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Mensile dinchiesta
euro 1,00
Lintervista / 1 Mongelli
Amministrative
2012
Le nostre inchieste
Camillo Brioschi
Sumirago
Cassano M.
Aldo Morniroli
Cardano al C.
Mario Aspesi
Mauro Cerutti
Ferno
Lintervista / 2 Dionigi
Poretti a pag. 18 e 19
Un ateneo di qualit
Aperta nel 1998 in una citt, Varese, che storicamente aveva da sempre dovuto mandare i suoi figli a studiare a Milano, se li voleva dottori, lUniversit dellInsubria ha visto un numero sempre crescente di laureati: dai 269 del primo anno (studenti trasferiti che avevano gi iniziato altrove il percorso di studio), ai 1.515 del 2011.
Lozza, segue a pag. 14
ilVaresino.ZIP
Commissione UE - previsioni 2012
la crescita -1,3 Italia Germania Irlanda Francia Bulgaria Polonia Svezia +0,6 +0,5 +0,4 +1,4 +2,5 +0,7 l'inflazione +2,9 +1,9 +1,6 +2,2 +3,0 +3,5 +0,9
ANSA-CENTIMETRI
COPYRIGHT2012 il VARESINO
Fantapolitica
La situazione in Provincia
IMPRESE ATTIVE
64.304
Fonte: CCIAA Varese
52,8%
le societ individuali
-3,9%
il calo sul 2010 delle societ di persone (circa 14.600 unit a fine 2011)
Provincia di Varese
+4,6%
I DATI DELL'INDAGINE
Effettuata su 8.400 imprese attive in provincia Attivo dichiarato (fine 2010) Utile netto complessivo
+3,7%
Lombardia
35 mld di euro
2,13
2005
1,78
2010
2,7 mld
2005
oltre 4 mld
2010
delle condizioni di mercato si evincono da diversi indici. Si riducono il tasso di redditivit dellattivo (il Roa medio passa dal 6% al 4,7%) e, sebbene in misura pi limitata, il tasso di rotazione del capitale investito. La gestione finanziaria, nonostante la crisi, si confrontata con tassi di mercato ai minimi storici: ci ha consenti-
to alle imprese di contenere entro limiti accettabili sia il tasso passivo medio sui finanziamenti (7,5% nel 2005; 5,9% nel 2010), sia lincidenza degli oneri finanziari sul fatturato (2,4% nel 2010).
Andrea Uselli
Professore aggregato di Finanza aziendale, Facolt di Economia dellUniversit degli Studi dellInsubria
Fiducia degli investitori: Siamo diventati verso le banche analfabeti finanziari: a meno di zero meritiamo la Quaresima
Andrea Uselli
Alzi la mano chi, un anno fa, sarebbe stato in grado di definire con precisione lo spread BTP/Bund. Ora, invece, alzi la mano chi non ne ha mai sentito parlare. Siamo convinti che, in entrambi i casi, le mani alzate siano state poco numerose. Grazie alla maggiore facilit di accesso alle informazioni, ma anche agli eventi congiunturali, il nostro glossario di termini economici e finanziari si arricchito. Termini come spread, default, rischio sovrano, derivati, Euribor non sono pi appannaggio dei soli addetti ai lavori. Si tratta di termini con cui ognuno di noi si trova quotidianamente a confrontarsi. Cos, talvolta, ci si affida con fiducia alla propria banca, convinti di restare al riparo dai pericoli della giungla del mondo degli investimenti finanziari. Per fortuna non uno scenario alla Bear Grylls ne Lultimo sopravvissuto, solo, con un coltellino e uno zainetto contro la natura. Ma siamo consapevoli delle nostre conoscenze finanziarie e del contenuto della nostra cassetta degli attrezzi? La crisi finanziaria ha minato la fiducia degli investitori verso finanza e banche. Tempo di ripartire. Per farlo, ecco qualche suggerimento.
DAVVERO A COSTO ZERO?
sono correlati. Questo significa che i fattori di rischio sono differenti e non tutto pu andare contemporaneamente a rotoli. In condizioni normali di mercato. E senza dimenticare che la diversificazione perfetta esiste solo nei libri di finanza.
TASSO NOMINALE E EFFETTIVO: IL COSTO DEI FINANZIAMENTI
Rossella Locatelli*
una battaglia mpari. Vince sempre il secondo. Il tasso nominale o contrattuale esclusivamente la base di riferimento per il calcolo degli interessi periodici. Il tasso effettivo esprime il vero costo del finanziamento, perch la sua determinazione, che si basa su una complessa formula di matematica finanziaria, tiene conto di tutti gli elementi di costo previsti dal finanziamento (e non solo della quota interessi). Ad esempio: spese di apertura pratica e di istruttoria, commissioni di incasso rata, costo di coperture assicurative obbligatorie. Regola spicciola di buon senso: mai confrontare alternative di finanziamento sulla base del tasso nominale, ma sempre impiegando il tasso effettivo. Come identificarlo? Nel prospetto del finanziamento, cercate lindicazione del Taeg (Tasso annuo effettivo globale) o dellIsc (Indicatore sintetico di costo).
Italiani popolo di santi, poeti, navigatori. E risparmiatori. Forse oggi meno rispetto al passato, anche per effetto di una disastrosa crisi economica e finanziaria. Di sicuro, risparmiatori poco attenti, poco informati e un po superficiali, carenti sotto il profilo dellalfabetizzazione finanziaria e bisognosi di educazione finanziaria, anche se sarebbe troppo semplicistico ricercare dei nessi causali tra linsorgere della crisi e la limitata cultura finanziaria. del 2005 il primo studio internazionale sul tema della financial education pubblicato dallOcse. Ad esso sono seguite numerose indagini empiriche, anche a livello della Commissione Europea, e molteplici programmi di informazione e formazione, destinati a target pi o meno omogenei di cittadini (scolari, studenti universitari, adulti, immigrati, imprenditori, ecc.) e con la partecipazione di istituzioni internazionali, autorit di vigilanza e operatori del mercato. Numerose indagini condotte in diversi Paesi fotografano dati piuttosto scoraggianti circa la misurazione delle condizioni di alfabetizzazione finanziaria della popolazione e i risultati non sono
Diffidate dalle proposte a zero spese. O meglio, verificate che sia davvero cos. Tra le spese di un conto corrente bancario potreste ritrovarvi limposta di bollo, spese per operazioni (soprattutto se avete superato un certo plafond nel numero di operazioni svolte), costi per lutilizzo e/o il possesso delle carte di debito o di credito, commissioni per il prelievo bancomat presso altre banche o per lanticipo di contante tramite carta di credito.
CONFRONTATE LE ALTERNATIVE
Quanto tempo avete dedicato allacquisto della vostra ultima auto? Quanti concessionari avete girato? Per il mutuo casa, invece, magari vi siete accontentati della proposta della vostra banca. Eppure si tratta di una spesa mediamente 5-6 volte superiore, che vi impegner per 10-15 anni o pi. Su Internet, grazie ad alcuni portali specializzati, facile confrontare proposte differenti, con diverse combinazioni tecniche (tasso fisso/variabile, a rata costante e durata variabile, con tasso cap, ecc.) e allinearle alle proprie esigenze (numero di percettori di reddito in famiglia, tipologia di redditi percepiti, rata massima che si pensa di poter sopportare, presenza di altri debiti, ecc.). Infine, non dimenticate che, di norma, i tassi e i costi applicati sono maggiori se il rapporto tra importo del mutuo e valore dellimmobile da finanziare (loan to value) supera l80%.
RENDIMENTO SENZA RISCHIO?
Questultimo anno ha portato in evidenza il rischio di fallimento dei Paesi sovrani. A fare da apripista, gi nel 2008, lIslanda. Poi stata la volta di Grecia, Portogallo, Spagna e Italia. Linvestimento sicuro nei titoli governativi non esiste pi? A giudicare dai downgrading e dagli spread sui tassi delle emissioni del debito pubblico, sembrerebbe di no. Ogni investimento finanziario, non fosse altro per lincertezza che caratterizza levoluzione degli scenari futuri, soggetto a pi fattori di rischio. Anche nel mercato obbligazionario. Si pensi, ad esempio, al minor potere dacquisto causato dallinflazione o al rischio di illiquidit dellinvestimento nel caso si desideri smobilizzarlo prima della scadenza.
LE UOVA IN PI PANIERI
Lo confermano diverse indagini ed esperimenti del tipo mystery client o mystery shopping. Le banche tendono a proporre prodotti di investimento della casa (della banca o del gruppo). Nulla di male, in termini assoluti. Non dimenticatevi per che la lista dei vini pu essere piuttosto lunga e riservare buone soddisfazioni, con prodotti di investimento o di finanziamento alternativi e complementari a quelli della banca. Un fondo azionario della Sgr del gruppo pu essere sostituito da un Etf azionario (fondo a gestione passiva); in un portafoglio le obbligazioni della banca possono trovare posto magari insieme a emissioni corporate di elevato rating e/o titoli di Stato. Ed esempi simili si potrebbero replicare per un contratto di mutuo, di leasing o per la stipulazione di una polizza assicurativa. Certo, la ricerca di informazioni assorbe risorse e tempo. E il tempo denaro. Ma il denaro importante. La Fondazione Giovanni Valcavi e la Facolt di Economia dellInsubria promuovono un mini-corso gratuito di 27 ore sui temi delleducazione finanziaria, destinato a studenti universitari di facolt non economiche e a studenti iscritti al quarto e al quinto anno delle scuole superiori della provincia. Le 9 lezioni si svolgeranno tra aprile e maggio presso la Facolt di Economia, in via Monte Generoso 71, Varese. A breve disponibili, sul sito web www.uninsubria.it le modalit di partecipazione, limitata a 50 studenti. Per info: daniela.milani@ uninsubria.it; tel. 0332.39.5527/31
necessariamente migliori nei Paesi in cui i sistemi finanziari sono pi evoluti. Anche nel nostro Paese il quadro non confortante. Tuttaltro. Secondo alcuni dati diffusi da Banca dItalia e basati su indagini campionarie, circa un quarto della popolazione ignora nozioni finanziarie di base, il 50% non ha familiarit con il concetto di diversificazione e circa il 30% non conosce la differenza tra azioni e obbligazioni. I regimi pensionistici complementari? Sconosciuti, o quasi. Non va meglio nel confronto internazionale. Seconda la ricerca svolta dallInternational Business School Imd nellambito del World Competitiveness Index 2011, il nostro Paese si colloca in 44esima posizione (su 59) per livello di abilit finanziarie dei cittadini. Anche dopo Thailandia, Qatar e Polonia. Sebbene questo indicatore si riferisca alla disponibilit di capacit finanziarie nel mercato del lavoro, evidente che il deficit formativo che sembra derivarne appare piuttosto elevato. Ne conferma anche lIcf (Indice di Cultura Finanziaria) elaborato da ABI-Patti Chiari in collaborazione con The European House-Ambrosetti. Laggiornamento del 2010, su un campione di circa 4.200 soggetti maggio-
renni, dopo la prima misurazione effettuata nel 2008, evidenzia un miglioramento nei risultati, che pure restano deficitari. Lindice Icf ha assunto un valore pari a 4,3 (3,5 nel 2008), su una scala crescente da 0 a 10. I migliori risultati si sono ottenuti nel Nord (4,9). Con riferimento alla scomposizione per fascia det, il deficit maggiore riguarda la popolazione pi giovane (18-34 anni), con un Icf pari a 3,2. Qualcosa eppur si muove, come efficacemente sintetizzano i ricercatori della Fondazione Rosselli, curatori dellIndagine 2011 sulle esperienze di educazione finanziaria in Italia. Ma si pu fare molto di pi. Rispetto al successo di numerose esperienze internazionali, in Italia si avverte la mancanza di un coordinamento centrale, ad esempio a livello ministeriale, per la pianificazione e gli indirizzi generali. Vari disegni di legge per la promozione delleducazione finanziaria giacciono, ormai da diversi mesi, allesame delle Commissioni parlamentari. Molte iniziative, inoltre, pur avendo raccolto partnership nazionali o locali pi o meno estese (banche, compagnie di assicurazione, sistemi educativi, enti di ricerca, ecc.) sono risultate spesso estemporanee e frammentarie. Un livello pi elevato di alfabetizzazione finanziaria non pu, da solo, evitare le crisi, ma pu aiutare i cittadini ad affrontare in modo consapevole scelte complesse, a conoscere meglio i propri bisogni finanziari di investimento e di indebitamento , i rischi da affrontare e i principali strumenti a disposizione per decidere e, come recita la definizione di financial education dellOcse, aumentare il proprio livello di benessere finanziario. Daltra parte, linserimento di alcuni temi di educazione finanziaria nei curricula scolastici e nei percorsi didattici pu favorire una maggiore sensibilizzazione degli studenti e dei giovani, nonch un pi facile apprendimento. A testimonianza dellimportanza del tema, nel 2012 il Programme for International Student Assessment (PISA), coordinato dallOCSE e destinato alla valutazione su scala mondiale degli studenti quindicenni, vedr per la prima volta una valutazione specifica delle competenze di financial education, in aggiunta ai tre ambiti gi analizzati in passato, ovvero lettura, matematica e scienze. E per le altre fasce della popolazione? Facile osservare che una pi diffusa educazione finanziaria serve a tutti. Questa intuizione confermata anche dai risultati dellindagine Doxa 2011 sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani. Con forme e modi appropriati, leducazione finanziaria pu essere utile per tutti. E, forse, tutti ne abbiamo un po bisogno. Mettiamoci alla prova. Un errato addebito sul conto corrente bancario pu essere contestato dopo 90 giorni dalla ricezione dellestratto conto? Un tasso del 19% annuo nel credito revolving al di sopra della soglia di usura? Un fondo a gestione attiva pi rischioso di un fondo a gestione passiva? Se avete risposto s ad almeno 2 domande su 3, allora un programma di educazione finanziaria potr tornarvi utile.
*Professore Ordinario di Economia degli intermediari finanziari, Facolt di Economia dellUniversit degli Studi dellInsubria
Il principio di diversificazione suggerisce che il frazionamento della propria ricchezza su pi investimenti consente una riduzione del rischio. In termini statistici, con tale espressione intendiamo il fatto che gli investimenti non
Linchiesta
confermato dalla Provincia di Varese nel 2008, aspetta solo di firmare la convenzione con il Comune di Cantello per poter iniziare i lavori e per questo ha presentato ricorso al Tar. Dallaltra la nostra amministrazione che non firma nulla per rispettare lunanime volont della cittadinanza, ma anche perch la stessa Provincia ha chiesto lo stralcio della delibera e ha promesso a sua volta di ricorrere al Consiglio di Stato. Speriamo che la Regione deliberi ancor prima che si arrivi a questo. Altri scenari possibili sono appunto la decisione presa a forza dal Consiglio di stato o il pronunciamento della Comunit europea.
VICESINDACO DI CANTELLO E ASSESSORE AL TERRITORIO, CLEMENTINO RIVOLTA
Lamministrazione dice sta sprecando tempo e risorse infinite per un vizio di forma: ci viene detto che i lavori di recupero (1.550.000 metri cubi di materiale commercializzabile) si rendono necessari per mettere in sicurezza la collina. Ma per favore. Basterebbe una rete a sostegno della parete sabbiosa e la giusta segnaletica. Non posso credere che il guadagno derivante dalla vendita di un tale quantitativo di sabbia sia solo leffetto collaterale della messa in sicurezza, della risoluzione di un danno causato dagli stessi che ci guadagneranno. Noi, comunque, stiamo scalando tutti i gradini in modo civile e trasversale: vorremmo che, per una volta, gli interessi globali di chi si oppone a unoperazione meramente economica fossero ascoltati e anteposti alle manovre commerciali e ai favori personali.
ANGELO MINA, COORDINATORE DEL COMITATO A DIFESA DELLA VALLE BEVERA
stessi che oggi possiedono la cava, saranno chiamati a risolvere il danno a loro spese. Ma sono gli stessi? Secondo Report s e per dimostrarlo la telecamera inquadra multe e verbali fatti per scavo abusivo nella cava cantellese. Non contento, il giornalista va a casa del vigile urbano, ora in pensione, che, prima in italiano, poi sempre pi nel nostro dialetto via via che la conversazione si infittisce, fa il
passo avanti a noi. Sul loro territorio non si scava quasi mai, le norme sono troppo restrittive. Dove prendono allora sabbia e ghiaia, indispensabili per ledilizia? Indovinate un po, dallItalia e in particolare dai territori di confine, come Cantello dove, dice senza peli sulla lingua un amministratore elvetico, gli italiani non hanno problemi a deturpare il territorio e mettere a rischio le falde acquifere, in cambio di un introito eco-
Questo piano una B.u.R.L.(a)... Il comitato raccoglie 47 associazioni: i primi a far fronte comune sono stati Legambiente e cacciatori, gruppi storicamente opposti. A febbraio 2010 avevamo gi raccolto 2000 firme per fermare il piano di recupero pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia (il Burla) e ci siamo mossi scrivendo a Senato, Camera, Comunit europea, Provincia e Comune di Varese. Soprattutto a livello locale il riscontro stato immediato: la Lega Nord ha dimostrato di voler difendere il territorio e a livello politico ci ha sostenuto. Grandissimo lavoro stato, e viene tuttora fatto, dalla lista civica che guida Cantello, non solo con atti ufficiali ma soprattutto informando i cittadini. La mia speranza che la Comunit europea ascolti le nostre istanze: secondo una Convenzione la cittadinanza deve essere informata sugli eventi che la riguardano. Mancando questo presupposto, la burla del 2008 non pu essere valida, perch la popolazione di Cantello, ignara, non ha potuto opporsi.
MARCO DELLA FIORE, ASSOCIAZIONE ACQUARIA
I vicini svizzeri hanno norme severe e prendono la ghiaia dal nostro Paese
nomico.
IL SINDACO DI CANTELLO, NICOLA GUNNAR VINCENZI
Della questione si sono occupate le tv. Il Tg3 per primo, nel marzo 2010, poi a novembre 2011 Milena Gabanelli ha dedicato un ampio spazio alla vicenda nella trasmissione Report di Rai 3 dove si dice, o meglio si fa dire a Dario Galli, presidente della Provincia di Varese, che se quelli che hanno creato fino agli anni 90 il danno ambientale sono gli
A che punto siamo? La questione dice Vincenzi prima di tutto legale. Oggi tutti i soggetti si stanno rivolgendo alla giustizia. Da una parte il cavatore che, grazie allinserimento della cava nel piano di recupero fatto dalla Regione e
Lofferta a Cattaneo sempre valida? Recentemente siamo stati a colloquio con lassessore regionale Raffaele Cattaneo. vero, non sarebbe lamministratore di riferimento in questa vicenda ma viene dal nostro territorio e speriamo sia sensibile alle nostre necessit. Gi con lArcisate-Stabio si trovato a dover affrontare i problemi idrogeologici di queste zone e conosce la questione. Speriamo si faccia referente per noi, che scelga di difendere gli interessi della collettivit e non quelli dei privati. La questione della cava Italinerti sar uno spartiacque: si capir chi dentro e chi fuori, chi veramente ha a cuore gli interessi del Varesotto e chi, invece, a dispetto del ruolo istituzionale, difende interessi privati.
Manuela Lozza
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Parla Emanuele Bossi
Scambi internazionali
Varese avr sempre sete, E alle porte di Gaggiolo salviamo la Valle Bevera: unaltra montagna una risorsa fondamentale di spazzatura (straniera)
Manuela Lozza
Lingegnere Emanuele Bossi, circa quarantanni fa, stato il primo direttore di Aspem, la multi-utility di Varese legata ai servizi di acqua, gas e igiene ambientale. Ed anche tra coloro che hanno partecipato allaudizione in Commissione ambiente della Regione Lombardia del febbraio 2011, per fornire la propria opinione tecnica riguardo alla riapertura della Cava Italinerti. Come lui stesso ricorda, quando inizi il suo lavoro in Aspem, lacquedotto di Varese era piuttosto scarso di acque, tanto che si arrivava a razionarne la distribuzione e, addirittura, a compiere studi per verificare la possibilit di usufruire dellacqua del lago, possibilit purtroppo rivelatasi troppo dispendiosa.
