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IL VIAGGIO DELLEROE PRECARIO

LuCA PAnzARELLA

Foto in copertina di Leonora Aric

IL VIAGGIO DELLEROE PRECARIO


INTRO

Il viaggio delleroe una struttura tipica delle storie dei film e della narrativa. Del tipo: leroe si trova in una situazione difficile, va via, combatte il cattivo, non ce la fa, cresce, cambia, capisce, sconfigge il cattivo, ritorna in patria, e vissero tutti felici e contenti. Pi o meno. Nellultimo anno e mezzo ho incontrato centinaia di viaggiatori nella loro fase di crescita, esattamente a met del cammino del viaggio delleroe. Queste persone hanno unet tra i venti e i quaranta e cercano di capire se stessi e il mondo che gli sta attorno. Ti dico questo perch la societ in cui viviamo non ci spinge a compiere alcun viaggio, n interiore n esteriore. Ci compiaciamo di avere tutti la stessa cultura e abbiamo paura del nuovo e del diverso. Con questo dubbio e non avendo nessuno a cui chiedere ho preso il primo biglietto per Londra e sono partito.

Ho vissuto in Inghilterra, California e Australia lavorando sul web a tutte le ore e con gente sparsa per il mondo. Di questa esperienza ne ho fatto un blog e a poco pi di un anno dal primo post ho voluto raccogliere i principali post in questo e-book. Mi piace parlare delle differenze culturali che incontro durante i miei viaggi e ogni tanto mi faccio qualche domanda. Non avendo delle risposte precise le faccio pi volte. Cos. Per essere sicuri di non dimenticarle. Prima di passare alla lettura forse ti stai chiedendo ancora una cosa. Il perch delleroe precario. Precario una parola che torna spesso nella mia vita. Precaria la vita del viaggiatore. Non decidi tu se vuoi continuare ad annoiarti, amare, divertirti. Lo decide la data del biglietto che hai comprato.

IL VIAGGIO DELLEROE PRECARIO


hTTP://www.LuCAPANzAReLLA.IT/bLOg 2010/2011

JAN

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CAMBIARE IL MONDO, CAMBIARE NOI


ROMA | 2 CeNTeSIMI DI FILOSOFIA

Dove siete. Aspiranti imprenditori, creativi italiani con voglia di fare e coraggio da vendere. Mica aspiranti imprenditori e basta. Di quelli ce n a palate. Dove siete. Per favore datemi la conferma che esistete, che non vi ho solo inventato. Quelli appassionati, che vedono il futuro, insoddisfatti del presente. Ci sar qualcuno rimasto insoddisfatto, no? Eccheccavolo. Ai tempi della scuola te ne trovavo quanto ne volevi. Ma adesso, adesso diverso. La voglia di cambiare il mondo stata spodestata da quella di una casa, una macchina, un matrimonio, uno stipendio, un iphone, un computer, un digitale terrestre, uno Sky, un Mach3. Diamo in affitto il nostro cervello per 8 ore al giorno, in cambio

del raggiungimento, difficile ma molto pi concreto, di ognuno dei nostri desideri. E cos quella di cambiare il mondo rimane una voglia confinata a quando eravamo giovani, adolescenti, quindi immaturi. Da pi di un anno ho smesso di scrivere racconti. Mi fa paura questo. Significa che comincer presto a desiderare qualcosa, la Wii ad esempio? Allora no. Allora apro un nuovo blog e abbandono tutto ci, il minimo, che mi dava sicurezza e ricomincio da zero. Si comincia.

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APR

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I MEETUP DI LONDRA
LONDRA | VITA ALLeSTeRO

A Londra vanno molto di moda i meetup, piccole comunit online di persone che si incontrano in tempi e luoghi fisici per fare qualcosa. Il qualcosa generalmente un filo conduttore che lega i partecipanti agli incontri: ti piace la pesca, il taglio e cucito, i videogiochi, le passeggiate al parco, il gelato al pistacchio? Per tutto questo (o quasi) c un meetup apposta per te, dove potrai trovare persone con i tuoi stessi gusti, passioni, ossessioni e patologie. Perch questi gruppi sono cos popolari a Londra? Facile: citt enorme, gente che va e viene continuamente, crisi dei valori come la famiglia e lamicizia, solitudine. Ma la vera ciliegina sulla torta che molti di questi incontri sono a pagamento. Pagare uno che si fa chiamare organizzatore di eventi che ha semplicemente scelto un posto e un orario mi sembra perlomeno discutibile.

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eppure tutti lo fanno. Anchio lo faccio. E il mio motivo personale ce lho, ed : pratico linglese e conosco altre culture. Alla fine anche questo un servizio. Anzi, per una manciata di sterline, mi pare quasi quasi economico. E come un cane che si morde la coda, la solitudine delle persone genera i meetup, che a loro volta generano solitudine: dura continuare a vedere una persona che hai incontrato in questi eventi al di fuori dal loro contesto. Perch la maggior parte di loro sono l alla ricerca forsennata di novit e la tua vita, per quanto possa essere interessante, dopo 5 minuti comincia a puzzare di vecchio, dopo 10 molto probabile che il tipo con cui parli stia pensando a quale scusa inventare per chiudere la conversazione e buttarsi nella mischia. Eppure qualcosa di positivo c, ed leuforia che trovi in quasi tutti i partecipanti, una gara di approcci, di sguardi, per riuscire a strappare un S, ci rivediamo, assaporare per un attimo tante vite cos diverse dalla tua, trovare cosa di simile tra te e un cinese che ha magari casualmente scelto la stessa citt, lo stesso evento, la stessa serata.

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Niente di pi grottesco, eppure niente di pi affascinante. Infinite facce, infinite storie. Infinite volte. Poi torni a casa, e si ricomincia da capo.

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JuL

PARLIAMO DI SOLDI
LONDRA | VITA ALLeSTeRO

Quando parlo degli stipendi di Londra agli amici italiani la tipica considerazione : Vabb, ma l si spende molto di pi. Non ci sono sorprese: la risposta breve S, vero. La risposta lunga parliamo di soldi. Spiego. Web e finanza sono i due settori pi importanti di Londra. La paga oraria di un web designer freelance appena arrivato in citt, con 4 anni di esperienza, uninglese scarso/intermedio e nessun contatto, insomma quello che ero io 4 mesi fa, in media 30 sterline lora. Significa 240 sterline al giorno, 4800 sterline circa in un mese. Parliamo di progetti, mai di contratti. Parliamo di quello che qui chiamano opportunit, occasioni, intraprendenza, crescita professionale e che in Italia viene comunemente chiamato precariato. Parliamo di soldi e di come questi cambiano la cultura di una citt.

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La facilit con cui qui si trova lavoro, si contatta, si collabora, nettamente superiore allItalia, dove trovi gente pi appassionata ma incapace di condividere un progetto, proprio a causa di questa passione che ci fossilizza sulle nostre posizioni e visioni, sulla ricerca del potere personale anzich quello aziendale, sociale, nazionale. Siamo dei tanti Berlusconi, e ce labbiamo con lui solo perch non abbiamo ancora preso il suo posto. Qui il business non ha nulla a che vedere con la passione. Col business ci si fa i soldi. Con i soldi spendi limpossibile, ma cos come escono, magicamente, dallaltra parte entrano. Qui si lavora, non si parla mai di crisi, e chi lavora bene viene visto come una risorsa preziosissima da strapagare, non lo schiavo da sottomettere. E questa abitudine a spendere porta le persone a essere pi consapevoli di s stessi, dei propri bisogni, dei propri investimenti. Insomma un universo cos complesso ed evoluto che impiegher anni, forse decenni per essere compreso dallItalia. Dove ancora si combatte per 1000 euro al mese e si fa del politico di turno il capro espiatorio di tutte le nostre colpe. Amen.

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JuL

C SEMPRE DA IMPARARE QUALCOSA


LONDRA | SCONTRI CuLTuRALI

E tu che lavoro fai? Poker. Broker? Poker. Layer? Poker. Poker? Esattamente. Cio lavori nei casin. Croupier, insomma. No, no. Lavoro nei casin ma per me stesso. Come freelance. Come freelance? Vado nei casin a giocare a poker. Questo il mio lavoro. Ah, vai nei casin a giocare. Ora capisco. Sei un giocatore di poker. Sono un giocatore di poker. un giocatore di poker. S, un giocatore di poker.

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Beh, questo mica un lavoro. Perch no? Perch no! Perch no? sono 5 anni che vivo di questo. ecco. Messo sotto cos da un ragazzo inglese.

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OCT

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VITA NUOVA, CITT NUOVA. FIRST DAYS IN SAN FRANCISCO.


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Vita nuova. Vivere in un posto nuovo ti d una sensazione di grande potenza, ti senti in grado di riformularti di nuovo, ricominciare a parlare, osservare, conoscere come se non lo avessi mai fatto prima. Cambi, con buona pace di chi ti conosce da tanto, mettendo di lato ci che non ti piace e facendo spazio a tutto ci di nuovo che ti interessa. Il processo di svuotamento avviene dun tratto, il tempo di un tramonto, e ti accorgi improvvisamente di avere molto pi spazio per poter crescere, di poter fare a meno di tante cose che ritenevi indispensabili, anzi, ti sei gi dimenticato di tutto, cammini per strada in Japantown e quasi ti convinci di aver sempre vissuto in Giappone, ti guardi allo specchio giusto per assicurarti che la forma dei tuoi occhi sia quella che ricordavi. Citt nuova. Americani, messicani e giapponesi si contendono San Francisco; le scritte delle strade, dei negozi e delle pubblicit cambiano

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lingua a seconda dove ti trovi. Sorridi guardando gli autisti degli autobus chiederti un sorso alla tua Coca e aiutarti a montare la bicicletta nellapposito spazio. Al tuo naso arrivano folate di marijuana inaspettate, cos come i barboni della Downtown che cercano di guadagnarsi il pane dandoti dei consigli su come sfruttare le piccole falle del sistema. E in mezzo a questo ecosistema da paesino hippy, ricomincia una nuova settimana e ti ricordi di essere a due passi dalla Silicon Valley.

