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DOSSIER/1

Giani Gallino:
Il trauma
dei sopravvissuti
futura
MARZO2012ANNO8NUMERO1
MENSILEDELMASTERINGIORNALISMOUNIVERSITDITORINO-COREP
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Una rafca
di notizie
Lo speciale dedicato a Sarah Scazzi da pagina 3 a pagina 7
Thomas Hirschhorn, Ingrowth, 2009 installazione, mixed media, 15x2m. Foto della mostra Press Play. Larte e i mezzi
dinformazione no al 13 maggio alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
DOSSIER/2
Lenzuolo bianco
o cronaca-show,
giornalisti divisi
DOSSIER/3
Le regole
del gioco
per linviato
UNIVERSIT
Perch fare
amicizia
con i Cinesi
PRIMAVERA
Firmate Cus
le nuove proposte
a tutto sport
FAR LA SPESA
Tutti al mercato
per scovare
i cibi di stagione
MARZO2012
2 | FUTURA
f
anno pi danno alla cultura, allar-
monico sviluppo della personalit del
minore, come recitano i dettati inter-
nazionali in materia, le pubblicit pro-
vocanti delle bambine vestite con calze a rete
e imbellettate con rossetti e fondotinta oppure
le notizie sul delitto di Sara Scazzi? Fanno pi
danno le trasmissioni televisive dove bambini
e bambine scimmiottano cantanti dallugola
doro o i plastici horror di Bruno Vespa? Non
e una gara a chi fa peggio, ma lesordio un
po estremizzato per una riessione su: che
cosa signichi oggi tutelare i minori, che cosa
sintenda per minori e se siano possibili o op-
portune delle differenziazioni, se le normative
attuali, compresa la Carta di Treviso e sue in-
tegrazioni, siano adeguate ed efcaci. La Car-
ta di Treviso e stata storicamente importante.
Ha segnato linizio di un percorso in cui il gior-
nalista chiamato ad assumersi delle respon-
sabilit sulleducazione dei nostri giovani. Non
pu voltare il viso da unaltra parte. Una Carta,
in tal senso lungimirante, perch ha suonato
un campanello dallarme: cronisti dassalto il
totem notizia deve fare i conti con un impe-
gno pi ampio a cui si chiamati innanzitutto
come cittadini. Linvasivit dei mezzi di comu-
nicazione che da l in avanti sarebbe andata
in crescendo, chiede ai giornalisti di elevare il
loro livello dattenzione. I bambini ci guardano
(non vanno pi a letto dopo Carosello e sono
una fantasia le fasce orarie off limits) i ragazzi
di queste generazioni convivono con internet.
Linuenza dei mezzi di comunicazione su
di loro enorme. Ecco un primo limite della
Carta: nonostante le integrazioni successive
in materia di web, attualmente impossibile
un controllo sui contenuti di quello che passa
in rete. Occuparci soltanto di carta stampata e
di televisioni (ma anche questo un mondo in
espansione, non ci sono pi tre reti Rai e tre
reti commerciali!) limitativo.
Daltra parte il problema controllare, sele-
zionare, ltrare, censurare? No. Il problema
etico. Ma non compito dei giornalisti essere
etici (che non signica fare morale), ma dare
notizie. Risposta ipocrita. Nessuno, tanto
meno chi sta in prima linea a gestire, che lo
si voglia o no, uno degli strumenti pi incisivi
nella formazione dellopinione pubblica, pu
sottrarsi. Ed qui che si ritorna ai quesiti di
partenza. Che si sia perso il senso dellequili-
brio e della misura evidente. Lo si perso a
livello culturale, psicologico, di atteggiamento
generale nei confronti della vita. Luomo con-
temporaneo portato allesasperazione, gli
piacciono i colori forti e netti, le sensazioni
estreme, la radicalit. Quindi il modo attuale
di fare giornalismo rientra in questa cornice.
Da qui la deriva di una cronaca sempre pi
accesa sui particolari che provocano emozio-
ni, che inquietano, turbano, sollecitano un pro-
cesso didenticazione.
Quanto il giornalista consapevole di tutto ci?
Se non lo , lo deve essere e fa parte del suo
grado di maturit professionale. Il giornalista,
per, non lunico soggetto a fare informazio-
ne e quanto mai oggi confondere linformazio-
ne con la comunicazione errato, riduttivo,
fuorviante. Certo, la Carta di Treviso non basta
pi. Non tanto nel senso di trovare nuovi stru-
menti di persuasione a rispettare principi fon-
damentali sia per gli adulti sia per i minorenni
(il rispetto della persona, il diritto alla riserva-
tezza e soprattutto a veder salvaguardata la
propria dignit), ma nel senso di coinvolgere
gli stessi destinatari. I bambini e le bambine, i
giovani (termine quanto mai vago) devono par-
tecipare da protagonisti in questo processo di
consape-
v ol ez z a
sugli stru-
menti in-
formativi
che usa-
no, sul
loro po-
tenziale
espl o -
s i v o .
Senza
questo salto di
qualit che passa dalla tutela, dallottica
protettiva alla responsabilizzazione attiva, ogni
legislazione sar debole. I ragazzi del XXI se-
colo non sono quelli di ventanni fa e neppure
i bambini. Metterli sotto una campana di vetro
inutile e dannoso. Educhiamoci insieme con
loro per imparare a leggere, rapportarci alla
realt e dunque ai fatti di cronaca, al ci che
accade con razionalit ed equilibrio. Evitando
che tutto si trasformi in lm dellorrore, in tele-
novela, in ction a puntate.
EMMANUELA BANFO
Tesoriere dellOrdine dei Giornalisti
del Piemonte
Carta di Treviso, rinnovarla urgente
SOMMARIO
DOSSIER
CONCORSO ODG

PAGG. 3/7
Vincere campionati, costruire stadi, tenere il bilancio della
propria societ calcistica in attivo. E ancora: allenare gli
atleti, partecipare a coppe nazionali e a tornei internazio-
nali. Sono solo alcune delle possibilit offerte da Soccer
Square, social game manageriale sportivo creato da alcuni
ex studenti del Politecnico di Torino che, nel giro di pochi
mesi, ha conquistato il cuore di 17mila utenti su Facebook.
Nato da unidea di Gabriele Costamagna qualche anno fa,
il progetto stato presentato e premiato per la prima volta
allo start-up weekend nel marzo 2011. qui che Gabriele
conosce Alex: insieme sviluppano un modello di business,
perfezionando il loro progetto, sostenuto anche dallIncuba-
tore Imprese Innovative del Politecnico di Torino.
Il concetto del gioco piuttosto semplice: lutente si iscrive a
Soccer Square, entra e gestisce la propria societ sportiva
virtuale, sdando altri appassionati in giro per il mondo. Il
tutto gratuito, ma ci sono opzioni a pagamento che per-
mettono di rendere pi performanti le prestazioni dei propri
atleti, o che consentono di sbirciare nelle statistiche dellav-
versario.
Per trovare i propri utenti su Facebook, Gabriele e i suoi col-
leghi (in tutto quattro e tutti 25enni), hanno fatto una scre-
matura di chi aveva tra le proprie passioni il calcio e i gio-
chi manageriali. Il primo risultato ha consentito di pilotare la
pubblicit solo su un certo numero di pagine mirate, cos da
ottimizzare i (pochi) soldi di cui disponevano allinizio. Oggi
le nazioni pi attive spiega Gabriele - sono Italia, Indonesia
e Filippine. Ma giocano anche dal Sud America, dagli Stati
Uniti e da buona parte dellEuropa. Risultati importanti, rag-
giunti grazie allinteressamento di un privato che ha creduto
no ad ora nel progetto. In totale, sono 40mila gli euro messi
sul piatto per lanciare la prima versione Beta del gioco, uf-
cialmente disponibile da dicembre.
Ma credere nelle proprie idee, per questi ragazzi, vuol dire
rischiare. Per i prossimi mesi puntiamo a creare nuovi gio-
chi, incrementando il nostro mercato potenziale a 200 milioni
di persone. Per realizzare un progetto cos ambizioso c
bisogno di un grosso investimento in termini di marketing.
Oggi i costi sono pi contenuti perch una societ torinese
(Top-ix) ha messo a loro disposizione gratuitamente alcuni
server. Nella speranza che presto si cominci a generare utili.
Stiamo ragionando su cosa mettere a pagamento. Puntia-
mo ad avere 100mila utenti unici al giorno. Se le opzioni co-
stassero anche solo 50 centesimi luna, hai idea di quanto si
potrebbe guadagnare?.
RICCARDO DI GRIGOLI
Manager di calcio offresi, su facebook
8 I SUPERARE LA CRISI?
8 I LO SHARING (CRT) SOLIDARIET E ECOLOGIA
9 I DIPENDENTI? MEGLIO IMPRENDITORI
9 I VADEMECUM START UP
10 I SARANNO MANAGER
11 I LAMORE? NOI ANDIAMO AL MOTEL
11 I QUANDO LA FILA AL SEXY SHOP
14 I PLAY WITH FOOD
15 I LANESTESIA DI TRAVAGLIO
15 I STABILE, LA PRIMAVERA DEL TEATRO
16 I LA FINE DEL MONDO SECONDO CASTALDO
16 I PICCOLI TEATRI CRESCONO
17 I VIAGGIO TRA ARTE E NATURA
18 I GRIGNANI E MARTA SUI TUBI ALLHMA
19 I EDITORIA, LA TORINO CHE RESISTE
20 I TESSERA ADDIO, COSA CAMBIA
21 I CINEMA GLBT
22 I COME STUDIANO LE NUOVE ITALIANE
23 I APPUNTAMENTI&LETTERE
Futura il mensile del Master di Giornalismo
dellUniversit di Torino
Testata di propriet del Corep
Stampa: I.T.S. S.p.A. (Cavagli)
Direttore responsabile: Vera Schiavazzi
Progetto graco: SintagmaGroup srl
Segreteria Redazione: futura@corep.it
(allattenzione di Sabrina Roglio)
Comitato di redazione: Gian Paolo
Caprettini, Eva Ferra, Carla Gatti, Antonio
Gugliotta, Sergio Ronchetti, Vera Schiavazzi
Redazione: Emmanuela Banfo, Giorgio
Barberis, Marco Bobbio, Sandro Bocchio,
Franco Borgogno, Rosanna Caraci,
Laura Cavallari, Selma Chiosso, Silvano
Esposito, Gabriele Ferraris, Marco
Ferrando, Giuseppe Gattino, Caterina
Ginzburg, Stefania Giuliani, Giorgio Levi,
Vittorio Pasteris, Paolo Piacenza, Carla
Piro Mander, Maurizio Pisani, Lodovico
Poletto, Gianfranco Quaglia, Luca Rolandi,
Sergio Ronchetti, Anna Sartorio, Alessia
Smaniotto, Marco Trabucco, Maurizio
Tropeano, Rocco Zagaria, Sabrina Roglio,
Giuliano Adaglio, Carlotta Addante, Lorenza
Castagneri, Francesca Dalmasso, Barbara
DAmico, Riccardo Di Grigoli, Federico
Floris, Ermanno Forte, Ugo Leo, Fabio
Lepore, Gabriele Madala, Giulia Mameli,
Marta Emilia Manzoni, Viviana Monastero,
Luisa Perona, Andrea Punzo, Francesco
Riccardini, Valentina Roberto, Pietro Santilli,
Antonio Michele Storto.
Contatti: futura@corep.it
Sostengono Futura: Comune di Torino,
Provincia di Torino, Regione Piemonte.
FUTURA | 3
MARZO2012 CONCORSO ODG
2010
26 agosto Sarah Scazzi, 15 anni,
scompare nel primo pomeriggio da Ave-
trana, paese in provincia di Taranto
29 settembre ritrovato il cellulare
della ragazza semibruciato in un campo
poco distante dalla sua casa
6 ottobre Michele Misseri, interroga-
to per 9 ore, confessa di aver ucciso la
nipote strangolandola con una corda
15 ottobre Misseri dichiara ai ma-
gistrati che nellomicidio coinvolta
anche la glia Sabrina come complice
21 ottobre il gip convalida il fermo
di Sabrina Misseri sulla testimonianza
dellamica Mariangela Spagnoletti
2011
23 febbraio incarcerati in custo-
dia cautelare il fratello e il nipote di
Misseri concorso in soppressione di
cadavere
26 maggio arrestata Cosima Ser-
rano, madre di Sabrina, con laccusa
di concorso in omicidio
1 luglio concluse le indagini
preliminari con lincriminazione di 15
persone
2012
10 gennaio apertura del processo,
protagonisti Michele Misseri, la glia
Sabrina e la moglie Cosima Serrano
31 gennaio Ivano Russo, amico di
Sabrina Misseri, rivela di aver subto
pressioni per rendere dichiarazioni
favorevoli
12 marzo alla nona udienza Emma
Serrano confessa: Misseri molest mia
sorella Dora quando aveva 15 anni
F
ra il 26 agosto 2010
quando, nellarco di
poche ore, la scom-
parsa di una ragazzina
divent il caso Sarah Scazzi.
il rispetto per le norme e i codici
di deontologia professionale ha
lasciato il posto al voyeurismo
o alla semplice curiosit delle
persone, complici i media na-
zionali e locali. Ci si spinti ol-
tre mascherando la sete di sen-
sazionalismo con la scusa del
diritto di cronaca? Il 10 gennaio
2012 si aperto il processo che
vede coinvolta la famiglia Mis-
seri. La storia di Sarah Scazzi
quella di una ragazzina, una
minore. La carta di Treviso, un
protocollo rmato il 5 ottobre
1990 dallOrdine dei giornalisti,
Federazione nazionale della
stampa italiana e Telefono az-
zurro, aveva e ha tuttora lin-
tento di disciplinare i rapporti tra
informazione e infanzia.
Paola Laforgia si trovata ad
affrontare il caso in qualit di
presidente dellOrdine dei gior-
nalisti della Puglia.
Laforgia, il caso Sarah Scazzi ha prodot-
to informazione o stato oggetto di spet-
tacolarizzazione?
Vista la tragicit della vicenda, lOrdine pu-
gliese ha fatto una ricognizione molto ap-
profondita. In una prima fase abbiamo indi-
viduato una cronaca attenta, considerata la
natura stessa della storia. Successivamente
invece la messa in onda di trasmissioni tele-
visive ha creato un interesse sproporzionato
e pruriginoso. Qui, dal mio punto di vista, la
spettacolarizzazione stata eccessiva, pro-
babilmente causata anche da una certa di-
sponibilit di alcuni membri della famiglia.
Alcuni video pubblicati on line mostrano
una certa tendenza da parte di tv loca-
li pugliesi a oltrepassare il limite della
mera cronaca. Come Ordine che cosa
avete riscontrato?
Pi che le tv locali, sono state quelle na-
zionali a confondere cronaca e spettacolo.
Quello che noi abbiamo vericato che
non siano stati i programmi di informazione,
come i telegiornali, ma i contenitori pomeri-
diani a indagare gli aspetti pi morbosi del
delitto di Avetrana. Si cos prodotta una
mole esorbitante di informazioni rispetto alle
necessit della cronaca.
Ci sono stati casi di giornalisti iscritti
allOrdine sanzionati o nei confronti dei
quali siano stati presi provvedimenti di-
sciplinari?
Visto linteresse non solo
regionale, si chiesto ai
colleghi dellOrdine na-
zionale di monitorare tut-
te le testate afnch que-
ste trattassero il caso con
maggior continenza. Per-
sonalmente ho individua-
to violazioni del rispetto
della dignit della per-
sona, della privacy della
vittima e anche della sua
famiglia. Linformazione
locale, nello specico, ha
avuto un comportamento
mediamente corretto nel
trattare il caso.
Chi lha visto, program-
ma condotto da Fede-
rica Sciarelli su Rai3,
stato al centro di pole-
miche per aver comuni-
cato in diretta la notizia del ritrovamento
del cadavere di Sara Scazzi. Come giudi-
ca lepisodio?
Si trattato di una vicenda particolare, Scia-
relli ha gestito una situazione complicata.
Potendo valutare a freddo mi sento di dire
che il collegamento con Concetta Serrano
(la madre di Sara, ndr) si sarebbe dovuto
interrompere un minuto prima.
Dal momento che la notizia giunta in
studio tramite agenzia, non poteva lAn-
sa ritardare il lancio?
No, appena il collega ha avuto certezza del
ritrovamento, ne ha dato giustamente noti-
zia come compito di unagenzia di stampa.
Il modo in cui viene poi gestita linformazio-
ne non responsabilit dellAnsa.
Qual laspetto pi complicato nel rap-
porto tra
l O r d i n e
e i propri
iscritti quando si riscontrano comporta-
menti illeciti?
Senza dubbio quello disciplinare. Tutta-
via giudicare dei colleghi difcile, perch
spesso si lavora insieme e per alcuni le con-
dizioni sono pi complicate a causa del
la precariet che caratterizza il mondo del
giornalismo. Chi in attesa di un rinnovo
di contratto costretto a sottostare a certe
condizioni lavorative, rischiando di bypas-
sare la deontologia. Questo un problema
molto grosso e diffuso.
Non crede che si violino delle norme,
come quelle della carta di Treviso, non
solo per inesperienza ma anche per scar-
sa conoscenza delle regole?
Certamente ci vorrebbe maggiore forma-
zione. Dal mio punto di vista lunica strada
da seguire potenziare le scuole di giorna-
lismo.
LUISA PERONA E ANDREA PUNZO
Quando la CRONACA diventa show
Ma sul caso SCAZZI lOrdine pugliese difende i giornalisti: Hanno LAVORATO bene
Paola Laforgia, presidente OdG della Puglia
Ressa di giornalisti ad Avetrana: il paese si ritrovato al centro dellattenzione mediatica
LE TAPPE

Limitazione del diritto di cronaca, qualora vada a ledere i
diritti e la dignit del minore, la cui tutela assume una rile-
vanza prioritaria. In particolare, prevede che sia garantito
lanonimato del minore, nel caso che sia coinvolto in fatti
di cronaca, come autore, vittima o testimone. E vietata la pubblicazione di tutti gli elementi che possono
permettere lidenti cazione del minore, come le generalit
dei genitori, lindirizzo di casa o la scuola frequentata, foto,
immagini, messaggi. La divulgazione di dati personali e di
immagini consentita nel caso di sparizioni o rapimenti,
ma tenendo conto del parere e dellassenso di genitori ed
autorit competenti.
