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Il citoplasma La parte fluida del citoplasma chiamata citosol ed costituita da una soluzione acquosa che differisce molto dal

al fluido extracellulare: 1. per l'alta concentrazione di ioni potassio 2. per la presenza di carboidrati utilizzati come substrato per la produzione di energia chimica 3. per la presenza di ioni atomici che regolano la pressione osmotica della cellula e mantengono la differenza di potenziale tra i due versanti della membrana plasmatica; 4. aminoacidi e proteine 5. diverse specie di RNA che contribuiscono ai processi di sintesi proteica. Nel citosol troviamo organuli membranosi e non membranosi, nonch accumuli di materiale detti inclusioni, come gli accumuli di glicogeno abbondanti nelle cellule epatiche e in quelle muscolari. I ribosomi Sono piccoli granuli densi, privi di membrana,con diametro di circa 20 nm, composti per il 60& di RNA e il 40% di proteine. Sono formate da due subunit, una maggiore e una minore. I ribosomi non impegnati nella traduzione si trovano liberi nel citosol e con le subunit dissociate. In presenza di un filamento di mRNA le subunit si uniscono lasciando libero un sottile passaggio entro cui scorre il messaggero; il polipeptide attraversa la subunit maggiore ed emerge dalla sua estremit. Le proteine sintetizzate dai ribosomi liberi sono destinate a rimanere all'interno del citosol. Quando invece il messagero codifica una proteina destinata a essere secreta all'esterno della cellula, inserita nello spessore del plasmalemma o immagazzinata nei lisosomi, allora i ribosomi si associano alla membrana del reticolo endoplasmatico rugoso. Sono sintetizzati nel nucleolo e si occupano quindi della sintesi proteica. Il reticolo endoplasmatico E' un sistema di membrane appiatite in continuit con la membrana nucleare esterna; circonda il nucleo; lo spazio interno detto lume del reticolo. Il ribosoma aderisce al RER tramite la sua subunit maggiore e la superficie di contatto fra le due subunit ribosomiali parallela alla membrana stessa; si associano durante la traduzione e se ne dissociano al termine. L'adesione dei ribosomi alla membrana del reticolo avviene a traduzione gi iniziata grazie a una particolare sequenza segnale posta all'inizio del polipeptide nascente che determina l'apertura di un canale sufficientemente ampio da consentire il passaggio del polipeptide all'interno della cisterna. All'interno del RER hanno luogo una serie di modificazioni post-traduzionali dei polipeptidi appena sintetizzati, vengono rimossi per via enzimatica alcuni frammenti peptidici; il polipeptide va incontro a una serie successiva di ripiegamenti dando origine all'organizzazione tridimensionale della proteina: si formano legami incrociati fra diverse parti del polipeptide che stabilizzano la struttura. Vengono aggiunte tramite glicosilazione componenti carboidratiche che caratterizzano la gran parte delle proteine prodotte all'interno del reticolo. Si distaccano dalle cisterne del RER le vescicole di trasporto e si spostano nel citosol per raggiungere il complesso di Golgi. L'apparato di Golgi E' un organello membranoso, generalmente situato in prossimit del nucleo, costituito da un gruppo di cisterne appiattite, impalate le une sulle altre; ciascuna pila contiene da 3 a 10 cisterne, le quali presentano un versante convesso rivolto verso il nucleo e un versante concavo. E' diviso in 3 porzioni: la cisterna cis, prossima al nucleo, le cisterne intermedie e la cisterna trans, rivolta verso la periferia della cellula. Le vescicole di trasporto provenienti dal RER raggiungono il complesso di Golgi e si fondono con la cis cisterna, riversandone il contenuto al suo interno. Da questa cisterna gemmano nuove vescicole che vengono traghettate alla cisterna adiacente, fondendosi con essa. Abbiamo quindi un flusso continuo di