Il Vetro
Relazione di : Ing. Marco Cugno Ing. Stefano Chiarenza
Sommario
La Produzione del Vetro Caratteristiche meccaniche La trasmissione del calore Tipologie di Vetro I vetri speciali Riciclaggio
il vetro un materiale solido amorfo, solitamente prodottosi quando un adatto materiale viscoso viene solidificato rapidamente, in modo tale che non abbia il tempo di formare una regolare struttura cristallina.
Struttura cristallina
Struttura vetrosa
la struttura in presenza del modificatore Na+. I modificatori sono in genere la principale causa della fragilit dei vetri.
In rosso si vede la fase liquida, in nero la cristallina che si genera alla temperatura di fusione Tm e in arancio la fase liquida metastabile di liquido sotto raffreddato In blu abbiamo diverse fasi vetrose che si generano alle temperature di transizione vetrose Tg, dipendenti dalla velocit di raffreddamento
Vetro
Fase intermedia
Cristallo
Saccottino
Monocristallo
Multicristalli
Vetro
SiO2 Al2O3 Fe2O3+TiO2 CaO MgO PbO Na2O K2O SO3 F B2O3 BaO
59,68 2,5 - 4 0,03 0,08 0 - 3,6 0 - 1,6 0 - 15 7,95 6-8 0 - 0,6 0,14
Fondenti
Il quarzo fonde a circa 1700C Aggiungendo: NaO
K2CO3
1700 C
800 C La temperatura di fusione scende a 800C ed allunga lintervallo di di solidificazione quindi il tempo di lavorazione
Stabilizzanti
Il vetro silico-sodico o silico-potassico non stabile; basta l'umidit atmosferica per rovinarne la superficie. In acqua, questi vetri sono perfettamente solubili e sono usati oggi come detersivi per lavastoviglie.
ZnO
Al2O3 B2O3
CaO
MgO PbO
BaO
Affinanti
1700 C
Nei moderni forni continui l'affinante principale sono solfati associati a piccole quantit di composti riducenti (carbone, loppa d'altoforno, ...). Questi composti si decompongono ad alta temperatura (oltre 1200C) liberando bolle di ossigeno che, risalendo nel fuso, assorbono le bollicine che incontrano fino a raggiungere la superficie. Attraversando le stratificazioni di vetro a diversa densit, le bolle svolgono anche una azione di omogeneizzazione del fuso.
1200 C
800 C
Decoloranti
Fe e Cr sono sempre presenti anche se in piccolissima quantit Il vetro, cos ottenuto, non ancora il vetro puro trasparente ed incolore o colorato
Principio Fisico
sovrapposizione di un colore complementare che annulla quello ad esempio del ferro
Principio Chimico
chimico ossidazione o riduzione dellelemento colorante
Oggi si utilizza una miscela di elementi come il selenio, il cobalto e terre rare che, dosate singolarmente, danno un risultato pi completo e stabile
I Coloranti Ionici
Elemento
Ossido di cobalto Ossido rame Manganese Cobalto Manganese Ferro Zolfo Ferro
Ossidato
Blu Acquamarina Viola Ametista nero Giallo
Ridotto
Blu Verde Ametista nero Verde-Blu Giallo Ambra
I Coloranti Colloidali
Elemento
Zolfo-Cadmio Zolfo-Cadmio-Selenio Rame Oro Argento
Ossidato
Ridotto
Giallo Rosso Rosso rubino Rosso rubino Giallo
Caratteristiche meccaniche
Caratteristiche meccaniche
Densit: 2.5 kg/dm3 Coeff. Di Poisson: 0.23 Durezza: 6.5 scala Mohs Modulo elastico: 750000 kg/cm2 Coeff. di dilatazione Termica : 9x10-6 Carico di Rottura a Trazione: 400 kg/dm3 Carico di Rottura a Compressione: 10000 kg/dm3 Carico di Rottura a Flessione: 400 kg/dm3 Conducibilt termica: 1 kcal/hmC
Caratteristiche meccaniche
Caratteristiche meccaniche
12 milioni di edifici
l88% contiene abitazioni il 94% di queste abitazioni dotato di impianti di riscaldamento Questi impianti consumano il 13,2% dellenergia consumata in Italia
Il vetro il migliore materiale che possiamo utilizzare per far entrare la radiazione solare nella misura pi adatta per ottenere un ambiente confortevole.