Le norme disposte dalla Carta di Treviso sono inoltre indi-
rizzate a proteggere i minori da eventuali strumentalizza-
zioni della loro immagine e ad evitare sensazionalismi e
qualsiasi forma di speculazione.
Carta alla mano
4 | FUTURA
MARZO2012 CONCORSO ODG
sono cos imbranata, perch?
Perch? Perch sono disprezzata
cos? - scrive Rega, che continua
- Sarah non crede in se stessa,
una ragazzina fragile dalla corpo-
ratura esile: Chi si potrebbe mai
innamorare di una come me, ho
un corpo di una bambina di die-
ci anni. La penna non smette di
scorrere neanche di fronte alle con-
siderazioni pi intime: Sono diven-
tata signorina, bello! Finalmente! Lo
aspettavo da tanto. Sono conten-
tissima oppure Evviva! Adesso
porto ancora la prima misura, ma
prima o poi crescer.
Larticolo di Panorama solo un
esempio dellaccanimento mediati-
co che si scatenato nei confronti
di Sarah Scazzi. E che, assieme
ad altri ar-
ticoli e tra-
smi ssi oni
televisive,
ha violato
a pi pari
i limiti del
diritto di
c r onac a
contenuti
nella leg-
ge pro-
fessiona-
le n.69/1963 in particolare quello
relativo allutilit sociale e alla per-
tinenza della notizia e la Carta di
Treviso, che dovrebbe tutelare lin-
tegrit psico-sica, affettiva e di vita
di relazione del minore.
Violare la Carta di Treviso equivale
a infrangere la legge spiega Anto-
nina Scolaro, avvocato membro di
Tutti in rete, tavolo interistituzio-
nale mirato a tutelare la riserva-
tezza del minore perch i principi
contenuti al suo interno sono stati
trasferiti da accordi a norme di rile-
vanza giuridica. Chiunque pu farsi
carico di denunciare la lesione dei
diritti fondamentali delle persone
contenuti nella Carta.
GIULIA MAMELI
VIVIANA MONASTERO Unimmagine della stanza di Sarah Scazzi. In alto: Tilde Giani Gallino e Antonina Scolaro
Effetto specchio
The show must go on cantava lindi-
menticato Freddy Mercury. Anche nel-
linformazione. Sarah Scazzi, uccisa e
gettata in un pozzo, forse lesempio pi
lampante di questa frenesia dellandare
avanti. Anche a costo di mettere le mani
nella vita degli altri, di frugare in quel pri-
vato che poco ha a che fare con la storia
in s. Spesso questi elementi di corredo
servono a tener viva lattenzione pubbli-
ca sul fatto, sono utili a far s che la gen-
te non dimentichi. A sostenerlo Silvia
Vada inviata del Tg 5 che si occupata
di molti casi di cronaca - il delitto di Novi
Ligure e quello di Cogne per citare i pi
clamorosi nei quali i coinvolti erano mi-
nori. Il giornalismo di oggi lo specchio
della societ attuale sottolinea Davide
Banfo vice caporedattore di Repubblica
Roma anche se a noi professionisti del
settore il compito di mettere i freni alla
morbosit del pubblico al desiderio di
gossip che molto spesso va oltre quello
dinformazione. Per fare un esempio il
servizio sulla seconda udienza del Tri-
bunale di Taranto nel caso Scazzi conta
pi visualizzazioni (1992) di quello della
sentenza Eternit (1698)clamoroso pro-
cesso con pi di 2000 vittime coinvolte
morte per amianto e un verdetto storico
contro i proprietari della multinazionale
condannati a 16 anni.
Quel DIARIO sbattuto in prima pagina
senza pensare alle conseguenze
Tilde Giani Gallino: Se Sarah avesse potuto tornare sarebbe stata traumatizzata per sempre
0
ggi, a scuo-
la, alluscita,
sono caduta.
Hanno riso
tutti, mi sono sentita
davvero male. Hanno
riso tutti e domani la
voce girer in tutta la
scuola. Esordisce co-
s larticolo pubblicato
da Panorama.it il 13
settembre 2010, ap-
pena diciannove gior-
ni dopo la scomparsa
della quindicenne Sa-
rah Scazzi da Ave-
trana, in provincia di
Taranto. Larticolo, in-
titolato Le confessioni
intime di Sarah, la ra-
gazza sparita, stato
scritto dalla giornalista
Federica Rega.
Nessuno allora poteva
immaginarlo, ma il cor-
po di Sarah giaceva
esanime in fondo ad
un pozzo nelle cam-
pagne attorno ad Ave-
trana. In quei giorni si
cercava ancora e si
sperava che la giova-
ne tornasse. Ma cosa sarebbe suc-
cesso se Sarah fosse stata trovata
viva e fosse ritornata alla vita di tutti
i giorni? Quali sarebbero state le
conseguenze psicologiche che una
tale invasione della privacy, un cos
forsennato voyeurismo, avrebbero
sortito nelladolescente?
Avrebbe avuto grandi problemi
gi per il fatto di essere stata rapita
e maltrattata spiega Tilde Giani
Gallino, professore ordinario di Psi-
cologia dello Sviluppo allUniversit
di Torino Inoltre, se si fosse trova-
ta davanti a questa violazione della
sua intimit, avrebbe sofferto di un
Ptsd (post traumatic stress disor-
der), ovvero di un trauma post-trau-
matico. I traumi creano una situa-
zione gravissima in chi li vive: dal
punto di vista psicologico vuol dire
che la propria esistenza non pi
quella di prima, che qualcuno lha
violata. Ed possibile risentirne per
tutta la vita.
Conseguenze che i giornalisti, in
questa vicenda, non sempre han-
no valutato, riportando senza ltri,
sulle prime pagine dei giornali, tutti i
particolari pi segreti della ragazzi-
na. Come nellarticolo di Panorama,
dove si sottolinea n dalla prime ri-
ghe che Sarah Scazzi, 15 anni, nei
suoi diari, che Panorama ha potuto
leggere, annota i lati pi intimi della
propria insicurezza. Il settimanale
ha infatti acquistato dalla rivista Chi
e a caro prezzo lesclusiva dei
sei diari della ragazza.
Nel diario si domanda: Perch
Quando la vittima ritorna
Ci sono casi in cui i ragazzi scom-
parsi, magari creduti morti da anni,
tornano. E oltre a portarsi dietro le
conseguenze di unesperienza terri-
bile, spesso devono fare i conti con
una societ che li vuole al centro dei
riettori mediatici, che li trasforma in
stelle televisive. il caso di Nata-
scha Kampusch, di Vienna, che il
2 marzo 1998, allet di 10 anni, fu
rapita da Wolfgang Priklopil, che la
tenne prigioniera in uno scantinato
di cinque metri quadrati nella sua
villetta di periferia. Per otto, lunghi,
anni. Solo il 23 agosto 2006, a di-
ciotto anni, riusc a fuggire dal suo rapitore,
3096 giorni dopo linizio della sua prigionia.
Ma quella vicenda cambier per sempre la
sua vita. difcile tracciare uno schema uni-
versale dei vissuti emotivi legati allesperien-
za del rapimento spiega Annalaura Lucresi,
laureata in Scienze psicologiche allUniversi-
t dellAquila, nel suo lavoro dal titolo La vitti-
ma: aspetti psicologici e giuridici -. La cattura
viene sempre vissuta in modo traumatico ed
accompagnata a vissuti di panico, spaven-
to, disperazione e terrore.
Ma molti dei problemi persistono anche alla
ne della prigionia: Molti rapiti soffrono del
disturbo post-traumatico da stress, vivono
circondati da oggetti, rumori, profumi che
riportano la loro memoria alla condizione di
prigionia, con tutta una serie di sintomi sici
e psichici che entrano a far parte della quoti-
dianit con gravi conseguenze anche a livello
lavorativo e interpersonale - continua Lucresi
-. Natascha si trovata davanti ad un dupli-
ce straniamento: da una parte la difcolt nel
ritrovare quelle premesse che la orientavano
durante lesistenza precedente levento, ca-
paci di dare signicato alla quotidianit e alla
propria identit; dallaltra, la difcolt della
collettivit nel riconoscerla e nel compren-
dere le nuove esigenze ed aspettative della
ragazza.
V. M.
Natascha Kampusch presenta la sua autobiograa
.
FUTURA | 5
MARZO2012 CONCORSO ODG
4
arah Scazzi. Solo sulle reti Rai, senza considerare
i telegiornali, 353 trasmissioni hanno trattato il tema
dall11 settembre 2010, quindici giorni dopo la scom-
parsa della ragazzina di Avetrana, al primo febbraio
2012. I numeri non mentono. Mai come in questo caso i gior-
nalisti sono stati additati per aver trasformato una vicenda di
cronaca nera in un macabro reality show, violando a pi ri-
prese i codici della deontologia giornalistica, tra cui la Carta
di Treviso. Le istituzioni, il Garante per la protezione dei dati
personali, il Comitato Processi in Tv dellAgcom, lOrdine dei
giornalisti concordano: C stato un abu-
so del diritto di cronaca. I giornalisti che
dalle redazioni o come inviati in Puglia
hanno seguito direttamente la vicenda si giusticano:
La gente vuole sapere. Ma c anche chi ha fatto un
passo indietro. Come Mario Calabresi, direttore de La
Stampa, che nel suo editoriale del 25 ottobre 2010, ha invoca-
to il rispetto per il lenzuolo bianco, che protegge il corpo dei
morti dagli occhi indiscreti della gente. Certo che il conne
tra informazione e quelleccesso che fa parlare di voyeurismo
e molto sottile. E marcarlo, specialmente in casi complessi e
articolati come quello di Sarah Scazzi, difcilissimo.
LORENZA CASTAGNERI
FRANCESCA DALMASSO
Il conduttore televisivo Massimo Giletti in una puntata de LArena su Sarah Scazzi
Cos Avetrana
ha DIVISO
il mondo delle news
Calabresi: La piet di un lenzuolo bianco
INDIGNATI
INNOCENTISTI
Mauro Paissan
Garante della privacy
Umberto La Rocca
Direttore Secolo XIX
Franco Prina
Professore di Sociologia della devianza
Fin dallinizio la vita intima della ragazza
stata setacciata senza piet: sono stati
pubblicati brani dei suoi temi a scuola, del suo diario, le sue foto fatte con
il cellulare e, in ultimo, quelle del suo cadavere. Le violazioni ci sono state
soprattutto in tv, dove il tema stato affrontato anche in trasmissioni pomeridiane. La
Carta di Treviso afferma precisi doveri per i giornalisti che bisogna far rispettare. Questo
compito dellOrdine, del Garante della privacy e, in alcuni casi, della magistratura.
Il caso Sarah Scazzi ha superato ogni limite
in termini di copertura mediatica. Tra i mo-
menti di maggiore spettacolarizzazione c
la diretta del ritrovamento del corpo della ra-
gazza durante la trasmissione Chi lha visto, dove era presente come ospite la madre.
Anche la scelta di mandare in onda una puntata speciale di Quarto Grado sullarresto di
Sabrina Misseri legata pi allaudience che alla necessit di informare. Pochi hanno ri-
spettato la raccomandazione del Comitato Processi in Tv a non alimentare gratuitamen-
te linteresse e lansia del pubblico con dettagli ininuenti alla comprensione dei fatti.
In questa vicenda conuiscono molti
elementi. Da un lato, la tradizionale
curiosit delle persone verso ci che
diverso e che rappresenta il male, una sorta di morbosit nel guardare attraverso il
buco dalla serratura. Dallaltro, gli interessi dellindustria televisiva che per ragioni di
ascolto mette a nudo le vite dei protagonisti di fatti di cronaca come quelle dei concor-
renti dei reality show. In generale, nel delitto di Avetrana c stato uno smarrimento di
etica professionale da parte di chi fa informazione.
Anna Masera
Social media editor Lastampa.it
La Carta di Treviso non stata rispettata.
Lapice della vergogna stato raggiunto il
5 gennaio 2012, quando sono state pubbli-
cate le immagini del corpo martoriato di Sarah. Nel complesso, tutta la vicenda grida
vendetta per come stata trattata dai media.
Il diritto cronaca ha due limiti: il rispetto della persona e lessenzialit dellinformazione.
Entrambi sono stati oltrepassati, perch i direttori di giornali e tg hanno fatto prevalere
le copie vendute e lo share alla dignit di una minorenne che non pu pi n parlare
n difendersi.
In generale i media hanno oltrepassato il limi-
te del diritto di cronaca nel trattare il delitto di
Sarah Scazzi. Ma con il senno di poi io non mi
pento di nulla.
Nei miei articoli credo di non avere insistito troppo su dettagli morbosi.
Allo stesso tempo era impossibile tacere su alcuni aspetti della vicenda. Io comunque
ho sempre cercato di soppesare le parole, in accordo con la redazione e la direzione
del Corriere della Sera.
Nel caso Sarah Scazzi c
stato un problema serio di
qualit dellinformazione.
La questione vera scegliere che cosa ha interesse pubblico e che cosa non lo ha. Chi
lo stabilisce? E soggettivo e difcile da tradurre in una norma nero su bianco. Certo,
bisogna sempre inserire le notizie allinterno di una cornice di rispetto per le persone
coinvolte, ma le imprese editoriali sono fatte per informare e non per dare esempi di
buona educazione.
La Carta di Treviso un documento valido per-
ch la tutela dei minori importantissima. Ma a
volte giusto anche che un direttore si prenda
la responsabilit di agire diversamente. Finch non si ledono palesemente i diritti delle
persone giusto pubblicare foto e video.
Non sono necessariamente i media a spettacolarizzare. Il delitto di Avetrana spet-
tacolare di per s, una storia di famiglia con tanti aspetti oscuri che ha riscosso un
interesse molto forte, talvolta ai limiti del voyeurismo. Ma la gente vuole sapere e un
giornale ha il dovere di parlarne.
Giusi Fasano
Inviata - Corriere della Sera
Gianni Armand-Pilon
Caposervizio cronaca nazionale - La Stampa
Il dibattito sul caso di Sarah
Scazzi stato ampio anche
sul web. Lobiettivo della diretta Twitter delle udienze del processo fatta da
Maria Corbi per Lastampa.it era unicamente quello di informare. La croni-
sta ha usato tutte le cautele del caso.
Non ci sono stati n commenti n ammiccamenti. Oggi la gente si aspetta e pretende
queste modalit di informazione e in pochi si sono lamentati.
Pierluigi Franz
Comitato Processi in Tv - Agcom
Franco Abruzzo
Ex presidente Odg Lombardia
6 | FUTURA
MARZO2012 CONCORSO ODG
Una proposta per rinnovare e ag-
giornare la Carta di Treviso arriva
da Torino. Era lottobre del 2007
quando il Consiglio dellOrdine dei
Giornalisti del Piemonte propose
una riessione sul rapporto tra in-
formazione giornalistica e minori.
Il Consiglio regionale, attraverso
unanalisi di quanto era stato pub-
blicato negli ultimi due anni dai
principali quotidiani italiani, osserv
come la cultura dei diritti nel campo
dellinformazione sui minori avesse
subito preoccupanti battute darre-
sto. Dest preoccupazione il modo
esasperato in cui spesso erano date le
notizie, contravvenendo a quei paletti
di conne ssati dalle carte deontologi-
che tra il diritto di cronaca e i diritti delle
persone. Il Consiglio regionale inoltre
sottoline come i media avessero dato
ampio risalto ai gesti autolesionistici dei
minorenni, violando Carta dei Doveri,
Codice di autoregolamentazione tele-
visiva, Carta di Treviso e successive
integrazioni. Il Consiglio propose cos
di delineare una linea di comportamen-
to, una politica generale rispetto a una
problematica delicata e centrale nelle
competenze deontologiche dellOrdine
stesso. Nello stesso momento si sotto-
lineava come a fronte di una generale
disattenzione sui diritti del minore, di
una sostanziale inefcacia delle attuali
normative, lazione disciplinare doves-
se trovare nuove forme d espressione
senza far venir meno la certezza diritto.
I suggerimenti proposti ssavano la ne-
cessit di portare a livello nazionale, al-
la luce di una legge ordinistica datata
e di una carenza culturale nel rico-
noscimento del diritto alla tutela dei
minori, la ricerca di soluzioni extra
legem. In questo campo il Consiglio
del Piemonte formul delle ipotesi,
come lobbligo di frequentare corsi di
aggiornamento sul diritto minorile da
parte dei giornalisti, allorganizzazio-
ne da parte dellOrdine di un dibattito
aperto sul tema no a sanzioni pi
sperimentali, in linea peraltro con la
giurisprudenza. Il messaggio di sinte-
si che il Consiglio propose di veico-
lare era quello di censurare di meno,
ma educare di pi. La proposta poi si
spingeva oltre, coinvolgendo non solo il
singolo giornalista, ma anche il direttore
e la testata. Con questa nalit lOrdine
studi la creazione di programmi dag-
giornamento professionale e la nascita
di un Osservatorio composto da consi-
glieri e giornalisti esterni, ma anche altri
soggetti istituzionali interessati a dare
il proprio contributo sul tema, sia attra-
verso la segnalazione di eventuali vio-
lazioni deontologiche sia promuovendo
eventi di dibattito e approfondimento.
-
e notizie si susseguono velocemente,
le telecamere sono sse davanti alla
casa di Sabrina e Michele Misseri ad
Avetrana e dal luogo del delitto linvia-
to d gli aggiornamenti ai telespettatori. La
diretta televisiva non cosa semplice. Fla-
via Paone, giornalista del Tg3, ha vissuto in
prima persona lesperienza di inviata ad Ave-
trana, cogliendo come la linea sottile che ha
diviso la cronaca dalla spettacolarizzazione
degli eventi fosse labile, ma necessaria da
rispettare.
Durante la diretta televisiva il rischio di
spettacolarizzare la vicenda, offrendo det-
tagli e aggiornamenti allultimo minuto,
maggiore?