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OCT

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LAVORARE A SAN FRANCISCO


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Non appena arrivato a Londra o a San Francisco la storia non cambia: pioggia di progetti, occasioni e contatti. E questo nonostante in entrambi i casi non conoscessi nessuno e mi aspettassi di trovare una situazione di grossa crisi. Ma crisi o non crisi, che probabile che ci sia e pure grossa, io vedo un altro aspetto che noi italiani credo ignoriamo: latteggiamento. Non so se qui a San Francisco ci sia pi lavoro che in Italia. Probabile. Ma non la quantit a fare la differenza. Quello che invece mi sembra determinante che tutti vogliono farti lavorare: senza raccomandazioni, senza diffidenze, senza volerti sfruttare. La gente mi sembra non veda lora di affidarti il proprio progetto. Di pagarti. Di vedere crescere il proprio business.

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Perch il lavoro non solo fatica ma anche tremendamente facile da trovare, quindi trovare qualcuno bravo non per nulla scontato, e quando lo trovi quasi ti viene di abbracciarlo. Laltro giorno faccio un colloquio di lavoro e a un certo punto arriviamo al solito, delicato momento in cui si parla del budget. E del tutto inaspettatamente il tipo mi fa: Ti consiglio sempre di chiedere dai 70 dollari lora in su, queste sono le tariffe medie qui dentro. Forse vedendo il mio sguardo allucinato si sente in dovere di aggiungere qualcosa. e dice. Del tuo compenso ne parlerai con un altro reparto, quindi a me non importa quanto ti paga lazienda. Ma se lavorerai per noi io sar il tuo capo. E le persone che lavorano per me devono essere contente. E pi sarai pagato, pi sarai contento. Non fa una piega gli faccio. Mi alzo, labbraccio, saluto la segretaria che mi ha offerto una bottiglia dacqua. 32 gradi a ottobre. esco dal grattacielo di vetro. Metto gli occhiali da sole, penso allAmerica e sorrido.

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OCT

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CHIUDI GLI OCCHI E COMINCI A VOLARE


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Nellultima settimana a San Francisco succede tutto e il contrario di tutto. Succede che in due conferenze di fila becchi mister Friendfeed, Zappo, Foursquare, Uservoice, Steve Blank con il suo leggendario libro, e ti viene in mente quando per la prima volta hai incontrato Stefano Benni a Roma. Succede che incontri il primo venture capitalist della tua vita e ti sembra cos umano, cos simpatico, cos disponibile, cos energetico, che quasi vorresti dargli tu i soldi per fargli fare qualcosa, che quasi lo abbracci, te lo porti a casa e parlate di come si pu cambiare il mondo partendo da l, una citt che vive al di fuori del mondo reale. Succede che per anni hai imparato a cavartela tra capi arroganti e colleghi invidiosi, a fare straordinari e mille altre cose: web design, contenuti, sviluppo, php, javascript, html, flash, mobile, community, help desk, project manager, business development.

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Noi italiani facciamo tutto, ci chiamano con ammirazione creativi, ma un bel problema quando sei innamorato di troppe idee e vuoi seguirle tutte insieme. Hai probabilmente lesperienza decennale di un manager di San Francisco e scoprirlo, cos, dun tratto, ti fa provare allinizio una grande rabbia, e poi soddisfazione, e poi ci butti dentro tutta la tua vita; ripensi a quanto hai dato in termini di impegno, soldi e fatica, a quando uscito dalluniversit volevi cambiare il mondo e a quante volte non te lo hanno permesso, a quante volte non te lo sei permesso. Questa positivit che respiri al di fuori dellItalia comincia a non essere pi una questione di soldi, di clima, di divertimenti, di lavoro, di cibo, di amicizie, ma qualcosa legata al tuo cervello, al tuo modo di ragionare e parlare, di percepire e vivere. Cos finisci di scrivere il tuo post mentre dallaltra parte del mondo ricomincia un nuovo giorno. Chiudi gli occhi e cominci a volare.

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NOV

SCONTRI CULTURALI
SAN FRANCISCO | SCONTRI CuLTuRALI

Sicilia, Palermo. Prima volta in palestra. Vado dal padrone, un palestrato con una bandana in testa, pago ventimila lire, dico che gli altri li porto domani, che li ho dimenticati. Una bella stretta di mano che mi disabilita per i primi dieci minuti di workout. entro. California, San Francisco. Prima volta in palestra. Mi siedo al tavolo con un certo Tom, account executive. Mi chiede i dati e inserisce tutto nel database aziendale. Benvenuto a bordo mi fa. Fin qui tutto alla grande, almeno finch prendo i soldi dallo zaino.

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No, no, mi dice Tom con aria sdegnata, non accettiamo contanti. Solo carte di credito. Ah, faccio. Ci vuole pazienza mi dico. Saluto Tom, che inaspettatamente si mette a urlare: 24h fitness ti aspetta! Yeh! faccio io. Cos. Mi sembrava lunica cosa sensata da dire. Torno a casa, prendo la carta di credito, vado in palestra. Io e Tom ci sediamo di nuovo al tavolo, uno di fronte allaltro. Prende la carta di credito, la passa sul dispositivo. Niente. guarda la carta. Avanti e dietro. Comincia a sudare. Che succede Tom? La tua carta non funziona, dice. Gli faccio: strano, la uso sempre. Sar perch italiana? Per tutta risposta Tom chiama Dean, il super account manager, che infatti mostra subito la sua esperienza da uomo problem solving. Fatti una carta americana dice. Una carta di credito americana.

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L cado in uno stato catatonico stile Scrubs, immagino la musica del Padrino in sottofondo e io che dico: Vedi Tommi, tu sei pure un bravo ragazzo, ma io ho fatto 7000 chilometri per arrivare in questo Paese. Ho fatto una fila di unora alla dogana e ho dovuto giurare di non avere cattive intenzioni. Ora Tommi stammi ad ascoltare: io in banca non ci vado. Se in palestra mi tenete 45 minuti per 65 dannati dollari, Tommi, io in banca non ci vado neanche se mi ammazzi. Intesi? Ma proprio in quel momento do unocchiata allo schermo del pc e leggo inserisci il numero della carta di credito. Un momento, faccio. Se vi do quei codici possiamo fare a meno di passare la carta sul dispositivo. Certo, mi dicono. Certo non proprio la prima cosa che mi viene in mente ma non voglio essere polemico, pago e cos sono ufficialmente iscritto. Mi sento finalmente libero e felice. Mi fa male la schiena e sbadiglio dalla stanchezza, ma vuoi mettere essere iscritti ad una palestra americana. Vado verso lentrata sovrappensiero e sbatto con la sbarra allentrata. Chiusa. Mi giro verso Tom.

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Ah. Mi dice. E gi da sto ah io ricomincio a sentirmi di un agitato. C una procedura da fare ogni volta che entri, dice. Mi avvicino. Ormai seguo ogni cosa che ordina senza fiatare. Metti il dito l che prendo limpronta. Metto il dito l. Adesso digita il tuo codice segreto di dieci cifre. Un codice, gli faccio. Codice, ripete. un codice segreto. Un codice segreto, ripete. Sto l. 1 minuto. Cio, un codice segreto di dieci cifre che poi mi devo ricordare? Un codice segreto di dieci cifre che poi mi devo ricordare, mi fa. Tre minuti. Ci sono. Mi viene in mente qualcosa di abbastanza facile. Lo digito. Buon workout Luca! Urla Tom. Mi giro verso di lui per lultima volta.

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rimasto con pollice allins in attesa di una mia reazione. Povera creatura. Sospiro. Yeh! urlo a mia volta. Pollice allinsu. Sono in un bagno di sudore. Ma anche oggi ci siamo portati la pagnotta a casa.

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NOV

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SUL PERCH MI TROVO A SAN FRANCISCO


SAN FRANCISCO | 2 CeNTeSIMI DI FILOSOFIA

Ci sono due amici: uno saggio e uno irrequieto. Vivono a Roma. Una sera lamico saggio dice allamico irrequieto: non capisco. Ho bisogno di un periodo di tempo per capire qual la mia strada. e decide di farsi frate. Anche lamico irrequieto non capisce. Anche lui ha bisogno di un periodo di tempo per capire qual la sua strada. e va via dallItalia. Lamico saggio si priva di ogni mezzo di comunicazione col mondo esterno. Prega, coltiva lorto, uno stile di vita in piena simbiosi con la natura. Vive con il suo saio, il rosario e poco altro. Lamico irrequieto cerca in modo ossessivo il diverso, le situazioni che lo mettono a disagio, le esperienze che tempo addietro non

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avrebbe mai fatto. Utilizza ogni mezzo di comunicazione per ampliare i contatti. Non d punti di riferimento. Impara a mettere la sua vita dentro una valigia di 20 Kg. Passano due anni. Lamico saggio e quello confuso si rivedono. Un giorno, a Roma. Lamico irrequieto dice: sono passati due anni e non ho ancora capito se questa la mia strada. In compenso per ho trovato altre risposte a domande molto pi interessanti. In compenso, dice, ho capito chi sono e chi non ero. I due amici ridono. Attorno la natura. Lamico saggio dice: neanche io ho capito fino in fondo. Ma forse le strade non sono fatte per essere capite. Limportante essere felici durante il percorso. I due amici sono seduti su una panchina nel giardino del convento. Ridono. Al di l tramonto.