Luce incidente
Luce trasmessa
Radiazione riflessa
Vetro monolitico
5.7 W/m2k
2.8 W/m2k
1.8 W/m2k
Il vetro chiamato a confrontarsi con i flussi di calore invernali, dallinterno degli ambienti riscaldati verso lesterno. Il vetro sempre il punto debole di una facciata in termini di isolamento termico. Il calore si disperde allesterno attraverso le vetrate per: Conduzione termica Convezione termica Irraggiamento termico
Le vetrate isolanti non diminuiscono il calore disperso per irraggiamento dallambiente riscaldato. La radiazione viene dispersa attraverso unonda elettromagnetica nel lontano infrarosso.
legge di Wien: gli oggetti interni emettono a loro volta una radiazione termica nel campo dellinfrarosso lontano
Le vetrate con rivestimenti magnetronici o pirolitici basso emissivi sono in grado di ridurre fortemente le perdite di calore per irraggiamento. I rivestimenti neutri applicati alle lastre
Coating
Depositi di argento e ossido di stagno per ridurre lemissivit e migliorare le prestazioni di isolamento termico Depositi di ossidi metallici per aumentare la riflessione della radiazione solare e migliorare le prestazioni di controllo solare Depositi a base di biossido di titanio per creare vetrate autopulenti e ridurre la necessit di manutenzione attraverso.
Magnetronici
Si possono applicare strati metallici la cui ossidazione si completa in successivi trattamenti termici (tempra) Si creano superfici con emissivit estremamente ridotta 2% Si creano superfici che riflettono la radiazione solare infrarossa
Migliorare il comfort
Comfort Acustico
Informazioni sullacustica
Decibel e frequenza La soglia di udibilit dellorecchio umano fissata a 0 decibels (dB), mentre 120 dB corrispondono ad un livello sonoro in corrispondenza del quale il rumore genera dolore fisico.
120dB dolore
0dB udibile
L'indice di attenuazione acustica si misura secondo la norma EN ISO 140 Per il calcolo delle caratteristiche di un elemento prevista la possibilit di effettuare 16 misurazioni per le frequenze comprese tra 50 e 100 Hz e tra 3150 e 5000 Hz.
L'isolamento acustico ottenuto grazie alla costruzione definito da un indice che rappresenta la differenza tra il rumore interno e quello esterno.
R
Utilizzando particolari coefficienti di correzione in funzione della sorgente del rumore.
C & Ctr
La Produzione
Esistono molte versioni: Da 6,5 a 16,8 mm Lastre fino a 40 dB Vetrate isolanti fino a 50 dB Le prestazioni sono sempre misurate e certificate
Tipi di Vetro
Il quarzo fuso (vetro di silice) una sostanza vitrea ad altissima temperatura di fusione(oltre 1700C).
Il silicato sodico (vetro solubile) un prodotto trasparente, facilmente solubile nell'acqua, che trova larga applicazione in molte industrie. (detersivo per lavastoviglie,produzione di pietre d'arte artificiali; intonaci, colori murali, per colori da stamperie, nella fabbricazione di adesivi, di smalti, di fiammiferi)
Il vetro silico-sodico-calcico (vetro comune), appartiene la pi vasta produzione vetraria come le lastre per edilizia, arredamento e auto, le bottiglie, il vetro da tavola.
I VETRI BOROSILICATI sono vetri di elevata resistenza chimica (per questo detti neutri). usati per la fabbricazione di contenitori per medicinali (flaconi e fiale), per apparecchiature da laboratorio chimico, per inertizzare le scorie radioattive, ecc. Per le loro propriet (modesta dilatazione termica) sono resistenti al calore e trovano numerosi impieghi per manufatti da forno.