Durante una diretta televisiva molto pi
difcile selezionare e ragionare con calma su
quali siano le informazioni da offrire ai tele-
spettatori e da mettere in onda. Un appoggio
importantissimo per linviato la possibilit di
concordare col proprio caporedattore quale
tipo di informazioni siano necessarie per far
comprendere lintera vicenda. In ogni caso
le decisioni importanti, vengono prese solo
dallinviato, perch lui che ha il polso della
situazione, lui che, nel rispetto della materia
Qtrattata, deve decidere qual la linea sottile
da non superare per non cadere nellesaspe-
razione della notizia.
Qual il suo parere da spettatrice sul caso
mediatico intorno a Sarah Scazzi?
Da telespettatrice ho visto cose che non
avrei voluto vedere, immagini e particolari
che se si fossero risparmiati, non avremmo
comunque perso il senso di quello che ac-
caduto ad Avetrana. Da dire per che questa
vicenda stata particolarmente complicata:
alcuni dettagli che probabilmente sono stati
sfruttati morbosamente, se riferiti alla pura
cronaca, erano necessari. Un esempio
su tutti. I dettagli sulla relazione tra Sa-
brina e Ivano in determinati casi
sono stati utilizzati in
senso morboso, ma
allo stesso momento
erano necessari per
capire il sentimen-
to di gelosia che
per la Procura di
Taranto alla base
del presunto omi-
cidio. La linea tra
morbosit e ele-
menti necessari alla cronaca in questo caso
stata davvero labile.
Dalla sua esperienza come inviata sul
campo da Avetrana, pu tentare di trac-
ciare la linea di conne tra
corretta informazione
e un giornalismo
emotivo e scan-
dalistico?
Il giornalismo
non pu e non
deve essere n
scandal i st i co,
n emotivo. Il
cronista deve
raccontare i fatti
senza prendere
parte alle vi-
cende che rac-
conta anche se
questa regola
non condivisa
da tutti: infatti
alcuni giornali-
sti raccontano gli
eventi in maniera
partecipata e co-
s stato fatto per
il caso di Avetrana.
Il vero obiettivo del
nostro lavoro rimane
quello di riportare i fat-
ti per come sono e offrire allo
spettatore la possibilit di crearsi
unopinione in autonomia.
Nel caso di Sarah Scazzi i me-
dia italiani si sono attenuti al
dovere di cronaca o ci sono
stati casi di spettacolariz-
zazione?
Nel caso di Avetrana una
spettacolarizzazione c sta-
ta, ma non tanto
nei Tg quanto
nele trasmis-
sioni di appro-
fondimento per
una questione
di spazi e di au-
dience: questi
ultimi due fattori
sono molto pi
importanti per
i programmi televisivi. I telegiornali, invece,
hanno molti meno vincoli sullaudience e non
devono per forza cavalcare lemozione popo-
lare.
La Carta di Treviso stata disattesa da
parte di alcuni rami dellinformazione in
riferimento al caso di Sarah Scazzi ?
La Carta di Treviso detta regole chiare che
noi giornalisti siamo tenuti a seguire, ma nel
caso di Sarah Scazzi il conne stato spesso
labile. Allinizio della vicenda si parlava di una
minore scomparsa e in questi casi i vincoli al-
la trasmissione d immagini e dinformazioni
sono meno severi. A mio avviso nella prima
parte della vicenda non vi sono state viola-
zioni della Carta, invece dopo il ritrovamento
del cadavere della ragazzina sono stati rac-
contati particolari della vita privata di Sarah
che non avremmo dovuto conoscere e che
non era fondamentale per lo spettatore sape-
re. Questo caso, per la particolare attenzione
mediatica che ha suscitato pu essere preso
come punto di riferimento per rivedere tutta la
legislazione che riguarda il trattamento di casi
di minori allinterno dellinformazione giornali-
stica. Sicuramente una riessione che pu e
deve essere fatta.
PAGINA A CURA DI
MARTA MANZONI
E VALENTINA ROBERTO
Ma la tv non il pm
Mario Zevola, Presidente del Tribunale dei Minori di
Milano, parlando del caso di Sarah Scazzi, ha spie-
gato limportanza del rispetto della privacy del minore
coinvolto in fatti di cronaca.
Cosa ha pensato guardando le tra-
smissioni televisive sul caso Sarah
Scazzi?
In questa vicenda c stata uneccessiva
spettacolarizzazione. Alcune trasmis-
sioni televisive hanno fatto a pezzettini
questa storia andando oltre le indagini
giudiziarie. La televisione ha cercato
di comprendere, prima che ci fosse la
denuncia di un giudice, quali potessero
essere le responsabilit, interpretando
ruoli e sentimenti e falsando quello che
era il reale impianto della vicenda.
Qual il suo giudizio da spettatore sul comporta-
mento dei media quando si occupano di casi cla-
morosi nei quali sono coinvolti minori?
In questi casi lattenzione dellopinione pubblica pre-
giudica il diritto del minore a non vedersi intromesso
il pubblico nella sua vita privata. I conni tra il diritto
del minore a mantenere la riservatezza e quello del-
lopinione pubblica a essere informata niscono con il
diventare certamente molto labili.
Crede che ci siano dei casi nei quali i media possa-
no inuenzare la decisione dei giudici?
Il rapporto con i media pu inuire sulla libert della
formazione e del convincimento del giudice, nel senso
che possono essere indotti suggestivamente dei pen-
sieri che coniggono con quella che devessere la real-
t processuale. Io sono assolutamente favorevole al
fatto che coloro che si impegnano in unattivit di giudi-
zio si tengano lontani dai mezzi dinformazione. Anche
perch la verit quella che si forma nel processo.
Come valuta latteggiamento culturale dei media
nellaffrontare il caso di Sarah Scazzi?
Nei media c unenfatizzazione dellapparire pi che
dellessere. Questa mania di protagonismo corrompe
anche il nostro modo di vivere: i minori, sempre pi
spesso sono additati per quello che accaduto e non
per quello che sono e questo incide sulla loro possibili-
t di condurre una vita normale.
Da Torino una bozza per la nuova Carta
Il diario di Sarah, pubblicato da giornali e tv
Linviato e le regole del gioco
Flavia Paone, giornalista del Tg3: Quella sottile linea tra informazione e gossip
Mario Zevola
Flavia Paone, inviata
del Tg3 a Avetrana
FUTURA | 7
MARZO2012 CONCORSO ODG
4
e la libert di stampa signica qualcosa, signica il
diritto di dire alla gente ci che non vuol sentirsi dire
scriveva George Orwell. In Italia capita linverso. Pub-
blico e giornalismo sono sempre pi allineati. I tele-
giornali sono occupati in media tra il 40 e il 50 % da notizie
criminali, nel 30% delle quali c almeno una vittima. Nei primi
quattro mesi del 2011 su 359 notizie di cronaca nera andate
in onda su Rai 1 il ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio
stato ripetuto 46 volte, il caso Sarah Scazzi 19 e lomicidio
di Melania Rea 21. Se si confrontano le ricerche pi frequen-
ti effettuate su Google news dagli italiani tra il 2010 e il 2012
lomicidio di Sarah Scazzi risulta al primo posto, davanti al
Grande Fratello e allInter, seguito nella lista dalle ricerche
emergenti da Yara Gambirasio, Michele e Sabrina Misseri.
Portare storie di cronaca in tv ricompensa e stuzzica le mor-
bosit del pubblico. I picchi di ascolti sono ancora pi alti se
ad essere coinvolti nelle tragedie ci sono dei minorenni. Pec-
cato che linformazione dovrebbe tener conto della Carta di
Treviso, il protocollo, rmato il 5 ottobre 1990 dallOrdine dei
giornalisti, Federazione nazionale della stampa italiana e Te-
lefono azzuro, e tutelare i diritti dei minorenni e difenderli.
Per quanto le statistiche parlino chiaro, non chiaro se la curio-
sit del pubblico sia, come spiega Aldo Grasso nella sua rubrica
Tele-visioni, una morbosit indotta, data dalla continuit, dalla
ripetizione di certi programmi. Lattenzione, - spiega il critico - il
fascino della cronaca nera, non appartiene alla televisione. Se
andate a sfogliare i vecchi giornali sui settimanali di un tempo,
troverete che ci sono pagine e pagine dedicate alla cronaca
nera. Pensate al delitto di Melania Rea o della povera Sarah
Scazzi. Tutti i delitti hanno qualcosa di inspiegabile. Se esistono
i serial killer, esistono anche i serial talk. La televisione ritor-
na ripetutamente sulla stessa cosa, serializzando gli omicidi.
Confrontando altri dati, sembra per che linteresse degli ita-
liani, viaggi in unaltra direzione. Il 46% degli italiani voglio-
no sapere di pi. Un campione interrogato da Demos chie-
de di essere informato di pi sul tema della disoccupazione.
Non c dunque giusticazione valida per la continua sovrae-
sposizione mediatica dei fatti di nera nella tv italiana, che con-
tribuisce ad alzare il livello di ansia e insicurezza. Le ricerche
dellOsservatorio di Pavia realizzate negli ultimi anni disegnano
uno scenario preoccupante e un tragico primato per il nostro
giornalismo. Le edizioni in prima serata dei telegiornali spagno-
li, francesi, inglesi e tedeschi non si avvicinano a quelle dei tg
italiani. I dati relativi ai primi 4 mesi del 2011 parlano da so-
li: le notizie di criminalit sono 182 per la Tve, 132 France2,
122 Bbc One e 9 per la tedesca Ard contro i 359 di Rai 1.
Nel caso Scazzi, e negli omicidi trattati con maggiore coper-
tura giornalistica, a giocare un ruolo fondamentale sono il
coinvolgimento emotivo del pubblico, il basso costo dei re-
port e la tecnica narrativa della serialit che fanno salire gli
ascolti e di conseguenza gli acquisti di spazi pubblicitari. A
scapito per di alcuni fondamentali principi come il rispet-
to per la dignit della persona e i diritti dei minori spingendo
sulla diffusione di informazioni irrilevanti, particolari e aggior-
namenti che hanno poco a che fare con il diritto di cronaca.
Non sto dicendo che la televisione sia volgare e stupida dice-
va David Foster Wallace - perch le persone che compongono
il Pubblico sono volgari e stupide. La televisione ci che per
il semplice motivo che la gente tende ad assomigliarsi terribil-
mente proprio nei suoi interessi volgari, morbosi e stupidi, e a
essere estremamente diversa per quanto riguarda gli interessi
rafnati, estetici e nobili. Forse Foster Wallace non aveva tutti
i torti.
UGO LEO
Lo scrittore americano David Foster Wallace
DELITTO, quanto mi piaci
LItalia prima per lo spazio dedicato alla nera in tv: share a basso costo
8 | FUTURA
MARZO2012 LAVORO

milioni di euro: negli ultimi quat-


tro anni la Compagnia di San Pao-
lo ha investito molto sul territorio
piemontese, con un rilevante im-
pegno nellambito della ricerca e dellistru-
zione e in quello delle politiche sociali.
Le origini della Compagnia, una delle
maggiori fondazioni private in Europa, ri-
salgono al 1536, quando sette torinesi
fondarono una confraternita con lo sco-
po di soccorrere la popolazione in un mo-
mento di crisi economica e di arginare
lespansione della riforma protestante.
Oggi rappresenta una realt di primo pia-
no sulla scena piemontese, attraverso -
nanziamenti e programmi di azione volti
a favorire lo sviluppo culturale e econo-
mico della comunit, perseguendo na-
lit di interesse pubblico e utilit sociale.
Mentre in atto la corsa al vertice della Fon-
dazione, che si concluder ad aprile e che
vede tra i candidati per la carica di presiden-
te Sergio Chiamparino, ex sindaco di Torino,
interessante posare lo sguardo sul bilancio
dellultimo quadriennio.
Nel periodo 2008-2011 lo stanziamento
diminuito dell8,8% rispetto al quadriennio
precedente, a fronte di un dimezzamento
dellavanzo di gestione. Questo a causa di
una delle crisi pi lunghe e pesanti vissute
dalle economie euro-atlantiche, e dallItalia
in particolare, che si tradotta per la Com-
pagnia in una pi ridotta capacit di ge-
nerare risorse da mettere al servizio della
sua missione, come si legge nel bilancio
di mandato. stato privilegiato linvesti-
mento nel settore della ricerca e dellistru-
zione superiore, con uno stanziamento di
187 milioni di euro , di cui 48 a sostegno
degli atenei piemontesi. Una particolare
attenzione stata rivolta allo sviluppo del
patrimonio bibliograco elettronico e alla
ricerca, secondo linee dazione diverse.
Per lUniversit degli studi di Torino lim-
pegno si tradotto nello stanziamento di
risorse per rafforzare la competitivit del
sistema universitario e la mobilit dei ricer-
catori e nel sostegno ai master e alla Scuo-
la di Studi Superiore dellateneo torinese.
Sul piano infrastrutturale stato promosso
lo sviluppo di laboratori nellateneo del Pie-
monte Orientale e la dotazione di software
per didattica e ricerca in quello torinese. Con
il Politecnico di Torino limpegno, invece, si
concentrato sui processi di internaziona-
lizzazione e sullinnovazione dei sistemi ge-
stionali.
Per il 2012 previsto uno stanziamento di
oltre 130 milioni di euro, di cui 127 destinati
alle erogazioni in senso stretto e 4 milioni ai
Fondi speciali per il volontariato. La Com-
pagnia ha deciso di mantenere invariato il
complessivo ammontare delle erogazioni,
per rispondere alle esigenze del territorio in
presenza di una perdurante crisi economica
strutturale, tanto pi acuite dalla essione
delle risorse degli enti locali. Tra gli obiettivi,
la volont di affrontare la crisi con il rilancio di
processi di sviluppo economico e di crescita
occupazionale e la creazione di opportunit
per i giovani, con unattenzione particolare ai
progetti volti a fare di Torino una Smart city.
FRANCESCA DALMASSO
Superare la crisi?
Unoperazione da
COMPAGNIA
Stanziamenti effettuati dalla Compagnia di San Paolo nel quadriennio 2008-2011
Lo Sharing (Crt), solidariet e ecologia
Dallarte al-
la cultura,
p a s s a n d o
per ricerca
e istruzione,
ma anche
welfare e ter-
ritorio: que-
ste le aree
di intervento
della Fonda-
zione CRT
che da anni
opera come
soggetto di
p r o mo z i o -
ne della so-
ciet civile.
Per quanto
riguarda le
modalit, si
va dallerogazione diretta tradizionale, a progetti
propri, e sempre di pi si passa attraverso la terza
modalit chiamata venture philanthropy a favore
di investimenti che sappiano guardare nel me-
dio-lungo termine alla sostenibilit dei progetti. .
Nel mettere a bilancio lanno di esercizio 2010,
quasi inevitabile constatare che la crisi economi-
ca del nostro Paese ha inciso sulle varie attivit.
Tuttavia, il Fondo Social & Human Purpose un
unicum di successo tanto che viene studiato an-
che allestero. Nel 2007 stata costituita la fonda-
zione sviluppo e crescita Crt che si occupa nello
specico proprio degli interventi pi innovativi.
Lultimo il pi importante esempio di housing
sociale temporaneo in Italia. Si chiama Sharing
ed stato inaugurato il 4 ottobre 2011. Limmobile
in via Ivrea 24
nato dalla ricon-
versione di un
ex edicio delle
Poste. Il proget-
to si collocato
in quel buco
che privato e
pubblico auto-
nomamente non
possono copri-
re. Aiesec, una
delle pi grandi
associazioni stu-
dentesche del
mondo, ha sti-
pulato un accor-
do per avere
la disponibilit
di 10 apparta-
menti e, infatti,
un centinaio di ospiti sono ragazzi cinesi che stu-
diano ingegneria dellautomobile o architettura al
Politecnico. Sharing inoltre un modello innova-
tivo anche per la particolare attenzione al rispetto
dellambiente e alla sostenibilit che sono state
dedicate sin dalle prime fasi di progettazione.
Cavallo di battaglia della fondazione sul fronte
istruzione il master dei talenti. Il progetto, oltre
a neolaureati, si declina anche in neodiplomati e
musicali. E alla sua prima edizione il progetto
Talenti per limpresa che nalizzato a fornire ai
giovani del Piemonte e della Valle dAosta le com-
petenze manageriali e strumentali necessarie per
avviare unimpresa innovativa o gestire al meglio
progetti allinterno di imprese gi esistenti.
LUISA PERONA
Tempia, un lungo impegno
La Fondazione Edo e Elvo
Tempia in 30 anni diven-
tata un punto di riferimento
nella lotta contro i tumori.
Eccellenza piemontese in
materia di prevenzione pri-
maria e secondaria, ricer-
ca scientica, formazione
e divulgazione, nasce a
Biella nel lontano 1981
per volont di Elvo Tem-
pia con lintento preciso
di realizzare il desiderio
del glio Edo, morto di
tumore a soli 35 anni.
Un impegno nella batta-
glia contro il cancro che corre su
un doppio binario: da un lato la pre-
venzione e dallaltro la ricerca.
Lattenzione dimostrata dalla Fondazione nei confronti della ricer-
ca scientica e dei giovani ricercatori in questi anni ha permesso
di raggiungere traguardi importanti. La struttura ospita infatti due
laboratori allavanguardia nel mondo della ricerca della farmacoge-
nomica dei tumori e della diagnostica molecolare. Due realt che
occupano un team di otto giovani ricercatori e che vanta ben 39
pubblicazioni su riviste internazionali di prestigio. Il Fondo inoltre
offre la possibilit di svolgere tirocini allinterno dello staff di ri-
cerca a laureandi e studenti di Master di I e II livello e a dottorandi
con convenzioni attive con alcuni dei poli universitari pi impor-
tanti dItalia (Torino, Milano, Pavia, Padova e Piemonte orientale).
Unopportunit per fare unesperienza allinterno di un centro che
ogni anno offre assistenza a 10 mila cittadini piemontesi con pro-
grammi di screening e diagnosi precoce, mettendo a disposizione
personale medico e infermieristico per lassistenza domiciliare e in
hospice a pazienti sotto cura oncologica o palliativa.