In altri Paesi un territorio cos importante dal punto di vista idrico sarebbe sotto tutela
quindi una delle persone pi competenti, grazie ai tanti studi effettuati negli anni di mandato, per parlare di dove, oggi come allora, sia possibile reperire nuove sorgenti, nuove disponibilit idriche. Ho esaminato attentamente tutto il territorio comunale di Varese e alla fine ho capito che lunico bacino ancora sfruttabile era quello della Valle della Bevera (dove sorge la cava in questione, ndr). Qui lacquedotto captava gi delle sorgenti abbastanza modeste, ma comunque utili. Esaminando la situazione geologica di quella valle, mi sono accorto che era possibile trivellare per cercare lacqua. Allepoca la cava non esisteva e abbiamo potuto far emergere due pozzi che, per fortuna, hanno dato una buona resa e hanno consentito di salvare la situazione dellacquedotto di Varese. Ma oggi la situazione analoga? Questi bacini in parte incontaminati possono ancora tornare utili? La Valle della Bevera continua Bossi una risorsa fondamentale, indispensabile per lacquedotto. E non solo per le condizioni attuali, ma anche per le previsioni future. Nellavvenire ci sar un maggior consumo di acqua a fronte di una sua minore disponibilit. Quindi, bisogna necessariamente preservare le disponibilit attuali e conservare al meglio le falde che ancora non vengono sfruttate interamente. Siamo sicuri che dal punto di vista geologico, la Valle della Bevera si presti a queste nostre attuali e future necessit? Si tratta di una valle di origine gla-
ciale: quando i poderosi ghiacciai che lhanno formata si sono ritirati, hanno lasciato nei loro solchi originari dei depositi di morene e di ghiaie che poi sono diventati la sede di queste falde acquifere. In questo modo le precipitazioni che si abbattono sulle montagne circostanti convogliano proprio in queste falde. Non escludo, per, che ci sia una comunicazione pi lontana, addirittura con il Lago Ceresio. Quindi proseguire con gli scavi nella cava, dal suo punto di vista di tecnico, sarebbe un errore? Quella valle deve essere necessariamente protetta. Io ho lavorato in tanti altri Paesi e devo dire che, in circostanze di questo genere, un territorio cos importante dal punto di vista idrico sarebbe messo sotto tutela assoluta. Il mio avviso, quindi, che una cava o comunque qualsiasi altra opera possa danneggiare sostanzialmente quella valle, perch quelle falde acquifere sono protette o, meglio, erano protette solo da quella coltre vegetale abbastanza modesta che la ricopre. Ebbene, il disturbare questa coltre o addirittura eliminarla, come si pensa di fare o come gi stato fatto con tutte quelle cave che abbiamo visto, un pericolo estremamente importante (circa un metro di humus vegetativo e terra grassa verrebbero eliminati per proseguire gli scavi negli stati geologici pi profondi dove si trovano sabbia e ghiaia, ndr). L non devono essere costruite strade, ponti o ferrovie n tantomeno devono essere coltivate cave. Perci esorto chi ne ha lautorit a salvare la Bevera e le sue risorse idriche. Come le sembra la risposta delle istituzioni a questi temi e, in
Altro che tetto massimo al valore del Franco e storni ai frontalieri: la vera guerra italo-svizzera si combatte a suon di monnezza. Perch sar anche vero che, come recitano i cartelloni che il sindaco della citt giardino ha fatto affiggere ovunque, Varese non n Salerno n Pordenone, citt virtuose per la gestione dei rifiuti, ma anche la Svizzera non si comporta bene. La vicenda: 6 anni fa una troupe di Striscia la notizia arriva a Gaggiolo (frazione di Cantello) su segnalazione di un cittadino, dietro la cui casa, a poche decine di metri oltre il confine svizzero, sta sorgendo una collina di rifiuti, una discarica insomma, con tanto di amianto. In poco tempo si capisce che quella collina sta per diventare una delle principali discari-
seguito delle forti proteste da parte della cittadinanza e delle amministrazioni locali, le autorit diplomatiche svizzere e italiane nellaprile 2007 hanno siglato un accordo. Quindi la cava verr dismessa, saremmo portati a pensare. In realt no, perch il diritto internazionale complesso e, per farla breve, poco possiamo per limitare gli svizzeri allinterno del loro territorio. Nellambito di tale accordo continua lassessore oltre a stabilire un limite di altezza e dinclinazione delle scarpate per consentire un maggiore soleggiamento verso la zona abitata di Gaggiolo, sono state previste specifiche attivit di controllo per garantire la salute pubblica dei cittadini cantellesi e di tutta la provincia. In particolare vengono effettuati periodici moni-
Com possibile pensare che il suolo patrio venga deturpato per mera mercificazione?
particolare, la disponibilit della Regione Lombardia rispetto alla Cava di Cantello, dopo la vostra audizione? Ho sentito parlare, in Regione e in altri luoghi in cui ci siamo recati per esporre il nostro parere sulla cava, di messa in sicurezza di queste ultime. Per, non ho mai sentito dire da alcun amministratore che sia necessario mettere in sicurezza la falda acquifera sottostante. Quindi auspico che anche questo argomento diventi oggetto di discussione. Questo come tecnico. E come abitante di Varese? Le cave principalmente esportano il materiale in Svizzera e questo, per me, una cosa inaudita. Come possibile pensare che il suolo patrio, senza voler essere patriota, venga deturpato per una mera mercificazione?.
che di materiali inerti provenienti da scavi e demolizioni del sottoceneri, cio i rifiuti genericamente pi pericolosi per la salute umana e linquinamento delle falde acquifere nel sottosuolo. Inizia subito un acceso scambio di battute tra i cugini elvetici, lallora amministrazione di Cantello e la provincia di Varese. Ma, a dispetto delle aspettative, nel 2009 la montagna della vergogna, come ormai la chiamano i giornali, addirittura raddoppia. A raddoppiare anche la beffa perch il motivo per cui gli svizzeri neanche si sognano di spostare la discarica che non vicina ad alcuna abitazione nel loro territorio. Insomma il problema solo nostro e negli anni non sembra essere andato migliorando, anche se i nuovi amministratori di Cantello sono pi sereni rispetto ai rapporti con Lugano: Mentre la prima tappa della discarica spiega Giuseppe Cocquio, Assessore ai Lavori Pubblici e alle Grandi Opere si sviluppata in maniera incontrollata, senza alcuna preventiva comunicazione alle autorit italiane e soprattutto con un forte impatto sulla zona abitata a ridosso del confine e con una grande preoccupazione per la presenza di materiali contenenti amianto, a
toraggi delle acque sotterranee e superficiali e controlli sulle modalit di gestione e smaltimento dei materiali contenenti amianto. anche vero che la discarica continua ad ampliarsi anche se, pare, con modalit pi rispettose della nostra popolazione: ultimata la tappa 1 (quella che aveva suscitato le proteste da parte italiana), mentre la tappa 2, che si sviluppa verso Sud lungo il confine di Stato, si completer entro lestate. La terza parte sorger invece alle spalle delle prime due, verso il territorio svizzero e avr un impatto decisamente inferiore sullabitato di Gaggiolo. Insomma, a noi restano per una certa inquietudine e un serpeggiante senso di ingiustizia: da una parte non scavano a casa loro per non deturpare il paesaggio e comprano la sabbia dalle nostre cave, ormai diventate voragini. Dallaltra ci ripagano con una bella collina di rifiuti edili, anche tossici. Fa un po effetto Giappone, con i nipponici attentissimi alla tutela dellambiente sullabitato, ma che poi escono in mare e ammazzano foche e balene. Noi siamo le foche, direbbe a Sanremo Rocco Papaleo.
MMan
Neanche un mese fa, i giornali avevano titoli disperati per la questione di Billa: tutti riguardo svariate chiusure sul territorio nazionale da parte del colosso austro-tedesco della grande distribuzione. 150 licenziamenti nei Billa titolava il Mattino di Padova, Billa chiude 4 supermercati, oltre 50 licenziamenti dalle pagine venete del Corriere della Sera. E di certo non se la passava meglio il punto vendita di Castellanza: Billa in sciopero. Poche speranze per i dipendenti dalla Provincia di Varese. E invece, a sorpresa, la situazione si risolta in modo che pare essere soddisfacente quasi per tutti, a livello nazionale, ma soprattutto locale: dei 57 punti vendita in Italia per i quali Billa aveva prospettato la chiusura, 42 sono stati ceduti al gruppo di origine bolognese Conad, per 6 stata dichiarata la mobilit e soltanto 2 saranno definitivamente chiusi. I restanti 7 saranno ceduti ad altri gruppi. Fra questi ultimi il supermercato di Castellanza, per il quale gi stata firmata una cessione di ramo verso Il Gigante, colosso italiano della grande distribuzione, di formazione tutto sommato recente (fondato nel 1972) rispetto agli storici marchi della penisola. Questo successo perch Conad ha rifiutato lofferta di cessione da parte di Billa, datoche lo stabile in cui si trova il market in locazione e, con la scadenza del contratto daffitto, il proprietario avrebbe chiesto un canone triplicato rispetto al precedente, canone che il gruppo bolognese non si sentirebbe di sostenere. Il Gigante, in compenso, parrebbe intenzionato a tagliare la testa al toro acquistando direttamente limmobile (il che rassicura i sindacati sulla sua solidit economica) e ha gi garantito alle parti sociali che manterr il posto dei 110 lavoratori e che, pur avendo intenzione di rinnovare completa-
mente laspetto del punto vendita, lo far a negozio aperto, chiudendo di volta in volta soltanto dei settori, il che garantirebbe ai dipendenti di non perdere ore di lavoro. Pino Pizzo, segretario generale Filcams Varese (il ramo Cgil che si occupa di grande distribuzione e che era stato scelto dai dipendenti Billa per gestire la trattativa con lazienda cessoria e, ora, per accordarsi con Il Gigante sui nuovi contratti) ci ha aiutato a chiarire un dubbio che crediamo lecito: perch se una catena vuole vendere un proprio magazzino (e quindi non crede pi nel suo potenziale commerciale) unaltra invece lo rileva e investe su di esso? La crisi della grande distribuzione una crisi globale, iniziata nel 2006. A dispetto della percezione che i supermercati siano sempre pieni a discapi-
Il rifiuto di Conad dipende dalla scadenza del contratto di affitto: situazione troppo rischiosa
to dei piccoli rivenditori, anche i magazzini hanno sofferto grandi cali dei fatturati. E questo vero anche per il nostro territorio: una provincia martoriata dalla cassa integrazione ha un potere di spesa minore e compra meno. Questo spiega perch Billa in crisi, ma non perch al Gigante convenga comprarlo. La motivazione, infatti, sta nella natura stessa del punto vendita: I supermercati continua Pizzo - hanno via via dovuto sempre pi rispettare la propria vocazione originale, non potendo, al contrario, gestire investimenti diversificati. Billa arriva in Italia con lintenzione di aprire e gestire piccoli punti vendita, da 1.500 metri quadrati per intenderci, nella filosofia negozio sotto casa; non a caso, principal-
mente rileva le Standa. Quando arriva la crisi, Billa non pu competere con i grandi centri commerciali che, nel frattempo, si sono moltiplicati sul territorio. Quindi la chiusura di Billa dipende dalla sua impossibilit a fornire unofferta ampia a prezzi competitivi. E Gigante come far, visto che per il punto vendita prevista una ristrutturazione ma non un ampliamento? Il Gigante non si mai precluso la possibilit di gestire punti vendita di qualunque metratura. Nella nostra provincia abbiamo fenomeni come Daverio e Somma, veri e propri centri commerciali, ma anche strutture pi piccole, come Oggiona o Lonate. Questo ha permesso alla catena di specializzarsi in entrambi i formati e non credo che per loro sar un problema trovare il modo di far lavorare bene un piccolo market. Anche per questo provo soddisfazione per la cessione proprio al Gigante. Ma non solo per questo. Tanto i dipendenti quanto i sindacati si dimostrano rassicurati dal passaggio di propriet proprio alla catena italiana, piuttosto che ad altri marchi. In primo luogo siamo felici continua il segretario Filcams che Billa non abbia venduto il punto vendita di Castellanza a un altro gruppo straniero. Quando, anni fa, la grande distribuzione francese si affacci sul nostro territorio, sicuramente ci fu un impatto immediato positivo, legato a un concetto innovativo di vendita. Nel tempo, per, queste catene hanno dimostrato di far diminuire la nostra produzione interna, tendendo a comprare i prodotti allestero, e, soprattutto, di rispondere esclusivamente a logiche della finanza, non manifestando attenzione nei confronti dei lavoratori: dove possibile, specie nel Sud Italia, i licenziamenti sono stati pesanti e si sono verificati alla minima difficolta e la qualit dei prodotti diminuita (si vedano le varie linee a marchio del supermercato, ma in fascia Discount di grandi catene stra-
niere in Italia, Ndr). Al contrario, i gruppi padronali italiani, come Esselunga, hanno spesso dimostrato di essere pronti, in momenti di difficolt, a rinunciare a parte del ricavato per sostenere loccupazione e mantenere elevati standard di produzione. Ci resta per il dubbio sul perch non
AllIms di Caronno
Il presidio dei lavoratori della Ims di Caronno Pertusella prosegue. Sono ormai pi di due mesi dallo scorso 23 dicembre che i 122 dipendenti dellazienda, specializzata nella produzione di cd e dvd, lottano per salvare il posto di lavoro dopo il fallimento dellazienda dichiarato a dicembre 2011. Lintento quello di poter riprendere la produzione, avendo gi contattato diversi clienti interessati. A favore degli operai si sono schierati, in questi mesi, artisti del calibro di Vasco Rossi, Caparezza e Francesco Guccini. Per sensibilizzare lopinione pubblica, una delegazione di operai della Ims andata anche a Sanremo e, davanti al Teatro Ariston nel clou del festival, ha spiegato agli artisti e a Gianni Morandi, cosa sta accadendo allazienda. Nel frattempo il curatore fallimentare, le autorit regionali e comunali stanno verificando, insieme a chi ha manifestato interesse allacquisizione della Ims, la possibilit di una risoluzione della vicenda. LIms e le sue maestranze hanno rappresentato la storia della musica italiana e internazionale per 50 anni.
Manuela Poretti
gi stata firmata una cessione di ramo verso Il Gigante, colosso italiano della GDO
sarebbe stato meglio anche per noi essere ceduti a Conad, visto che in questo modo il potere contrattuale di tutti i dipendenti assorbiti dal gruppo sarebbe stato pi elevato. In realt il potere contrattuale con Conad sempre bassissimo, perch il gruppo bolognese compra per cedere poi percentuali alte di ogni singolo
punto vendita a cooperative o altre realt locali. In questo modo, i dipendenti di ogni market rispondono a una diversa azienda e questo frantumarsi del personale diminuisce esponenzialmente sia il potere contrattuale dei lavoratori che la possibilit dei sindacati di essere rappresentati nella singola realt.
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Fonte: Filcams Varese
Lo spillo
Prima smorza le polemiche sulla sua presunta presa di posizione a favore dei sindacati, in particolar modo della Cgil e sulla sua condotta definita da molti troppo laburista. Poi afferma che esiste una sola linea di pensiero sul tema lavoro e occupazione allinterno del Partito Democratico che quella approvata nellassemblea nazionale del maggio 2010 e durante la conferenza per il lavoro del giugno 2011. Stefano Fassina, responsabile delleconomia del Pd (in libreria con Il lavoro prima di tutto, Donzelli), ospite al De Filippi di Varese, rispedisce al mittente le accuse, avanzate dalla sponda pi liberal del partito capeggiata dal senatore Pietro Ichino, di sostenere idee in netta dissonanza rispetto al rigore assunto dal leader Bersani. Non sono qui per parlare delle presunte idee divergenti allinterno del Pd, che peraltro non confermo, chiosa Fassina. La situazione occupazionale e lavorativa degli italiani preoccupante e anche Varese non da meno. Parliamo del 25% di disoccupazione giovanile, una delle pi alte in Lombardia, di oltre 5.000 lavoratori in mobilit e della diminuzione della produzione che si aggira intorno al 4%. E poi pensiamo alla Whirlpool, allAermacchi, colossi in crisi. La causa di tutto questo il fallimento delle politiche economiche del centro destra. Il Pd il partito del lavoro e ci stiamo adoperando per migliorare soprattutto la condizione occupazionale di giovani e donne. Mercato del lavoro, pensioni, problemi di liquidit, fisco, liberalizzazioni: questi solo alcuni dei temi su cui riflettere e mettere mano. dunque necessario cambiare la mentalit dei governi e comprendere che il presupposto da cui partire lo sviluppo sostenibile senza il quale non si potr intervenire sul mercato del lavoro. Inevitabile laccenno allarticolo 18, al centro di una lunga discussione tra governo e sindacati. Insistere su questo articolo, come si sta ostinando a fare il nostro premier Monti, non serve a nulla. Continuare a battere il chiodo sulla questione dei licenziamenti, sul fatto di rendere meno sicuri i cosiddetti lavoratori ipergarantiti, non fa bene allumore dellItalia, la gente si deprime e tutto ci influisce negativamente sui consumi. Larticolo 18 va bene cos com e metterci mano non migliorerebbe la situazione, anzi Basti pensare che la maggior parte delle aziende italiane conta da uno a cinque dipendenti. Queste imprese non applicano gi larticolo 18, quindi cosa cambierebbe? Nulla. Una flessibilit del mondo del lavoro che non convince Fassina: I lavoratori vanno tutelati, ho la sensazione che questo governo abbia una conoscenza troppo accademica e poco pratica del mondo del lavoro, troppo svincolata dalla
vera condizione di questo settore. Buffo che il responsabile economico di un partito, che grazie a Monti siede nelle file della maggioranza, prenda queste posizioni; originale e inaspettata come linea di pensiero per un partito che ha avuto una vittoria facile contro il centrodestra. Ritornando ai temi caldi delloccupazione, Fassina snocciola una serie di interventi per migliorare il mercato del lavoro. Occorre la definizione di un contratto per lentrata dei giovani e per il reingresso dei lavoratori deboli al lavoro stabile; al contratto di apprendistato professionalizzante bene sostituire quello di alta qualificazione e quello di inserimento. A questo deve seguire unagevolazione contributiva per il triennio successivo alla trasformazione in contratto a tempo indeterminato. Altro capitolo che lonorevole affronta quello delle forme contrattuali precarie: Dobbiamo rimuovere il vantaggio di costo che porta il datore ad assumere con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa oppure con rapporti di partita Iva in monocommittenza o a committenza prevalente. impensabile che un giovane dopo anni di gavetta non abbia un contratto con tutti i crismi. Anche gli
Impensabile che un giovane dopo anni di gavetta non abbia un contratto con tutti i crismi
ammortizzatori sociali sono oggetto dellinteressamento delleconomista: Propongo unindennit di disoccupazione universale e delle tutele fondamentali (malattia, infortunio, ferie, congedi parentali) estese a tutte le tipologie di lavoro, dipendente, autonomo. Fassina un fiume in piena e si sofferma anche sulloccupazione femminile dove propone il potenziamento dei servizi pubblici per conciliare lavoro e maternit e un significativo aumento della detrazione fiscale per le mamme che lavorano. Spazio anche alla defiscalizzazione per i primi tre anni di attivit delle imprese avviate dai giovani e allintroduzione di uno statuto per i lavoratori autonomi e professionisti. Ultimo tassello, ma non meno importante, quello del disboscamento dellattuale giungla contrattuale a favore della riduzione degli stessi. normale che si inceppi il meccanismo del sistema Italia, basti pensare che Marchionne della Fiat in un anno guadagna quello che prenderebbero nello stesso periodo tutti i lavoratori di Mirafiori. Le sembra giusto? Insomma serve una seria e organica riforma del mercato del lavoro che, di certo, non si risolve toccando larticolo 18.
Nella definizione pi popolare, lecomostro un edificio che viene considerato gravemente incompatibile con lambiente circostante. Esistono, quindi, brutte architetture costruite in luoghi meravigliosi che deturpano il paesaggio e che, in virt di una coscienza paesaggistica sempre pi condivisa pubblicamente, hanno visto nel nostro Paese la fine che in molti auspicavano: labbattimento. Non sempre, per, le storie sono a lieto fine e, a volte, siamo costretti a convivere con fatti, persone e architetture che non ci piacciono. Varese, pur nel virtuosismo architettonico settentrionale in cui collocata, ha i suoi talloni dAchille, i suoi ecomostri. Questa etichetta, per, in diversi casi non aderisce letteralmente alla definizione iniziale che ne abbiamo dato, ma cos come succede anche fuori dalla citt giardino, il concetto di ecomostro ha varcato i confini iniziali per trasformarsi in un concetto pi interpretabile, meno oggettivo e legato a parametri che, volenti o nolenti, restano soggettivi, opinabili. A darci testimonianza di questo evolversi di un concetto quanto mai attuale, una delle voci pi autorevoli dellarchitettura di casa nostra: Riccardo
se tipologie di ecomostro: ci sono quelli legati ai vuoti e, in questo caso, un esempio calzante quello di piazza Repubblica. Ad alcuni pu sembrare un paradosso, ma soprattutto per una piazza il vuoto parte del progetto e, come tale, deve essere pensato e disegnato. Nel caso specifico di piazza Repubblica, questo vuoto non interpreta e non restituisce il senso di pieno alla citt. Altro tipo di ecomostro quello legato alle dimensioni e alle scale di intervento su alcune strutture. A Varese, ad esempio prosegue Blumer, la tettoia costruita a protezione dellaffresco di Guttuso sul percorso delle cappelle denota un imbarbarimento nel discernere cosa bene e cosa male. Il dipinto uno dei simboli della nostra citt, un affresco che i varesini hanno sempre dimostrato di amare: lintervento della tettoia, per, definibile ecomostro. Nata per proteggere lopera, in realt mortifica esteticamente sia laffresco che il luogo. Alla ricerca di un concetto mai univoco come quello di ecomostro, Riccardo Blumer ricorda che esistono anche problematiche di proporzioni e dimensioni, non solo di qualit architettonica.