materiale che procede dal lato cis al lato trans. Durante i passaggi da una cisterna all'altra si completano le modifiche post-traduzionali delle proteine e ha luogo il cosiddetto sorting, ovvero lo smistamento del materiale prodotto dal Golgi in vescicole diverse in base alla funzione di tale materiale. Le principali destinazioni delle vescicole prodotte dal complesso di Golgi sono 3 : 1. secrezione: la vescicola contenente materiale destinato ad agire all'esterno della cellula raggiunge la membrana plasmatica e si fonde con essa rilasciando il suo contenuto nell'ambiente extracellulare tramite esocitosi. 2. Turnover di membrana : il plasmalemma va regolarmente incontro a processi di rinnovamento dei suoi costituenti. Sempre attraverso il meccanismo di esocitosi, le vescicole provenienti dal Golgi

provvedono a inserire nel plasmalemma nuovi frammenti di membrana contenenti proteine neosintetizzate. 3. Via lisosomale: alcune vescicole prodotte dal Golgi contengono alte concentrazioni di speciali enzimi digestivi; queste vescicole non sono destinate all'esocitosi, ma rimangono nel citoplasma e costituiscono i precursori dei lisosomi. Il reticolo endoplasmatico liscio ( REL ) un organello membranoso sostanzialmente invisibile al microscopio elettronico a trasmissione si presenta come un insieme di cavit intercomunicanti che differisce dal RER per la mancanza di ribosomi lungo la superficie. E' responsabile della sintesi dei lipidi, in particolare dei fosfolipidi, che costituiscono la base molecolare di tutti i sistemi membranosi della cellula. Gli enzimi localizzati sul versante citosolico della membrana del REL provvedono alla sintesi dei lipidi e alla loro incorporazione nello strato esterno del doppio strato fosfolipidico. Successivamente, speciali proteine di trasporto chiamate flippasi traslocano i fosfolipidi sul versante interno della membrana. Il REL provvede anche alla detossificazione di composti liposolubili nelle cellule epatiche e accumula ioni calcio nelle cellule muscolari. Il mitocondrio e la produzione di energia. I mitocondri sono organelli membranosi, di forma allungata e rappresentano la centralina energetica della cellula. Sono costituiti da un doppio sistema di membrana : una membrana esterna di rivestimento e una membrana interna variamente ripiegata a formare creste che ne aumentano la superficie. La membrana interna divide il volume del mitocondrio in due compartimenti distinti: la camera esterna ( o spazio intermembranoso), compresa fra le due membrane, e la camera interna, racchiusa entro la membrana interna e contenente la matrice mitocondriale. La membrana esterna caratterizzata da una notevole permeabilit, essendo dotata di pori di dimensioni sufficienti da consentire il libero passaggio di molecole relativamente grandi fra il citosol e la camera esterna. La membrana interna invece impermeabile e contiene una certa quantit di materiale genetico sotto forma di DNA mitocondriale; sono anche presenti mRNA, tRNA e ribosomi che permettono al mitocondrio di sintetizzare parte delle sue proteine costitutive. La cellula ricava l'energia necessaria per tutte le sue funzioni vitali dall'elaborazione di sostanze assunte per via alimentare. La principale via metabolitica di produzione di energia nella cellula consiste nella degradazione di una molecola di glucosio ( glicolisi) per formare molecole di adenosintrifosfato a partire da adenosindifosfato e da un gruppo fosfato. I principali passaggi della glicolisi avvengono nel citosol e portano alla formazione di due molecole di acido piruvico a partire da una di glucosio. Le reazioni si svolgono in assenza di ossigeno e portano alla sintesi netta di due molecole di ATP. L'acido piruvico entra nel mitocondrio dove ha luogo una serie di reazioni che si svolgono solo in presenza di ossigeno, la respirazione cellulare, che porta