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DallOrganum primitivo alla Scuola di Notre-Dame.

Una sintesi ad uso degli studenti di Storia della Musica.


di Luca Ronzitti

Si pu ritenere che la nascita della prassi organale trovi le sue spiegazioni in due motivi principali: il primo ha come centro il Divino; il secondo lUmano. Da una parte, infatti, presumibile lintento laudativo che questa prassi sottende al sistematico ornamento della melodia gregoriana e al suo rinforzo. Dallaltra, viene facile alluomo moderno pensare a questo fenomeno come ricerca di soddisfacimento di un bisogno artistico che la sola monodia sembrava non poter pi fornire. Cos, pressoch contemporaneamente alle prime stesure in modalit adiastematica dellormai consolidato repertorio gregoriano monodico, comincia a farsi strada la prima forma di polifonia, la forma appunto dellorganum. Se ne hanno le prime testimonianze sul finire del IX Secolo in un anonimo trattato francese, il Musica Enchiriadis (895 d.C.). Questo trattato il primo ad occuparsi dellargomento in maniera organica e sistematica, e a formalizzare le regole per praticarlo bene. tuttavia certo che lorganum venisse gi praticato in maniera improvvisativa da almeno un secolo. Ubaldo di St. Amand, ad esempio, nel suo De Harmonica Institutione (V, 3) si riferisce alla unione ordinata e conveniente di due suoni uno grave ed uno acuto prodotti simultaneamente come alla pratica quod consuete organizationem vocant (lett.: che abitualmente chiamano organizatio). Questa prima forma di organum viene definita parallela, perch le due voci cantano la stessa melodia, ma a distanza di una 4a giusta; ossia, la vox principalis esegue la melodia gregoriana, e la vox organalis la stessa una 4a sotto. Proprio per questo motivo, il termine organum era spesso sostituito dal termine simphonia (vedi ad. es. il Musica Enchiriadis, capp. X-XIII). Lesecuzione delle due melodie parallele, per, portava alle volte allintonazione di intervalli dissonanti come la 4a eccedente. Per ovviare a questo problema, si cominci a far procedere le due voces (principalis ed organalis) non pi solo pi per moto parallelo, ma anche per moto obliquo. Di l ad un trattamento pi modernamente contrappuntistico delle voci, che prevedesse anche il moto contrario, il passo fu breve.

Guido dArezzo, nel suo Micrologus, introduce luso degli incroci e degli intervalli dissonanti di 3a e 6a. Col tempo venne ad essere utilizzata non pi solo la vox organalis posta sotto quella principale, ma anche una voce posta sopra; nacque cos il discantus, dal nome che la vox organalis veniva ad assumere in seguito alla traslazione al di sopra della vox principalis. Questultima, invece, prese il nome di cantus firmus o tenor. Questa disposizione delle voci, oltre alla sempre maggior presenza di fioriture melodiche a scapito di uno statico punctum contra punctum, port alla formazione dello stile tipico della Scuola di Notre-Dame (XII Sec.). Parigi vide in queglanni lerezione dellomonima Cattedrale allle de la Cit ed il fiorire del prestigio dellUniversit; questi due luoghi furono la culla in cui crebbe lo stile, da una parte teorizzato nellaccademia da Giovanni di Garlandia, Francone da Colonia ed altri; dallaltra messo in pratica da Leonino e perfezionato e sviluppato poi da Perotino. I brani musicali prodotti a Notre-Dame si distinguevano per la organizzazione tipica della loro struttura (alternanza di schola e soli, e di parti monodiche e polifoniche), e nellutilizzo della notazione ritmico-modale e dei modi ritmici, probabile perfezionamento dello stile dellorganum melismatico sviluppatosi precedentemente a Santiago de Compostela e a S. Marziale di Limoges.

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