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NOV

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BERKELEY E I RAGAZZI DELLA CALIFORNIA


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Vado alluniversit di Berkeley, enormi edifici in mezzo al verde, con ponti di legno e scoiattoli che ti camminano tra le gambe. Al negozio delluniversit respiro unatmosfera che non riesco a definire. Tocco le magliette e mi chiedo cosa significa per questi ragazzi andare in una delle universit pi blasonate al mondo. Mi immagino nei loro panni, osservo impaurito la pubblicit che mi sprona a diventare qualcuno nella vita. Un cocktail esplosivo di input mi carica di responsabilit, mi ordina di essere competitivo, il migliore al mondo; e al tempo stesso i progetti e i giochi di squadra che costantemente luniversit mi propone mi insegnano ad affidarmi ai miei compagni, a saper collaborare, costruire un team. Alla fine del percorso o impazzir o diventer un grande imprenditore. Adesso non so voi, ma a me tutta questa storia mi risulta comple-

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tamente nuova. Non solo, ma questa filosofia mi piace. Mi rende orgoglioso. Non so cos, ma mi sento potente, parte di qualcosa, nonostante la mia storia con Berkeley, la California e tutto il resto non centri nulla. Non so com latmosfera nelle migliori universit italiane. Ma le lezioni che ho imparato in Italia prima, durante e dopo luniversit sono: diffida. Lascia stare. Molla. Non ci credere. difficile. rischioso. Non ne vale la pena. Fregalo prima che lo faccia lui. Siamo in guerra. Tutti contro tutti. Cose cos. Gli anni pi potenti della mia vita sprecati a lottare contro forze che volevano il contrario di cui istintivamente ero attratto. E mi accorgo che anche quando credo di avercela fatta in realt sto ancora depurandomi faticosamente dalle tossine culturali italiane.

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NOV

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UN POPOLO SENZA COMMITMENT


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Da qualche mese a questa parte non faccio altro che incontrare gente che parla di essere committati, da commit, in inglese, che significa dedicarsi, impegnarsi. Al di l delluso dellinglese italianizzato discutibile la cosa che mi colpisce la questione di essere motivati, convinti di voler fare qualcosa e farla nel miglior modo possibile. Spiego. Ho vissuto per anni in un sistema che offriva delle occasioni di gran lunga inferiori rispetto alle mie aspettative. Stipendio, posto di lavoro, istruzione, ma anche semplicemente la passione degli altri, la voglia di scoprire, di imparare, di dare. Mi sembrava tutto, sempre, troppo poco. E ogni volta che cercavo di andare a fondo, di capire il perch dovesse per forza funzionare cos, la risposta era la stessa: Accontentati. A volte osavano di pi, dicevano Poi un giorno capirai, con

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aria di chi sa. O quel giorno non arrivato o io non ho capito. Nel mio caso non il tempo che ha fatto la differenza, ma lesperienza. Tramite il blog, il lavoro e i social network conosco tanta gente. Mi piace scoprire cosa queste persone vogliono, da cosa sono guidate, dove vogliono arrivare. Mi sorprende vedere spesso una mancanza di desiderio, volont, direzione. Un commitment, appunto. Ma non c nulla da sorprendersi invece. I problemi quotidiani hanno facilmente il sopravvento sui grandi progetti. Un ambiente poco vario e stimolante, fatto di persone che tirano a campare, spezza ogni desiderio di chiederti chi sei e cosa vuoi veramente. Cos torni a casa il luned sera esausto, guardi Saviano in tv e ti addormenti col telecomando in mano pensando Italiani gente coraggiosa. Sarebbe stato bello, tra i tanti Accontentati e Un giorno capirai, che qualcuno mi avesse detto: Provaci. Ce la poi fare. una cosa stupida. Piccola. Che associo al sorriso degli americani quando per strada incrociano il tuo sguardo. Ma forse ognuno vede solo ci che vuol

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vedere. Quindi non credetemi. Ascoltate solo voi stessi. Provateci. Ce la potete fare.

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DIC

LEI NON SA CHI SONO IO


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Se c una cosa che si ripete puntualmente da un paio di mesi il trauma da selezione allingresso, che fa delle discoteche i posti pi inaccessibili in America dopo il Pentagono e la Casa bianca. Ma facciamo un passo indietro. Appena messo piede in territorio statunitense ti tocca fare i conti con quello che in Italia sarebbe accusato come tremenda macchina burocratica, ma qui siamo in America, nessuno si lamenta e la macchina burocratica ce la teniamo buona per il viaggio di ritorno. Due fogli da compilare in cui dichiari che non vuoi ammazzare nessuno e che non porti cibo dal tuo paese (non saprei dire quale delle due sia pi grave). Due ore in fila e arrivi finalmente davanti a chi, con un timbro, decider vita e morte del tuo futuro. Nonostante dopo 14 ore di volo sei nelle peggiori condizioni psicofisiche hai il sentore che la partita si gioca l, e che se an-

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che in Italia ti hanno giurato che in America puoi starci 3 mesi, beh, sappi che quello che hai di fronte ha potere decisionale sulla tua vita che neanche timmagini, e solo perch assomigli a qualcuno che gli sta antipatico o non rispondi prontamente alle domande potrebbe rispedirti a casa in pochi giorni senza troppi ripensamenti. Ma facciamo finta che riesci a passare serenamente questo passaggio. Eccoti finalmente due mesi dopo a San Francisco, California. Fuori fa freddo e sei allentrata di una discoteca. Al tuo turno mostri la patente, una procedura che sarebbe banale se non fosse levidente parentela tra i buttafuori della disco con i tipi che hai incontrato alla dogana, non si spiega altrimenti la cura con cui guardano il tuo documento, leggono i dettagli (in italiano), si consultano, provano la tua patente in controluce, accendi la lampadina, spegni la lampadina, borbottano, ti chiedono se hai altre prove che dimostrano che hai pi di 21 anni, ti fanno cantare la sigla di Daitarn e degli Snorky, cose cos insomma, un operazione che pu richiedere anche 10 minuti, mentre senti arrivare da un angolo sepolto della tua mente quella sensazione che avevi ai tempi della scuola, poco prima che la prof decideva se metterti la sufficienza o meno.

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I buttafuori arrivano finalmente a una conclusione, ormai quello che fatto fatto, inutile sorridere o fare battute, cos ti consegnano la patente dicendo: mi spiace, la persona della foto non sei tu. Che dopo tutte le analisi che hanno fatto come puoi dargli torto, e per un attimo rimani cos, con la patente in mano, cercando di ricordarti dove diavolo hai visto prima quel tipo che sorride nel documento che hai in mano. Saluti i buttafuori ringraziando dellottima analisi, tincammini verso la prossima disco sperando di trovare almeno dei lontani cugini di quelli che stanno alla dogana, guardi la tua patente vecchia di 9 anni e pensi che dirti cos in faccia che tu non sei tu la cosa pi ovvia e dissacrante che degli sconosciuti potessero mai dirti in vita tua.

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DIC

SULLA PREVEDIBILIT DELLE CONVERSAZIONI CON IL MIO ROOMMATE A SAN FRANCISCO


SAN FRANCISCO | SCONTRI CuLTuRALI

- hey ragazzo - hey ragazzo - come va ragazzo - bene ragazzo. tu ragazzo? - non troppo male, non troppo male, ragazzo. Cosa stai facendo ragazzo? - sto cucinando - figo. cosa stai cucinando, ragazzo? - pasta con pomodorini - molto figo ragazzo. Sei troppo figo ragazzo, pasta coi pomodorini, figo, figo, ragazzo. No perch tu sei italiano sai? quindi cucini - eh gi - figo, ragazzo - eh s - ottimo lavoro ragazzo - Olie?

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- s ragazzo? - ma tu non mangi? - beh, s, forse, non lo so ragazzo sai cosa? posso chiederti un favore ragazzo? - certo ragazzo. Spara. - grazie mille ragazzo. Lo apprezzo molto ragazzo. - s ma dimmi. - grazie ragazzo. Lo apprezzo davvero. - s dimmi dai - posso avere un po della tua pasta ragazzo? - certo, non c problema. - grazie mille ragazzo. Lo apprezzo molto ragazzo. Sei figo. Molto figo. - nessun problema. - figo ragazzo. Grazie ragazzo. - nessun problema. - allora aspetto la pasta. grazie ragazzo. Figo ragazzo. Lo apprezzo molto. - Olie? - s ragazzo? - ho detto che non c problema. Ti chiamo io - ok ragazzo. nessun problema. Grazie mille ragazzo. Lo appr-

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ezzo molto. come dite in italia? Ciao! - s Olie, diciamo Ciao. Sei proprio un figo Olie. - Grazie ragazzo. Anche tu sei figo. - eheh, anche tu sei figo - eheh no no, anche tu sei figo - a dopo ragazzo - a dopo ragazzo. Grazie mille ragazzo. Lo apprezzo molto ragazzo.