I VETRI AL PIOMBO trasparenti che per la loro elevata qualit imitano il cristallo di rocca naturale. Esigono materie prime di grande purezza e sono caratterizzati da una grande lucentezza (elevato indice di rifrazione). Sono usati nel settore artistico, da tavola e nella realizzazione di schermature per proteggere da radiazioni ionizzanti.
I VETRI
Vantaggi
Comportamento lineare a compressione. Altissima resistenza a compressione Basso valore di dilatazione termica ed elettrica Scarsa conduttivit termica Totale inerzia chimica Impermeabilit a liquidi e gas Sterilizzabilit perfetta Inalterabilit nel tempo Possibilit di riciclo infinite volte
Svantaggi
Materiale fragile Alto punto di fusione del vetro puro Bassa lavorabilit alle basse temperature
la miscela vetrificabile che viene convogliata, mediante nastri trasportatori, nel forno fusorio, all'interno del quale la temperatura raggiunge i 1550 C
A 1100C il vetro fuso cola dal forno su di un bagno di stagno fuso. Il vetro galleggia sulla superficie liquida e piana e viene tirato sino a divenire un nastro a facce parallele. Sui bordi del nastro le ruote dentate (toprolls) distendono o retraggono il vetro lateralmente, per ottenere lo spessore desiderato. Gli spessori ottenuti sono compresi tra 1,1 e 19 mm.
Deposto a 600C sui rulli di un tunnel di raffreddamento, lungo 100 metri, il nastro di vetro si raffredda sotto controllo fino alla temperatura ambiente. Il nastro di vetro acquista intorno ai 500C le propriet di un solido perfettamente elastico.
Raffreddato all'aria libera, il nastro di vetro controllato e, successivamente, tagliato in lastre dalla dimensione massima di 6x3,21m, con taglio dei bordi longitudinali. Gli elementi sono successivamente posizionati verticalmente su dei cavalletti per mezzo di elevatori a ventosa.
La Produzione
Le materie prime, contenute in silos, vengono opportunamente dosate, miscelate ed immesse nel forno fusorio per mezzo di nastri trasportatori.
La Produzione
Il forno, costruito in materiale refrattario in grado di resistere per anni alle elevate temperature di fusione (1.600C). Il liquido fuso in uscita dal forno, entra in canali di condizionamento termico e, raggiunta l'opportuna viscosit, viene "tagliato" in gocce di dimensione e peso proporzionale all'oggetto che si vuole realizzare. La goccia di vetro incandescente (1.200C circa) giunge, per caduta verticale guidata, allo stampo della macchina formatrice.
La Produzione
Il processo tradizionale di "formatura" di un contenitore con il procedimento "soffio-soffio" ha trovato le sue evoluzioni nel processo "presso-soffio. Queste nuove tecnologie consentono di ottenere contenitori pi leggeri con migliori prestazioni meccaniche.
La Produzione
Alla formatura segue la fase di "ricottura", procedimento che consente di eliminare le tensioni del vetro mediate riscaldamento preliminare e successivo raffreddamento graduale dell'oggetto fino a raggiungere la temperatura ambiente. Dopo l'avvenuta formatura il contenitore infatti sottoposto a fortissime tensioni poich la superficie esterna, a contatto della temperatura ambiente, tende a raffreddarsi pi velocemente della superficie interna.
La Produzione
Lane
Produzione delle fibre: La trasformazione del vetro fuso in fibre avviene mediante il passaggio attraverso i fori di una coppa rotante. Dopo un primo stiramento meccanico orizzontale dovuto alla forza centrifuga, le fibre sono tirate verticalmente sotto l'azione termica e meccanica di un fluido.
La Produzione
Realizzazione dei prodotti: Dopo il fibraggio, le fibre vengono apprettate con particolari resine e convogliate su nastri trasportatori. Vengono poi passate in stufa ad aria calda, alla temperatura di circa 250C, dove avviene la polimerizzazione delle resine. La velocit di marcia dei nastri trasportatori ed il loro distanziamento regolabile all'interno della stufa permettono di definire la densit e lo spessore dei manufatti.