GIULIA MAMELI
Sharing, la palazzina di via Ivrea 24, esempio di housing sociale temopraneo
Loncologo biellese Alberto Costa
FUTURA | 9
MARZO2012 IMMIGRAZIONE
#
isogna crearselo il lavoro anzich cercarlo tuona
il presidente dellUnione Industriale di Torino, Gian-
franco Carbonato. E il commento sui dati della ricer-
ca Creare Imprese 2012, presentata il 20 febbraio
con la Camera di commercio locale, riassume bene il cambio
di passo adottato dal Piemonte negli ultimi tre anni. Con un
mercato del lavoro dipendente ormai saturo il tasso di di-
soccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha toccato il 31%
a livello nazionale e il 25% a Torino lalternativa creare
occupazione con le proprie forze e il proprio ingegno.
Sembra retorica invece i numeri parlano chiaro: Torino una
citt prolica visto che tra il 2008 e il 2011 ogni anno sono
nate in media 17 mila nuove aziende e circa il 30% dei neo-
imprenditori ha meno di 30 anni. Una costellazione di picco-
le imprese che conferma ci che sotto gli occhi di tutti: da
sempre lItalia si regge su queste realt che sono linfa vitale
per leconomia, spiega Aldo Bonomi, sociologo esperto di
imprese e lavoro e direttore dellIstituto di ricerca AASTER
(Associazione Agenti di Sviluppo del Territorio).
Prima ancora di diventare piccole o medie, le aziende pas-
sano dalla fase start-up: uno stato embrionale in cui idee e
nanziamenti si mescolano per dare vita a prodotti e servizi
nuovi o innovativi. Non sempre le neo-imprese sopravvivono
(lo scorso anno, nel solo settore manifatturiero, 7 imprese su
100 hanno chiuso lattivit, secondo i dati del Sistema infor-
mativo della attivit produttive della Regione), a causa della
difcolt di produrre guadagni immediati, debitori che non pa-
gano, eccessiva burocrazia per accedere a nanziamenti e
prestiti.
A Torino lincubatore del Politecnico, i3P, ha avviato circa 140
aziende (una media di 15 allanno ogni 200 idee imprendito-
riali presentate da studenti, ricercatori, tecnici o imprenditori
esperti), creando 600 posti di lavoro. Eppure Marco Canta-
messa, amministratore delegato dellincubatore torinese, fre-
na gli entusiasmi: Il Pil in Piemonte costituito per il 50%
da imprese nate cento anni fa o negli anni Sessanta, mentre
il contributo delle start-up risibile. Uneconomia troppo le-
gata al passato ma che pu trovare nelle start-up spunti per
ritornare produttiva? S, ma necessario cambiare il conte-
sto, mettere insieme i pezzi in una liera che va dallidea alla
costruzione del team, alla ricerca dei nanziamenti perch
lazienda cresca, conclude Cantamessa.
Ci sono strategie e metodi che possono aiutare a trovare la
formula vincente. Dobbiamo metterci in testa che questa cri-
si non una crisi di passaggio, ma una crisi di metamorfosi
spiega Bonomi da cui usciremo trasformati e che ci sta
chiedendo di cambiare il modo di concepire la produzione,
il consumo e quindi il concetto stesso di imprenditoria. Chi
vuole gettarsi nella creazione di un prodotto o di un servi-
zio pu partire dagli incubatori e usufruire di meccanismi di
nanziamento diversi dai prestiti bancari (spesso gravati da
tassi di interesse alti). Il resto fatto di fatica e dedizione.
Il dato positivo che la febbre da start-up ha colpito pesan-
temente il Piemonte: nel giro di pochi anni si sono affermate
aziende che sfruttano nuovi metodi di lavoro e di nanziamen-
to, che si ingegnano anche in campi tradizionalmente appan-
naggio dei grandi dellindustria (basti pensare alla produzione
di cioccolato, gelato o di vestiti). Campi che invece offrono,
assieme allinformatica e alle nuove tecnologie, il terreno pi
fertile per linnovazione. Un dato curioso: di tutte le nuove
aziende create negli ultimi 3 anni, l11,8% nato grazie alla
messa a frutto di un hobby da parte di giovani con esperienza
allestero e tanta immaginazione. Osare, dunque, a partire da
ci che si sa fare meglio. E il momento migliore per puntare
sui propri sogni, suggerisce Guido Martinetti, co-fondatore
con Federico Grom della catena di gelaterie Grom nata dieci
anni fa e che oggi conta 400 dipendenti in Italia e allestero.
In questa pagina pubblichiamo alcuni suggerimenti su come
e dove iniziare a fare impresa e, magari, imitare il successo di
esempi locali che stanno avendo successo in tutto il mondo.
BARBARA DAMICO
Dipendenti? Meglio IMPRENDITORI
La crisi ha congelato le ASSUNZIONI e fatto scordare il posto sso
Per questo sempre pi persone scelgono di mettersi in proprio
Vademecum start up
Gli incubatori sono centri di elaborazione di una
idea imprenditoriale, luoghi che mettono insie-
me esperti di marketing, ricerca nanziamenti
e strategie di impresa per avviare una attivit
qui sotto gli indirizzi dei principali. Incubatori
come i3P del Politecnico di Torino consentono
di presentare lidea in uno o pi colloqui singo-
li, spiega una delle responsabili, Agnese Vellar.
Se ci sono potenzialit mettiamo a disposizione
uno spazio di lavoro con connessione wi- per 50
euro al mese pi iva. Anche gli istituti di credito
lanciano programmi di incubazione e nanzia-
mento. Come quello di Intesa San Paolo, Start-
up Initiative
Info: www.startupinitiative.com/en/index.html
www.2i3t.it
www.i3p.it
www.m31.com
www.incubatorenovara.it
www.bioindustrypark.eu
www.tecnogranda.it
www.consorziouniver.it
Gli incubatori on line
Per creare prodotti o sviluppare un progetto in sca-
la prima di presentare la propria idea ad un incu-
batore.
Fablab, www.fablabitalia.it: spazio in cui chi vuole
pu portare il proprio progetto e, afttando la stru-
mentazione a prezzi modici, crearlo direttamente
in laboratorio.
Bootb Unlimited Creativity, www.bootb.com/it:
sito per proporre lidea direttamente al settore che
pi interessa o partecipare con il proprio progetto
alle gare presentate da altre imprese con budget
in chiaro e feedback utilizzato soprattutto per
design, ict, ma aperto a qualunque progetto.
Dallidea ai fatti
Dove trovare i fondi
Venture Capital e Business Angels. Sono capitali di
rischio e nanziatori coraggiosi che investono dai 300
mila ai 2 milioni di euro in start-ups, a fondo perdu-
to. In cambio chiedono partecipazioni azionarie nel-
lazienda. Info: www.iban.it, www.piemontech.it, www.
innogest.it.
Microcredito. A Torino lagenzia PerMicro concede
nanziamenti alle imprese no a 15 mila euro a un
tasso del 12% - pi alto di quello di mercato che
circa l8% - ma senza richiedere garanzie. Info: www.
permicro.it.
Credito agevolato per le imprese. La Camera di
commercio di Torino mette a disposizione meccanismi
di nanziamento per le imprese, comprese le start-up.
Info: www.to.camcom.it/nuoveimprese.
Finanziamenti europei. Per accedere ai fondi comu-
nitari stato attivato il servizio Alps Enterprise Euro-
pe Network www.to.camcom.it/ALPS. Per controllare
direttamente i bandi europei le cosiddette calls for
proposals che assegnano nanziamenti ai migliori
progetti scritti in inglese e comprensivi di un esaustivo
business plan basta controllare la loro pubblicazio-
ne su: ec.europa.eu/enterprise/contracts-grants/calls-
for-proposals/index_it.htm.
La Compagnia di San Paolo eroga nanziamenti per
progetti che necessitino di una impresa, di una asso-
ciazione o di una partnership. sufciente registrarsi
e compilare il modulo Rol. Info: www.compagnia.tori-
no.it/Contributi.
Crowdfunding. la raccolta di nanziamenti tra il
pubblico. Su siti come www.kapipal.com e www.kick-
starter.com si presenta il proprio progetto e si ssa
una cifra che pu essere superata dalle donazioni di
tutto il mondo. Per il nanziamento alle imprese c
Siamosoci (www.siamosoci.com) mentre per la com-
pravendita di prodotti e servizi www.starteed.com.
Lintera somma raccolta va allimprenditore.
10 | FUTURA
MARZO2012 CITT
$
una parte di Cina che sempre di pi
sceglie il nostro paese per formarsi. A
Torino c il Politecnico, ununiversit
generalmente molto apprezzata fuori
dal Piemonte e fuori dai conni nazionali. La
maggioranza degli iscritti non residente nel-
la regione. Da corso Duca degli Abruzzi, fanno
sapere che gli studenti cinesi iscritti in questo
anno accademico sono in totale 1.132, di cui
56 seguono il dottorato di ricerca. A Palazzo
Nuovo sono invece 183, di cui 73 alla facolt
di lingue, e 49 a quella di economia.
Quella cinese , attualmente, la seconda eco-
nomia del mondo, dietro gli Stati Uniti. Secon-
do un rapporto dellEconomist, nel 2018, sar
la prima economia mondiale. Torino e lItalia
potrebbero trarre dei vantaggi dalla formazio-
ne di gure a cavallo tra questi due mondi.
Wenjie Gu in Italia dal 2009. Qui si trova
bene. molto impegnato con gli studi, ma
contento. Studio ingegneria dellautomobile,
frequento la specialistica. Sono venuto qui
grazie a un programma di scambi della mia
universit cinese. Viene da una citt del nor-
dovest della Cina, Yin Chan, che denisce
piccola. Infatti ha solo 800 mila abitanti.
Ha scelto il Politecnico di Torino perch ha
sentito che una buona universit. E dopo
la laurea? Cercher di trovare lavoro in Ita-
lia, stare qui due anni o tre, per poi tornare in
Cina - spiega -. Vorrei acquisire esperienza
nel vostro paese; molto importan-
te per noi. Sto seguendo un corso
ditaliano. Vorrei impararlo bene,
perch penso che mi sar utile in fu-
turo. Non mi dispiacerebbe lavorare
in unazienda che abbia rapporti con
lItalia.
Yuan Zhang, una studentessa del-
la facolt di economia. E in Italia da
3 anni, viene da Kunming, sudovest
della Cina, un milione e settecentomi-
la persone. Dopo la laurea conseguita
in Cina, ha sentito lesigenza di cam-
biare, e ha scelto lItalia, sua passione
gi dalla tenera et. venuta speci-
catamente a Torino perch il corso voluto,
business administration, si trova solo qui o a
Roma. Mi piace molto lItalia, e a Torino mi
trovo bene. Lunico aspetto un po complicato
lUniversit. Alla facolt di economia ci sono
pochi cinesi, per me un po difcile. Una
volta niti gli studi, non vorrebbe rinunciare
allItalia, paese che ama molto, e alla Cina,
dove si trova la sua famiglia: Al momento sto
svolgendo uno stage in unazienda di design
di automobili che ha una cooperazione con
unazienda cinese. Mi piacerebbe che mi as-
sumessero alla ne degli studi. Potrei vivere
cos sia in Italia, sia a casa mia. Mi piacereb-
be molto lavorare come tramite tra questi due
paesi. Jing Zhang viene da Xian, citt da
oltre sette milioni di abitanti, nel nord ovest.
Anche per lei la passione per lItalia ha origini
lontane. Si avvicinata al Bel Paese ai tem-
pi delle scuole medie. E iscritta a ingegneria
gestionale, laurea specialistica; venuta qui
nel 2009. Anche lei si trova molto bene: La
vita molto tranquilla rispetto alla Cina: stu-
dio, ma ho comunque tempo per me stessa.
Trova anche momenti liberi per insegnare la
sua lingua. Ha scelto di venire a Torino per
via dellofferta formativa e per le caratteristi-
che della citt: Qui c il Politecnico, la fa-
colt di ingegneria molto buona; in pi,
un territorio con un background industriale.
Vorrebbe trovare un lavoro qui e pensa di
avere buone chance: Mi piacerebbe rimane-
re, anche perch al momento lavoro part-time
per unazienda torinese che importa prodotti
per pc dalla Cina, e ho anche fatto assistenza
per unazienda di vini che vorrebbe allargare il
mercato anche verso il mio paese.
He Yiming iscritto al Politecnico, ingegneria
dellautomobile. E molto grato allItalia per-
ch venuto qui grazie a una borsa di studio
della Fiat. Parla delle cooperazioni tra i due
paesi. In Cina molto popolare lIveco; ab-
biamo una produzione di questi mezzi in joint
venture. Il futuro e la crisi economica non lo
spaventano.
PIETRO SANTILLI
Torino, perch essere AMICI dei cinesi
Qui per una formazione migliore. Noi tra lItalia e la madre patria
Stefania Stafutti ordinario
di Lingue e letterature della
Cina e dellAsia sud-orientale
allUniversit di Torino. Quoti-
dianamente si trova a contatto
con studenti cinesi. Futura le
ha chiesto un parere sui ragaz-
zi che scelgono il nostro paese
per la loro formazione e quali
possono essere gli sviluppi di
questo fenomeno.
Professoressa Stafutti, quali
sono le opportunit di un rap-
porto Italia - Cina per quanto
riguarda la formazione?
Pi che di opportunit, stiamo
parlando di una realt di fatto.
Ormai abbiamo studenti che
vanno in Cina, e molti studenti
che da quel Paese vengono qui da noi. La circolazione
di persone e di cultura sempre positiva. Per noi, man-
dare gli studenti in Cina vitale; la Cina sta investendo
molto sullaccoglienza degli studenti stranieri in questo
momento.
Quali sono, pi specicatamene, i vantaggi che si
potrebbero avere nellaccogliere studenti prove-
nienti dal paese che vanta la seconda economia
mondiale?
La questione fondamentale quella di delizzarli in
qualche modo al nostro paese. Sarebbe nostro inte-
resse avere una giovane classe dirigente cinese che
ha studiato qui e che resti legata allItalia. In tal senso,
uno degli aspetti pi trascurati la conoscenza dellita-
liana. La delizzazione passa attraverso la conoscenza
della lingua. Dovremmo investire di pi nellinsegna-
mento della lingua per questi studenti. Ancora, io pen-
serei allindividuazione di risorse ad hoc da destinare
loro, perch, come facile intuire, insegnare ai cinesi
litaliano non come insegnarlo agli studenti anglofoni,
francofoni, o ispanofoni. Metterli
nelle classi per stranieri non ba-
sta.
Ci sono pi studenti cinesi al
Politecnico di quanto non ce
ne siano allUniversit degli
Studi, con uno scarto piutto-
sto sensibile. Come mai?
Il Politecnico ha adottato una
certa politica e si rivolge a spe-
cici paesi esteri. Inoltre, c
effettivamente un certo interes-
se degli studenti cinesi nei con-
fronti delle discipline tecnico-
scientiche. Ma sono altrettanto
interessati alla materie culturali
in senso puro, alla nostra storia
del pensiero. Ma qui la compe-
tenza linguistica essenziale.
Al riguardo, torno a dire, quella del Politecnico, dove
molti insegnamenti sono in inglese, una politica un
po miope. Insegnare loro litaliano consente a questi
ragazzi di integrarsi meglio nel tessuto, di vivere la citt
al di fuori delle aule, di instaurare uno scambio con gli
altri studenti e con il territorio. Se qui parlano solo ingle-
se, una volta tornati in Cina, per i loro scambi, coope-
razioni, opportunit di business, si rivolgeranno prefe-
renzialmente ai paesi anglofoni, perch si troverebbero
pi a loro agio in quei contesti. Se invece la cono-
scenza dellidioma non un problema, allora cadano le
barriere. Ribadisco, la lingua conta molto ed per que-
sto che, nelle facolt umanistiche, dove la componente
linguistica centrale, ci sono meno studenti cinesi. Poi,
dipende un po anche dalla scelta dellAteneo di privile-
giare i dottorandi in facolt con una componente tecni-
co scientica pi accentuata. Per linteresse dei cinesi
nei confronti delle materie umanistiche sta crescendo;
sempre pi marcato.
P. S..
Insegnare litaliano per legarli a noi
da sinistra destra: Wenjie Gu,Yuan Zhang, e Jing Zhang, giovani cinesi che studiano al Politecnico e allUniversit
Stefania Stafutti, docente di lingue e letteratura cinese
Avere un compagno di banco cinese pu esser un vantaggio.
Non farsi scappare il suo numero e un contatto Facebook o
Linkedin potrebbe essere la cosa giusta da fare. Ci sono
tante aziende cinesi che mandano i loro giovani a Torino per
studiare, soprattutto al Politecnico racconta Alessandro Bar-
beris, presidente della camera di commercio di Torino. - si-
curamente un fatto molto positivo perch questi ragazzi sono
i manager di domani: rimarranno legati in qualche modo a To-
rino, perch ne avranno apprezzato la sua eccellenza formati-
va e produttiva, la sua qualit della vita e avranno instaurato
relazioni personali.
Tutte le mattine, al Politecnico, in corso Duca degli Abruzzi,
siedono tra i banchi 1.132 studenti cinesi, di cui 56 seguono
il dottorato di ricerca. A Palazzo Nuovo (facolt umanistiche)
sono invece 183, di cui 73 alla facolt di lingue, e 49 a quella
di economia.
Lautomotive e il settore che tira di pi. quello che permet-
te di gettare i ponti commerciali tra Piemonte e il Paese della
Grande muraglia. Dal 2005 lente camerale di Barberis ha av-
viato il progetto From Concept to Car. Rivolto alle piccole e
medie imprese del settore automotive facendo incontrare 79
aziende piemontesi con i pi importanti costruttori del nord e
del sud della Cina. Dal 2008, inoltre, la Camera di commercio
di Torino ha creato basi di appoggio per sostenere le impre-
se piemontesi che vanno in Cina, soprattutto quelle piccole e
medie.
Sono coinvolte 20 case costruttrici cinesi e, grazie alla dispo-
nibilit delle istituzioni e delle imprese cinesi, ci sono stati
due desk, il primo a Heifei, il secondo a Changchun. Dal 2005
quasi triplicato il numero di aziende piemontesi che conta
su uno stabile presidio in Cina: erano 13, sono diventate 32.
