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Ogni uomo vive in un tempo storico in cui pu decidere di approfittare egoisticamente del patrimonio ambientale che gli stato

o tramandato o comprendere che si tratta di un patrimonio ricevuto "in prestito" e comportarsi di conseguenza. Pensare, per, di essere padroni assoluti di un mondo che non finir con noi, non ci permette di approfittarcene e sfruttarlo solamente per soddisfare alcuni nostri vizzi o capricci. necessario che si pensi al benessere di uomini futuri, i quali non hanno meno diritti dei nostri per il semplice fatto, di non essere attualmente presenti per rivendicarli. Ma cosa pi importante, oltre alle generazioni che verranno, necessario, porre laccento su unaltra questione ovvero sulla prosperit della natura. Fino ad ora al centro di ogni dibattito ambientale vi era la condizione di vita delluomo e al suo continuo soddisfacimento e, la Natura? Fin dalle origini, la conservazione ambientale era la politica fondamentale della civilt umana; il suo scopo era lo sviluppo e luso della terra e luso delle sue risorse, non tanto la protezione della natura ma il progresso della nazione. Vi il saggio seguire la natura di John Stuart Mill risalente agli anni Cinquanta dellOttocento, che nonostante ci conserva una straordinaria attualit, il quale svolge una critica precisa sullagire umano. Questultimo cerca di conformarsi alla natura, seguendo inclinazioni naturali o adeguandosi a un pretesto di ordine cosmico. Secondo il filosofo, per, non tutte le inclinazioni naturali sono rivolte al bene. perch tutte le azioni delluomo, quali che siano, consistono nellalterare il corso spontaneo della natura, e tutte le azioni utili consistono nel migliorarlo. Dunque vi da parte di mill una sensibilit nei confronti dellambiente, egli era cosciente di un minaccia che lentamente gravava sul mantenimento e sul sostentamento della Natura. Un altro filosofo attento al mantenimento dellequilibrio ecologico del pianeta fu Engel, il quale rivel una rara sensibilit per quei tempi, non indietreggi nel denunciare le conseguenze imprevedibili e spesso disastrose dellintervento umano sulla natura. Egli, infatti, attribu la causa di tutto ci alla logica del profitto, che era tipica del modo di produzione capitalistico. Engel scrive Lanimale si limita a usufruire della natura esterna, e vi apporta modificazioni solo con la sua presenza; luomo la rende utilizzabile per i suoi scopi modificandola: la domina. Nonostante gli avvertimenti di filosofi del passato, tuttora la questione ambientale risulta un argomento ostico, poich siamo ormai consapevoli della limitatezza delle risorse naturali e dellinquinamento, causate dalle tecnologie umane, che infesta il nostro pianeta e che la causa di gravi scompensi. Il nostro atteggiamento deve essere un gesto rivolto al risparmio e al controllo affinch lambiente naturale venga conservato il pi possibile intatto. In conclusione, dobbiamo noi tutti ridurre i consumi a ci che necessario e cercare di sfruttare al meglio le risorse rinnovabili come vento, sole e acqua. Ma soprattutto lo sforzo deve essere condotto da parte di tutti affinch si guarisca questa terra malata.

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