La Produzione
Filati
Il vetro prodotto in un forno speciale a circa 1.550 C (vetro E) con materie prime di qualit scelte con cura. All'uscita dal forno, il vetro ad alte temperature va ad alimentare filiere in lega di platino. La maggior parte dei prodotti si basa su vetro di tipo E; tuttavia vengono utilizzati anche altri tipi di vetro, come il vetro R (alto rendimento meccanico), il vetro D (alto rendimento dielettrico), il vetro AR (resistente agli alcali e alla corrosione).
La Produzione
Il vetro E il pioniere
Dal 1930 il filato di vetro considerato uno dei materiali del futuro grazie alle sue caratteristiche dielettriche (viene utilizzato per isolare i conduttori elettrici alle alte temperature) queste caratteristiche hanno determinato limpiego industriale su vasta scala del filato di vetro di tipo E, da solo o in combinazione con resine sintetiche o verniciate. Il vetro E il pi usato, sia nellindustria tessile sia nei materiali compositi, dove rappresenta il 90% dei materiali rinforzati utilizzati.
La Produzione
La Produzione
La Produzione
Il vetro C
usato per la produzione di mats di vetro resistenti alla corrosione (rivestimenti esterni anticorrosione per tubature o tubi compositi).
La Produzione
La Produzione
C Dati Fisici Punto di lavorabilit Punto di rammollimento Punto di ricottura Punto di tensione Coeff. di dilatazione (a x10-7) Densit g/cc Indice di rifrazione Resistivit di volume (espressa T = 250C) in log. alla 1150 770 545 515 50C-1 2,34 1,49 6,9 ohm/cm
Composizione Chimica SiO2 B2O3 A12O3 Na2O K2O CaO BaO 73 % 11,2 % 6,8 % 6,5 % 1,2 % 1,2 % < 0,2 %
Per taluni farmaci richiesto anche l'assorbimento selettivo delle radiazioni luminose (vetro giallo). Di seguito le caratteristiche chimiche e fisiche dei tubi di vetro borosilicati bianchi e ambra:
La Produzione
Dati Fisici Punto di lavorabilit Punto di rammollimento Punto di ricottura Punto di tensione Coeff. di dilatazione (a x10 -7) Densit g/cc Indice di rifrazione Resistivit di volume (espressa in T = 250C) log. alla
Composizione Chimica SiO2 B2O3 A12O3 Na2O K2O CaO BaO Fe2O3 TiO2 70,2 % 10,5 % 5,8 % 5,8 % 1,3 % <1,0 % < 2,0 % 1 3
La Produzione
La fusione della miscela vetrificabile avviene in bacini di fusione a temperature molto elevate (> 1600C), con il ricorso alla ossicombustione e con l'impiego di "Booster" elettrici. Il vetro fuso successivamente sottoposto ad operazioni di affinaggio e di condizionamento prima di giungere al processo di formatura vera e propria, la quale avviene nell'impianto "Danner" che presenta un mandrino rotante in una muffola di formatura, termicamente controllata.
La Produzione
Il flusso di vetro, in uscita dal canale di distribuzione del forno deve avere temperatura e viscosit predeterminate e costanti, affinch il vetro possa scorrere regolarmente verso la parte pi bassa di un mandrino ruotante, dove un soffio costante d'aria produce la formatura del tubo. Il tubo incandescente, ma gi formato e di adeguata consistenza, "tirato" da una macchina installata a qualche decina di metri (50 - 100 m) di distanza dalla muffola di formatura, sostenuto e guidato da rulli di grafite, fino alla macchina di tiro e taglio. In un tale sistema, a fronte di una velocit costante della macchina tiratrice, un aumento di aria produrr tubi di diametro maggiore e di minor spessore, mentre un aumento della velocit della macchina tiratrice con aria costante produrr tubi di minor diametro e di maggiore spessore. In definitiva con la combinazione di questi due parametri pu essere prodotta una infinita gamma di diametri e spessori.