alla degradazione dell'acido piruvico in CO2 e H20. La respirazione cellulare composta da 3 fasi: 1. il ciclo degli acidi tricarbossilici o ciclo di Krebs 2. il trasporto di elettronico 3. la fosforilazione ossidativa, ovvero l'aggiunta di un gruppo fosfato all'ADP per formare ATP, catalizzata dall'ATP sinteasi. Durante la respirazione cellulare vengono prodotte 34 molecole di ATP. E' stato ipotizzato che i mitocondri originano da un organismo procariote simile a un batterio che venne fagocitato ma non distrutto da una cellula eucariotica primordiale, stabilendo invece una simbiosi. Infatti, la membrana esterna del mitocondrio corrisponderebbe all'ipotetico fagosoma originario, mentre la membrana interna rappresenterebbe il rivestimento dell'originario procariote; il DNA mitocondriale costituito da un singolo filamento circolare e non organizzato in cromosomi. I lisosomi I lisosomi sono organelli di forma sferica, delimitati da membrana che contengono enzimi litici detti anche idrolasi acide, ovvero enzimi idrolitici che agiscono solo in ambiente acido; svolgono i compiti digestivi della cellula. Fanno parte di tali enzimi le proteasi, che sono deputati alla demolizione delle proteine, ma anche le ribonucleasi e le desossiribonucleasi, che scindono gli acidi nucleici, le lipasi, responsabili della scissione di grassi, le solfatasi e le fosfatasi, che demoliscono i gruppi solfato e fosfato. La membrana che avvolge i

lisosomi protegge i costituenti normali della cellula dall'azione delle idrolasi. Dalla zona trans del Golgi hanno origine per gemmazione vescicole contenenti alte concentrazioni di idrolasi inattive; queste vescicole si fondono con endosomi la cui membrana ricca di pompe ioniche che abbassano il pH interno della vescicola stessa, attivando cos le idrolasi. Una volta che il materiale stato degradato nelle componenti costitutive, queste possono diffondere o essere trasportate nel citosol dove vengono utilizzate a fini energetici. Sempre tramite la fusione con endosomi, i lisosomi svolgono il compito di eliminare porzioni indesiderate di plasmalemma, per esempio quando necessario diminuire la concentrazione di recettori di superficie. Il contenuto del fagosoma viene distrutto in seguito alla sua fusione con i lisosomi ( fagoligosoma). I residui indigeribili del processo di demolizione che si attua nel fagosoma possono essere eliminati dalla cellula per esocitosi, ma talvolta rimangono come corpi residui nel citoplasma. I perossisomi Sono piccoli organelli membranosi che contengono numerosi enzimi implicati in diversi aspetti del metabolismo. Gli enzimi dei perossisomi partecipano alla neutralizzazione dei cosidetti radicali liberi producendo H^2O^2 e convertendo poi quest'ultimo in H^2O e O^2 tramite l'enzima catalisi. Partecipano anche alla degradazione degli acidi grassi tramite beta-ossidazione. Le inclusioni. Consistono in diversi tipi di accumulo localizzati nel citoplasma prodotti dalla cellula oppure sono state prelevate tramite endocitosi. Alcune inclusioni sono rivestite da membrana, come nel caso dei granuli di secrezione delle cellule ghiandolari e i melanosomi. In altri casi abbiamo inclusioni non membranose come le gocciole lipidiche o i granuli di glicogeno. Il citoscheletro E' una complessa rete di filamenti proteici immersi nel citosol che costituisce la struttura portante della cellula e ne determina la morfologia. Tutti i componenti interni della cellula sono ancorati al citoscheletro, che mantiene la specifica distribuzione spaziale delle diverse componenti della cellula e genera e dirige il traffico intracellulare di particelle e vescicole che consente lo svolgimento delle funzioni vitali della cellula ; il citoscheletro anche all'origine della motilit di alcune cellule, come il movimento ameboide dei globuli bianchi nel tessuto connettivo e quello degli spermatozoi