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DIC

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NATALE A SAN FRANCISCO


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Non so i vostri, ma i miei ultimi tre mesi a San Francisco sono volati. Natale arrivato tra pantaloncini e giubbotti improvvisi, gite fuori porta e turni lavorativi potenzialmente infiniti grazie a un fusorario che ha trasformato la mia concezione del tempo come ununico flusso senza interruzioni. DallItalia mi chiedono com lAmerica? Ma io non lo so com, dicono tutti che il posto dove mi trovo non America, forse allo stesso modo di come la Sicilia non Italia, chiss. Comincio finalmente a notare anche gli aspetti pi oscuri di questa cultura apparentemente allegra e superficiale, succede quando sommo frammenti di informazioni dalle chiacchiere con amici americani, quando ascolto le loro esperienze in Italia e dicono: ma come mi sentivo libero l da voi. Questa cosa mi crea inizialmente un sussulto, io pensavo di averla trovata fuori la mia libert e allora indago, cerco di capire, non possibile, avr capito male mi dico.

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E invece arriva un esempio ben preciso che elimina ogni dubbio: l da voi non senti la pressione di dover fare per forza qualcosa. Se non te la senti, se non ce la fai, se non ti va, puoi sempre dire: non ce la faccio. Qui da noi non potresti mai ammetterlo. Mi viene in mente una cosa, un luogo comune a cui ho sempre dato poca importanza, e cio che trasferirsi in una nuova citt pu darti la spinta, ma ottieni un cambiamento solo se lavori dentro di te. E cos alla fine sei schiavo o libero per sempre, solo una tua scelta, il viaggio dentro, non fuori. Torno a casa frastornato da questa scoperta, sono quel genere di cose che ti fanno rivedere tutto quello che hai vissuto in unottica totalmente diversa. Passo da Powell Street sovrappensiero e una musica mi ferma, mi volto e guardo i barboni di San Francisco cantare una canzone in stile natalizio. Mi viene in mente che quasi Natale e stavo per dimenticarlo, allora quasi quasi ne approfitto per rilassarmi, mi godo il momento senza pensare pi a nulla. Sorrido. Meno otto giorni e torno in Italia.

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DIC

ULTIMA SETTIMANA A SAN FRANCISCO


SAN FRANCISCO | VITA ALLeSTeRO

Mentre mancano pochi giorni al tuo ritorno in Italia alterni fasi di pregustazione di cibo natalizio a crisi di astinenza di gente straniera. Esci di casa cercando di mantenere pi a lungo possibile la conversazione con la cassiera cinese, the big apple si chiama il tuo supermercato di fiducia, salmone a 4 e pomodorini a 2 dollari, roba che dopo sei mesi londinesi quasi ti commuovi. Sorridi ai centinaia di barboni in Geary street e cammini in citt sentendoti per met James Dean e laltra met Gianni Morandi in Fossi Figo. Loro ovviamente ignorano tutto questo e ti danno del pezzente, ma poco importa. Mangi un hamburger allavocado, un mix tra cultura americana e messicana entra nel tuo stomaco e rimani soddisfatto della conseguente pesantezza che ti inchioda al marciapiede nelle successive sei ore. Mercoled vai al mall di Market street e con i commessi parli di cosa c di nuovo, quali sono gli sconti e qual la roba pi cool

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del momento. Si chiama marketing personale, ma assomiglia molto a vera gentilezza cos finisci per apprezzare il massimo che possono fare senza troppo discutere. Gioved vai a mangiare tailandese con il gruppo del couchsurfing, incontri quattro persone che fanno il giro del mondo in aereo, una ragazza che sta andando in Russia e uno che si prepara a 5 anni europei. La positivit e la brillantezza solita dei viaggiatori esperti ti rende affascinato come un bambino, parli per ore con uno che sarebbe definito pazzo dalla maggior parte delle persone che conosci, e ti sembra invece un concentrato di vitalit unica al mondo. Venerd cena e scambio di regali con amici; e ti confonde il rapporto che hai con alcune persone senza davvero fino in fondo conoscerle; un rapporto da amici di avventure, fatto di grande rispetto e anni di vita passata che mai sar condivisa. Sabato al Dna Lounge ballerai chiedendoti chi delle persone che ti stanno accanto ti conosce meglio; se loro, tu o i tuoi vecchi amici; e non sapendoti dare una risposta chiudi gli occhi immaginandoti di vivere un film di cui puoi scrivere liberamente la sceneggiatura. Alla fine tutti dal messicano allundicesima, per le crepes pi

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buone che abbia mai assaggiato in vita tua. E cos, cos si torna in Italia, e tutto questo sar una parte, unaltra piccola parte di vita che potrai soltanto raccontare.

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JAN

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VITA DA LOCATION INDEPENDENT


ROMA | SCOPeRTe

Il location independent un essere mistico che non ha una mazza da fare, sonnacchia in riva al mare e pigia di tanto in tanto un tasto del computer. Almeno questa era limmagine che avevo prima di esserlo sul serio. Nella realt le cose sono leggermente diverse. Ma lo so che non mi credete. Volete dei fatti. Allora deciso. Faccio un elenco dei vantaggi e svantaggi di un location independent. Il problema lecca-lecca Vai in un centro commerciale di 5 piani nella tua nuova momentanea citt. Prendi un nuovo maglione, un giubbotto, una felpa e un poster. Poi vai alla cassa, ti ricordi che non hai spazio in valigia e che lasci la stanza fra due mesi, posi tutto e torni a

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casa con un lecca-lecca. Il problema di cui non ricordo il nome Non avendo un capo che ti ricordi cosa fare, cominci a fare liste. Pi liste uguale meno allenamento per la tua memoria. Finisci cos a non ricordarti pi nulla. Lunico rimedio continuare a includere nelle liste praticamente tutta la tua vita. Cos in mezzo alla lista trovi con sorpresa (perch te ne eri gi dimenticato) frasi come frigo vuoto: fare spesa o tuo compleanno: stasera festeggi. Il problema del tempo Spendi un terzo del tempo in pi rispetto alle altre persone viaggiando e imparando a vivere nella citt in cui sei arrivato. Cerchi cos di recuperare porzioni di tempo con una migliore organizzazione della vita. Ad esempio cominci a spostare tutto ci che non urgente e che si pu fare senza energia elettrica durante i viaggi (bus, metro, aerei). Ti asciughi i capelli mentre leggi, dividi un film intero in spezzoni da 15 minuti da guardare mentre mangi. So gi che avete appena pensato: io non diventer mai cos. Esattamente quello che pensavo anchio.

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Il problema (o il vantaggio?) dellappartenenza La citt dove sei nato, quelle in cui hai abitato, la famiglia, i vecchi e i nuovi amici: hai delle esperienze cos frammentate nei luoghi e nel tempo che non senti di appartenere fino in fondo a nessuno degli ambienti del tuo passato e allo stesso tempo a tutti in contemporanea. Non hai pi unidentit sociale ma in compenso hai fortificato il tuo io. Per questo sai rispondere perfettamente alla domanda Cosa ti piace fare e caschi dalle nuvole quando qualcuno ti chiede Da dove vieni?. Il vantaggio di ricominciare Ricominciare in una nuova citt aiuta a toglierti di dosso paure e vecchi atteggiamenti del passato ed ad accogliere le novit. Non un cambiamento facile e molte persone finiscono per assumere il vecchio atteggiamento una volta tornati alla citt di partenza. Ma se hai abbastanza coraggio trasferirsi davvero come ricominciare da capo. Puoi di nuovo essere ci che vuoi, dove vuoi, perch lo vuoi. Proprio come quando eri bambino.

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Il vantaggio di crescere E proprio a partire da quel bambino, cresci. Rivivi in pochi mesi tutte le fasi della tua vita per poi fare il grande salto, superando la fase in cui eri impantanato. Come un tuffatore che singinocchia prima del grande lancio. Ascolti per la prima volta il tuo respiro. Hai studiato anni per quellunico, semplice istante. La tensione attraversa il tuo corpo. Salti nel vuoto e ricominci a vivere.

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Feb

CERTI MOMENTI COME DIAMANTI


LONDRA | 2 CeNTeSIMI DI FILOSOFIA

Ci sono momenti, rari, in cui il mondo attorno si ferma e ti sta a guardare. Fuori buio e immagini dallaltra parte delloceano gente che comincia la propria vita noncurante del fatto che stai per dormire, e non sai dove ti trovi, e non sei dove ti trovi; hai certo la percezione del freddo londinese che ti ghiaccia le mani, ma loro, gli altri intendo, loro che ne sanno, dei tuoi pensieri, della tua storia, del tuo futuro; ti senti fragile, per la prima volta dopo tanto tempo, e non sai in che lingua dirlo; hai pensato, cos, di gridarlo al vento, ma il freddo ti spezza la voce, e non sai perch farlo poi, non sai poi per chi. Ripensi una per una le persone che hai lasciato in giro per il mondo, e cerchi di capire chi sei tu, chi sono loro, le cose non dette e quello che invece hai condiviso; inspiri aria pungente e ti ricordi che pochi altri sono nella tua stessa condizione, e sarebbe cos facile avere un capo che ti dica cosa fare, invece solo tu sai dove andrai e quello che veramente farai; e gli altri

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si fidano di te, gli altri confidano in te; e tu che hai sempre dovuto fare affidamento sulla tua persona ti chiedi se questi sono momenti di crescita, o di solitudine, o di umanit, o di paura, o tutto questo insieme, emozioni che ti eri dimenticato di vivere nella fretta, tra un bagaglio che non si chiude, una felpa che devi lasciare, che la valigia una ma il cuore e la mente hanno spazio per tutto. Chiudi la finestra, fuori il vento ulula, tiri indietro la testa contro il vetro, chiudi gli occhi; sei vivo, nessuno in quel momento pare saperlo ma tu ne sei abbastanza certo, ce la farai ti dici, ce la farai non ne dubiti, e un po sorridi e un po piangi; il fatto che ogni tanto, cos, senza preavviso, forse non sai in che lingua dirlo, forse le emozioni passate, ecco ogni tanto capita di vivere questi momenti, preziosi come diamanti, in cui ti senti solo nel mondo, ti fermi e stai a guardare.