I principali tipi di molatura consistono nella: sfilettatura: eliminazione meccanica o manuale del filo o degli spigoli taglienti al bordo delle
lastre
molatura a filo greggio: abrasione dei bordi di una lastra ottenuta con nastri o mole di
pietra, di carborundum o diamantate, di grana piuttosto grossolana per eliminare le irregolarit del taglio
molatura a filo lucido industriale: ottenuto dalla molatura del bordo delle lastre con
mole di adeguata finezza, senza successive lavorazioni. L'aspetto semiopaco, ma il bordo ha una buona finitura.
molatura a smussi e a bisello: lavorazione dei bordi di una lastra che, essendo eseguita
con un angolo qualunque inferiore ai 90 rispetto alla superficie della lastra, interessa, oltre che il bordo, la stessa superficie. Lavorazione molto delicata e appariscente, viene ancora oggi usata per prodotti di pregio nell'arredamento di interni.
Le decorazioni possono essere realizzate attraverso i seguenti procedimenti: satinatura: decorazioni all'acido con le quali si possono ottenere effetti di luce diffusa o
parziale, di opacizzazione della lastra, come pure incisioni, pi o meno profonde;
givrettatura: eseguita per strappo di particelle da una superficie di una lastra (ormai in
disuso);
serigrafia: usato per la riproduzione con vernici e smalti su lastre piane o curvate, disegni,
scritte, decorazioni a scopo artistico o funzionale con l'uso di telai e appropriata tecnica. Pu essere stabilizzata con ulteriore trattamento termico;
Trattamenti Particolari:
Curvatura La curvatura o bombatura delle lastre, adottata nel campo dell'edilizia e dell'arredamento, si ottiene mediante un processo di fabbricazione complesso che implica una attenta precisione delle misure sia nella realizzazione della lastra che del telaio di contenimento. Infatti la lastra di vetro verr tagliata con le dimensioni dello sviluppo che assumer una volta curvata. Argentatura Trattamento di deposito su una superficie del vetro, di argento metallico (per precipitazione di nitrato d'argento) al fine di renderla perfettamente riflettente (a specchio). La protezione della superficie si ottiene mediante successiva verniciatura finale
La decorazione (anche serigrafia) viene effettuata con un processo, mediante applicazione dei colori, fino ad un massimo di 8. Applicato il colore si procede ad una cottura in forno a temperature dai 200 ai 600. La decorazione pu realizzarsi mediante:
La tampografia un procedimento tecnico che utilizza tamponi flessibili per trasferire un film di inchiostro da una piastra incisa (clich) direttamente sulla superficie di un oggetto, qualunque. La verniciatura consiste nell'applicare un rivestimento liquido di tipo organico o polveri di ossidi inorganici agli oggetti in vetro. La sabbiatura consiste nell'erosione superficiale del vetro, effettuata esponendo l'oggetto, od una parte di esso, ad un getto di sabbia di opportuna calibratura, ottenendo cos un aspetto semitrasparente e ruvido al tatto. La satinatura ottiene un aspetto simile al precedente (sabbiatura), ma meno rugoso, esponendo il vetro all'azione erosiva dell'acido fluoridrico o acido cloridrico
Vetri speciali
La Produzione
LO STRATIFICATO
Nel 1909 un chimico francese, Edouard Benedictus, invent il vetro stratificato, al quale diede il nome di TRIPLEX. Questo procedimento, che consiste nell'inserire tra due o pi lastre di vetro un foglio di plastica (il polivinilbutirrale), conferisce al vetro particolari caratteristiche di sicurezza. Se in caso di urto il vetro dovesse rompersi, il foglio di plastica trattiene i frammenti di vetro. E' utilizzato per la fabbricazione di parabrezza delle automobili e nell'edilizia.
La Produzione
La Produzione
Sviluppo di prodotti stratificati per: Incrementare le prestazioni acustiche Aggiungere caratteristiche di sicurezza Proteggere dal fuoco
La Produzione
Mattoni in vetro
Il mattone in vetro utilizzato per l'edilizia tradizionale (coperture, pavimentazioni, strutture verticali) con scopi prevalentemente funzionali (illuminazione di ambienti con poca luce, necessit di isolamento termico e/o acustico) e per l'arredamento di interni ed esterni con scopi prevalentemente decorativi. Il mattone in vetro infatti, oltre a possedere una resistenza meccanica simile a quella di un mattone, consente, grazie alla sua trasparenza, di risolvere i problemi di luce di molti ambienti.
