettualizzazione, ma
anche per motivare i giovani all’apprendimento scientifico attraverso il gusto della scoperta
e la risoluzione di problemi;
• uso limitato e non sistematico della pratica di laboratorio che favorisce lo sviluppo delle
capacità di osservare, manipolare, riflettere;
• ricorso ad una gamma limitata di strumenti didattici, spesso il solo libro di testo.
Una condizione (ovviamente non la sola) per garantire che l’approccio sperimentale si possa
realmente affermare è che esistano e siano praticabili dentro e fuori dalla scuola spazi fisici,
infrastrutture e attrezzature che possano consentire e sviluppare a tutti i livelli di scolarità la pratica
sperimentale.
In questo senso l’AULA VERDE rappresenta una risorsa di grande rilievo, da valorizzare e
potenziare perché diventi un riferimento sempre più presente nei percorsi didattici di biologia
vegetale rivolti ai ragazzi dell’Istituto.
Le piante presenti in questo spazio o in esso coltivabili costituiscono un eccellente materiale di
studio, facile da reperire, per condurre esperienze concrete di cui i ragazzi hanno bisogno per
ancorare le conoscenze all’esperienza.
La pedagogia sottolinea da anni a gran voce che i ragazzi fino a 14-15 anni sono ancorati al
pensiero concreto e all’esperienza, dunque è fondamentale un’impostazione di tipo operativo per un
apprendimento efficace e motivante. Le piante soddisfano a tutte queste richieste. Sono lì pronte per
essere osservate, descritte, studiate. Si possono vedere varie gemme a diversi stadi di sviluppo,
aprirle osservarle, riordinarle, secondo il grado di crescita, scoprire che esistono gemme che danno
fiori e gemme che danno foglie; si possono osservare e descrivere vari tipi di radici, per scoprire che
possiamo raggrupparle in categorie ben precise; così pure le foglie, i fiori, i frutti…… Lo studio
delle forme è indispensabile, perché se affrontato in modo sperimentale può essere determinante fin
dalla scuola dell’Infanzia per sviluppare la capacità di osservare e descrivere, ma sicuramente anche
per sviluppare un adeguato linguaggio specifico e, soprattutto, per affrontare uno dei temi portanti
della biologia: la varietà dei viventi.
Nell’Aula Verde è possibile fin dalla Scuola dell’Infanzia coltivare piante comuni: la zucca, il
fagiolo, il baccello, il grano, il granturco e osservarne l’intero ciclo vitale: dalla semina, alla pianta
e, quindi, al seme e comprendere, davvero, il perché le piante sono esseri viventi.
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