Lo scorso dicembre i responsabili acquisti di 6 tra le pi im-
portanti imprese automobilistiche cinesi (Changhe, FAW Car,
Great Wall Motors, Jac, ZX Auto, Sokon) sono stati a Torino
per individuare nuovi potenziali fornitori tra le aziende di From
Concept to Car. I responsabili delle imprese produttrici cinesi
hanno presentato i loro fabbisogni di approvvigionamento e le
necessit di collaborazione per la componentistica
GABRIELE MADALA
Saranno manager
FUTURA | 11
MARZO2012 EROS
ture che danno la possibilit di fare
esperienze analoghe, accessibili
anche alle tasche dei pi giovani,
purch maggiorenni, sintende.
A Grugliasco c il Motel Prestige.
Con 50 euro a testa si possono
afttare per 4 ore le suite a tema.
Come per esempio la Ibiza, una
piccola disco in miniatura
con stroboscopio su un
letto tondo e palo della
lap dance. Sulla strada tra
Vercelli e Novara c inve-
ce lo storico Motel Piranha
con stanze a partire da 39
euro per una permanenza
di 5 ore e nuove suite ad
ambientazione con arredi
faraonici. Altra peculiarit
di queste strutture la di-
screzione: La privacy del
cliente limperativo ca-
tegorico - precisa Vigo - e
stiamo attenti che non ci
sia contatto n con il nostro
personale, n tra gli stessi
clienti. Nel Motel Prestige
grande attenzione rivolta
anche alle auto dei clienti
che vengono sistemate in
un parcheggio interno, die-
tro ad una saracinesca, in
modo che non siano visibili
non solo dalla strada ma
neanche dagli altri visitato-
ri. Tutto questo a garanzia
della massima riservatez-
za. Gi, la privacy. Chi fre-
quenta questi alberghi non
ci va per turismo. E ci che
accade qui, spesso, be-
ne che rimanga riservato,
circoscritto entro le quattro
mura, seppur bizzarre e colorate,
dei motel dellamore.
GIULIA MAMELI
LAMORE? Noi andiamo al motel
Cresce la clientela giovane negli hotel delleros: prezzi contenuti e eccentriche camere a tema
1
i che una
t e n d e n z a
un vero
boom. Quella
di afttare una came-
ra a ore per giovani e
studenti universitari
che vivono ancora con
i genitori o che divido-
no la stanza in aftto
con altre persone, sta
diventando una con-
suetudine a Torino e
dintorni. Il sesso fret-
toloso nellabitacolo
della propria auto
(per chi la possiede)
sembra dunque ce-
dere il passo ai motel
dellamore.
Le strutture che met-
tono a disposizione
camere per un mini-
mo di 4 ore infatti, in
questi ultimi anni in
Piemonte si stanno
moltiplicando e let
della clientela sem-
pre pi livellata verso
il basso. A dirlo sono
gli stessi albergatori.
Come Alessandro Vi-
go del team di SixLo-
ve, struttura ricettiva
nata a Torino nel 2011.
A tre mesi dalla nostra apertura abbia-
mo offerto ore damore a pi di 4000
clienti, molti dei quali giovani compresi
tra i 20 e 30 anni, soprattutto durante
il weekend. Nel corso della settimana
invece let media della clientela sale.
La richiesta tale che i due motel di Six
Love in precollina, ai piedi del Monte
dei Cappuccini e alle spalle della Gran
Madre, sono insufcienti a soddisfare le
esigenze della clientela. per questo
che abbiamo deciso di ingrandirci con
due nuove strutture di prossima aper-
tura, una a Chieri e laltra a Milano, e
abbiamo in progetto di aprirne altre due
sempre nel nord Italia sottolinea Vigo.
La chiave di questo successo risiede
nel fatto che i motel dellamore non
hanno niente a che vedere con le stan-
ze essenziali e grigie alle quali tanta
lmograa americana, da Psyco di Hi-
tchcock a Non un paese per vecchi
dei fratelli Coen, ci ha abituati.
Le camere sono studiate nei minimi
particolari e quelle che vanno per la
maggiore sono quelle a tema. Noi di
SixLove sottolinea Vigo abbiamo
solo questo tipo di soluzioni perch non
ci limitiamo ad afttare una stanza, ma
ad offrire delle destinazioni dellamo-
re. Tra queste la camera dispirazione
indiani dAmerica, quella antica Ro-
ma, la tenda Tuareg o la grotta Giu-
rassica, ognuna dotata di vasca idro-
massaggio, controllo centrale su touch-
screen di luci, suoni e musica. Tutto a
partire da 75 euro per 4 ore (37 euro a
testa se si va in due, come si spera),
lequivalente del prezzo di una cena in
una trattoria di medio livello.
Questo tipo di alberghi per i torinesi
non nuovo. Nei dintorni di Torino ci
sono infatti da qualche anno altre strut-
La Suite Ibiza dellHotel Prestige, uno
dei motel dellamore presenti a Torino
Quando la FILA al sexy shop
Non avranno lo stesso appeal della clas-
sica camporella, ma di sicuro non ri-
servano brutte sorprese a chi, per fare
lamore, costretto a mettersi al volante.
Lontano dagli occhi indiscreti dei voyeur,
al riparo dai malintenzionati, il parking
love garantisce sicurezza e discrezione
ad una cifra irrisoria. Un parcheggio con-
trollato con box singoli pro-privacy, tic-
ket e guardiani che pu ospitare decine
di amanti costretti al sesso su quattro
ruote. A fare da apripista in Italia stata
Napoli allinizio di febbraio su proposta
del consigliere comunale Patrizio Gra-
gnano, ma anche a Torino liniziativa
sembra aver ottenuto dei consensi. Sul
sito mozionionline.it per esempio a po-
chi giorni dallapertura del parking love
napoletano, stata subito lan-
ciata liniziativa.
In attesa di arrivare a quota 50 mila r-
me, la speranza dei giovani torinesi che
qualche politico locale raccolga la sda
e accontenti anche loro.
G. M.
Sicuro e minimal al parking love
I negozi delleros non sono pi un tab per i ragazzi torinesi. In centro
sono tanti i punti vendita specializzati e non raro trovarsi a fare la la
alla cassa. Il pubblico degli under 30 sempre pi numeroso sottoli-
nea la responsabile di Sexy Folies, sexy shop ubicato proprio davanti
al punto vendita delle Edizioni Paoline, casa editrice cattolica nella cen-
tralissima via della Consolata.
Anni fa questo tipo di punti vendita erano aperti in strade delate, con
luci soffuse e tendine, a garantire la privacy dei clienti. A dimostrazione
del fatto che i tempi sono ormai cambiati anche latteggiamento di chi
va a comprare in questi negozi. I clienti - puntualizza la responsabile
di Sexy Folies - oltre ad essere pi giovani sono anche molto pi a loro
agio e hanno richieste ed esigenze ben precise.
Dunque non un a caso che Torino possa vantare il record di citt
con pi sexy shop per abitante. Sarebbero infatti pi di 40 gli esercizi
commerciali rivolti al mondo dellerotismo e dintorni, 5 in pi rispetto a
Roma, il cui numero di abitanti per 6 volte maggiore rispetto a quello
del capoluogo piemontese.
A conferma di un approccio nuovo nei confronti di questo tipo di negozi
anche la composizione
della clientela. Se prima
infatti i compratori pi
numerosi erano di sesso
maschile, ora sono mol-
te di pi le ragazze alla
ricerca di un adult toys
o di un completo intimo
audace e fanno i loro ac-
quisti sia in coppia che da
sole precisano i dipendenti di Sexy
Folies. Loggetto pi venduto, stando alle statistiche, sono ancora i vi-
bratori di ogni dimensione e modello. Ora, grazie ai prodigi delle nuove
tecnologie, sono disponibili anche nelle versioni wireless che, secondo
gli addetti ai lavori, rappresentano il futuro dei gadget elettronici. A co-
mandarlo il partner che pu azionarlo a suo piacimento. Il diverti-
mento precisano a Sexy Folies assicurato.
G. M.

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14 | FUTURA
MARZO2012 CIBO
S
isotto agli
asparagi e
carote, qui-
che di piselli
e tiramis alle fragole.
Cos? Semplice,
nalmente arrivata la
primavera. E con lei la
voglia di rimettersi in
forma, dopo le abbuffa-
te dellinverno. Le rego-
le? Sempre le stesse.
Basta seguire una sa-
na alimentazione italia-
na racconta a Futura
il primario nutrizionista
dellospedale Santa
Croce di Cuneo, Giu-
seppe Mal . Cercare
di evitare alimenti trop-
po grassi, consumare
carboidrati complessi
(come pane e pasta) al
posto di zuccheri sem-
plici (dolci), che vengo-
no assorbiti pi veloce-
mente dallorganismo e
quindi sono responsa-
bili della formazione di
tessuto adiposo. E poi
limitare i formaggi e al-
ternare alimenti proteici
come carne e pesce. E
ovviamente mangiare tanta
frutta e verdura. Possibil-
mente di stagione. Non
sono conservate spiega il
dietologo di Cuneo e non
devono subire grossi spo-
stamenti perch proven-
gono da colture locali.
Per la verdura, i mesi che
vanno da marzo a maggio
sono quelli degli asparagi
e dei piselli. Per quanto ri-
guarda la frutta, regnano
le fragole. Ma dove trovare
questi prodotti e, soprattutto,
essere sicuri che provenga-
no da colture locali? A Torino
il posto giusto per prodotti di
stagione a prezzi da studen-
te sicuramente il mercato
coperto di Porta Palazzo.
Sotto la cosiddetta Tettoia
dellOrologio di piazza della
Repubblica si trovano i ban-
chi dei contadini, che vendo-
no proprio quello che colti-
vano. Impossibile sbagliarsi.
Poi, una volta fatta la spesa,
tocca mettersi ai fornelli. Ec-
co allora che viene in soccor-
so Eataly, che si inventato
un cofanetto con ben 1.000
ricette, divise per l autunno,
l inverno la
pr i maver a
e l estate.
In genera-
le, quindi,
non esiste
una dieta
diversa da
s t a g i o n e
a stagio-
ne. Certo
sottoli-
nea Mal
dinverno
mangiamo
di pi per-
ch fuori
fa freddo e
dobbi amo
adeguar e
la nostra
t emper a-
tura cor-
porea. In
pr i mave-
ra, invece,
si comin-
cia a fa-
re i conti
con i chili
di troppo.
Ma il nu-
trizionista avverte: Non
bisogna pensarci all ultimo
momento. I cali di peso van-
no programmati per tempo
se si vuole mantenere i risul-
tati. E, soprattutto, devono
essere accompagnati dallat-
tivit sica. Questo un im-
perativo assoluto conclude
il dietologo camminare,
camminare, camminare.
CARLOTTA ADDANTE
primavera, di corsa al MERCATO
E adesso, cosa mangiamo? Lo spiegano il dietologo e il cofanetto delle stagioni di EATALY
Se lalbergo ETICO
Entri in un ristorante nel centro di Asti, a due pas-
si dal Teatro Aleri, attirato da un men origina-
le che propone tajarin al gelato di robiola come
primo e un semifreddo al tabacco come dolce e
scopri un mondo. Migliore di quello che c fuori.
Il locale si chiama Tacabanda ed gestito dallo
chef Antonio De Benedetto, il quale si intrattiene
volentieri a raccontare come nascono i suoi piat-
ti (ottimi, provare per credere) e, aspetto ancora
pi importante, a spiegare con passione il pro-
getto che si impegna a portare avanti. Si chiama
Download: il ne quello di creare una struttura
alberghiera che permetta di inserire nel mon-
do del lavoro persone affette dalla Sindrome di
Down. Lidea nata con lesperienza personale
di Niccol Vallese, ragazzo affetto appunto da
Sindorme di Down, che dopo la scuola dellob-
bligo ha seguito un corso di cucina in un istituto
alberghiero. Lo studente ha concluso lanno sco-
lastico con tirocinio al ristorante gestito da De
Benedetto che ne diventato il tutor. I risultati
sono andati oltre le attese e la collaborazione tra
Niccol e il Tacabanda proseguita con succes-
so tanto che il ragazzo dal 2007 stato inserito a
tutti gli effetti nello staff del ristorante. Non solo,
nel corso del tempo Niccol diventato quasi
del tutto autosufciente in moltissime attivit
che prima svolgeva con
laiuto di altri.
Dopo Niccol altri gio-
vani affetti da Sindrome
di Down hanno comin-
ciato a collaborare col
ristorante con risultati
altrettanto positivi. Da
qui nata lidea di fon-
dare lAlbergo Etico. Si
tratter di una struttura
di alto livello (si pensa a
un hotel 4 stelle), capace
di promuovere il territorio
astigiano e di ottenere
buoni ricavi, con un cen-
tinaio di camere e un centro benessere che com-
prender piscine, palestra e parco. Per i ragazzi
down lAlbergo Etico sar una grande casa dove
poter lavorare inseriti allinterno della societ,
con lobiettivo di raggiungere una propria auto-
nomia nella vita quotidiana. Consapevoli delle
differenze, delle esigenze e delle potenzialit di
ogni singolo soggetto, le mansioni saranno sud-
divise in 2 tipologie: front ofce e back ofce. E i
ragazzi saranno costantemente seguiti da capo
servizi ed educatori. Verranno, come capita or-
mai da anni al Tacabanda, trattati come risorse,
senza ipocrisie assistenzialistiche, partendo dal-
lidea che i disabili sono persone che hanno un
potenziale di capacit operative e relazionali che
per essere espresse necessitano di un percorso
formativo pi paziente e di compiti specici. La
struttura dellAlbergo Etico potrebbe nascere al
posto del vecchio ospedale astigiano: il progetto
va avanti e la speranza che presto possa di-
ventare realt.
FEDERICO FLORIS
Dal 28 marzo al 1 aprile
Torino ospiter la terza
edizione di Play with
food - La scena del ci-
bo. La manifestazione,
ideata da Cuochivolan-
ti e dallAssociazione
CuochiLab, ha come
obiettivo quello di unire
arte e cucina attraverso
installazioni e spettaco-
li teatrali. I luoghi dove
prender forma levento
sono: lo spazio esposi-
tivo Quab (in via Parma
75) visitabile il gioved
e il venerd dalle 16 alle
20 e sabato e domenica
dalle 10 alle 20; il 29 e il
30 marzo, invece, lap-
puntamento al Teatro
Baretti mentre il 31 pres-
so il Circolo dei Lettori
sar proposta una cena/
lezione/spettacolo dedi-
cata alla formazione
della perfetta casalinga.
Il programma completo
su www.playwithfood.it.
Play with
food
Mettete a bollire i
garganelli. Intanto
cuocete in un tega-
me i piselli e in un
altro fate rosolare il
prosciutto a dadini.
Unite il tutto in una
padella con panna,
pepe e noce mo-
scata e fateci salta-
re insieme la pasta.
Lessate la cima de-
gli asparagi e poi
fateli saltare assie-
me a fettine di por-
ri. A parte, sbattete
le uova con pepe e
provola affumica-
ta. Aggiungete le
verdure e mettete
tutto in padella.
Tutti ai fornelli!
Garganelli panna, prosciutto e piselli
Zucchine con prosciutto e robiola
Frittata di asparagi
Grigliate le fette di
zucchine. In una
ciotola create una
crema di robiola,
erba cipollina, pepe
e prosciutto crudo
tritato nemente
che lascerete ripo-
sare in frigo per 15
minuti. Spalmate la
crema sulle zucchi-
ne e arrotolatele.
RICETTE DI GIALLO ZAFFERANO
I ragazzi dellAlbergo Etico in visita dal presidente Giorgio Napolitano
MARZO2012 TEATRO
FUTURA | 15
Lanestesia totale di TRAVAGLIO
Il giornalista torinese protagonista al Colosseo, insieme a ISABELLA FERRARI
1
rosegue anche in prima-
vera la stagione del Tea-
tro Colosseo. Sul palco
di via Madama Cristina
si alterneranno infatti spettacoli di
genere dal carattere differente, in
grado di soddisfare le esigenze
di un pubblico sempre pi ampio:
da chi ama il teatro tout court a chi
invece predilige opere di nicchia,
sconosciute ai pi. Il carattere
eterogeneo del cartellone continua
cos a essere la cifra distintiva del-
lo storico teatro torinese.
Ad aprile (venerd 13 e sabato
14) sar il turno di Maurizio Bat-
tista che con un carico di rinno-
vata energia e di antichi ideali,
mette a fuoco i tanti paradossi
dei nostri tempi. Il suo sguardo
scanzonato e le sue domande
taglienti, le gag e i monologhi, i
pezzi pi famosi del suo reper-
torio e le ultime notizie di attua-
lit sono gli ingredienti dei suoi
spettacoli, sempre allinsegna
della schiettezza e del diverti-
mento.
Da venerd 20 a domenica 22
aprile (a partire dalle 21, do-
menica invece alle 16) arriva
il family show per eccellenza
che grazie a musiche, video e
costumi di grandissimo impatto
in grado di trascinare tutto il
pubblico in unatmosfera incanta-
ta. Peter Pan, tratto dal capolavoro di James
Matthew Barrie porta in scena una compa-
gnia di 25 artisti che, diretti da Maurizio Co-
lombi, si muovono sulle trascinanti musiche
dellalbum Sono Solo Canzonette di Edoar-
do Bennato appositamente riarrangiate per
loccasione.
Marted 24 aprile alle 21 e merco-
led 25 aprile alle 18 dopo la for-
tunata tourne dello scorso anno,
Marco Travaglio torna al Colosseo
insieme a Isabella Ferrari col suo
Anestesia totale. Uno spettacolo
in continuo divenire in cui protago-
nista lattualit e i suoi misteri. Il
giornalista torinese conquista il suo
appassionato pubblico attraverso
lo stile di sempre: grande coeren-
za, ironia tagliente e uninfallibile
memoria del nostro paese
Info al pubblico e possibilit di pre-
notazione on line su www.teatroco-
losseo.it o allo 011 6505195. La bi-
glietteria in via Madama Cristina
71, aperta da luned al sabato dalle
10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Il Teatro Colosseo anche punto
vendita Ticket One.