Infine, esiste lecomostro simbolico. Ci sono, cio, gli edifici che fungono da simbolo alle istituzioni o ad enti che avrebbero tutto il diritto di trovare una vetrina sulla citt che li rappresenti appieno. A Varese, per tornare al caso specifico, lUniversit non riesce a parlare alla citt, perch si affaccia ad essa sotto forma della Chiesa del Seminario. Questa architettura in qualche modo presenta e insieme nasconde lUniversit, il suo valore simbolico falsato ed erroneo. Insomma, si pu parlare di ecomostri anche quando si hanno di fronte strutture architettoniche pregevoli, ma che non soddisfano le funzioni simboliche che, invece, la citt meriterebbe. Ferma alla rotonda della nuova tangenzialina, al confine tra Varese e Induno Olona, ripenso alle parole dellarchitetto e mi trovo di fianco uno scheletro di cemento armato che sembra entrato a far parte del paesaggio antropizzato. Certo una grande rotatoria e linnesto della tangenzialina non il paesaggio da preservare che descrivevamo sopra, ma labbandono di questa ex area industriale fa pensare che anche questa tipologia di architettura (e il suo abbandono) possa rientrare nella definizione di ecomostro.
zato e amato dai cittadini. Oggi, per, diventato un ecomostro visto il suo abbandono, sottolineato dal proliferare delle antenne che deturpano larchitettura e il paesaggio insieme. La figura dellarchitetto varesino degli anni 5060 Luigi Vermi interessante in un ipotetico dibattito su questo tema. Durante la Grande Guerra, Vermi fu incarcerato e, in un campo di lavoro ad Algeri, conobbe Le Corbusier. Fu la sua
Pier Francesco Secl: Lhotel del Sommaruga, deturpato dalle antenne e in stato di abbandono
fortuna, ma anche il suo limite: respirare da vicino i grandi temi dellarchitettura e dellurbanistica di quegli anni lo port ad aprire la mente verso quellattenzione al paesaggio che sarebbe diventata sentire comune tra i migliori architetti dellepoca. Lesempio di Vermi quello di una sorta di visionario, cosciente dellimportanza di fondere larchitettura con il paesaggio per poterla promuovere
Se, invece, si guarda al passato, un contributo interessante ci arriva dallarchitetto Pier Francesco Secl, che nel 2008 ha visto una sua creatura nominata miglior architettura costruita Under 40 dalla Regione Lombardia. Si parte da una domanda: siamo sicuri che lecomostro sia un problematica architettonica e non sociale-percettiva? Se si pensasse oggi di costruire il Grand Hotel Campo dei Fiori, che allepoca progett pregevolmente il Sommaruga, si leverebbero infinite polemiche. La coscienza di preservazione della natura e del paesaggio, nei decenni, cresciuta: indipendentemente dalla qualit architettonica di un progetto, oggi linvasione del cemento mal percepita. Allo stesso tempo, lhotel del Sommaruga ormai uno dei simboli della citt, metaboliz-
come modello varesino. Nel suo progetto, infatti, stava il tentativo di presentare Varese come residenza ideale per lalta borghesia milanese. Ma fu proprio questo suo pensare in grande che lo rese indigesto ai varesini. Lopera di Vermi ci spiega Secl, non fu compresa nella sua valenza pi profonda dalla citt. Alcuni dei suoi progetti, come quello della struttura residenziale poco sotto lhotel del Sommaruga venne bocciato dai varesini, che oramai erano coscienti del valore del loro paesaggio naturale. Questo un tipico esempio di come il concetto di ecomostro sia soggettivo, e di come spesso larchitettura venga travisata, nonostante le buone intenzioni iniziali dellarchitetto. Perch, per capirla e per farla fino in fondo ci vuole un mix di cultura ed esperienza.
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Quando la crisi d una mano
Norme e scappatoie
Varesino, trentenne, disoccupato. Da un paio di mesi quasi frontaliere, ma senza il permesso G, anzi con una particolare occupazione: donatore di sperma. Categoria particolare, questa, che resta al di fuori delle polemiche attuali della Lega dei Ticinesi in difesa dei mestieri per gli autoctoni, ed anzi striscia oltreconfine alla ricerca di giovani italiani senza troppe barriere moralistiche. Ricapitoliamo: anni fa, nella vicina Svizzera si verifica un calo drastico del numero dei donatori di spermatozoi per la fecondazione eterologa (in questo caso quella tipologia che presuppone luso di liquido seminale proveniente da donazioni di privati non appartenenti alla coppia che intende mettere al mondo un figlio.) La causa di questo improvviso e drastico calo di donatori da imputare al cambiamento della legge elvetica, che da quel momento non garantisce pi lanonimato dei donatori, oltre a stabilire un massimo di 8 figli a donatore. Risultato? Gli svizzeri si tirano indietro e le strutture sanitarie che aiutano le coppie con problemi ad avere figli si ritrovano, improvvisamente, a corto di prezioso liquido seminale. Non c da stupirsi: prima i donatori facevano il loro dovere, venivano ricompensati degnamente e avevano la certezza assoluta dellanonimato. Poi, invece, le nuove disposizioni (adottate ormai a livello internazionale, nei paesi dove la legge preveda la possibilit di donazioni di seme) rimescolano le carte: i figli hanno il diritto di conoscere lidentit del padre biologico e di tutto il proprio background genetico, pur non potendo avanzare pretese legali. Ecco che iniziano a scarseggiare i volontari. Cosa si inventano, allora, le cliniche ticinesi per la fertilit? Una campagna silenziosa, ma massiccia, sui potenziali donatori delle province confinanti. Funziona come un passaparola: io sono venuto a conoscenza di questa opportunit da amici, spiega il
nostro trentenne varesino disoccupato. Ho telefonato e mi hanno dato appuntamento. Viene richiesta sobriet, e allo stesso tempo per ogni amico presentato in clinica (se ritenuto idoneo) c un premio di 300 franchi. Durante lintervista si delineano meglio i tratti di questa caccia al seme made in Italy, dati i compensi decisa-
mente allettanti, il lavoro semplice e veloce: per ogni donazione vengono corrisposti 150 franchi e, in un mese da donatore, si arriva a guadagnare anche 1.200 euro. Calcolatrice alla mano (escludendo i tempi e le spese di spostamento) nel caso del nostro intervistato, il suo lavoro viene pagato oltre 300 euro allora. La selezione stata severa e, ad oggi, il mio seme viene immagazzinato e poi sar controllato nuovamente prima di un suo ipotetico uso per la procreazione. Inizialmente, invece, sono stato sottoposto allesame del seme, del sangue (generico, genetico e tossicologico) e ho dovuto affrontare un colloquio con lo psicologo che ha stabilito le ragioni che mi muovevano. Una volta stabilit lidoneit, si possono cominciare le donazioni. Lunica
richiesta da parte della struttura lastinenza di almeno un giorno prima della donazione, in modo da avere unalta concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale quando si dona. Qual , insomma, lidentikit del donatore? Prima di tutto deve essere sano, con unet compresa tra i 18 e i 40 anni e il suo liquido seminale deve soddisfare i parametri di fertilit richiesti. Priorit hanno gli uomini con una relazione stabile, essendo meno a rischio di contrarre malattie da rapporti sessuali occasionali, ma questa non una vera discriminante. La privacy del donatore assoluta, fuori dal centro fertilit, ma allinterno, come ci racconta lintervistato in corridoio si incrociano spesso altri donatori e anche le famiglie che sono in cura per avere figli. E le motivazioni? Lo faccio per denaro, un modo per guadagnare bene, cosa che non sempre cos facile in tempi come quelli attuali, dove le possibilit di integrare il proprio stipendio sono scarse. Riguardo alla possibilit che, tra 18 anni, qualcuno che mi somiglia molto possa bussare alla mia porta, sinceramente, non penso molto. I figli nati da fecondazione eterologa non hanno diritti sui padri biologici, e io non avr doveri nei confronti di quelli che potrebbero essere, un domani, i miei figli. Semplicemente, oggi non ci penso, lo sento come un evento talmente lontano da me, quindi preferisco pensare al presente. E presente sia: pensando alle coppie che si possono aiutare a procreare grazie ad una semplice donazione di seme, lintervistato risponde: Non lo faccio per spirito altruistico, ma quando mi hanno detto che le coppie che avranno diritto alluso del mio seme sono solo quelle eterosessuali non mi sono trovato daccordo. Non capisco perch si debbano discriminare le coppie gay, soprattutto se penso che in Svizzera gli omosessuali hanno diritto a sposarsi. Sono sempre stato dalla loro parte e credo che abbiano gli stessi diritti degli altri.
il rovescio della medaglia di anacronismi legislativi che non tengono conto delle dinamiche sociali
mento partono ogni anno coppie gay e lesbo che intendono avere figli, oppure donatrici di ovuli, o mamme volontarie in affitto. La Svizzera sta esattamente a met tra queste oasi legislative e Paesi come lItalia dove il dibattito su queste tematiche, come su quelle delleutanasia e dellaborto resta sempre attuale e allordine del giorno. La Spagna, invece, come la Slovenia e lAlbania (tra gli Stati pi vicini a noi), ma anche gli Stati Uniti sono agli antipodi della nostra legislatura in merito. Questi gap legali hanno contribuito a fenomeni ormai diffusi a livello internazionale come quello del Crossing Border, cio quello spostamento nei paesi limitrofi o comunque vicini per potersi permettere una chance in pi, negata dalla legislatura locale, alle coppie di vario genere che desiderino una gravidanza. In questi ultimi anni, il fenomeno ha assunto proporzioni notevoli, tanto che si sono venute a creare delle enclavi specializzate. noto, infatti, che in Spagna e in Repubblica Ceca si vada soprattutto per la donazione di ovociti, che le future mamme svedesi si spostino in Danimarca per le inseminazioni, mentre le coppie lesbiche prediligano il Belgio. Altro che grandi dilemmi etico-morali: questi spostamenti sono interpretabili come il rovescio della medaglia di anacronismi legislativi che non tengono conto di una societ che ha cambiato forme, abitudini sessuali e priorit. Daltra parte lItalia sembra essere il paese delle contraddizioni: nel 2005 il referendum abrogativo delle legge n. 40 del 2004 non ha raggiunto il quorum, facendo rimanere di fatto la norma molto restrittiva. Forse la spinta al cambiamento dovrebbe essere avvertita non su basi soggettive, ma dovrebbe tener conto di tutti i casi di difficolt di concepimento e della frustrazione di coppie non eterosessuali. Intanto, per, chi volesse guadagnare facile donando il proprio seme non deve fare altro che varcare un confine.
CGir
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Opinioni forti
Noi vogliamo essere eretici. E c dellaltro. Non siamo negazionisti e nemmeno razzisti. Tanto che, fra gli iscritti, ci sono anche ragazzi colore. Gabriele Bardelli ha le idee molto chiare. Sa bene inevitabile che lo sappia dove la chiacchierata andr a finire. Di Casapound, Wikipedia scrive Centro sociale di ispirazione fascista. Bardelli sceglie con cura gli aggettivi. Partire da Wikipedia spiega controverso. Casapound unassociazione culturale di promozione sociale spiega, i cui pilastri sono politica, cultura, sport e volontariato. Certo riceve moltissimo dallesperienza fascista. Ma noi rifuggiamo posizioni reducistiche e dei bei tempi. Siamo per loggi e per cambiare il futuro. Bardelli il coordinatore provinciale di Casapound Varese. 15 militanti, 50 simpatizzanti. Ai primi di gennaio, sotto casa, ha trovato i muri pieni dinsulti: Bardelli, Iannone, appesi a un lampione. E poi fascisti, nazisti.Gianluca Iannone il fondatore e presidente nazionale del movimento. Atto idiota minimizza il coordinatore varesino. E strano aggiunge. A Varese la battaglia politica sempre stata nei binari della dialettica civile. Insomma un dispetto, anche se ci aspettavamo una risposta dalle istituzioni. Lunico stato lassessore al Verde Stefano Clerici. Ci ha espresso solidariet e, per tutta risposta, hanno chiesto le sue dimissioni. Non ritieni che laria intorno a voi sia diventata pesante dopo i fatti di Firenze, quando il vostro iscritto, Gianluca Casseri, ha ucciso due senegalesi? Un pazzo che ha agito da pazzo. Si presentato come un appassionato di fantasy che scriveva libri. Un ragioniere silenzioso di 50 anni. Come potevamo immaginare? Non possiamo scusarci per una colpa non nostra. Non potevamo intuire che fosse un folle. Non lha capito nemmeno chi gli ha
dato il porto darmi. Escludi il razzismo dentro Casapound? No. Ma Pd, Pdl e Lega possono escludere che vi siano razzisti tra i loro iscritti? Non possono. La nostra scelta dimostrare che le posizioni razziste in Casapound non hanno sponda. Noi critichiamo il fenomeno migratorio. Cio? Non siamo contro limmigrato, ma contro il modello migratorio imposto. La migrazione una risposta a fenomeni esterni come il Landgrabbing (traducibile con accaparramento della terra. Fenomeno che riguarda gli effetti dellacquisizione su larga scala di terreni nei Paesi in via di sviluppo, mediante acquisto o affitto di grandi estensioni agrarie da parte di compagnie transnazionali, governi e singoli, Ndr). Cosa intendi esattamente? Non sono i Paesi pi poveri ad avere pi migranti. Ma quelli dove le grandi societ dominano. Il fenomeno va studiato. E voi lo studiate? Un anno fa abbiamo tenuto un incontro sulle identit con Gilberto Oneto e Thierry Dieng del movimento Ubuntu di Varese. Thierri francosenegalese. Con lui abbiamo ottimi rapporti. Il tema va affrontato con gli immigrati. Sono tutti come te, in Casapound? Siamo un movimento, per definizione non statico e non cos omogeneo come pretendi. Cosa salvi, del Ventennio? Ci sono stati sbagli. Le leggi razziali. Casapound da sempre le definisce un errore. Esclusero dal fascismo gli ebrei che avevano, per, partecipato alla marcia su Roma. Guido Jung, ebreo, fu ministro delle Finanze con Mussolini. Noi discerniamo la visione rivoluzionaria dagli errori. E rivendichiamo il diritto di sottolineare il buono fatto nel Ventennio. Tipo? Limpostazione di uno Stato sociale che proseguito anche dopo la
Seconda guerra mondiale, fino a che la politica non ha preferito una visione meno lungimirante. Alcuni di voi arrivano da storie di destra estrema... Vero, ma hanno lasciato quel percorso perch un vicolo cieco. Quindi chi vi accusa di negazionismo... Sbaglia. Mai stati negazionisti. Non nego che per si debba essere tanto duri sullOlocausto quanto sugli altri stermini. Critichiamo, per esempio, quello che Israele sta facendo ai palestinesi. Conosci il sito/forum di ultradestra Stormfront? Ci danno dei traditori. Ci detestano. un sito stupido, noi siamo diversi. Tra i militanti, fin dalle origini, ci sono ragazzi di colore. Abbiamo iscritti colombiani, marocchini, mediorientali. Programma politico estratto dal vostro sito: controllo pubblico delle banche, lavoro come dovere sociale, mutuo sociale per la casa, ecologia, culture biologiche, no allo Stato di polizia. Non che, su certe cose, siete un po di sinistra? un errore chiedersi se siamo di
destra o sinistra. Rispondiamo ai problemi con buon senso e visioni innovative. Lo schieramento un concetto datato. Ci inseriamo in un contesto. Ma chi siete? Siamo eretici che vogliono dire cose eretiche. Il fascismo sociale una terza via. Vogliamo dire cose che gli altri non dicono. Oltre la politica, che bolle in pentola? Ci occupiamo di decine di cose. Lo sport, con rugby, hockey, paracadutismo, speleologia, immersioni, pallanuoto. A livello nazionale abbiamo circa 200 luoghi dincontro. Librerie, palestre, pub e sedi. Tutti luoghi di discussione e confronto. Abbiamo faticato per portare avanti tutto questo. Non vogliamo gettarlo per le logiche degli opposti estremismi. A Bergamo vi hanno contestati nella Giornata del Ricordo? Abbiamo fatto un minuto di silenzio per i martiri delle Foibe. Sono arrivati in 200 e loro si sono scontrati con le forze dellordine. Poi, qualche giornalista si inventato che abbiamo lanciato dei sassi. La stampa nazionale ha ripreso la notizia senza verifica. difficile capire perch accadano certe cose.
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Marketing alternativo
Quale libro potrebbe trasformarsi in oggetto di culto per un popolo, peraltro sempre pi numeroso, di squattrinati e mezzi semi disoccupati? Forse uno di quelli che, non prendendosi troppo sul serio, regali comunque perle di saggezza popolare (condite con ironia e linguaggio diretto) su come districarsi nel mondo affabulatorio della grande distribuzione low cost. Al grido di Discount or Die, Valeria Brignani, ventinovenne varesina, ha trasformato il suo blog (nato quasi per gioco) in una pubblicazione che sar sugli scaffali il prossimo maggio. Dopo i primi due romanzi pubblicati, la Brignani oggi si candida a portavoce di un consumo ragionato e fuori dagli schemi preconcetti che vedono il brand come sinonimo di qualit assoluta. Fare la spesa al discount non semplice, perch ci si imbatte in una miriade di prodotti sconosciuti e, come racconta la stessa autrice spesso non ci sono mezze misure: o sono eccellenti, o pessimi. Lidea del blog nasce proprio dal particolare momento di quei giovani che, ad un certo punto, vanno a vivere da soli. Costretti a far tornare i conti tra stipendi e spesa, i conti non tornano e si capisce presto che fare la spesa un duro lavoro. successo anche a me: ho condiviso questo pensiero con amiche che, a loro volta, avevano i miei stessi problemi e, una sera, ci siamo dette: Ci vorrebbe una guida per fare la spesa al discount. Nello stesso periodo, ero alla ricerca di birre per i frequentatori del cineforum che curo. Andando al risparmio, mi sono resa conto che alcune marche del discount erano meglio dei grandi nomi conosciuti. Lultima spinta decisiva per lapertura del blog arrivata da un corso per copywriting che ho seguito a Milano. Qui, il pubblicitario Paolo Iabichino tratteggiava un ritratto del consumatore di oggi e lo descriveva come sempre meno dipendente dalla pubblicit nelle sue scelte di consumo. Diceva, inoltre, che i consumatori si affidano sempre pi spesso alle recensioni su Internet, ai blog, alle verit del web. Da tutto questo nasce Discount or Die. Era il 2009 e, dopo oltre due anni di recensioni, oggi il blog conta pi di 100 prodotti passati sotto lo scanner implacabile della Brignani che, nel progetto, ha coinvolto altri adepti della recensione low cost. Il risvolto ludico di questo spazio web, per, il filo ironico e narrativo che rende ogni singola recensione una finestra aperta sul discount e su temi tra i pi diversi ed apparentemente lontani. Prodotto dopo prodotto, le mie recensioni si sono trasformate anche in un pretesto per raccontare qualcosa di diverso, senza mai perdere di vista lobiettivo: bocciare o promuovere un articolo. Chi si imbatte in una delle recensioni di Discount or Die capisce subito che lo spirito critico il filo rosso della recensione, ma anche il non-pregiudizio: ora di uscire dagli
schemi mentali che ci portano a credere che se un prodotto costa di pi sar migliore. I prezzi pi contenuti dipendono da tanti e diversi fattori: se un prodotto locale avr meno costi di spedizione, non ci saranno ricarichi legati ai testimonial e alle campagne pubblicitarie. Sulla rete esistono diversi siti dove si trattano argomenti simili: i prodotti dedicati alla bellezza delle donne contano molte web-recensioni, cos come le birre. Il tono serioso accomuna molti di questi spazi web, ed per questo che Discount or Die resta una mosca bianca: battute, rimandi multimediali, curiose associazioni di idee rendono godibili e divertenti le stroncature e le dichiarazioni damore per questo o quell'articolo. I feedback sono arrivati da subito: tanti accessi al web, commenti e complimenti dei lettori che, oggi, si servono del sito per orientarsi tra le infinite proposte dei sempre pi numerosi discount nel nostro Paese. Unidea nata quasi per caso potrebbe ora trasformarsi in un titolo di successo, che risponde a una richiesta sociale trasversale: quella di non lasciarsi prendere in giro dalla grande distribuzione, ma di sfruttare al meglio le sue luci e le sue ombre, per risparmiare e, anche concedersi un sorriso. A Ginevra Bompiani i contenuti sono piaciuti cos tanto che ha deciso di trasformarli in un libro per leditore Nottetempo. Da qui iniziato il lavoro di Valeria Brignani per riadattare le recensioni che, inizialmente, erano state scritte di getto e senza progetti editoriali di fondo: un lungo e minuzioso lavoro che, tra poco, vedr i suoi frutti. Sugli scaffali delle librerie.
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Strategie politiche
al Tesoro circa il 44% dei suoi introiti: non accettabile. Non pensiamo che la caccia agli evasori sia la soluzione, bisogna invece curare la malattia, cio leccessiva tassazione, in primis con una riforma costituzionale che limiti la pressione fiscale e renda tutto deducibile. Solo a questo punto si potrebbe concentrare le attenzioni su chi ancora non paga le tasse. A livello locale, cosa si potrebbe fare per andare in questa direzione? La nostra proposta la moneta complementare, lunica via possibile dal punto di vista giuridico. Ci sta proponendo di battere un conio bosino? In effetti s, senza per rinunciare alleuro come moneta nazionale. una
abbatterebbe il debito legato alla compravendita delleuro. La secessione dalla Lombardia o la moneta complementare sono idee fuori dagli schemi. Che tipo di elettorato lei pensa possano attirare? Quello che da sempre il bacino di utenza di Movimento libero, che poi lo stesso che va a formare la nostra classe politica: io vengo da Alleanza Nazionale, da cui mi sono staccato in giovanissima et, ho colleghi del Partito Comunista. Il nostro orgoglio di aver portato a iscriversi al movimento elettori che prima della nostra nascita erano disinteressati alla politica. Gettare il seme della partecipazione per noi un obiettivo primario.