.La Produzione
La Produzione
Le strutture in mattone di vetro, tenuto conto che il vetro per sua stessa natura tende a rompersi rapidamente se sottoposto a shock termico, consentono un buon livello di sicurezza. Esse, infatti, oppongono una barriera al fuoco sufficientemente valida, Finalit dei controlli quella di verificare nel tempo la stabilit del pannello e la sua tenuta all'isolamento termico. I risultati mostrano una elevata resistenza la calore di questo tipo di prodotto.
Il Vetro Autopulente
- Rimuovere o decomporre lo sporco organico - Ridurre laderenza dello sporco sulla superficie del vetro - Ridurre la frequenza di lavaggio - Respingere lacqua piovana per avere una maggiore visibilit
EFFETTO FOTOCATALITICO
Il rivestimento riflette la radiazione solare UV provocando la decomposizione dello sporco organico sulla superficie del vetro.
EFFETTO IDROFILO:
Il rivestimento crea una superficie perfettamente liscia che attira lacqua, che forma una pellicola sottile sulla superficie del vetro. Lo scorrimento a gocce viene ridotto
Vetro comune
Vetro autopulente
In termini di vetri resistenti al fuoco, essi possono essere divisi in due categorie principali sulla base di due criteri di prova:
Vetri resistenti al fuoco senza isolamento, i quali soddisfano al requisito di stabilit/tenuta per un certo periodo di tempo, ma non raggiungono i 30 minuti di resistenza secondo il criterio dellisolamento. Vetri resistenti al fuoco con isolamento che soddisfano il test sia per quel che riguarda lintegrit che per quel che riguarda lisolamento per un periodo di tempo ben precisato, non inferiore ai 30 minuti.
Il concetto di sicurezza
nel campo delle applicazioni vetrarie comprende principalmente due ambiti, generalmente descritti tramite questunico termine: la sicurezza nei confronti delle azioni accidentali (urti, cadute, rotture spontanee improvvise) e la protezione da azioni volontarie di terzi (lancio di oggetti, azione di scasso, utilizzo di armi da fuoco, ecc.).
Prima lesplosione
Dopo lesplosione
Vetri antiproiettile
Utilizzando spessori maggiori e film di PVB. I vari vetri sono sottoposti a trattamenti termici e acquisiscono cos le caratteristiche di vetro antiproiettile.
44 Remington Magnum. Proiettile di tipo blindato ordinario
Porta ad un anta. Vetro antiproiettile antischeggia APS/C secondo UNI 9187. Porta ad anta. Vetro antiproiettile antischeggia APS/D secondo UNI 9187
C 1550 kJ D E
2000 kJ
3300 kJ
Il Riciclaggio
RACCOLTA MONOMATERIALE CON CAMPANA Analisi merceologica e scarti della fase di selezione 100 kg
VETRO
scarto Metalli
(Elettrocalam.,Corr. indotte)
0,9 kg
0,3 kg
Impianto di trattamento
1,9 kg
0,9 kg
3,0 kg
2,85 kg
TOTALE SCARTI
5,8 kg
4,05 kg
trattamento
rottame grezzo
Vetreria
Campana vetro e metallo Porta a porta vetro e metallo Contenitore stradale per vetro, metallo e plastica
4,45%
12%
7,55%
92%
9,90%
28,60%
18,70%
79%
27,20%
52,80%
25,60%
65%
2004
2005
14 %
t.
Simbolo di modernit architettonica fin dal XIX secolo, il vetro oggi un materiale "high tech", funzionale e raffinato, che offre la possibilit di sfruttare a pieno o discretamente le proprie qualit di trasparenza.
Il controllo solare
Con Rivestimenti si arriva con facilit a valori di isolamento termico elevatissimo Emissivit=0,04
La Produzione
Elevato isolamento termico su vetro a basso tenore di ferro Trasparenza e qualit da vetro extrachiaro Controllo solare migliorato Emissivit = 0,03