ANDREA PUNZO
La primavera del teatro torinese alle porte. Anche questan-
no il calendario del Teatro Stabile ricco di appuntamenti di
grande livello artistico. Da La Bottega del Caff allOtello,
da Madame Bovary a Le Operette morali di Mario Marto-
ne, saranno numerosi gli spettacoli che da marzo a giugno
accompagneranno il pubblico piemontese amante del palco-
scenico.
Il Teatro Stabile dal 2007
ottiene grandi successi
grazie allattenzione ri-
volta alle proprie risorse
creative e nanziarie. Nonostante in questa stagione i prez-
zi dei biglietti siano aumentati, il numero degli abbonati ha
sfondato quota 15mila. Ma lintero modello di governance
ad essere cambiato negli ultimi 5 anni. Non pi un unico di-
rettore come in passato, ma due gure: Mario Martone in
veste di direttore della programmazione artistica e Filippo
Fossati, attento alla parte organizzativa.
Due personaggi fortemente voluti dal presi-
dente Evelina Christillin che, da quando ha
preso in mano le redini dello Stabile, ha dato
nuovo impulso alla scuola triennale per attori
di Moncalieri diretta da Valter Malosti, pri-
mo campus italiano del teatro, e tra i pochi
esempi in Europa, sottolinea la stessa Chri-
stillin. Scuola, laboratori, depositi e apparta-
menti, tutto a disposizione di 20 giovani aspi-
ranti artisti che, dopo aver passato 3 anni fa
le dure selezioni per laccesso, questanno
potranno nalmente mettersi alla prova an-
dando in scena. Saranno infatti i neodiplo-
mati i protagonisti di Sogno di una notte di
mezza estate di William Shakespeare, in
programma dal 22 maggio alla Cavallerizza
Reale.
Ma il The Coast of Utopia di Tom Stop-
pard lo spettacolo sicuramente pi atteso. La
trilogia che ripercorre trentanni di storia russa
(1833-1863) e che, no a questo momento, stata rappre-
sentata solo a Londra, New York e Tokyo, in scena al Teatro
Carignano da marted 20 marzo no al primo aprile. Unopera
ciclopica divisa in tre parti (Viaggio-Naufragio-Salvataggio, di
due ore ciascuna) per la regia di Marco Tullio Giordana con
un cast di giovani attori di indiscusso talento. Tra le nostre
produzioni conclude Christillin - spiccano poi La Bottega
del Caff di Goldoni (no al primo aprile al Gobetti, ndr) e
il Macbeth (dal 15 maggio al Carignano, ndr) di Andrea De
Rosa, pupillo di Martone. Entrambe da non perdere.
RICCARDO DI GRIGOLII
STABILE, la primavera del teatro entra nel vivo
Evelina Christillin, presidente dello Stabile
a lato: le Operette morali di Mario Martone
Unimmagine dello spettacolo Peter Pan diretto da Maurizio Colombi. In altro: il giornalista Marco Travaglio, in scena il 24 e 25 aprile
16 | FUTURA
MARZO2012 TEATRO
%
a qualche mese portano in giro nei
teatri italiani e europei Welcoming!
The end of the word. Uno spettaco-
lo nel quale ci ricordano che, nella
seppur bizzarra interpretazione contempo-
ranea delle profezie antiche, a salvarci non
saranno n la scienza n tantomeno la me-
dicina ma bens larte. Il titolo, The end of the
world, infatti rievoca la previsione, attribuita ai
Maya, secondo cui a dicembre 2012 il mondo
nir.
Protagonista di questo benvenuto alla ne
del mondo il Laboratorio permanente di
ricerca sullarte dellattore, compagnia torine-
se guidata da Domenico Castaldo. Regista
napoletano ( nato a Castellamare di Stabia)
cresciuto artisticamente a Torino, a inizio an-
ni 90, nella scuola del teatro stabile di Luca
Ronconi. Discepolo della grande scuola gro-
towskiana, stato anche allievo di Thomas
Richards e di quella fucina di talenti che anco-
ra oggi il work center di Pontedera.
Per capire cos Welcoming bisogna afdarsi
a chi lo conosce e cos lo descrive: E dun-
que un musical, in cui le parole si adagiano
sulla melodia delle voci, nel tentativo di rav-
vivare la memoria di concetti passati, ma ca-
paci ancora nel presente, se ascoltati con at-
tenzione, di temprare gli animi. Welcoming
uno spettacolo concerto, messo in scena da
otto attori che si muovono con
leggerezza, ironia e profondo
trasporto per salutare la ne
del mondo. I mezzi principa-
li sono il ritmo, la danza ed
il canto: la via per muoversi
con leggerezza verso tutti i
cambiamenti, anche quelli fa-
tali. Tra i protagonisti di que-
sto musical in salsa teatrale c
una giovane attrice torinese,
Marta Laneri classe 1985. Dal
2006 parte integrante della
truppa Castaldo: Mi sono av-
vicinata al Laboratorio perma-
nente quasi per caso raccon-
ta cercavano nuovi attrici e io
mi sono proposta. Da bambi-
na quando pensava al suo futu-
ro di attrice: Non volevo fare
altro ammette, Laneri sogna-
va il teatro classico, quello di Shakespeare e
Goldoni. Mai avrebbe pensato al valore della
disciplina e degli esercizi quotidiani e delluso
del corpo come strumento: Lattore in tutto
e per tutto assimilabile dice - ad un artigia-
no. Deve lavorare giorno per giorno per dare
forma alle proprie produzioni e per fare que-
sto deve conoscere a fondo gli strumenti che
usa. E non solo corpo e materia ma anche
la voce e il canto. Proprio luso strumentale
della voce sta portando Marta e lintera com-
pagnia ad affrontare una nuova avventura: un
vero e proprio concerto dove gli attori cantano
e suonano strumenti come la sarmonica, il
vibrafono, la marimba. Il progetto si chiama
Figurelle (in dialetto napoletano le urelle so-
no le gurine dei calciatori e dei santi). In via
del tutto sperimentale sta andando in scena in
queste settimane dentro alcuni locali di Torino
e provincia. Un modo originale per tastare gli
umori del pubblico prima del debutto previsto
ad ottobre.
ANDREA PUNZO
La FINE del mondo secondo Castaldo
Piccoli teatri crescono
Silenzio in sala, si alza il sipario. La stagione
teatrale a Torino ormai agli sgoccioli: qua-
le migliore occasione, dunque, per visitare
uno dei tanti piccoli teatri sparsi per la citt?
Sotto la mole, infatti, non ci sono solo grandi
teatri come, il Regio, il Carignano e lo Sta-
bile: nonostante la crisi, che inevitabilmente
investe anche la vita culturale, la citt pullula
dei cosiddetti teatri off, strutture dalla capien-
za limitata che spesso ospitano compagnie
emergenti e spettacoli di nicchia .
In Piazza Santa Giulia, ad esempio, c il tea-
tro Giulia di Barolo, che in ottobre ha riaperto
i battenti dopo dieci anni di inattivit. A carat-
terizzare questa prima stagione sono stati i
Venerd di Avec, associazione che si occu-
pa di promuovere il teatro comico e che il 23
marzo porter a Torino le Patatas Bravas con
Eroticomiche. Si prosegue poi il 30 con Il
mercante darte de Il lo di Marianna e il 6
aprile con Tacchi e taccheggi, prodotto dalla
stessa Avec. (www.teatrobarolo.it).
A San Salvario (in via Baretti n. 4) il cineteatro
Baretti, questanno alla sua decima stagione,
ospiter il 29 e 30 marzo la terza edizione di
Play with food - la scena del cibo, il primo
festival di arti visive e performative intera-
mente dedicato al cibo, ideato
e curato dai Cuochivolanti e
dallassociazione Cuochilab.
Sempre al Baretti, dal 18 al 20
aprile andr in scena Il fune-
rale di Olivia Maniscalchi, una
produzione delle associazioni
114 e Baretti (www.cineteatro-
baretti.it). In via Casalborgone
16, lAlfateatro presenta un
ricco cartellone che compren-
de teatro di gura oltre a una
rassegna di Teatro ragazzi che
si concluder domenica 25
con Gianduja e i libri magici.
(www.alfateatro.it)
Il teatro Tangram (via Don Orio-
ne) il 27 e il 28 marzo porter in
scena alla Cavallerizza Reale
Io amo Helen di Silvia Batta-
glio, liberamente ispirato a La
storia della mia vita di Helen
Keller e Vecchi di Ivana Ferri
(www.tangramteatro.it).
Da segnalare anche il Teatro della caduta,
a Vanchiglia (via Buniva 24), noto soprattut-
to per aver rilanciato il genere del Variet a
Torino (www.teatrodellacaduta.org) e il Teatro
Erba, in corso Moncalieri 24, che dal 27 mar-
zo al 1 aprile propone la trasposizione de Il
giorno della civetta per la regia di Fabrizio
Catalano Sciascia, nipote dellautore.
ANTONIO STORTO
Marta Laneri, del laboratorio
permanente di ricerca sullattore
spiega: Siamo come artigiani
Un momento dello spettacolo Welcoming! The end of the world, di Domenico Castaldo
Unimmagine della sala interna del Teatro della Caduta e lingreso del Teatro Baretti: i due locali si avviano verso la conclusione dei rispettivi cartelloni invernali di spettacoli
FUTURA | 17
MARZO2012 ARTE
Nudi. E crudi. Opere darte che
non scendono a compromessi.
Come i corpi ritratti dal pittore
britannico Lucian Freud e le gu-
re umane scolpite sul foglio dal
maestro olandese Rembrandt
Harmenszoon van Rijn.
Vissuti a distanza di quattro se-
coli luno dallaltro - Freud, nato
a Berlino nel 1922 e morto nel
2011, era nipote del padre della
psicanalisi; Rembrandt uno dei
pittori pi celebri del XVII secolo
le opere dei due artisti ci ri-
mandano al mistero della forma,
e insieme della natura, umana.
Sino al 13 maggio, venti loro ac-
queforti provenienti da collezioni
private, dieci per ogni autore,
sono esposte alla Fondazione
Bottari Lattes di Monforte dAlba
in occasione della mostra Freud-
Rembrandt. Incisioni. Freud
torna allincisione nel 1982,
spiega il curatore Vincenzo Gat-
ti, dopo oltre trentanni dai primi
lavori: lacquaforte ora per lui
vista come prolungamento della
pittura e in essa trasferisce mol-
ta della potenza espressiva dei
dipinti.
Negli ultimi anni della sua esi-
stenza invece Rembrandt si tro-
va veramente in una dimensione
artistica al di fuori del tempo. Le
forme si sfaldano sotto i colpi
della luce e lumanit potente e
dolente dei ritratti tocca i vertici
assoluti dellintrospezione psico-
logica.
F.L.
%
uplice paesaggio la mo-
stra che indaga il rapporto
tra uomo e natura attraverso
larte. Curata da Giovanna
Nicoletti e organizzata dallAssociazio-
ne Asilo Bianco, si terr a Palazzo Tor-
nielli di Ameno, comune in provincia
di Novara, dal 25 marzo al 3 giugno.
La mostra esporr in parallelo opere
di artisti di ne Ottocento e di autori
contemporanei. Tema comune la
rappresentazione del paesaggio.
Il confronto fra le due epoche vuole
stimolare una riessione su come
nel corso del tempo limmagine del-
la natura si modicata, e quindi
creare nuovi spunti di riessione
contaminando passato e presente.
Per il XIX secolo tra le altre saran-
no esposte realizzazioni di Giovan-
ni Battista Ciollina, Emilio Longo-
ni, Carlo Fornara, Angelo Morbelli
e Giovanni Fattori; per il periodo
contemporaneo vi saranno delle in-
stallazioni di Franco Rasma, Robert
Gschwanter, Marcovinicio, Salvo,
Arthur Kostner; inne non mancheranno foto di Gioberto Noro
e Paola De Pietri.
Ente organizzatore dellevento lassociazione culturale Asilo
Bianco, nata nel 2005 dalla volont di alcuni artisti novaresi, il
cui scopo quello di creare un laboratorio di sperimentazione
artistica e di valorizzazione del patrimonio culturale. Strumen-
to di questo progetto sono molte iniziative culturali quali orga-
nizzazione di mostre espositive, festival e laboratori creativi.
La sede dellassociazione culturale ad Ameno, ma le attivit
si allargano a tutto il territorio collinare compreso fra il Lago
dOrta e il Lago Maggiore.
Duplice paesaggio infatti rientra nel grande progetto Cuore
Verde tra i due laghi, una serie di eventi che valorizzano il
territorio naturale dellalto novarese. In occasione dellinaugu-
razione della mostra sabato 24 marzo alle 17.30 a Palazzo
Tornielli, saranno presentate anche le nuove sale restaurate
allingresso del palazzo, che conterranno bookshop, postazio-
ni internet e un banco di prodotti tipici locali. Un modo per
coinvolgere meglio turisti e curiosi.
Orario mostra: da gioved a domenica, dalle 15.30 alle 19. Per
maggiori info, consultare il sito: www.asilobianco.it.
FRANCESCO RICCARDINI
Venti artisti, venti regioni, una sola mostra. Ideata su misu-
ra per gli spazi della Castiglia di Saluzzo, Venti per una
aprir i battenti a Torino sabato 24 marzo: a legare le opere
esposte sar il tema della complessa identit nazionale. I
venti giovani autori, tutti italiani, si dividono tra emergenti e
maestri gi affermati, ciascuno proveniente o residente da
una diversa regione dello stivale e dunque espressione di
una differente sfaccettatura della cultura italiana.
Curata da Martina Corgnati, Venti per una vuole essere
infatti occasione per domandarsi se si possa parlare anco-
ra di arte italiana nel mondo attuale, ormai denitivamen-
te globalizzato. Lingresso di 5 euro; per informazioni:
011/19781500 - www.igav-art.org/
A. S.
Giro dItalia in venti opere
Viaggio tra ARTE e natura
Duplice paesaggio propone autori dallOttocento a oggi
Linstallazione Civilization D-zone #3 di Gioberto Noro sar esposta a Palazzo Tornielli ad Ameno
Lopera Ragazza Bionda, di Lucian Freud sar tra i lavori in mostra alla fondazione Bottari-Lattes
Se la ruga ti fa BELLA
Meraviglie di CARTA
alla pinacoteca Agnelli
Lo scrigno di Renzo
Piano, un contenitore di
vetro e acciaio appog-
giato sulla copertura del
Lingotto e aperto al pub-
blico, ormai da dieci an-
ni, la sede della pina-
coteca Agnelli. Il museo
sede di una galleria
fotograca permanente
Dalla fabbrica di Matt
Trucco allo scrigno di
Renzo Piano che do-
cumenta le diverse fasi
della trasformazione del
Lingotto e di esposizioni
temporanee. Meravi-
glie di carta - Devozioni
creative dai monasteri
di clausura la mostra
a cura di Elena Geuna
in programma per que-
sta primavera e prose-
guir no al 2 settembre. Dal 5 aprile sar possibile visitarla e
portarsene un pezzetto a casa: a complemento della mostra,
infatti, sar pubblicato un catalogo, edito da Corraini Edizio-
ni, a colori bilingue inglese-italiano con un saggio di Bernard
Berthod, Consultore della Ponticia Commissione per i Beni
Culturali della Chiesa e con interviste di Elena Geuna a Nan
Goldin, nota fotografa americana.
La mostra intende proseguire il ciclo di esposizioni temporanee
dedicato al tema del collezionismo.
Per la prima volta saranno riuniti circa 150 tra i pi rafnati
esemplari di paperoles o papier rouls appartenenti a collezio-
ni private come quella della stessa Nan Goldin.
Le paperoles in mostra a Torino sono reliquiari di tipologie e pe-
riodi storici differenti, molti dei quali provenienti dalla Francia.
LUISA PERONA
18 | FUTURA
MARZO2012 MUSICA
c
e n per tutti
i gusti, nella
primavera di
Hiroshima. Si
parte il 23 marzo con
una band ormai affer-
mata della scena indie
nostrana, i Marta sui
Tubi. Il gruppo pre-
senter il nuovo lavoro
Carne con gli occhi,
ma quello di Giovan-
ni Gulino e compagni
non sar un concer-
to convenzionale: la
band, infatti, si esibir
su un palco allestito
al centro del locale,
riprendendo e svilup-
pando unidea degli
Zita Swoon, lultimo
progetto dellex dEUS
Stef Kamil Carlens.
Gioved 29 marzo il
locale di via Bosso-
li ospiter un gradito
ritorno, quello di Gio-
vanni Lindo Ferretti. Il
carismatico ex leader
di Cccp, Csi e Pgr ri-
proporr i suoi grandi
classici accompagnato
da Rossi e Bonisoli de-
gli Ustmam. Lo show
del cantautore emilia-
no far da apripista a un weekend tutto dedicato al Teatro de-
gli Orrori, una delle band di maggior successo degli ultimi anni.
Pierpaolo Capovilla e soci saranno sul palco di Hiroshima sia
venerd 30 che sabato 31 marzo, per un doppio concerto che
si preannuncia esplosivo. A tre anni dallacclamato A san-
gue freddo,
il Teatro ha
recentemen-
te rilasciato il
suo terzo al-
bum, Il mon-
do nuovo, il
cui titolo un
chiaro omaggio al romanzo di Aldous Huxley. Il calendario dei
concerti di aprile si apre venerd 6 con una serata dedicata
allhip hop hardcore, genere di cui Salmo, rapper sardo classe
84, tra gli aleri principali. La sua performance sar intro-
dotta da Ensi, al secolo Jari Ivan Vella, freestyler cresciuto
alle porte di Torino, parte del collettivo OneMic.
Mercoled 11 aprile in sala Majakovskij si esibir Gianluca Gri-
gnani che, abbandonati i grandi palazzetti, ha scelto di pro-
muovere il suo ultimo lavoro Natura umana nei club storici
della Penisola. Sabato 14 sar la volta dei Tinariwen, gruppo
proveniente dal Mali che miscela elementi rock e blues con la
musica tradizionale dei Tuareg. Il loro ultimo disco Tassili ha
vinto il Grammy come Best World Music Album: una garanzia.