Manuela Lozza
Scenari e utopie
dalla fine degli anni 50, lo sviluppo dellattivit turistica. E cos, da allora, Livigno diventata un vero paradiso per chi in cerca dei pi svariati prodotti. Dalle sigarette agli alcolici ai beni di pregio fino al carburante. Una situazione che si subito andata a scontrare con la concorrenza della vicina Svizzera. Il motivo originario alla base della nascita della zona franca, per, era connesa allisolamento che per molti anni caratterizz questa zona. Spulciando nei documenti si scopre che fino allinverno del 1952 - anno
di apertura anche nei mesi freddi del Passo del Foscagno - la comunit di Livigno rimaneva completamente priva di qualsiasi via di comunicazione con il resto del mondo dalla caduta dei primi fiocchi bianchi e fino allo scioglimento delle nevi, in primavera. A questo punto bisogna intendersi: o si dimostra che anche Varese ha le stesse criticit, oppure sar difficile arrivare a ottenere un simile risultato. Molto pi probabile che Livigno perda, prima o poi, alcune delle sue agevolazioni.
Massimo Manelli
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Abbiamo a disposizione molti meno soldi di quelli che avevamo fino a 5 anni fa
97 ospitava una scuola elementare e media privata) presto diventata stretta. E nel giro di pochi anni lInsubria si trasformata in un polo universitario che comprende le sedi principali di Varese (con tre diversi edifici dislocati nellintera citt) e Como, pi i due distaccamenti di Busto Arsizio e Saronno: ad oggi conta 9.169 iscritti, 384 docenti e 328 tra tecnici e personale amministrativo.
Il consiglio decide come assumere i docenti, con quali contratti, con che retribuzione
situazione attuale, che per il nostro ateneo molto buona. Il problema che bisogna perseverare in questo stato di cose, avendo a disposizione molti meno fondi di quelli che avevamo fino a quattro o cinque anni fa e che ci hanno permesso di diventare cos virtuosi. Qual , fra queste virt, la pi importante da mantenere? La qualit dellofferta formativa, ovviamente. Ma anche il numero di queste offerte, che nel nostro caso particolarmente elevato e permette di accontentare direttamente sul territorio unabbondante fascia di giovani che decidono di proseguire gli studi dopo le scuole superiori. La sede comasca ha circa il 50% degli iscritti rispetto a quella varesina. Questo la pone in una situazione di sudditanza rispetto
alle decisioni che vengono prese per entrambe le sedi? Al contrario direi che c massima parit e che le esigenze delle due sedi vengono gestite al meglio dal Consiglio damministrazione. sempre il Consiglio damministrazione che decide come spendere i soldi delluniversit? Di certo non il rettore. Il consiglio deve decidere come assumere i docen-
Tra Como e Varese c la massima parit, le loro esigenze sono gestite al meglio
ti, con che contratti e con che retribuzione. Sono scelte strategiche. In una piccola citt come Varese, alcune figure istituzionali acquisiscono potere. il caso del rettore dellInsubria? Il potere non esiste. Esiste semmai la capacit di essere degli opinion leader.
Manuela Lozza
Ricercatore
Ricercatori a
19 F
102
83 25 M F
104
79 74 M F
175
101 0 M F
3 M
TOTALE
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Unione Industriali
Tutorato allestero, rischio delocalizzazione? Per Brugnoli resiste il mito della fabbrichetta
Come sfruttare al massimo questo momento almeno in parte favorevole? Insegnando agli imprenditori delle Pmi ad andare allestero, a portare i propri prodotti oltreoceano. E lUniversit di Varese mette in campo un piano per il 2012 che ha proprio questo scopo. Lidea da una parte di creare una forma di tutorato, grazia al quale capi dindustria gi avvezzi al commercio estero accompagnino i colleghi novizi nelle varie fasi del processo. Dallaltra, invece, creare reti dimpresa per sbarcare su territori ancora vergini dei nostri marchi. Un problema ci sarebbe, secondo i detrattori delliniziativa: il rischio delocalizzazione. vero? Chiediamolo al presidente Giovanni Brugnoli. Si finir con il portare lintera produzione in India o in Messico? Assolutamente no. dice Abbiamo dati a sufficienza per dimostrare che, quando le imprese del Varesotto lavorano bene allestero, il primo beneficio per il territorio. Lindustriale varesino non abbandona mai la sua fabbrichetta in provincia, troppo legato alla citt. Al contrario, larricchimento dellintera azienda non fa che portare benefici, aumenti di capitale e di personale alla sede principale. A proposito di lavoro dipendente, lUniva promette questanno una particolare attenzione alla riqualificazione sul mercato di chi ha perso il posto (a oggi 350.000 adulti in mobilit) e allinserimento dei giovani nel primo impiego. In entrambi i casi, lUnione Industriali finanzier progetti di singole imprese ma anche progetti che riguardino lintero territorio. Il tutto in accordo con i sindacati. La prima impressione che la situazione locale rispecchi quella nazionale in cui Confindustria sembra, da che esiste il governo Monti, pi favorevole al dialogo con le parti sociali. Anche in questo caso devo dissentire continua Brugnoli Storicamente, nel nostro territorio, c sempre stato lavoro di squadra con i sindacati. Non una novit. In particolare, si punter sulla riqualificazione dei lavoratori adulti, anche accompagnandoli al diploma di scuola media superiore, e si incentiver linserimento dei giovani con 100.000 euro destinati a stage retribuiti di 3 mesi per 50 giovani in tutti i settori dellindustria.
Massimo Manelli
Per una provincia che, come la nostra, per il 51% esporta in Europa, lattuale crisi della Comunit non pu che rappresentare se non un danno immediato, quanto meno un timore per il futuro. Preoccupano, in particolare, le esportazioni verso Grecia, Spagna e Portogallo (gi drasticamente calate), ma anche quelle verso la pi stabile Francia. Aumentano invece del 22% sia il commercio con la Germania che quello con Paesi non toccati dalle tensioni comunitarie, come la Svizzera. Tanto vale quindi, sostiene lUnione Industriali della provincia di Varese, puntare sullexport verso i paesi del Bric e le aree in via di sviluppo: il Brasile per esempio, ha visto una crescita delle nostre esportazioni del 21% e lAsia orientale addirittura del 44.
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Parla il direttore della casa circondariale
Al Miogni tre in una cella monoposto Varese spera nella legge svuotacarceri
segue dalla prima Dottor Mongelli, lei vivr in prima persona gli effetti della legge svuota-carceri. Che idea si fatto? Quanti saranno i fortunati che ne beneficeranno? La posso definire uniniziativa pi che positiva. Questo provvedimento va ad ampliare e perfezionare la legge 199 del 2010 che ha gi comportato luscita di 12 detenuti da questo penitenziario. Con la svuota-carceri si ampliano i requisiti per avere diritto ai domiciliari, e c un cambiamento anche nella durata di questa detenzione che passa dagli ultimi 12 mesi della pena ai 18. Attualmente sono 29 le persone che stanno vivendo gli ultimi 18 mesi di carcere, ma bisogna verifi-
EMERGENZA CARCERI Lingresso della casa circondariale di Varese e il suo direttore Gianfranco Mongelli
Con questa iniziativa si ampliano i requisiti per avere diritto agli arresti domiciliari
care che abbiano gli altri requisiti per godere di questa uscita anticipata. Mi riferisco allaccertamento del domicilio, lassenza di reati ostativi o di precedenti rigetti, quindi un numero tutto da scremare. Chi valuta questi aspetti di vitale importanza? Il magistrato di sorveglianza. Cosa risponde a chi sostiene che con questa legge si mette-
hoc per ridurre il sovrabbondante numero di detenuti nelle carceri. Per il Miogni si pu parlare di emergenza affollamento? Secondo me, emergenza un qualcosa che ieri non cera e oggi c. Il sovraffollamento una caratteristica strutturale del sistema, ma non credo sia corretto definirla unemergenza. Il fatto che una volta ogni circa sei anni, dal 1946 ad oggi, si concedano amnistie e indulti la prova che il sistema va ciclicamente verso il sovraffollamento e che si adottano provvedimenti per sfoltirlo. Parliamo di numeri A livello nazionale i numeri fanno spavento, parliamo di 68mila reclusi a fronte di una capienza tollerabi-
la met da italiani e per laltra met prevalentemente da colonie di albanesi e marocchini, e ognuna dovrebbe contenere una sola persona invece la media di tre, decisamente troppo. La capienza tollerabile della casa circondariale sarebbe di 90 individui, e invece qui ce ne sono una quarantina in pi. Una situazione che speriamo di migliorare con la svuota-carceri.
Reclusione domiciliari o in altra privata dimora per pene non superiori ai 4 anni Gli arrestati potranno essere trattenuti per non oltre 48 ore nelle camere di sicurezza della polizia giudiziaria che li ha fermati. Entro tale termine il giudice dovr confermare l'arresto Nasce la Carta dei diritti del detenuto" che indica cio che pu fare e ci che non pu fare
altre strutture, per esempio le caserme. Lo trovo un punto estremamente positivo perch si evita il contatto con il carcere e non si sperimenta la privazione di libert. Li chiamiamo sempre presunti innocenti, quindi pi che giusta questa iniziativa. Altro aspetto che calza a pennello con la situazione che vive Varese lo stanziamento di ben 57,27 milioni di euro per ladeguamento di infrastrutture carcerarie. O forse nel capoluogo avremmo bisogno di una nuova casa circondariale, non di un restyling? Questa una problematica che di tanto in tanto esce sui giornali. Posso confermare che, per, attualmente Varese non compare nel piano carceri e quindi lesigenza di un nuovo penitenziario resta solo sulla carta. Una paio danni fa ci avevano garantito che sarebbero partiti i lavori per la realizzazione di una nuova struttura, adesso non c niente di sicuro. Il tutto molto condizionato dalla possibilit o meno di disporre di unarea per la sua edificazione. Non un mistero che abbiamo lesigenza di un nuovo carcere, scritto anche sulla Gazzetta Ufficiale che qui non sono
LA SITUAZIONE ATTUALE
68.144
Detenuti
45.654
Capienza regolamentare
ANSA-CENTIMETRI
ranno in circolazione dei delinquenti? Tutte le condanne finiscono prima o poi! Questo un falso problema. E poi comunque non sono liberi ma in esecuzione penale esterna e sono seguiti e controllati dagli enti preposti. Questa legge stata creata ad
le di circa 45mila posti. Una cifra mai registrata prima, neanche alla vigilia dellindulto nel 2006. Qui a Varese, invece, possiamo parlare di ordinario sovraffollamento. Mediamente, siamo sempre intorno ai 130 detenuti che scontano incriminazioni per droga, rapine e furti. Siamo dotati di 44 celle, ospitate per
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BUSTO ARSIZIO
Anche a Busto Arsizio e a Varese chiude Blockbuster, la storica videoteca a noleggio nata con una joint-venture con il gruppo Fininvest (Rinascente), che da qualche mese pur non avendo dichiarato n fallimento n una chiusura totale dellazienda in Italia, di fatto sta dismettendo tutti i punti vendita nel nostro Paese. Lavora invece a pieno regime il sito di vendita on-line, forse complici i ridottissimi costi di gestione rispetto ai negozi. Nella sede degli uffici, a Milano, bocche cucite: pare che un solo dirigente sia preposto a parlare e al momento, guarda caso, non c. Nonostante la situazione sia nazionale, il caso di Busto Arsizio particolare ed emblematico insieme. Ormai si vocifera
in modo insistente, pur non essendoci alcuna conferma ufficiale, lacquisto dei locali dismessi da Blockbuster da parte di Essere e benessere, una catena di farmacie che, se non vi ancora familiare, presto lo sar. Con decine di punti vendita, attualmente il gruppo di farmacie private pi corposo di Milano. E pare sia pronta a rilevare molti dei Blockbuster dItalia, aumentando in
denuncia di Roberto Carlo Rossi, presidente dellOrdine appunto, secondo il quale un terzo dei medici di base milanesi sarebbe in scacco al gruppo Fd, proprietario di Essere e benessere. Come funziona? Nello stesso edificio, tutto di propriet del gruppo, verrebbero aperti una farmacia e un ambulatorio medico, per il quale Fd proporrebbe al dottore che lo va a gestire prezzi camera-
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La candidata della svolta
TRADATE
A Tradate non si parla di altro, Ora Noi sar lalternativa vincente al ventennio di dominio incontrastato del Pdl e della Lega Nord? La candidata Laura Cavallotti sicura: Al centro porremo i cittadini e li coinvolgeremo nelle nostre scelte. Questa la carta vincente. Per Tradate potrebbe essere davvero arrivato il momento della svolta. Il centrosinistra ha scelto il suo candidato sindaco che ha tutte le carte in regola per dare filo da torcere al Pdl e alla Lega Nord che correranno con due liste separate. Si chiama Laura Cavallotti e al Comune di Tradate legata da un filo lungo una vita, visto che stata a capo dellarea economica dal 1968 fino al dicembre del 2011, anno del suo pensionamento. Diplomata in Ragioneria,
Noi donne prendiamo decisioni con il buon senso, senza tante chiacchiere e tanti fronzoli
laureata in Giurisprudenza e con un master di Economia pubblica, Cavallotti anche nonna e ha uninsana passione per gli animali e per la musica classica. il numero uno della coalizione di centro sinistra e la sostengono anche il Partito Democratico, il Sel (Sinistra Ecologia e Libert), la civica di centro Partecipare Insieme capeggiata da Sergio Beghi e lItalia dei Valori. Si presenteranno alle urne con uno sfavillante simbolo color arancione e il nome Ora Noi che intende sottolineare quanto sia necessario un grande rinnovamento che deve partire dalla comunit dei tradatesi. Signora Cavallotti, si vocifera - e lo vediamo anche in alcuni sondaggi popolari - che la sua candidatura possa segnare un punto di svolta per una Tradate reduce da
un ventennio di governo di centro destra. Condivide? Diciamo che forse la mia persona a destare interesse, rispetto alle proposte che ci sono state in questi anni. Credo la gente mi veda come una donna al di sopra delle parti, sono conosciuta e i tradatesi si fidano di me per via del mio passato da dirigente capo dellarea economica. Sono stati proprio i miei concittadini, una volta saputo che avrei cessato il lavoro, a chiedermi di mettermi in gioco per le amministrative. Un altro aspetto da non sottovalutare il consenso che porta una candidata donna. Noi prendiamo decisioni con il buonsenso, senza tante chiacchiere e tanti fronzoli. Il nostro ruolo di donne che lavorano e che hanno la famiglia a cui badare ci porta a risolvere i problemi con pragmaticit e con la speditezza che non ritroviamo in un uomo. Una risposta, la sua, che non fa nessun cenno alla politica, alle strategie, alle posizioni del centro sinistra Piuttosto che di politica preferisco parlare di valori, gli stessi che tutta la coalizione ha condiviso con me e che sono al centro del nostro modo di intendere un mandato amministrativo.
Sono la partecipazione, la trasparenza, la competenza e il senso di responsabilit. Al centro di tutto c la persona e i suoi bisogni. Valori che si riflettono nel vostro programma? S, particolare attenzione sar data ai servizi alla persona, tutto quello che pu essere di supporto alla famiglia e alla donna che deve conciliare la professione con i figli. Ci prenderemo particolarmente cura dellassistenza agli anziani e recupereremo laspetto attivo dei pensionati con la creazione di una sorta di banca del tempo, dove il Comune farebbe da tramite. Vorremmo poi creare uno spazio per i giovani, dove si possano riunire per svolgere svariate attivit come la musica, il confronto anche politico, una sorta di luogo multiuso per la loro crescita nella societ. Metteremo mano anche allaspetto urbanistico, cercando di bloccare le nuove edificazioni e lo spreco del verde, e ripristinando il centro storico. Vincerete? Penso che ce la faremo Sarebbe una svolta epocale Se i tradatesi ci daranno la vittoria, vuol dire che hanno valutato in maniera negativa loperato della precedente
amministrazione. Quale stata la pecca maggiore della giunta Candiani? La Fornace, questa zona commerciale che un buco nellacqua. Pensi che, nellultimo anno, ben otto negozianti sono stati costretti a chiudere per la mancanza di lavoro. Per non parlare, poi, di tutte le edificazioni mai finite che ci stanno attorno. Sul suo pensionamento se ne sono dette di cotte e di crude, anche che lattuale giunta labbia voluta licenziare perch troppo rigorosa nel far quadrare i conti Lo conferma? Verso lattuale giunta non serbo rancore. Mi sono stati chiesti pareri che probabilmente non erano gli stessi degli amministratori, ma questo era il mio ruolo di tecnico al di sopra delle parti. Dopo essere andata in pensione, avevo chiesto di continuare a lavorare fino al mio 65esimo anno di et, quindi fino al 2013, ma stata decisa la risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro e ho dovuto accettare questa decisione, che stata dettata dalla fretta di dovermi sostituire. Per siamo a marzo, e quel posto ancora vuoto. Cosa pensa del divorzio tra il Pdl e la Lega? Pur andando separati, la storia di que-
Particolare attenzione sar data alla persona, daremo supporto a famiglie e mamme
sti ultimi dieci anni segnata da un governo congiunto. Da parte della Lega, che ha voluto il divorzio, credo ci sia un po di incoerenza. Sicuramente a livello locale ci saranno ripercussioni. Se si ricompattassero durante un ipotetico ballottaggio? Ecco, proprio questa unaltra riflessione che dovrebbero fare i cittadini quando andranno alle urne!.
Il candidato azzurro
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SUMIRAGO
CASSANO M.
Ammini
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Nella citt di Bossi Aldo Morniroli vede allopposizione gli ex amici azzurri
Camillo Brioschi, attuale sindaco di Sumirago, in quota Lega Nord, render pubblico il suo futuro nel consiglio comunale in programma per met marzo. Linstancabile primo cittadino, ex insegnante alle scuole superiori di Gazzada, pare per che non abbia pi la verve e lentusiasmo per riprendersi la responsabilit di guidare il paese. Nulla certo, lo stesso Brioschi non si lascia sfuggire molto, ma il no alla candidatura come sindaco sembra la strada pi probabile. E pare lo sia la sua assenza nella lista elettorale. Lo storico militante del Carroccio potrebbe, quindi, ritirarsi a vita privata coltivando la sua grande passione per gli scacchi. Sul fronte opposto si fa sempre pi largo la coalizione di centro sinistra guidata da Mauro Croci che potrebbe dare del filo da torcere ai leghisti che governano Sumirago da 15 anni. Sindaco, si candida o non si candida? sempre sul vago Prima di dare la notizia ai giornali sulle mie volont preferisco renderle pubbliche ai miei cittadini. Lo far nel consiglio comunale di met marzo, prima di quella data non posso dir nulla. Capisco che 15 anni alla guida di un paese siano duri, ma nelleventualit voglia appendere la fascia tricolore al chiodo riuscir a fare a meno del suo ruolo? Di questo ambiente? Il mio primo consiglio comunale lho fatto da sindaco, quindi pu capire quanto fossi appassionato alla vita del mio Comune. Nonostante io non abbia mai frequentato questi ambienti, in questi anni ho svolto con
Dobbiamo ancora capire quali siano le linee guida del federale leghista e le volont del Pdl
pazienza e rigore il mio mestiere, ma sarei pure pronto e forse arrivata lora di abbandonarmi alle mie passioni e al riposo. Qualche suo compagno di squadra ha manifestato la volont di candidarsi come sindaco? Sicuramente presenteremo qualcuno dei nostri che abbia una solida
esperienza e una buona capacit amministrativa, per nomi non sono in grado di farne. Nulla scontato, visto lattuale situazione nazionale. Correrete da soli o in coalizione con il Pdl? Dobbiamo ancora capire quali siano le linee guida del federale leghista e scoprire le volont del Pdl di Sumirago. tutto un punto interrogativo, anche perch nel nostro paese questo partito non molto radicato e non si capisce bene da chi sia rappresentato. Sembra che si cristallizzi solo sotto le elezioni, ma poi sparisce. Noi, come Lega, abbiamo sempre corso da soli, credo che possa essere la strada da percorrere anche per queste amministrative. Non ancora sicuro ma questi potrebbero essere i suoi ultimi mesi alla guida di Sumirago. Se la sente di trarre un bilancio della sua esperienza da amministratore pubblico? Faccio riferimento a questi ultimi cinque anni, perch parlare anche degli altri dieci sarebbe troppo lungo. Diciamo che abbiamo portato a termine ci che avevamo annunciato nel nostro programma. Intendo il miglioramento delle condizioni dei cimiteri delle nostre cinque frazioni, alla messa in funzione dellasilo donato dai coniugi Bertolina; abbiamo fatto la nuova discarica, abbiamo acquisito la rete del metano che ci rende venti volte in pi di quello che rendeva prima, siamo entrati a far parte dellAto per la gestione delle acque, abbiamo bonificato dalleternit la scuola di Albusciago, abbiamo approvato il Pgt e molte altre opere pubbliche di cui i nostri concittadini possono andare fieri. La sinistra potrebbe darvi filo da torcere nelle consultazioni? Non una vittoria facile. Diciamo che la Lega parte in vantaggio, perch Sumirago sempre stata una culla di questo movimento. Quello che mi auguro che ci siano tante liste, perch pi il voto si frantuma, pi abbiamo possibilit di vincere. Se non fosse lei il candidato sindaco si potrebbero per perdere dei voti gi in partenza Questo probabile, ne sono consapevole. Per siamo sicuri di prendere almeno mille voti dai fedeli alla Lega che ci voterebbero per credo politico. Certo nulla scontato. Ma il buon governo di questi anni gioca a nostro favore.