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Feb

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SPELLING INGLESE, QUESTO SCONOSCIUTO


LONDRA | SCONTRI CuLTuRALI

Mentre da un lato americani e inglesi si divertono con inebrianti gare di spelling, io faccio ancora difficolt ad associare correttamente le vocali, in particolare la a, la e la i. La notizia non basterebbe di per s a giustificare un post, se non fosse per due piccoli dettagli, di norma del tutto slegati tra di loro: - ho intestato a mio nome le bollette del gas e dellelettricit via telefono; - nel mio nome e cognome ci sono sei vocali. Cominciamo. Salve, sono appena entrato in casa e ho preso il posto del vecchio inquilino. Vorrei cambiare i dati personali nella bolletta della luce, grazie. Salve, mi chiamo Sylvia, posso sapere il suo nome? Certo. Dunque allora: Luca. el iu si ei. Luca. Luca con la cappa? Deglutisco.

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No. Luca. con la c. Bene signor Luca. Mi pu dire il suo cognome? Certo. Pi ei en zed ei ar ei no aspetti zed, lha scritto zed? zed ok scrivo il mio cognome su un foglio mentre lo leggo zed, ei ar i dabolel ei Panzarella esatto bene dico soddisfatto. Signor Panzarella pu dirmi il numero del contatore dellelettricit? Silenzio. Ehm, no guardi, sono appena arrivato in casa e non so dove sia. Non si pu andare avanti lo stesso? Eh no, mi spiace, mi serve quel numero. Va bene richiamo pi tardi, grazie lo stesso Nessun problema signor Panzarella! stato un grandissimo piacere poterla aiutare S, vabb, ciao. Chiudo. Dopo 30 minuti trovo finalmente il contatore. Pronto?

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S pronto, chiamo per cambiare i dati in bolletta. Ho chiamato mezzora fa e la sua collega mi aveva chiesto un numero che non avevo, adesso invece sono pronto per Buongiorno mi chiamo Sonya. Posso sapere il suo nome? Silenzio. Sfiorando lauto-ipnosi immagino colline di fiori un sole nel cielo azzurro mentre io corro saltellando felice sui prati. Pronto? l? S sono qui, solo che ho gi fatto questa procedura, solo che non avevo il numero del contatore dellelettricit, possibile Certo, posso sapere il suo nome? Paesaggi sterminati corro con un tulipano in bocca saltellando come Montesano nella pubblicit olio Cuore. Certo. Luca, El iu si ei Con la esse finale? No, le abbiamo finite. Luca, El iu si ei, senza esse finale. Ok Luca, posso sapere il suo cognome? Ovviamente. pi ei en zed ei ar i dabolel ei Bene, pu darmi il codice postale della casa? enne quattro tre acca pi .. tre esse bi?

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no, acca, acca! Pu farmi lo spelling? Ma lo sto gi facendo lo spelling! ACCA! ACCA! non ci sono altre lettere simili, ACCA! Acca come hotel? Ma certo porca paletta!! Acca come hotel, cosaltro senn!! ACCA! HOTEL! ACCA! HOTEL! Va bene signor Panzarella, non c bisogno di fare cos. Oh, ok, va bene, mi scusi Quindi: enne quattro tre acca pu farmi lo spelling dellultima lettera? Dopo un minuto. e il numero del contatore 146730. Bene signor Panzarella, e quello del gas? Silenzio. Come quello del gas. Io voglio cambiare solo lelettricit. S ma fanno capo alla stessa compagnia. O entrambi o niente. Testa sul tavolo. Abbandono persino ogni tentativo di auto-ipnosi. Senta io non lo so dov questaltro contatore. La richiamo dopo, grazie lo stesso.

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Ma si figuri! Lieta di averle dato una mano signor Panzarella. Su, forza che ci siamo quasi! Questi mi prendono per il culo. Dopo 50 minuti trovo finalmente il contatore del gas. Che tra parentesi era fuori la porta di casa, cio per strada. Pronto salve le serve il mio nominativo? Salve mi chiam oh, s certo El iu si ei, no cappa no esse finali, pi come papa, ei come alpha, en come novembre, zed come zulu, ei come alpha, ar come romeo, i come echo, dabolel come lima, ei come alpha, questo il numero del contatore del gas e questo dellelettricit, serve altro?? No signor Panzarella, ha fatto tutto quello che doveva. Ci credo. Ho imparato lalfabeto fonetico della NATO pe na bolletta.

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Feb

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LONDRA UN LUNA PARK


LONDRA | VITA ALLeSTeRO

Benvenuti nella citt giocattolo, benvenuti al luna park. Quando Londra chiama anche se sei dallaltro lato del mondo lo avverti, alzi la testa e dici Hai sentito? ma gli altri non lo hanno sentito, no, devi sapere che Londra molto selettiva e sceglie solo chi adatto ai luna park. Cos abbandoni tutto e ti trasferisci a Londra, anche se trasferirsi non il termine corretto, che a Londra non ci si trasferisce, si entra e si esce e nel frattempo si vive. Dopo otto mesi londinesi a fasi alterne hai ben chiaro lidentikit dei prescelti: chi in cerca di una carriera, chi della pronuncia perfetta, chi della folle vita notturna; in ogni caso ci che accomuna queste persone la loro voglia di cambiare. E a Londra sei costretto a cambiare, pi o meno una volta a settimana, termine di misura per ogni pagamento, dalla metro allaffitto, che un mese troppo lungo, che in un mese fai in tempo a cambiare alimentazione, amici e zona in cui vivi, quindi meglio pensare per settimane, qualcuno avr detto.

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E come in tutti i luna park incontri gente divertita e superficiale, che cerca risposte saltando da unattrazione a unaltra, e alla fine queste risposte arrivano, in genere molte pi di quelle attese, se solo hai la pazienza e la forza di superare il gelo climatico e relazionale che trovi in citt. Cos cambi perch ti ritrovi da solo in una delle citt pi caotiche e solitarie al mondo, e lunico modo che hai per sfruttare la situazione caricarti tutto sulle spalle con o contro le infinite opportunit che arriveranno dal momento in cui avrai deciso di camminare a testa alta. Da allora deliri di libert e onnipotenza guideranno le tue azioni; e tutto ci che eri prima sar solo un vago ricordo di comera la vita senza capire lessenza del luna park in cui sei entrato. E tra di voi, tra voi partecipanti al luna park, non state l certo a lamentarvi del clima o del cibo o della metro che chiude nei weekend; basta unocchiata per riconoscervi e i pi esperti hanno persino smesso di chiedere Per quanto tempo rimarrai?, tanto il tempo relativo, e se vai avanti dividendo la tua vita in settimane ti sembrer di averne tantissimo a disposizione. Solo con questa consapevolezza puoi arrivare a goderti la precariet della vita a Londra, fatta di bellissime conversazioni con gente sconosciuta che non rivedrai pi, di stupore per spicchi

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di sole in giornate grigie, di giri vorticosi tra giostre belle e costose. E adesso scusate, arrivato il mio turno.

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Feb

TRASFERIRSI A LONDRA: CONSIGLI INUTILI


LONDRA | CONSIgLI

Londra una non-citt fatta da non-abitanti. E ti viene il dubbio quando noti che il 90% delle conversazioni comincia con le seguenti domande: Da dove vieni Di dove sei Quando sei arrivato Quando te ne andrai Che tu ormai ti sei messo lanima in pace e per il primo minuto di conversazione vai avanti col pilota automatico come in aereo. Vivere a Londra da tanti mesi fa rapidamente guadagnare punti carisma allinterno del gruppo di amici, e allora ti viene fuori questo atteggiamento da uomo che sa: non ti preoccupare, dici. Londra cos. Londra fatta cos. Annuisci. Agli altri stai pure un po sulle palle.