nelle vie genitali. Il citoscheletro: 1. fornisce supporto dinamico e strutturale alla cellula 2. determina la posizione degli organuli citoplasmatici e la forma della cellula 3. presiede il movimento cellulare 4. forma il fuso mitotico, le ciglia e i flagelli 5. a capo dello smistamento di vescicole,organuli e molecole lungo specifiche direzioni. Le diverse funzioni del citoscheletro si basano sul comportamento di 3 famiglie di proteine che si assemblano a formare i 3 tipi principali, ciascuno con propriet meccaniche diverse: 1. filamenti intermedi: hanno un diametro di 10 nm, forniscono forza meccanica e resistenza agli stress.Circondano il nucleo e si ancorano alla membrana plasmatica in corrispondenza dei desmosomi; sono presenti anche all'interno del nucleo, dove formano la lamina nucleare, che riveste e rafforza la membrana nucleare. Sono costituiti dall'associazione di subunit proteiche di conformazione lineare formate da una testa globulare amminoterminale, una coda globulare carbossiterminale e un dominio centrale a bastoncello allungato La loro formazione avviene per polimerizzazione di monomeri: 2 monomeri si associano formando un dimero, 2 dimeri si associano antiparalleli e sfalsati a formare un tetramero, i tetrameri si associano uno dietro l'altro, sovrapponendo le sfalsature alle estremit dei tetrameri, formando un filamento base; 8 filamenti pluritetramici si avvolgono in un fascio ritorto formando un filamento intermedio finale. Sono molto numerosi nel citoplasma di cellule soggette a sollecitazioni meccaniche, quali gli assoni delle cellule nervose, le cellule muscolari ed epiteliali; svolgono il loro compito tenendosi e redistribuendo l'effetto di forze applicate localmente, evitando cos la rottura per stiramento eccessivo delle cellule e delle membrane. Possono essere raggruppati in citoplasmatici e nucleari: abbiamo tra i citoplasmatici i filamenti di cheratina, di vimentina e i neurofilamenti; tra i nucleari ricordiamo le lamine nucleari.

La plectina tiene insieme i fasci dei filamenti; mutazioni del gene per la plectina causano una malattia che combina l'epidermolisi bollosa simplex, la distrofia muscolare e la degenerazione nervosa. 2. I microtubuli : hanno diametro di 25 nm e sono strutture cave costituite da alfa e beta tubulina. Determinano la posizione degli organelli racchiusi da membrana e dirigono il trasporto intracellulare, formano ciglia e flagelli, formano i centrioli e dirigono l'organizzazione e il movimenti dei cromosomi durante la divisione cellulare. Sono formati da 13 protofilamenti paralleli,ciascuno dei quali formato da una catena di subunit tubuliniche alfa e beta alternate nel senso della lunghezza. Ogni protofilamento ha una polarit strutturale; l'estremit beta viene chiamata pi e cresce rapidamente e la alfa meno e cresce lentamente. Crescono a partire da una piccola struttura posta verso il centro della cellula, detta centrosoma e si estendono verso la periferia. Nei centrosomi troviamo strutture costituite da tubulina gamma: questi anelli fanno da innesco o sito di nucleazione per la crescita di un microtubulo. Sono caratterizzati da fasi alternate di allungamento e accorciamento; questa chiamata instabilit dinamica e dipende dall'idrolisi del GTP legato ai dimeri di tubulina. Ogni dimero tubulinico contiene una molecola di GTP che idrolizza a GDP poco dopo aver aggiunto una unit al microtubulo in crescita. La colchicina si lega alla tubulina e le impedisce di polimerizzare in microtubuli, il fuso mitotico sparisce e la cellula non pu ripartire i suoi cromosomi in due gruppo. Il taxolo opera in modo opposto: si lega ai microtubuli e impedisce loro di perdere le subunit, quindi i microtubuli si allungano ma non si possono accorciare. Blocca comunque la divisione cellulare in mitosi.

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