Il Comune cambia ma lorientamento sembra essere sempre lo stesso. La Lega Nord correr da sola, alle prossime amministrative, anche a Cassano Magnago, la cittadina di Umberto Bossi. A confermarcelo Aldo Morniroli, gi due volte primo cittadino nelle file del Carroccio e storico militante delle camicie verdi. Il prossimo candidato sindaco della Lega? Si vocifera possa essere uno tra i due assessori uscenti, Antonio Diani o Stefania Federici. Sul fronte delle opposizioni, troveremo la lista del Pdl che, per la prima volta dopo quindici anni, andr da sola alle urne con due papabili candidati che sono Nicola Poliseno e Osvaldo Coghi; il primo laico, il secondo ciellino. Pi il Pd, che ha gi ufficializzato la candidatura di Mauro Zaffaroni, medico allospedale di Gallarate e militante storico del
forte stampo leghista che ci faccia distinguere per le nostre ideologie a favore della famiglia e del territorio, ma anche fortemente contrarie a questo governo. Monti a capo di un governo tecnico lontano dai veri bisogni della gente. Se non ci fosse stata questa rottura a livello nazionale tra Lega e Pdl, avreste ripresentato la coalizione? Pu darsi. In questi dieci anni di amministrazione congiunta, avete fatto un lavoro di squadra o ci sono state defezioni? Beh, in tutte le famiglie - anche nelle migliori ci sono sempre il confronto e la discussione. Problematiche affrontate e risolte nel segno della civilt. Che idea si fatto del candidato del Pd, Mauro Zaffaroni? Il Pd di Cassano non lo temo. Questo non vuol dire che bisogna sottovalutarlo. Se facessimo un bilancio dellopposizione che ci hanno fatto in consiglio comunale, la dovremmo definire inesistente. Per quanto riguarda Zaffaroni, posso dire di conoscerlo bene: mio coscritto, andavamo a scuola insieme. Essendo un medico, dovr trovare un modo per conciliare il suo lavoro con il ruolo di sindaco, che presuppone una presenza costante in Comune. Io sono qui tutte le mattine, Zaffaroni avr tutto questo tempo da dedicare agli uffici e ai cittadini?. Vincerete? Lobiettivo quello. I numeri ci sarebbero per vincere? Vincere al primo turno non facile. successo nel 93 ma allora non cera Forza Italia e si usciva da Tangentopoli, quindi era tutto in discesa. Adesso nel centrodestra non ci siamo solo noi, ma c una componente di peso che il Pdl, i centristi invece non mi preoccupano. Non credo nel ritorno della balena bianca, i tempi sono diversi. Pensa che il Pd e il Pdl si potrebbero coalizzare? Daltronde a livello nazionale sono in maggioranza insieme Il candidato del Pd Zaffaroni, nonch segretario cittadino del partito, ha dichiarato che loro sono antagonisti al Pdl e unalternativa alla Lega. Credo, quindi, esclusa questa possibilit. Certo in fase di ballottaggio, se ci sar, le carte si mischieranno e allora anche noi saremo chiamati a sceglierci degli alleati, sar il Pd o il Pdl?.
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strative
a cura di Manuela Poretti
CARDANO AL C.
FERNO
Aspesi passa la palla al suo partito. La scommessa vincere dopo 15 anni di governo
Mario Anastasio Aspesi, attuale sindaco del centrosinistra di Cardano al Campo, non potr ricandidarsi perch al suo secondo mandato. Chi sar il suo successore? Sul fronte Pd, il partito pi consistente della coalizione civica, il neo segretario cittadino Erica DAdda chiamata da Busto Arsizio per cercare di mettere mano alle candidature - a confermare che si faranno le primarie per scegliere il nome. I candidati che hanno dato la loro disponibilit sono lattuale vicesindaco e assessore alla Cultura, Istruzione e Servizi sociali Laura Prati, quota rosa di spicco del Pd, e Angelo Bellora, attuale capogruppo in consiglio. Scartata lipotesi di Fabrizio Sala, dimissionario segretario cittadino, che ha rinunciato per impegni lavorativi. Sul fronte dellopposizione si registra, anche qui, la rottura dellalleanza tra Pdl e Lega, che correranno separate. Si ipotizzano delle alleanze tra il Popolo della libert e larea centrista, mentre nulla definito per il candidato del Carroccio. Abbiamo incontrato lattuale numero uno di Cardano che si avvia a vivere i suoi ultimi mesi sulla poltrona pi prestigiosa. Sindaco il centro sinistra non ha ancora individuato il nome di un candidato. Chi potrebbe essere la persona giusta? Innanzitutto colgo questa occasione per ringraziare chi dieci anni fa ha creduto in me e mi ha proposto di intraprendere questa bella avventura a Cardano, paese in cui io sono nato ma dove non risiedo. Sono stati anni molto difficili anche perch nel frattempo svolgevo il mio lavoro di direttore generale dellAutogrill in Europa, un compito che mi teneva anche lontano da casa e che mi lasciava molto poco
Angelo Bellora Sono due persone che stimo e con cui ho lavorato molto bene in questi anni, ma io non sono il genere di politico che sceglie il suo delfino, solo un despota avrebbe questa pretesa. Il futuro sindaco di Cardano avr da fare i conti con la crisi economica e la difficile situazione occupazionale. Il ruolo del primo cittadino profondamente cambiato. Negli anni scorsi ricevevo in Comune vicini di casa in collera lun con laltro oppure cittadini che chiedevano il permesso di costruire case, ora la maggior parte dei cardanesi bussa alla mia porta perch vuole un lavoro. Il nuovo sindaco si dovr creare una prospettiva per loccupazione, prima di pensare a rimettere a nuovo una piazza. Se non c sviluppo non c lavoro e le file ai servizi sociali
Il ruolo del sindaco cambiato. Si bussa alla mia porta per avere un lavoro
tempo da dedicare al Comune. Ma oltre alla famiglia e al lavoro, come mi ha insegnato mio nonno Anastasio, esiste anche il fare del bene per la collettivit e lo spendersi per la societ. Le sto dicendo questo non perch non voglia rispondere alla sua domanda ma perch, non potendo essere io il candidato, ora la palla passa al partito. Si fanno i nomi di Laura Prati e
Leco del divorzio nazionale tra Popolo della Libert e Lega arriva fino a Ferno, paese di circa 7mila abitanti alle porte di Malpensa. un Mauro Cerutti amareggiato quello che incontriamo in municipio. Lattuale primo cittadino del Pdl non ha digerito la richiesta avanzata dal Carroccio di far correre un proprio candidato come sindaco spazzando via lambizione di Cerutti a candidarsi per il secondo mandato. Rottura definitiva, quindi, anche a Ferno tra gli ex alleati, nonostante il lavoro svolto in sinergia in maggioranza. Sul fronte delle opposizioni, oltre alla Lega che dovrebbe presentare Claudia Colombo (gi due volte sindaco, ndr), si fanno strada due liste civiche, una del Pd guidata da Massimo Regalia e una civica Ferno viva, composta dal polo civico di centro in coalizione con lUdc, che ad oggi siede in maggioranza. Sindaco, mi aggiorni sulla situazione delle prossime amministrative. Sto vivendo un momento di grande amarezza perch, ancora una volta, il ruolo della politica non rispecchia le effettive esigenze della gente. Dopo 15 anni che si amministra insieme alla Lega, ricordo che noi siamo stati il primo laboratorio nazionale di questa unione nel 1998 , la prima volta che la politica passa sopra al bisogno di continuit di cui unamministrazione ha bisogno per rispondere in maniera pi efficace alle necessit dei cittadini. Io ho riproposto la mia candidatura, pur chiedendo ulteriori sforzi alla mia famiglia, perch credo nel lavoro svolto e in quello che faremo. I leghisti hanno chiesto la poltrona pi importante e, dopo aver fatto per dieci anni il vice di un sindaco del Carroccio, ora toccava ancora a noi del Pdl correre per il prossimo mandato da primo cittadino. Quindi correrete da soli? S. Il fatto di candidare un leghista a sindaco della coalizione lho vissuta come unimposizione. Mi aspettavo pi rispetto, che non c stato. Credo che, nel contesto delle comunali la sovranit, del logo e del partito siano un po da mettere da parte in favore della persona. La nostra lista porter ancora il nome Ferno insieme, proprio per far capire che vogliamo continuare sulla strada tracciata seguendo i principi che abbiamo fatto nostri nel tempo e cio la coerenza, la concretezza e la credibilit. Per ora, stiamo lavorando solo come Pdl, ma siamo aperte ad alleanze che valuteremo passo dopo passo. Quante possibilit concrete avre-
te di vincere? Io spero che si votino le persone indipendentemente dal proprio simbolo politico. Credo che il buon governo svolto in questi anni sia la cartina di tornasole della nostra capacit di amministrare per il bene di Ferno. Abbiamo portato a termine tante opere pubbliche come larea mercato, il completamento del parco, lapprovazione del Pgt (piano governo territorio), la
Credo che il buon governo svolto in questi anni sia la cartina di tornasole delle nostre capacit
manutenzione e la gestione del decoro urbano, il mantenimento dei servizi soprattutto in ambito sociale e scolastico, nonostante i tagli. Per le scuole di Ferno investiamo circa 380 mila euro per il piano di diritto allo studio e per il supporto alle disabilit, proprio perch crediamo nelle potenzialit dei nostri ragazzi. Il divorzio dalla Lega nasce da problematiche che avete dovuto affrontare anche in maggioranza,
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Grandi eventi
SARONNO
LExpo 2015 per Saronno? Una miscela di ecologia, ferro, asfalto e costruzioni. Mancano tre anni alluniversale meneghina e il sindaco Luciano Porro i suoi disegni li ha sul tavolo. Se non tutto, qualcosa arriver, complice, appunto, lesposizione mondiale del capoluogo lombardo. Intanto la viabilit. Saronno soffre dice il primo cittadino schiacciata dal traffico. Ogni giorno rivela da noi passano circa 200mila veicoli, una cifra comprensibile se messa in relazione a Varese, per esempio, dove ne passano 220mila. E loro, per dimensioni, strade e infrastrutture sono giganti rispetto a noi.Una calamita naturale per il traffico, insomma. normale dice il sindaco ci sono tutte le scuole di ogni ordine e grado, lUniversit dellInsubria, lospedale, i servizi, luscita autostradale, il traffico delle altre province e di Malpensa. Potrei continuare a lungo. un disastro. Prima soluzione, dunque. Un accordo sovraprovinciale per il Trasporto Pubblico Locale. necessaria unintesa con tutte le Province vicine perch vi sia un investimento sul mezzo pubblico, un incentivo, affinch chi si muove rinunci al mezzo privato. Intanto sono in arrivo delle opere. Fortunatamente su ferro dice Porro come la Saronno-Seregno, un collegamento ferroviario nato sullidea degli antichi binari ma su un tracciato diverso. Allepoca destinata solo alle merci e oggi alle persone. Il nuovo percorso permetter un collegamento con Dalmine e, quindi Orio al Serio. Di fatto unir due aeroporti Orio, appunto, e Malpensa. un pas-
saggio fondamentale per dare respiro e movimento alla nostra viabilit. Nei piani c, anche lasfalto che, nonostante tutto, ancora la valvola di sfogo principale. in arrivo la bretella Est di Pedemontana. Cio il collegamento della superstrada con la Saronno-Monza. E poi il nuovo asse della Varesina. Oggi in sofferenza fortissima dice il sindaco sar parallelo allattuale strada partendo da Uboldo. Insomma, lotta al traffico e opere milionarie. Si conferma Porro ma lotta anche allinquinamento. Come tutte le citt del Nord viviamo nella morsa continua del Pm10. Lanno scorso abbiamo sforato le soglie consentite dalla legge (50mg per metro cubo di polveri sottili, ndr) per 110 giorni. Questanno non andiamo meglio, anzi. Non si respira, come in tutto il Nord. Serve un deciso intervento di Regione Lombardia.
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Infrastrutture interrotte
GALLARATE
Da anni a Gallarate si parla della possibilit che tra il 2010 e il 2011 si era fatta quasi certezza di scavare sotto il quartiere di Moriggia per ricavare un tunnel che colleghi, la linea Arcisate-Stabio con Malpensa. Gli interessi in gioco sono tanti: da una parte sicuramente Sea e Ferrovie dello Stato, che avrebbero voluto un tunnel ferrato che collegasse il traffico svizzero con i terminal del nostro aeroporto. Questo avrebbe ovviamente agevolato la vendita dei voli in partenza dallItalia ai cittadini elvetici e non solo del confinante Canton Ticino. Forse ricorderete, un paio di mesi fa, una puntata di Patti chiari (trasmissione in prima serata della Rsi, un format simile alla nostra Mi manda Rai Tre ma con molti meno peli sulla lingua), in cui alcuni viaggiatori abituali, residenti nellintera federazione, lamentavano la divergenza vertiginosa dei prezzi tra un volo in partenza da Malpensa e uno da una qualunque citt svizzera aventi la stessa destinazione. Quindi la scelta strategica del tunnel di Moriggia, fatta dalle aziende e dalle amministrazioni in gioco, derivava dallidea che se gi i prezzi rendono il mercato italiano appetibile agli elvetici, nonostante prevedano uno spostamento anche di centinaia di chilometri, agevolando il collegamento Malpensa-Svizzera sarebbero sicuramente aumentati anche i biglietti venduti e cos gli introiti. Si sono subito dichiarati contrari i cittadini di Moriggia, la frazione di Gallarate che sarebbe stata interessata direttamente dai lavori di scavo e poi dal passaggio del treno. Tutti ecologisti? Non proprio. Da una parte, certo, coloro che sono contrari a bucare la montagna e vedono nel passaggio dei vagoni un rischio ambientale, idrogeologico e di stabilit del suolo. Dallaltra, chi temeva limpatto economico per la citt e per la regione
di unopera faraonica i cui costi (per la verit ancora non del tutto chiari) avrebbero finito come sempre per lievitare a lavori iniziati. Ma cera anche chi, semplicemente, non era daccordo con le limitazioni dettate dallultimo piano regolatore che gi prevedeva il tunnel. Infatti, quando la vecchia amministrazione di Gallarate, con il sindaco Nicola Mucci del Pdl, approv la previsione di realizzazione del
lit ecc. Interessi quindi economici, anche da parte dei cittadini, non solo di conservazione del territorio. Fatto sta che la nuova amministrazione di Gallarate, una lista civica appoggiata dai partiti della sinistra, si fatta portavoce di queste istanze presso la Regione e in particolare verso lassessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo che, oltre a essere lamministratore preposto, viene dal nostro territorio e quindi si spera possa essere pi attento alle esigenze del Varesotto. In effetti, come fa sapere lassessore allUrbanistica di Gallarate, Angelo Senaldi, Cattaneo ci ha rassicurato sul fatto che lopera difficilmente verr realizzata a causa dei costi elevatissimi. Adesso si tratta di lavorare sia da parte nostra come amministrazione comunale sia da parte della Regione per trovare alternative. Ci sono altre possibilit di intervento per il collegamento ferroviario con Malpensa, anche senza questo tunnel. Allo stesso modo, lassessore gallaratese allEcologia, Cinzia Colombo, contenta del risultato e gi guarda al futuro: La mobilitazione dei cittadi-
ni stata importante per sollevare il problema. Adesso si tratta di far capire a livelli istituzionali pi alti che quellopera proprio non serve. I fondi che sarebbero stanziati per la sua realizzazione potrebbero invece essere destinati a potenziare il trasporto ferroviario, in particolare il servizio per i pendolari. Soddisfatti anche i gruppi spontanei di cittadini di Moriggia: Siamo contenti dice un portavoce del comitato nato per dire no al tunnel ringraziamo il Comune per averci ascoltato e dato sostegno e per aver sottoposto il problema alla Regione. Noi comunque continueremo a vigilare. E forse fate bene. Perch, insomma, sicuramente la mobilitazione dei cittadini stata importante e cos anche lintervento dellamministrazione comunale, sembra per abbastanza chiaro che in realt il tunnel non si far perch la Regione, in questo momento di crisi economica, non ha i soldi per farlo. Chiss come sarebbe andata cinque anni fa, quando la crisi sembra ancora lontana. Chiss se lassessore si sarebbe dimostrato cos pronto a difendere la volont del territorio. Chiss anche se le cose cambieranno in un futuro che si spera pi florido per tutti, anche per lammini-
Gli abitanti sono soddisfatti ma continueranno a vigilare per la tutela della loro zona
strazione regionale. Resta un po leffetto ponte sullo stretto di Messina: una grande opera da molti voluta, da altri violentemente ostracizzata ma che, di fatto, il governo ha messo nel cassetto solo per mancanza di fondi, non certo per una rinnovata attenzione allimpatto delle grandi opere sullabitato.
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...& DINTORNI
a cura di Nicola Panisi
Ticino
no. Ha lottato un giorno intero tra la vita e la morte; il giorno successivo, 19 febbraio, la polizia cantonale ha diffuso la notizia del decesso. EXIT: AUMENTANO LE RICHIESTE DI EUTANASIA Sono 305 48 in pi del 2010 le persone che, nel 2011, si sono rivolte a Exit, lorganizzazione di aiuto al suicidio assistito, per porre fine alla loro vita. Avevano unet media di 76,5 anni, e la maggior parte voleva morire perch soffriva di cancro. In trentanni di attivit, lassociazione ha raccolto 80mila membri, dei quali 58mila arrivano dalla Svizzera tedesca e dal Ticino. Nel 2011, come detto, 305 persone hanno scelto di togliersi la vita appoggiandosi a Exit che, nello stesso anno, ha registrato 6mila adesioni, un valore record. Le richieste di suicidio assistito (nel 2011) sono state 1.500, il 10% in pi rispetto allanno precedente. Mentre in Svizzera esiste Exit, ed legale, in Italia leutanasia uno dei temi etici ancora pi spinosi. Esiste Exit Italia, ma si tratta di una onlus che funge da centro di studi e documentazione sulleutanasia. OPERAIO FERMATO AL CONFINE CON UN MILIONE DI EURO NELLAUTO Professione operaio. Lavoratore dipendente. I finanzieri di Ponte Chiasso lhanno fermato, mentre passava il confine al volante di unAudi A3. E hanno chiamato una squadra di cacciavitisti, gli agenti specializzati nel trovare e aprire i doppifondi sulle automobili, che hanno trovato un vano pieno zeppo di banconote da 200 euro, nascoste in sacchetti di plastica sottovuoto. Lepisodio accaduto venerd 17 febbraio, poco prima di mezzanotte, e lautomobilista, un operaio 40enne di Solbiate, finito sotto accusa per infedele dichiarazione dei redditi. Ai finanzieri luomo non ha detto nulla, ma non si esclude che possa trattarsi di uno spallone, una persona che trasporta denaro a cavallo del confine per conto terzi. Il tesoretto nascosto nel doppiofondo dellAudi A3 ammonta a 1 milione e 46mila euro, diviso in banconote da 200 euro (poco meno di 5mila pezzi). Il denaro ora sotto sequestro, e i finanzieri ne stanno ricostruendo la provenienza.
CARNEVALE, GIOVANE SI ARRAMPICA SU UN CARRO E MUORE Il Carnevale una festa molto sentita dagli svizzeri. In alcune citt elvetiche, vengono organizzate feste tra le pi affascinanti e coinvolgenti dEuropa. Famoso, ad esempio, il Carnevale di Bellinzona, in Canton Ticino. Ma anche Chiasso, citt confinante con lItalia, in febbraio si trasforma. Questanno, per, il Carnevale svizzero stato funestato da un dramma. La sera del 18 febbraio un giovane di 23 anni stava festeggiando a Sion, capitale del canton Vallese. Insieme a tre amici, il ragazzo si sarebbe arrampicato in cima a un carro, allinsaputa del conducente: quando il carro passato sotto un ponte, il 23enne ha picchiato violentemente la testa contro la struttura. Un colpo fortissimo. Il giovane, gravemente ferito, stato immediatamente trasportato allospedale cittadiCENTO PECORE E UN ASINO MUOIONO IN UNA SCARPATA Una fine tremenda, per un gregge di pecore che pascolava lungo un sentiero di Capiago Intimiano, piccolo paese alle porte di Como. Marted 12 febbraio, attorno alle 13.30, lasinello che conduceva il gregge si avvicinato ai rovi, lungo una strada sterrata. Il cespuglio nascondeva una scarpata di cinque metri: lasino caduto nel dirupo e, dietro di lui, una dopo laltra, si sono infilate oltre cento pecore, ammassatesi luna contro laltra e poi morte per soffocamento, cos come lasinello. Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia locale di Capiago Intimiano, aiutati dalla protezione civile e dallAsl. Ci son volute quasi cinque ore per rimuovere pecore e asinello ormai senza vita; servito un mezzo adatto a questo tipo di trasporto. Lepisodio avvenuto tra le vie Kennedy e Faleggia, una zona rurale del paese di Capiago Intimiano. Le pecore sono morte una sopra laltra, schiacciate e soffocate. Si sono gettate nel precipizio, seguendo lasinello che le guidava.