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Ma di buono c che vedono in te pura saggezza popolare tramandata da anni tra generazione di precari che hanno solcato le terre londinesi e che sono stati costretti a ritornare in partria. Qualcuno non si sa pi nemmeno dove sia finito. Preparatevi. Londra contiene al suo interno cos tanti mondi culturali che ogni singolo viaggio fa storia a s. Ci sono per due facce della stessa medaglia che non cambiano qualunque sia la zona e il momento in cui vi trasferirete a Londra. Cinismo e libert. e lo so. Ma cos. Londra cos. Annuisco. Un grande sforzo per noi italiani abituati allaffetto degli amici e al giudizio sociale che traccia continuamente le nostre scelte. I non-abitanti non-sono legati alla loro non-citt, ma la spremono invece come un limone per ottenere il massimo: soldi, carriera, divertimenti, c solo limbarazzo della scelta. E ogni tanto capita di sentirsi una delle tante pedine di questo gioco. Ma dallaltro lato la libert e il coraggio che Londra infonde vi

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spingeranno a fare altrettanto, e allora una scommessa a chi rilancia di pi: io, io, io, e il mondo che ruota attorno a me. La prossima volta che vi chiederanno quanto tempo rimarrete a Londra, toglietevi la soddisfazione di rispondere: Quello necessario per capire chi sono. Tanto la domanda successiva, nove volte su dieci, sar: Figo. E da dove vieni?

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MAR

IL GIOCO DELLE TRE CARTE


LONDRA | SCONTRI CuLTuRALI

Sono davanti allimpiegato che mi sta spiegando come attivare lonline banking sulla mia carta di credito londinese. Dunque signor Panzarella molto semplice, per usare lonline banking lei mi va su questo sito, vede questo sito? e mi digita cortesemente il suo cognome, molto semplice, lei va sul sito e digita il suo cognome. Facile. Bene poi vede qui sotto ecco qui deve inserire il codice pin di 4 cifre che le arrivato a casa in una busta a parte, le arrivato? S, mi arrivato. Benissimo, allora va su questo sito mi digita cortesemente il suo cognome e mi scrive il codice di 4 cifre. Facile. Ecco ora la vede questa calcolatrice? questa una calcolatrice speciale nella quale lei mi inserisce la carta di credito, ecco facciamo una prova, inserisce la carta di credito, quindi ricapito-

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lando va sul sito il suo cognome il codice di 4 cifre poi prende la carta di credito e la inserisce in questa calcolatrice Va bene. Sulla calcolatrice mi scrive il codice di 4 cifre che le stato inviato per posta in una busta a parte e le verr fuori un numero di 9 cifre. Non si confonda, va sul sito mi scrive il suo cognome poi codice di 4 cifre poi carta nella calcolatrice codice di 9 cifre. Ok Bene, di questo codice lei mi prende le ultime 5 cifre, allora ricapitoliamo, mi va sul sito, cognome, codice quattro cifre, calcolatrice, 9 cifre, toglie 4 cifre, 5 cifre, cosa ci fa con queste 5 cifre? E non lo so, che ci faccio? Me le aggiunge al codice di 4 cifre che le stato precedentemente inviato via posta signor Panzarella, non mi si confonda, quindi per concludere le basta andare su questo sito inserire il suo cognome 4 cifre 9 cifre meno 4 ne rimangono 5 le aggiunge alle 4 del codice precedente e cos lei tomo tomo cacchio cacchio mi accede allonline banking, le sembra facile signor Panzarella? Na cazzata.

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Benissimo, se dovesse avere qualche problema a inserire il codice Non vedo perch dovrei avere problemi. Senza dubbio, ma dico casomai dovesse avere proprio bisogno di una mano perch qualche volta qualcuno non riesce a seguire tutta la procedura Non vedo come si possono fraintendere delle istruzioni che lei mi ha descritto cos accuratamente. Lo so lo so, in ogni caso lei viene qui in banca che la facciamo insieme. Va bene. Benissimo. Dovrebbe ricevere questa calcolatrice via posta nel giro di 4-5 giorni Perfetto. Allora la saluto signor Panzarella stato un piacere Senta ma non pu darmi la calcolatrice adesso di persona? cos lo faccio non appena arrivo a casa. Scoppiamo in una grande risata, io qualche secondo dopo aver capito che la mia a quanto pare gli sembrata una delle battute pi divertenti della storia dellumorismo italiano. Ci abbracciamo come due grandi amici e ce ne andiamo ognuno per la sua strada.

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Esco dalla banca e ormai ci si prende tutti per il culo e nessuno lo sa.

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MAR

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TRASFERIRSI A LONDRA: VIVI LA VITA DODGY


LONDRA | VITA ALLeSTeRO

Che tu ti trasferisci a Londra immaginando una citt austera, regale, inflessibile. e per certi aspetti lo . Eppure scava scava e scopri la parte sporca della citt, quella a detta di molti pericolosa, o alternativa, o illegale o semplicemente dodgy. E allora ti basta passare la serata con i pochi sopravvissuti al quarto mese per ascoltare, tra una Guinness e una giocata a biliardo, le storie di una vita diversa. Noi la dolce vita e loro la vita dodgy. Il free bus Il 29 lautobus che giorno e notte attraversa la parte nord fino ad arrivare a Trafalgar Square in pieno centro. Viene chiamato dai pi esperti free bus perch una di quelle eccezioni di cui non si chiede nulla: si entra, nessuno paga, tu non paghi. Si narra di gente che ha visto dei controllori due volte lanno, o

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solo di domenica. Ma storie troppo deboli per contrastare la popolarit del free bus in citt, una di quelle sicurezze che ti fa concludere la serata col sorriso fra le labbra. I fast food anti-McDonald Pensate che i panini del McDonald siano pessimi? Spiace tanto rovinare i vostri piani anti-capitalistici. Esiste qualcosa di molto peggio e si tratta delle centinaia di fast food dai nomi fantasiosi sparsi per la citt. Stesse cose ma a un terzo del prezzo: panino, coca e patatine costano meno che al supermercato. E allora la domanda spontanea : ci sar la fregatura? Certo che c. Sei ore di pesantezza scientificamente provate. Che diventano tre se sei un guru. O mezzora se sei nato qui. Per i non-londinesi quindi un patto col diavolo, invitante e rischioso. Risparmi ma stai male. Prendere o lasciare. I locali gratuiti e le birre a met prezzo Tra locali del centro e quelli famosi come il Fabric o il Koko

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avrete di che spendere in allegria con in aggiunta unalta possibilit che non vi facciano entrare per un qualsiasi motivo tra: - siete brilli - avete le scarpe sporche - non avete la camicia - non ci sono abbastanza ragazze nel vostro gruppo - ridete troppo - troppo seri. eppure basta esplorare la zona est e sud per scoprire una Londra completamente diversa. La vita notturna in posti come il 1001 in Bricklane (da rock a musica elettronica), lHootanany in Brixton (raggae, ska e balcanica), il Cuban in Camden Town (musica latina), pu essere considerata da molti alternativa, dodgy appunto, ma non ha rivali in nessunaltra parte della citt. Ci sarebbero molte altre storie sulla vita dodgy di Londra. Ma a tre ore dallultimo cheesburger arrivato il momento di sgranchirsi le gambe prima di rimanere inchiodati al letto.

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MAR

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LA DIFFICOLT DI SCEGLIERE
LONDRA | 2 CeNTeSIMI DI FILOSOFIA

Hai imparato tutto quello che sai facendo delle scelte. Hai imparato a cadere e a volare, senza per la verit capire quali delle scelte che hai fatto sono state giuste e quali quelle sbagliate. Forse giusto o sbagliato sono concetti che non esistono nemmeno. Ad ogni modo. Di recente molte persone in procinto di cambiare qualcosa della propria vita ti hanno chiesto dei consigli. Questo ti rende orgoglioso, ma tu davvero non sai cosa dire; se non esiste giusto o sbagliato non esistono nemmeno i consigli e i suggerimenti. E questo perch un consiglio non tiene conto dellunicit del momento, della genialit, della fortuna. Insomma delle eccezioni. E tu ti senti molto uneccezione. Sorridi, perch basta davvero poco per essere uneccezione.

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Basta ad esempio volerlo. Noti che coloro che ti chiedono consigli hanno in comune la volont e insieme lincapacit di cambiare. E tu non sei da meno: hai ancora paura quando fai una scelta, ad esempio quando ti trasferisci in una nuova citt. Pensi a tutti i pro e i contro, immagini come sarai una volta arrivato, quello che lasci. Ma la verit che non sei pronto e non lo sarai mai. E se vero che non sarai mai pronto, beh, allora ti prepari ad accettare le conseguenze della tua scelta, sapendo di aver gi fatto lunico passo che davvero conta, che scegliere. Scegliere, ripetutamente scegliere. A tutto ci che rimane, quel poco di prezioso che rimane, gli hai dato un nome; tu la chiami vita.

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JuN

SMETTI DI LAVORARE. ADESSO.


LONDRA | SCOPeRTe

Speri che la tua generazione sia lultima a parlare di lavoro precario. E che la prossima sia lultima a parlare di lavoro e che usi invece parole come creare valore. Dal di fuori i due concetti sembrano uguali, perch in entrambi i casi sar necessario lavorare duramente, inteso nel modo classico del termine. Ma guarda il volto di chi ha deciso di creare valore. Fermati sul suo sguardo, respira come lui. Ricordati questa faccia, perch quella di una persona che ha smesso di pensare in termini di lavoro e tempo libero, di tempo retribuito e non, di stipendio, ferie pagate e tredicesime e vacanze al mare e si lavora meno il venerd per tornare prima a casa. un uomo che ha deciso di migliorare il futuro dei suoi figli, degli amici e dei peggiori nemici. Un uomo che ha creato delle occasioni di lavoro.

