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Il vivente: un sistema gerarchico multi livellare

possibile incasellare i viventi entro due principali livelli di organizzazione: il livello molecolare e quello cellulare. Il livello molecolare comprende gli organismi pi semplici, i virus, i viroidi e i prioni. Il livello cellulare ulteriormente suddivisibile in due sottolivelli, caratterizzati da un differente grado di complessit. Il livello di minor complessit occupato dai procarioti. Il livello cellulare a complessit pi elevata occupato dagli eucarioti.

Virus
I virus, presentando dimensioni ridottissime (10-300 nm), non sono visibili al microscopio ottico, ma solo al microscopio elettronico; Non posseggono vita autonoma e non hanno struttura cellulare in quanto privi di nucleo, di citoplasma e di membrana. I virus vivono e si riproducono all'interno di cellule CLASSIFICAZIONE I virus possono essere classificati sia in base al tipo di cellula parassitata (virus batterici o batteriofagi o fagi, virus vegetali, virus animali), sia in base a parametri differenti quali le dimensioni, la forma e la presenza o meno di un involucro lipoproteico. Circa la forma, alcuni si presentano allungati, altri sferici o poliedrici (cfr. Figg. 2.1 e 2.3). La forma dei virus quindi variabile, anche se pu essere caratterizzata tenendo conto dei tipi di simmetria che presentano i capsomeri. I tipi principali di simmetria sono tre: cubica, elicoidale e complessa. I virus a simmetria cubica, Nei virus a simmetria elicoidale i capsomeri sono disposti attorno a un asse centrale, I virus a simmetria complessa, quali il . sia in funzione del tipo di acido nucleico che funge da genoma (desossiribovirus, se DNA, e ribovirus, se RNA), proprio il genoma virale che, penetrato all'interno della cellula ospite, utilizza l'apparato sintetico di quest'ultima (ribosomi, enzimi eccetera) per la sintesi di molecole specifiche virali che, una volta assemblate fra loro, andranno a costituire fedelissime copie del virus infettante. L'acido nucleico che costituisce il genoma del virus racchiuso da un involucro proteico, denominato capside. Oltre a proteggere il genoma virale, durante le fasi di permanenza del virus in ambiente extracellulare, il capside consente la penetrazione del virus all'interno della cellula. Il capside costituito da subunit, i capsomeri, sempre assemblati con estrema regolarit (cfr.Fig.2.1). Talvolta, all'esterno del capside, esiste un ulteriore involucro lipoproteico, denominato pericapside o peplos, il quale, in genere, rappresenta un frammento del plasmalemma delle cellule infettate (cfr. Fig. 2.3 g). REPLICAZIONE
Per replicarsi i virus devono penetrare all'interno di cellule e indurre gli apparati delle cellule parassitizzate a sintetizzare i componenti del virus stesso. I meccanismi di ingresso del virus in una cellula sono vari e possono implicare o la penetrazione di tutta la particella virale o del solo genoma, come nel caso dei batteriofagi.

Penetrazione dell'intera particella virale In questo caso la tappa iniziale consiste nell'adesione tra virus e parete o membrana cellulare. Nella prima fase dell'infezione cellulare da parte di virus, si osserva la dissoluzione del capside e la comparsa nel citoplasma cellulare di alcune proteine virali (antigeni precoci). Solo in un secondo tempo ha luogo la duplicazione del genoma virale. Questo complicato processo ha luogo in sedi diverse, secondo il tipo di a-cido nucleico presente nel virus: in genere il genoma dei virus a DNA viene replicato nel nucleo, mentre quello dei virus a RNA si replica nel citoplasma. Forse: Nel caso dei virus a RNA il processo complicato dal fatto che l'RNA a catena unica, per cui dapprima si forma una catena complementare a opera di una RNA polimerasi (replicasi) e quindi la nuova catena di RNA funziona come stampo per nuovi RNA virali. Dopo la sintesi del genoma virale si ha la sintesi delle proteine del capside che, per autoaggregarsi fino a formare una particella virale, debbono necessariamente associarsi al genoma replicato. Infine le particelle virali fuoriescono dalle cellule 0 per processi di esocitosi o in seguito alla lisi della cellula infettata.

Penetrazione del solo genoma Per penetrare nella cellula batterica il batteriofago T2 prende contatto con la parete cellulare del batterio attraverso le spine e vi si fssa grazie alla piastra. Il manicotto che circonda la coda si contrae spingendo il tubo centrale attraverso la parete. L'acido nucleico (il genoma) fuoriesce attraverso la coda ed entra all'interno della cellula con un meccanismo a iniezione (Fig. 2.5). Una volta penetrato nella cellula, l'acido nucleico pu replicarsi. La replicazione virale avviene dunque all'interno della cellula infettata ed caratterizzata da una serie di processi nel corso dei quali l'acido nucleico e le proteine che costituiscono il capside vengono sintetizzati separatamente in un numero elevato di copie che si riuniscono in altrettanti virioni, i quali fuoriescono dalla cellula batterica, in seguito a lisi della stessa, per infettare quindi altre cellule (Fig. 2.6).

Viroidi e prioni
Forse: I virus, parassiti cellulari obbligati, non sono la sola eccezione alla teoria cellulare della materia vivente. Viroidi e prioni vanno ascritti, di diritto, al medesimo livello organizzativo occupato delle particelle virali. I viroidi sono piccole molecole di RNA, chiuse ad anello, capaci di autoreplicazione. Come i virus, anche i viroidi presentano un solo acido nucleico, ma al con trario di quelli, essi sono sempre privi di capside (l'involucro proteico virale). I viroidi infettano, preferenzialmente, cellule vegetali, causando patologie come il cadang cadang delle palme da cocco. Il prione una molecola proteica, normalmente presente nei soggetti sani, che in particolari condizioni cambia la propria configurazione spaziale acquisendo, inoltre, la capacit di trasmettere la propria alterata tridimensionalit alle molecole sane

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