PROFUGHI ACCOLTI IN UN BORDELLO Accade ad Aadorf, piccola cittadina al confine tra i cantoni Turgovia e Zurigo. Undici profughi, richiedenti asilo politico, sono stati sistemati a causa della mancanza di alloggi in un locale sotto un esercizio commerciale dal nome inequivocabile: Erotikhotel Venus. Un bordello che esiste ormai da ventanni (in Svizzera la prostituzione legale). Sentiamo molte voci qui, specialmente il weekend, quando la gente fa rumore fino allalba, ha detto a Ticino On Line il 38enne Blick Mouthana, iracheno 38enne, fuggito da Baghdad dopo aver perso padre e fratello. Gli immigrati dormono al piano interrato, mentre al pian terreno lavorano sette prostitute; la maitresse una donna croata di 47 anni, che si fa chiamare Frau Wiss: Se i clienti vengono a sapere questa situazione dice i miei affari rischiano di calare. Il bar separato dalle camere dei profughi, che comunque sono tutti uomini: non ci sono donne o bambini, precisa Beat Schlierenzauer, direttore dei servizi sociali di Aadorf.
URINA AL POSTO DELLACQUASANTA, BRAVATA DI SAN VALENTINO Uno scherzo, dicono i fedeli di Davos, di pessimo gusto. Per come stato architettato, sembra una bravata organizzata da Alvaro Vitali in uno dei film che raccontano le avventure di Pierino. A Davos, famosa localit sciistica del canton Grigioni, allinterno della chiesa del Sacro Cuore qualcuno ha sostituito il contenuto dellacquasantiera: ha tolto lacqua benedetta e ha riempito di urina il contenitore. Il problema che, nonostante il cattivo odore che arrivava dallacquasantiera, prima di accertare la sostituzione molti fedeli avevano toccato quel liquido puzzolente, scambiandolo per acqua benedetta. Non solamente disgustoso, ma anche pericoloso per la salute ha detto il parroco di Davos Sono scioccato e scosso, per questo sacrilegio. Peraltro sembra che il burlone avesse gi colpito la chiesa di Davos: qualcuno, in passato, avrebbe urinato nellacqua dei fiori e nella scorta dacqua (benedetta) che viene sparsa sulle tombe del cimitero.
Como
PROSTITUZIONE, BLITZ IN CENTRO I carabinieri di Rovereto e di Como hanno fatto irruzione in una casa dappuntamenti in via Crispi, a Como. Lappartamento era completamente senza mobili: solo un paio di materassi buttati in terra. E una giovane cinese, costretta a vendersi da due donne, finite in carcere con laccusa di sfruttamento della prostituzione. Sono stati individuati oltre 160 clienti, italiani di ogni et che arrivavano al bordello di via Crispi grazie ad annunci su giornali e siti Internet. Rispondeva al telefono e fissava gli appuntamenti una cinese di 32 anni, gi nota alle forze dellordine. In cella, con lei, finita anche unaltra cinese di 40 anni, accusata di avere in gestione alcuni appartamenti a Rovereto e una casa dappuntamenti a Genova. Le indagini sono durate oltre un anno: i carabinieri di Rovereto e i colleghi di Como hanno lavorato per ricostruire minuziosamente il giro di prostituzione imbastito dalle due donne cinesi. Il blitz nella casa dappuntamenti di via Crispi, a Como, scattato a met febbraio. INVASIONE DI 10 EURO FALSI, BOOM DI MACCHINETTE CONTROLLA-SOLDI Non sono solamente riprodotte a regola darte, praticamente identiche alle originali. Ma le banconote da 10 euro false che, sembra, stiano invadendo Milano, sono anche trattate per sembrare pi vissute. Dopo averle stampate, i falsari le infilano in lavatrice. Un lavaggio, una centrifuga energica e le banconote presentano pieghe e grinze che altrimenti richiederebbero mesi di circolazione. Lultimo dossier della Banca dItalia ha evidenziato, nel 2011, una maggioranza di 20 e 50 euro falsi. La tendenza, per, ora sembra esser cambiata. I falsari preferirebbero i biglietti da 10, ancora pi piccoli e quindi meno soggetti al controllo. Lanno scorso in Lombardia sono state scoperte 16.490 banconote false, 7.984 delle quali rinvenute a Milano. Un trucco molto semplice, consigliato dagli esperti, controllare la banconota con la mano meno abile. Cio la sinistra, se siete destrorsi. I polpastrelli sono infatti meno abituati a maneggiare denaro, perci risultano pi sensibili. Molti commercianti si affidano invece alle macchinette controlla-soldi, oppure alle lampade ultraviolette portatili.
PRIMARIE, IL PDL ALZA IL VELO DAI CANDIDATI Due donne e un uomo. Il Popolo della Libert ha presentato i candidati alle primarie per le elezioni amministrative che, la prossima primavera, decideranno chi sar il nuovo sindaco di Como. Una novit assoluta, per il partito di Berlusconi. Tre i nomi in corsa: Federica Simone, consigliere comunale del Pdl, Sergio Gaddi, assessore comunale alla Cultura e curatore delle grandi mostre di Villa Olmo, e Laura Bordoli, commercialista, revisore dei conti del Comune di Como. Il 4 marzo i cittadini di Como sceglieranno quale sar il candidato sindaco per il Pdl, tra questi nomi. Possono votare tutti i maggiorenni, con diritto di voto, nel capoluogo lariano. Verranno allestiti 12 seggi sparsi per la citt, almeno uno per ogni circoscrizione. Per votare, bisogna versare un obolo di 1 euro (tesserati Pdl) o 2 euro (non tesserati). Pd e centrosinistra, invece, hanno gi scelto attraverso le primarie il loro candidato sindaco: il consigliere comunale Mario Lucini. Lamministrazione uscente, bombardata di critiche per alcuni fallimenti come i cantieri eterni del lungolago e dellex tintostamperia Ticosa, targata PdL.
Milano
inquirenti, ma anche in base allaccusa di omicidio volontario non si esclude che il vigile abbia colpito il fuggitivo senza che questi costituisse una reale minaccia. RUBA IN METR, I PASSEGGERI LO BLOCCANO Giustizia fai da te. Un uomo stava rubando portafogli insieme a un complice: stato scoperto e bloccato da alcuni passeggeri, che lhanno poi consegnato alle forze di polizia. accaduto luned 13 febbraio, al mezzanino della fermata Duomo. Una vittima del borseggiatore, un giovane di 24 anni, e un 31enne, figlio di un pensionato al quale era stato appena rubato il portafogli, hanno intercettato il malvivente e lhanno fermato. Il ladro ha tentato di scappare, ha ricevuto un pugno in volto e ha spinto a terra una donna di 64 anni, ricoverata per accertamenti al Policlinico insieme con il marito (a causa di una crisi respiratoria). Ma i passeggeri, alla fine, hanno avuto la meglio. Il borseggiatore, un francese di 45 anni, stato fermato dagli agenti della Polmetro con laccusa di furto pluriaggravato e rapina impropria. Addosso aveva ancora i portafogli rubati. Il complice, invece, riuscito a scappare.
VIGILE SPARA E UCCIDE CILENO: ACCUSATO DI OMICIDIO VOLONTARIO Omicidio volontario. questa laccusa che pesa su Alessandro Amigoni, il vigile 36enne che luned 13 febbraio, durante un inseguimento a Crescenzago, ha ucciso con un colpo di pistola il cileno 28enne Marcelo Valentino Gomez Cortes. In un primo momento, laccusa su Amigoni, indagato, era eccesso colposo di legittima difesa. Il poliziotto locale stato interrogato fino a tarda notte, la sera stessa dellepisodio, e in base agli elementi emersi (forniti, pare, anche dalle testimonianze di colleghi) i magistrati hanno deciso di tramutare laccusa in omicidio volontario. Per ora, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, il vigile stato trasferito al reparto che controlla gli abuso commerciali. E non pu avere unarma in dotazione. La dinamica ancora al vaglio degli
LADRI IN CASA DEI VIP, ELKANN E SENICAR NEL MIRINO Due furti nelle case dei Vip, a pochi giorni di distanza luno dallaltro. Il primo episodio accaduto il giorno di San Valentino in via Kramer, vicino a corso Concordia: Nina Senicar, showgirl serba, tornata a casa e ha trovato lappartamento a soqquadro. Paura, rabbia e sconforto per la popolare 26enne. Anche perch il bottino, ancora da quantificare, non era assicurato. Una testimone riferisce di aver visto due persone sulla trentina, con modi gentili: uno rimasto in cortile, armeggiando col cellulare, laltro ha agito. salito al quarto piano, ha scassinato la porta del bilocale e ha svuotato lappartamento. Cinque giorni dopo il colpo in casa Senicar, anche la residenza milanese di Lapo Elkann stata presa di mira. Nella notte tra il 18 e il 19 febbraio, scattato lallarme antintrusione dellappartamento del rampollo Fiat in corso di Porta Ticinese. arrivato il 113, che ha trovato una porta forzata, le luci accese, una camera a soqquadro con i cassetti aperti.
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La kermesse di primavera
CULTURA
La sesta edizione del festival Insubria Terra dEuropa andr in scena, a Varese e dintorni, dal 30 aprile al primo giugno. Mancano ancora le conferme di alcuni relatori, ma il calendario di massima gi pronto e noi ve lo anticipiamo in esclusiva. Tra Lombardia, Piemonte e Svizzera lInsubria senza confine: questo il titolo delliniziativa promossa dallassociazione culturale Terra Insubre di Varese, presieduta da Marco Peruzzi. Si spazier dallarte alla storia, dallarcheologia alla musica, dalla letteratura al cinema. Un programma variegato che, come tradizione, prevede due mostre: una fotografica, laltra storica. La prima si intitola Rocche e Castelli dInsubria e sar allestita per tutta la durata del festival in via Volta a Varese. Lintento mostrare una parte limitata, ma significativa, delle architetture fortificate a presidio di un luogo che costituisce un unicum geo-politico oggi diviso tra tre regioni transfrontaliere: Lombardia, Piemonte e Canton Ticino. La seconda a carattere storico, sar ospitata sotto i portici di Palazzo Estense, il suo nome d il titolo allintero festival, Tra Lombardia, Piemonte e Svizzera lInsubria senza confine. Si propone di analizzare da vari punti di vista ci che da sempre lega lInsubria alla Confederazione Elvetica. Partendo dalle comuni basi storiche e archeologiche si arriver cos a parlare di attualit, letteratura, architettura, lingua locale, filosofia e di molte altre materie, soffermandosi in particolare sulle tematiche di natura storica. Ed ora passiamo ai convegni. In molti lhanno definito un anarchico conservatore, un irregolare, un anticonformista, un vanitoso. Sar Giuseppe Prezzolini il protagonista del primo incontro del festival in programma gioved 24 maggio alle 20.45 nella Sala Montanari di Varese, ex cinema Rivoli. Et in Helvetia ego: Giuseppe Prezzolini, percorsi desilio, questo il
titolo dellevento. Nato a Perugia nel 1882 e scomparso cento anni dopo a Lugano, Prezzolini fu un giornalista, scrittore, aforista ed editore molto apprezzato anche oltreconfine; il segno tangibile di ci che il suo intero archivio ed epistolario stato donato alla biblioteca Cantonale di Lugano, luogo dove tuttora conservato. Nel corso della serata verr presentata la ristampa del libro Sulle Orme di Renzo. Il giorno seguente, venerd 25 maggio sempre alle 20.45, sar invece il Salone Estense ad ospitare il convegno Dal Sempione al Lucomagno: passi e montagne tra Svizzera e Insubria. Un tema a carattere storico naturalistico che appassioner molti amanti dei luoghi incantati delle nostre terre. Unintera giornata occupata dagli eventi del festival, tra Svizzera e Insubria. Dopo il successo riscosso da Se ta cati ta copi, la stessa sera alle 21 al Rivoli si tenter di bissare il successo della passata proiezione con la nuova creatura del Tepsi, Teatro Popolare della Svizzera Italiana, il film D testimoni scomod (A qualcuno piace caldo doppiato in lombardo occidentale). Doppio appuntamento anche per domenica 27 maggio. Il primo convegno prender il via alle 9.30 e metter a confronto modelli economici e istituzionali della Svizzera e dellInsubria. Nel pomeriggio, alle 15, si torner a parlare di attualit con Insubria cantone svizzero?. Per questo evento si attendono esponenti di spicco della politica e della cultura dei nostri territori. Gran finale dedicato alla musica quello di piazza Podest, alle 18. In scena un concerto di Corni Alpini. Unantica e nobile tradizione che, direttamente dal cuore delle Alpi, rivivr nel centro della citt per festeggiare la chiusura del festival. Altre iniziative saranno in programma negli stessi giorni anche a Lecco, Milano e Melegnano. Lappuntamento per il 17 maggio, con la conferenza stampa di presentazione del Festival in Comune a Varese.
quella in programma sabato 26 maggio. Sar sempre il Salone Estense a fare da cornice ai due convegni che uniranno idealmente, ancora una volta, lItalia con la Svizzera. Alle 9.30 andr in scena Le Alpi che uniscono. Relazioni tra altopiano elvetico e regione insubre in epoca celtica che prevede la partecipazione di esperti
prestigiosi, provenienti dai pi importanti atenei elvetici e non solo. Si parler dei celti, degli insediamenti attraverso le Alpi Centrali nellet dei Metalli, ma anche di esempi di materiali e influenze culturali elvetiche e vallesane nel territorio insubre e cisalpino nel IV-III secolo avanti Cristo. Alle 15, al via lincontro dal titolo La frontiera contesa: guerre e istituzioni
un rapido viaggio su YouTube: austro-ungarico di origine ebraica, autodidatta come lo fu Caruso, Joseph aveva un calibro artistico inversamente proporzionale allaltezza. Visse dal 1904 al 1942 e, nonostante i meriti culturali, fu presto condannato al silenzio dalle leggi razziali naziste. Il suo unico periodo di celebrit in scena fu nel 1939: dal mese di gennaio pot interpretare Rodolfo ne La Bohme al teatro lirico di Bruxelles, cui segu una tourne con tappe a Liegi, Gent, Anversa, Brgge, Courtraus, Ostende e Verviers. Nel giro di un anno interpret questo ruolo 24 volte sul palco. Appena 38enne, per, il tenore trov tragica fine in un campo dinternamento. Tedesco? No, per ironia (di sorte e storia) svizzero. Si era infatti rifugiato nella Confederazione. Ma fu confinato nel campo di Girenaad come profugo illegale. Solo un giorno dopo la sua morte venne firmato il permesso di lavoro che ne avrebbe permesso la liberazione. Oggi, in Romania, ne perpetua la memoria un concorso di canto a lui intitolato. Per il centenario della nascita, le Poste tedesche gli hanno dedicato un francobollo. Il 22 gennaio 2008, lasteroide 168321 stato denominato Josephschmidt. Ora il risarcimento pi sostanziale: un libro che ne ripercorre lodissea. VRiz
DIRETTORE EDITORIALE: Tommy Cappellini EDITORE: Davide Pirone Editore COLLABORATORI: Roberto Bof, Michela Borellini, Enrico Mario Bruschi, Annalisa Gianoli, Carlotta Girola, Manuela Lozza, Massimo Manelli, Nicola Panisi, Samantha Panzeri, Manuela Poretti, Fioranna Riva, Vittorio Rizzi, Marisa Speroni, Marco Turri UFFICIO STAMPA: Kinesis, Cant (CO) info@kinesiscomunica.it
il Varesino non riceve finanziamenti pubblici ma segue la linea ferroviaria* Autorizzazione del Tribunale di Varese numero 02/11 del 25/01/2011 Direttore responsabile: Daniela Ovadia Redazione: via Lanfranco Saporiti 16/b 21040 Carnago (VA), redazione@ilvaresino.it Stampa: Phoenix srl, via Sabotino 10 21049 Tradate (VA) Studio grafico e impaginazione: OneOff - Como
* 1918. Il cronista Albert Londres viene spedito dal direttore di Le Petit Journal nella Ruhr, per raccontare la realt delloccupazione francese, che si voleva terribile. Londres osserva, invece, che le truppe degli invasori trascorrono una pacifica vita di guarnigione e i tedeschi unesistenza normale. Nessun attrito. Nessun odio reciproco. Documenta tutto in articoli che per non vengono pubblicati. Rientrato a Parigi, si sente dire dal direttore: Mi dispiace, Albert, ma i tuoi pezzi dalla Ruhr non seguivano la linea editoriale del nostro quotidiano. Albert Londres lo fissa e risponde: Direttore, lunica linea che un giornalista deve seguire quella ferroviaria.
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CULTURA
Vittorio Rizzi
Pietre che parlano, sentinelle che resistono al tempo, alla cui ombra cercare Dio in silenzio o meditare lanno giusto la fine dei tempi. Le pietre sono i grandi cantieri e quel paesaggio monumentale che ancor oggi, un millennio dopo, la Lombardia. Scava scava, scopriamo che il Romanico ha lasciato segni notevoli anche nel Varesotto. Peccato lo si scopra in ritardo: molte testimonianze architettoniche di quel sublime stile al sapor di Medioevo sono state cancellate da flagelli come incuria e speculazione edilizia: e il grido di dolore solo parzialmente attutito dallabbagliante bellezza di quanto rimane. Anche perch, in molti casi, il Romanico in area varesina stato poco o niente affatto studiato. E ignoranza equivale a incuria. Purtroppo le Soprintendenze in genere non godono, specie negli ultimi tempi, di buona salute. Hanno sempre meno personale e sempre meno denaro. Spero, quindi, che con iniziative come la nostra i cittadini si rendano conto del patrimonio che ricevono in eredit. A parlare Roberto Cassanelli, curatore con Paolo Piva dei due grandi volumi
In molti casi questo stile architettonico stato poco studiato in area varesina
illustrati di Jaca Book Lombardia romanica editi tra 2010 e 2011 nella collana Patrimonio artistico italiano che conta finora 18 tappe. Sono testi specialistici, per nulla tascabili e poco economici: 75 euro per ciascuno dei due tomi rispettivamente di 274 e 310 pagine, con foto a colori frutto di campagne iconografiche varate per loccasione. Il classico libro che costa soldi e anni di ricer-
ca, ma rischia di prender polvere in un salotto o di rimpinguare i doni natalizi di qualche banca. Cos diranno i pi scettici. Eppure una freccia che questa miniera di appunti, schede e ipotesi di lavoro redatta da un manipolo di ricercatori-investigatori di area accademica, che non prescinde mai dai dati scientifici ma a volte deve prendere atto della pervicacia degli umani a confondere le acque. Va dritta al cuore di tanti varesini che potrebbero guardarsi meglio attorno, e magari scoprirebbero che pullulano, grattando la crosta delle sovrapposizioni di stili e restauri che si sono avvicendate, di tesori di epoca romanica. Perch questa La guida al Romanico pi aggiornata che ci sia: vuol dare una sistemata alle bibliografie sullargomento e, nei casi pi disperati, fondarne sulla base di ipotesi il pi possibile rigorose. Il caso di Varese emblematico: stato studiato molto meno delle altre province lombarde e qui ha dodici monumenti censiti. Quali? Il grande complesso plebano di Arsago Seprio, scampato a cedimenti strutturali, era in attesa di studi da tempo ed al centro di una diatriba tra gli storici per le parente-
le pi o meno spiccate con SantAmbrogio di Milano. Ecco poi labbazia di San Donato a Sesto Calende, la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Brebbia, in cui si persa lubicazione del fonte battesimale, San Gemolo a Ganna, la chiesa di San Michele a Voltorre con lannesso celebre chiostro sede di varie iniziative culturali. E poi ancora San Pietro a Gemonio, inclusa con la Valcuvia nella diocesi comasca, il cui campanile slanciato e dalla massa muraria compatta tipico del Varesotto; Santo Stefano nel cimitero di Bizzozero, a sud di Varese, in cui sopravvivono miracolosamente alcuni piccoli brani della decorazione pittorica. E, se vogliamo entrare nel discorso pittura medievale, come dimenticare Santa Maria di Torba? Per una volta il monumento finito in buone mani, stato donato al Fai nel 1977. Lo stesso non capitato a ci che resta di San Paolo in Castelseprio: della chiesa sopravvivono poche rovine, dato che limponente muratura fu allegramente usata come cava. Oggi sembra uninstallazione di arte moderna, involontario monumento alla vanit. Circondato dai palazzi moderni, a volte con particolare stridore, poi il
dellInsubria in parallelo ma di varo precedente sotto il profilo editoriale, la ricerca sul Romanico varesino di Jaca Book riserva cos molte sorprese: stato uno stile particolarmente interessante per la giovane nazione italiana dice Cassanelli Come in Francia lidentit nazionale si costruita nel corso dellOttocento con lo studio del gotico, cos avvenuto per il Romanico dopo lunit, grazie a figure come Camillo Boito, sotto la cui egida sono partite intense campagne di restauri. Per Varese, dice lestensore delle schede relative Luigi Carlo Schiavi, ricercatore dellistituto di Storia dellArte dellUniversit di Pavia, si ha la sorpresa di trovare un romanico diffuso e molto ricco, siamo a circa un centinaio di evidenze tra monumenti e ruderi. Peccato che a Sud di Varese, il Romanico sia stato preda di speculazioni di ogni tipo. Il Gallaratese, ad esempio, assediato. Certo, ci sono le evidenze archeologiche, ma di fatto alcuni beni romanici non sono noti. Guardando con occhio attento alcune chiese si ha la netta sensazione che sotto rifacimenti moderni ci siano ancora brani murari medioevali, vedi ad esempio Santo Stefano a Leggiuno, una delle canne di campanile pi belle di Lombardia nascosta da una intonacatura del XVIII secolo. Io personalmente, grazie allindicazione di un abitante del posto ho potuto scoprire un delizioso campaniletto romanico della fine del X secolo. Era in mezzo alla selva edilizia di Cardano al Campo.