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Un uomo che si ribella a ci che gli sembra sbagliato. Un uomo che crea continuamente. Un uomo che ha degli ideali e degli obiettivi. Un uomo appassionato e, a volte, ossessionato. Un emarginato. un pazzo. un artista. un sognatore. Un illuminato. Un imprenditore. Ricordati bene la sua faccia. Ricordala ogni volta che la lavi al mattino, cercando di togliere la stanchezza del giorno prima. guarda il suo volto nel tuo volto. Respira come lui. Smetti di lavorare. Fallo subito, fallo prima che gli altri possano turbarti con i loro sguardi interrogativi. Smetti di lavorare. Comincia a creare valore.

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APR

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LIBERT, SOLDI E TEMPO


LONDRA | SCOPeRTe

Sei un tipo creativo, qualcuno che lavora duro, ma che ama quello che fa e non sente il peso del lavoro. Hai bisogno di tre cose per essere contento: libert, soldi e tempo. Vuoi fare quello che vuoi, quando vuoi e come vuoi. Non solo nel tempo libero o in vacanza. Sempre e ovunque. Vuoi essere indipendente economicamente per poterti concentrare sui tuoi progetti. E hai bisogno di tempo per esplorare il mondo e pensare a nuove idee. Il punto che se non hai tutte e tre le cose contemporaneamente un casino. Senza soldi non sei libero. Se lavori non hai tempo. Senza tempo non puoi comprare la libert a cui aspiri. La maggior parte delle persone che ti circondano sembrano

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avere problemi completamente diversi dai tuoi. Le vedi sacrificare gran parte del loro tempo con la speranza di accumulare soldi e libert in un imprecisato futuro. E in realt loro ti accusano della stessa cosa. Tu non sai con precisione chi dei due ha la visione pi distorta del mondo, ma nellindecisione preferisci progettare la tua vita senza compromessi. Libert, soldi e tempo. Tutto insieme. In un dolce complicato equilibrio.

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APR

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ASPETTA UN MONUMENTO
LONDRA | SCONTRI CuLTuRALI

Ero al meetup language lovers, gente che ama parlare lingue differenti e passa la serata facendo finta di conoscersi da una vita. Galvanizzato da un pubblico di sud coreani comincio a parlare dellAmerica e della sua mancanza di monumenti. a questo punto che succede linimmaginabile. Monumenti? Monumenti. Come si dice in Inglese? Non so, statue, resti antichi monumenti, no? Lo sguardo degli amici sud coreani mi trafigge perdendosi nellinfinito. Cominciano a sudarmi le mani. Cio monumenti, no? Avrete un monumento in Sud Corea, no?

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Cio: monumenti. Monumenti! Non sono nemmeno pi sicuro che esista la parola monumenti, neanche in Italiano. Gli amici sud coreani si consultano tra di loro parlando la loro incomprensibile lingua. Disperazione. Io neanche ci volevo venire in questo posto. Noi in Sud Corea abbiamo lo stadio. Che potrei tranquillamente chiuderla l, dire esatto, lo stadio, ovvio, quello un monumento, ma siccome non capisco come sia possibile che io dico monumento e loro capiscono stadio, continuo imperterrito nella mia battaglia contro i mulini a vento. No, non esattamente lo stadio Cio monumenti, capisci? cose antiche, statue La mia capacit di spiegarmi degna della situazione paradossale in cui mi trovo, finch finalmente arriva la genialata: Avete presente Roma? E come per magia gli amici tornano a sorridere, si agitano, Roma! urlano, Colossium! dicono, ed un continuo abbrac-

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ciarsi come quando lItalia non perde ai rigori, un entusiasmo che ci fa tornare felici e vogliosi di vivere. Poi dicono: no, non abbiamo colossei in sud corea. E io resto per un attimo in silenzio. Li guardo. Va bene, mi arrendo. Non ce la posso fare. Sapete cosa? Prendiamo da bere! E torniamo ad abbracciarci incamminandoci verso il bar, lasciandoci alle spalle Roma, stadi e colossei che puzzano ormai di passato. Torno a casa, mi segno sul taccuino di non parlare mai pi di monumenti di fronte ad asiatici, spengo la luce e posso finalmente fare sogni tranquilli.

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MAY

PER LE STRADE DI MELBOURNE


AuSTRALIA | VITA ALLeSTeRO

Dopo 21 ore di volo sei magicamente su una mountain-bike sotto una giornata di sole, a maniche corte nonostante qui sia autunno, e hai deciso di imparare a guidare a sinistra semplicemente ignorando questa regola. Segui i segnali stradali e tanto basta per imparare a vivere a Melbourne. Citt che profuma di nuovo con un centro che a tratti identico alla Market street di San Francisco. Lo stesso clima, la stessa attenzione verso i particolari, la stessa cultura del cibo, gli stessi atteggiamenti di chi vive la vita in modo leggero. Per strada costruzioni futuristiche si estendono fino a perdersi nel cielo. Dappertutto bar e ristorantini dove si mangia benissimo, principalmente asiatico, italiano e greco.

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Insomma ecco la notizia. In mountain-bike sulla Victoria street. A Melbourne. A +8 dallItalia. Hai aggiunto cos allo strato di non-luogo anche quello di nontempo. Tra te e i tuoi collaboratori copri 4 continenti e 7 fusi orari diversi. Per semplificare hai smesso di calcolare lora degli altri paesi e vai avanti a porzioni di tempo. Un po di tempo per dormire, per visitare, per lavorare, per mangiare; e una volta consumate le 24 ore poco importa, la giornata ricomincia non appena ne hai lesigenza, giorno e notte sono ormai dettagli secondari perch nessuno sa a quale giorno e a quale notte ti riferisci. Arrivi ad Elizabeth street e parcheggi la mountain-bike. Prendi un sushi a 2 dollari e 60 mentre un artista da strada cerca di racimolare qualche soldo. Ti godi il sole sul prato come uno tra le migliaia di abitanti che percorrono ogni giorno quella strada. Solo che tu non sei un abitante, non sei un turista. Sei solo di passaggio.

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MAY

RIPARANDO OROLOGI IN UN NEGOZIETTO CINESE A SYDNEY


AuSTRALIA | 2 CeNTeSIMI DI FILOSOFIA

Come sempre, come tutti. Vado in un negozietto in centro. Ehm, scusi, ma il mio orologio la batteria dice. Cos. Mi giro pensando stia parlando con qualcun altro. C nessuno. Ehm, dico, lorologio, ehm Fa vedere dice. Tolgo lorologio dal polso e lo metto sul bancone. Finalmente alza la testa, e scopro che un cinese con un monocolo su uno dei due occhi. Fissa me, fissa lorologio. Cosa ci sar di tanto interessante, mi chiedo, cosa vede lui che io non vedo. Poi dato che non succede nulla gli dico La batteria, ehm,

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dallaltro lato Alza la testa e mi guarda come se gli avessi dato del ladro, mi indica sopra di lui uninsegna, 25 anni di esperienza c scritto, e comincio ad essere agitato con questa storia del cinese col monocolo e del pathos che si sta creando allinterno di quel negozio. Poi decide di cambiare la batteria e mi sento gi meglio, mi immaginavo dovesse dire qualcosa sul mio destino con una tecnica di lettura di fondi di orologio che si impara solo dopo tutti quegli anni. Solo che le lancette non si muovono lo stesso. Questo orologio non funziona dice, ed da questa frase che noti tutti i 25 anni di esperienza. Poi fa: Torna tra 20 minuti, te lo aggiusto. Cos un po titubante vado a fare un giro per il centro. E in 20 minuti la fantasia si mette in moto e comincio a pensare al non-tempo e ai non-luoghi, al cinese che sembra spuntare da Blade Runner, e gi so che diventer uno dei personaggi dei miei post, che sarebbe perfetto tornare al negozio ed avere il mio orologio indietro, funzionante, e chiedergli Maestro, ma come ha fatto e lui rispondermi qualcosa tipo A volte il tempo si ferma, ma la nostra vita continua comunque ad andare avan-

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ti o frasi come queste che da sole ti aprono mondi interi. Cos torno al negozio. Il cinese di nuovo in un angolo chino col suo monocolo e lorologio. Torna dal suo angoletto e dice: ecco. Funziona. E gli chiedo Ma cosa era successo? Mi guarda nascosto dietro al suo monocolo. Silenzio. Lui lo sa. Sa di essere il protagonista del prossimo post. e allora la dice. Dice la battuta che lo render immortale. E fa: Shit happens. Ridiamo. Metto lorologio ed esco dal negozio. Ci sono storie che non superano la bellezza della vita reale. Vale sempre la pena di raccontare tutto il resto.

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MAY

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QUALCOSA IN CUI CREDERE


AuSTRALIA | VITA ALLeSTeRO

E ti ritrovi stavolta su un motorino. Come i vecchi tempi. Ma stavolta in mezzo alla foresta tropicale. Palme ovunque, tra i palazzi, nelle montagne, di fronte alloceano. Come un attore vivi una parte che non sai chi ti ha assegnato e quando passerai al prossimo ruolo. Sai solo che oggi lavorerai in spiaggia come fanno i veri location independent. Sorridi. Sar let o la tipologia di persone che attiri, ma ultimamente incontri tantissimi cercatori. Viaggiatori professionisti che come te han dimenticato il motivo per cui sono andati via la prima volta. Sono i nuovi cercatori doro.

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Troppi anni vissuti in una societ senza sogni, senza qualcosa in cui credere. Cos alla fine hanno deciso di andarselo a prendere. Cosa, dove, quando e se saranno in grado di riconoscere questo qualcosa non dato sapere. Nel dubbio, si sa mai, si continua a cercare.