A ne mese Hiroshima Mon Amour festegger i suoi 25 anni
di attivit: per celebrare adeguatamente la ricorrenza, in via
Bossoli hanno in programma tre giorni di spettacoli e concerti
a sorpresa.
GIULIANO ADAGLIO
Grignani e Marta sui Tubi a Hiroshima
A lato: la band Il teatro degli orrori, che sar in scena allHiroshima il 30 e 31 marzo
In alto: la formazione dei Tinariwen gruppo malese che sar sul palco di via Bossoli a aprile
Il cartellone del locale di via BOSSOLI afanca cantanti affermati, giovani EMERGENTI e artisti stranieri
Il ore allocchiello del
programma prima-
verile dellOrchestra
Sinfonica della Rai il
doppio appuntamento
in programma venerd
23 e sabato 24 marzo
alle 20.30 con Ennio
Morricone, allAudi-
torium di piazza Ros-
saro. Il compositore
romano che nel 2007
ha ricevuto lOscar alla
carriera proporr un
concerto dal titolo La
musica per il cinema:
da Leone a Tornatore. Le due serate, fuori abbonamento
e realizzate con il Museo del Cinema, saranno divise in sei
capitoli che ripercorrono le musiche composte, orchestrate
e dirette da Morricone.
Gioved 5 e venerd 6 aprile in cartellone il 16 concerto
stagionale, diretto da Juraj Valuha, slovacco di Bratislava
da tre anni principale direttore dellOrchestra Sinfonica. Ver-
ranno proposti brani tratti dal Don Giovanni di Mozart, dalla
terza sinfonia di Schubert e dal Principe di Legno di Bartok.
Dopo Morricone allAuditorium, un altro grande del cinema
italiano sar protagonista al Teatro Regio. Dal 10 al 22 aprile
il regista Ettore Scola porta in scena Cos fan tutte, la terza
delle tre opere italiane di Wolfgang Amadeus Mozart. La pri-
ma, in programma marted 10, sar trasmessa in diretta su
Radio3. Per la rassegna Al Regio in famiglia, da mercoled
18 a venerd 20 aprile, torna Pinocchio, opera composta
da Pierangelo Valtinoni su
libretto di Paolo Madron dalle Avventure
di Pinocchio di Collodi. Il 19 e il 20 dello
stesso mese sono in programma due re-
pliche mattutine, nellambito delliniziativa La Scuola allOpe-
ra. AllAuditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, il 16 aprile
poi in cartellone un concerto della Chamber Orchestra of
Europe, diretta da Andrs Schiff. Verranno suonate sinfonie
Haydn, Schubert e Schumann. La serata del 4 maggio, con
inizio sempre alle 20.30, sar dedicata ai dodici violoncellisti
della Berliner Philharmoniker.
Molto ricca, inne, la programmazione del Conservatorio
Giuseppe Verdi con I mercoled del Conservatorio. Il 23
maggio spicca lomaggio a Claude Debussy nel 150 anni-
versario dalla sua nascita.
FEDERICO FLORIS
Ennio Morricone allauditorium RAI
Spazio unplugged
Da anni ormai Io Spazio 211 si e af-
fermato come Ia roccaforte deIIa
musica aIternativa in citta. Non so-
Io grazie aIIo SpaziaIe FestivaI, che
ogni estate propone aI pubbIico
torinese iI megIio deIIa scena nazio-
naIe e internazionaIe neI suggestivo
scenario metropoIitano adiacente
aIIa fabbrica deIIa Condrand. Anche
quando iI paIco e aIIestito aII'interno
deII'ex centro servizi deI Comune di
via Cigna 211, iI carteIIone e cos in-
teressante da far passare in secondo
piano I'acustica rivedibiIe e i piIoni di
sostegno che spesso ostruiscono Ia
visuaIe dei concerti.
Venerd 23 marzo a scaIdare iI pubbIico ci
penseranno i 7wo Wounded irds, frizzante
band ingIese iI cui sound strizza I'occhio aII'ast Coast statu-
nitense. Sabato 24 Spazio mette iI carico da undici con gIi Zen
Circus, sicuramente uno dei gruppi deI momento. Lo show
deI gruppo pisano fara parte deI "usking 7our", una serie di
concerti eIettro-acustici che si rifa aIIa musica di strada.
Da non perdere anche Ia serata di venerd 13 apriIe, quan-
do in via Cigna approdera runori Sas, anche Iui in versione
UNPLUGGED: iI cantautore caIabrese presentera i nuovi brani
composti per Ia coIonna sonora deI Im "' nata una star",
tratto daI romanzo di Nick Hornby. SuIIa scia tracciata da
runori si muove anche Lorenzo UrciuIIo, in arte CoIapesce.
Lo chansonnier siciIiano sara a Spazio sabato 21 apriIe, e
promette d'incantare iI pubbIico con iI suo pop rarefatto e
ovattato.
7A7RD RCID:WWWTEATROREGIOTORINOIT
AUDI7DRIUM RAI:WWWORCHESTRASINFONICARAIIT
AUDI7DRIUM CIDVANNI ACNLLI: WWWLINGOTTOMUSICAIT
CDNSRVA7DRID CIUSPP VRDI:WWWCONSERVATORIOTORINOEU
Tutte le note del web
Ennio Morricone
Brunori Sas
FUTURA | 19
MARZO2012 LIBRI
n
on so per quanto resisteremo ancora.
dura per le case editrici, ancor pi
per le librerie. Mimmo Fogola sente i
morsi della crisi del settore editoriale,
e lo dice, mentre sfoglia uno dei suoi bellissimi
libri illustrati di una collana che un tuffo nel
passato. La sua casa editrice, fondata nel 1963
insieme al fratello Nanni, una di quelle che, a
Torino, resiste. Nonostante tutto. Con una colla-
na di gialli scritti perlopi da autori torinesi, con
la voglia di continuare a fare bei libri. A tenere
botta tra le piccole e storiche case editrici, in cit-
t, c anche la Rosenberg e Sellier Editori: nata
nel 1979, pubblica soprattutto testi universitari
studi di genere e losoci e riviste scienti-
che; uno dei titoli di maggior successo stato
Essere maschi di Stefano Ciccone, professore
di Biologia, fondatore della rete maschile plu-
rale e sostenitore del movimento Se non ora
quando?.
E, accanto a chi tiene duro da decenni altri
esempi sono quelli di Vivalda Editori, Danie-
la Piazza Editore e Edizioni et dellacquario
c chi, invece, appena nato e si afda
alla freschezza di progetti spesso innovativi,
con un occhio di riguardo per gli e-book. E il
caso di Prinp, progetto editoriale darte nato
un anno fa da unidea di Dario Salani. Tutto
gira intorno al sito web e al print on demand:
si stampa solo su richiesta, anche una sola
copia; tutto molto essibile e il libro non
invecchia mai: si pu sempre aggiungere
qualcosa, magari nella biograa dellarti-
sta. E poi c la Project
room, uno spazio web in
cui artisti di tutto il mondo
possono incontrarsi e dar
vita a un progetto edito-
riale ubiquo e condiviso.
Tra i titoli gi pubblicati c
anche Transafricana di
Achille Bonito Oliva.
Il 12 gennaio 2011 co-
minciata bene anche
lavventura della Espress
edizioni, progetto lanciato
da Manuele Maraoti, 29
anni, e Silvia Viglietti, 31.
Due linee editoriali princi-
pali (la prima universita-
ria, laltra pi divulgativa) e
una terza di varia, per tutti
i testi in catalogo c anche
la versione e-book. Gran-
de successo ha avuto Lal-
tra Torino, libro concepito in collaborazione
con la Stampa, il primo di una serie di Me-
troguide. Ora abbiamo lanciato le tazzine
di caff, una collana di pamphlet spiega
Manuele e stiamo lavorando a Quindici,
volume tributo per i quindici anni di vita dei
Subsonica: 15 autori (tra gli altri, Marco Tra-
vaglio, Massimo Gramellini e Gabriele Fer-
raris) scriveranno quindici racconti a partire
da altrettante canzoni della band torinese.
A giugno 2010 un gruppo di cinque ventenni
ha lanciato il Progetto letterario Alga; lidea
di base pubblicare romanzi low-cost (an-
che a 3 euro). La collana Edizione contiene
ogni anno cinque romanzi inediti in concorso
tra loro, pubblicati in mille copie senza chie-
dere un euro agli autori e distribuiti pure fuori
dalle librerie. E dal 2003, principalmente nel
campo della divulgazione scientica, a Tori-
no attiva la Codice Edizioni. Partita da un
solo libro pubblicato nel primo anno di vita,
oggi arrivata a una quarantina di testi al-
lanno. Il nostro obiettivo fare divulgazio-
ne come nel mondo anglosassone, cio con
testi che siano accessibili a tutti, senza per
abbassare i contenuti scientici dice Gior-
gio Gianotto, responsabile editoriale Il pro-
getto va bene, in particolare con gli e-book.
Cosa volete fare nel futuro? Libri sempre
pi belli, semplicemente.
ERMANNO FORTE
Editoria, la Torino che RESISTE
Accanto alle grandi case
tante piccole e vivaci REALT
tra ebook e giovani autori
Una delle opere pubbilcate dalla casa editrice torinese Angolo Manzoni, nella libreria di via Cernaia
Per Enzo Bartolone il mestiere
di editore una vocazione. La
sua casa editrice Angolo Man-
zoni, un tempo solo libreria e
punto di ritrovo per la Torino
intellettuale e di sinistra, da
sempre si distinta nel pano-
rama nazionale per le iniziative
intelligenti. Caratteri grandi (il
Corpo 16, loro tratto distin-
tivo), interlinea maggiore, ac-
cortezze quasi impercettibili,
ma rafnate attenzioni per non
stancare gli occhi. Una cura
nei particolari che per il titolare
della piccola casa editrice pie-
montese sintomo di grande
sensibilit. Io sono dislessico
- spiega Bartolone -, e certe
volte avere un libro tra le mani
si trasforma in una sofferenza.
Con questi studi sul font speci-
co per chi affetto da disles-
sia abbiamo cercato di riconse-
gnare il piacere della lettura a
chi non abituato.
Questo tipo di carattere stato di recente acquistato dal-
la Mondadori per una collana antologica rivolta alle scuole
medie-inferiori. Ma gli studi, durati tre anni, non sono stati
recepiti dalle altre case editrici, perch stampare con lettere
pi grandi comporta un aumento della foliazione e, dunque,
dei costi. Cos il mercato in parte respinge quei lettori che
faticano a leggere quando i grafemi
sono piccoli e identici. Basta molto
poco per differenziare una b da una
d, che il dislessico percepisce spes-
so come uguali. Occorre solo renderle
gracamente distinguibili. Tutto qui.
Le ricerche effettuate da Angolo Man-
zoni potrebbero essere applicate anche
nei sottotitoli al cinema (sono iniziati i
contatti con il Torino Film Festival), o nei
cartelloni stradali, come sta avvenendo
in un piccolo centro della Germania
(Sulzburg), dove il primo cittadino pare
abbia intenzione di cambiare tutte le in-
dicazioni per facilitare gli automobilisti
nella loro lettura, pi agile a distanza.
Lobiettivo quello di riuscire a imporsi
ben oltre il Piemonte. Qualche anno fa,
fondi europei hanno consentito una ca-
pillare diffusione dei libri in numerose
biblioteche nazionali.
Testi che inizialmente erano correda-
ti da audiolibri per facilitare la lettura,
ma che con il passare del tempo hanno
parzialmente perso questo supporto
(che comunque possibile richiedere). Il tutto per favorire,
soprattutto nei piccoli, labitutine alIa lettura in pagina. Il fu-
turo di Angolo Manzoni oggi legato alle nuove tecnologie:
Ci siamo lanciati negli e-book per stare al passo con i tem-
pi conclude Enzo Bartolone -. Il momento difcile, ma
amo il mio lavoro.
RICCARDO DI GRIGOLI
Bartolone, i miei volumi contro la dislessia
Enzo Bartolone, fondatore e direttore di Angolo Manzoni
Leggere a km 0
La Regione
Piemonte, con
la legge 18 del
2008 che piani-
ca le iniziati-
ve di sostegno
a l l e d i t o r i a
locale, ha dato
il via alla na-
scita di un
progetto pi-
lota, unico
nel panora-
ma editoriale
n a z i o n a l e :
la creazione
della libreria de-
gli editori piemontesi. Si chiama PiemonteLibri, si
trova in via San Tommaso 18 ed una vetrina dove
le case editrici piemontesi possono esporre e ven-
dere i loro cataloghi completi. La libreria, gestita
dallassociazione culturale Sulla parola, vincitrice
di un apposito bando regionale, pu essere sfrut-
tata anche per conferenze, concerti e mostre foto-
grache. Aperta a maggio 2010 con 40 case editrici
che partecipavano al progetto, oggi pu contare su
oltre 130 realt editoriali piemontesi. In sostanza la
Regione mette a disposizione il locale ampio 350
metri quadri e fornisce uno spazio di esposizione
al Salone del Libro, il resto a carico dellassocia-
zione.Sito web allindirizzo www.piemontelibri.it
20 | FUTURA
MARZO2012 SPORT
-
a controversa e discussa
Tessera del Tifoso va in
pensione dopo appena
tre anni. Fortemente vo-
luta dallex Ministro degli Interni
Roberto Maroni per contrastare
la violenza negli stadi e regolare
laccesso di pubblico agli impian-
ti, verr sostituita dalle Fidelity
Card (al plurale perch ogni so-
ciet potr personalizzarle). Nel
numero di Futura del gennaio
2011 avevamo denito la Tdt co-
me la tessera della discordia.
Contrarie alla sua introduzione
si erano dimostrate da subito la
maggior parte delle curve italia-
ne che la consideravano come
una schedatura. Nel dicembre
scorso poi il Consiglio di Stato, in
seguito a un ricorso di Codacons
e Federsupporter, aveva denito
la Tessera una pratica commer-
ciale scorretta: il suo rilascio era
abbinato in modo obbligatorio ad
una carta di credito prepagata.
Cosa cambier con lintroduzio-
ne delle Fidelity Card a partire
dalla prossima stagione? Secon-
do il direttore generale della Fe-
derazione Italiana Giuoco Calcio
Antonello Valentini, la nuova car-
ta sar meno strumento di con-
trollo e pi legata alla respon-
sabilit dei tifosi e dei club, con
procedure snellite e una serie
di vantaggi per chi se ne dota.
Non sar quindi pi agganciata
alle carte di credito ma dar fa-
cilitazioni ai suoi possessori, co-
me ad esempio quelle studiate
dalla Roma: acquistare a prezzo
scontato un carnet di biglietti per
s e per i propri amici, di cui ci si
fa garanti.
Roberto Massucci, vicecapo
dellOsservatorio sulle manife-
stazioni sportive del Viminale
riette: La Tessera del Tifoso
ha raggiunto risultati straordinari
per quanto riguarda lordine pub-
blico e le nuove card ne saran-
no unevoluzione. Continuer
infatti ad essere obbligatorio il
suo possesso per poter seguire
la propria squadra del cuore in
trasferta.
Nelle prossime settimane si de-
niranno meglio i contorni della
nuova iniziativa, decisa ufcial-
Tessera addio, cosa cambia a TORINO
mente il 12 marzo. Senza dubbio
qualcosa andava fatto per provare
a riportare il pubblico sugli scomodi
spalti degli stadi italiani. Se il nu-
mero di incidenti da quando stata
introdotta la Tdt drasticamente
calato, altrettanto vero che anche
il numero di persone che segue le
partite dal vivo in costante disce-
sa, come analizziamo nellaltro arti-
colo della pagina. In totale si calco-
la che circa un milione di persone
abbia sottoscritto la Tessera del
Tifoso: briciole se si pensa che la
sola Juventus ha un bacino poten-
ziale di tifosi che supera abbondan-
temente i dieci milioni.
Tessera o card che sia, serve che
le istituzioni e le societ sportive
lavorino oltre che per regolare lac-
cesso agli impianti anche per rinno-
vare gli stadi stessi e renderli con-
fortevoli secondo gli alti standard
europei.
FEDERICO FLORIS
Analizzare la questione
stadi in Italia partendo
dallesempio di Torino
potrebbe essere fuor-
viante. Il panorama
cittadino, infatti, piut-
tosto dinamico, a diffe-
renza di quanto accade
nel resto del Paese.
Allombra della Mole,
infatti, convivono due
realt diametralmente
opposte: da una parte
il nuovissimo Juventus
Stadium, costruito dalla
societ bianconera sul-
le ceneri del mai amato
Delle Alpi, dallaltra il
Filadela, simulacro dei
successi del Grande
Torino, da anni abbandonato a s stesso da so-
ciet e amministrazione comunale. La squadra
granata da cinque anni a questa parte gioca nel
quasi nuovo stadio Olimpico, sorto dalla ristrut-
turazione del vecchio Comunale appunto in
occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006:
una soluzione forse non ideale (la struttura non
concepita appositamente per il calcio e le tri-
bune non sono vicinissime al terreno di gioco),
ma comunque apprezzabile in un contesto na-
zionale che denire asttico poco.
I dati sono l a dimostrarlo: gli stadi italiani sono
tra i pi vecchi dEuropa. Prendendo in consi-
derazione solo gli impianti delle societ di Serie
A, let media superiore a 60 anni, contro i
50 della Liga spagnola e i 45 della Bundesliga
tedesca. Ancora pi vecchi (78 anni in media)
sono gli stadi inglesi, ma c un altro dato da
considerare: quasi tutti sono stati ristrutturati
di recente, con interventi anche radicali, che
hanno innalzato sensibilmente i livelli di comfort
e sicurezza. Assumendo come dato sensibile
lanno di ristrutturazione, si vede come in In-
ghilterra e Spagna, in media, gli ultimi interven-
ti sugli impianti siano avvenuti non pi tardi di
dieci anni fa, in Germania cinque anni fa (com-
plici i Mondiali del 2006) e in Italia ventanni fa,
quando in occasione di Italia 90 sorsero come
funghi stadi totalmente inadatti al calcio come il
San Nicola di Bari o lo stesso Delle Alpi. Quella
dei Mondiali fu un clamorosa occasione perdu-
ta: le ristrutturazioni lasciarono di fatto inaltera-
te le strutture esistenti, pochissime delle quali
(San Siro e Marassi) nate appositamente per
il calcio. Gli altri interventi (al Bentegodi di Ve-
rona, al DallAra di Bologna, al Friuli di Udine,
ma anche allOlimpico di Roma e al San Paolo
di Napoli) non toccarono le famigerate piste di
atletica e si limitarono ad un
sommario restyling estetico.