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In libreria
CULTURA
Il deserto di fiori
di Davide Di Giuseppe (pagg. 170, euro 15) Dove sono i grandi? Come confida lautore questa la domanda che serpeggia lungo tutto il racconto in questo romanzo, forse di formazione, che parte da un istituto di correzione minorile per arrivare a una maturazione impossibile eppure ineluttabile. La storia di tre giovani che, dopo la comune esperienza del riformatorio, si ritroveranno ormai adulti a dover necessariamente mescolare le proprie vite. Dove sono i grandi?. Qui, nel romanzo, ma con la loro presenza effimera e inconsistente, diventano quasi delle macchine del nulla che lasciano sabbia e aridit l dove passano, e dove i ragazzi invece restano. Uno sfondo urbano in cui i genitori migliori sono quelli che non hanno avuto il dono di essere genitori biologici, sono le famiglie dellaffido, quelle del gesto damore completamente altruista. Romanzo di formazione, si diceva, in cui tutte le problematiche dellinfanzia e delladolescenza si confondono fra le pieghe della presunta normalit: lamicizia, il bullismo, lincontro con il diverso, il terrore di non essere amati. Ma che adulti si pu essere dopo uninfanzia in cui i grandi sono stati, bene che vada, latitanti? Si pu essere adulti migliori di loro, tanto per cominciare. E il lieto fine, anche se nella sua umanissima commozione, da cogliere proprio dietro langolo.
Il Grande Altro
di Guido Tosatto (pagg. 276, euro 15) Nuova raccolta di racconti per lo scrittore comasco che, con questo volume, attraversa la storia, narrando le vicende di uomini di ogni tempo, e non si limita ai nostri confini: ci sono i frati riformatori di San Francesco, c la morte di Mussolini, ma anche latomica di Hiroshima o le intricate relazioni dello spionaggio internazionale. Tutto per dimostrare, poeticamente e con ironia, che nulla come sembra e che la spiegazione pu sempre essere altrove, specialmente quando i fatti storici sono cos noti che non sembra neanche necessario cercare una motivazione diversa da quella che ci andata bene sinora. La spiegazione invece il grande altro, il fil rouge di questa raccolta inedita di Tosatto, laltro che ritorna anche nei titoli dei singoli racconti, per scoprire che, a dispetto delle nostre monolitiche e monotematiche certezze, che sempre ci fanno escludere la bidimensionalit a favore del singolo piano di lettura, esistono livelli pi alti: non al sicuro la nostra storia se davvero possibile unaltra Unit dItalia e non immune neanche la certezza dogmatica se possiamo leggere la storia di un altro santo, e, ancora pi genericamente, se possiamo credere in unaltra verit. Perch, avverte lautore io non faccio lo storico e mi basta che una spiegazione sia plausibile. Insinuare il dubbio l dove cera certezza, senza bisogno di dimostrare i fatti ma solo la loro verosimiglianza.
ca, ripercorrendo in questo modo luci ed ombre della storia della Lega Nord. Diversi colleghi regalano, nellultimo capitolo del libro, un ritratto di Maroni a tratti pi politico (vedi i contributi di Candiani, Bianchi, dellonorevole Pini e dellonorevole Caparini), ma anche umano (lintervento di Caccianiga racconta qualche simpatico anddoto legato al Bobo musicista.) Un intero capitolo, invece, indaga il rapporto con Marantelli, che racconta in prima persona le ragioni e la nascita della sua storica vicinanza a Maroni. Particolarmente interessanti, ed attuali, sono le pagine dedicate alla speranza riposta nel mediano varesino dai militanti e da alcune frange del partito stesso. Speranza, ad esempio, che vicende come quella della carriera politica del Trota non caratterizzino il futuro del partito. Scrivere questo libro stata una bellissima esperienza, coronata dallillustre prefazione che Peter Gomez stato felice di concedermi. Per la parte pi storica, un aiuto basilare mi venuto dal libro del 94 di Carlo Zanzi Maroni lArciere. Poi gli archivi di diversi quotidiani nazionali, fino ai miei lavori pi recenti sullargomento. Ci tengo a sottolineare che il mio non un libro anti-Lega, come non a favore: tralasciando gli aspetti pi gossippari che meno mi interessavano, ho cercato di tracciare un profilo politico di una delle personalit pi in vista della Lega Nord, basandomi su fatti storici e umori politici reali. Per chiudere lintervista a Madron, gli chiediamo, da osservatore privilegiato quale stato nell'ultimo anno, dove sta andando secondo lui la Lega oggi: Secondo me Maroni non far mai il passo decisivo. Mostrer forza, ma non si conceder mai di affossare Bossi. Il momento storico della Lega, oggi, delicato. C il tentativo di rifarsi una sorta di verginit, dopo essere stata per anni ripiegata sulla figura forte di Berlusconi. Credo, daltra parte, che presto, e a dipendenza di quello che cambier nella legge elettorale, la Lega dovr cercare nuovamente alleanze. Non credo che potr andare avanti dura e pura senza amicizie importanti. Carlotta Girola
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Creativi emergenti
ARTE
a cura di Manuela Lozza
Taccuino
Disegni
Fino al 19 marzo, al Bar Ferrari di Gallarate, va in scena Profumo di donna, personale di Antonio de Blasi, in cui il giovane illustratore espone i propri disegni a matita dedicati alluniverso femminile. Una galleria di ritratti pi sensoriale che razionale, quasi tattile nonostante leffimero volare del lapis. Tra le opere spicca lautoritratto dellartista mentre dipinge un primo piano di donna, riuscito e felice escamotage, dalloriginale riquadro prospettico, per mettere in scena il proprio momento creativo senza andare fuori tema. Lapertura della mostra legata agli orari del bar.
seta bianca che sostituisce la tela, luso della cera o del Pvc, per riprodurre brandelli di fotografie dellartista stessa e dei suoi viaggi, fisici e spirituali, nellIndia di Gandhi o nella Parigi che le stata casa per anni. E questa giustapposizione continua nei disegni e soprattutto nel pensiero che li sostiene, lidea profondamente radicata nella Martines che tempo e spazio siano forme circolari, che non esistano n passato n futuro ma che tutto ritorni come un ciclo continuo. Sorprende la bellezza. Nonostante il fitto ragionamento che sostiene la poetica dellartista, i suoi lavori sono, a colpo docchio, belli. Non cerco mai la decorazione, la trovo assolutamente inutile perch non mi da alcuna informazione sulla realt. La bellezza casomai la vedo nei soggetti che andr a dipingere, disegnare o fotografare: per me lunico obbiettivo della bellezza la verit interiore. E anche nei ritratti lartista coglie con rara perspicacia la scintilla vitale dietro lo sguardo del suo soggetto e la riproduce su piccoli rettangoli di legno, profondi circa tre centimetri, dipinti anche nello spessore, perch esso diventa punto di contatto tra
lopera e lambiente, relazione indispensabile perch io possa raccontare. Un microcosmo di soggetti che la Martines attacca sui muri del suo atelier a formare costellazioni di volti per lei familiari, ognuno solo nel suo quadro ma tutti insieme su questa parete bianca: Non una solitudine forzata, dolorosa, solo un silenzio che permette il guardarsi dentro, nel mio profondo e in quello del soggetto ritratto. Sono in un momento di forte introspezione personale e quindi disegno con un flusso che parte da me. Difficile incanalare tutto questo in quellambiente artistico varesotto che Ermanno Cristini, proprio sul nostro giornale, ha chiamato il posto pi ottuso del mondo: Nonostante una certa mancanza di vivacit artistica sia tipica delle piccole province spiega la Martines la situazione a Varese molto ristretta. Ci sono pochissime gallerie e anche quando, quasi per sbaglio, nasce un evento interessante, dura poco e non lascia strascichi, fine a s stesso. In particolare sono impensierita dalla cos detta identit padana, che impedisce di vedere nellaltro una forma di arricchimento: il razzismo crea cecit.
Lofficina culturale
Serata evento
Venerd 16 marzo, a Villa della Porta Bozzolo di Casalzuigno, di propriet del Fondo per lAmbiente Italiano, incontro con Marco Tamborini, lo storico che ci ha abituato ai suoi studi approfonditi sulle realt artistiche del nostro territorio, specialmente medioevali, ma che anche esperto di musica. Sar relatore di I Beatles nellarte, viaggio che mette in relazione gli artisti della Pop Art anni 70 e i componenti del gruppo musicale di Liverpool. Faranno da contrappunto le sonorit a tema di Marco Zappa e Renata Stavrakakis. A partire dalle 21.00. Meglio prenotare.
Unopera di Mazzucchi
(foto R. Ranza)
Dallestero
Fino al 18 marzo, i Musei Civici di Castiglione Olona, al Palazzo Branda Castiglioni, e il Map, Museo darte plastica, accoglieranno la mostra Franco Viola, in arrivo dal Museo de la memoria de Andaluca di Granada. Lidea quella di affiancare le tappe salienti della contrastata storia andalusa allarchitettura castiglionense, una delle prime a ispirarsi apertamente al concetto rinascimentale di citt ideale. Dal marted al sabato 9.00 - 12.00, 15.00 - 18.00 Domenica 15.00 - 18.00
Le mie sculture sono figure umane che cercano lequilibrio attraverso la fusione
canto sublime si apre la nuova stagione espositiva. Allinterno della dimora storica si potranno ammirare piccole sculture e opere pittoriche dellartista varesina Veronica Mazzucchi, mentre il pubblico verr coinvolto nella performace teatrale di due attori. La scelta espositiva dellartista si rif alle radici della tradizione babilone-
verso lincontro con laltro, possesso e dono al tempo stesso. Sono figure allapparenza primordiali, quelle della Mazzucchi, piccole sculture che ricordano dee della fertilit etrusche ma anche incas. Figure che, oltre che della nostra tradizione, hanno di certo subito la folgorazione che lartista ebbe, a partire dal 2001, per la cultura e larte africana. , anche se oggi Veronica ha compiuto nuovi passi nella ricerca di una sua personale poetica e le sue donne rappresentano pi le voluttuose figure femminili di Francis Bacon (i cui contorni, definiti dal colore, in realt si perdono per le forme nella materia che li circonda), il corpo femminile resta legato alla terra e alle sue fertili implicazioni.
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Anteprima in esclusiva
SPETTACOLI
Una prima la sera del 3 di marzo e un matine il pomeriggio di domenica 4, al Teatro Santuccio di via Sacco a Varese. Al momento sono queste le date confermate per la nuova tourn della compagnia professionista Teatri della Psych, che questanno si apre con La casa del s di Wendy MacLeod. Il Varesino ha avuto la possibilit di vedere in esclusiva la prova generale di questopera, portata al cinema da Mark Waters e diretta ora da William G. Costabile Cisco. La pice normalmente inserita nel genere della commedia americana anni 80, ma in realt i risvolti tragici sono ben evidenti fin dallincipit. La risata strappata al pubblico quasi a ogni scena, lascia in bocca il sapo-
ra perch un testo intelligente, che mira a distruggere i luoghi comuni, primo fra tutti quello della famiglia e del suo presunto ruolo di architrave della societ. Qualunque testo che smascheri i preconcetti per me valido, ed questa convinzione a darci la forza di andare avanti e superare gli ostacoli in un momento in cui le istituzioni, per quanto riguarda la cultura, hanno chiamato
La madre non fa segreto della relazione incestuosa che ha unito i due figli maggiori
la ritirata e lasciano sul campo i loro giovani soldati a morire. Il riferimento non solo alla politica nazionale e ai finanziamenti al teatro, ma anche a quella varesotta, colpevole in passato di agevolare, se non esplicitamente sostenere dice Sisco sempre gli stessi vecchi, i soliti volti noti della cultura della provincia, che non sempre hanno da dare pi che le giovani compagnie. In effetti, bazzicando un po le proposte culturali del Varesotto, si ha limpressione che una ventata di freschezza non guasterebbe, perch se allArsenale di Milano i Teatri della Psych fanno il tutto esaurito con unopera inedita scritta dal regista stesso e apprezzatissima dalla critica, non si capisce poi perch allApollonio, quando si tratta di compagnie locali, si ospitino sempre gli stessi e con opere gi pi volte
trario dei familiari prosegue a New York i suoi studi universitari) accompagnato dalla fidanzata Leslie, interpretata dalla bravissima attrice dellAccademia dei Filodrammatici Francesca Gemma. Subito si comprende, anche perch la stessa madre non fa nulla per nasconderlo, che tra i due figli maggiori esiste una relazione incestuosa (altro tema caro alla compagnia). Infatti, a dispetto del carattere instabile di Jakie, Marty nella realizzazione di Cisco il personaggio pi tormentato della vicenda e cos ce lo ripropone Carlo Marchelli, alternando momenti di lucido sarcasmo a cadute nei profondi abissi che separano un amore pulito e che promette un futuro limpido e sano, da uno malato e destinato a portare tutti alla rovina. Leslie il pubblico in scena, costret-
ta nella sua genuina normalit di ragazzotta della Pennsylvania (che fa la cameriera al Re della ciambella e i cui capelli profumano di zucchero) a vivere questa casa soffocante, dove la pazzia contagia tutti come un gas mefistofelico rilasciato nellaria. Lambiente claustrofobico, per lei e per noi in platea, e quando in scena salta la luce, non pi possibile vedere dove finisca la follia di Jackie e dove inizi il suo egoismo esasperato. Sullo sfondo il ricordo, che per alcuni personaggi diventa ossessione, dellassassinio Kennedy in diretta Tv: Lequivalente sociale delle nostre Torri Gemelle, precisa Carlo Marchelli, che oltre che attore direttore di produzione. una black comedy dice il regista un gioco al massacro. Mi folgor anni fa la realizzazione cinematografica e oggi ho scelto questope-
con Dorotea Mele (voce), Alessio Penzo (hammond organ) Sala consiliare comunale, via De Ambrosis, Gavirate e Omar Ceriotti (batteria) Primo incontro Francia, secondo incontro Spagna, terzo incontro Svezia, quarto incontro Germania Rasa-Brinzio-Bedero-Ganna (Badia)-Fonte S.GemoloGrotte Valganna-Tagliata-Rasa. Obbligatorio uso del caschetto protettivo. Possibilit di noleggiare le bici Attivit per bambini: lacqua, un bene prezioso Escursione guidata Proiezione cinematografica di Docufilm con protagonisti Durante lintera giornata, intrattenimenti musicali; alle 14.00 gruppo folcloristico I Bottari di Castiglione Olona Villa Valentina, via Donizetti 17, Tradate
Acqua in bocca. Favola fantascientifica Il corridoio ecologico del rio Tinella La via del ring 14 trofeo Alfredo Binda, II prova campionato del mondo ciclismo femminile
Teatro Comunale, via IV Novembre 4, Cassano Valcuvia Partenza dal parcheggio del cimitero di Luvinate Filmstudio 90, via De Cristoforis 5, Varese Cittiglio
18 marzo, ore 17.00 18 marzo, ore 9.00 22 marzo, ore 21.00 25 marzo, dalle 13.00
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SPETTACOLI
Samantha Panzeri
Timbro caldo e sensuale, sorriso accattivante e look ricercato, Mario Biondi approda, dopo Foligno e Roma, anche a Varese. Lartista siciliano salir, infatti, il prossimo 9 marzo, sul palco del Teatro Che Banca, in piazza Repubblica, per scaldare la platea con la sua incon-
Il siciliano ha conquistato in meno di 5 anni ben 9 dischi di platino e venduto 600mila copie
Vanoni Una bellissima ragazza, ha duettato con Renato Zero nel brano Non smetterei pi (incluso in Presente, lultimo album di inediti dell'artista romano) senza dimenticare le sue incursioni nel mondo dei cartoon (ha prestato la sua voce al remake de Gli Aristogatti e al capitan Uncino di Rapunzel Lintreccio della torre, entrambi della Walt Disney). Dopo Varese, Mario Biondi sar di scena all'Auditorium
fondibile voce. Unoccasione da non perdere, quindi, per tutti i fan, per ascoltare dal vivo i pi grandi successi del crooner e, soprattutto, le canzoni del nuovo lavoro, Due, il doppio cd edito su etichetta Tattica e distribuito da Indipendente Mente e nei negozi di dischi dallo scorso 15 novembre. Due che arriva a un anno di distanza da Yes You, album live che ha valso al cantautore il doppio disco doro e dopo un lungo tour estivo che ha fatto registrare il sold out ovunque un progetto originale e assolutamente inusuale nel panorama musicale italiano. Il cantante, infatti, ha ospitato altri artisti provenienti dalla scena soul e jazz italiana e internazionale ancora poco noti al grande pubblico. Tra
stesso Biondi, un talent album per giovani e meno giovani, che meritano unoccasione di visibilit pi ampia rispetto a quella avuta sino ad ora. Con alcuni di loro, il performer catanese ha riproposto cover di celebri brani (sette), mentre altri sono sono stati coinvolti nella stesura di pezzi nuovi, in cui prevalgono e si mescolano morbide influenze cubane con suggestive atmosfere jazz. Nelle tracklist, infatti, vi sono ben tredici brani scritti per loccasione. Ecco, quindi, che accanto a rielaborazioni di brani di Irvin Berlin (Blue Skies cantata in coppia con Cascaro), dei The Cardinals (The door is still open to my heart eseguita con Ricci), di Deniece Williams (Free, in duetto
In Due un brano con Chiara Civello, vista di recente al Festival di San Remo
Manzoni di Bologna (13 marzo), al Teatro Colosseo di Torino (14 marzo), al Carisport di Cesena (17 marzo), al Teatro Metropolitan di Catania (27 marzo), al Creberg di Bergamo (3 aprile) e al Teatro Arcimboldi di Milano (4 aprile). I biglietti sono disponibili sul circuito www.ticketone.it Info: www.fepgroup.it
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Nella serie cadetta
SPORT
tunato Carbone viene chiamato allora Rolando Maran, allenatore con una notevole esperienza e conoscenza della Serie B. Con il suo arrivo il Varese cambia marcia, risalendo, giornata dopo giornata, la classifica; basti pensare che nelle prime tre partite della gestione Maran il Varese ottiene il punteggio pieno, sbancando i campi di Vicenza ed Empoli e asfaltando tra le mura amiche Masnago un bunker inespugnabile per ben 56 partite, nelle quali la tifoseria, sempre presente a cantare e sostenere i propri idoli, fungeva da vero e proprio dodicesimo uomo in campo che riusciva ad imprimere quella spinta in pi, anche e soprattutto nei momenti pi difficili. Di questa imbattibilit interna, gi compromessa durante lesperienza di Carbone, non c pi traccia quest'anno, anche se stata compensata dallandamento record che i ragazzi di Rolly Maran esprimono negli incontri fuori casa; un esempio la storica vittoria per 1-0 allo stadio Ferraris di Marassi contro la Sampdoria, arrivata dopo una partita giocata magistralmente. Tifosi e societ. Se da una parte si verificato, rispetto allo scorso anno, un leggero calo nelle presenze del pubblico allo stadio (le quasi diecimila anime che avevano affollato il Franco Ossola in occasione dei playoff lo scorso anno sembrano ormai un record irraggiungibile), vi una meravigliosa costante presente nella squadra di ieri e in quella di oggi: il grande lavoro svolto dalla societ. Oltre ad avere il merito di aver costruito in breve tempo una squadra competitiva, il presidente Rosati, coadiuvato da Mauro Milanese, responsabile dellarea tecnica, ed Enzo Montemurro, amministratore delegato, riuscito pure a mettere a segno, nel mercato di gennaio, colpi importanti, impreziosendo la rosa della squadra. Questo atteggiamento da parte della societ fa ben sperare i tifosi biancorossi, che anche questanno vorrebbero raggiungere i playoff per provare a coronare quel grande e affascinante sogno che si chiama serie A.