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MAY

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IGNORA IL MONDO REALE


LONDRA | SCOPeRTe

Non appena hai un nuovo modo di vedere le cose subito qualcuno si affretter a spegnere il tuo entusiasmo. Stai perdendo tempo, ti diranno. Non funzioner nel mondo reale. Questo mondo reale cos come te lo descrivono ti sembra francamente discutibile. Un posto deprimente da vivere, fatto di gente pessimista che pensa che le novit siano sempre destinate a fallire. Le prime volte ci cascherai. Penserai che avranno ragione loro. Che non pu funzionare. Che meglio andare su strade meno divertenti ma pi sicure. Adesso ti svelo un segreto. Il mondo a cui fanno riferimento non esiste. Creiamo una serie di valori e regole attorno a noi e lo chiamia-

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mo mondo invece di un pi umile io. E quando ci troviamo daccordo facciamo una famiglia, una societ o magari solo una bella conversazione. Il mondo non un posto. solo la scusa per non provarci. Ignora il mondo reale. Del resto non ha mai avuto niente a che fare con te.

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JuN

LA SCELTA DI EMIGRARE
LONDRA | SCOPeRTe

Italiani pieni di domande. Italiani sognatori di notte e senza sogni di giorno. Italiani in preda ad una lotta a chi ti fotte di pi. Italiani disillusi, Italiani assuefatti, Italiani incazzati. Italiani che lamentano di non essere mai andati via. Che la California meglio. Che il Paese non si evoluto. Italiani che la soluzione l fuori. Italiani in arrivo dalla giostra delle emigrazioni. Italiani intenti a fottere una societ che non sentono propria. Italiani confusi, Italiani bontemponi, Italiani casanova. Italiani dispensatori di buonumore e brevi felicit. Che lamentano di essere andati via troppo tardi. Che credono di aver trovato tutte le risposte. Italiani che la soluzione credevi fosse l fuori.

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JuN

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VITA DAEROPORTO
LONDRA | SCONTRI CuLTuRALI

e invece dentro di te. Riso o noodles? Riso. Maiale, pollo o pesce? Pollo. Croccante o teriyachi? Croccante. Medio o grande? grande. Mangia qui o da portar via? Via. Forchetta o bacchette di legno? Bacchette. Carta o contanti? Senta, lasciamoci cos. Prego?

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Ma lei lo sa a che ora mi sono svegliato oggi per venire in aeroporto? Vuole pagare con la carta? Alle 8 meno un quarto. Scusi, non ho capito se vuole carta o contanti. Vede, combatto ogni giorno per ritagliarmi uno spazio di tempo in cui farmi delle domande. Lei me ne ha fatte 7 di seguito, capisce. Quindi per cortesia. Lasciamoci cos. Con questa indefinitezza sui termini di pagamento. C qualcosa che non va nel suo ordine, signore? Non c niente che non va, signorina. solo questa cosa delle scelte da fare che mi mette ansia. Che io scrivo un blog su questo, sa? Ma sette domande di seguito sono una mazzata. Vorrei un po di relax adesso. Vuole aggiungere qualcosaltro al suo ordine, signore? Ho tutto quello di cui ho bisogno in valigia, grazie. Ma sono sempre aperto a proposte di case sul mare con gabbiani in lontananza.

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Signore? S? Le ho chiesto: carta o contanti, ma non mi ha risposto. Contanti, grazie. Io pago sempre in contanti, sa. Mi serve per ricordarmi dove mi trovo.

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JuN

VIVERE IN UN SOGNO
MILANO | 2 CeNTeSIMI DI FILOSOFIA

Facciamo che hai un sogno. Facciamo che per i primi quindici anni della tua vita lultima cosa a cui hai pensato prima di addormentarti. Facciamo che nei successivi cinque anni hai studiato, hai esplorato e hai deciso di provarci. Solo che agli altri, del tuo sogno, non importa granch. Ti senti lasciato solo. rischioso, pensi. infantile, pensi. Metti il tuo sogno in un angolo e pensi che tanto prima o poi qualcuno pi bravo se lo porter via. Passano gli anni. Tiri a campare, come tutti, strozzato dai pagamenti e senza un obiettivo. Il tuo sogno sempre l, in quellangolo dove lavevi lasciato.

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Forse non un gran sogno se nessuno lo nota, pensi. Ma non hai unaria convinta. Com possibile, ti chiedi. Com possibile che solo io lo voglia inseguire. Allora decidi. Ti alzi e vai verso di lui. Abbandoni la sedia calda. Vai verso langolo dove anni fa avevi lasciato il tuo sogno. Che sempre l, nessuno lo ha notato. E sei ancora pi incazzato per questo. Attraversi uno sciame di gente che va verso la direzione opposta. Che ti strattona. Ma alla fine arrivi. e lo abbracci. E te ne innamori. e ci sei dentro. E a quel punto succede qualcosa di straordinario. Ti giri e applaudono tutti. Grande, urlano. Ma come, farfugli. Ma come mi davate tutti contro fino a un attimo fa. Finch capisci.

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e ridi. Ridi, ridi, ridi, ridi, ridi, ridi, ridi. Che stupido, dici, come ho fatto a non pensarci prima. Non era realt quella in cui vivevi. Non era realt, quella in cui vivevi. bastava svegliarsi per rendersene conto.

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JuN

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LITALIA IMMAGINATA
MILANO | SCOPeRTe

A Milano. Che strano, pensi. Le strade ti sembrano scenografia, le persone comparse, li rivedi non attraverso i tuoi ricordi frammentati, ma nelle foto sui giornali, i video in tv, i gesti imitati allestero. Due cose ti colpiscono. La prima. Bel tempo. Buon cibo. Appartamenti comodi. Prezzi bassissimi al supermercato. Gente umile. Prevedibile. Vestita uguale. Acconciature uguali. Umorismo uguale. Visione del mondo uguale. Toni di voce uguali. Passione per il calcio uguale. Non realt questa, una piccolissima parte, un videogioco, una vacanza, un caff al bar, una partitella tra amici. Solo ora ricordi il senso di protezione che ti procurava tutto ci e perch avessi cos paura di abbandonarlo.

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La seconda. Fantastiche le conversazioni, fantastica la premessa, gli occhi pieni di entusiasmo, la gestualit, la convinzione, il coraggio, fantastico tutto. Ma poi si arriva al punto in cui si dichiara lobiettivo. In cui si vende qualcosa, un progetto o la propria persona. una strategia di uscita. Una dichiarazione finale. Un punto in comune. una presa di posizione. Ci siamo detti questo, allora adesso. Visto che siamo daccordo, quindi ora. Nulla. Niente allora, niente quindi. Figuriamoci ora e adesso. Niente di niente. Innamorati del percorso, mai dellarrivo. Progettisti di vite, anzich vivere. Gli altri vedendoci da lontano ci hanno dato un nome. Ci chiamano artisti.

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JuL

ANDARE CONTRO CORRENTE


ROMA | SCOPeRTe

Sempre piaciuto remar contro corrente. Un trionfo di tendini e muscoli, concentrazione e fatica, andando avanti cos, una remata un sussulto, una remata un tonfo al cuore, il sole accecante, la corrente contro di te, e la canoa che avanza di qualche centimetro. Poco, troppo poco per poter mai raggiungere lapice della cascata. Ti viene il dubbio che sia mai stato quello il tuo obiettivo. Troppo preso a guardare i muscoli, a sussultare, a patire, a gioire. Finch te lo dici chiaramente. La direzione verso la quale stai andando non ti porter mai da nessuna parte. Difficile ammetterlo. Pi sei abituato a remare, pi prendi gusto a notare i micro-

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scopici passi in avanti. Difficile ammetterlo. Pi sei lontano dalla cascata, pi dimentichi di stare andando contro corrente. Difficile ammetterlo. Perch quando lo fai sei obbligato a fare una scelta. Che non pu essere che una di queste tre. La prima: molli i remi. La seconda: parli con chi ha il potere di chiudere la cascata. La terza: ti metti in piedi e cambi fiume. Chi lavrebbe mai detto che ce nera un altro proprio l accanto. Magari uno in discesa.

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CHI SONO

Mi chiamo Luca Panzarella e sono un creativo. Da bravo location independent vivo viaggiando (vagabondaggio, secondo alcuni) e ti assicuro che una vita bella ma dura, con buona pace per chi dice che sono sempre in vacanza. Faccio limprenditore creativo e vivo a Londra, almeno nel momento in cui sto scrivendo questo testo. Mi sono laureato in tecnica pubblicitaria a Palermo, un master di art direction a Roma e uno di enterprise 2.0 a Bologna. Ho lavorato in tipografia, in unagenzia di comunicazione e come web designer freelance a Roma, Milano e Firenze. Ho creato alcune startup tra le quali concorsi letterari, Facebookallevents (venduta dopo 1 anno) e Mobileschool. Ho fondato due agenzie di consulenza, Figmenta e Mobilezr. I miei collaboratori vivono in Argentina, Belgio, India e Italia. Ho lincurabile problema di produrre troppo rispetto a due mani e un solo cervello.

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Cerco: - Persone brillanti pi giovani di me che abbiano voglia di condividere alcune visioni business e non. - calde temperature e case sul mare Come trovarmi online: http://www.lucapanzarella.it/blog http://twitter.com/#!/lucapanzarella

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