Un altro problema di non po-
co conto quello della pro-
priet degli impianti. La quasi
totalit degli stadi controlla-
ta dagli enti locali e le societ
hanno pochissimo margine
di manovra. Fa eccezione
proprio lo Juventus Stadium,
per costruire il quale la socie-
t bianconera ha usufruito di
una concessione di terreno
agevolata dal Comune di To-
rino. Per il resto si assiste a
costanti e talvolta faraoniche
presentazioni di progetti (gli
esempi pi recenti hanno ri-
guardato Lazio, Fiorentina e
Siena), che per non si tra-
ducono mai in fatti concreti.
Il risultato uno scenario desolante, ma soprat-
tutto antieconomico. Negli ultimi ventanni la Se-
rie A ha perso qualcosa come 10mila spettatori
di media, parli al 25% in meno delle presenze.
Nello stesso periodo, in Spagna si registrato
un aumento di 10mila spettatori, in Inghilterra
di 15mila e in Germania addirittura di 20mila.
Tutto questo non per colpa delle tv come spes-
so si vuol far credere (anche allestero tutte le
partite vengono trasmesse in diretta dalle pay-
tv), ma per la pochezza dellofferta dal vivo. A
dimostrarlo ci sono i dati di afusso dello Ju-
ventus Stadium: il nuovo impianto costante-
mente sold-out, nonostante i prezzi non proprio
accessibili a tutti. La qualit paga, il pubblico
a testimoniarlo. Chiss che prima o poi non se
ne accorgano anche le societ.
GIULIANO ADAGLIO
Alcune
immagini di
stadi italiani
e stranieri.
Da sinistra:
il DallAra
di Bologna,
il San Nicola
di Bari
e lo Juventus
Stadium
di Torino.
In basso,
lAllianz
Arena
di Monaco
di Baviera
Stadi, lItalia ancora al NOVECENTO
Accolto il ricorso al Consiglio di STATO sullabbinamento alle carte di credito
FUTURA | 21
MARZO2012 CINEMA
Il video del singolo Life is everything di Mario
Biondi (featuring Wendy Lewis) ha unanima
tutta torinese. Il blues man, che a met marzo
ha fatto il pienone con il suo show al teatro
Colosseo, ha infatti scelto Mirko Rispoli e An-
drea Vernoli, due registi nati e cresciuti pro-
fessionalmente sotto la Mole per trasportare
in immagini la sua penultima hit. stata la
sua manager, Samantha Iorio, a contattarmi,
ricorda Mirko, con lei avevo gi lavorato una
decina di anni fa. Mi ha solo detto che doveva
essere unoperazione lampo. Un tiro al piattel-
lo. Perch Mario avrebbe avuto a disposizio-
ne un solo giorno per lo shooting: la mattina
seguente doveva infatti trovarsi a Londra per
un concerto. E che la canzone, dai ritmi deci-
samente dance, si prestava a rendere la sua
immagine pi fresca, meno seriosa. Anche
Due, lalbum di Biondi uscito a ne novem-
bre da cui tratta la hit, si presta senzaltro
bene a questa operazione. Biondi infatti
duetta con dieci giovani artisti. Si prestato
pi di quanto mi sarei immaginato. stato lui
a proporre le parrucche e i vestiti che indossa
nel video. E cos, nonostante i ritmi di lavoro
strettissimi, siamo riusciti anche a divertici.
Un giorno per girare e tre per montare: Fino
a qualche anno fa non sarebbe stato possibi-
le, aggiunge Andrea Vernoli, quando abbia-
mo iniziato a lavorare si girava in super 16 e
i tempi erano dieci volte pi lunghi di adesso.
Anche nella post produzione. Gli effetti graci
del video sono stati realizzati da uno specia-
lista di animazioni e graca, Luca Di Blanda,
che stato particolarmente veloce. Ma non
oso pensare a quanto tempo ci sarebbe volu-
to anche solo qualche anno fa. Entrambi 36
anni, Mirko Rispoli ha alle spalle tre anni come
aiuto scenografo per la nota soap opera 100
vetrine, una lunga collaborazione, assieme
a Vernoli, con la Juma Communictions, che
ha partecipato anche alla produzione del vi-
deo di Biondi, e ha messo pi di uno zampino
in ambito musicale. Grazie soprattutto a una
storica collaborazione con il dj Joy Kitikonti
(che ci ha aiutati, assieme al Dj Bimas, an-
che per il video di Biondi. Sue le foto in alto
n.d.r.): il suo canale Youtube ha ricevuto pi di
2 milioni di visualizzazioni. Andrea Vernoli ha
invece un background legato al mondo degli
spot, dei video istituzionali (dal settore dellau-
to alla grande distribuzione e allo sport) e dei
documentari. Il prossimo progetto? Abbiamo
da poco realizzato il video per un altro gruppo
di musica elettronica, i Dunk n Aliens.
FABIO LEPORE
4
port e omosessualit, un tema difci-
le. Affrontato ora per la prima volta in
Italia da Lultimo tab, documenta-
rio del giornalista Paolo Colombo. La
pellicola sar proiettata a Torino allinterno
della rassegna Da Sodoma a Hollywood,
festival cinematograco dedicato al mondo
dellomosessualit. La manifestazione, giun-
ta alla sua 27 edizione, si terr anche que-
stanno a Torino dal 19 al 25 aprile 2012 .
Obiettivo della rassegna cinematograca
offrire uno spazio artistico in cui mettere in
scena le diversit senza censure ed ipocri-
sie.
Il festival si terr nelle sale dellUci cinema
Lingotto e del cinema Massimo. La mani-
festazione propone 140 lm provenienti da
35 paesi. Le pellicole saranno di vario tipo:
lungometraggi, corti e documentari. Il paese
pi rappresentato sono gli Stati Uniti, con 33
pellicole. LItalia partecipa con 9 titoli, tra cui
il documentario Le coccinelle di Emanuela
Pieri.
Ospite donore di GLBT 2012 sar Matthew
Bourne, danzatore e coreografo che presen-
ter il lmato in 3D del suo balletto Il lago
dei cigni.
Tra le anteprime internazionali anche Trans,
di Chris Arnold, sulla tematica dei transgen-
der e Call me Kuchu, un documentario sulle
discriminazioni cui sono sottoposti gli omo-
sessuali in Uganda.
Lidea del festival GLBT (gay lesbo bisex
trans) dello scomparso Ottavio Mai e di
Giovanni Minerba quando nel lontano 1981
hanno deciso di parlare dellomosessualit in
un lm, intitolato Dalla vita di Piero che ha
avuto un successo strepitoso in Europa. Da
l nato il progetto di un festival che parlasse
del mondo omosessuale. Dopo aver bussa-
to per tre anni alle porte degli enti pubblici
piemontesi, nalmente nel 1986 il Comune
di Torino, la Provincia di Torino e la Regione
Piemonte hanno deciso di investire su que-
sta iniziativa.
FRANCESCO RICCARDINI
Cinema Glbt,
ora si infrange
il tab-SPORT
Unimmagine del lm CallMeKuchu, che sar proiettato in anteprima
Creativit torinese nellultimo video di MARIO BIONDI
22 | FUTURA
MARZO2012 STORIE
6
n corso di lingua
italiana dedicato
a donne stra-
niere e pensato
per insegnare loro le ba-
si linguistiche per essere
indipendenti nella vita di
tutti i giorni. Fin qui nul-
la di nuovo, ma la vera
particolarit di questa
iniziativa dellassociazio-
ne torinese Ewivere
il contributo economico
destinato alle frequen-
tanti del corso. S, avete
capito bene: chi segue le
lezioni in modo continuo
e procuo avr un piccolo
compenso, circa 10 euro
a mattinata. Ma non si
tratta del classico siste-
ma del bastone e della
carota, bens di una tec-
nica specica per incen-
tivare chi, nella completa
emarginazione, deve trovare un appiglio, un aiuto con-
creto per fare i primi passi verso lintegrazione. un
progetto di avvio alla cittadinanza spiega il presidente
del sodalizio, Gabriella Barattia che negli anni sta-
to modellato in base alle risposte che abbiamo ottenuto
dalle nostre frequentanti. Infatti per non trovarsi in aula
delle persone che partecipavano ai corsi solo per riceve-
re il contributo, lassociazione ha deciso di avviare una
sorta di selezione, basata sulla reale volont e non solo
sulla necessit, dinserimento delle donne. Cos ora chi
vuole prendere parte alle lezioni di lingua italiana nella
parrocchia di via SantIgnazio di via Monfalcone, oltre ad
essere una under 30 dovr presentarsi allassociazione
con una lettera di presentazione di unassistente socia-
le che fotogra la sua situazione. Ora in aula abbiamo
20 ragazze conclude Barattia molte sono egiziane,
marocchine, nigeriane e tutte quante sognano un futuro
migliore. Molte di loro riescono ad uscire dellemargina-
zione e qualcuna, dopo il nostro corso semestrale, ha
trovato anche lavoro. Ma il loro sorriso la vittoria pi
importante.
VALENTINA ROBERTO
Come studiano le nuove ITALIANE
Lassociazione Ewivere propone corsi di lingua per donne immigrate, offrendo un contributo per la partecipazione
Una scena dello spettacolo della compagnia Stalkerteatro, con cui collabora lassociazione Ewivere
Lassociazione Ewivere, nata dieci anni fa
per volont di un gruppo di donne decise a
insegnare litaliano e lattivit domestica
alle immigrate, negli anni ha ampliato la
sua attivit, anche di fronte al cambiamento
delle allieve. Allinizio, infatti, le migran-
ti provenivano soprattutto dalla Romania,
ora la maggior parte di loro sono marocchine
e nigeriane. I corsi per la cura della casa
sono stati sostituiti da incontri di cucina e
di taglio e cucito, momenti di aggregazione
in cui si ascoltano musica e audiolibri. Alla
ne delle lezioni, poi, il momento pi atte-
so: la gara di cucina, questanno incentrata
sui piatti etnici.
Da tre anni lassociazione collabora con
Stalkerteatro, coinvolgendo le straniere
in laboratori teatrali, un modo alternati-
vo per imparare a comunicare. Per aumenta-
re il grado di integrazione delle immigrate
con il territorio, le volontarie organizzano
anche incontri con i consultori, visite in
biblioteca e uscite in giro per la citt alla
scoperta del patrimonio artistico torinese,
perch non ci si pu privare anche del bel-
lo conclude Gabriella Barattia, presidente
di Ewivere.
FRANCESCA DALMASSO
Cucina, teatro
e VISITE in citt
MARZO2012
FUTURA | 23
LETTERE
Cara redazione di Futura,
mi chiamo Sonia e ho 21 anni. Vi seguo sempre sul web e su twitter e trovo le vostre in-
chieste molto interessanti. Anche io vorrei fare la giornalista, cosa mi consigliate di fare?
Ho aperto un blog dove tratto argomenti che mi piacciono, ma come posso fare un salto
di qualit? Posso scrivere per voi?
Sonia
Cara Sonia,
siamo contenti che ci siano giovani come noi con questa passione per il giornalismo.
Come sai un periodo molto difcile per il lavoro ma noi siamo duciosi.
Continua con il tuo blog, se riesci ad essere precisa e costante, qualcuno potrebbe
notarti. Per quanto riguarda scrivere su Futura questo non possibile. Futura lo stru-
mento che gli studenti del Master utilizzano per svolgere il praticantato. Prova a proporti
a testate on-line, il futuro l.
Red.fut.
Cara redazione di Futura,
mi chiamo Antonio e studio architettura. Ho letto con piacere il vostro numero di Dicem-
bre dove ho trovato un sacco di informazioni interessanti. Le storie sui giovani imprendi-
tori che hanno deciso di inventarsi unattivit mi hanno dato speranze.
Anche io sognavo di aprire un negozio, avevo alcune idee ma era troppa la paura di
fallire. Anche grazie a voi ho deciso di provare e da pochi mesi ho iniziato a mettere gi
un progetto insieme al Mip, vi terr informati!
Antonio
Caro Antonio,
ma che bella notizia che ci hai dato. Siamo contenti di essere stati una delle cause del
tuo cambiamento. Speriamo anche che tu possa coronare il tuo sogno. Facci sapere
quando farai linaugurazione del tuo negozio, in bocca al lupo.
Red.fut.
SCRIVI A FUTURA@COREP.IT
SAVETHEDATE
A CURA DI SABRINA ROGLIO
MRSN/1
INCISIONI DI NAVARETTI BARTOLINI
Il Museo Regionale di Scienze Naturali, via Giolitti 36,
propone, no al 9 Aprile, la mostra Enigmi per un picco-
lo bestiario. Incisioni calcograche di Graziella Navaretti
Bartolini. Curata dal critico Angelo Mistrangelo, la ras-
segna presenter 21 opere incise contrassegnate da una
rigorosa ricerca intorno al mondo animale, alla natura,
alla magia dellatmosfera che avvolge la rafgurazione.
www.mrsntorino.it
TEMPO DI TANGO
A PASQUA TORNA IL FESTIVAL
Nel weekend di Pasqua torna lappunta-
mento con il tango. Torino sar, dal 5 al 9
aprile, il teatro della dodicesima edizione
di International Tango Torino Festival, la
manifestazione che richiama ogni anno
ballerini di fama internazionale e i pi
celebri maestri del pi sensuale dei balli,
coinvolgendo appassionati di tutte le et
con un calendario ricco di eventi e gran-
di esibizioni.Marcela Guevara e Stefano
Giudice, ballerini deccezione e direttori
artistici della chermesse, inaugureranno
in prima persona il festival con lo spet-
tacolo Magia de Tango gioved 5 aprile.
Info: www.marcelaystefano.com/.
CITT DI ALBA
LA PRIMAVERA DELLA CULTURA
Ta aprile e giugno la citt di Alba (Cn) ospiter un ricco
calendario di eventi. Il cartellone de La primavera della
cultura, del gusto e del vino prevede appuntamenti lega-
ti allarte antica, con la presentazione di un capolavoro
del Tiziano, a quella moderna attraverso la mostra e le
iniziative legate alla gura di Pinot Gallizio, alla fotogra-
a con la personale del grandissimo fotografo americano
Art Kane, alla musica classica internazionale con la nona
edizione dellItaly&Usa Alba Music Festival, al cibo con
Vinum, dal 27 aprile al 1 maggio e tanti altri appuntamen-
ti.Info: www.comune.alba.cn.it.
CASA TEATRO RAGAZZI
XVI EDIZIONE DI GIOCATEATRO
Dal 20 al 22 aprile si svolger alla Casa del Teatro
Ragazzi e Giovani (corso Galileo
Ferraris, 266) e al Teatro Agnelli
(via Paolo Sarpi, 111) la sedicesi-
ma edizione di Giocateatro Torino
Vetrina di teatro per le nuove ge-
nerazioni con la direzione artistica
di Graziano Melano.
Tra le novit Marco Polo e il viag-
gio delle meraviglie della Fonda-
zione Trg onlus, Yo Yo Piederuota
di Santibriganti Teatro e Favola
della libert di Stilema/Unoteatro.
Info: 011/19740280, www.giocatea-
trotorino.it.
IAAD
12 BORSE DI STUDIO
LIstituto dArte Applicata e Design di Torino (IAAD), pre-
senta un concorso di design per offrire ai partecipanti la
possibilit di vincere 12 borse di studio per la frequen-
za dei Bachelor - Transportation design, Industrial desi-
gn, Interior and furniture design e Communication and
graphic design.Le borse di studio, pari al 100%, al 50%
e al 20% della retta, saranno assegnate ai primi 3 classi-
cati per ognuna delle 4 specializzazioni. Il regolamento
del bando di concorso ed il modulo di partecipazione dal
sito www.iaad.it. C tempo no all8 giugno.
GOLD MASTER
DANZE AL PALARUFFINI
Torna lappuntamento con
levento Gold Master 2012
Internazionale della Danza
il 30 aprile e il primo mag-
gio al Palarufni di Torino.
Durante la manifestazione
le migliori coppie di atleti
amatori e professionisti si
cimenteranno in sorpren-
denti esibizioni. Si ve-
dranno gare di Open to
the world Danze Latino
Americane, Standard,
Caraibiche, Argentine, Danze
a Squadre, Coreograche, Show Dance. Info:
www.magikdancing.com.
60 OPERE IN MOSTRA
La GAM - Galleria Civica dArte Moderna e Contemporanea di
Torino, in via Magenta 31, no al 10 giugno propone la mostra
temporanea dal titolo Strangers, ordinata da Riccardo Passo-
ni. La rassegna permette di approfondire la storia della politi-
ca di acquisizioni, in questo caso di arte straniera, che negli
anni ha permesso di annoverare la Gam tra i primi musei dar-
te moderna e contemporanea in Italia e tra i pi conosciuti in
Europa. 60 opere (in alto Lichtenstein e Warhol) tra informale
e Pop. Tra gli artisti in mostra: Josef Albers, Karel Appel, Anna
Eva Bergman, Louise Nevelson, Irving Penn, Beverly Pepper,
Peter Phillips, Pablo Picasso, MPierre Soulages, Pierre Tal
Coat, Runo Tamayo, Sof Teshigahara, Joe Tilson, Ma-
ria Helena Vieira Da Silva, Andy Warhol, John Wesley. Info:
011/4429518, www.gamtorino.it.
GAM
MRSN/2
Il Museo Regionale di Scienze Naturali presenta no al
9 Aprile la mostra Lo Zoo di legno che propone lanima
artistica del legno visto da Luca Germena, Gianni Valen-
te e Gianni Verna. Tre percorsi che si sviluppano da un
elemento comune, il legno, a fare da lo conduttore nella
mostra.www.mrsntorino.it
OPERE IN LEGNO

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