Tra le pi belle realt del panorama sportivo varesino di oggi c, senza dubbio, il Varese calcio che, dopo la straordinaria stagione dello scorso anno, culminata con il quarto posto in classifica e lapprodo ai playoff, pare voglia guadagnarsi anche questanno lappellativo di mina vagante della serie cadetta. Le imprese della nuova banda di Maran, infatti, hanno riportato tra i tifosi biancorossi lo stesso entusiasmo che lanno scorso aveva caratterizzato la cavalcata dei ragazzi di Sannino, anche se, fra le due squadre, vi sono notevoli differenze. Vecchio e nuovo ciclo. I maggiori fautori di quello che stato considerato il miracolo biancorosso, infatti, in estate sono stati attratti da lidi pi prestigiosi, a cominciare dallallenatore Giuseppe Sannino, approdato al Siena, e dal d.s. Sean Sogliano, andato a Palermo con Devis Mangia e il terzino Eros Pisano; tra le cessioni eccellenti, ricordiamo, tra gli altri, anche Giulio Ebagua, goleador lo scorso anno con ben 12 reti, attratto dalla storia e dal fascino della maglia del Torino. Ma si sa, ogni ciclo che finisce lascia spazio a un nuovo inizio. La squadra dello scorso anno, infatti, pu essere considerata lultimo atto di un ciclo cominciato nella lontana stagione 2008/2009, quando i biancorossi, in Seconda Divisione, si apprestavano in poco tempo a diventare una delle realt pi belle del calcio italiano. Il Varese di oggi, al contrario, solo linizio di una nuova meravigliosa favola che gi sta regalando tante soddisfazioni ai tifosi biancorossi. Dopo gli stravolgimenti estivi la squa-
dra stata affidata a un allenatore emergente, Benito Carbone, che ha provato con estrema meticolosit a imprimere un proprio marchio nel gioco varesino; lobiettivo dellallenatore, che da calciatore ha militato anche in Inter e Napoli, si realizzato, per, solo a met, in quanto la squadra esprimeva s un gioco a tratti arioso e piacevole a vedersi, salvo poi risultare inconcludente
sotto porta. Nelle sette partite del Varese di Carbone si contano solo due reti allattivo con un bilancio complessivo di una sola vittoria, contro lAlbinoleffe in casa, tre pareggi, tutti con il risultato di 0-0, e ben tre sconfitte contro Torino, Livorno e Sassuolo, questultima fatale per il mister di Bagnara Calabra. Al posto dellinesperto, ma anche sfor-
la big Padova con un netto 3-0. Incontri interni ed esterni. Un interessante spunto di comparazione tra il Varese sanniniano e quello maraniano landamento della squadra negli incontri interni e in quelli esterni. I biancorossi, quando erano guidati dal generale Beppe Sannino, avevano posto come loro punto di forza il Franco Ossola, rendendo il campo di
Da tempio del calcio varesino ad arena del football americano. il destino dello stadio Franco Ossola che si compir sabato 7 luglio, quando a Masnago si disputer il Superbowl italiano, ovvero la finale del campionato nazionale di A1. Un evento che riaccender i riflettori sullo sport della palla lunga un piede, in una terra che ne stata negli anni doro la culla. Il merito dei Blue Storms di Gorla Minore, team salito alla ribalta non solo sul piano sportivo, ma anche dal punto di vista organizzativo. A partire dal 2009 la Federazione Italiana di American Football ha cominciato a collaborare con il sodalizio diretto da Alessandro Di Lorenzo, portando nel Varesotto i primi raduni della selezione azzurra, forte del sostegno dellamministrazione provinciale. Poi, nel
2011, al Carlo Speroni di Busto Arsizio sbarcato il Superbowl di Serie B. Un successo che ha colpito la Fidaf, spingendola ad affidare ai Blue Storms la finale del campionato 2012 di A1. La manifestazione sar accompagnata da eventi collaterali e spettacolari intermezzi, un po come succede negli Stati Uniti. Non ci sar Madonna scherza Di Lorenzo , ma faremo del nostro meglio. Ci aspettano mesi di intensi preparativi. La cosa non ci spaventa anche perch siamo forti dellesperienza dello scorso anno, quando i tempi per lorganizzazione furono ben pi stretti. Il team di Gorla Minore si sta dimostrando attivissimo nella promozione della disciplina, come dimostra pure la collaborazione con il Liceo dello Sport Marco Pantani di Busto Arsizio. Stiamo insegnando agli stu-
denti i fondamentali del football americano spiega il presidente del club . La novit stata accolta con grande entusiasmo dai ragazzi, anche perch, al contrario di quanto si possa pensa-
re, nel nostro sport ognuno pu trovare il ruolo adatto a lui. Vado molto fiero di questa iniziativa e ci tengo a ringraziare la professoressa Ciapparella per il fondamentale appoggio che ci ha dato.
La palla ovale sta vivendo un nuovo rinascimento dopo il boom a cavallo tra gli anni 70 e 80. I campionati sono sempre pi strutturati e lattenzione cresce. I varesini si stanno appassionando commenta Di Lorenzo vedo che linteresse sta coinvolgendo anche persone che non hanno legami di parentela o amicizia con i giocatori e questo un fatto molto positivo. Il Superbowl a Masnago dar un ulteriore grosso impulso. Ci impegneremo per mettere in scena un evento che sia il pi coinvolgente possibile. I Blue Storms militano nel campionato di Serie B a 9, che moller gli ormeggi l11 marzo. Sulla loro strada i gorlesi troveranno anche gli Skorpions Varese, che hanno recentemente deciso di aderire alla federazione ufficiale. Il derby sannuncia infuocato.
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Canottaggio
SPORT
Hockey
Adotta un Mastino
Al Palaghiaccio di via Albani c anche un campo da hockey virtuale. Rappresenta lo sviluppo delliniziativa Adotta un Mastino ed costituito da una settantina di mattonelle. Grazie a un contributo di 200 euro possibile acquistarne una e aiutare i piccoli giocatori a diventare grandi. Abbiamo completato quasi met di questo campo simbolico spiega il presidente dellHC Varese Davide Quilici . Ci stiamo mettendo un po pi di tempo rispetto alle previsioni, ma vogliamo arrivare fino in fondo. Il progetto partito allinizio dellanno ed sintomo di una grande voglia di far crescere il proprio settore giovanile, ma anche di una situazione economica non facile. Tutti gli sport soffrono la crisi e una disciplina come lhockey, che ha costi notevoli per le attrezzature e per il ghiaccio, ancora di pi. Per i genitori non sempre facile dare la possibilit ai propri figli di giocare rivela il numero uno del sodalizio bosino , per cui noi, che viviamo grazie a piccole sponsorizzazioni, abbiamo pensato di chiedere aiuto ad amici, parenti e chiunque abbia a cuore i nostri ragazzi. Per chi volesse cimentarsi per la prima volta, poi, c il Progetto Bambino, che consiste nellopportunit di partecipare agli allenamenti per un periodo di prova di un mese, gratuitamente. Tale impegno non vano, perch oggi i Mastini hanno quasi una formazione per ogni categoria, dai pi piccoli fino ai Seniores, che hanno ripreso a calcare il ghiaccio allinizio di questa stagione nel campionato di Serie C. Difficile pensare di poter rinverdire in tempi brevi i fasti di un team capace, nel corso della sua storia, di salire due volte
Il talento, da solo, non basta. Per arrivare ai massimi livelli, nello sport come nella vita, servono anche determinazione e spirito di sacrificio. E Sara Bertolasi ne ha da vendere. Ventiquattro anni ancora da compiere, di Busto Arsizio, finora lunica rappresentante del canottaggio rosa varesino ad aver staccato il biglietto per Londra, sede tra pochi mesi delle Olimpiadi. La sua storia quella di una sportiva che, dopo tanti anni dedicati al ciclismo, s accorta daver sbagliato disciplina. Nel 2006, la scelta di rimettersi in gioco, cominciando a remare. Le gambe erano gi forti, il carattere temprato dalla fatica e abituato ad essa. E i risultati non sono tardati ad arrivare,
femminile s sottoposta. Come sta andando la preparazione olimpica? Bene, ci stiamo allenando duramente, anche tre volte al giorno. Io e Claudia stiamo lavorando soprattutto sul piano fisiologico perch l che le nostre avversarie sono pi forti. Poi si tratter di convertire la potenza in velocit. Sono convinta che abbiamo ancora ampi margini di crescita. Le Olimpiadi sono nel mirino. Qual il vostro obiettivo? Entrare nella finale A, tra le migliori sei al mondo. Non sar facile perch le avversarie sono tante e competitive, ma siamo sulla buona strada. Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Romania, Cina, Bielorussia e Stati Uniti mi sembrano le nazioni pi attrezzate. Loro non ci temono, non
ta. Anche quando le nostre rivali erano davanti a noi, ero convinta che le avremmo riprese e cos stato. Dunque la capacit di trasformare la tensione in energia positiva non ti manca. Ti servir anche a Londra: cosa rappresentano per te le Olimpiadi? Parteciparvi uno dei sogni della mia vita. Ovviamente tengo tantissimo al risultato sportivo, ma la cosa che
cos come le prime convocazioni azzurre. Una crescita continua, culminata (per ora) con la sensazionale impresa di Bled, in Slovenia, dove la Bertolasi ha vinto a bordo del due senza, con Claudia Wurzel, la finale B dei Mondiali assoluti, qualificando la sua barca per i Giochi. Gi, la barca, perch il pass d il diritto di partecipare allavventura a cinque cerchi al due senza italiano, non automaticamente alle sue protagoniste. Una precisazione dovuta e rimarcata dalla stessa vogatrice bustocca, abituata a non dare nulla per scontato. Di avversarie credibili che potrebbero soffiarle il posto, in realt, non ce ne sono. Raggiungiamo telefonicamente Sara a Sabaudia (in provincia di Latina), sede di un lungo raduno cui la Nazionale
partiamo con i favori del pronostico. Eppure a Bled hanno gi imparato a conoscervi. Che emozione stata vincere quella finale e qualificare, per la prima volta nella storia del canottaggio italiano, il due senza femminile ai Giochi? stata sicuramente la mia vittoria pi bella, un mix di sensazioni davvero indescrivibile. Prima della sfida finale la tensione era altissima. Ero addirittura sul punto di piangere e il commissario tecnico Josy Verdonkschot se n accorto. In quel momento ho pensato che se avessi sbagliato la gara, con lui avrei chiuso. E invece andata diversamente. Subito dopo lo start ci siamo rese conto che la barca scivolava veloce, alla perfezione, e lagitazione svani-
HC VARESE Un giocatore
sul trono dItalia e di stupire anche in Europa, ma oggi gli obiettivi sono altri. La nostra attuale prima squadra racconta Quilici costituita da giocatori cresciuti nel nostro vivaio e vogliamo che sia cos anche nei prossimi anni. Intanto i Mastini si godono il momento: i ragazzi guidati dal coach Zdenek Kudrna sono andati al di l delle aspettative nella regular season e, pur lasciando sul campo qualche punto di troppo, sono pronti a giocarsi le proprie chance nei playoff per la promozione. Guardando fuori dai cancelli del Palalbani, il presidente giallonero analizza in maniera critica lo stato di salute dellhockey nazionale: Il livello basso e alcune grandi citt del Nord non hanno nemmeno una squadra. La scarsa copertura mediatica ne una conseguenza. A Varese, tuttavia, c un buon seguito e ultimamente al Palaghiaccio si cominciano a vedere anche parecchi volti nuovi. in corso un positivo ricambio generazionale, non solo in campo ma anche sugli spalti. MTur
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Attivit parolimpiche
SPORT
La mia sembrava una missione impossibile. E invece ho imparato a sciare. Il giovane varesino Marco Carabelli descrive cos il suo percorso, iniziato tragicamente il primo novembre del 2002. Un maledetto incidente, a poco pi di diciannove anni, mi ha stravolto la vita. Prima la degenza in ospedale, poi lUnit Spinale a Niguarda e il ritorno a casa, in carrozzina per sempre. Attivit motoria? Con una lesione come la mia era gi un azzardo pensare al nuoto. E invece La piscina mi sembrava ogni giorno pi stretta. Sentii parlare delle Paralimpiadi invernali di Torino 2006. Chiesi a mio padre di portarmi a vederle. Guardavo le gare e invece la soluzione ce lavevo seduta di fianco a me, in tribuna. Varesino come me, maestro di sci, portatore di fiducia ed entusiasmo. La mia rinascita iniziata in quel momento, grazie al mio fratellone acquisito Nicola Busata. Poche settimane dopo ero sulla neve con lui, seduto in un monosci. Da aspirante sciatore ad abituale partecipante dello Ski Tour organizzato dallassociazione varesina Freerider Sport Events, coordinata da Busata, che negli ultimi otto anni ha insegnato a sciare da sedute ad oltre 600 persone tra paraplegici, tetraplegici, amputati e, da questanno, anche a persone affette da spina bifida, malformazione dovuta alla chiusura incompleta di una o pi vertebre che comporta la perdita della mobilit degli arti inferiori. Oltre allesperienza specifica dei
maestri, la componente vincente della Freerider la presenza dei cosiddetti dimostratori seduti. Poter contare sullaiuto di una persona che ti ha preceduto nel dramma, nella delusione e nella gioia di sciare in autonomia un valore aggiunto. Dovrebbe essere cos in tutti gli ospedali ed ogni luogo dove una persona con disabilit deve trovare risposte alle sue domande, ai
narci per non lasciare spazio ai cattivi pensieri. Nella tre giorni a Sestola con lAssociazione Spina Bifida Italia, cos come in quella di gennaio sullEtna con lInail e in ogni altra tappa dello Ski Tour, si vedono solo grandi sorrisi E si vivono grandi emozioni. Ogni volta mi rivedo in chi si siede per la prima volta in monosci. E ogni
suoi dubbi, alle sue paure. E invece? E invece, ancora troppo spesso noi disabili conosciamo lo sport solo grazie a incontri occasionali e al passa parola. Ben vengano la Paralimpiadi e i grandi campioni che danno luce al nostro movimento. Ma i fari devono avere solide fondamenta nellattivit di base. Informazione e comunicazione dovrebbero contami-
volta mi sembra incredibile che tutto questo avvenga solo grazie ad unassociazione composta da persone che svolgono questa attivit utilizzando ferie, permessi e rubando il tempo alle loro famiglie. Oltre allinsegnamento agli affetti da spina bifida e alla prima volta in Sicilia, la terza novit della Freerider 2012 la tua nomina a segretario.
Me lhanno chiesto in coro Nicola, il presidente Broggini, Fabrizio, Pino, Paolo, Davide e tutti gli altri Freerider, diventati la mia seconda famiglia. Veramente da disoccupato stavo benone, ma la risposta non poteva che essere un riconoscente ed entusiasta s. E devo ringraziare i miei genitori e tutti coloro che mi hanno donato anche solo una piccola spinta alla carrozzina. DallUnit Spinale di Niguarda alla Freerider, fino alle ultime amiche in ordine di tempo che poche settimane fa mi hanno appoggiato sulle gambe la Coppa Italia di pallavolo femminile: le giocatrici della Yamamay di Busto Arsizio. Lo Ski Tour si avvia alla fine. Mancano ormai poche tappe. Abetone e Bormio in marzo e il gran finale il 2, 3, e 4 aprile a Madonna di Campiglio. Caro segretario, a questo punto viene spontanea la classica domanda: progetti per il futuro? Se si concretizza un progetto dei nostri amici dellAssociazione di Promozione Sociale Sestero, in collaborazione con la Provincia e lAsl di Varese, il futuro potrebbe iniziare gi questanno, subito dopo lultima tappa dello Ski Tour di Madonna di Campiglio. Sarebbe il primo passo verso il grande obiettivo Freerider di dotare ogni stazione sciistica italiana dellattrezzatura utile ad un disabile per imparare a sciare da seduto, e ad un disabile grave per poter sciare guidato da un operatore. Avremmo la possibilit e lorgoglio di veder decollare a livello nazionale unidea epocale grazie a uomini, donne, enti e associazioni varesine.
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Il CruciVaresino
ORIZZONTALI
1 Ispirarono i giardini di Varese 3 Cantoni, ha eretto il Litta Modigliani 6 La migliore quella di Somma Lombardo 8 Villa cicciona 11 Moltiplica 14 Sacro, nella foto 15 Lo quello di Santa Caterina 17 Vi sbarc Garibaldi 18 Gli artigiani di Gallarate
VERTICALI
1 Congiunzione, introduce una subordinata condizionale 2 Imperfezione della pelle 3 LOsservatorio Astronomico 4 Terza della scala diatonica 5 Il Gianni Santuccio 7 La frazione dei muri dipinti 9 Ispra e... 10 Il colle superiore 12 La villa di Scienze della Comunicazione 13 Sgorga da Santa Maria del Monte 16 Prima fra le Sette
Ariete
21 marzo - 20 aprile
Cancro
22 giugno - 22 luglio
Bilancia
23 settembre - 22 ottobre
Capricorno
22 dicembre - 20 gennaio
Non tutte le ciambelle riescono col buco. Insomma, non tutti i lavori sono perfetti. Capita. Quindi non ve ne vogliate se per qualche settimana le cose non saranno proprio perfette. Dove non riuscirete, soprattutto nel lavoro, compenserete con un po di ironia che vi far perdonare le mancanze. La luna dice: Guardate pi spesso il cielo e meno per terra. Scoprirete un universo, dentro e fuori.
Soffia il vento del nuovo. Non amo essere troppo preciso, ma sembra proprio dobbiate (vogliate) avere una nuova tana. In senso fisico. Forse arrivato il momento di cambiare casa. Nuovi spazi, nuovi colori. E avete bisogno di una finestra che non dia su un altro palazzo. Cercate un posto che vi dia un orizzonte. Nel caso abbiate un amore con cui vivete, parlatene. Lo capir.
Ignorate i maleducati, gli arroganti, i prepotenti. Purtroppo vi circonderanno per qualche settimana. Non colpa vostra ma avrete un periodo di magnetismo verso gli idioti. Lasciateli passare, scivolare lontano. Occhio, vi provocheranno. Avrete paura di conseguenze negative. Non ci saranno. Sono solo fumo che impedisce la vista. Tirate diritto e, davvero, non reagite. Mai.
La noia del mese scorso finita. Come sullottovolante ora inizia la discesa. Tenetevi forte, controllate gli scossoni e godetevela. Saranno settimane intense. Amici, uscite, occasioni. Tutte positive, tutte ricche. Non dovete far altro che scegliere e sar un successo. Attenzione soltanto a non distrarvi dai doveri. Cio, potete anche distrarvi, diciamo non del tutto.
Toro
21 aprile - 20 maggio
Leone
23 luglio - 23 agosto
Scorpione
23 ottobre - 22 novembre
Acquario
21 gennaio - 19 febbraio
vero, quanto si sono fatte difficili le cose. Tappate un buco e se ne aprono altri cento. Avete usato le dita delle mani e pure quelle dei piedi. Per una volta, per, i luoghi comuni sullo Zodiaco si rivelano esatti: siete cocciuti, testardi e creativi. Ve la caverete anche stavolta. il vostro dono. Certo, non dimenticate di essere delicati. Bisogna saper essere duri, senza perdere la tenerezza, diceva qualcuno.
Le Stelle dicono con molta precisione che giunto il tempo di badare al corpo. Sia che siate gi sportivi o, viceversa, sedentari, cambiate approccio. Correte allaperto, sentite come reagisce ogni fibra allambiente, allaria, al sudore. Provate a percepire come cambia un fisico sovrastimolato. Non un consiglio salutista, che avete dimenticato come ascoltare quello che vi dite da dentro. Ricominciate.
Tempo demozione. E, per alcuni, di potenziali incursioni erotiche. Tra voi vi sono single e accoppiati. Il tema morale ve lo lascio, non mi riguarda. Ci che so che, per qualche tempo, sarete attrattori naturali. Come nel periodo degli accoppiamenti per certi animali. Sar facile e divertente. Giocatevela. Ma non siete bestie, ricordatelo. E ricordate che a ogni azione corrisponde una reazione. A volte uguale, a volte contraria.
Appena potete organizzate un viaggio. Andate via dal conosciuto e lasciatevi andare dentro ci che non avete mai visto. Ne avete bisogno. Avete bisogno di altro-da-voi. Insomma chiudete con la routine e andate verso quanto non avete mai visto. Lo dice bene Venere, che vi invita a fare i bagagli. Anche per poco. Fatevi un regalo: partite.
Gemelli
21 maggio - 21 giugno
Vergine
24 agosto - 22 settembre
Sagittario
23 novembre - 21 dicembre
Pesci
20 febbraio - 20 marzo
Rimpatriate. Questo il tempo degli incontri con persone perdute o, pi semplicemente, dimenticate. Sarete voi a cercarle, inseguendo la nostalgia. Fatelo, ma siate allegri. Raccontate del tempo che passato, di come sono cambiate le cose. Donate il vostro nuovo io, mostratelo con fierezza per come siete diventati. Indossate qualcosa di giallo durante questi incontri, il Sole vi sar vicino.
Dovete s, dovete spostare lattenzione. Giove vi guarda e vi vuole aiutare. Quindi serve unattivit nuova. Non chiamatela hobby, per favore. E nemmeno passatempo. Vi serve qualcosa in cui applicarvi con libert, che vi piaccia, che non centri con il lavoro. Un corso di cucina, di fotografia, di restauro. Quel che vi attira. fondamentale che ripartiate da capo in qualcosa. Avete bisogno dimparare. Per una piccola rinascita.
Infanzia! Ecco. un periodo in cui i ricordi di voi da bambini tornano come mai prima. A volte diretti. Talora sottotraccia. Un odore, un sapore, un sogno. Meraviglia! Tuffatevi nel piccolo, o nella piccola, dallora. per pochi una memoria cos nitida del passato. Fatene tesoro e ricordate che il tempo dato troppo breve per non continuare a emozionarvi come quando eravate bimbetti.
C una vena rossa fra le vostre Stelle. Vuol dire azzardo. Lo scrivo con grande prudenza. Deve essere chiaro che lo Zodiaco apre la porta, indica, tra molte strade, una strada pi probabile. Quindi: vi sar chiesto di osare e, appunto, scommettere. Sta a voi decidere se farlo. Non obbligatorio. Probabilmente si tratter di una scelta lavorativa. Siete in un momento di grande lucidit, per fortuna. Usatela fino in fondo.